Dalle “Cose Notabili …” di Giuseppe Guidicini.
- 1517, 13 agosto. Achille e Galeazzo del fu Giacomo Bianchetti, e Donato del fu Gio. Battista Ranzi comprarono da Bartolomeo del fu Battista Ghiselli due case enfiteutiche di Santo Stefano, sotto S. Biagio, in Strada Santo Stefano, in confine della casa abitata dai Bianchetti, di Donato Ranzi formaro, e dei beni delle Povere suore mediante Fossato.
- Si noti che le suore della Trinità si dicevano le povere suore di Lodato Cristo. Il canone che pagavano le suddette case fu francato dai Bianchetti li 14 novembre 1521. Rogito Lorenzo Mansumatico.
- 1520, 25 ottobre. Licenza dei Dazieri a Galeazzo e fratelli, figli del fu Giacomo Bianchetti, per l’ esenzione dei materiali per il proseguimento delle loro case in Strada Santo Stefano. Rogito Girolamo Lini.
- Queste case dei Bianchetti dovevano essere, o dove fu poi il palazzo Agucchi, ovvero quello dei Scavazzoni. (Vedi Suore della Trinità).
- 1476, 29 maggio. Tommaso e fratelli, figli di Nicolò Rizzi, comprarono dal Commendatario di Santo Stefano il suolo e terreno sul quale erano prima due case, ridotte in seguito poi ad una sola, già condotte in affitto da detti Rizzi, poste sotto S. Biagio in Strada Santo Stefano, per L. 58. confinavano i Balli, altri beni enfiteutici di Santo Stefano di dietro mediante chiavica, e i Seccadenari. Rogito Giovanni Battista Grassi.
- 1478, 19 settembre, Michele di Petronio Sassoni comprò da Alberto di Evangelista Carbonesi una casa sotto S. Biagio in Strada Santo Stefano, per L. 553 d’argento. Confinava i Seccadenari e i Balli. Rogito Cesare Nappi.
- 1484, 15 dicembre. Divisione tra Evangelista e Pietrantonio di Michele Sassoni, di una casa grande valutata L. 600, posta in Strada Santo Stefano, sotto S. Biagio. Confinava di dietro mediante chiavica il detto Evangelista, e i Balli. Rogito Bernardino Guastavillani,
- 1511, 27 giugno. La casa dei Sassoni in Strada Stefano confinava con Domenico Avanzi. Rogito Giacomo Zani.
- 1576, 7 settembre. Giovanni e Carlantonio di Aldrovandino Malvezzi comprarono da Nicolò e Astorre, fratelli Ercolani, parte di una casa con orto grande in Strada Santo Stefano, sotto S. Giuliano, per scudi 1200 d’oro da L. 4,5 per scudo. Rogito Giulio Piacentini.
- Confinava altra casuccia di Pandolfo Oricellari a sera, Giacomo Bucii a mattina, le suore della Trinità a mezzodì, e la via dei Coltellini. Questo sembrerebbe un patto di francare a carico Oricellari, venduto dall’Ercolani al Malvezzi, e imposto sulla casa che fu poi degli Agucchi.
- 1586, 21 marzo. Casa grande di Domenico di Battista Prati, in Strada Santo Stefano sotto S. Biagio. Confinava cogli eredi di Domenico Dosi, e colla casa che veniva appresso, la quale era posta in detta strada e parrocchia, e confinava con detto Domenico Dosi. Ambedue questi stabili erano valutati L. 3000.
Poeti
1511, 8 maggio. Fu restituita la dote dai figli a Dota di Fantuzzo Fantuzzi, vedova di Ercole Poeti, mediante due case sotto S. Biagio in Strada Santo Stefano, che pagavano soldi 30 annui a Santo Stefano, ed erano valutale L. 917, alla qual somma furono aggiunte altre L. 1666, 6, 8 in denaro contante. Le dette due case confinavano coi Bonfiglioli e coi Caprara. Rogito Antonio Salimbeni. Passarono poi ad un Bonfiglioli, terzo marito della suddetta Dota. Si abbia presente che i Fanluzzi confinavano col N. 96 di Strada Santo Stefano.
