Dai Cartigli del Comune di Bologna
Palazzo Caprara.
Elegante costruzione del 1603 di scuola vignolesca. All’ingresso è conservato un mosaico romano del II secolo d.c., raffigurante un delfino nero su campo bianco, rinvenuto dalla famiglia Lenzi durante scavi fatti nel secondo cortile nel 1955.
Indirizzo:
piazza Galileo, 4
Dalle “Cose Notabili …” di Giuseppe Guidicini.
Casa nobile che si dice aver appartenuto nel 1592 ai Lintrù famiglia Fiamminga che per poco figurò in Bologna sul finire del secolo XVI. Le case dei Lintrù, poi Gaspari, erano nella via Agresti N. 1249.
Li 22 dicembre 1609 era di Girolamo Caprara, il quale ottenne dal Senato di dirizzare il fianco di questa sua casa nella via Marescalchi, occupando piedi 5 e oncie 6 di suolo pubblico in larghezza dalla parte dell’angolo del vicolo contro la casa di Guicciardo dal Medico verso mezzodì, e a retta linea per la lunghezza di piedi 24 verso settentrione, congiungendolo col vecchio muro presso la porta della sua casa.
Nell’ ornato della finestra sopra la porta vi è la data MDCIII che stabilisce l’ epoca della costruzione della facciata.
Questo ramo Caprara si estinse nel cardinal Alessandro morto in Roma li 8 giugno 1711. Nella transazione sulla sua eredità, seguita fra il senator Guidascanio del senator Alessio Orsi, figlio di Artemisia di Girolamo Caprara nipote del predetto cardinale, e la contessa Vittoria Caprara, questa casa nobile ed annessi furon ceduti all’ Orsi, che vi abito finché visse.
Nel 1770 fu comprata da.pietro Bignami da Codogno mercante da veli, per lire 27000. I creditori Bignami la vendettero a certo Zecchi che l’unì all’ osteria del Capello posta in via Fusari N. 1396.