L’opera che meglio descrive le vie di Bologna come erano all’inizio del XIX secolo è l’insieme degli appunti manoscritti di Giuseppe Guidicini, dati alle stampe dal figlio Ferdinando, tra il 1868 ed il 1873, a più di trent’anni dalla morte dell’autore. Si tratta delle Cose notabili della città di Bologna ossia Storia cronologica de’ suoi stabili sacri, pubblici e privati: 5 volumi che sono, da più di un secolo, un punto di riferimento formidabile per la storia della città di Bologna, delle sue vie, dei suoi edifici e delle sue acque.
In questa sezione è riportata (per intero) l’opera del Guidicini, seguendo l’ordine alfabetico delle vie con i nomi di esse in uso all’epoca in cui egli visse. L’autore non completò l’opera, rimasta manoscritta al momento della sua morte, per cui alcune vie non furono da lui descritte (come, per esempio, via Battibecco e piazza dei Celestini). Inoltre il figlio Ferdinando fece parecchi errori nel trascrivere l’opera del padre, il che rese necessaria la pubblicazione, nel 1908, di un supplemento ad opera di Luigi Breventani: il Supplemento alle Cose notabili di Bologna e alla Miscellanea storico-patria di Giuseppe Guidicini, contenente le correzioni più importanti alle Cose Notabili. All’attento Breventani sfuggirono altri errori ed imprecisioni.
Qui sono pubblicate tutte le note di Giuseppe Guidicini, mendate dagli errori descritti nel Supplemento di Luigi Breventani e da tanti altri sfuggiti a quest’ultimo.
Le note tratte dalle Cose Notabili sono integrate con informazioni tratte da altre fonti, come la Miscellanea Storico-Patria dello stesso Giuseppe Guidicini, l’Indicatore Bolognese di Sebastiano Giovannini, la Graticola di Bologna di Pietro Lamo, ed altre ancora.