- 1261
(HB) E’ terminata la costruzione del campanile di S.Francesco.
(IP) Si comincia a registrare nei memoriali del comune tutti gli atti notarili, almeno eccedenti una certa somma.
(S9) E’ istituito da frate Ruffino da Piacenza la regola dei frati Gaudenti, i “milites beate Marie Virginis”.
(SB) Nasce la congregazione dei Devoti.
(23) Il 25 marzo si riuniscono in S.Domenico: Loderingo degli Andalò, Gruamonte Caccianemici, Ugolino Ramberti, Egidio da Sesso (di Reggio), Scianca Lazzari (di Reggio) e Raniero Adelardi (di Modena). E’ la prima adunanza riconosciuta dei futuri frati gaudenti. Il 25 dicembre ricevono la bolla Sol Ille Verus da papa Urbano IV.
(23) I componenti della milizia dei frati gaudenti hanno l’esenzione dai tributi, e devono essere ricchi e nobili (!); hanno l’esenzione dalla guerra e la preminenza sugli altri nobili laici.
(52) I capugnanesi vengono costretti a mantenere la fedeltà a Bologna con minacce, in quanto tendono a seguire Guido Novello, vicario di Manfredi in Toscana.
(D2) ? Dopo questa data (incentivati dai papi) nascono compagnie laiche come la Compagnia della Beata Vergine e la Compagnia dei Crocesegnati che combattono eretici e sodomiti. Anche i frati gaudenti si inquadrano in quest’ottica.
(E6) Viene fondato il collegio avignonese (che diventerà operativo tra parecchi anni).
(HE) Esiste il Liber contractuum degli zavaterii.
(HE) Negli statuti mancano norme per l’elezione delle cariche delle comunità rurali. Forse l’elezione avviene nelle comunità rurali stesse.
(HE) Documentato il consilium populi.
(HE) Quest’anno è documentata la cessione a imprenditori privati della gestione della dogana.
(HE) E’ documentato quest’anno l’appalto la quota spettante a Bologna sui profitti delle saline di Cervia. Bologna affida l’incarico di riscossione del datium a 4 bolognesi e a 4 cerviesi. Cervia trattiene un quarto del ricavato.
(HE) Alberto Scolari diviene vescovo di Volterra.
(HE) E’ documentata una disputa … tempore devotionis que fiebat in civitate Bon. ob reverentiam Jesu Christi et b. Marie virginis, quando homines ibant nudi per civitatem se batendo … .
(HE) (?) Nascono due associazioni: la congregatio devotorum da matrice popolare e i milites b. Marie virginis, di matrice magnatizia.
(HE) E’ compiuto il campanile di S.Francesco.
(HE) Il cardinale Ubaldini giunge a Bologna e scioglie la città dall’interdetto papale.
(HE) Assume la carica di podestà Matteo da Correggio, proveniente da Parma e di parte guelfa.
(HE) Primi di gennaio: Matteo da Correggio emana decreti atti a soffocare tumulti e brigantaggio in città e comitato. Inoltre fa scegliere un corpo di duemila uomini che in caso di rumor dovrebbero accorrere a fianco del podestà.
(HE) L’arcivescovo di Ravenna chiede un risarcimento a Venezia a causa del divieto per le navi mercantili di passare da Marcamò. Ciò inibisce le entrate doganali di Ravenna.
(HE) Maggio: pace tra Ravenna e Venezia, con la probabile mediazione del conte Ruggero di Bagnacavallo, in buoni rapporti con Venezia. Viene concesso Marcamò per 50 anni ai veneziani e Ravenna si impegna ad appoggiare ed eventuelmente difendere tale castello. Inoltre Venezia lascia un vicedominus ed una nave da guerra con un presidio nel porto di Ravenna. Viene interdetto l’uso delle vie di comunicazione (terrestri e d’acqua) per il traffico dall’Adriatico verso l’interno e soprattutto per il trasporto di sale di Cervia. Per compensare la mancata esazione delle dogane Ravenna riceve annualmente 4100 lire veneziane.
(HE) Bologna obbliga Ravenna a saldare un debito.
(HE) A causa della scarsità di denaro, non viene pagata parte delle stipendio degli officiales comunis.
(HE) Alberto Caccianemici è podestà a Imola.
(G6) Giungono a Bologna i servi di Maria, dal convento di Monte Senario a Firenze. Inizialmente si stabiliranno nella chiesa di S.Lucia per poi trasferirsi nel borgo di S.Petronio.
(W3) E’ ultimato il campanile di S. Francesco (il minore dei due, dotato di una cuspide che verrà persa in seguito).
(W3) Giungono a Bologna i Servi di Maria o Serviti presso il borgo di S. Petronio.
(W3) 15 febbraio: è documentata a Bologna l’esistenza dei Battuti o Flagellanti o Disciplinati.
(W8) Un nipote di Ottaviano Ubaldini è vescovo di Bologna: si tratta di Ottaviano II.
(CA) Carpineta si costituisce in comune e come tale presenta il proprio estimo. - 1262
(HB) Delinquenti uccidono e rubano in S.Pietro: catturati e giustiziati.
(SB) Negli ultimi 3 anni i notai sono aumentati di 600 unità.
(62) Riformagioni degli statuti dell’arte della lana, al tempo dei gastaldi Giunta e Filippo: si stabilisce che la lavorazione della lana pura (tutalana) o di mezza lana (meçalana, mescolata con fibra di lino) deve seguire gli standard di Verona.
(13) Una rubrica degli statuti (che forse però risale a due anni fa) prevede lavori per rendere navigabile il canale di Reno da Corticella fino alla città, con l’intenzione di fare arrivare le imbarcazioni intra circlam civitatis. Viene inoltre definita la manutenzione degli argini tra Ponte Poledrano e Campedello, oltre Pegola, manutenzione affidata agli abitanti del distretto a nord della via Emilia, tra Reno e Savena.
(13) Si affitta a Gerardo, figlio di Scoto, per 10 anni a 10 soldi l’anno, un’isoletta posta sul Navile a Corticella … supra pontem Curtixelle ubi arivant naves… per costruirvi … domos de pallea ad hospitandum et albergandum navigatores et alias personas quae vadunt et veniunt.
(D1) Alcune comunità (tra cui Calcadonna) sono obbligate a concorrere ai lavori di conduttura delle acque di Aposa e Savena.
(E1) Viene decisa la costruzione di una chiavica per convogliare la putritudine … que descendit in castro Tedaldo de sedilibus (cessi) androne … .
(HE) ? La condizione economica di Enzo si fa critica e da ora in poi verrà mantenuto dal comune.
(HE) Statuti noti della grande società dei Fabbri.
(HE) Statuti della societas armorum delle ‘Schise di Saragozza’, per il quartiere di Porta S.Procolo.
(HE) Negli statuti mancano norme per l’elezione delle cariche delle comunità rurali. Forse l’elezione avviene nelle comunità rurali stesse.
(HE) Documentato nel comitato imolese l’obbligo di fornire a Bologna cereali a prezzo fissato.
(HE) Fino a quest’anno è stata rinnovato l’accordo di cessione della zecca ai mercatores e campsores.
(HE) dagli statuti delle ‘schise di Saragozza’ (aggiunte): nel consilium et massa populi vengono inviati dalle societates i consiliarii e quattro sapientes masse (per ogni societas). (Non conosciamo il numero dei sapientes di mercatores e campsores).
