A destra è il palazzo Bianchini
Dalle “Cose Notabili …” di Giuseppe Guidicini.
Casa della famiglia senatoria Bianchini, alla quale apparteneva ancor l’altra in confine della via Santa, o Gerusalemme, marcata col N.862, che poi appartenne all’ avv. Petronio e Ignazio fratelli Roatti, come da rogito del dottor Clemente Scarselli delli 6 dicembre 1802. Si trova che li 13 agosto 1374 Francesco Ubaldini vendette a Zono del fu Gio. Bianchini locandiere, il primo dei Bianchini venuti da Scarparia a stabilirsi in Bologna, due case per L. 120.
I Bianchini sono stati quasi sempre divisi in due rami, ed ambedue hanno sempre abitato in Santo Stefano. Il solo ramo di Pieremilio, Lelio e Scipione abitò nella via dei Castagnoli nel 1613.
Sul finire del portico, dov’è dipinto un Sant’Antonio abbate, corrispondeva la chiesa dei SS. Giacomo e Filippo dei Bianchini, che fu poi profanata, e il titolo traslocato nella chiesina detta di Loreto, o S. Bovo, li 29 novembre 1552. Rogito Lorenzo Cattaneo.
Dicesi che in questa chiesuccia fosse istituita nel 1520 una confraternita, che nel 1546 si traslocò a Santa Maria dei Galluzzi. La chiesa e l’ ospedale di S. Giacomo Filippo e Bovo furono uniti al Seminario li 13 marzo 1595 per decreto del vescovo Alfonso Paleotti. L’ultimo dei Bianchini fu il senatore Carlo Cesare di Antonio Giuseppe, morto li 19 febbraio 1708, del quale furono eredi le nipoti ex fratre contessa Olimpia nel conte Pietro di Riniero Aldrovandi, morta li 12 aprile 1807, e la contessa Anna nel marchese Giuseppe Borelli Poggiolini d’Imola, poi in Giuseppe Montanari pure imolese, la contessa Laura nel conte Giuseppe Ippolito del senatore Antonio Grati, poi nel conte Muzio Grati Volta del conte Antonio, e la contessa Caterina nel marchese Paolo del senatore Muzio Spada, tutte sorelle, figlie del fu conte Prospero del senator Giuseppe Bianchini.
Questo N. 93 apparteneva ultimamente alla famiglia Biancani.