- 1251
(HB) Innocenzo IV a Bologna consacra la chiesa di S.Domenico e quella di S.Francesco.
(E1) Viene comprata una casa presso S.Bartolomeo di porta Ravegnana in via Castel Tedaldo.
(HE) E’ concesso ai guelfi fiorentini, rifugiatisi a Bologna, di rientrare in Firenze.
(HE) Boso da Dovara e Marino d’Eboli vengono rilasciati.
(HE) Primavera: Innocenzo IV può lasciare Lione e rientrare da vincitore in Italia.
(HE) Primavera: Innocenzo IV è a Genova, dove si ferma per qualche tempo, poi va a Milano.
(HE) Estate: Bologna partecipa alle lotte dei milanesi contro Lodi, forse per volontà del papa.
(HE) Inizio ottobre: Innocenzo IV è a Ferrara.
(HE) 8 ottobre: Innocenzo IV è a Bologna e vi si ferma due settimane.
(HE) Fine ottobre: Innocenzo IV lascia Bologna per Perugia, percorrendo la Romagna.
(HE) Ottobre: il papa celebra la cerimonia di consacrazione dell’altare maggiore di S.Francesco e per la ricostruzione di S.Domenico.
(HE) Su richiesta del papa vengono scarcerati Boso da Dovara e Marino d’Eboli.
(HE) Ottobre: il papa chiede la restituzione di Argelato e Medicina, e del Frignano a Modena, che ha chiesto a lui aiuto.
(HE) La ragione del contrasto con il papa è probabilmente la Romagna che il cardinale Ubaldini vorrebbe ridurre a provincia bolognese.
(HE) 10 novembre: il papa rinnova al cardinale Ottaviano Ubaldini la nomina a legato per la Lombardia e la Romagna.
(HE) Dopo il 10 novembre (?): il papa assegna all’arcivescovo di Ravenna il compito di pacificare la diocesi e gli assegna il permesso di annientare i ghibellini, qualora divenisse necessario. Ciò può creare contrasti tra la politica dell’Ubaldini e quella del papa.
(HE) Il papa, cercando appoggi, si rivolge a Venezia e non a Bologna.
(HE) Le pretese di Bologna su Cervia vengono ignorate dal papa.
(HE) ? Riavvicinamento tra papa e Bologna. I bolognesi però nutrono diffidenza per le imprese del cardinale Ubaldini in Lombardia.
(HE) (?) Corrado IV giunge in Italia.
(HE) Ottaviano Ubaldini impiega tutte le sue forze per la difesa di Parma contro il Pallavicini, che è entrato in stretti rapporti con Corrado IV.
(HE) (?) Fine anno: il papa proroga ad Ottaviano Ubaldini l’ufficio di legato.
(HE) I Roberti (guelfi reggiani in esilio) si rivolgono a Bologna per avere aiuto.
(HE) Il partito ravennate in esilio chiede aiuto a Bologna per una riconciliazione invece che al marchese d’Este, come è stato suggerito.
(HE) L’arcivescovo di Ravenna Filippo opera in qualità di incaricato del papa.
(HE) E’ documentata una discolpa per una mancata cavalcata.
(HE) Esistono già gli statuti dei corduanerii, società indipendente dai calzolarii.
(HE) ? Da adesso in poi i giudici cercano di fare società unendosi ai notai.
(HE) Ora anche le comunità del comitato con meno di 50 fumantes perdono il diritto elettorale e vengono riunite in unità più grandi di almeno 100 fumantes, per le quali vengono eletti da Bologna i podestà. Se la disposizione viene seguita, le comunità possono eleggere solo massarii (tesorieri), i locali suprastantes stratis et aquis ed i saltuarii o guardie campestri.
(HE) Il popolo progetta un’altra riforma elettorale più ampia di cui si realizza però solo l’aumento degli electores a cinque per quartiere.
(HE) Da quest’anno le cause per debiti di fiera vengono seguite da una autorità particolare, per cui viene anche costruito un apposito padiglione sul campo del mercato.
(HE) Viene imposta una collecta nel comitato bolognese e imolese di 4.500 lire (6 sol. 2 dem. pro fumante).
(HE) Collecta ai cives di 33 den. pro 100 lib. Estimi per produrre 3000 lib.
(HE) In un mese entrano nelle casse del comune più di 6000 lire, mentre le uscite sono poco di meno.
(HE) Ottobuono Fieschi succede all’Ubaldini nella carica di arcidiacono. (Ottobuono è nipote del papa).
(HE) Ottaviano il giovane (degli Ubaldini) è citato per la prima volta come canonico di S.Pietro.
(HE) E’ documentato il palatium maius del vescovo.
(HE) Innocenzo IV, persente a Bologna, può consacrare l’altare maggiore di S.Francesco.
(HE) Loderengo degli Andalò, figlio di Andalò e zio di Brancaleone, è podestà dei modenesi Graisolfi.
(HE) Agitazioni che causano la morte di un anziano. Il podestà decide di applicare pene arbitrarie a chi assale funzionari popolari e richiede alle corporazioni di lasciare le attività per essergli a fianco, affinchè la pena sia eseguita.
(HE) Alberto Caccianemici è podestà a Todi.
(G2) Massa Lombarda nasce in località nota come Massa S.Paolo, dove si stabiliscono, per concessione del comune di Imola, un centinaio di famiglie marmirolesi, fuggite dal mantovano a causa delle violenze di Ezzelino da Romano. E’ a cinta quadrata con lato di 450 metri.
(W8) Un gruppo di famiglie di Marmirolo, per rifugiarsi dalle incursioni di Ezzelino da Romano, chiede asilo al comune di Imola. Si insediano nel luogo che poi diventerà noto come Massa Lombarda. - 1252
(FI) Il comune emana leggi severe sulle infrazioni commesse da torri.
(HB) Viene costruito il rosone sulla facciata di S.Pietro.
(IP) Vengono aggiornati i confini tra quartieri. Alcune case di porta Stiera passano a Porta Piera. Il Quartirolo viene così diviso in due parti.
(SB) Il popolo romano chiede a Bologna quale cittadino può assumere la direzione del governo della città: viene inviato Brancaleone Andalò.
(13) Il comune decide (statuti) che il lavoro cavamenti aque Reni fiat taliter quod ipsa aqua Reni conducatur in foveas civitatis et quod ipsa clusa Reni debeat fieri de lapidibus. Viene riportato il progetto ed il preventivo dei quattro magistri incaricati: la chiusa sarà lunga 55 pertiche e spessa 24 piedi, per il costo di lire 8000. Viene previsto inoltre lo scavo di un canale per raccordarsi al vecchio ramo, della lunghezza di 400 pertiche, per un costo di lire 6000, più 720 per il terreno. Infine si prevede di condurre l’acqua dalla Canonica fino al serraglio di Saragozza per farla giungere nella fossa della penultima cerchia, con un percorso di 1130 pertiche per una spesa di lire 7900 di scavo e lire 2000 per i terreni. Altre 2000 lire sono preventivate per i ponti necessari, per cui il totale del preventivo è di lire 26620. Dato che l’opera durerà parecchi anni, gli statuti dei prossimi anni dovranno riportare questa rubrica fino al compimento dell’opera.
(HE) 18 gennaio: compare in un documento per l’ultima volta Antolino dall’Andito.
(HE) Inizio anno: Ottaviano Ubaldini si impegna a riunire le forze della lega contro il Pallavicini ed Ezzelino da Romano.
(HE) 8 marzo: accordi militari presi a Brescia dalla Lega. Bologna ed altri comuni avanzano riserve.
(HE) Dopo 8 marzo: non si riesce ad attuare quanto deciso a Brescia.
(HE) (?) Controlega stretta dal Pallavicini e da Ezzelino da Romano e dalla Marca Veronese in nome di re Corrado IV.
(HE) Parma viene minacciata dalla controlega.
(HE) I fuoriusciti piacentini si asserragliano nel castello di Rivergato sul Trebbia.