(HE) Negli statuti non c’è il giuramento degli inquisitores rationis.
(HE) Viene definita permanente la figura dei syndici per gli officiales comunis.
(HE) Viene allargata la parte superiore del Navile in maniera da permettere il transito di navi cariche fino entro le mura della città.
(HE) Il podestà Antonio Zeno di Venezia toglie la gestione della zecca a chi l’ha gestita fino ad ora.
(HE) Viene data a 12 forestieri la prerogativa di controllare i fornai.
(HE) Quest’anno è documentata la cessione a imprenditori privati della gestione della dogana.
(HE) E’ documentato quest’anno l’appalto la quota spettante a Bologna sui profitti delle saline di Cervia. Bologna affida l’incarico di riscossione del datium a 4 bolognesi e a 4 cerviesi. Cervia trattiene un quarto del ricavato.
(HE) Una legge impedisce al podestà di prendere in considerazione richieste delle comunità rurali per una diminuzione dei fumantes.
(HE) Esiste un formulario di Rainerio da Perugia ove si parla di rinuncia al privilegium scolasticum (vedi Federico I e privilegi agli studenti).
(HE) Succede a Matteo da Correggio il veneziano Andrea Zeno che ne completa l’opera prestando attenzione alla situazione finanziaria, resa precaria dalle misure prese a causa della penuria di generi alimentari.
(HE) Andrea Zeno migliora la moneta bolognese, riforma l’istituzione dei syndici, degli organi comunali di controllo ed organizza una nuova contabilità per l’ammortamento dei debiti del comune.
(HE) Bologna controlla da adesso anche Bertinoro.
(HE) Bologna impone a Imola, Faenza e Bagnacavallo (non a Forlì) le talie frumenti stabilendo il numero di corbe ed il prezzo per la fornitura a Bologna.
(HE) Sono documentate disposizioni di multe in caso di ritardo di consegna delle corbe di grano dei comuni romagnoli a Bologna. Il trasporto è a carico del fornitore.
(HE) Da adesso spesso i podestà di Ravenna sono Bolognesi.
(HE) Bologna chiama il podestà da Venezia.
(HE) Alberto Caccianemici è podestà a Modena.
(W3) La cappella gentilizia dei Geremei è documentata come parrocchia con il nome di S.Cristoforo dei Geremei (si trovava nel luogo ora occupato dall’Archiginnasio).
(W3) Il podestà Andrea Zeno da Venezia propone che Bologna conii moneta d’oro: bolognini grossi d’oro che valgano 20 bolognini grossi d’argento. Il progetto non va in porto e dovranno passare altri 120 anni prima che venga realizzato. A Venezia era noto e diffuso il bimetalismo.
(W3) E’ costituita la societas Devotorum civitatis et diocesis Bononie se super nudo verberantibus: si tratta della struttura confraternale dei Battuti. - 1263
(HB) Una ruffiana è frustata in pubblico sul sedere nudo …
(SB) Loderingo degli Andalò e Catalano di Guido d’Ostia fondano l’ordine dei frati Gaudenti.
(SB) E’ terminata S.Francesco.
(A4) E’ vescovo di Bologna Ottaviano il giovane degli Ubaldini.
(E6) Muore Accursio.
(HE) Enzo viene liberato dalla compagnia molesta del conte Corrado.
(HE) Negli statuti mancano norme per l’elezione delle cariche delle comunità rurali. Forse l’elezione avviene nelle comunità rurali stesse.
(HE) Documentata la nomina di uno iudex a vicario del potestà.
(HE) Negli statuti non c’è il giuramento degli inquisitores rationis.
(HE) Quest’anno è documentata la cessione a imprenditori privati della gestione della dogana.
(HE) S.Francesco è completamente terminata.
(HE) Loderingo degli Andalò svolge importante azione pacificatrice. Anche a Imola.
(HE) Scontri violenti a Imola tra Brizzi (guelfi) e Mendoli (ghibellini): Bologna è costretta ad intervenire.
(HE) Sono documentate disposizioni di multe in caso di ritardo di consegna delle corbe di grano dei comuni romagnoli a Bologna. Il trasporto è a carico del fornitore.
(W3) E’ ultimata la chiesa di S. Francesco. - 1264
(HB) Bologna sottomette Imola demolendo la rocca imperiale che si trovava ad oriente della città e ponendo a podestà lo stesso di Bologna. Inoltre impone il pagamento annuo di 500 lire.
(72) Obizzo d’Este diviene signore di Ferrara.
(HE) Statuti dei mercanti di pesce, che esportano fino in Toscana.
(HE) Bartolomeus Principi è capitaneus populi di Forlì.
(HE) Ottobre: vengono istituiti i sapientes nell’arte dei mercatores. Cinque sapientes (da 8 o 10 previsti) eleggono due domini che devono ricoprire la loro carica fino al 1 gennaio dell’anno successivo, e quindi per altri 6 mesi.
(HE) Arrivano parecchi guelfi fiorentini in città, creando danni ai mercanti.
(HE) Ottobre: i mercanti bolognesi incaricano commissioni speciali per migliorare la loro situazione. Si cerca di aumentare la solvibilità dei socii e si cerca di ostacolare ancora i mercanti forestieri, impedendo il rapporto commerciale diretto tra forestieri (tranne che durante le fiere).
(HE) Negli statuti mancano norme per l’elezione delle cariche delle comunità rurali. Forse l’elezione avviene nelle comunità rurali stesse.
(HE) Sono noti statuti, matricole e rettori dei giudici.
(HE) Gli anziani e consoli hanno la loro antica funzione. Sono documentati 49 sapientes come loro commissione consultiva.
(HE) La zecca non risulta più controllata da campsores.
(HE) Negli statuti non c’è il giuramento degli inquisitores rationis.
(HE) Il podestà Antonio Zeno di Venezia toglie la gestione della zecca a chi l’ha gestita fino ad ora. L’amministrazione passa al comune, che introduce due nuove monete: la ‘medagliola’ (metà di un denarius parvus) ed una moneta d’oro, corrispondente ad unalibra parva.
(HE) Torna sotto bolognesi il controllo del pane.
(HE) Sono noti gli appalti di riscossione per la bilancia piccola del comune.
(HE) Quest’anno è documentata la cessione a imprenditori privati della gestione della dogana.
(HE) E’ documentato quest’anno l’appalto la quota spettante a Bologna sui profitti delle saline di Cervia. Bologna affida l’incarico di riscossione del datium a 4 bolognesi e a 4 cerviesi. Cervia trattiene un quarto del ricavato.
(HE) Documentato Ruggeri degli Ubaldini come arcidiacono.
(HE) Andrea Zeno è nuovamente podestà di Bologna e completa l’opera intrappresa due anni fa.
(HE) (?) Il nuovo papa Urbano IV, molto più energico del predecessore, cerca di fare valere i suoi diritti e pretende le antiche enclaves matildiche di Medicina e Argelato e minaccia l’interdetto. Il governo di Bologna si mantiene però indipendente e respinge le richieste del papa.
