Vicolo Monticelli
Da via Castiglione a piazza San Giovanni in Monte. Un diramazione raggiunge via de’ Chiari.
Quartiere Santo Stefano
Prima documentazione dell’odonimo: 1635 (Monticelli).
Vicolo Monticelli è costituito da due tratti distinti di strada. Il primo va da via Castiglione a piazza San Giovanni in Monte. Il secondo, dopo il numero 3 di vicolo Monticelli si dirama a destra e raggiunge via de’ Chiari.
L’Alidosi descrisse il primo tratto come Fregatette, mentre ignorò il secondo tratto.
Il primo ad usare l’odonimo Monticelli, per entrambi i tratti, fu il Banchieri che per la verità usò la forma del vernacolo bolognese Muntsiè.
Il Fanti fece alcune affermazioni (II, 547) che è il caso di rivedere:
prima affermazione: il Banchieri fu l’unico degli autori antichi ad usare l’odonimo Monticelli;
seconda affermazione: il primo tratto (quello da via Castiglione a piazza di San Giovanni in Monte) era chiamato Androna di San Giovanni in Monte, poi Fregatette, mentre il secondo (quello che raggiunge via de’ Chiari) era chiamato Via Nuova e successivamente Monticelli;
terza affermazione: l’odonimo Monticelli “venne arbitrariamente estesa” anche al primo tratto con l’apposizione delle lapidette nel 1801.
In merito alla prima affermazione, in realtà Monticelli fu usato oltre che dal Banchieri, anche dal Mitelli (1692), da Monari-Laghi (1712), dal Monari (1745) e nella Tontina Mista (1762), fonti che furono poco o per niente usate dal Fanti.
La seconda affermazione è ripetizione di quanto scrive il Guidicini (III, 294, 295) ed il suo contenuto è sicuramente corretto, ma incompleto. E’ vero che il primo tratto fu conosciuto come Fregatette (Alidosi e Salaroli) o Frega Tetti (Aretusi) oltre che Monticelli (su questo punto si tornerà a breve), ma il secondo oltre che come Via Nuova fu conosciuto anche come Borghetto della Madonna della Sanità (Aretusi), dalla chiesetta (ora scomparsa) che era in angolo tra via Monticelli e via de’ Chiari intitolata a Santa Maria della Sanità.
In merito alla terza affermazione, Monticelli fu usato anche per il primo tratto ben prima dell’apposizione delle lapidette del 1801. In altri termini questa denominazione non “venne arbitrariamente estesa” in tale circostanza. In particolare, il Banchieri molto esplicitamente descrive con Muntsiè entrambi i tratti di via Monticelli. Analogamente il Mitelli nella sua pianta dispose la didascalia Monticelli in maniera da coprire sia il primo tratto, sia il secondo. Il Monari con Monticelli indica il solo primo tratto (quello che l’Alidosi chiama Fregatette). Infine la Tontina Mista descrive Monticelli come via laterale di via Castiglione, che si inoltra a levante, tra via de’ Chiari e Miola (attuale via Farini), senza quindi lasciare dubbio alcuno sulla localizzazione di questo odonimo.
Detto questo, Monticelli, come abbiamo visto fu ufficializzato dalle lapidette e corretto in Vicolo Monticelli con la riforma toponomastica del 1873-78.
Per quanto riguarda il significato degli odonimi qui trattati:
– Androna di San Giovanni in Monte: androna, come noto, indica una latrina a cielo aperto, e sul cui significato si rimanda alla sezione sulle denominazioni urbanistiche generiche in uso anticamente a Bologna per ulteriori dettagli.
– Fregatette: odonimo usato per indicare almeno quattro vie in Bologna, di cui due ancora esistenti (con diverso nome): questo vicolo e via del Fossato, a cui si rimanda per le note odonomastiche.
– Via Nuova: significato intuitivo dovuto al fatto che questa via venne aperta nel 1524 (Guidicini, ibidem) a seguito di altra via che fu chiusa e compresa nel convento di San Giovanni in Monte.
– Borghetto della Madonna della Sanità: il significato ovvio è stato spiegato poc’anzi.
– Monticelli: il Fanti elencò due possibili spiegazioni. La prima fa riferimento alla salita che entrambi i vicoli fanno per andare verso la piazza di San Giovanni in Monte. La seconda è l’esistenza di una famiglia Monticelli che il Fanti vide citata dal Guidicini (V, 233) in via San Vitale.
Mi sembra però interessante introdurre una terza ipotesi: i Casali, che abitavano nella vicina Miola (oggi parte di via Farini) ai numeri 1077, 1078 e 1079, in angolo con via Castiglione, e che diedero il nome alla Croce delle Vergini (una delle quattro croci di San Petronio), chiamata Croce dei Casali, erano conti di Monticelli (Guidicini, III, 243). Un Michele di Gregorio Casali, conte di Monticelli è documentato nel 1604, pochi anni prima della prima comparsa dell’odonimo Monticelli. In questo caso Monticelli non verrebbe da nome di famiglia, ma da nome di contea la cui titolarità era dei Casali.
Fonti
Alidosi: Nomi delle strade, vie, borghi, et vicoli, che sono nella città di Bologna, di Giovanni Niccolò Pasquali Alidosi, pubblicato nel 1624).
Banchieri: Origine Delle Porte, Strade, Borghi Contrade, Vie, Viazzoli, Piazzole, Salicate, Piazze, e Trebbi dell’Illustrissima Città di Bologna con i loro Nomi, Pronomi, e Cognomi, di Camillo Scaligeri della Fratta (pseudonimo di Adriano Banchieri), pubblicato da Clemente Ferroni nel 1635.
Aretusi: Origine di Bologna. Pianta di Bologna di Costantino Aretusi, pubblicata nel 1636.
Mitelli: Bologna in pianta, città del Papa, famosa pianta di Agostino Mitelli, pubblicata nel 1692.
Monari-Laghi: Pianta della città di Bologna misurata e dissegnata d’ordine dell’Ill.mi S.S. Assonti d’Ornato dell’anno MDCCXI da noi Gregorio Monari e Antonio Laghi pubblici periti di detta città, disegno su carta, 1711/1712, conservato all’Archivio di Stato di Bologna.
Monari: Città di Bologna posta in pianta in esatta misura con la distinzione de portici che sono in essa, Pianta di Gregorio Monari, pubblicata nel 1745.
Tontina Mista: Tontina Mista ossia progetto per illuminare la città di Bologna, pubblicato a Bologna dal Sassi successore del Benacci, 1762.
Guidicini: Cose Notabili della Città di Bologna ossia Storia Cronologica de’ suoi stabili sacri, pubblici e privati, di Giuseppe Guidicini (scritto prima del 1837, ma pubblicato nel 1868).
Fanti: Le Vie di Bologna. Saggio di Toponomastica Storica, di Mario Fanti, Istituto per la Storia di Bologna, 2000.