1584, 12 marzo. Margherita Picinelli comprò da Bonifacio Elefantuzzi una casa grande in Strada Santo Stefano, per L. 9200. Rogito Giulio Piacentini. Sembra la casa Fantuzzi da Santo Stefano, ma con patto di francare.
Rossi
1444, 3 marzo. Battista Poggi comprò da Pietro Pellizzaro la metà di una casa ad uso di forno, posta sotto Santa Tecla, per L. 100. Rogito Signorino Orsi. Confinava il venditore da due lati, e i beni di Santa Trinità de Montanaria dello lo Spedaletto.
1467, 10 ottobre. Cessione di Antonio Bonafede a Bartolomeo Rossi sopra la quarta parte di due case in Strada Santo Stefano, per L. 300. Rogito Giovanni Desideri.
Questa parte era per indivisa cogli eredi del fu Pietro Toschi Pellizzaro. Una di delle case era grande, e posta in Strada Stefano sotto Santa Tecla in confine del compratore Rossi, di Lippo Beccadelli, di Giovanni Rustighelli, e di Ugolino del fu Stefano Toschi.
1509, 18 settembre. Nicolò e fratelli Bargellini comprarono da Filippo Arsenati una casa con orto sotto S. Biagio in Strada Stefano, per L. 341. Rogito Paolo Zani. Era enfiteutica di Santo Stefano .e confinava con Filippo Buglioli a oriente, e coi Seccadenari a ponente. Questa casa, per i confini Buglioli. e Seccadenari, pare potesse essere verso Agucchi.
1614, 26 settembre. La casa dei figli di Tommaso Volta confinava con Giovanni Battista Chiossi, cogli eredi di Domenico Pulzoni, ed era posta sotto la parrocchia di S. Biagio, e valutata L. 6000. Rogito Lucio Albani. Sembra che fosse dalle parti del palazzo Agucchi.
1435, 23 aprile. L’Ospedale della Morte prese possesso di due case contigue poste sotto Santa Tecla, in Strada Stefano, in confine dell’ orto del fu Giacomo da Ignano, degli eredi di Zanzolo Beccadelli, di Andrea Rustighelli e della via pubblica, più l’orto confinante con dette case e colle vie. Queste case erano provenienti dall’eredità di Nerio Paltroni qual erede sostituto di Giacomo e di altri da Ignano. I da Ignano avevano le case poi Boselli sotto la Ceriola, e secondo il suddetto instrumento le loro proprietà si estendevano più oltre in Strada Stefano verso il voltone di S. Gio. in Monte sul suolo ove trovasi presentemente il teatro del Corso.
1481, 3 novembre. Francazione di Astorre del fu Filippo Bargellini da Bartolomeo del fu Lippo Beccadelli di parte di una casa grande sotto Santa Tecla di Strada Stefano, per L. 616, 12, 40 d’argento. Rogito Domenico Amorini. Confinava Strada Stefano, detto Astorre mediante chiavica comune a settentrione, e di dietro collo stesso Astorre, e con Bartolomeo di Mino Rossi a mezzodì.
1528, 4 giugno. Casa con stalla e due botteghe sotto il portico, appartenente a Francesco del fu Giovanni Bolognini. Era situata in piazza Santo Stefano e confinava con Gio. Andrea Bolognini, i Banci (piuttosto Bianchi) mediante un vicolo di dietro, e l’orto dei Pepoli. (Il vicolo deve essere quello già detto Paisio).
PepoIi
1290, 2 giugno. Pietro del fu Bongiovanni Pepoli comprò da Matteo del fu Testa Rodaldi parte di certo casamento posto sotto Santo Stefano, per L. 160. Rogito Petrizolo Vandoli.
1293, 6 novembre. Romeo del fu Zera Pepoli comprò da Chiara Boccadecani, moglie di Bonacossa Passavanti, due parti della metà di un casamento sotto Santo Stefano, per L. 300. Rogito Petrizolo Vandoli.
