Denominazione attuale: Via Santo Stefano.
Questa strada, così detta dalla chiesa dedicata a questo Santo, comincia dalla porta della città, e termina al trivio di Porta Ravegnana.
La sua lunghezza è di pertiche 344 e piedi 2, e la superficie della seliciata spetta per tavole 625, 23, 8 al Governo, e tavole 237, 46, 11 alla Comune.
I bandi nel 1256 si pubblicavano in capo alla via di Borgo Nuovo, e nel Borgo di Santo Stefano in altre località. Nel 1289 si pubblicavano sul Trebbo d’ Algarda, innanzi la casa di Bianco di Maria Cossa Berti, in bocca del Vivaro, nel Trebbo avanti la chiesa di Santa Tecla, innanzi la casa di Rizzardo Beccadelli nell’entrare in Borgo Novo, sopra il Ponte di Strada Santo Stefano, innanzi la casa di Pietro della Rimorsella, in capo alla Fondazza dinanzi la casa d’Ivano Brunetti.
La porta di Strada Santo Stefano è la più lontana dalla piazza di qualunque altra. Due palii si correvano per questa Strada, quello di S. Ruffìllo li 20 giugno, e quello del 17 agosto. (Vedi palazzo pubblico).
Nel 1711 i partiti erano divisi sulla scelta della strada ove fare il corso delle maschere. Molti avevano abbandonata la Strada di S. Mamolo, e andavano per Strada Santo Stefano, alcuni si attenevano all’antico corso di S.Mamolo, altri preferivano Strada S. Felice, e pochi favorivano Strada Maggiore. Prevalsero i primi, e questo divertimento fu stabilito d’allora in poi per Strada Santo Stefano. In proposito della maschera non dispiacerà il sapersi che li 24 settembre 1472 fu pubblicato il seguente bando:
“Si proibisce di portar qualunque sorta d’armi quando si sia mascherato, e camuffato, e quel qualunque che sia trovato con armi, possa essere liberamente e senza alcuna pena morto da ‘ciascuna persona cosi il di come la notte. Lo stesso per quei mascherati, che per forza, di dì o di notte volessero con armi, o senz’armi entrare in una casa; ordinando al Podestà, che non possa inquisire contro chi ammazzerà, o ferirà mascherati”



