Via Morandi
Da via del Cane a via Marsili.
Quartiere Santo Stefano.
Prima documentazione dell’odonimo: 1875.
Vicolo Mariscotti e via Morandi, prima della riforma toponomastica del 1873-78, venivano indicati con un unico odonimo che era Vinazzi di San Procolo per gli autori più antichi (Zanti, Alidosi, Banchieri e Aretusi) e semplicemente Vinazzi nelle piante del Mitelli e del Monari.
Dato che Vinazzi era odonimo parecchio diffuso (vedi ad esempio via dei Bibiena, via dell’Unione, via Vinazzetti, via Belmeloro) questi nelle lapidette del 1801 furono chiamati Piccoli Vinazzi.
Il Guidicini (V, 212) distinse questa via chiamandola Vinazzi (o Vignacci o Vignazzi) della via del Cane, visto che sfocia nella via del Cane. Altrove (V,207), sull’estensione di questa via, si contraddisse limitando l’odonimo Vinazzi della via del Cane al solo tratto da est a ovest, mentre il tratto da nord a sud era anche questo Piccoli Vinazzi, testimoniando che questa distinzione era risultato di un suo ragionamento e non rifletteva alcun tipo di formalizzazione dato dalle lapidette.
Anche il catasto Gregoriano del 1835 conferma l’odonimo Piccoli Vinazzi sia per vicolo Mariscotti, sia per via Morandi.
Solo con la riforma toponomastica del 1873-78 questa via divenne via Morandi (intendendo Francesco Morandi, detto il Terribilia, la cui abitazione era nei paraggi, in via Marsili 17, vedi Lipparini, pag. 93). e l’altra vicolo Mariscotti (decisione motivata dal palazzo dell’omonima famiglia, al numero 1 del vicolo stesso).
Vinazzi, (dal latino vignatium) indicava terreni coltivati a vigna (Fanti, I, 72), e sembra che in questo caso nulla c’entrino le vinacce, ovvero gli scarti del mosto dopo la torchiatura (che invece sono alla base della spiegazione per l’odonimo via Calcavinazzi).
Fonti
Zanti: Nomi, et cognomi di tutte le strade, contrade, et borghi di Bologna, di Giovanni Zanti pubblicato nel 1583.
Alidosi: Nomi delle strade, vie, borghi, et vicoli, che sono nella città di Bologna, di Giovanni Niccolò Pasquali Alidosi, pubblicato nel 1624).
Banchieri: Origine Delle Porte, Strade, Borghi Contrade, Vie, Viazzoli, Piazzole, Salicate, Piazze, e Trebbi dell’Illustrissima Città di Bologna con i loro Nomi, Pronomi, e Cognomi, di Camillo Scaligeri della Fratta (pseudonimo di Adriano Banchieri), pubblicato da Clemente Ferroni nel 1635.
Aretusi: Origine di Bologna. Pianta di Bologna di Costantino Aretusi, pubblicata nel 1636.
Mitelli: Bologna in pianta, città del Papa, famosa pianta di Agostino Mitelli, pubblicata nel 1692.
Monari: Città di Bologna posta in pianta in esatta misura con la distinzione de portici che sono in essa, Pianta di Gregorio Monari, pubblicata nel 1745.
Guidicini: Cose Notabili della Città di Bologna ossia Storia Cronologica de’ suoi stabili sacri, pubblici e privati, di Giuseppe Guidicini (scritto prima del 1837, ma pubblicato nel 1868).
Lipparini: Degli uomini illustri cui sono intitolate le piazze e le vie della città di Bologna, di Innocenzo Lipparini, Società Tipografica Compositori, Bologna, 1875.
Fanti: Le Vie di Bologna. Saggio di Toponomastica Storica, di Mario Fanti, Istituto per la Storia di Bologna, 2000.