1294, 9 giugno. Romeo Pepoli comprò da Succio Senello Fiorentino un edifizio di una casa costruita sopra suolo e terreno del detto Pepoli, posto sotto Santo Stefano, per L. 35. Rogito Aldraghetto Vandoli.
1295, 11 giugno. Pietro del fu Bongioanne Pepoli comprò da Matteo del fu Testa Rodaldi certo casamento posto sotto Santo Stefano, in confine di un Androna, per L. 260. Rogito Petrizolo Vandoli.
1396, 21 maggio. Giovanni, a nome di Romeo Pepoli di lui padre, comprò da Pietro del fu Bongioanni Pepoli certo casamento sotto Santo Stefano, con tutta la sponda del muro grosso che era presso l’Androna, più la metà dell’ Androna stessa. Rogito Petrizolo Vandoli.
1339, 4 aprile. Giacomo di Taddeo Pepoli comprò da Cossa del fu Bombologna un casamento dal lato di dietro di uno stabile dove abitava il detto Cossa, posto sotto Santo Stefano, per L. 20. Detto casamento era lungo da levante a sera piedi 15, e da mezzodì a settentrione piedi 13. 1347, 29 settembre. Morte di Taddeo Pepoli.
Guasto Beccadelli
Le inimicizie fra i Beccadelli, i Griffoni e i da Castel de’ Britti, determinarono il Consiglio a far tagliar la testa ad Ameo Beccadelli, e far demolire le sue case nel 1142, poi per interposizione di frate Giovanni da Vicenza domenicano fecero pace nel 1244. Penetrati i Lambertazzi, venuti dalla Romagna, a Bologna, fecero strage dei Beccadelli, distrussero dai fondamenti il castello di Beccadello, assistiti dai Castel dei Britti, e atterrarono la bella e artificiosa torre nelle Giupponerie fabbricata nel 1114 dagli Artenisi Beccadelli, uccisero Mino Beccadelli, e bruciarono la sua magnifica casa che era dove è oggi il Foro dei Mercanti, il cui suolo fu venduto al Consiglio da Beccadino di Mino nel 1278. Si noti che la detta compra fu fatta li 19 luglio 1294. (Vedi Foro dei Mercanti).
1446, 28 febbraio. Pietro Ferlino cede a Pellegrino del fu Paolo Zambeccari una casa sotto S. Biagio, per L. 300. Rogito Azzone Bualelli.
1635, 3 dicembre. I Padri di S. Biagio comprarono la casa di Chiara Manzolini, per L. 6500. Rogito Girolamo Berò.
1635, 16 aprile. I Padri di S. Biagio comprarono da Chiara del fu Giulio Cesare Manzolini una casa con orto sotto S. Biagio in Strada Santo Stefano, per L. 6500. Confinava Prospero Soavi e i compratori. Rogito Giovanni Francesco Rossi.
1606, 22 marzo. Clemente Agucchi comprò da Emilio Lucchini una casa in Strada Santo Stefano sotto S. Biagio, presso Gio. Francesco Castellani e Bartolomeo Zani, per L. 4600. Rogito Vincenzo Bindi.
1608, 25 ottobre. Elisabetta Castellani comprò da Gio. Francesco, suo fratello, i miglioramenti di una casa sotto S. Biagio in Strada Santo Stefano, per L. 4000. Confinava Giulio Manzolini e Paolo Emilio Lucchini. Rogito Carlo Manzolini.
Lupari
1454, 9 settembre. Bolognini Filippo e fratelli, figli del fu Girolamo, vendettero a Giacomo del fu Ghedino Ghedini e a Francesco suo figlio, una casa sotto Santo Stefano presso la via del Luzzo dal lato di sotto, per L. 750 dl’ argento. Rogito Melchiorre Azzoguidi. Confinava con Baldassarre e nipoti Lupari, e con Giovanni di Testa Gozzadini a settentrione.
1452, 13 aprile. Filippo Bargellini comprò da Nicolò Banzi due case nella via di Santo Stefano, e ne diede in cambio due altre poste nella stessa strada. Rogito Floriano Montecalvi.