(HE) Tarda estate: Bologna si astiene dall’aiutare apertamente i guelfi toscani oppressi e quando i guelfi fuggono da Lucca e raggiungono Bologna attraverso l’appennino, ricevono una fredda accoglienza. (E’ già stato designato podestà per l’anno prossimo il ghibellino Guglielmo da Sesso di Reggio). L’opposizione agli esuli viene soprattutto dai mercanti.
(HE) 11 dicembre: una legge dispone che i toscani a Bologna possono pretendere la cittadinanza bolognese solo dopo dieci anni di permanenza.
(HE) Urbano IV appoggia i possibili oppositori del re Manfredi. Così si uniscono gli Aigoni di Modena con i compagni di partito di Reggio e Parma, il giovane marchese Obizzo d’Este, i Geremei, organizzati sotto un capitano, ed i guelfi toscani.
(HE) 14 dicembre: i ghibellini sono espulsi da Modena, ma il governo bolognese, in base ai principi assunti con la fine della lotta contro Federico II, decide il rientro. I Geremei avversano però tale decisione e impongono Guidocherio Galluzzi come podestà del partito interno modenese (contro l’esplicito divieto delle autorità bolognesi).
(HE) Primavera: non cessano gli scontri tra Mendoli e Brizzi a Imola, per cui Bologna toglie ogni parvenza di indipendenza a Imola, affidando il governo della città al podestà di Bologna, il quale invia ivi un suo vicario generale. Imola viene definita membrum comunis Bon. . Bologna approffitta anche del dissidio tra il successore del vescono Mainardino, il bolognese Tommaso, e la città: appoggiando il vescovo, giustifica la limitazione di indipendenza di Imola.
(HE) Sono documentate disposizioni di multe in caso di ritardo di consegna delle corbe di grano dei comuni romagnoli a Bologna. Il trasporto è a carico del fornitore.
(AG) Viene eletto signore di Ferrara Obizzo II di Este. Succede ad Azzo Novello, sterminatore della casa Da Romano.
(AG) 14 febbraio: funerali di Azzo Novello di Ferrara. I sostenitori di Obizzo prevalgono sui Fontana e eleggono signore Obizzo stesso.
(AG) 14 dicembre: il partito dei Grasolfi viene scacciato da Modena.
(AG) 15 dicembre: Obizzo d’Este corre a Modena in aiuto dei Rangoni e degli Aigoni e prende parte con il conte di S.Bonifacio e i Mantovani alla distruzione del castello di Gorzano.
(TO) Ambasceria al re di Francia Carlo d’Angiò alla quale partecipa almeno un Asinelli.
(CA) Marzo: Bologna invia alcuni procuratori per rendere ragione di delitti di cui sono incolpati alcuni nobili delle Mogne, che si rifiutano di comparire. I procuratori acceperunt tenutam et corporalem possessionem de bonis di tutti i nobili del paese: i dominiGiacobino cavallero, Michelipto, Silliceto, Vannuccio e Enrico. Tra i beni incamerati da Bologna c’è una casa extra Rocham ed una in Rocha. - 1265
(FI) Nasce Dante. Loderingo degli Andalo’ e Catalano Catalani promuovono leggi e statuti che tra le altre cose sanciscono regole per le torri.
(HB) Riforma del governo di Bologna affidata a Loderingo degli Andalò, Lambertino Ramponi e Catalano di Guidone. Sono riusciti a riappacificare Asinelli e Scannabecchi.
(HB) Il nobile Pier Paolo Ramponi è fatto cavaliere aurato dal re di Francia e va a Padova in qualità di pretore.
(HB) Con i proventi da elemosine, è scolpita l’arca di S.Domenico.
(HB) I Lambertini hanno ucciso Scannabecco degli Scannabecchi e per punizione la casa di Guglielmo e Brandeligi Lambertini è stata demolita.
(HB) E’ morto Odofredo Odofredi, che è stato sepolto in S.Francesco.
(OT) Bernardo Bottoni di Parma è rettore di Montovolo. Viene molestato dal canonico Giacomo di Maghinardo di Panico il quale con uno stuolo di armati assale la chiesa, la spoglia e pretende di esserne il rettore. Il 16 ottobre ne nasce una causa in cui il Capitolo tiene le parti di Bernardo.
(MG) Viene istituito il capitanato della Montagna.
(MG) Granaglione fa parte del capitanato di Castel Leone (Bombiana).
(S5) Comincia ad insegnare a Bologna Taddeo di Alderotto (e insegnerà per 30 anni). Fu il primo ‘artista’ (era medico) ad ottenere a Bologna il titolo dottorale.
(S8) Due bolognesi garantiscono per Egidio, studente di diritto canonico, indebitato.
(SB) Fino ad ora si è evitata ogni crisi grazie all’applicazione dei provvedimenti di emergenza adottati da Loderingo degli Andalò e da Catalano di Guido d’Ostia.
(23) Stesura dei nuovi statuti da parte di Loderingo degli Andalò.
(73) Ci sono pervenute le ‘venticinquine’ di questo periodo. L’esercito cittadino è così composto: la divisione della città è per quartieri e nell’ambito dei quartieri è per cappelle. Per ogni cappella o parrocchia si distinguono milites e pedites: i milites sono coloro che hanno la possibilità di avere e mantenere un cavallo; i pedites, meno abbienti, sono … a piedi. I milites si raggruppano in decene, mentre i pedites si raggruppano in vigintiquinquine. Ogni cives tra i 18 ed i 70 anni è obbligato ad iscriversi nell’ambito della propria cappella nell’elenco delle rispettive decene o vigintiquinquine. Tale organizzazione è tipica della prima metà del secolo. Ora hanno più il significato di elenchi anagrafici. Nell’ambito di questi poi vengono redatti gli elenchi di coloro veramente atti alle armi. Forse la venticinquina, essendo composta da un capitano e da 24 fanti, aveva la sua ragione d’essere nel rappresentare un turno completo di guardia con relativo cambio (12×2=24). Gli ultrasettantenni, per essere esclusi dagli elenchi dovevano giurare e produrre due testimoni affidabili. Gli esclusi dalle venticinquine sono esclusi anche dalla vita pubblica. Idem anche per i minori di 18 anni. Sono esclusi dalle venticinquine i lettori dello studio (‘domini legum’ e magistri gramatice, dialetice et fisice); sono inseriti, ma dispensati dall’esercito gli scolari.
(92) Dagli statuti dell’ars drapperia appare chiaro che gli appartenenti a quest’arte vendono al minuto pannos incisos vel bixellos.
(F3) Viene ricordato Magister Petrus de abacho.
(HE) Statuti dei merciarii.
(HE) Negli statuti mancano norme per l’elezione delle cariche delle comunità rurali. Forse l’elezione avviene nelle comunità rurali stesse.
(HE) Documentato nel comitato bolognese l’obbligo di fornire a Bologna cereali a prezzo fissato.
(HE) Si sono avute più di 2700 iscrizioni all’arte dei notai.
(HE) Documentato il consilium populi.
(HE) Gli anziani e consoli hanno la loro antica funzione. Sono documentati 49 sapientes come loro commissione consultiva.
(HE) Da adesso gli iudices della familia potestatis aumentano a 6.
(HE) Viene soppresso lo iudex potestatis ad maleficia (in compenso il potestà si porta un giudice da fuori).
(HE) Il massarius è un frate.
(HE) Negli statuti non c’è il giuramento degli inquisitores rationis.
