- 1241
(HB) Prime strade lastricate da mattoni invece che da ciotoli di fiume.
(HB) Con l’aiuto dei Bolognesi, Venezia espugna Ferrara.
(HB) 8.000 (!) bolognesi sono partiti per la crociata.
(OT) Indulgenze concesse da Ottaviano I Ubaldini per la ricostruzione della chiesa di Montovolo, distrutta da un incendio avvenuto ex immissione diabolica.
(SB) Faenza, assediata da Federico II, cade, malgrado l’aiuto di Bologna. Federico farà comunque fatica a sfruttare questa caduta.
(HE) Marzo: esiste la volontà di liberare Faenza ed esiste la proprosta della Lega di fornire 3000 uomini per questo mese a Bologna.
(HE) Primavera: il piano della Lega di aiuti a Faenza probabilmente fallisce a causa dell’intervento di Enzo, figlio di Federico.
(HE) Medicina non è sotto il dominio bolognese. Ciò accelera la fine di Faenza.
(HE) 14 aprile: Faenza si arrende a Federico a causa della fame e di alcuni tradimenti tra cui documentato è quello del conte di Cunio.
(HE) I Bolognesi assaltano di sorpresa Bazzano, ma l’attacco ha scarsi risultati.
(HE) Maggio: Bologna si accorda con gli avversari occidentali per lo scambio dei prigionieri. Sono documentati tali scambi con Parma.
(HE) Quaresima: processo contro il chierico Anselmo, accusato di avere mandato missive a Enzo e al comandante imperiale di Imola Vitale.
(HE) Corre voce che Ottaviano degli Ubaldini, già allora procurator della chiesa bolognese sia stato proditor Faventiae.
(HE) Federico si appresta all’attacco di Bologna insediandosi in Imola ed incaricando Enzo di raccogliere truppe in Toscana.
(HE) Gli imperiali sconfiggono la flotta genovese e catturano i prelati in viaggio per il concilio.
(HE) Federico, avuto la notizia della vittoria su Genova, cambia i suoi piani e decide di attaccare lo stato della Chiesa.
(HE) 18 maggio: Federico è a Faenza.
(HE) Inizio giugno: Federico inizia il viaggio verso sud, ma tace al re d’Inghilterra lo scopo di attaccare il papa.
(HE) Corre voce che Federico abbia rinunciato ad attaccare Bologna dietro pagamento di un riscatto, ma tale notizia non ha molto credito.
(HE) Enzo si trattiene per tutto l’anno con l’esercito in Romagna.
(HE) Da giugno in poi: Bologna conosce un po’ di tregua.
(HE) La Romagna entra nel sistema di regioni governate autocraticamente secondo il modello imposto dall’imperatore: ogni città riceve castelli e guarnigioni imperiali e devono consegnare molti ostaggi; i signori feudali riacquistano entro certi limiti autonomia. A capo del governo c’è Tommaso da Matera, che è anche podestà di Ravenna, ed è preposto ai podestà imperiali. Collecta vengono versate ai funzionari imperiali da cittadini e istituzioni religiose. Viene ostacolato con vari mezzi il commercio con città nemiche.
(HE) Bologna chiama a podestà il famoso milanese Ottone da Mandello.
(HE) Fine anno: ai posti di confine fortificati recentemente ad est, sud ed ovest vengono destinati comandanti e guardie.
(HE) Viene ristabilito il dominio imperiale sulla Romagna. Mainardino non ha però alcun ruolo.
(HE) (?) Viene retto con un sistema simile alla podesteria della montagna il territorio di Medicina.
(HE) In un documento dell’archivio Lambertini viene citato uno iudex comunis ed un miles ad discum sententiarum.
(HE) Da adesso cala l’afflusso degli studenti, a causa dello scontro con l’imperatore. Da adesso in poi si concede agli scolari forenses gli stessi diritti dei cives, per invogliarli a rimanere, senza averne i doveri.
(HE) Si comincia a pavimentare uniformemente le strade con mattoni. Le spese sono sotenute dai proprietari delle case.
(W1) 25 aprile: i prelati si imbarcano su 27 galee genovesi per partecipare al concilio. Federico fa salpare la sua flotta e quella pisana.
(W1) 3 maggio: violenta battaglia navale alla Meloria, in cui 22 galee genovesi vengono affondate. Forse Enzo è presente.
(W1) Enzo è all’assedio ed alla conquista di Ferrara. - 1242
(HB) Viene costruito il castello dell’Uccellino (Lusolino) in mezzo alle paludi.
(HB) Azzo del Frignano si impadronisce del castello di Roffeno: catturato viene giustiziato nella piazza del mercato dopo essere stato trascinato a coda di cavallo.
(HE) Gualtieri da Acquaviva è podestà imperiale di Imola.
(HE) Gennaio-marzo: Ottone da Mandello rimane in carica anche per i primi tre mesi di quest’anno con il titolo di defensor civitatis. (E’ documentato in carica il 16 marzo).
(HE) Podestà di Bologna è Umberto Visconti (probabilmente solo da aprile.
(HE) Inizio anno: ai posti di confine fortificati recentemente ad est, sud ed ovest vengono destinati comandanti e guardie.
(HE) Viene eretta la torre dell’Uccellino all’imbocco del naviglio bolognese.
(HE) La poltrona pontificia è vacante.
(HE) Ottone da Mandello approffittà della latitanza papale per occupare le enclaves matildiche di Medicina e di Argelato, fino ad ora papali.
(HE) Viene istruito un processo per una rissa tra Geremei e Lambertazzi.
(HE) La carica del massarius viene riunita nelle mani di una sola persona.
(HE) Anche Modena si adegua alla convenzione monetaria di Bologna sulla parità lira bon.- imperiale.
(HE) E’ documentata l’attività di Odofredo come consigliere presso le autorità cittadine.