1458, 13 maggio. Tommaso Tebaldi affittò una casa a Lodovico Caccialupi in cappella Santo Stefano, presso la via di Santo Stefano, la via Miola e gli Aldrovandi. Rogito Domenico Muletti.
1428, 14 maggio. I Difensori dell’Avere concessero a Bartolomeo e fratelli da Tossignano di fabbricare una casa sotto Santa Tecla. Rogito lacopo Mantachiti.
1469, 19 aprile. Samaritana Pellicani Ghiselli comprò da Biagio Machiavelli una casa enfiteutica di Santo Stefano, posta in Strada Santo Stefano, per L. 70. Pagava soldi 16, 6 di canone. Rogito Baldassarre Grassi.
1624, 10 dicembre. Vincenzo del fu Marcantonio Ghiselli comprò da Angelo Michele Tacconi, per L. 4200, una casa con bottega in Strada Stefano, metà della quale enfìteutica di Santo Stefano, per cui si pagavano soldi 10 annui. Rogito Camillo Benni.
1637, 18 febbraio. Giovanni Mori comprò da Marcantonio Anselmi, per L. 6300, i miglioramenti di una casa con orto, posta in Strada Stefano, di diretto dominio di Santo Stefano, al quale si pagava il canone di L. 1, 16, 3. Rogito Benvenuto Periacini.
1578, 29 gennaio. Marsilio Lombardi comprò da Paolo Zagnoni una casa in Strada Stefano, per L. 2500. Rogito Giovanni Maria Panzacchia. 1662, 15 febbraio. Gio. Battista Magnani comprò da Gregorio Castellani una casa in Strada Stefano, sotto S. Biagio, per L. 2500. Rogito Fabrizio Viggiani.
1586, 21 marzo. Domenico del fu Battista Prati aveva una casa grande sotto S. Biagio, in Strada Santo Stefano, e in confine d’altra pure di sua ragione, non ché degli eredi di Domenico Dosi, e di altri. L’altra casa confinava cogli eredi di Domenico Dalle Donne.
1659, 24 maggio. Bartolomeo Civetti aveva casa con tre botteghe dalla Mercanzia, e questa fu acquistata da Vincenzo Dosi. Rogito Marcantonio Casarenghi.
1478, 19 settembre. Michele di Petronio Sassoni comprò da Alberto di Evangelista Carbonesi una casa sotto S. Biagio in Strada Stefano, per L. 553, 17, 7 d’argento. Confinava i Seccadenari e i Balli. Rogito Cesare Nappi.
1484, 15 dicembre. La casa grande di Evangelista e Pietrantonio di Michele Sassoni, posta in Strada Stefano sotto S. Biagio, confinava di dietro il detto Evangelista mediante chiavica, ed i Balli, ed era valutata L. 600. Rogito Bernardino Guastavillani.
1511, 27 giugno. La casa dei Sassoni in Strada Stefano confinava con Domenico Avanzi. Rogito Giacomo Zani. 1571, 23 aprile. Gio. Battista Falconi vendette a Marcantonio Lupari una casa in Strada Santo Stefano, sotto S. Biagio, presso i Zani, per L. 4305. Rogito Pirino Lucchini.
1426, 9 febbraio. Casa dei coniugi Giacobino Seda e Margherita Cristiani, posta sotto Santa Maria di Porta Ravegnana, e affittata a Matteo e Battista, padre e figlio Magnani, per L. 120 annue.
1387, 12 giugno. Bartolo di Gotto da Tossignano comprò da Bartolomea due case ed una casetta contigua, poste sotto Santa Tecla di Strada Stefano, per L. 558. Rogito Berto Donati.
1584, 12 marzo. Margherita Piccinelli comprò da Bonifazio Elefantuzzi una casa grande in Strada Santo Stefano, per L. 9200. Rogito Giulio Piacentini.
1569, 29 gennaio. Costanzo del fu Cristoforo Scotti comprò da Petronio del fu Angelo Michele Delfini, alias de Dosi, una casa in Strada Stefano, per L. 3100. Rogito Melchiorre Panzacchia.