Particolari tratti dal Catasto Gregoriano (1835) della città di Bologna, messo a disposizione dall’Archivio di Stato di Roma con il progetto “Imago II”.
Porta Santo Stefano
Strada Santo Stefano cominciando dalla porta, e continuando a destra fino al trivio di Porta Ravegnana
- Via Santo Stefano 172 (N.5)
- Via Santo Stefano 164 (N.13)
- N.14 Chiesa di San Gabrielle e convento di Carmelitane Scalze
- Via Santo Stefano 146 (N.21)
- Via Santo Stefano 130 (N.31)
- Via Santo Stefano 118 (N.38)
- Si passa la strada della Fondazza
- Via Santo Stefano 94, 96 (N.48, N.49)
- Via Santo Stefano 86 (N.53, N.54)
- Via Santo Stefano 84 (N.55)
- Via Santo Stefano 82 (N.56)
- Via Santo Stefano 80 (N.58, N.59)
- Via Santo Stefano 76 (N.62)
- Via Santo Stefano 74 (N.63)
- Si passa la Rimorsella
- Via Santo Stefano 68 (N.65)
- Via Santo Stefano 66 (N.66)
- Via Santo Stefano 64 (N.66/2)
- Via Santo Stefano 64 (N.67)
- Via Santo Stefano 62 (N.68)
- Via Santo Stefano 60 (N.69)
- Via Santo Stefano 58 (N.70) – Casa dei Dosi
- Via Santo Stefano 58/2 (N.71)
- Via Santo Stefano 56 (N.72) – Palazzo dei Zani
- Via Santo Stefano 54 (N.73)
- Via Santo Stefano 52 (N.74)
- Via Santo Stefano 50 (N.75)
- Via Santo Stefano 48 (N.76)
- Via Santo Stefano 46 (N.77)
- Via Santo Stefano 44 (N.78)
- Via Santo Stefano 42 (N.79, N.80)
- Si passa Cartoleria Nuova
Qui evvi una bottega da macellaro, la più antica che si conosca, stanteché nel 1213 Sighizzo Beccaro comprò da Giacobino Zantoli cinque chiuse di terra in Strada Santo Stefano, presso il Serraglio per farvi banche (così l’ Alidosio).
In seguito appartenne ai monaci della Certosa, che la locarono all’ospedale dei Servi per l’annuo canone di L. 36, a rogito Lodovico Federici e Galeazzo Accarisi, e che li 13 novembre 1516 la permutarono con detta compagnia in cambio di 30 tornature di terra in Calcara. Rogito Lodovico Ferrari, Galeazzo Accarisi e Camillo Morandi.
Li 13 dicembre 1678 fu affittata ai fratelli Cavazzoni per annue L. 1700, e una lingua di bue ogni mese. Rogito Giuseppe Antonio Lodi.
Fra la macellaria e la porta della chiesa dell’ospedale dei Servi vi era una bottega da merciaio, che nel 1572 fu messa ad uso di larderia.
Li 26 febbraio 1522 il Senato decretò, che essendo deforme l’angolo del portico dell’ ospedale di S. Biagio, e precisamente dove vi è una macellaria e una spezieria, fosse chiuso dietro la chiesa di S. Biagio, e permise la continuazione di detto portico fino a Cartoleria Nuova.
- Via Santo Stefano 38 (N.81) – Chiesa ed Ospitale di Santa Maria dei Servi o di San Biagio
- Via Santo Stefano 38 (N.82) – Santa Maria di Castel de’ Britti o della Ceriola
- Si passa il vicolo della Pusterla
- Via Santo Stefano 36 (N.83) – Casa Gozzadini
- Via Santo Stefano 34 (N.84) – Casa dei Conti Vittori
- Si passa Borgo Nuovo
- Via Santo Stefano 30/2, 32, 32/2) (N.85, N.86) – Stalle Vittori e Bovi
- Via Santo Stefano 30 (N.87, N.88) – Palazzo Ercolani.
- Piazza di Santo Stefano
- Sette chiese di Santo Stefano
- Si passa la via Santa, o Gerusalemme

- Via Santo Stefano 20 (N.93) – Casa della famiglia senatoria Bianchini
- Via Santo Stefano 18 (N.94) – Casa o Palazzo dei Bolognini
- Via Santo Stefano 14/2, 16 (N.95) – Palazzo Isolani, già Lupari
- Si passa la via Allemagna
Dal capo della piazza di Santo Stefano lungo il Palazzo Sampieri fino in Porta si diceva via dei Bianchi.
- Via Santo Stefano 14 (N.96) – Casa Berti, già De Bianchi
- Carlo Berti Pichat
- Si passa il vicolo Trabisonda
- Via Santo Stefano 10, 12 (N.97, N.98) – Case dei Rodaldi
- Si passa la via dal Luzzo
- Via Santo Stefano 8 (N.99)
- Via Santo Stefano 6 (N.100) – Casa dei Lombardi
- Via Santo Stefano 4 (N.101) – Casa Bolognini
- Piazza della Mercanzia 3 (N.102)
- Piazza della Mercanzia 2 (N.103) – Casa dei Cari
- Piazza della Mercanzia 1 (N.104)

Immagine tratta dagli schizzi topografici disegnati da Giuseppe Guidicini a corredo delle note manoscritte delle “Cose Notabili …” e pubblicati per la prima volta da Arnaldo Forni nel 2000.
Strada Santo Stefano a sinistra cominciando dalla porta della città fino al Trivio di Porta Ravegnana