(HE) E’ nominato il battistero di S.Giovanni presso la cattedrale: verrà demolito da mastro ALberto e probabilmente fatto ricostruire un po’ più lontano.
(W1) Muore il papa Gregorio IX.
(W1) Enzo viene ferito gravemente ad una coscia da una freccia di balestra in Lombardia. Ritorna a Cremona per svernare.
(W1) L’inverno 1242/1243 è così freddo che il Po è gelato e si può attraversare a piedi. - 1243
(HB) Costruito un fortilizio a Roffeno.
(HB) L’Aposa è straripato passando sopra al ponte di Ferro (S.Damiano).
(SB) A Vercelli, podestà Guglielmo da Soresina, vengono liberati i rustici del contado da ogni onere feudale nei confronti dei padroni delle terre che essi coltivavano.(HE) Enrico Testa da Arezzo è podestà imperiale di Imola.
(HE) Federico perde Cervia e le sue saline, occupata dai veneziani.
(HE) ? Enzo manovra i sostenitori di Federico a ovest di Bologna: Modena, Reggio, Parma e Cremona. Affida a Modena le piccole operazioni di confine contro Bologna e si serve di Cremona come base per scorrerie contro Milano e soprattutto contro Piacenza.
(HE) Aprile: il podestà di Bologna riferisce al podestà di Milano delle scorrerie fatte contro S.Cesario, Savignano, Bazzano, Panzano e Nonantola.
(HE) Statuti dei fabri de ferris grossis, che dipendono dalla più grande società dei Fabbri.
(HE) Sono documentati homines maxenate nel trattato con Ferrara. Si tratta del gradino socialmente superiore ai servi, dovendo pagare alcune imposte ed essendo chiamati al giuramento d’obbedienza alle autorità locali.
(HE) Agosto: gravi disordini causati da Geremei e Lambertazzi. Il podestà interviene con misure punitive ed allontana membri di tutte e due le fazioni.
(HE) Viene definita una lite tra Altedo e la Chiesa bolognese per le decime.
(HE) Disposizione che esenta gli scolari forenses dall’esercito.
(HE) (?) Il mercato dei manoscritti universitari viene posto sotto il controllo del comune. Vengono emanate inoltre disposizioni tendenti a migliorare la sicurezza degli studenti. Per contro si cerca ulteriormente di legare gli studenti a Bologna e si proibisce espressamente agli scolari cives di sottoporsi con giuramento ai rettori dei forenses.
(W6) Muore (?) il lettore Roffredo Beneventano. - 1244
(HB) Pace tra parecchie famiglie nemiche tra loro:
Delfini – Malatacchi
Torelli – Andalò
Griffoni – Andalò
Artenisi – quelli di Castel de’ Britti
Galluzzi – Carbonesi
Lambertini – Scannabecchi.
Matrimoni incrociati per saldare la pace fatta. Merito di ciò fu del domenicano Giovanni da Vicenza, tornato a Bologna.
(C2) Viene assegnato il nome alla chiesa di S.Alberto (di Savena) essendovi sepolto il beato Alberto Parisi, abate bolognese dei vallombrosani. La notizia è però dubbia ed è del Masini.
(HE) Castelfranco viene usato come deposito di vettovaglie.
(HE) E’ documentato un pagamento di una collecta da parte dei canonici imolesi.
(HE) Sono documentati scambi di prigionieri tra Bologna e le città imperiali (Modena).
(HE) I castelli di confine sono forniti di armi da lancio. Tali castelli si susseguono a nord da Sestola e da Rocca Corneta fino a Crevalcore, mentre a est, dove c’è minor pericolo si pensa solo a Castel S.Pietro e Castel S.Polo.
(HE) ? Ottaviano Ubaldini riesce ad avere ragione delle lotte di fazione tra guelfi e ghibellini ed ottiene la fiducia della città.
(HE) Maggio: Innocenzo IV eleva Ottaviano Ubaldini a cardinale diacono di S.Maria in via Lata.
(HE) Statuti dei Salaroli che tengono presso il Po a Dugliolo un loro rappresentante.
(HE) Sono documentati homines maxenate nel liber juramentorum.
(HE) Sono documentati gli arimanni nel liber juramentorum. Si tratta di persone che ricevono un podere in cambio di servitia, con un rapporto con il dominus che però sembra potere essere facilmente sciolto.
(HE) Il podestà, con l’aiuto di Ottaviano degli Ubaldini, compone la pace tra gli avversari Geremei e Lambertazzi, imponendo anche matrimoni.
(HE) Collecta ai cives di 33 den. pro 100 lib. estimi.
(HE) Innocenzo IV rifiuta entrambi i candidati del capitolo di S.Pietro e nomina vescovo il proprio vicecancelliere: Giacomo dei Boncambio di Bologna (domenicano).
(HE) Si è già raggiunto un certo assetto dell’universitas, che da ora si divide in universitates di ultramontani e di citramontani, dirette da un rettore. Le universitates riguardano gli studenti forenses. Ogni nazione partecipa all’elezione del rettore e delega uno o più consiliari alle adunanze del consiglio dell’università. Questa organizzazione esclude gli scolares cives ed il corpo insegnanti (di Bologna o no).
(HE) Fine anno: si acquistano i terreni per il palazzo ‘nuovo’ del comune.
(W1) Il Palatium Novum Comunis Bononie si affianca al Palatium Vetus.
(TO) Tommaso Carrari ottiene la cattedra di diritto. - 1245
(FI) Si costituisce definitivanmente il comune Bolognese.
(HB) Con le rendite dei mulini si provvede a sostentare i fuoriusciti di Brescia, scacciati dall’imperatore e rifugiatisi a Bologna.
(HB) Portata a Bologna dalla Francia (dal re di Francia) una spina della corona di Gesù (dai domenicani …).
(ST) Gli estimi di Savignano Longareno citano parecchi Pisani, de Pisis, etc.
