Origine di Bologna

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Avesella (Via)

Via Avesella
Da via Riva di Reno a via del Porto.
Quartiere Porto.
Prima documentazione dell’odonimo: 1326 (via dell’Avesa)


Tutti gli autori furono concordi nel chiamare questa via Avesella, con una sola variante (una via dell’Avicella descritta dal Taruffi). Di qui passava il corso antico dell’Aposa o Avesa, di cui Avesella è il diminutivo. Il Guidicini la chiamò Avesella di Galliera per distinguerla dall’altra Avesella di Mirasole, ora via Savenella. Sempre il Guidicini ci informa che nel 1594 si chiamava Borgo dell’Avesa e nel 1326 via dell’Avesa o delle Pugliole.
In epoca antica il corso dell’Aposa fu spostato, ma il letto del torrente venne riutilizzato per farvi scorrere l’acqua di una derivazione del Canale di Reno e conservò nel nome la memoria della sua origine.
 
Non tutti gli autori però furono concordi sull’estensione di questa via.
Per lo Zanti e per l’Aretusi, infatti la via Avesella comprendeva anche la sua estensione a nord, ovvero lo scomparso vicolo del Giardino Poeti descritto dal Guidicini (II, 237 e IV, 209). Per gli altri autori invece la via Avesella finiva su via del Porto, dove finisce oggi.

Fonti

Zanti: Nomi, et cognomi di tutte le strade, contrade, et borghi di Bologna, di Giovanni Zanti  pubblicato nel 1583.
Taruffi: Antica fondazione della città di Bologna degnissima madre di studj, di Gianandrea Taruffi, pubblicato nel 1738.
Guidicini: Cose Notabili della Città di Bologna ossia Storia Cronologica de’ suoi stabili sacri, pubblici e privati, di Giuseppe Guidicini (scritto prima del 1837, ma pubblicato nel 1868).
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