(HE) Il sigillo del comune è tenuto dai 4 notai dei memoriali.
(HE) I memoriali vengono tenuti da quest’anno, su iniziativa dei frati gaudenti. Per ogni quartiere il consilium elegge un notaio per semestre, ciascuno dei quali tiene un libro memoriale, con la raccolta di contratti privati e disposizioni testamentarie.
(HE) Quest’anno è documentata la cessione a imprenditori privati della gestione della dogana.
(HE) E’ documentato quest’anno l’appalto la quota spettante a Bologna sui profitti delle saline di Cervia. Bologna affida l’incarico di riscossione del datium a 4 bolognesi e a 4 cerviesi. Cervia trattiene un quarto del ricavato.
(HE) (?) In questo periodo (dal 60 al 70) i frati della penitenza (originati dai francescani) sono ben più di cinquanta.
(HE) Muore Odofredo. I suoi possedimenti erano: campagne presso Medicina e Arcoveggio, case in città in Val d’Aposa, nella Platea Maior e nella curia di S.Ambrogio, dove sono le sue scole.
(HE) Viene realizzata l’opera della nuova arca di S.Domenico, forse da fra’ Guglielmo d’Agnolo, allievo di Nicola Pisano, che scolpisce momenti della vita dei santi Domenico e Reginaldo.
(HE) E’ podestà Guglielmo da Sesso di Reggio.
(HE) E’ istituita la boateria nei paesi di montagna.
(HE) A Reggio i ghibellini vengono cacciati. Si estendono le lotte tra guelfi e ghibellini.
(HE) I Geremei chiedono la destituzione del podestà ghibellino Guglielmo da Sesso. Nascono disordini: Loderingo degli Andalò viene incaricato di ripristinare l’ordine. Per evitare ogni parzialità gli viene affiancato il guelfo Catalano di Guido d’Ostia. I due frati gaudenti prendono disposizioni sul tipo di quelle già prese da Matteo da Correggio, con la variante importante che l’organizzazione creata per mantenere l’ordine viene capeggiata direttamente dall’ordine dei frati gaudenti. Essa è formata da 1200 popolari armati, a piedi e a cavallo, a cui si uniscono le societates. Questa organizzazione viene divisa in otto distretti, con un capitano ognuno, per controllare anche i comitati bolognese e imolese.
(HE) Carlo d’Angiò chiede il passaggio a Bologna per marciare contro Manfredi. Il passaggio di Toscana non è consigliabile, essendo là antifrancesi.
(HE) Estate: i geremei riescono ad allontanare il podestà a loro inviso. Ciò facilita le cose a Carlo d’Angiò.
(HE) 23 luglio: Guglielmo da Sesso è ancora podestà.
(HE) 30 luglio: Guglielmo da Sesso ha già fatto posto al successore.
(HE) Settembre: pare che i messi inviati da Carlo d’Angiò a Bologna per prendere accordi non raggiungano lo scopo.
(HE) Goffredo di Bellamonte, legato di Clemente IV, predica la crociata contro Manfredi a nord degli appennini. Questo facilita le cose per il partito guelfo che prende il sopravvento a Bologna. Bolognesi si uniscono alle truppe che il legato guida in rinforzo degli angioini da Mantova. Forse Antonio Galluzzi ed altri Geremei si uniscono alle truppe di Carlo d’Angiò quando questi passa da Bologna.
(HE) Sono documentate disposizioni di multe in caso di ritardo di consegna delle corbe di grano dei comuni romagnoli a Bologna. Il trasporto è a carico del fornitore.
(AG) Obizzo d’Este appoggia Carlo D’Angiò (mentre all’interno si appoggia ugualmente a guelfi e ghibellini) e stringe con lui un patto difensivo ed offensivo. Per cui aiuta il passaggio degli angioini ostacolando invece Corradino. In cambio riceve giuramento di aiuto contro il Pelavicino e Buoso da Dovara, capi ghibellini del nord Italia.
(AG) Obizzo II d’Este ottiene per concessione di Florio, vescovo di Adria, tutti i feudi spettanti alla sua Chiesa in Adria, Rovigo e nel contado di Rovigo.
(G8) Aldrevandino di Egidio Pritone vende la propria parte di torre a Ugolino dei Codigelli. Si tratta di una torre in via Castiglione sotto la cappella di S.Maria di porta Ravennate: D. Aldrevandinus f.q.d. Egidii Pritonis dixit vendidisse Ugolino f.q.d … de Codegellis sextam partem turris Codicellorum positam in strata Castillionis pro precio ducentarum lib. bon.
(W6) Muore Accursio, autore della Magna Glossa o Glossa ordinaria.
(W6) Gli statuti prevedono che in caso di omicidio, i famigliari devono denunciare il fatto al podestà o al giudice e che questi invii un notaio a registrare il numero delle ferite sul corpo e le parti del corpo colpite.
(CA) Castel di Casio è sede del capitanato della Montagna.
(TO) Bartolomeo Guidozagni è podestà a Modena, dove il potere è in mano ai guelfi Aigoni.
(TO) Pietro Paolo, già creato cavaliere aurato dal re di Francia, va podestà a Padova.
(TO) Lambertino Ramponi, Loderingo degli Andalò e Catalano de’ Malavolti si impegnano per riportare ordine nella città, lacerata dalle lotte tra Asinelli e Basacomare. - 1266
(HB) Loderingo e Catalano, frati gaudenti, sono podestà di Firenze per ordine di papa Clemente.
(ST) Giacomo Panzachia di Roncastaldo è mediatore nella vendita dei castelli ubaldineschi di Loiano e di Bisano.
(OT) Muore il rettore di Montovolo Bernardo Bottoni e viene sostituito da Bernardo da Querceto che ne porta a termine la causa (26 novembre).
(HE) Matricola dei Falegnami.
(HE) Bartolomeus Principi è podestà a Siena.
(HE) Negli statuti mancano norme per l’elezione delle cariche delle comunità rurali. Forse l’elezione avviene nelle comunità rurali stesse.
(HE) Documentato nel comitato bolognese l’obbligo di fornire a Bologna cereali a prezzo fissato.
(HE) Il massarius è un frate.
(HE) Negli statuti non c’è il giuramento degli inquisitores rationis.
(HE) Viene arso come falsario il coniatore chiamato dal podestà di due anni fa, il veneziano Antonio Zeno. Pure il coniatore è di Venezia. Fallisce la ‘medagliola’ la moneta d’oro.
(HE) Viene imposta una collecta di importo superiore alle 2.300 lire.
(HE) Documentata l’estensione delle lotte tra Aigoni e Graisolfi nelle montagne.
(HE) 26 febbraio: Manfredi muore in battaglia presso Benevento.
(HE) Dopo febbraio: quasi tutta la marca anconitana passa ai guelfi.
(HE) Dopo febbraio: a Firenze crolla il regime ghibellino, e a nord l’Este ed alleati di Carlo d’Angiò si legano ai partiti in esilio di Cremona e Piacenza e ai comuni di Reggio e Modena. Il governo bolognese riflette e pensa bene di non fare altre concessioni ai Geremei.
(HE) Bologna prende parte alle trattative di alleanza dei lombardi, ma assume solo una posizione di neutralità sostanziale.