(HE) 25 ottobre: malgrado la presenza nelle vicinanze di Ottaviano Ubaldini con 1500 cavalieri bolognesi e romagnoli, capitola Rivergato sul Trebbia. Ottaviano non interviene.
(HE) Il papa richiama irritato Ottaviano Ubaldini. I bolognesi non seguono piu’ il legato con lo stesso zelo di una volta.
(HE) Bologna è carica di debiti dovuti alla guerra in lombardia ed in romagna.
(HE) Da ora in poi i bolognesi si disinteressano di quanto avviene oltre Modena (quindi si disinteressano anche di Reggio).
(HE) Estate: con l’intervento di Bologna si conclude un patto tra il partito interno e quello esterno di Reggio, il che implica, come a Modena, l’elezione di 12 anziani. Bologna si impegna a scarcerare i prigionieri reggiani.
(HE) Inizio anno: con la mediazione dell’arcivescovo di Ravenna Filippo si giunge ad una riconciliazione a Bagnacavallo tra il conte guelfo Azzo ed il fuoriscito conte ghibellino Ruggero, signore di Ravenna.
(HE) 5 marzo: pace a Ravenna grazie all’arcivescovo Filippo. I guelfi tornano in città. Filippo assume il governo di Ravenna al posto del conte Ruggero. Filippo sembra avvicinarsi al piano di Ottaviano Ubaldini e dei bolognesi, piuttosto che del papa.
(HE) Dopo 5 marzo: Alberto Caccianemici riceve un cospicuo risarcimento per i danni del 1249.
(HE) Viene nominato podestà di Cervia un sostenitore del papa.
(HE) A Forlì vengono scacciati i guelfi.
(HE) Statuti dei Salaroli che tengono presso il Po a Dugliolo un loro rappresentante.
(HE) Statuti dei mercanti di pesce, che esportano fino in Toscana.
(HE) Frammenti degli statuti dei Pellicciai Veteres e Novi: essi comprano le pelli dai mercatores, le fanno lavorare ai laboratores a cui fissano i prezzi e le vendono all’ingrosso e al minuto.
(HE) Viene rifiutato ai podestà del comitato il compenso in cereali per l’anno prossimo.
(HE) Si decide la costruzione di un nuovo canale dalla chiusa di Reno a Porta Saragozza. I canonici di S.Maria di Reno protestano presso il papa.
(HE) Documenti di rappresaglia contro Faenza.
(HE) Sono noti gli appalti di riscossione per la bilancia grande del comune.
(HE) Quest’anno è documentata la cessione a imprenditori privati della gestione della dogana.
(HE) Documento che accenna alla Corte dei Galluzzi.
(HE) Viene costruito da mastro Alberto la facciata della cattedrale, con il grande rosone. Di questo periodo è pure il campanile. Alberto è tenuto in grande conto dal comune, che lo interpella per ogni opera ingegneristica che vi è da fare.
(HE) Inviati del popolo romano chiedono a Bologna una persona adatta a reggere il governo. Bologna indica Brancaleone degli Andalò. In agosto accetta, ma vuole in cambio la nomina a senatore per tre anni (a Roma) e pretende ostaggi da entrambi i partiti aristocratici romani.
(HE) Loderingo degli Andalò è podestà dei ghibellini di Siena.
(HE) Castellano, fratello di Loderingo, è podestà dei ghibellini in esilio di Rimini.
(HE) Il cardinale Ubaldini si ritira dalla scena politica dell’Italia settentrionale.
(HE) Alberto Caccianemici è podestà a Milano.
(VI) Muore Baruffaldino de’ Geremei, e con lui si estingue la famiglia.
(G8) Nella rubrica 93 degli Statuti viene decretata la distruzione degli estimi del 1250.
(W6) Statuto degli scolari legisti di Bologna, redatto da Aprile arcidiacono di Salamanca per gli Ultramontani e dal romano Pietro Colonna per i citramontani nella chiesa di S. Domenico, sede dell’università stessa.
(W6) Rolando da Parma assiste all’autopsia di un giovane morto per una sassata al capo, senza apparenti cause, essendo la morte sopravvenuta il giorno dopo l’incidente. L’autopsia rivela un forte ematoma cranico.
(TO) Laigone di Gandolfo da Gesso riveste la carica di capitano del popolo a Forlì, malgrado sia pretore. - 1253
(HB) Pietro Asinelli viene espulso per avere liberato alcuni prigionieri catturati assieme a Re Enzo.
(HB) Colpevole di avere ucciso un nipote gettandolo in un pozzo, un tale è stato giustiziato rotolandolo in una botte irta di chiodi fino al luogo del supplizio (decapitazione).
(HB) E’ canonizzato il martire S.Pietro di Verona (celebrato specie dai domenicani).
(16) Vi sono gli statuti dell’ars piscatoria, formata dai venditori di pesce. L’arte dovrebbe però essere esistente da parecchio tempo.
(HE) Gli estimi modenesi si estendono fino a Ravarino, Nonantola, Gaggio, Panzano, S.Cesario e Bazzano.
(HE) Per estinguere i debiti di guerra si decide di sottrarre ai podestà del contado il loro compenso annuo, normalmente pagato in grano. Si pagano così 9000 corbe di frumento ad alcuni creditori e 4000 lire bolognesi ad altri.
(HE) Ritarda l’esecuzione degli accordi di Reggio a causa del disinteresse di Bologna e per l’autorità del Pallavicini.
(HE) Inizio anno: il Pallavicini diventa vicario generale di Corrado IV per tutta la Lombardia.
(HE) I guelfi parmensi sono costretti a concludere un accordo con il Pallavicini e a fare rientrare i fuoriusciti. A capo del governo di Parma va Ghiberto di Gente, abbastanza vicino ai sostenitori di Corrado IV.
(HE) Il papa inizialmente si lascia ingannare in merito alle tendenze ghibelline di Ghiberto di Gente.
(HE) Di fatto a Parma nasce una signoria.
(HE) Brancaleone degli Andalò è senatore a Roma (ed è anche amico del Pallavicini).
(HE) Ottobre: Ghiberto di Gente riappacifica Reggio con l’intento di estendervi il proprio potere. (Cosa che riesce).
(HE) La politica di Bologna in Romagna è tranquilla: aspetta che siano i romagnoli a chiedere aiuto per avere la pace. Non ci sono altre città che possano competere con Bologna per il dominio della Romagna.
(HE) Luglio: va in crisi la riconciliazione di Bagnacavallo: i guelfi chiedono aiuto ai Manfredi di Faenza contro i nemici comuni.
(HE) 11 luglio: Bologna ottiene finalmente metà del ricavato delle imposte ravennati sul sale. I due comuni si accordano nel trattare i cittadini dell’altro come propri, per quanto riguarda il dazio. Inoltre Bologna si fa garante della pace in Ravenna (anche con l’invio di truppe e aiuti per le fortificazioni portuali, etc.).
(HE) 30 luglio: Venezia invia un incaricato per respingere una sentenza arbitrale dell’Arcivescovo di Ravenna (Filippo ?) sui diritti su Cervia conferiti a Tommaso da Fogliano.
(HE) Viene chiamato podestà il genovese Pietro Grillo.
(HE) 11 marzo: Pietro Grillo è documentato ancora in carica.
(HE) Inizio primavera: muore Pietro Grillo.
(HE) Negli accordi con Ravenna è previsto l’attacco a Cervia già per quest’anno. Ma bisognerà aspettare.
(HE) Statuti di qui faciunt coltellos, che dipendono dalla più grande società dei Fabbri.
(HE) Statuti dei fabri de ferris grossis, che dipendono dalla più grande società dei Fabbri.
(HE) Matricola della societas armorum dei ‘Castelli’, per il quartiere di Porta S.Procolo.
(HE) Vengono aggiunti iudices alla familia potestatis con il compito di occuparsi di giurisdizione penale.
