Denominazione attuale: via de’ Gargiolari, per il breve tratto che è rimasto. Infatti una parte dell’antica via dei Gargiolari è stata assorbita dall’apertura di piazza Galileo, sicché ne è rimasto il tratto tra piazza Galileo e via Santa Margherita.
Dalle “Cose Notabili …” di Giuseppe Guidicini.
La via dei Gargiolari comincia in Porta Nova, o via delle Asse, e termina nelle Pugliole di Santa Margarita.
La sua lunghezza è di pertiche 32, 05, e la sua superficie di pertiche 39, 48, 10.
Il suo antico nome fu via degli Agresti, dalla famiglia di questo cognome, della quale non abbiamo altra memoria che di una locazione fatta dai canonici di S. Salvatore li 7 giugno 1209 ad Agresto, e di un Ugolino della tribù di Porta Stieri nell’anno 1292.
I molti lavoratori di Canepa, detti canepini, o gargiolari, che vi esercitarono il loro mestiere, han dato la denominazione d’ oggidì a questa contrada. Qualche volta si trova detta via del Ponticello.
Via dei Gargiolari a destra entrandovi per la via delle Asse.
- N.1297
- N.1298
- Si passa la via degli Agresti del Volto Santo.
- N.1302
- N.1303
Via dei Gargiolari a sinistra entrandovi per la via delle Asse.
- Piazza Galileo 2 (N.1428), 1 (N.1429)
- Si passa Battibecco.
- Piazza Galileo 4 (N.1420) Palazzo Caprara
- Si passa la via Marescalchi.
- N.1430
Nel 1635 nella via Gargiolari vi aveva la sua bottega, o stanza di Studio, l’insigne pittore Guido Reni, ma non se ne conosce malauguratamente la precisa posizione.
Aggiunte (notizie relative a stabili posti in via dei Gargiolari, ma non facilmente localizzabili)
- 1400, 10 marzo. Compra l’ospedale della Morte da Martino del fu Bartolomeo Ziboniero una casa sotto Sant’ Arcangelo, che confina la via pubblica da due lati, Pellegrino Zambeccari, e Bartolomeo Savignani, per L. 700. Rogito Giovanni di Nanne Pepoli. Si noti che i Zambeccari avevano la casa, che appartenne poi ai Moreschi, ed altra l’avevano negli Agresti.
- 1432, 18 luglio. Locazione e compra di Orazio del fu mastro Giacomo Paolo pittore, da Cristoforo Captanei, o Cattanei, e da Matteo Erbi, di una casa grande con terreno, posta sotto Sant’ Arcangelo nella via detta da casa di quei da Savignano, per L. 550. Rogito Giacomo Castellani.