(HE) Sono documentate disposizioni di multe in caso di ritardo di consegna delle corbe di grano dei comuni romagnoli a Bologna. Il trasporto è a carico del fornitore.
(HE) Alberto Caccianemici è podestà a Modena.
(G8) Un documenta parla di una torre posta in via S.Vitale, all’angolo con l’attuale via Benedetto XIV, di proprietà di Useppe e Petrizzolo di Pietrobono e di Anfelisia dei Corforati.
(W8) Ubaldino di Ottoclerio da Loiano vende per 4500 bolognini i castelli di Loiano e Bisano a Bologna e si sottomette al governo dittadino.
(CA) 7 agosto: tramite un procuratore, i domini stagnensi Bonaccursius e Jacobinus (con un fratello) si sottomettono a Bologna, dopo una ennesima ribellione.
(BS) I conti da Loiano (ramo degli Ubaldini) vendono al comune di Bologna il loro feudo tra Savena e Zena, comprendente Anconella.
(TO) Albertino, figlio di Tommaso Carrari, risulta già nei rotuli dei lettori dell’università. - 1267
(FI) Viene demolita la torre dei Guidozagni (Ger.) in S.Donato.
(FI) Lotta tra Lambertini e Scannabecchi, le cui case furono distrutte (via Caprarie).
(HB) Traslazione di S.Domenico nella nuova arca. Alla cerimonia sono presenti: Giovanni da Vercelli (padre generale dell’ordine), Filippo arcivescovo di Ravenna, Ottaviano Ubaldini vescovo di Bologna, Tommaso Ubaldini, vescovo di Imola, Bartolomeo, vescovo di Vicenza (che ha fatto il sermone).
(FB) Si trasferiscono gli agostiniani presso il serraglio di Stra’ S.Donato, dando origine a S.Giacomo maggiore.
(SB) Inizia la costruzione di S.Giacomo.
(21) L’arca di S.Domenico è scolpita da Nicola Pisano.
(25) Il 25 aprile viene posta la prima pietra di S.Giacomo Maggiore.
(41) Il corpo di S.Domenico viene posto nel nuovo sarcofago scolpito da Nicola Pisano.
(HE) Nei libri collectarum (Podestà, disco dell’Orso, Ufficio del giudice del disco) sono documentati 16/17.000 fuochi nel comitato bolognese.
(HE) Matricola della società dei Fabbri.
(HE) Sorge una societas generalis cordoaneriorum con funzioni proprie.
(HE) Statuti e matricole della societas armorum delle Sbarre per il quartiere di Porta S.Pietro.
(HE) Statuti della societas armorum dei Cervi per il quartiere di Porta Ravennate.
(HE) Negli statuti mancano norme per l’elezione delle cariche delle comunità rurali. Forse l’elezione avviene nelle comunità rurali stesse.
(HE) Vengono nuovamente nominato regolarmente i capitani del popolo. Il primo è Guidesto di Pontecarali (estate).
(HE) Il massarius è un frate.
(HE) Negli statuti non c’è il giuramento degli inquisitores rationis.
(HE) Viene data a mercanti e banchieri la gestione per cinque anni della dogana.
(HE) Viene imposta una collecta nei comitati bolognese e imolese di 15.000 lire (nel bolognese di 13 sol. 6 den. pro fumante, nell’imolese di 34 sol.10,5 den. pro fumante).
(HE) E’ podestà il veneziano Giovanni Dandolo anche per quest’anno.
(HE) Bologna prende parte alle trattative di alleanza dei lombardi, ma assume solo una posizione di neutralità sostanziale. Ispiratore di questa posizione è il Dandolo.
(HE) Marzo: i Geremei irritati provocano scontri per le strade con i Lambertazzi addirittura cercando di coinvolgere i comuni vicini. Il podestà e gli anziani intervengono prontamente ed esiliano i ghibellini Scannabecchi e i guelfi Lambertini.
(HE) 14 marzo: viene affidato ai frati gaudenti Loderingo e Catalano il compito di ristabilire la pace imponendo matrimoni incrociati. Oggi il podestà ordina ai Lambertini fuoriusciti di rientrare in Bologna.
(HE) (?) Primavera: su incarico del papa Loderingo e Catalano cercano di riportare la normalità a Firenze.
(HE) Principio di Maggio: Bologna, nella sua politica di neutralità, è completamente assente dalle trattative lombarde.
(HE) Maggio: i Geremei approfittano di alcune disposizioni impopolari del Dandolo che si attira lo sfavore del popolo. I Geremei riescono a farlo destituire.
(HE) Fine maggio: succede al Dandolo il guelfo milanese Erecco della Torre.
(HE) 1 giugno: sono menzionati due iudices di Erecco della Torre.
(HE) 3 maggio: è menzionato uno iudex di Giavanni Dandolo.
(HE) Viene ripristinato il capitaneus populi ed il primo è il bresciano Guidesto da Pontecarale, sostenitore della Chiesa.
(HE) Bologna cambia politica (dopo maggio): invia aiuti agli assedianti di Poggibonsi (assedio condotto dallo stesso Carlo d’Angiò) e ai guelfi lombardi che attaccano la fortezza di Boso da Dovara sull’Oglio.
(HE) (?) Corradino attraversa audacemente l’Italia ed i Lambertazzi provano qualche attacco a cavalieri francesi, ma Bologna ormai è dalla parte dell’Angiò ed invia probabilmente aiuti di cavalleria.
(HE) (?) Dopo la disfatta degli svevi, Bologna accoglie benevolmente la sposa di Carlo d’Angiò e Roberto di Fiandra.
(HE) Sono documentate disposizioni di multe in caso di ritardo di consegna delle corbe di grano dei comuni romagnoli a Bologna. Il trasporto è a carico del fornitore.
(HE) Bologna chiama il podestà da Venezia.
(HE) Settembre: Bologna riconosce in un trattato con Ravenna le condizioni di 6 anni prima: … excepto quod aliquis de civitate Bon. vel eius districtu non portet aliquas mercandarias per civitate Ravene portus vel aquas eius, cum comune Ravene propter concordiam Venetum non habeat possibilitatem portuum nec aquarum suarum.
(HE) C’è tale scarsità di denaro che le entrate cittadine devono essere date in appalto per due anni.
(MP) Viene ripetuta la disposizione di coprire le porte e si dice anche che le porte devono essere orlate.
(G8) I frati Agostinani sono da qust’anno proprietari di case e casamenti presso la strada S. Donato (ove sorgerà S.Giacomo).
(W1) Viene inaugurata l’arca di S. Domenico, opera di Nicola Pisano, di Arnolfo di Cambio, di Lapo, di fra’ Guglielmo e di un ignoto, indicato convenzionalmente “Quinto Maestro”.
(W3) Nicola Pisano scolpisce l’arca che contiene il corpo di S. Domenico.
(W3) Gli Eremitani o Agostiniani hanno il permesso di trasferirsi in città.
(W3) 25 aprile: viene posta la prima pietra della chiesa di S. Giacomo. L’operazione avrà l’appoggio del comune contro l’avversione del clero locale.
(TO) Bartolomeo Guidozagni muore sul campo durante i violenti scontri con i Paintavigne, i Principi e gli Orsi, che lasciano un lungo strascico di odio e di rappresaglie reciproche. Bartolomeo viene seppellito nella chiesa di S. Giacomo di Savena, prima dimora degli eremiti di S. Agostino e situata appena fuori dalle mura, tra le porte S. Vitale e S. Donato.