(HE) Metà dei componenti della commissione di 16 uomini (la terza) che deve esaminare l’operato del massarius deve essere scelta tra mercatores e campsores.
(HE) Già da quest’anno il guardasigilli è eletto come gli altri officiales comunis.
(HE) Una riunione della societas dei Quartieri di Porta S.Procolo si tiene nelle scole di Odofredo, il cui fratello Onesto fa parte di tale societas.
(HE) L’accordo con Ravenna viene stipulato anche con l’aiuto di Odofredo.
(HE) Imprese a Roma di Brancaleone degli Andalò, che si inimica il papa Innocenzo IV e l’aristocrazia locale, non nascondendo egli la sua ghibellinità.
(G8) Nella rubrica 93 degli Statuti viene decretata la distruzione degli estimi del 1250.
(W6) Il papa Innocenzo IV conferma gli statuti dello Studio. - 1254
(HB) Durante la costruzione di S.Francesco, crollano alcune volte, causando morti. La costruzione non viene però sospesa.
(HB) Lungo assedio a Cervia, che cede.
(SB) Fine quinta crociata.
(C1) Domnisia, badessa di S.Ilario di Alfiano (Fiesole) dona il monastero di S.Gregorio agli agostiniani di Martirano.
(D2) Bolla del papa Innocenzo IV che conferma la tendenza del concilio del 1215 : Malitia huius temporis.
(HE) Disaccordo tra i due podestà bolognesi di Modena che rassegnano le dimissioni. Gli anziani di Bologna nominano i successori.
(HE) Fine anno: Modena sollecita la sentenza affidata già dal 1249 a Parma sulle sorti del Frignano.
(HE) Podestà, anzi signore, di Parma è Ghiberto di Gente, non bene disposto verso Bologna.
(HE) Il consilium parvum populi decide di sottrarre anche per quest’anno il compenso ai podestà del contado. Non si sa se però tale disposizione sia stata eseguita.
(HE) Settembre: ci si appresta all’attacco a Cervia. Vengono reclutati per l’assedio 4000 uomini del contado. Le zone di pianura forniscono i carri, quelle di montagna i muli. Rinforzi sono forniti da Ravenna, Cesena, Imola e dal Frignano.
(HE) Primi di ottobre: inizia l’assedio di Cervia. Ne viene bloccato il porto. Il podestà è al seguito dell’esercito che ha effettuato due accampamenti.
(HE) 1 novembre: cade il castello di Cervia. La resa è incondizionata.
(HE) Fine anno: Cervia non viene restituita a Ravenna, come promesso in primavera. Bologna concede la libera vendita del sale, in cambio di una imposta. Veneziani che hanno partecipato alla difesa di Cervia sono lasciati partire (eccetto quanti Cervia trattiene per il riscatto degli ostaggi).
(HE) Estate: Imola offre l’occasione per un intervento. I guelfi Brizzi hanno scacciato i ghibellini Mendoli, ma il popolo si ribella e chiede aiuto a Bologna. Bologna fa tornare i Mendoli, impone Bertolo de’ Balugani bolognese come capitano del popolo ed impone la nomina degli anziani. Viene imposto anche un presidio armato.
(HE) Rizzardo da Villa è podestà a Forlì. Forse i ghibellini non hanno piu’ il potere.
(HE) Accordi tra corduanerii e calzolarii de vacha e callegarii.
(HE) Statuti dei cartolarii.
(HE) Mercanti fiorentini risultano creditori nel comune di Bologna.
(HE) Elenchi di ordini di pagamento da cui risulta come il massarius agisca solo su disposizione delle autorità comunali.
(HE) Risulta conclusa la costruzione del nuovo canale.
(HE) Viene eliminato completamente il passagium con Firenze.
(HE) Bologna implementa gli accordi con Firenze designando arbitri per le rappresaglie.
(HE) Collecta a nobiles ed exempti di 9 den. pro 100 lib. estimi.
(HE) Quest’anno Odofredo è ambasciatore prima a Roma e poi a Modena.
(HE) Ottaviano Ubaldini favorisce gli Andalò, a capo dei quali c’è Brancaleone. Un documento di quest’anno indica che un Ubaldini è nell’ambiente del senatore Brancaleone.
(HE) Imprese a Roma di Brancaleone degli Andalò, che si inimica il papa Innocenzo IV e l’aristocrazia locale, non nascondendo egli la sua ghibellinità.
(HE) Giacomo Boncambio con 100 cavalieri prende parte alla campagna di Puglia.
(HE) I ghibellini vengono scacciati da Imola, e causano disordini che vengono comunque subito soffocati. Ciò comunque genera la nomina di un capitano del popolo e la creazione di un consilium populi.
(HE) Disposizioni per Imola secondo cui i podestà vengono chiamati annualmente da Bologna. Tali podestà si appoggiano alle organizzazioni popolari per fronteggiare i due partiti magnatizi imolesi.
(HE) Alberto Caccianemici è podestà a Mantova.
(W3) Il frate Andrea, “maestro de la ghiexia” si frattura le gambe a causa di un crollo delle volte dell’abside di S. Francesco, in costruzione.
(SG) Privilegio reale (fuero real) di Alfonso X il Dotto per la libera circolazione dei pellegrini.
(TO) Ambasceria al papa Innocenzo IV alla quale partecipa almeno un Asinelli.
(TO) Tommasino Ramponi, già podestà di Medicina, è tra gli arbitri bolognesi recatisi a stabilire la pace con i fiorentini e la libertà di commercio tra i due territori. - 1255
(HB) Ugolino Lambertini ha ucciso la propria moglie.
(72) Istituzione del Capitano del Popolo.
(92) ? Vengono scritti gli statuti dell’arte della lana.
(A2) Statuti delle società delle armi (inglobano statuti degli anni precedenti): si dice come si devono armare i soci. Essi debbono avere (senza distinzione di fanti o di cavalieri) çubam vel guayferiam (giubbone imbottito o maglia ad anelli). La società dei Lombardi aggiunge vel lameriam. Pure appare una coppia di correzioni in tale senso per la società dell’aquila.
(F6) Ventura di Zanello e la moglie Isabella di Montecavalloro donano i loro beni in Montecavalloro e vengono definiti conversis Hospitali predicti.
(F6) 10 aprile: documento con cui il rettore Michele, canonico di Reno, (rettore di S.Biagio di Casagliola), assieme ai conversi di Casagliola, concede ad Alberto, prete e canonico di Reno l’usufrutto di un castagneto nella curia di Castelnuovo, in località Agiola.
(HE) Il cardinale Ottaviano Ubaldini ottiene per Pietramala e Cavrenno la limitazione dei loro servizi verso Bologna alla sola boateria ed al servizio militare.
(HE) Rolandino Passeggeri scrive il suo capolavoro: “Summa artis Notariae”.
(HE) Bologna cerca di impedire la sentenza di Parma per il Frignano minacciando Modena pretendendo la demolizione di tutte le rocche alla destra del Panaro.
(HE) 20 agosto: la sentenza di Parma è favorevole a Modena: il Frignano deve tornare a Modena entro un mese.
(HE) Bologna non accetta la sentenza di Parma e tiene i cattani del Frignano sotto controllo. Modena non è in grado di ottenere ciò che le spetta.
(HE) Cade a Reggio l’influenza di Ghiberto di Gente. A podestà di Reggio è eletto un ghibellino della famiglia dei Sessi.
(HE) In questo periodo Bologna non si ingerisce degli affari di Reggio, e ricorre per le controversie ad arbitri.
(HE) Novembre: arbitro bolognese documentato per Reggio.
(HE) Novembre: arbitro bolognese documentato per Reggio.
(HE) 1 gennaio: Bologna compra da Tommaso da Fogliano (che deve essere stato allontanato dai veneziani) i diritti sul castello di Cervia e si appresta a farli valere. Tommaso è già ora conte di Romagna, essendo già morto Rainaldo da Suppino.
(HE) Bertolo de’ Balugani assume la carica di podestà di Imola.
