Dai Cartigli del Comune di Bologna
La costruzione risale al XV secolo. La facciata, sopraelevata e rifatta nel 1902, conserva capitelli in marmo della metà del XV secolo; il portale è stato eseguito nel 1542. Nel cortile tre lati risalgono al XVI secolo, il quarto al XVIII. Lo scalone, progettato da F. M. Angelini per il cardinale Ulisse Giuseppe Gozzadini intorno al 1730, è decorato da sculture allegoriche e da un bassorilievo di Angelo G. Piò (1730 c.).
Indirizzo:
via Santo Stefano, 36
Dalle “Cose Notabili …” di Giuseppe Guidicini.
Può essere che quivi fossero case appartenenti ai Castel de’ Britti.
Li 31 gennaio 1465 la Comune decretò a favore di Andrea Cenni, che stava fabbricando la sua casa sotto Santa Maria di Castel de’ Britti in Strada Santo Stefano, che potesse occupare tanto suolo della strada di Pusterla che questa restasse piedi 10 in larghezza, e ciò anche perché detto Andrea mercante aveva ceduto tre piedi e più di suolo sulla via di Strada Stefano. Questa casa confinava con Rolandino merciaio, e con Bartolomeo Mini di dietro.
Li 5 aprile 1494 Annibale di Gabbione Gozzadini comprò da Bartolomeo di Giacomo Cenni, alias Nordelli, e di Diana Pannolini, la quinta parte di questo stabile con portico, orto e cisterna, assieme alla quinta parte dei macigni e pilastri per compiere la fabbrica, il tutto per il prezzo di L. 1107, 13, 10, Rogito Francesco Ghisilieri. Confinava dalla parte occidentale con la via nuova (Borgo Nuovo), dalla regione orientale la Pusterla, e dalle altre parti Baldassarre Seni e Francesco Mazzoli.
Li 21 aprile 1496 il detto Annibale ne acquistò altri due quinti, per Lire 2062, 5, 4, da Filippo e Taddeo di mastro Cesare Cenni, alias Nordelli, come da rogito di Alessandro e Galeazzo, padre e figlio Bottrigari.
Finalmente li 9 novembre 1504 Pietro di Antonio di mastro Cenni, alias Nordelli, vendette la sua quinta parte per L. 484, 9, 2, rogito Ercole di Giovanni Borgognini, e nello stesso giorno acquistò Ia porzione di Paolo Cenni per scudi 155 d’ oro larghi. Rogito Borgognini. In tutti i predetti contratti si ripetono sempre gli stessi confini, e cioè Strada Stefano, Borgo Nuovo, la Pusterla, Bartolomeo Seni, e Francesca Mazzoli.
1522, 29 marzo. Annibale Gozzadini comprò da Nicolò di Domenico Moneta la metà di una casa, sotto Santa Tecla, in Borgo Novo, per L. 600. Rogito Cristoforo Zelini. Questa casa confinava coi Gozzadini.
1523, 3 settembre. Annibale Gozzadini ottenne suolo pubblico nel vicolo Pusterla per continuare certa sua fabbrica.
1525, 19 ottobre. Il Senato concesse ad Annibale Gozzadini certo terreno di proprietà del Comune, posto nella Pusterla per poter fabbricare un muro. Rogito Gio. Andrea Garisendi.
Li 8 settembre 1542 Gabbione Gozzadini scoperse la bellissima porta del suo palazzo da lui fatta fare con spesa considerevole. Il volgo l’ha sempre creduta quella del palazzo Bentivogli, ma il cimiero che è nel martello essendo quello dei Gozzadini, ciò basta a mostrarne l’ assurdità.
Ultimamente questa casa apparteneva ad un ispettore d’Imola, che l’ aveva comprata dai creditori Gozzadini per L. 31500. Rogito Felicori delli 21 febbraio 1829.
1547, 21 gennaio. I Vittori confinavano coi Gozzadini e coi Cenni.