Al centro è il palazzo Bolognini
Dai Cartigli del Comune di Bologna
Palazzo Bolognini poi Isolani
Costruito tra il 1451 e il 1455 su progetto di Pagno Di Lapo Portigiani da Fiesole si presenta in forme tardogotiche con timidi accenni rinascimentali. La facciata è arricchita di decorazioni a rilievo e teste di gusto antico.
Indirizzo:
via Santo Stefano, 18
Dalle “Cose Notabili …” di Giuseppe Guidicini.
Casa, o palazzo dei Bolognini, che restaurarono la facciata nel 1757 sulla quale si hanno le seguenti notizie: 1416, 20 novembre. Locazione enfiteutica a Girolamo del fu Andrea del fu Bartolomeo Bolognini, fatta dal Rettore dell’ospedale di S.Bovo, di due case, per L. 20. Rogito Cola Marzapesci, Filippo Formaglini e Andrea Bargellini.
Li 31 dicembre 1418 fu fatta permuta di dette case con altre due del Bolognini.
1436, 30 giugno. Concessione del Governatore di Bologna a Girolamo e Francesco, fratelli Bolognini, del fu Andrea di Bartolomeo, di occupare piedi 6 di suolo pubblico per rifabbricare una casetta eguale a due altre case grandi sotto Santo Stefano, a retta linea sino al confine dell’ospedale di S. Bovo. Rogito Benedetto Morandi.
Nel 1430 l’ospedale di S. Bovo trovavasi in questa situazione.
1451, 28 aprile. Francesco Bolognini attenne dai XVI Riformatori l’esenzione dei dazi dei materiali per la fabbrica della sua casa da lui cominciata nella piazza di Santo Stefano.
1455, 17 febbraio. Il Cardinale Bessarione, Legato, approvò la fabbrica del palazzo e la costruzione del portico fatta da Giovanni del fu Francesco Bolognini nella piazza di Santo Stefano, nonostante che avesse occupato terreno, ed approvò l’ ulteriore fabbrica da farsi. Rogito Pironi. Con questa fabbrica unì due case in una sola nella quale abitarono Giovanni ed i suoi successori.
1490, 12 agosto. Giovanni del fu Francesco Bolognini nel suo testamento, rogato dal notaio Francesco Formaglini, lasciò questa casa, da lui abitata, a Lodovico e Giulio suoi figli. Confinava colla piazza di Santo Stefano, con Giacomo e fratelli Bianchini, con Gio. Francesco Isolani di dietro, con Filippo e Matteo Bolognini, con una corte detta La-Magna e con altri. (Questa casa confinando con Filippo e Matteo Bolognini, e non parlandosi dei Lupari, convien credere che quella di Filippo e Matteo predetti fosse la stessa che confinava coi Lupari). Più due casette ad uso di stalla sotto la parrocchia di Santo Stefano, che confinavano coi Bianchini, con una casa distrutta e colla suddetta. Rogito Pietro Aldrovandi e Taddeo Bolognini.
1608, 27 agosto. Fu ordinato che il vicolo fra le case dei Lupari e dei Bolognini fosse chiuso con portone nell’ ingresso dalla parte della piazzola di Santo Stefano.
I Bolognini, con rogito Canali delli 13 marzo 1802, vendettero il suddetto stabile al dott. causidico Paolini.
Fra questa casa e il palazzo Isolani evvi un portone che chiude un vicolo morto detto La-Magna, comune ai Bolognini, Isolani e Tortorelli, che credesi comunicasse anticamente con Strada Maggiore.
Dalla pianta topografica disegnata da Gregorio Monari (1743).
L’indicazione nel 1743 è Bianchini.