Dalle “Cose Notabili …” di Giuseppe Guidicini.
Palazzo senatorio Bargellini, che pagava L. 9,12 annue a Santo Stefano.
1535, 4 novembre, Girolamo Seccadenari comprò da Matteo e Andrea, fratelli Zani, una casa e due casette in Strada Santo Sfidano sotto S. Biagio, per L. 7000. Rogito Andrea Bue. Confinava Antonio Tovagliaro di sopra, gli eredi di Giovanni Zani di sotto, e di dietro la casa con sortita nella Braina, la quale era enfiteutica di Santo Statano. 1558, 8 gennaio. Vincenzo Maria di Galeazzo Bargellini, della parrocchia di S. Michele de’ Leprosetti, comprò dai fratelli Nicolò Ridolfo, figli di Girolamo Seccadenari, una casa grande con cortili, orto ecc, e due casette contigue, delle quali una ad uso di stalla, per L. 7000. Rogito Lorenzo Cattani, Lorcnzo Panzacchi, e Nicolò Cattani. Confinava Strada Stefano a settentrione, le casette sulla via della Braina a mezzodì, gli eredi di mastro Antonio Tovagliaro a levante, e Carlantonio Zani a ponente. Pagavano i detti stabili annue L. 6,6 all’Abbazia di Santo Stefano. Mori in questa casa Vincenzo di Giovanni Galeazzo BargeIlini li 25 febbraio 1649, uomo ricchissimo e senatore distintissimo, che nel suo testamento delli .2.febbraio 1649, a rogito Paolo di Domenico Ciamenghi, fece dei legati per scudi romani 82243, e lasciò eredi di una rendita di scudi 8000 i fratelli Astorre, Ermesse e Giacomo Filippo, figli del fu Cammillo Bargellini, ed i fratelli Pietro e Alberta, figli del fu Ippolito Bargellini.