(IP) Terminationes, ovvero uniformazione all’interno e all’esterno della seconda cerchia di mura, con delimitazione del suolo pubblico mediante picchetti (termini).
(FB) Si inizia il palazzo detto novum.
(OT) Già da quest’anno si registrano pellegrinaggi a Montovolo, nel mese di settembre.
(OT) Negli estimi si parla di Cantaglia.
(OT) Negli estimi si parla di Sterpolum (Gli Sterpi).
(SA) Istituito il capitano del popolo.
(31) Gli estimi citano “Scolcola” e vengono pure citati i Lambardi.
(23) Si costituisce costituzionalmente il comune popolare sulla base delle società delle arti e delle armi.
(16) Gli statuti di questo periodo non danno regole precise per la pesca, al contrario di quanto avviene per la caccia. Si trova solo che il pesce che giunge ad portum (Maccagnano) non deve essere venduto all’ingrosso ai forestieri, ma solo ai bolognesi, pena multa di lire 5. Altre disposizioni vietano l’acquisto per poi rivendere di gamberi e cavedani. Ancora sui gamberi, i pescivendoli non possono separare i grandi dai piccoli e devono venderli a non più di un denaro ogni 20.
(HE) Innocenzo IV conferma al vescovo di Cervia i suoi possedimenti e diritti.
(HE) Trattative di pace con il papa Innocenzo IV concluse con il fallimento sul problema lombardo.
(HE) Innocenzo a trattative concluse si reca a Lione per il concilio.
(HE) Federico torna nella pianura Padana, per cui Bologna si trova sostanzialmente circondata.
(HE) Federico assegna Medicina ed Argelato al figlio di Salinguerra.
(HE) Tentativo di rivoluzione a Parma, sedato dalla presenza di Federico.
(HE) Sommossa a Reggio: i guelfi Roberti si allontanano e si rifugiano in gran parte a Bologna.
(HE) Novembre: a Gorgonzola Enzo combatte temerariamente.
(HE) Nel Liber Censuum, nella descrizione delle fortificazioni della città, risulta che i quartieri si congiungono nella attuale Piazza Maggiore.
(HE) (?) Dai primi statuti noti si apprende che il miles non ha privilegi nobiliari ma piuttosto il significato militare noto.
(HE) (?) Dai primi statuti noti, il comune impedisce a osti, mugnai, fornai, burattatori e brentatori di raccogliersi in associazioni. Questo per provvedere la popolazione della città di sufficienti derrate alimentari. Tali lavoratori quindi vengono esclusi dalla vita pubblica e vengono equiparati ai laboratores salariati dipendenti dai maestri delle arti. Vengono esclusi persino dalla contio.
(HE) Albertus Principi è consul mercatorum.
(HE) Si documenta un danno al commercio bolognese (sul sale ?) ad opera di Federico II.
(HE) Viene istituito un ufficio per la verifica delle exempte, per evitare abusi. Vengono respinte le esenzioni di Piderla (vicino a Camugnano), Monteliuzzo (Frignano), Anzola e Savignano Longareno. Viene invece accettata Baratino (presso S.Martino in Argine) e Altedo.
(HE) Troviamo a Medicina un podestà con giudice e notaio.
(HE) Subentra il consilium parvum populi, in cui le societates sono rappresentate in maniera precisa dagli anziani e dai consoli dei mercanti e dei cambiatori, che divengono, assieme al podestà, i capi della politica comunale, prendendo parte attiva anche in guerra.
(HE) (?) Innocenzo IV apre il concilio che decreta la destituzione di Federico II.
(HE) (?) Nel giuramento degli statuti i popolari si impegnano ad appoggiare il governo contro tutti i nemici interni ed esterni.
(HE) (?) Si escludono i ministrales contratarum (che possono essere anche nobili) dal consilium.
(HE) Si deve ancora procedere per il rumor causato dai Lambertazzi.
(HE) Gli inquisitores rationis vengono aggregati agli altri officiales comunis e rimangono in carica persino un anno.
(HE) E’ ancora ritenuto valido il trattato concluso nel 1221 (o nel 1222) a Baratino.
(HE) E’ ancora ritenuto valido il trattato concluso nel 1231 per l’occupazione dei boschi di Altedo e Minerbio.
(HE) Il canale di Reno entra in città tra il Pratello e S.Felice.
(HE) Per gli estimi di quest’anno 5 persone di ogni comunità affiancano i funzionari bolognesi.
(HE) Odofredo appartiene alla commissione che deve esaminare le validità delle esenzioni del contado.
(HE) Nel registro nuovo viene descritta la circla.
(VI) Riforma del comune: si dà molta più importanza agli anziani, che vengono a costituirsi in magistratura. Tale riforma avviene dopo almeno due anni di scontri tra Lambertazzi e Geremei.(W1) 7 luglio: durante il Concilio di Lione il papa lancia una nuova scomunica all’imperatore.
(W1) Dopo il 7 luglio: l’imperatore convoca una dieta a Verona e si prepara ad attaccare Milano.
(W1) 8 novembre: Enzo deve attaccare i milanesi alle spalle, e prosciuga un canale artificiale a Cassano, che gli impedisce il passaggio. La battaglia si innesca a Gorgonzola, dove viene anche catturato perchè spintosi troopo solo in avanti, ma la vittoria gli arride e viene quindi liberato.
(W1) Secondo alcuni, il Palatium Bladii, già esistente all’inizio del secolo, viene ristrutturato e integrato nel palazzo costruito attorno alla torre degli Accursi, che da esso trarrebbe il nome.
(W1) Viene fatta una ricognizione per le case all’interno della cerchia dei Torresotti, definendo i confini con dei paletti, per delimitare il suolo pubblico. Si torna a ribadire la larghezza minima delle strade di 10 piedi all’esterno delle mura e di 8 piedi all’interno.