1677, 23 gennaio. Casa grande dei Righi in Strada Santo Stefano, con stalla che aveva accesso nella via Remorsella.
1395, 3 aprile. I Padri di S. Gio. in Monte vendettero a Baldo e Cambio di Alberto un terreno ossia casamento posto sotto Santa Maria di Castel de’ Britti in Strada Santo Stefano, per L. 80. Confinava l’orto del Monastero. Rogito Rinaldo Formaglini.
1395, 21 gennaio. Il Rettore di Santa Maria di Castel de’ Brilli locò a Bartolomeo di Matteo Tintore una casa ruinosa, dopo la quale vi era un pezzo di terreno di diretto dominio dei Padri di S. Gio. in Monte, ai quali si pagavano annui soldi 8. La detta casa era posta sotto S. Gio. in Monte, e confinava coll’orto del monastero mediante una strada. Rogito Rinaldo Formaglini.
Sotto la data delli 24 maggio 1426 si trova che fra la casa dove abitò Tesi in Cartoleria Vecchia, l’orto di S. Gio. in Monte e Bartolomeo di Matteo Tintore, vi era una viazzola che passava dalla via dei Chiari a quella di Santo Stefano. Rogito Giovanni Malvasia.
1591, 18 maggio. Lorenzo Agocchia comprò da Camillo Ercolani una casa in Strada Stefano per L. 6200. Confinava con Marsiglio Lombardi e con Marcantonio Martini. Rogito Antonio Malisardi.
1734, 20 ottobre. Fabio Agocchi comprò dai conti Cesare e Giuseppe Mattioli una casa in Strada Stefano, per L. 4300, la qual casa era enfileutica di Santo Stefano. Rogito Camillo Canova.
1389, 18 agosto. Casa di Gerardo del fu Enrighetto di Alberico Lambertini, posta sotto S. Gio. in Monte, presso il forno dei Padri di S. Gio. in Monte. Questa casa faceva parte dell’eredità di Catterina Beccadelli, e fu venduta a Bernardo Bargozza.
1299, 12 febbraio. In quest’epoca seguì la divisione fra Maggio e Pietro Racorgiti. A Pietro toccò una casa in cappella Santo Stefano.
1576, 7 settembre. Giovanni e Carlanlonio Aldrovandini Malvezzi comprarono da Nicolò e Astorre, fratelli Ercolani, parte di una casa con orto grande, in Strada Stefano sotto S. Giuliano, per Scudi 1200 d’oro da L. 4, 5 l’uno. Rogito Giulio Piacentini. Confinava con una casuccia di Pandolfo OriciIlari a sera, con Giacomo Bucci a mattina, colle suore della Trinità a mezzodì e colla via Coltellini.
1578, 24 maggio. Carlo del fu Vincenzo de Tacconi rinnovò la locazione enfiteulica per una casa sotto S. Biagio in Strada Stefano. Confinava detta strada a mezzodì, Giovanni Guzzoni a sera, Giacomo Berna a mattina, e i Dosi a settentrione. Pagava annui soldi 2, 6. Rogito Michele del fu Lodovico Barberi.
1579, 23 gennaio. Altra rinnovazione di Angela di Girolamo Girardelli, vedova di Ovidio del fu Cesare Gibelli speziale, per una casa in Strada Stefano sotto San Biagio. Confinava a mezzodì della strada, Girolamo Ringhiera a settentrione, Maria Sassano a mattina, e i Pettorali a sera.
1580, 9 giugno. Altra rinnovazione di Gio. Battista Pulzoni per una casa sotto S. Biagio. Confinava Strada Stefano a mezzodì, il Pulzoni a sera, Brunello Magnani a settentrione, e gli eredi del fisico Ovidio Gibelli a mattina. Pagava baiocchi 16 annui. Sembra che prima fosse locata. a Domenico di Nicolò Pettorali alias Montesanti. Rogito idem.
1573, 29 aprile. Carlo del fu Andrea Barberino locò una casa sotto S. Biagio che confinava con Strada Stefano a mezzodì, Berto Pulzoni a sera, gli eredi di Giovanni Tacconi a mattina, e Bartolomeo de Rameno strazzarolo a settentrione. Rogito Barberi.