(TO) 24 aprile: gli agostiniani chiedono un terreno su cui costruire la loro nuova chiesa ai Guidozagni, che non hanno difficoltà a privarsi di case e torri poste in via S. Donato, presso l’androna dei Bagnaroli. Il contratto viene stipulato da Guido e Guglielmo Guidozagni, figli di Bartolomeo, morto per mano lambertazza circa due mesi fa. - 1268
(FI) Viene ricordata la torre dei Senzarasone (Ger.) in via Pignattari.
(FI) Viene ricordata la torre dei Rodoaldi, alta 54.7 m. in via dal Luzzo.
(FI) Viene ricordata la torre dei Toschi (Ger.) in via de’ Toschi.
(FI) Viene ricordata la torre dei Turchi in via Porta Nova.
(FI) Viene ricordata la torre dei Galluzzi (Ger.) in Corte Galluzzi.
(FI) Viene ricordata la torre dei Galluzzi (Ger.) in P.za Maggiore Antica.
(FI) Viene ricordata la torre dei Catalani (Ger.) in P.za Maggiore Antica.
(FI) Viene affittata la torre dei Poeti (Ger.) in strà Maggiore.
(HB) Il nobile Guido Caccianemici viene decapitato.
(S8) Un gruppo di studenti inglesi interviene per fare scarcerare un loro collega, imprigionato per debiti.
(S8) due studenti inglesi alloggiano presso l’arciprete Sinigardo, dottore in medicina, che ha un hospitium presso S.Maria dei Bulgari.
(E1) E’ documentata l’androna di Castel Tedaldo.
(HE) 11 dicembre: Johannes quondam Petri qui fuit de Sardinia et moratur Bononie cum familia d. regis Henrici stipula un contratto di matrimonio. E’ una testimonianza della servitu’ a disposizione di Enzo.
(HE) Documento presso ASB Istrumenti privati di un Lambertazzi in cui si elencano beni e possedimenti notevoli.
(HE) Il Conte Roberto di Fiandra risulta debitore presso alcuni mercatores.
(HE) Risulta che i mercatores bolognesi visitano le fiere della Champagne e dell’Inghilterra.
(HE) Viene completamente proibito ai forestieri ogni commercio al minuto (tranne che durante le fiere).
(HE) E’ ancora documentato il capitaneus populi Guidesto de Pontecarali.
(HE) Il massarius è un frate.
(HE) Il sigillo di quest’anno raffigura una porta e tre torri ed ha la dicitura Sigillum civitatis Bononie.
(HE) Dal liber contractuum si ha notizia di un appalto per speciali tributi riscossi da Bologna sulle barche in transito sul Navile.
(HE) Da adesso il podestà bolognese regge anche la podesteria del Frignano.
(HE) Documentata l’estensione delle lotte tra Aigoni e Graisolfi nelle montagne.
(HE) (?) Corradino attraversa audacemente l’Italia ed i Lambertazzi provano qualche attacco a cavalieri francesi, ma Bologna ormai è dalla parte dell’Angiò ed invia probabilmente aiuti di cavalleria.
(HE) (?) Dopo la disfatta degli svevi, Bologna accoglie benevolmente la sposa di Carlo d’Angiò e Roberto di Fiandra.
(HE) Sono documentate disposizioni di multe in caso di ritardo di consegna delle corbe di grano dei comuni romagnoli a Bologna. Il trasporto è a carico del fornitore.
(G8) La torre dei Rodaldi è divisa in 20 proprietà ed una di esse, assieme ad una casa, è venduta da Bolognetto di Rodaldo Paltrone dei Rodaldi a Benricevuto del fu Aimerito Rodaldi, frate di penitenza.
(TO) Ricordata le case e la turris Guarinorum poste sotto la parrocchia di S.Lorenzo dei Guarini.
(TO) Documentata come ancora esistente una torre vecchia dei Galluzzi, presso piazza Maggiore (più vicino alla piazza dell’altra torre, costruita nel 1257).
(TO) Muore Tommaso Carrari, già dal 1244 docente di diritto all’università. - 1269
(FI) Viene venduta la torre dei Baioli (Lam.) a porta Stiera.
(FI) Viene ricordata la torre dei Griffoni (Ger.) in V.d’Aposa che crolla.
(FI) Viene ricordata la torre Riccadonna (Ger.) in Via Castiglione.
(FI) Viene ricordata la torre Romanzi (Ger.) in Via U.Bassi.
(FI) Viene ricordata la torre Rolandi in Via Rizzoli.
(FI) Viene ricordata la torre dei Gualenghi(Ger.) in via Stradellaccio.
(FI) Viene ricordata la torre degli Storliti (Ger.) in via Battisasso.
(FI) Viene venduta la torre Oseletti (Ger.) in via Marconi.
(FI) Viene venduta la torre Zovenzoni (Ger.) in strada Maggiore.
(FI) Viene affittata la torre Orsi (Ger.) in via Rizzoli.
(HB) I Bolognesi accolgono la figlia del duca di Borgogna e sposa di re Carlo di passaggio a Bologna.
(HB) Il Reno ha avuto una grande piena, creando danni a Cento, Argelato e Massumatico. A Bologna ha distrutto due arcate del ponte.
(HB) Muore a Bologna Erardo de’ Preti a seguito di numerose ferite ricevute.
(HB) Muore Lambertino Ramponi.
(HB) Solenni nozze tra Scannabecco Ramponi e la figlia di Scappa Scappi; tale Bartolomeo Beccadelli viene ferito in faccia da Gorone da Sala a causa di indecenti proposte fatte ad una ragazza. Deve intervenire il podestà per risovere la cosa.
(IP) Da una lottizzazione effettuata dal monastero di S.Procolo risulta il termine contrata equivalente a quello di ‘strada’.
(23) Si cita il frate gaudente Ostesano Piantavigne (Alidosi).
(13) 19 agosto: appalto a tale Ubertino Fantaluzzi per lavori riguardanti la nuova chiusa sul Reno ed il canale che si riallaccia al vecchio: devono essere eseguiti lavori di miglioramento (allargamento e consolidamento). Il percorso di 430 pertiche viene così diviso: 1) dalla chiusa nuova … ab angulo domus cluse usque ad pontem domus pontis de Casaliclo… per 70 pertiche; 2) … latere superiori pontis domus pontis de Casalcollo (sic!) usque ad pontem dusilis aque que vadit ad Renum … per 72 pertiche; 3) … a dicto ponte duxilis a latere superiori veniendo versus Canonicham iusta costam … per 31 pertiche; 4) … a dicta costa veniendo versus Canonicham usque ad domum Ugolini de Casaliclo … per 20 pertiche; 5) … a domo dicti Ugolini usque ad medale Ançelini … per 32 pertiche; 6) … a dicto medale silicet a latere superiori usque ad rivale canonicorum … per 46 pertiche; 7) … a dicto rivale canonicorum usque ad ortum canonicorum … per 18 pertiche; 8) … a dicto orto usque ad tagiatam … per 14 pertiche; 9) … a dicto loco taliate quod est octo pertice de replena …; 10) … a dicta replena capiendo totum pontem canonicorum … per 24 pertiche; 11) … a dicto ponte usque ad navilium vetus … per 68 pertiche.