(W6) Muore Alessadnro di Hales, che ha scritto la Summa Theologiae.
(W8) Dopo quest’anno e prima del 1250 viene costruita la strada che, in linea retta, si stacca dalla via Emilia a Borgo Panigale e raggiunge S. Giovanni in Persiceto e Crevalcore.
(CA) Prima del 13 aprile: gli abitanti si Stagno rivendicano presso Bologna privilegi (probabilmente esenzione da tasse) anticamente avuti.
(CA) 13 aprile: sotto il podestà Filippo Ugoni vengono rifiutate le richieste di Stagno perchè non sufficientemente documentate. Nella stessa situazione si trovano Bargi e Le Mogne.(TO) Amadeo o Amideo d’Alberico (forse nipote (e non figlio) di Alberico legista) insegna all’università medicina.(CA) Dall’estimo di Creda si ha la sensazione che Le Mogne sia tuttora governata dal consorzio nobiliare di dieci anni fa. - 1246
(HB) Si inizia a costruire il castello di Scaricalasino ed il palazzo comunale (?).
(HB) La società dei toscani (sede in S.Stefano) è diventata più potente.
(ST) Viene costruito un castello a Scaricalasino.
(HE) Spedizione dei bolognesi contro Spilamberto con danni arrecati a S.Cesario, Savignano e Bazzano.
(HE) Sono documentati scambi di prigionieri tra Bologna e le città imperiali (Modena).
(HE) Firenze si sottomette all’imperatore.
(HE) Bologna, temendo minaccie da sud, costruisce la fortezza di Scaricalasino e viene istituita una nuova podesteria della montagna con sede proprio a Scaricalasino.
(HE) ? Si fanno sentire i Lambertazzi. Il popolo però rimane compatto.
(HE) ? Federico esericita in Romagna un’autorità di parte.
(HE) Autunno: Enzo deve portare con sè ostaggi di Modena per assicurarsi l’obbedienza degli Aigoni (rappresentanti del partito papale).
(HE) Documentata una indagine sui mancati partecipanti ad una cavalcata.
(HE) Esiste la societas dei notari con 8 consoli di cui uno massarius ed un altro syndicus.
(HE) Si vieta ai rustici di trasferirsi in città ed ottenere la cittadinanza (statuti).
(HE) Si riduce ulteriormente l’autonomia dei comuni del contado (statuti in tale senso quasi tutti di quest’anno): le comunità con più di 50 fumantes perdono il libero diritto di scelta per i loro podestà ed officiales comunis che vengono eletti a Bologna. Le comunità più piccole conservano il diritto elettorale e possono scegliere tra regime podestarile o consolare. La retribuzione per tutti i podestà è fissata in precise quantità di cereali.
(HE) Scaricalasino viene fortificata contro Firenze (imperiale) e diviene sede di una terza podesteria, con competenza sul territorio montano tra Sillaro e Savena. I funzionari delle tre podesterie sono eletti e retribuiti come officiales comunis. Tra le altre cose, devono riscuotere le imposte ai comitatini. Tengono inoltre le liste dei banditi pro debito et maleficio.
(HE) Una legge dice che non si possono fondare più nuove società e che comunque nuove associazioni non potrebbero fare parte delle societates populi, che detengono il potere.
(HE) Viene imposta una collecta nel comitato bolognese di 8000 lire.
(HE) Collecta a nobiles ed exempti di 3 sol. 6 den. pro 100 lib. estimi.
(HE) Il palazzo ‘nuovo’ è già finito.
(W1) Enzo cerca di conquistare Piacenza, ma la resistenza incontrata lo fa desistere.
(W6) Ha fine l’avventura vercellese dei legisti dello Studio. - 1247
(HB) I Bolognesi distruggono il castello di Bazzano, passato ai modenesi. In difesa di Bazzano erano accorsi Enzo e Azzolino da Romano, crudele tiranno.
(73) Prima venticinquina pervenutaci.
(HE) 16 giugno: cade Parma a causa del guelfismo interno. La coalizione delle città imperiali è in crisi.
(HE) Federico si impegna contro la città ribelle ed assedia Parma.
(HE) Enzo riceve dal padre l’incarico di andare incontro all’esercito accorso in soccorso di Parma e guidato dal cardinale Ottaviano Ubaldini. Tale esercito viene dal Nord. Ottaviano Ubaldini è legato papale.
(HE) Fine ottobre: i funzionari papali riescono a fare arrivare agli assediati di Parma approvvigionamenti.
(HE) Metà dicembre: Ottaviano degli Ubaldini rinuncia ad un attacco contro Federico e congeda il suo esercito. Dicerie in Parma su un possibile tradimento del cardinale. Nell’esercito di Ottaviano sono presenti contingenti bolognesi.
(HE) Fine anno: Ottaviano Ubaldini si affretta attraverso Mantova a raggiungere Bologna per continuare la lotta contro l’imperatore.
(HE) Ottaviano Ubaldini ed i bolognesi iniziano un piano per attaccare Firenze, appoggiati dai guelfi di quella città.
(HE) Guglielmo d’Olanda è eletto re dei romani in contrapposizione a Corrado IV.
(HE) Si emettono documenti supra lobia pal. novi.
(HE) E’ nominato il palatium novum del vescovo, probabilmente secondo palazzo vescovile fatto costruire da mastro Alberto.
(W1) Metà anno: una settantina di fuoriusciti guelfi riesce, in seguito a circostanze fortunate, ad impadronirsi di Parma (importantissimo nodo imperiale). Il popolo non reagisce o addirittura collabora. Le circostanze fortunate consistono in questo: Bernardo de’ Rossi comanda i fuoriusciti che entrano con gli stendardi al vento; fortuna vuole che sia in corso un matrimonio di un personaggio importante; a questa festa sono presenti tutti i notabili, compreso il famoso podestà e poeta Arrigo Testa; l’allarme getta scompiglio, anche per false informazioni sull’entità degli attaccanti.