(HE) Aprile: Bertolo de’ Balugani ottiene la pacificazione tra i due partiti di Imola. A Imola è presente un presidio armato bolognese.
(HE) (?) fine anno: il conte Ruggero da Bagnacavallo caccia dalla città il conte Azzo ed i guelfi.
(HE) Fine anno: a Faenza i ghibellini Accarisi scacciano i Manfredi e si impossessano del potere.
(HE) Rizzardo da Villa è podestà a Bologna.
(HE) (?) Da ora nasce il termine magnati, indicante gli appartenenti ai ceti superiori, non facenti parte delle organizzazioni del popolo. Talvolta erroneamente il termine magnati viene confuso con milites.
(HE) Matricola della societas armorum delle ‘Traverse di Barberia’ per il quartiere di S.Procolo.
(HE) Mercanti fiorentini risultano creditori nel comune di Bologna.
(HE) Da adesso in poi vengono sottoposti all’approvazione delle massime autorità gli statuti delle società, compresi i mercatores ed i campsores, con cadenza annuale.
(HE) Gli aristocratici perdono ogni potere legislativo. Sorge un nuovo consilium populi.
(HE) 8 giugno: documentato il consilium populi. Si nomina un capitaneus populi forestiero per la direzione del nuovo consiglio. Il primo si chiama Jordanus de Lucino, già eletto in marzo. Il capitano del popolo, come il podestà, ha una propria familia con uno o due iudices o vicarii, uno o due milites, notai ed altre persone. Come il podestà egli alla fine del mandato deve sottostare ai syndici.
(HE) Il compenso del capitano del popolo è di 1000 lire.
(HE) Il capitano del popolo non ha poteri militari mentre ha potere giurisdizionale anche sui non popolari.
(HE) Elenchi di ordini di pagamento da cui risulta come il massarius agisca solo su disposizione delle autorità comunali.
(HE) Sono documentati 3 ministrales dei nuntii in Tesoreria, Precepta massario.
(HE) Si esegue un nuovo sigillo da parte di un maestro cremonese.
(HE) Si forma una commissione per vagliare le corrette forme di rappresaglia, implementando gli accordi precedenti con Ferrara.
(HE) Bologna implementa gli accordi con Imola designando arbitri per le rappresaglie.
(HE) Bologna implementa gli accordi con Forlì designando arbitri per le rappresaglie.
(HE) E’ documentata l’attività di Odofredo come consigliere presso le autorità cittadine.
(HE) E’ documentata la costruzione della lobia palatii medii e la riparazione della campana populi. Tale edificio, in posizione intermedia tra il palazzo vecchio e quello nuovo, si è reso necessario per il consilium populi.
(HE) Autunno: il senatore Brancaleone degli Andalò è deposto dai nobili di Roma e dai cardinali a loro vicini e viene catturato assieme alla sua familia. Si salva grazie agli ostaggi. Malgrado il nuovo papa parteggi per l’aristocrazia romana, Bologna interviene a favore di Brancaleone. (Poco prima era intervenuta contro Siena nell’interesse di Loderingo). Il papa è Alessandro IV
(HE) Novembre: Alessandro IV proclama l’interdetto di Bologna, avendo forse avuto risposta negativa per la liberazione degli ostaggi (per Brancaleone).
(HE) 8 dicembre: monaci si recano dal papa per conto di Bologna.
(HE) Alberto Caccianemici è podestà a Modena.
(VI) Si crea il capitano del popolo: come il podestà sovraintende alla società dei nobili, così il capitano del popolo sovraintende alla società del popolo.
(AG) I bolognesi fanno ritardare la sentenza dei parmensi sul Frignano dal 16 giugno al 20 agosto.
(W3) (?) Di questo periodo (non prima del 1250) è il sepolcro di Accursio e del figlio Francesco nei pressi della chiesa di S. Francesco.
(CA) Giuramento di collettori di tasse per Bologna che si impegnano a tassare le ville di Carpineta, Camugnano e Vimignano, secondo le quote pagate quando si trovavano sotto il castello di Vigo. - 1256
(FI) Liber Paradisus: liberazione dei servi della gleba.
(FI) In quest’epoca vengono costruite altre 36 torri.
(HB) Gli inviati di romagna giurano in Piazza Maggiore, sopra al carroccio, di obbedire a Bologna. Bologna sceglie anche i podestà da inviare.
(HB) I frati del “sacco” si sono stabiliti fuori porta S.Mamolo.
(HB) A causa di una carestia in toscana, i contadini di Lucca si sono trasferiti nel territorio bolognese.
(HB) I bolognesi hanno venduto (8 soldi la corba) grano ai fiorentini.
(HB) Crociata contro Ezzelino da Romano, tiranno di Padova e di altre città.
(HB) Viene costruita la Ringhiera (?) del palazzo del comune.
(FB) Si riconosce il carattere urbano a tutta l’area comresa entro la circla.
(S6) Sotto i podestà Bonaccursio di Soresina e Manfredo Grattacelli, Bologna, “que semper pro libertate pugnavit”, in nome della SS. Trinità, libera oltre 5800 servi, già soggetti a 403 padroni, pagando lire 10 per ogni adulto e lire 8 per ogni minore di 14 anni (parificando maschi e femmine).
(SB) Instaurazione del Capitano del Popolo, forestiero anch’egli, come il potestà.
(SB) Liberazione dei servi della gleba.
(SB) Da ora iniziano le leggi antimagnatizie, che vieteranno ai magnati di portare armi, di conseguire l’anzianato, che ne determineranno l’espulsione dalle società, etc.
(SB) 26 giugno. Essendo capitano del popolo Bonaccorso da Soresina, gli anziani, i ministrali delle arti e delle armi, i consoli del cambio e dei mercanti, i consigli minore e maggiore decretano la liberazione di tutti i servi che sarebbero stati acquistati dal comune, che ne avrebbe in seguito fissato il prezzo.
(62) Basandosi sul modello veronese, si impostano i precetti dell’ars lane gentilis, di cui vengono approvati quest’anno gli statuti. Agli immigrati gli statuti del comune riconoscono lo stato di cives, con l’esenzione dei servizi pubblici, escluso l’esercito. I dati su somme concesse, debiti e debitori, fideiussioni vengono registrati per legge in due libri, uno presso la sacristia Sancti Petri l’altro presso la capsa comunis. Gli iscarii, ufficiali di polizia, hanno l’obbligo di vigilare su questi denari e di segnalare al podestà ed ai due procuratori le anomalie.
(62) L’arte della lana è l’unica i cui ministrali si chiamano gastaldi, termine di chiara origine veronese.
(92) Il Consiglio del popolo legge ed approva gli statuti dell’arte della lana.
(92) Nella completio agli statuti, i produttori di panni lana vengono definiti dal notaio Ambrogio come appartenenti alla ars drapperia.
(HE) Quest’anno a Modena c’è un solo podestà.
(HE) 6 gennaio: Bologna decide di intervenire anche con la forza per la questione di Faenza e Bagnacavallo.
(HE) Gennaio: i due partiti di Bagnacavallo si sottomettono immediatamente. Viene chiamato come arbitro il capitano del popolo di Bologna, Bonaccorso da Soresina.
(HE) 28 febbraio: giunge da Faenza la preghiera di salvare la città dalla rovina. I mittenti sono: Nicola Bazallieri, podestà di Imola, bolognese, Guglielmo Gosio, podestà degli Accarisi in carica a Faenza, bolognese, e Rainerio de Liazari, capitaneus populi di Faenza, pure egli bolognese.
(HE) Marzo: nuove lotte a Faenza: prevalgono questa volta i Manfredi.
(HE) Inizio aprile: conciliazione a Faenza (con l’intervento anche del marchese d’Este). Viene chiamato come arbitro il capitano del popolo di Bologna, Bonaccorso da Soresina.
(HE) 6 aprile: Rogerius Guerra, conte di Tuscia, podestà di Faenza, si impegna con Bonaccorso da Soresina nella contesa tra i Manfredi e gli Accarisi esuli ed il loro ex podestà, Guglielmo Gosio.