Immagine tratta dagli schizzi topografici disegnati da Giuseppe Guidicini a corredo delle note manoscritte delle “Cose Notabili …” e pubblicati per la prima volta da Arnaldo Forni nel 2000.
- Via santo Stefano 121,123 (N.134) – Chiesa abbaziale e parrocchiale di S, Giuliano
- Via Santo Stefano 119 (N.131, N.132) – Conservatorio di Zitelle dette del Baracano
- N.130 Oratorio di Santa Liberata
- Via Santo Stefano 117 (N.130)
- Via Santo Stefano 105, 107, 109 (N.129, N.128, N.127, N.126) – Chiesa, convento e aderenze già di suore Servite dette di Sant’ Omobono, o di Santa Maria della Pace
- Si passa il vicolo Borgo Locco
- Chiesa di Santa Maria della Presentazione
- Via Santo Stefano 101, 103 (N.121, N122, N123, N124, N125) – Ritiro detto di S. Francesco di Sales
- Via Santo Stefano 95 (N.118)
- Via Santo Stefano 91 (N.115)
- Si passa la via dei Bottieri
- Via Santo Stefano 87, 89 (N.114) – Chiesa e convento di monache Gesuate, dette della SS. Trinità
- Via Santo Stefano 81 (N.111)
- Via Santo Stefano 79 (N.110)
- Via Santo Stefano 77 (N.109)
- Via Santo Stefano 75 (N.108) – Palazzo Agucchi
- Via Santo Stefano 71, 73 (N.107)
- Si passa la via dei Coltelli
- Via Santo Stefano 69 (N.106)
- Via Santo Stefano 63, 65 (N.104, N.103) – Palazzo senatorio Ghiselli Vasselli
- Via Santo Stefano 59, 61 (N.102) – Casa dei Ghiselli del ramo di Roma
- Via Santo Stefano 57 (N.101) – Casa Varrini
- Via Santo Stefano 49 (N.97) – Palazzo senatorio Bargellini
- Via Santo Stefano 47 (N.96)
- Via Santo Stefano 45 (N.95) – Palazzo Bargellini-Pallavicini-Panzacchi
- Via Santo Stefano 43 (N.94) – Palazzo senatorio Vizzani
- Si passa Rialto
Nel tratto di portico fra la via di Rialto e Cartoleria Vecchia non vi è alcuna porta, trovandosi queste nelle due strade confinanti. Dov’è la bottega del merciaio vi era l’ingresso a quella casa che li 19 novembre 1546 fu data in enfiteusi dal Rettore di Santa Maria di Castel de’ Brittii ad Annibale del fu Alessandro Bovi, annunciandosi nel rogito di Guglielmo Fabi Fava essere della casa con stalla posta in Cartoleria Vecchia, e con porta in Strada Santo Stefano, e pagare annue L. 14 di moneta corrente.
- Si passa Cartoleria Vecchia
- Via Santo Stefano 37 (N.93)
- Via Santo Stefano 35 (N.92)
- Via Santo Stefano 31, 33 (N.91) – Palazzo della senatoria famiglia Rossi
- Via Santo Stefano 29 (N.90) – Parte del palazzo Rossi
- N.88
- Via Santo Stefano 27 (N.87)
- Si passa la ratta di S. Giovanni in Monte a mezzodì, poi la via di Miola a ponente
- Santa Tecla e Valle di Josafat
- Via Santo Stefano 23 (N.86)
- Via Santo Stefano 23 (N.85, N.84)
- Via Santo Stefano 21 (N.83)
- Via Santo Stefano 19 (N.82)
- Casa senza numero
- Via Santo Stefano 17 (N.81) – Palazzo senatorio Bovio
- Via Santo Stefano 15 (N.80) – Case già Beccadelli poi Bovi
- Si passa il Vivaro dei Pepoli

- Via Santo Stefano 13 (N.79)
- Via Santo Stefano 9, 11 (N.77, N.78) – Palazzo dei Bolognini
- Via Santo Stefano 5 (N.76) – Casa antica dei Lupari
- Si passa la Via Volta dei Sampieri
- Via Santo Stefano 1 (N.73) – Palazzo senatorio Sampieri
- Piazza della Mercanzia 4 (N.72) – Foro dei Mercanti
- N.70
- N.69
Aggiunte (notizie relative a stabili posti in Strada Santo Stefano, ma non facilmente localizzabili)