Via della Zecca
Da via Ugo Bassi a piazza Franklin Delano Roosvelt.
Quartiere Saragozza.
Prima documentazione dell’odonimo: 1636 (Via della Zecca).
L’attuale via della Zecca è circa 20 metri più a levante della Via della Zecca esistente prima degli sventramenti iniziati nel 1927 per l’allargamento di via Ugo Bassi.
L’antica Via della Zecca compare per la prima volta nella pianta dell’Aretusi. Fu il palazzo della Zecca, costruito nel 1577/78 in angolo tra la Via dei Vetturini (oggi via Ugo Bassi) e la via che poi ne prese il nome ma che precedentemente era considerata parte degli Stallatici.
Il Guidicini1 attestò anche il nome Rola Merdarola, dal chiaro significato da mettere in relazione con la presenza degli stallatici.
Da segnalare che la Tontina Mista indicò questa via come Via di San Marco, dall’Osteria di San Marco che era all’antico numero 85 sulla Via dei Vetturini, all’angolo a ponente di Via della Zecca.
Tutto il quadrilatero delimitato a nord da via Ugo Bassi, ad est da via Giacomo Venezian, a sud da via IV Novembre e ad ovest da via Cesare Battisti, fu profondamente modificato da sventramenti che, operati tra 1927 e 1935 cambiarono completamente l’assetto viario.
Le vie all’interno di questo quadrilatero erano:
– Vicoli Stallatici;
– Via della Zecca;
– Via delle Banzole;
– Via dei Caprara.
Per Via delle Banzole e Via dei Caprara si veda quanto scritto in merito a piazza Franklin Delano Roosvelt.
Per i Vicoli Stallatici si vedano le note su via Giovanni Livraghi.
Via della Zecca: oggi esiste una via della Zecca (aperta dopo gli sventramenti iniziati nel 1927) il cui tracciato però è alquanto più a levante rispetto a quello dell’antica (circa 20-25 metri). Via della Zecca finiva nel primo vicolo Stallatici, che il Guidicini ribattezzò nelle sue Cose Notabili Via Dietro alla Zecca2.
L’edificio cinquecentesco della Zecca era costeggiato a ponente da questa Via della Zecca a cui diede il nome.
1 Giuseppe Guidicini: Cose Notabili …, Vol. V, pag. 254.
2 Giuseppe Guidicini: Cose Notabili …, Vol. V, pag. 252.
Fonti
Aretusi: Origine di Bologna. Pianta di Bologna di Costantino Aretusi, pubblicata nel 1636.
Tontina Mista: Tontina Mista ossia progetto per illuminare la città di Bologna, pubblicato a Bologna dal Sassi successore del Benacci, 1762.
Guidicini: Cose Notabili della Città di Bologna ossia Storia Cronologica de’ suoi stabili sacri, pubblici e privati, di Giuseppe Guidicini (scritto prima del 1837, ma pubblicato nel 1868).