(HE) Bonaccorso da Soresina fa spianare il fossato di Faenza, allontana il podestà faentino ed assume egli stesso il comando, se pure per breve tempo.
(HE) 24 maggio: Bonaccorso nomina il parente Corrado da Soresina podestà di Faenza. Oggi giura fedeltà ai bolognesi sul carroccio.
(HE) Maggio: Guglielmo Gosio riceve un risarcimento.
(HE) 24 maggio: il podestà di Forlì, che è anche podestà di Forlimpopoli, giura sul carroccio fedeltà a Bologna.
(HE) 10 settembre: vengono emanate le disposizioni per Forlì (e forse anche per Forlimpopoli). Forlì conserva il diritto di eleggere il podestà, che però deve essere bolognese. Forlì deve accettare la moneta bolognese; lasciare transitare liberamente i mercanti bolognesi; fornire aiuti militari a Bologna; non intrapprendere guerre senza il consenso di Bologna.
(HE) (?) Brancaleone degli Andalò viene coinvolto in un aspro conflitto con la nobiltà romana e la curia papale. Bologna interviene in suo aiuto. Per la prima volta protegge un esponente di una famiglia importante …
(HE) (?) In A.S.B., libro delle Accusationes (Podestà) sono documentate condanne a ministrales per omessa denuncia.
(HE) Esistono già gli statuti dei calzolarii de vacha che dipendono dai calzolai.
(HE) (?) Gli statuti della calzolaria vetus non sono approvati dai magistrati del popolo.
(HE) Dagli Estimi, Extimationum diminutionem di Galliera si apprendono notizie sui mercanti di pesce e sulle loro esportazioni (fino in Toscana).
(HE) Esistono da tempo gli statuti dei drappieri, che si occupano del commercio locale della stoffa.
(HE) (?) Da questi anni in poi si tende ad escludere le famiglie aristocratiche dalle societates.
(HE) Albertus Principi è consul mercatorum.
(HE) (?) Corbellana Principi ha due schiavi (Liber Paradisus).
(HE) (?) Si accentua il distacco tra giudici e popolo.
(HE) Abolizione della servitù. Per manentes, ascripticii e arimanni basta proibire la contrazione di tali rapporti, mentre è necessario riscattare la libertà di servi e homines maxenate (pagando 10 lire per i naggiori di 14 anni, e 8 per gli altri). I servi liberati devono restituire all’ex padrone il peculium (i beni personali riconosciuti) e vengono aggiunti alle liste degli estimi. Forse per loro sono costituite le potesterie de sacco (sotto la guida di cives bolognesi).
(HE) Secondo la cronaca Villola, arrivano a Bologna i frati de sacchi.
(HE) Il numero degli anziani da 12 sale a 17, 8 pro armis e 9 pro artibus. Viene regolata l’elezione all’interno delle società e la loro carica passa da 3 a 2 mesi. Anche i ministrales vengono uniformati e non possono essere più di 8. Rimangono in carica circa 6 mesi. Infine nella commissione degli statuterii populi c’è un rappresentante per ogni societas ed altri otto pro cambio et mercadandia.
(HE) 26 giugno: documentato il consilium populi.
(HE) Si dispone che ogni societas designi due consiliarii per il consilium populi scelti ad brevia nel corpus di ogni singola associazione. Durano in carica 6 mesi. I grandi mercanti inviano 25 membri. I banchieri altrettanto. Il consilium populi assume il potere legislativo del comune. Il consilium speciale et generale non viene abolito ma si limita a ratificare le decisioni del consilium populi.
(HE) Primi mesi: è ancora il carica il capitano del popolo Jordanus de Lucino.
(HE) E’ proprio il capitaneus populi che dà cattiva prova di sè in seguito a disordini e la carica verrà temporaneamente soppressa. Il capitano quest’anno è Bonacursus de Surisina.
(HE) (?) Il consilium comunis conferma formalmente le reformationes del consilium populi.
(HE) I popolari sono costituiti dalle 20 societates armorum più le società dei Toschi, Lombardi e Stella. Ora vi sono anche i beccarii, elevati al rango di societas armorum. Ora uno dei nove anciani pro artibus è sempre eletto tra i beccarii. Poi vi sono le 19 corporazioni, con la societas maior dei fabri unica a rappresentare l’industria dei metalli e con i lanaioli completamente assenti.
(HE) Mercatores e campsores, pur mantenendo la predominanza, sono in declino. Infatti aumenta il numero degli anciani, mentre rimane invariato il numero dei consoli di mercatores e campsores.
(HE) E’ documentata una torre ed un posto di guardia a Galliera.
(HE) (?) Accordi reciproci di esenzione di passagium con Forlì e Faenza.
(HE) Si cerca di imporre la moneta bolognese, che già era entrata a Imola, in tutta la Romagna.
(HE) Viene imposta una collecta nel comitato bolognese e imolese.
(HE) Viene trascritto nel Registro Nuovo il privilegio teodosiano.
(HE) Viene costruita la ringhiera sul lato sud del palazzo comunale.
(HE) (?) vengono aggiunti a nord del palazzo comunale la massaria e le prigioni.
(HE) E’ documentata la costruzione del palatium capitanei, presso la massaria.
(HE) Brancaleone degli Andalò è ricchissimo: ha 92 servi.
(HE) Primavera: Bologna viene prosciolta (forse) dall’interdetto papale dopo la liberazione di Brancaleone e degli ostaggi in mano ai bolognesi. Il rilascio di Brancaleone avviene prima del 25 settembre. In aprile ci sono agitazioni a Roma: forse viene liberato Brancaleone in quel momento.
(HE) Maggio: crociata contro Ezzelino, a cui partecipa anche Bologna, che quindi dovrebbe essere già fuori dell’interdetto.
(HE) Si rifà vivo Giovanni da Vicenza, che predica la crociata contro Ezzelino.
(HE) Dopo la presa di Padova, Giovanni porta da Bologna fanti e cavalieri per la crociata, preparando l’attacco a Vicenza (inizio estate ?).
(HE) Inizio agosto: la spedizione fallisce per colpa dei bolognesi che si ritirano su Padova e ritornano indietro.
(HE) Fine agosto: forse i bolognesi partecipano alla difesa di Padova. In questo periodo avviene la liberazione dei servi, e la conseguente inimicizia tra magnati e popolo.
(HE) Primavera: Banaccorso da Soresina ottiene brillantemente la resa delle città romagnole.
(HE) Bonaccorso da Soresina, che appoggia i Geremei, viene rieletto podestà in modo illegale. (Agosto ?).
(HE) Scontri tra i due principali partiti, che causa la spaccatura del popolo. I beccai energicamente ristabiliscono l’ordine. (Metà agosto).
(HE) Una commissione di 42 sapientes scelti nelle societates effettua la riorganizzazione del popolo, chiudendo ai magnati. Il capitano del popolo viene però abolito, in seguito alla cattiva esperienza avuta con il Soresina.
(W1) 26 giugno: il comune decide la liberazione di tutti i servi di cui si pagherebbe il riscatto agli antichi padroni. 5855 servi appartenenti a 379 proprietari vengono riscattati a 8 lire per i minori di 14 anni (2768 in tutto) e a 10 lire per i maggiori (2987).
(TO) 8 maggio: Alberghetto di Ugo Alberici giudice interviene alla firma del compromesso fra Bologna e Faenza.
(TO) Laigone, figlio di Ugolino da Gesso, è tra gli anziani. - 1257
(AF) Sarebbe stata abbattuta la Porta Galeria assieme ad altre quattro della cerchia dei Torresotti (tra cui porta S.Felice e porta Barbaria).
(FI) La città vecchia si unisce alla nuova.
(FI) Viene costruita la torre de’Galluzzi, in corte Galluzzi. I Galluzzi sono Geremei.
(FI) La famiglia Lambertini è documentata con 153 servi.
