Via Riva di Reno
Da via San Felice a via Galliera.
Quartiere Porto.
Prima documentazione dell’odonimo: 1583 (Drieto al Reno).
Nel 1191 fu scavata una derivazione dal fiume Reno per provvedere direttamente d’acqua la città di Bologna, essendo insufficiente la quantità d’acqua portata dall’Aposa e dal Canale di Savena, già attivo allora.
Il primo ingresso del Canale di Reno fu attraverso via del Pratello. Successivamente, nel 1208, venne perfezionato il percorso e introdotto il canale da dove tutt’ora entra, ovvero dalla Grada nella circla che si andava formando e che sarebbe diventata la terza cerchia di mura di Bologna.
Accanto al canale si formarono due vie, uno sul lato destro ed una sul lato sinistro.
La via sul lato destro partiva dalla Grada ed arrivava all’angolo con l’antico Borgo delle Casse (oggi via Guglielmo Marconi).
La via sul lato sinistro arrivava fino a via Galliera. Dopo questo punto il canale procedeva, come procede tutt’ora, tra le abitazioni.
Entrambe queste vie vennero chiamate Drieto al Reno dallo Zanti, Dietro a Reno dall’Alidosi e Driè a Ren dal Banchieri. Questi tre autori comprendevano con questo nome anche l’attuale via della Grada, a cui si rimanda per ulteriori dettagli.
Nella pianta del Mitelli (come quasi sempre ripresa dal Monari) venne usato l’odonimo Riviera di Reno, mentre il Salaroli confermò Dietro a Reno, che evidentemente era l’odonimo più diffuso tra la popolazione di Bologna, tanto è vero che sopravvive ancora oggi nella lingua locale.
Le lapidette del 1801, prendendo spunto dalla pianta del Monari, modificarono lievemente la forma Riviera di Reno facendola diventare Ripa di Reno, mutato poi definitivamente con la riforma toponomastica del 1873-78 in via Riva di Reno.
Negli anni ’50 il Canale di Reno fu coperto riunificando le due parti della via, a destra e a sinistra del canale.
Ovviamente fu il Reno canalizzato nella città a dare il nome alla via.
Fonti
Zanti: Nomi, et cognomi di tutte le strade, contrade, et borghi di Bologna, di Giovanni Zanti pubblicato nel 1583.
Alidosi: Nomi delle strade, vie, borghi, et vicoli, che sono nella città di Bologna, di Giovanni Niccolò Pasquali Alidosi, pubblicato nel 1624).
Banchieri: Origine Delle Porte, Strade, Borghi Contrade, Vie, Viazzoli, Piazzole, Salicate, Piazze, e Trebbi dell’Illustrissima Città di Bologna con i loro Nomi, Pronomi, e Cognomi, di Camillo Scaligeri della Fratta (pseudonimo di Adriano Banchieri), pubblicato da Clemente Ferroni nel 1635.
Mitelli: Bologna in pianta, città del Papa, famosa pianta di Agostino Mitelli, pubblicata nel 1692.
Salaroli: Origine di tutte le strade sotterranei e luoghi riguardevoli della città di Bologna di Ciro Lasarolla (pseudonimo di Carlo Salaroli), pubblicato nel 1743.
Monari: Città di Bologna posta in pianta in esatta misura con la distinzione de portici che sono in essa, Pianta di Gregorio Monari, pubblicata nel 1745.