1574, 27 agosto, Fu locata ad Annibale Battilana una casa sotto S. Biagio. Confinava con Strada Stefano a settentrione, i Scadinari a mezzodì e a sera, e i Duglioli a mattina. Pagava annui soldi 32. Rogito Angelo Michele Barberi.
1584, 20 novembre. Paolo del fu Giovanni Ciamenghi da Firenze, calzolaio, locò una casa sotto S. .Biagio. Confinava Strada Stefano a mezzodì, Domenico Frali a mattina, Costanze Scotti a sera, e gli eredi di Giacomo Dosi a settentrione. Rogito Angelo Michele Barberi. 1574, 23 novembre. Antonio e fratelli de Rovereto locarono una casa sotto S. Biagio. Confinava con Strada Stefano a mezzodì, coi Righi dì sotto mediante chiavica a settentrione, coi Barnioli a sera e Giacomo Salarolo. Rogito Angelo Michele.
Si apprende da diversi rogiti che l’ ospedale di Santo Stefano fece le seguenti locazioni, e cioè:
1570, 29 luglio. Ad Andrea di Fantino dei Formoli, gessarolo, locò una casa sotto S. Biagio, che confinava Strada Stefano a mezzodi, gli eredi di Serra, calzolaio, a mattina, Giovanni da Sassuno a sera, e i Beccadellì a settentrione. Rogito Angelo Michele dì Lodovico Barberi.
1559, 22 settembre, A Diamante di Gio. Maria Fornasari, moglie di Francesco del fu Petronio de Risanata, una casa sotto S. Biagio in Strada Stefano, che confinava con Lodovico Sani, poscia co’ suoi eredi, e con Bonifacio Fantuzzi. Rogito Nanne di Andrea Costa.
1575, 13 aprile. A Carlo di Andrea e ai nipoti del fu Giovanni de Ducii da Barberino, una casa con corte ortiva sotto S. Biagio in Strada Stefano, che confinava detta via a settentrione, i Dosi a mattina, i Bianchini, successori di Giovanni Battista Pisii, da due lati, cioè a mezzodì ed a sera. Rogito Michele del fu Carlantonio Barberi.
1575, 6 giugno. A Sebastiano del fu Biagio Tusii, lardarolo, e ad Elisabetta del fu Alessandro Marescalchi alias Burli, di lui moglie, due case contigue sotto S. Biagio in Strada Santo Stefano, che confinavano della strada, gli eredi di Giovanni Idelani, e il fu Giovanni Bargellini, allora Melchiorre Mogli, e di dietro il fu Antonio Boatieri, poscia gli eredi di Michelangelo Dosi. Rogito Cristoforo di Gabriele Guidastri.
1577, 24 aprile. A Domenico Pettorali di Monte Santo, per canone di bai. 16 e denari 6, una casa sotto S. Biagio, che confinava con detta strada a mezzodi, con Francesco Zani a sera, con gli eredi del fu Cesare Zibetti a mattina, e con Burnello Burnelli a sellentrione. Rogito Angelo Michele di Lodovico Barberi.
1577, 1 giugno. Agli eredi del fu Carlo Ducii di Barberino una casa in Strada Stefano sotto S. Biagio, che confinava con Berto Pulzoni, cogli eredi del fu Giovanni Tacconi, e con Bartolomeo Rainieri, strazzarolo, mediante chiavica. Rogito Porzio Seva.
1577, 5 novembre. A Sulpizia Beccadelli, moglie di Petronio Arsenale, una casa sotto S. Biagio, che confinava strada Stefano a settentrione, Bonifazio Fantuzzi a mattina, e il dott. Domenico Pettorali di Monte Santo a mezzodì ed a sera. Pagava soldi 6.
1454, 4 febbraio. Gio. Francesco di Giacomo di Ghedino comprò da Giovanna del fu Bartolomeo, detto il Beccaro, una casa sotto Santo Stefano per L. 200 di Bolognini d’argento. Rogito Matteo Caprara.