(HB) Per decreto del comune e con denaro pubblico, è avvenuta la liberazione di tutti gli schiavi e schiave di Bologna. 10 lire per i maggiori di 14 anni, 8 lire per i minori. Costoro sono molte migliaia di ambo i sessi. Tutto è scritto negli archivi di Bologna.
(HB) Rappresaglia di Bologna contro Cunio che non lasciava passare il grano per Bologna.
(HB) E’ molto famoso il giurista Accursio.
(HB) Sono stati distrutti i serragli della città antica di porta Stiera, di Barberia, di Stra’ Maggiore, S.Stefano e del borgo di Galliera.
(ST) E’ documentato il ponte di S.Ruffillo.
(SB) Prosegue il processo di liberazione dei servi.
(SB) Il 3 giugno il Consiglio decreta che tutti coloro che abitano in città e nel territorio devono essere ritenuti liberi, vietando a laici e ad ecclesiastici di rivendicare alcuno come proprio servo. Pene particolarmente severe agli enti e le persone ecclesiastiche.
(SB) Vengono così riscattati 5855 servi, appartenenti a 379 proprietari: vi sono 2768 minori di 14 anni, riscattati a lire 8 l’uno e 3087 maggiori di 14 anni, riscattati a lire 10 l’uno. L’operazione costa così 53.014 lire, da pagare in 3 rate annuali entro il 1259.
(SB) Il potestà, per mantenere sè ed il suo seguito (almeno 25 persone) guadagna 300 lire al mese.
(SB) Un muratore gudagna una lira lavorando 5 giorni d’estate o 7 giorni d’inverno.
(SB) Viene ordinato ai rustici che si sono trasferiti in città negli ultimi 5 anni di ritornare nel contado, iscrivendosi nelle liste dei fumanti.
(E6) Nasce lo studio della Sorbona (R. Sorbon).
(HE) E’ podestà Bonaccorso da Soresina.
(HE) 17 febbraio: solo oggi Bonaccorso da Soresina emette la sentenza per Faenza. Faenza rimane città aperta e sottomessa a Bologna. Deve accettare podestà o, se richiesti, capitani del popolo nominati da Bologna. Viene compresa nel territorio doganale di Bologna e si obbliga a prestazioni militari. Accetta inoltre la moneta bolognese.
(HE) 6 marzo: sentenza per Bagnacavallo sostanzialmente uguale a quella emessa per Faenza.
(HE) In A.S.B., libro delle Accusationes (Podestà), si documentano accusationes dei ministrales per delitti avvenuti nella loro capella.
(HE) Esistono già da tempo gli statuti dei cunzatores.
(HE) Esistono da tempo gli statuti dei beccarii.
(HE) Statuti dei mercanti di lana bisella che accolgono anche i fabbricanti.
(HE) Albertus Principi è fa parte della commissione degli statutari del popolo.
(HE) Il capitano del popolo Gregorius Frigidus è presente nei documenti per tutto l’anno.
(HE) Si crea la figura del syndicus, con un ulteriore funzione di controllo sugli officiales comunis (portando ad un declino della figura di inquisitor rationis). Quest’anno ne viene nominato uno per controllare tutti gli officiales.
(HE) Viene creato il Registro Nuovo in cui i documenti sono classificati per oggetto.
(HE) Finalmente il comune prende possesso del ponte sul Reno.
(HE) (?) Accordi reciproci di esenzione di passagium con Forlì e Faenza.
(HE) Odofredo viene scelto come arbitro per le rappresaglie tra Bologna e Ravenna.
(HE) Vengono demoliti 5 serragli.
(HE) Autunno: una commissione di 24 persone prende ulteriori provvedimenti e si appresta a mettere la legislazione in mano al popolo (operazione che dura 3 anni).
(HE) Lambertazzi e Geremei partecipano ai dissidi di Faenza tra Manfredi e Accarisi. Viene tentata una pace imponendo matrimoni incrociati (esiste a tal riguardo una sentenza riguardante gli Arienti e loro avversari).
(HE) I 24 sapientes disapprovano lo spirito da Crociata della spedizione contro Ezzelino e fanno dipendere per l’avvenire qualsiasi decisione di guerra alla maggioranza delle societates.
(HE) I Lambertazzi guadagnano il favore del popolo e ne approfitta Brancaleone degli Andalò che ridiventa senatore del popolo romano.
(HE) 19 ottobre: Brancaleone degli Andalò impegna in Campidoglio il mantovano Alberto Greco (eletto podestà di Bologna per l’anno prossimo) a favorire gli interessi della sua famiglie e della sua parte in Bologna.
(HE) Brancaleone riprende la sua politica antiaristocratica e viene minacciato di scomunica dal papa Alessando IV che si ritira a Viterbo.
(HE) In base agli accordi con Bologna dello scorso anno e di quest’anno Faenza si fa inviare annualmente i podestà da Bologna. Da adesso, tranne qualche scaramuccia iniziale, la vita procede tranquilla a Faenza.
(HE) Anche Bagnacavallo viene trattata come Faenza, ed anche ivi la tranquillità regna. Col tempo viene anche data più democrazia (anciani et consules) e più autonomia.
(HE) Forlì, dopo gli accordi dell’anno scorso è sostanzialmente indipendente da Bologna, anche se i podestà vengono chiamati da Bologna.
(HE) 2 agosto: Bologna propone un trattato che gli consente di impadronirsi del porto di Ravenna, ma riceve un rifiuto dalla città romagnola.
(HE) Ottobre: perdurano le trattative con Ravenna per il suo porto.
(HE) A Ravenna c’è un podestà bolognese.
(HE) Alberto Caccianemici è podestà a Imola.
(MP) I borghi esterni vengono considerati parte integrante della città.
(G8) Arimondo dei Codigelli, con i fratelli Gerardo e Bonaccursio possiede 10 servi.
(G8) Bilinasia, moglie di Aimerico Codigelli possiede 4 servi.
(W1) Di quest’anno è la costruzione della torre dei Galluzzi nell’omonima corte. I muri sono spessi alla base 3,10 metri. In quest’epoca sono già in vigore le disposizioni comunali che limitano l’altezza della torri a 30 ponti (circa 40 metri). Lo spessore dei muri è in contrasto con il limite sull’altezza. Indizi però come il dilavamento dei mattoni nella parte sommitale fanno pensare che la torre sia rimasta a lungo incompiuta e senza adeguata protezione.
(CA) Sono documentati servi e ancille liberati dalle famiglie signorili dei Baruffaldi della Rocca di Vigo.
(TO) Dei 5855 servi liberati, 10 sono della famiglia Asinelli.
(TO) 39 (non 71, come asserisce il Gozzadini) sono i servi e ancelle inscritti alla famiglia Alberici: 22 sono posseduti dagli eredi di Arpinello di Gerardo Alberici, 16 al servizio di Soriana, moglie di Zaccaria di Gerardo Alberici, ed uno soltanto alle dipendenze di Richeldina, moglie di Guascone di Gerardino Alberici.
(TO) I Carrari risultano avere solo un servo: l’ancella di Guisla, moglie di Vittore Carrari.
(TO) Arimondo Codigelli (lo stesso già ricordato tra il 1214 ed il 1218), con i fratelli Gerardo e Bonaccursio possiede 19 servi e 4 ne possiede Balinasia, moglie di Aimerico Codigelli. L’ultimo dei Codigelli documentato sarà Galvano, ministrale.
(TO) Guido di Odone Ghisilieri ha 12 serve (di cui 6 ancelle), mentre sotto il nome di Oseletto Ghisilieri ne figurano 13, dei quali 6 minorenni, infine sotto il nome di Ugolino Ghisilieri vi sono solo 5 servi.
(TO) I Guidozagni risultano avere pochi servi, in condominio fra Giacomo di Zagno e altri due proprietari, ed un’unica ancella, al servizio di Bartolomea, moglie di Guglielmo di Guido Zagno.