(E6) Il legista Odofredo ottiene lire 400 per il corso annuale di diritto. Odofredo però si lamenta degli scolari accusandoli di essere cattivi pagatori.
(F3) Il maestro Urso de Pavanensibus accusa tal Pillio di Tiberio Boccaccio di Firenze del furto di tres Prixianos minores et unum Prixianum maiorem et tres atres veteres loice.
(HE) Solo quest’anno, forse, viene riedificato Bazzano (dal 1248).
(HE) Statuti dei fornitores spadarum, che dipendono dalla più grande società dei Fabbri.
(HE) Statuti della societas armorum della ‘Aquila’ per il quartiere di Porta Stiera.
(HE) Agosto 19: è documentato che i mercatores controllano i tintori, a cui affidano stoffe da tingere e ne lasciano eleggere ministrales, impedendone però decisioni dirette contro i mercanti.
(HE) Si documenta la partecipazione dei mercatores al trasporto ed alla vendita del sale di Cervia.
(HE) Documentato nel comitato imolese l’obbligo di fornire a Bologna cereali a prezzo fissato.
(HE) Il compenso del capitano del popolo è ora di 1500 lire.
(HE) Il capitano del popolo si dimette prima della fine dell’anno. Da ora in poi la nomina del capitano passa dal 1 gennaio ad un giorno (imprecisato) di novembre.
(HE) Viene nominato il consilium populi (senza il termine massa).
(HE) Viene soppresso l’ officium caposoldorum. Da adesso ad ogni iudex causarum si accompagna ancora un miles.
(HE) Il massarius è un frate.
(HE) Bologna e Ferrara fissano le tariffe per il trasporto di persone e cose sul Navile. Inoltre si impedisce la formazione di una corporazione dei barcaioli.
(HE) Dal liber contractuum si ha notizia di un appalto per speciali tributi riscossi da Bologna sulle barche in transito sul Navile.
(HE) Sulle monete: 100 lib. Turon. = 912 lib. 10 sol. bon. .
(HE) Viene revocata la commissione per i caposoldi.
(HE) Subentra un cambiamento nella gestione delle saline di Cervia: i proprietari delle saline devono vendere a Bologna a prezzi fissati tutto il sale prodotto. Il trasporto a Bologna viene affidato a privati e mediante l’aiuto delle comunità del contado.
(HE) 30 giugno: contratto sul sale a Cervia attestante il mutamento della gestione delle saline stesse.
(HE) 19 agosto: contratto sul sale a Cervia attestante il mutamento della gestione delle saline stesse.
(HE) 10 ottobre: contratto sul sale a Cervia attestante il mutamento della gestione delle saline stesse.
(HE) 21 maggio: documentato (ASB) Guido Guinizzelli, iudex, figlio di Giuniciello Magnani, pure lui iudex.
(HE) Gli scontri tra Aigoni e Graisolfi arrivano anche nel Frignano, governato dai bolognesi. Bolognesi Lambertazzi accorrono in appoggio ai ghibellini Montecuccoli. Un Maghinardo da Panico è tra questi.
(HE) I Geremei sono di fatto padroni di Bologna e causano tumulti per ogni decisione a loro avversa.
(HE) 8 ottobre: sono documentati tumulti causati dai Geremei.
(HE) Nel trattato commerciale con Ferrara, le sue condizioni vengono estese al comitato di Imola, ma non al comune di Imola.
(HE) Bologna occupa l’importante porto di Conselice ed altri possedimenti della Chiesa, malgrado le proteste del vescovo di Imola (Tommaso ?).
(HE) Bologna incarica due persone di esigere i diritti di passaggio a Conselice.
(HE) Sono documentate disposizioni di multe in caso di ritardo di consegna delle corbe di grano dei comuni romagnoli a Bologna. Il trasporto è a carico del fornitore.
(HE) Primavera: Venezia ottiene l’esenzione dalla dogana per i territori di Bologna e Forlì e concede alle due città l’esenzione dal ‘quarantesimo’ e a Bologna in particolare l’esenzione da un’altra imposta.
(HE) Fine anno: forse i Lambertazzi impongono la condanna del podestà uscente.
(AG) I Grasolfi, dal Frignano dove si erano rifugiati, entrano in Bologna reclamando aiuto in base ai trattati.
(AG) Trattato di commercio con Ferrara per agevolare lo scambio delle merci e togliere controversie.
(W1) Contratto per la costruzione di un solarium o balchionem in una domo et turi in Strada Maggiore, inmodo da risultare alla stessa altezza di quello già esistente in una casa vicina.
(TO) Crolla la torre dei Griffoni in Val d’Aposa travolgendo le vicine case dei Palmiroli e dei Torelli, ed uccidendo un carrettiere di S.Giovanni in Persiceto che transitava con i suoi buoi.
(TO) I Ghisilieri si scontrano con i Toschi.
(TO) Guidozagno Guidozagni, terzo figlio di Bartolomeo, viene scelto come podestà a S. Giovanni in Persiceto.
(TO) 26 febbraio: tra i testimoni di una divisione testamentaria vi è un Lapo filio magistri Lapi.
(TO) Vendita di casa turrita per 380 lire. Il venditore è tale Nicolò di Guido e la compratrice è Bonafiglia, madre di Amore, forse dei Diolaiti.
(TO) Muore Lambertino Ramponi, con dolore di tutti i cittadini.
(TO) Lambertino di Tommasino Ramponi si laurea e diviene professore di diritto civile in giovane età. Ebbe Cino da Pistoia tra gli allievi. - 1270
(FI) I bolognesi, a capo della Romagna Guelfa, inviano un esercito di 40000 uomini contro i veneziani alle foci del Po.
(FI) Viene divisa la torre degli Abati (lam.).
(FI) Viene venduta la Torre de’ Carbonesi in S.Mamolo (Lam.).
(FI) Viene venduta la torre dei Luzzi (Lam.) in via dal Luzzo.
(FI) Viene ricordata la torre Stancari (Lam.) in Androna degli Stancari: ne viene venduto il piede.
(FI) Viene venduta la torre dei Tantidenari in via Valdaposa (Ger.)
(FI) Viene donata la torre dei Teni (Ger.) in Strà S.Donato.
(FI) Viene ricordata la torre dei Bocca di Forno in via Castiglione.
(FI) Viene ricordata la torre dei Fratta (Lam.) in via V.D’Aposa.
(FI) Viene costruita la torre del Podestà.
(HB) Scarsità di grano: 150 cittadini sono incaricati di portare 30.000 lire del comune di Bologna per acquistare il grano altrove.
(HB) E’ iniziata la costruzione della torre del comune.
(HB) Sul mare, presso Primaro, viene costruita una fortezza contro i Veneziani.
(S6) Dopo quest’anno incomincia la crisi dello Studio bolognese indebolito anche dalle lotte di fazione. Inizia anche un indebolimento della politica esterna.
(S8) Due studenti inglesi pagano un debito di 50 lire del collega Adam di Ordonia.
(S8) Lorenzo di Fiesco, rettore di una chiesa in Inghilterra, si sostituisce, quale debitore di 160 lire ad uno dei fratelli Pizzicotto mercanti di Pistoia, affinchè lo studente Guglielmo Muruti possa rimpatriare.
