Dalle “Cose Notabili …” di Giuseppe Guidicini.
1517, 8 agosto. Locazione enfiteutica rinnovata dall’abbate di Santo Stefano, a Stefano di Bartolomeo Tacconi, di una casa in Strada Santo Stefano sotto S. Biagio, per l’annuo canone di soldi 24. Rogito Battista Buoi.
1528, 27 agosto. Comprò Cecilia d’Antonio Minarini, moglie di Antonio di Domenico Sampieri, da Bernardino di Floriano Tacconi, per L. 1700, una casa enfiteutica di Santo Stefano, in confine dei Pellizzari e dei Cedropiani. Questa casa pagava l’annuo canone di L. 14. Rogito Lorenzo da Massumatico.
1541, 31 marzo. Comprò Lorenzo di Bartolomeo Refrigeri, da Cecilia di Antonio Sampieri, una casa sotto S. Biagio in Strada Santo Stefano, per L. 1700. Confinava i Cedropiani e la venditrice. Rogito Properzio Rolandi.
1550, 8 marzo. Lorenzo di Bartolomeo Refrigeri vendette al dott. Tommaso di Francesco Maria Claudini una casa con orto in Strada Santo Stefano sotto S. Biagio, per L. 1840. Confinava i Sampieri. Rogito Antenore Macchiavelli.
1606, 30 ottobre. Antonio di Giacomo Basacomari vendette al dott. Giulio Cesare di Tommaso Claudini una casa in Strada Santo Stefano, sotto S. Biagio, in confine del compratore, per L. 3800, con facoltà di francarne una parte dagli eredi di Bartolomeo Sampieri per L. 400. Rogito Vittorio Biondini.
1629, 29 gennaio. Vincenzo di Lattanzio Vasselli vendè a Francesco e Pompeo del dott. Giulio Cesare Claudini parte di una casa contigua a detto compratore, posta in Strada Santo Stefano, per L. 2400. Rogito Vittorio Biondini.
L’ ultimo dei Claudini fu Francesco di Giulio Cesare dottore in filosofia e medicina, morto li 4 gennaio 1705, lasciando erede la sorella Maria Francesca moglie di Guidascanio di Antonio Guidalotti, morta li 20 aprile 1709.
1743, 24 luglio. Antonio Guidalotti Franchini vendè ad Antonio Lorenzo Sampieri, per L. 10300, una casa grande ed altra piccola, che apparteneva prima ai Claudini, ambedue situate in Strada Santo Stefano sotto S.Biagio. Rogito Domenico Giacomo Pedini.
Ultimamente questa casa passò poi al cav. Giuseppe Rusconi per le ragioni stesse annunciate nel N. 73.