(TO) Laigone di Gandolfo da Gesso, padre di Boninsegna, ha 58 tra servi e ancelle.
(TO) Gandolfo e Tommasino di Ranieri da Gesso hanno 93 servi.
(TO) Gli Oselletti hanno 27 servi, di cui 24, tra cui 10 ancelle, posseduti da Rambertino di Oselletto Oselletti; 3 di cui 2 minorenni sono al servizio di Uguccione e Ugo Oselletti. Tutti questi Oselletti appartengono al quartiere di porta Ravegnana. - 1258
(FI) Il podestà Greco Alberto ordina il rinnovo dello steccato che viene ripristinato da Cornacchione di Ghino, per lire 900.
(HB) Viene decapitato lo scolaro Raimondino per avere ferito il gonfaloniere Nicolò di Pietro Leoni.
(HB) Lamberto Ramponi risolve pacificamente le discordie sorte quest’anno tra Carbonesi e Galluzzi, tra Artenisi e quelli di Castel de’ Britti, e tra Lambertini e Scannabecchi.
(HB) Pioggia dall’autunno a Natale: non si è potuto seminare.
(HB) La città di Faenza (che non ha mantenuto le promesse a Bologna) è stata attaccata e i suoi fossati sono stati riempiti (pare non avessa mura!).
(HB) Anche Forlì è attaccata e sconfitta.
(HE) Da quest’anno (e fino al 1264) sono documentati scambi di corrispondenza tra Enzo ed il suo vecchio compagno di prigionia Boso da Dovara a Cremona: si parla di ostaggi bolognesi a Cremona e di consizioni per il loro rilascio.
(HE) Statuti dei muratori.
(HE) Frammenti degli statuti dei Pallicciai Veteres e Novi: essi comprano le pelli dai mercatores, le fanno lavorare ai laboratores a cui fissano i prezzi e le vendono all’ingrosso e al minuto.
(HE) Rappresaglie consentite contro l’arcivescovo di Colonia ed il re di Boemia (richieste da mercatores).
(HE) Sulle monete: … nomine pensionis unum bisantium aureum vel 20 sol. bon. parv. .
(HE) Uno studente genovese ferisce un funzionario comunale. Dopo il processo viene giustiziato. Nasce tensione tra comune e università.
(HE) Si affida ad un carpentiere il restauro della circla.
(HE) Estate: Brancaleone degli Andalò, con il cugino Bonifacio, che regge il comune di Siena, e con lo zio Loderingo, podestà di Reggio, partecipa all’attacco contro Firenze guelfa su istigazione di Manfredi.
(HE) Novembre: in Inghilterra giunge la notizia della morte di Brancaleone degli Andalò presso Corneto. Gli succede Castellano.
(HE) Pasqua: scontro tra i Lambertazzi ed i Geremei guidati dai Galluzzi.
(HE) Dopo la morte di Brancaleone degli Andalò, i Geremei riescono a fare eleggere podestà per l’anno prossimo il guelfo modenese Giacobino Rangoni.
(HE) Castellano degli Andalò, fino ad ora podestà di Fermo, viene nominato senatore dai romani. E’ stato fino ad ora sostenitore dei Manfredi.
(HE) Si deve essere giunti ad un accordo sulla questione del Frignano nel contenzioso tra Modena e Bologna. Tale accordo prevede la rinuncia di Modena a tutte le pretese sul Frignano in cambio del condono di una parte rilevante di sottomissione.
(HE) Venezia costruisce il castello di Marcamò su un’isola nel punto in cui il Po di Primaro ed il ramo fluviale di Cavodorzo si dividono. Lo scopo di tale castello è il controllo del traffico navale dal Po di Primaro al mare e a Ravenna
(HE) 1 agosto: negli statuti della societas dei Castelli si esprime l’intenzione di una attacco a Cervia, istigata alla ribellione da Venezia.
(HE) (?) Bologna affida ad una commissione il compito della riorganizzazione di Cervia: si decide l’elezione a Bologna delle autorità locali e degli officiales comunis.
(HE) Il Villola documenta scarsità di raccolti in questo periodo.
(HE) A Ravenna c’è un podestà bolognese.
(HE) Alberto Caccianemici è podestà a Imola.
(MP) Il comune incarica mastro Cornacchione di S.Felice per il riattamento del palancato. Il contratto d’appalto prevede lavori di restauro e di rifacimento dei tratti caduti o distrutti. Si prevede anche una garanzia di cinque anni. Il compenso viene pattuito in 900 lire, poi ridotte a 750 poichè si scopre che il Cornacchione è responsabile del ferimento di tal Pasitto di Valesano. Nel contratto si parla di palancato, terafitule, bragherii, ligue, palanche, mesuli.
(W1) Esiste la compagnia di S. Eustachio presso la chiesa di S. Cristoforo di Saragozza o delle Muratelle. Di quest’anno si possiedono gli statuti, secondo i quali vi sono otto ministrali, di cui quattro per la zona al di qua (ad occidente) dell’Aposa e quattro per la zona al di là (ad oriente) dell’Aposa. Anche se vi è una componente devozionale, essa non è l’unica.
(TO) Dramma tra Galluzzi e Carbonesi causato da un matrimonio clandestino tra un Carbonesi ed una Galluzzi. Tutto si conclude con un assedio alle case dei Carbonesi, durante il quale muore il giovane Carbonesi, e con il suicidio (o omicidio ?) della Galluzzi.
(TO) Lambertino Ramponi, “cavaliero di molta autorità” si impegna per fare cessare le lotte feroci tra Galluzzi e Carbonesi, e fra Scannabecchi e Lambertini. - 1259
(HB) La torre Galluzzi è arrivata a 26 ponti.
(HB) Gravi scontri tra Galluzzi e Carbonesi con morti e feriti: i responsabili hanno pagato grosse multe.
(IP) Il termine de hora viene sostituito da de contrata negli statuti.
(SB) Aumenta il prestigio dei notai.
(73) I fratres de penitentia sono iscritti nelle venticinquine, ma possono essere sostituiti in caso di mobilitazione.
(13) Non compare più la rubrica sui lavori da fare per il canale di Reno per cui si può pensare che quest’anno siano finiti.
(13) 5 giugno: appalto di lavori che tendono a migliorare la navigazione sul Navile e a protrarla verso la città: viene fatto il contratto con tale Nascimbene Restani.
(16) Gravissima carestia.
(F6) 6 aprile: Dominus Gerardus presbiter rector hospitalis de Casagliola protesta contro l’arciprete di Roffeno Aygo perchè dictum mollendinum non molletur continue ut facere consuevit …, poichè a quanto pare Aygo toglieva l’acqua al canale del mulino stesso.
(HE) Si documenta la partecipazione dei mercatores al trasporto ed alla vendita del sale di Cervia.
(HE) L’unione tra notai e giudici deve essere già fallita perchè troviamo i giudici riuniti in una speciale associazione, con propri statuti, matricola e rettori.
(HE) Negli statuti mancano norme per l’elezione delle cariche delle comunità rurali. Forse l’elezione avviene nelle comunità rurali stesse.
(HE) I podestà della montagna acquistano maggiore autonomia nelle funzioni giudiziarie e penali.
(HE) La tensione tra università e comune sfocia in una soluzione non favorevole al governo cittadino: Alessandro IV spinge gli studenti ad emigrare (anche a causa dell’aiuto di Bologna a Castellano degli Andalò contro Roma). Probabilmente una parte emigra a Padova e così Bologna cede alle richieste degli studenti. Si stabilisce che nessuno scolaro possa essere condannato senza la difesa del proprio maestro. Simultaneamente viene tolto l’obbligo di giurare per gli scolari cives nei confronti dei rectores forensium (disposizione emessa negli anni 40). Cessa la protezione verso gli insegnanti, che così devono obbedire ai rettori.
(HE) Primavera: Castellano degli Andalò viene deposto dai suoi avversari, la sua familia incarcerata ed egli si rifugia in Castel S.Angelo. Si salva grazie agli ostaggi a Bologna (come quattro anni fa Brancaleone).