(SB) La guerra non va bene con Venezia.
(SB) Vi sono 64 botteghe di mercanti.
(23) ? Nasce Dondiego Piantavigne.
(A2) Vengono approvati gli statuti della società del Cervo, in cui si dice che i soci devono portare guayferiam sive çubam vel lameria vel curatia.
(HE) Statuti dei falegnami.
(HE) Matricole dei sartores.
(HE) Matricola della lana bisella che accoglie oltre ai fabbricanti, anche i tessitori.
(HE) Statuti della societas armorum delle Spade per il quartiere di porta S.Pietro.
(HE) Matricola della societas armorum dei Quartieri per il quartiere di Porta S.Procolo.
(HE) Il comune di Imola è debitore nei confronti di mercatores Bolognesi.
(HE) (?) I mercanti fiorentini in Bologna si riuniscono in una societas.
(HE) (?) In questi anni uno iudex viene cancellato dalla società dei ‘Leoni’ in base alle leggi antimagnatizie.
(HE) Sono documentate le potesterie de sacco, nel liber forensium bannitorum.
(HE) Conosciamo il podestà di Bologna per la comunità Liserna – Rodiano – Sanguineta – Prunarolo – Carviano, con poco più di 100 fumanti.
(HE) Viene nominato il consilium populi (senza il termine massa).
(HE) dagli statuti dei fabri: nel consilium et massa populi vengono inviati dalle societates i consiliarii e quattro sapientes masse (per ogni ‘societas’).
(HE) Il massarius è un frate.
(HE) Accordo tra Bologna e Ravenna sulle rappresaglie: in caso di violenza si può pretendere risarcimento da un concittadino del violento.
(HE) Sulle monete: 1500 lib. lucens. = 1950 lib. bon. .
(HE) Liber contractuum: tutto il sale ricavato dalle saline di Cervia viene venduto a prezzi prefissati a Bologna.
(HE) ‘Archivio comunale’: documentato l’aiuto delle comunità del contado per il trasporto del sale a Bologna.
(HE) Fino a quest’anno sono state fatte correzioni sulle liste dei fumanti del 1249.
(HE) Fine anno: negli ultimi 6 mesi le entrate sono state 72.347 lire, le uscite 72.032.
(HE) 3 marzo: Bologna pone il bando ai Montecuccoli, su richiesta dei Serafinelli.
(HE) Da adesso Bologna dà in appalto il dazio di Conselice, dal quale sono però esentati i bolognesi e gli imolesi.
(HE) Sono documentate disposizioni di multe in caso di ritardo di consegna delle corbe di grano dei comuni romagnoli a Bologna. Il trasporto è a carico del fornitore.
(HE) Primavera: Bologna stringe accordi commerciali con Obizzo d’Este.
(HE) Fine maggio: si intrapprendono nuove fortificazioni a Cervia.
(HE) Giugno/agosto: pagamento dei premi per i prestiti per l’acquisto di generi alimentari.
(HE) Venezia taglia a Bologna gli approvvigionamenti dal mare.
(HE) 19 maggio: Bologna accoglie i Fontana fuggiaschi da Ferrara, mentre Venezia appoggia gli Este. Vi sono dissidi tra i Fontana, successori di Salinguerra e gli Este.
(HE) Piena estate: Bologna ottiene l’appoggio di Ravenna per un’azione comune contro Venezia. Ravenna caccia il vicedominus veneziano ed offre ai bolognesi ogni mezzo di trasporto.
(HE) 1 luglio: diventa podestà Filippo Asinelli. Era prima podestà a Modena.
(HE) Tarda estate: scoppia la guerra con Venezia.
(HE) Autunno: Bologna insedia una commissione per la fornitura del grano a causa della scarsità di questo.
(HE) Viene coinvolta anche Ferrara nella guerra con Venezia.
(HE) Inizio settembre: Bologna ricorre ad un prestito per finanziare una spedizione verso il Po di Primaro. Anche Imola si fa prestare denaro per ciò.
(HE) Ottobre: l’esercito bolognese, con truppe ausiliarie provenienti da tutta la romagna, avanza nel ravennate per erigere un castello a sud della foce del Po di Primaro. Il dominio del porto di Primaro potrebbe tagliare fuori Marcamò, situato più a monte sul fiume. Venezia invia navi nel primaro e sbarca rinforzi a nord.
(HE) 1 novembre: La fortezza dei bolgnesi sul Primaro è terminata.
(HE) Il governo si fa prestare 5000 lire per l’acquisto di viveri.
(HE) 13 giugno: vengono messi al bando i ghibellini toscani che si trovano a Bologna. L’operazione avviene su proposta di Guido Novello: non hanno prestato aiuto nella difesa di Pian di Mezzo, conquistato dai guelfi.
(HE) Alberto Caccianemici è podestà a Pistoia.
(AG) Obizzo II d’Este ottiene l’isola di Pomposa per concessione dell’abate Ventura.
(AG) I Fontana sono rifugiati a Bologna.
(W3) (?) In questo periodo (non prima del 1265) viene edificato il sepolcro di Odofredo, nei pressi della chiesa di S. Francesco.
(W3) Due coniugi appartenenti all’ordine degli Umiliati fanno una donazione che permette la prima esperienza ospedaliera (bisognerà attendere però il 1287 per la creazione vera e propria dell’Ospedale. dei Battuti).
(W6) (?) Nasce Mondino de’ Liuzzi da famiglia di origine toscana che ha aperto una spezieria.
(TO) Ricordata le case e la turris Guarinorum poste sotto la parrocchia di S.Lorenzo dei Guarini. In un documento compare Uguccione Guarini.
(TO) 15 gennaio: Zaperinus di Giovanni Bertolotti concede in locazione per tre anni a Petrizzolo Tettalasina domus suas cum turre poste sotto la cappella di S. Damiano all’angolo con due strade. Il canone d’affitto viene fissato per 20 lire per il primo anno e per 22 per i due successivi. Restano escluse dal contratto la casa contigua, dove dimorano i figli del defunto Bonomo e la torre adiacente, detenuta dai figli di Bonomo stesso, in virtù di una locazione stipulata con Giovanni Bertolotti, padre di Zaperinus, nonchè la parte di casa ove quest’ultimo abita e la camera che sta nel tratto superiore della torre.
(TO) Guido Guidozagni, fu Bartolomeo, presso la chiesa dei Crociali fa assalire, malmenare e spogliare dei suoi beni da tre scherani , l’ambasciatore di Cesena Guido Tomba di ritorno da una missione a Bologna. Il tutto per ritorsione per torti subiti dalla sua famiglia nella città romagnola. Malgrado il diritto di rappresaglia sia legittimo in questo caso (essendo stato emesso un provvedimento in proposito circa dieci anni fa), il podestà non gradisce e fa catturare a Castenaso i tre sgherri e fecit amputari eius unum pedem pro quolibet eorum.
(TO) Due torri, nei pressi della Mercanzia, appartengono pro indiviso ai fratelli Guido e Guglielmo Guidozagni.
(TO) Documentato Lapo di Firenze, celebre maestro di filosofia, che si accorda con i frati di penitenza, detti anche frati del sacco, per l’insegnamento ad essi di rudimenti filosofici per vitto e 30 lire annue. In questa maniera Lapo viene aggregato all’università.