1624, 15 marzo. Cesare Grati comprò da Gio. Francesco suo frateIlo la terza parte di una casa con stalla posta in contrada e parrocchia Santo Stefano, per L. 7615. Rogito Marcantonio Fasandi. Confinava con Pandolfo Scaramuzzi a occaso, colla strada davanti, con uno stradello a oriente, e con Gio. Antonio Fantini dal lato posteriore.
1535, 14 giugno. Bartolomeo Beccadelli vendette a Samaritana Morandi Dolfì una casa sotto S. Biagio, per L. 2000. Rogito Giovanni Bertolini.
1561, 24 marzo. Marcantonio del fu Dionisio Zani comprò da Gio. Battista Zampoli, o Ratta, i miglioramenti di una casa con tre corti, sotto S. Biagio in Strada Santo Stefano, per L. 800. Confinava coi beni già Rota, passati poi per eredità ad Antonio Montorselli, e colla chiavica di dietro. Rogito Girolamo Solimani. Sembrerebbe il palazzo già Zani, poi Odorici.
1606, 22 marzo. Livio del fu Clemente Agocchi comprò da Emilio Lucchini una casa in Strada Stefano sotto S. Biagio, presso Gio. Francesco Castellani, e Bartolomeo Zani. per L. 4600. Rogito Vincenzo Bindi.
1608, 25 ottobre. Elisabetta Castellani comprò da Gio. Francesco Castellani, suo fratello, i miglioramenti di una casa sotto S. Biagio in Strada Santo Stefano per L. 4000. Confinava con Giulio Manzolini e con Paolo Emilio Lucchini. Rogito Carlo Manzolini.
1483, 30 aprile. Gio. Benedetto Barbieri comprò da Bartolomeo dal Bue la terza parte di una casa sotto Santa Maria di Castel de’ Britti, per L. 338, 6, 8. Rogito Matteo Curialti. Confinava i beni di detta chiesa condotti in enfiteusi dal venditore, e prima da Lodovico di lui fratello, gli eredi di detto Lodovico da due lati, e gli eredi del fu mastro Biagio Barbieri.
1446. Casa di Tommaso Bazagliero Tebaldi, con portico. Detta casa era posta sotto Santo Stefano.
1447, 15 luglio. Benedetto di Domenico Morandi comprò da Bartolomeo del fu Matteo Preti la terza parte per indiviso di una casa sotto S. Biagio nella Strada Stefano, per L. 300. Rogito Bonaventura Paleotti.
1317, 5 maggio. Zoene di Filippo Pepoli comprò da Agnese del fu Ubertino Rubini, e dai di lei figli, una casa con corte, e altra casa o edifìzio posto sopra la predetta, sita in Strada Santo Stefano sotto S. Biagio, per L. 108. Rogito Giacomo Martelli.
1444, 3 marzo. Battista Poggi comprò da Pietro, pellizzaro, la metà di una casa ad uso di forno, posta sotto Santa Tecla, per L. 100. Confinava col venditore da due lati, e coi beni dello Spedaletto di Santa Trinità de Montanaria. Rogito Signorino Orsi.
1618, 13 febbraio. Casa grande del conte Giovanni Taddeo Bianchi in Strada Santo Stefano, affittata per annue L. 400. Era posta sotto la Ceriola, e confinava coi successori di Tiberio Rossi, e con Simone Scuderi. Rogito Giacomo Mondini. In questa casa abitava Tommaso Magnani.
1495, 19 dicembre. Baldassarre dalla Torre comprò da Bartolomeo e fratelli Refrigeri una casa sotto Santa Tecla, per L. 300. Rogito Stefano Ardizzoni.
1529, 10 settembre. Ghinolfo Bianchi comprò da Carlo Beccadelli una casa in Strada Santo Stefano, per L. 3700. Rogito Andrea Bovi.
1599, 8 gennaio. Giacomo Borzani comprò da Cesare e fratelli Mani una casa con quattro botteghe sotto. Era posta in Strada Santo Stefano, e sotto la parrocchia di S. Biagio. Rogito Giovanni Asinerie.