Dalle “Cose Notabili …” di Giuseppe Guidicini.
Chiesa di S. Gabrielle, e convento di Carmelitane Scalze. Li 27 ollobre 1618 Cesare Bianchetti presentò al Cardinale Arcivescovo Ludovisi il Breve pontifìcio di Paolo V nel quale si faceva menzione dell’istanza di Marcantonio e Flaminio, fratelli Campana, perché fosse eretto in Bologna un convento di monache Carmelitane Scalze, per la qual fondazione eran pronti ad erogare parte dei loro beni, e a produrre la compra fatta per essi di un grande edifizio di case poste in Strada Santo Stefano nella parte opposta di S. Giuliano, pagato L. 1200, ed avente già la forma di monastero.
In seguito di questo Breve fu concessa la fondazione dal detto Arcivescovo li 31 ottobre 1618. Il Fiorini ne fu l’architetto.
Il giovedì 31 ottobre 1619 entrarono nel nuovo convento suor Maria di Gesù professa nel monastero di Gesù Maria di Genova la quale era figlia di Benedetto Spinola e di Maria Spinola genovesi, e suor Maria Maddalena del SS. Sacramento, figlia di Gio. Angelo Sanguineto e di Barbara Tassi genovesi, professa del monastero di S. Giuseppe di Cremona, con altre due compagne dello stesso convento.
Li 28 ottobre 1619 era stata consacrata la chiesa, che fu aperta il primo novembre 1619, ma per essere troppo addossata alla strada, si portò più addietro cominciandone la fabbrica nel 1624, e celebrandovi la prima messa li 11 novembre 1637.
Le case acquistale dai Campana erano degli eredi di Gio. Battista Chiesa, come da rogito Achille Canonici delli 26 ottobre 1618.
A questo convento furono unite le terziarie scalze degenti in via Cento Trecento li 8 settembre 1805, indi li 12 luglio 1810 furon soppresse le une e le altre. Il locale fu comprato li 4 settembre 1810, a rogito dott. Serafino Betti, dall’avvocato Giuseppe di Giovanni Gambari. La chiesa fu demolita. L’altar maggiore in marmo, e le belle sculture del Piazza, che l’adornavano, furono collocate nell’arcipretale chiesa di Minerbio. Fu parimenti demolita gran parte del convento, riservando la porzione più addatta per ridurla a privata abitazione. Ultimamente apparteneva per contratto vitalizio al conte Carlo Teodoro di Gaetano Merendoni. Venuta poi in possesso del nostro egregio concittadino cav. Enrico Levi, la ridusse ad un vero luogo di delizia, ed unico e pel magnifico giardino da esso ivi con somma cura erettovi, e pel riattamento pieno di buon gusto del palazzino ivi esistente.
Dalla “Miscellanea” di Giuseppe Guidicini: RISTRETTO DELLA STORIA DELLE CHIESE DI BOLOGNA E DI ALTRI STABILI (Notizie – per la parte antica – prevalentemente attinte da Bologna Perlustrata, di Antonio di Paolo Masini, Bologna, 1666, volume I
S. Gabrielle.
Chiesa di Carmelitane Scalze in Strada Santo Stefano.
Questo convento fu formato da alcune case vendute dagli eredi di Gio. Battista Chiesa per L. 12000 il 20 ottobre 1618. Rogito Achille Canonici.
Il primo novembre 1619 aprirono la loro prima chiesa, poi nel 1624 incominciarono I’altra ritirandola dalla strada, nella quale si celebrò messa per la prima volta l’11 novembre 1637.
Questa chiesa per decreto 10 marzo 1806 doveva rimanere aperta.
L’ 8 luglio 1805 fu decretato che dovessero ricevere mediante pensione le Scalzine di Cento Trecento.
Prima del 1810 furono secolarizzate e queste e le altre.
L’8 giugno 1806 i loro beni furono demaniati.
Il 16 agosto 1808 fu chiusa la chiesa.
(Il conservatorio, o collegio, fu soppresso, e il locale dato in enfiteusi a certo Cacciari che con molta spesa lo rifabbricò).