(W1) 2 luglio: Enzo e Federico iniziano un memorabile assedio a Parma e rinunciano ad un attacco immediato. Federico raduna un esercito di 37000 soldati tra cui anche 600 cavalieri del fedele Ezzelino. Enzo riceve il compito di rendere agibile agli imperiali il passo della Cisa e di creare una testa di ponte a Guastalla. Federico fa costruire di fronte a Parma una città di legno di nome Vittoria, che dovrebbe sostituire Parma dopo la sua distruzione. Federico vi si stabilisce con la sua corte.
(W3) Gli Eremitani o Agostiniani da quest’anno soggiornano presso Bologna, ma fuori delle mura.(TO) 13 novembre: Bartolomeo di Guido Zagno interviene al giuramento dei fuoriusciti modenesi di custodire per Bologna il castello di Savignano sul Panaro. - 1248
(HB) I Bolognesi accolgono gli eserciti dei propri alleati (Imola, Faenza, Forlì, Cesena e Ravenna).
(HB) Scaricalasino ha 71 fumanti e Roncastaldo ne ha 49.
(SB) Quinta crociata.
(SB) Parma è in mano agli anti-imperiali e viene assediata da Federico II. Bologna accorre in aiuto ed in difesa di Parma. L’assedio si conclude con una clamorosa sconfitta di Federico.
(92) Esiste sicuramente un’arte dei bisilieri, esistendone gli ordinamenti relativi.
(B4) Lo statuto generale delle società d’armi e d’arti si legge: … nisi sim in offitio comunis Bononie, in cavalcatis et exercitibus communis Bononie portabo insigna societatis mee … (è una parte del giuramento).
(HE) ? Il figlio dell’imperatore, Federico di Antiochia, occupa Firenze e vanifica i piani dei bolognesi. I guelfi di Firenze sono costretti a rifuguarsi a Bologna.
(HE) In relazione al piano bolognese di invasione della toscana vi è il trattato del 16 febbraio del conte Napoleone di Mangona, che si mette con i suoi possedimenti sotto la protezione di Bologna. I Conti rimangono in possesso di Piano del Voglio, Castiglione dei Gatti, Baragazza e Bruscoli.
(HE) Inizio anno: nuova sconfitta delle truppe imperiali a Vittoria.
(HE) Tommaso da Matera, vicario generale della Romagna, passa alla parte papale.
(HE) Metà maggio: Ottaviano Ubaldini si dirige verso Imola con 500 cavalieri e i fanti di due quartieri. La fanteria si ferma, mentre Ottaviano aggira Faenza e conquista senza difficoltà Forlì, Cesena, Rimini e Forlimpopoli.
(HE) Dopo le conquiste Ottaviano torna presso l’esercito e Imola gli apre le porte.
(HE) 8 giugno: i fuoriusciti di Ravenna, guidati dal loro arcivescovo, rientrano in città.
(HE) Metà giugno: Faenza richiede un assedio per essere ripresa.
(HE) Fine giugno: i conti di Castrocaro ed il comune di Bertinoro passano alla parte bolognese: Bologna ora domina su tutta la Romagna. Ovunque Ottaviano insedia podestà bolognesi.
(HE) Prima di dicembre: deliberazione popolare mediante cui Bologna si assicura vantaggi derivanti dalle fortunate imprese in Romagna.
(HE) 12 agosto: il comune di Cervia si impegna a fornire a Bologna per i prossimi 10 anni tutto il sale prodotto a prezzi stabiliti. Bologna tiene a Cervia 25 uomini a guardia del sale.
(HE) Bologna occupa il comitato imperiale di Imola, i cui abitanti vengono equiparati ai comitatini bolognesi e regolamentati amministrativamente prendendo a modello le podesterie della montagna. Il territorio conquistato viene diviso in due parti: a nord della via Emilia con a capo Lugo e a sud con Tossignano. Sotto Lugo c’è: S.Giacomo di Bagnarola, Trentola, Sesto Imolese e l’importante porto di Conselice. Sotto Tossignano c’è la zona montana tra Senio e Santerno e diversi castelli a occidente, tra cui Dozza. L’annessione del comitato imperiale di Imola avviene senza che se ne parli nel trattato tra Bologna e Imola: indizio che Imola non ha alcun potere sul comitato.
(HE) 6 settembre: trattato tra Bologna e Imola, in cui apparentemente Imola conserva la propria indipendenza politica, ma di fatto si trova in balia di Bologna. Tra le altre cose Imola è costretta ad accettare la deposizione del vescovo Mainardino, sostituito dal priore della canonica di S.Maria di Reno di Bologna. (Il trattato non parla però di ciò).
(HE) 30 marzo: Mainardino risulta ancora vescovo di Imola.
(HE) Giugno: imolesi partrecipano all’assedio di Faenza.
(HE) Fine anno: 60 milites imolesi sono con Ottaviano Ubaldini in Lombardia per Pavia.
(HE) 22 aprile: fuggono gli Aigoni che Enzo aveva portato con sè in ostaggio. Con il loro ritorno a Modena iniziano le sommosse.
(HE) In primavera Bologna attacca Bazzano e dopo tre settimane Bazzano viene conquistato: gli abitanti vengono fatti allontanare e tutto il paese viene distrutto.
(HE) Enzo accorre da Parma in aiuto di Modena, ma non riesce ad evitare la distruzione di Bazzano.
(HE) Altre fortezze vengono conquistate da Bologna, tra cui Savignano sul Panaro, che viene data ai fuoriusciti modenesi.
(HE) Enzo, vedendo di non potere fare niente contro le posizioni avversarie, torna indietro presso suo padre.
(HE) Ancora prima della campagna di Romagna viene conquistato Panzano (nord ovest di Castelfranco).