(HE) Alessandro IV chiede la liberazione degli ostaggi a Bologna. Bologna, forse influenzati dagli svevi, popolari in Lombardia, rifiutano.
(HE) Alessandro IV lancia l’interdetto su Bologna e chiede agli studenti di lasciare la città. I Geremei soffiano sulla brace.
(HE) Castellano degli Andalò ottiene la libertà grazie al movimento dei flagellanti.
(HE) Uberto Pallavicini abbandona il partito di Ezzelino da Romano ed anzi lo annienta con l’intervento di Milano ed altre città. Bologna rimane neutrale.
(HE) Luglio: a causa della scarsità dei raccolti, viene rinforzata la commissione preposta alle forniture di grano con membri delle societates (la vecchia commissione era di 8 membri ?). Tale organo inaspisce le disposizioni vigenti in materia di approvvigionamento ed incetta di grano. Crea un premio per il grano importato dall’esterno e sospende le rappresaglie contro i produttori di grano (Romagna, Marca anconetana, Spoleto, Puglie, oltre a Venezia e Ferrara) a condizione della contropartita: il permesso di importare viveri a Bologna. Il comune ottiene dal consilium un prestito forzoso per l’acquisto di cereali e si sospendono per un anno le rappresaglie contro Toscana e Lombardia per ottenere crediti dai banchieri di quelle regioni. Tutti i comuni romagnoli accettano le richieste di Bologna, con l’eccezione di Ravenna, che ha bisogno di una minaccia di guerra per adeguarsi.
(HE) Podestà di Ravenna è il conte guelfo Azzo di Bagnacavallo.
(HE) (?) Tommaso da Fogliano assume a Ravenna il comando del partito dei Traversari e si comporta come se sia il conte imperiale di Romagna.
(VI) Muore Fabro de’ Lambertazzi. Gli succede nel primato della parte Castellano degli Andalò.
(AG) I modenesi incominciano a trasgredire i patti della pace.
(W1) Statuti sui portici: viene ribadito il divieto di occupare con il portico suolo pubblico; si richiede che i portici vengano mantenuti sempre sgombri e che non si faccia nulla per diminuirne l’altezza che è fissata in, almeno, 7 piedi (m. 2.66).
(W3) E’ documentata la cappella gentilizia dei Bulgari. Si trovava nel luogo ora occupato dall’Archiginnasio come parrocchia con il nome di S. Maria dei Bulgari.
(W8) Viene scavato il canale Navile dalla Beverara alla Pegola.
(TO) Guiduccio Ramponi viene chiamato podestà a Siena. - 1260
(HB) S.Alberto Magno (Domenicano) passa per Bologna ed è ricevuto dalla cultura cittadina: era di ritorno da Roma dopo avere fatto bruciare il libro eretico “Vangelo Eterno”.
(HB) Sarebbe morto quest’anno Accursio, sepolto in S.Franceso in un sepolcro a piramide. Lascia 2 figli dottori.
(HB) Si stabilisce nell’ospedale della Vita la compagnia dei battuti: ci sono state processioni di autoflagellanti da Imola a Bologna e da Bologna a Modena. La compagnia origina da Perugia.
(HB) Viene fatto vescovo di Bologna Ottaviano Ubaldini, dopo la morte di Giacomo Boncambi.
(SB) Il movimento dei flagellanti raggiunge Bologna (da Roma).
(23) Risorta devozione dell’Alleluja che probabilmente causerà la nascita dei frati gaudenti.
(16) A seguito della carestia dell’anno scorso, la multa in caso di pesce venduto all’ingrosso a forestieri passa da lire 5 a lire 10.
(HE) (?) Prima di quest’anno vi erano divieti per i mercanti forestieri che ne limitavano l’operatività al di fuori di fiere. Tali provvedimenti erano contro i fiorentini.
(HE) Negli statuti mancano norme per l’elezione delle cariche delle comunità rurali. Forse l’elezione avviene nelle comunità rurali stesse.
(HE) In questo periodo, i mercanti bolognesi non devono pagare passagium nè a Modena, nè in Romagna da Imola a Cervia, e nemmeno a Venezia.
(HE) Sono documentate falsificazioni di monete.
(HE) Quest’anno è documentata la cessione a imprenditori privati della gestione della dogana.
(HE) Bologna si riserva ogni diritto sulle saline di Cervia.
(HE) Alberto Scolari, nipote di Ottaviano Ubaldini, diviene arcidiacono. Alberto è entrato nel capitolo grazie ad Ottaviano, assieme agli altri nipoti Ubaldino, Ruggeri e Ottaviano.
(HE) Ottaviano Ubaldini (il giovane) è citato per l’ultima volta come canonico di S.Pietro. Diviene Vescovo alla morte di Giacomo Boncambio.
(HE) Entrano dalla Romagna i flagellanti (che si diffonderanno lungo la via Emilia).
(HE) E’ documentata l’assemblea del consilium populi nel palatium com. de medio. (?) Viene anche sostituita la vecchia cappella comunis con una nuova.
(HE) (?) Guido Ghisilieri, Fabruzzo Lambertazzi, Paolo Zoppo da Castello e Ranieri Samaritani sono seguaci dei poeti raccolti da Federico II attorno a sè e si servono dell’idioma volgare.
(HE) La legislazione è in mano al popolo.
(HE) Gennaio: disposizioni legislative cercano di prevenire disordini.
(HE) Pasqua: lotte violenti tra gli Andalò ed i loro sostenitori ed i guelfi guidati dai Galluzzi. Il podestà interviene con forti multe ed esponenti di entrambi i partiti vengono allontanati.
(HE) Una ambasceria bolognese al papa testimonia la perdita di potere dei Lambertazzi.
(HE) Autunno: battaglia di Montaperti, in cui i sostenitori toscani di Manfredi sconfiggono i guelfi fiorentini al cui fianco combattono amici bolognesi ed estendono il loro dominio sul crinale appenninico, preoccupando il governo bolognese ed avvicinandolo quindi ai Geremei.
(HE) Autunno: Bologna è raggiunta dal movimento dei flagellanti che inneggiano alla pace contro Manfredi ed i suoi sostenitori ghibellini.
(HE) Castellano degli Andalò, tornato a Bologna, si ritira a vita privata.
(HE) Bologna chiama il podestà da Genova: Lanfrancus Ususmaris. Forse si appresta ad azioni contro Venezia, ma la situazione interna glielo impedisce.
(HE) Il comune si è talmente impoverito a causa delle misure per i cereali che sospende lo stipendio agli officiales.
(HE) Estate: Venezia organizza un attacco contro Ravenna (fa un trattato con Rimini). Non ci sono notizie precise sulle azioni belliche.
(MP) Esiste entro porta Mascarella il convento delle monache di S.Guglielmo (entro la porta sulla destra uscendo).
(W3) Ha origine dal movimento dei Disciplinati la confraternita di S. Maria della Vita.
(W3) Nasce a Perugia il movimento dei Disciplinati o Flagellanti o Battuti, ad opera di un laico datosi alla vita religiosa: Raniero Fasani.
(VO) Sorge la compagnia dei battutiad opera del frate Ranieri Barcobini Fasani.
(TO) Il beato Bonaparte Ghisilieri, seguace di Raniero Fasani da Perugia, aiuta quest’ultimo ad introdurre la compagnia dei battuti a Bologna, ma potrebbe anche essere leggenda.
(TO) Ramberto Ghisilieri, podestà a Padova, viene cacciato a furor di popolo, forse ingiustamente. Infatti alla figlia Drusiana viene concesso (non si sa se quest’anno o negli anni successivi) il diritto di rappresaglia di 3000 lire contro il comune patavino per i danni subiti dal padre.
(TO) Muore il cavaliere e letterato Nanne Guidozagni, che, dopo un funerale pomposo, viene tumulato in S. Giacomo di Savena.