Via del Fossato
Da via Nosadella a via Saragozza.
Quartiere Saragozza
Prima documentazione dell’odonimo: 1624 (Fossato).
L’attuale via del Fossato è l’unione di due vie considerate distinte da buona parte degli autori. La prima via da via Nosadella arrivava alla confluenza con il vicolo della Neve ed era generalmente conosciuta come Fregatette. La seconda, dalla confluenza con il vicolo della Neve a via Saragozza era conosciuto come Fossato, odonimo usato per la prima volta dall’Alidosi, che però, era uno dei pochi (assieme a Banchieri e Salaroli) che descrisse con questo nome l’unione dei due tratti.
Dato che qui c’era la fossa (o fossato) delle mura della seconda cerchia, l’origine dell’odonimo Fossato è ovvia.
Il percorso della via fu originato nel XII secolo dalla strada che circondava esternamente il fossato della seconda cerchia di mura, quella nota come cerchia dei Torresotti o del Mille.
Per quanto riguarda Fregatette (nome che anticamente era esteso anche al vicolo della Neve) non vi sono spiegazioni certe, ma si può ipotizzare che la via era così stretta che due persone che si incontravano potevano fare fatica a passare senza sfiorarsi. Conforta questa ipotesi il fatto che a Bologna vi erano almeno quattro vie Fregatette: una è questa; la seconda è vicolo Monticelli, tuttora esistente, la terza è un vicolo chiuso ma ancora perfettamente leggibile tra via San Giorgio e via Schiavonia, e la quarta era Fregatette di via de’ Chiari, non più esistente.
Il Banchieri1 associò Fregatette e la vicina Sozzonome (oggi via Senzanome) per avere entrambe nomi spregevoli che un decreto del 1575 volle rimediare, imponendo a Sozzonome di mutare il nome in Borgo di Santa Maria della Neve e a Fregatette di mutare in Via della Neve. Il decreto non ebbe effetto.
La riforma toponomastica del 1873-78 unificò le due vie in via del Fossato.
1Adriano Banchieri: Origine delle Porte, Strade, Borghi … Bologna 1635, pag. 102, oppure 1712, pag. 103.
Fonti