Via del Cane
Da via Farini a via Marsili.
Quartiere Santo Stefano.
Prima documentazione dell’odonimo: 1583 (via del Cagnolo).
Pare che nel 1256 questa via fosse chiamata via del Guazzaduro o Guazzatoio. Il guazzatoio dovrebbe essere quello esistente presso San Procolo nel 1211 (Guidicini, I, 178-179). Un documento del 1424 fa ancora riferimento all’antico guazzatoio per cavalli per indicare questa zona che però in un altro documento del 1489 viene indicata come via di Barbazza, dal vicino palazzo della famiglia Barbazzi.
Ancora nel 1624 l’Alidosi ricordava che la Via del Cagnolo era il Guazaduro Vecchio (Vecchio per distinguerlo dall’altro guazzatoio, attivo ai suoi tempi tra via Malcontenti e via Augusto Righi.
Lo Zanti chiamò questa via via Barbara, ma è evidentemente errore perché nella descrizione dei Vinazzi di San Procolo (ora via Morandi) dice che questi forniscono nella via di Barbazza. Aggiunse però che altrimenti si chiama via del Cagnolo da un cagnolo di rilievo in pietra tuttora visibile, per quanto consumato dal tempo, in una antica targa murata presso l’angolo orientale di questa via con via Marsili.
Il Banchieri sembra distinguere come Via di Barbazza il tratto da via Farini all’attuale vicolo Barbazzi e via dal Cagnol per la rimanente tratto.
Via del Cagnolo viene usato ancora dall’Aretusi, mentre tutti gli autori successivi adottarono la forma attuale: via del Cane (che superò indenne anche la riforma toponomastica del 1873/78).
Oggi comunemente si sostiene che, come è avvenuto in altri casi (via del Riccio, via dal Luzzo), fu il nome della via a generare la targa con il bassorilievo del cane e non il contrario. Va però detto che, per quanto se ne sa oggi, il riferimento al cane è posteriore alla documentazione della targa.
Fonti
Zanti: Nomi, et cognomi di tutte le strade, contrade, et borghi di Bologna, di Giovanni Zanti pubblicato nel 1583.
Alidosi: Nomi delle strade, vie, borghi, et vicoli, che sono nella città di Bologna, di Giovanni Niccolò Pasquali Alidosi, pubblicato nel 1624).
Banchieri: Origine Delle Porte, Strade, Borghi Contrade, Vie, Viazzoli, Piazzole, Salicate, Piazze, e Trebbi dell’Illustrissima Città di Bologna con i loro Nomi, Pronomi, e Cognomi, di Camillo Scaligeri della Fratta (pseudonimo di Adriano Banchieri), pubblicato da Clemente Ferroni nel 1635.
Aretusi: Origine di Bologna. Pianta di Bologna di Costantino Aretusi, pubblicata nel 1636.
Guidicini: Cose Notabili della Città di Bologna ossia Storia Cronologica de’ suoi stabili sacri, pubblici e privati, di Giuseppe Guidicini (scritto prima del 1837, ma pubblicato nel 1868).