Dai Cartigli del Comune di Bologna
Palazzo De’ Bianchi
L’edificio fu eretto su progetto di Giuseppe Antonio Ambrosi nel 1746. Nello scalone si trovano statue allegoriche di Domenico Piò (1749). Al piano nobile è una galleria “all’antica” progettata e firmata da Carlo Bianconi (1772) con stucchi di D. Piò e affreschi di D. Pedrini, P. Fancelli, F. Minozzi e una piccola scala, ancora su disegno del Bianconi.
Indirizzo:
via Santo Stefano, 71
Dalle “Cose Notabili …” di Giuseppe Guidicini.
Li 28 settembre 1463 Geminiano di Simone Pavoli aveva casa con orto in Strada Santo Stefano, sotto S. Biagio, in confine di detta strada, dell’ Androna dei Coltelli, di Marco da Modena, e di Lazzaro Corbiani da Pisa, valutata L. 260. Rogito Francesco Boattieri e Duzzo Zani.
1484, 6 novembre. Giacoma del fu Bolognino Bolognini, vedova in ultimo matrimonio di Andrea Battagli, vendette a Lodovico e Bartolomeo Seccadeuari una casa con orto sotto S.Biagio in Strada Santo Stefano, ed altra pure nell’Androna dei Coltelli, per L. 1100. La casa grande confinava i compratori, Filippo Dolfoli e la detta casetta di dietro, la quale confinava con l’ orto dell’ altra casa, cogli orti dei compratori, col detto Dolfi e coll’Androna dei Coltelli. Rogito Cesare Nappi.
I Seccadenari si dissero anticamente Segadenari, e discendevano da un Matteo Beccaro, il cui figlio, lacopo, era Console dei macellari nel 1428, e marito di Zana Tederici.
Questa famiglia ebbe un Senatore, Marcantonio d’ Achille, morto in novembre del 1616. Il conte Filippo di Giacomo Scipione, ultimo della famiglia, accompagnando il Bailo di Venezia a Costantinopoli. morì a Toledo, della qual morte se ne ebbe notizia in Bologna li 14 novembre 1730. Lasciò una sola figlia, Maria Teresa, maritala al conte Girolamo del conte Alfonso Barbieri di Parma, morta in Bologna li 20 aprile 1786 nel palazzo Bolognini. L’ eredità Seccadenari fu ripartila fra gli eredi di Galeazzo di Francesco Campagni, e quelli di Giovanni Taddeo del Senator Annibale Bianchi, che fu marito di Vittoria del fu Nicolò Seccadenari, ai quali ultimi toccò questo stabile qualificalo per casa grande, più l’altra casa antica dei Saccadcnari posta in Strada Stefano sotto S. Biagio, con due botteghe sotto, orto e due casette contigue alla medesima nella via Coltellini. La suddetta casa grande Seccadenari comprendeva i tre archi primi di portico dalla parte della via dei Coltelli. Il resto era occupato da due case con colonne di legno, che diconsi essere state dei Carbonesi.
I De Bianchi ampliarono questa casa, e vi stabilirono la loro dimora, e nel 1764 la rifabbricarono. Ora appartiene al sig. conte Massari di Ferrara che l’ha sontuosamente riattata.