(HE) 1 ottobre: con l’appoggio degli Aigoni viene conquistato Nonantola ed affidato ai guelfi modenesi.
(HE) Anche S.Cesario viene bruciata (in presenza di Ottaviano degli Ubaldini).
(HE) Novembre: Ottaviano soggiorna a Faenza dove arruola cavalieri romagnoli.
(HE) 1 dicembre: Ottaviano definisce il salario dei cavalieri arruolati in Romagna.
(HE) Prima della fine dell’anno Ottaviano Ubaldini, con cavalieri di Bologna e della Romagna, si dirige verso Parma, dove combatte con successo contro reggiani e modenesi, guidati da Enzo.
(HE) Estate: Guglielmo d’Olanda nomina rappresentante dell’impero in romagna il conte Rainaldo da Suppino, che però ha poca autonomia e comunque non riesce a farsi restituire Imola ed anzi deve mantenere buoni rapporti con Bologna.
(HE) 31 dicembre: i due partiti di Imola non si accordano per il podestà da eleggere così che Bologna nomina dei procuratori ed intanto fece insediare da tali procuratori un capitano.
(HE) Statuti dei muratori.
(HE) A Imola c’è un podestà con giudice e notaio, ed i suoi abitanti vengono parificati ai comitatini bolognesi.
(HE) Unica redazione pervenutaci degli statuta populi.
(HE) Accordo con Imola per l’eliminazione del passagium per i mercanti bolognesi (Bologna osserva la reciprocità di tali accordi).
(HE) Accordo tra Bologna e Imola sulle rappresaglie: in caso di violenza si può pretendere risarcimento da un concittadino del violento. Viene definita anche una apposita forma giudiziaria per le controversie.
(HE) E’ nominato il palatium novum del vescovo, probabilmente secondo palazzo vescovile fatto costruire da mastro Alberto.
(W1) 18 febbraio: Federico si è assentato dall’assedio di Parma per andare a cacciare con i falchi, mentre Enzo è impegnato a costruire con i suoi un ponte. I parmensi fanno una sortita e riescono a sorprendere gli imperiali di Vittoria e rubano, razziano, incendiano. Raggiungono persino il tesoro imperiale e tale sciancato di nome Cortopasso ruba la corona dell’imperatore. Alla fine si contano 1500 imperiali uccisi e più di 3000 fatti prigionieri. Federico ritorna e riprende l’assedio.
(W8) Guazzarello (odierna Baricella) è una piccola comunità di 20 famiglie.
(VE) Da un computo generale di uomini fatto quest’anno risulta che Liserna ha 13 fumanti (c’è anche un Aimus Calegaci, poi cancellato perchè nobile e registrato negli estimi dei nobili); Castelnuovo 13, Montecavalloro 15, Rodiano 10, Cavriglia 5. Liserna deve pagare 5 lire, 3 soldi e 2 danari.
(TO) Gli Oselletti, assieme ad alcuni dei Basacomare e degli Asinelli si scontrano con altri esponenti ghibellini rivali delle stesse famiglie. Lo scontro è feroce. - 1249
(FI) 29 Maggio: Battaglia di Fossalta.
(HB) Il giorno di S.Bartolomeo, vicino al ponte di S.Ambrogio, alla Fossalta, viene sconfitto l’esercito imperiale e viene catturato Enzo, figlio di Federico II e re di Sardegna. Rimase prigioniero a Bologna per 23 anni, fino alla morte. Alla morte fu seppellito come un re nella chiesa dei domenicani dirimpetto alla cappella dei SS. Filippo e Giacomo.
(HB) Dopo la vittoria i Bolognesi, all’assedio di Modena, hanno catapultato un asino dentro alla città. Pare che tale asino sia atterrato in una fontana, detta da allora in poi fonte dell’asino.
(HB) Innocenzo IV concede indulgenze a chi fa offerte al monastero di Ronzano.
(ST) Scaricalasino diviene sede di podesteria.
(FB) 26 maggio: cattura di Re Enzo.
(OT) Vimignano si trova su una delle strade che portano in Toscana.
(CS) Ci sono 6 fumanti a Savignano.
(SB) Battaglia della Fossalta e cattura di Re Enzo.
(SB) Sottomissione di Modena a Bologna. Egemonia di Bologna nella Romagna.
(SB) Il 25 maggio, tra la Fossalta ed il ponte di S.Ambrogio viene catturato Enzo, re di Sardegna e vicario dell’imperatore per l’Italia centro settentrionale.
(SB) Il 22 ottobre Modena, dopo breve resistenza, capitola. Accetta di demolire i castelli costruiti a difesa contro i bolognesi, ed accetta in città un presidio bolognese e podestà nominati dai bolognesi.
(52) Provvedimenti del comune a favore dei bagni di Porretta, quando si ordina ai podestà di Casio e Belvedere di riattarli.
(52) In quest’anno, dagli estimi si desume che la ripartizione dei fumanti è la seguente:
Capugnano 47
Monteacuto 60
Belvedere 5
Maienzano 46
Vidicciatico 33
Lizzano 45
Granaglione 130
Pavana 41
Casio 62
Porreda 15
(D1) Esiste una località Calcadonna che viene censita per 3 fumanti e che in passato doveva essere inclusa in Cadriano.
(E6) Il corso di diritto costa ad ogni scolaro 8 soldi. Gli scolari più anziani, che possono tenere lezioni, non vengono nemmeno pagati.
(HE) 1 giugno: Guezo succede a Tommaso come priore di S.Maria di Reno, segno che Tommaso probabilmente è già vescovo di Imola.
(HE) 23 febbraio: processo a Forlimpopoli dove un incaricato della chiesa imolese afferma che imolesi hanno preso parte all’assedio di Faenza e che 60 milites imolesi sono andati con Ottaviano Ubaldini in Lombardia (Pavia, fine 1248). Si parla anche della liberazione di Imola dall’interdetto della chiesa.
(HE) 22 febbraio: Ottaviano paga il salario ai cavalieri romagnoli con cui ha combattuto a Parma.
(HE) Marzo: Federico è in Toscana e lascia comandante in capo Enzo che si acquartiera a Cremona.
(HE) Maggio: Enzo fa una scorreria nel parmense.
(HE) Maggio: i due legati Ottaviano degli Ubaldini e Gregorio di Montelongo si incontrano con inviati della Lega a Parma e viene concordata una spedizione di Mantova, Ferrara, Venezia e Bologna in sostegno dei fuoriuscirti reggiani.
(HE) Fine maggio: l’esercito bolognese rinforzato dagli Aigoni di Modena è accampato sulla via Emilia presso Castelfranco, e si prepara a passare sulla sponda sinistra del Panaro. Il ponte di legno di S.Ambrogio è probabilmente stato distrutto dai modenesi, per cui gli abitanti di Oliveto vengono inviati sulla sponda occidentale per procurarsi legna per la riparazione. La cavalleria bolognese non è nell’accampamento (ricognizione a nord ?, rivista dei cavalli ?).
(HE) Enzo, forse informato a Cremona delle intenzioni dei Bolognesi, decide di sorprenderli con un attacco.
(HE) Enzo accorre con cavalieri tedeschi, truppe di Cremona, Reggio, fuoriusciti di Ferrara e Parma, raccoglie quanti modenesi può e si dirige verso il Panaro.
(HE) 26 maggio, di pomeriggio: Enzo incontra gli abitanti di Oliveto che chidono aiuto ai Bolognesi.
(HE) 26 maggio: la fanteria bolognese attraversa il ponte (?) e accorre in aiuto di Oliveto. Simultaneamente viene inviato un messaggio alla cavalleria.
(HE) La cavalleria è a nord, ed informata dell’attacco attraversa il Panaro a guado ed accorre nella battaglia che intanto infuria. La cavalleria sorprende il fianco sinistro delle truppe imperiali. Il guado è il guadum de Ceresa presso Nonantola dove era un ponte distrutto nel 1237.
(HE) Lo stesso Enzo, durante il combattimento, viene catturato da Lambertino Lambertini, Michele degli Orsi e Lambertolo Buttrigari.
(HE) Le truppe imperiali fuggono verso Modena lungo la via Emilia attraversando Fossalta e S.Lazzaro.
(HE) I bolognesi inseguono gli avversari fin sotto le mura di Modena e catturano 570 prigionieri tra cui 200 cremonesi.
(HE) Il marchese Uberto Pallavicini sostituisce nelle file imperiali Enzo prigioniero.
(HE) Federico pretende la liberazione di tutti i prigionieri e di Enzo, facendo considerazioni filosofiche e minacce.
(HE) La risposta di Bologna è completamente negativa e si conclude con citazioni classichegianti e riferimenti biblici. Forse la risposta è scritta da Rolandino de’ Passeggeri.
(HE) Tra i compagni di prigionia di Enzo vi sono: Boso da Dovara, Marino d’Eboli, Antolino dall’Andito, ed il conte tedesco Corrado.
(HE) Prima del 5 agosto: scontro a Solara tra Modena e Bologna.
(HE) Metà settembre: inizia l’accerchiamento di Modena.
(HE) Metà ottobre: Modena capitola.
(HE) Durante l’assedio viene catapultato un asino dentro alla città di Modena.
(HE) 29 maggio: il cardinale Ottaviano Ubaldini è a Parma.
(HE) 14 giugno: il cardinale Ottaviano Ubaldini è a Bologna.
(HE) 16 agosto: il cardinale Ottaviano Ubaldini è a Bologna.
(HE) Agosto: i bolognesi prendono parte ad una spedizione organizzata dal legato Gregorio di Montelongo per approvvigionare Parma.
(HE) In novembre si iniziano i negoziati di pace presieduti dal cardinale Ottaviano Ubaldini.
(HE) L’11 novembre gli Aigoni nominano i plenipotenziari.
(HE) Il 9 dicembre Modena nomina i plenipotenziari.
(HE) 15 dicembre: pace tra Modena e Bologna. Modena ottiene i suoi prigionieri ed ha la restituzione delle terre ad est del Panaro, secondo la sentenza del 1204, ma non può ricostruire le fortezze di frontiera a destra del fiume ed anzi deve demolire quelle rimaste in piedi. Politicamente Modena deve seguire le direttive di Ottaviano Ubaldini e di Bologna. In caso di minacce da parte imperiale deve mandare ostaggi a Bologna ed accettare truppe armate bolognesi entro le sue mura come presidio permanente.
(HE) Fine dicembre: gli Aigoni ed il vescovo modenese rientrano in patria.
(HE) Secondo il trattato, in seguito sia la fazione ghibellina, sia la guelfa dovrebbero chiedere a Bologna un podestà ciascuna oppure uno comune. Se una delle due parti dovesse essere ancora espulsa Bologna dovrebbe cercare di farla rientrare.
(HE) Il trattato limita il diritto dell’Ubaldini di ingerirsi della pacificazione e quindi di fatto il destino di Modena è nelle mani di Bologna.
(HE) Podestà bolognesi sono documentati a Modena per tutto il prossimo decennio (due alla volta). Accanto ai podestà vi sono 12 anziani, esponenti degli organismi popolari. L’istituzioni di anziani a Modena avviene probabilmente su consiglio del cardinale Ubaldini e di Bologna.
(HE) 20 dicembre: arbitrato di Parma sulle sorti del Frignano tra Modena e Bologna. Dapprima Bologna cerca di ottenere una sentenza favorevole da Parma, poi, poichè Bologna è senza basi giuridiche, cerca di ostacolare l’emissione della sentenza.
(HE) 1 gennaio: Bologna fa giurare pace ai due partiti di Imola.
(HE) Marzo: tumulti a Faenza. Bologna fa confinare i rappresentanti di entrambi i partiti a Bologna stessa.
(HE) Estate: i confinati di Faenza a Bologna fuggono.
(HE) In romagna qualcuno (Pietro da Verona) pensa di potere fare pace senza l’intervento di Bologna.
(HE) Bologna chiede a Ravenna parte dei diritti di ancoraggio e di sfruttare le acque ravennati per il sale di Cervia, ma ottiene risposta negativa.
(HE) Autunno: a Imola, Faenza, Bagnacavallo e forse anche a Cesena e Rimini i ghibellini vengono espulsi dai guelfi.
(HE) Autunno: a Ravenna il conte Ruggero da Bagnacavallo, ghibellino, e sostenitore di Federico, riesce ad impossessarsi del potere e ad espellere i guelfi tra cui lo stesso podestà bolognese Alberto Caccianemici.
(HE) Autunno: tutte le città romagnole sono comunque unite contro Bologna ed il suo cardinale, che mirano a restaurare la pace generale.
(HE) 22 ottobre: Modena capitola.
(HE) Dopo il 22 ottobre: Bologna e Ottaviano Ubaldini promulgano leggi importanti per la romagna. Chiedono che tutti gli esiliati rientrino e riacquistino le proprietà confiscate; nessun comune o feudo avrebbe potuto combattere sudditi ribelli o accettare sudditi forestieri; ogni accordo tra i comuni è proibito; Ottaviano e Bologna (in assenza di Ottaviano, solo Bologna) devono fare rispettare le disposizioni, anche con la forza.
(HE) 1 novembre: Ottaviano ed il podestà di Bologna vanno a Ravenna e non ottengono il rientro di Alberto Caccianemici e degli esiliati guelfi.
(HE) Dopo 1 novembre: Bologna, come rappresentante dei diritti imperiali e della chiesa, dichiara il bando a Ravenna. Ravenna avrebbe infatti offeso Guglielmo d’Olanda e la Chiesa. Tale bando non ha però seguito.
(HE) 24 dicembre: bando contro Imola perchè i guelfi Brizzi hanno espulso i Mendoli.
(HE) Autunno: il bando contro le città romagnole in sostanza non ha quasi mai effetto.
(HE) Bologna libera Argelato e Medicina dalla loro situazione e ne parifica gli abitanti ai propri comitatini.
(HE) Guglielmo d’Olanda conferisce a Tommaso da Fogliano, nipote del papa, i diritti d’Impero su Cervia (cosa poi confermata dal papa).
(HE) ? Tommaso da Fogliano riesce effettivamente a occupare città e castello di Cervia.
(HE) Dagli estimi si apprende che nel contado bolognese vi sono circa 16/17.000 fuochi.
(HE) Albertus Principi è consul mercatorum.
(HE) Sono documentati quasi 800 nobiles tra i comitatini: hanno esenzione da boateria e collecta. Per loro ci sono speciali estimi e collecta, e sono soggetti anch’essi a laboreria (anche se il loro principale utilizzo è militare). I nobiles del contado sono rappresntati da solo 20 membri nel consilium speciale e da 4 milites justitie nel governo comunale.
(HE) Estimi di Viadagola in cui sono documentati servi.
(HE) Nel consilium mancano i ministrales contratarum (che possono essere anche nobili).
(HE) Sono documentati uno iudex ed un miles extimorum per un problema di estimo relativa ad una unione di fondi.
(HE) Il massarius viene obbligato ad un resoconto mensile e ad uno generale allo scadere della carica. Viene esaminato da un procurator, dallo iudex potestatis ad colligendum denarios comunis e da altri tre commissioni particolari: la prima è formata da 4 uomini con un patrimonio di almeno 100 lire scelti nel consilium per 6 mesi; la seconda è formata da 4 uomini nominati dagli officiales; la terza è formata da 16 uomini (4 per quartiere).
(HE) Fino ad ora il ponte sull’Idice è stato retto da una confraternita di conversi. Quest’anno però i loro beni sono stati confiscati ed il ponte viene amministrato direttamente dal comune.
(HE) Si concorda con Modena la costruzione di un Canale dal Panaro per Piumazzo verso Castelfranco.
(HE) Vengono compilate nuove liste per il contado per gli estimi da quattro presidentes officio fumantium assieme ad uno iudex potestatis e a quattro giusperiti. Vengono fatte anche nuove liste di exempti e nobiles.
(HE) Da quest’anno il comune si disinteressa del catasto delle singole persone, ma si preoccupa solo del numero delle famiglie. Funzionari delle comunità rurali stilano gli estimi.
(HE) Odofredo collabora con altri sapientes alla compilazione degli estimi per i comitatini.
(HE) Brancaleone degli Andalò fa parte del consilium. E’ considerato un valente giurista.
(HE) Alberto Caccianemici è podestà a Ravenna.
(W1) 25 maggio: battaglia di Fossalta.
(W1) 22 ottobre: Modena è costretta ad accettare un podestà ed un presidio bolognese.
(W1) Gennaio: Enzo e Federico sono insieme a Cremona.
(W1) Febbraio, circa: Enzo sposa in seconde nozze una nipote di Ezzelino da Romano
(W1) Maggio: Enzo è in sella verso Modena, sul punto di essere attaccata da Bologna. E’ accompagnato da un reparto di cremonesi e dalla propria guardia del corpo. E’ ingannato dalle voci che parlano di semplici scorrerie. Enzo raggiunge i modenesi e si unisce a loro, poi si lancia contro un gruppo di alleati dei bolognesi e quindi contro le avanguardie di fanteria bolognese. All’improvviso, l’intervento della cavalleria bolognese ribalta le sorti della battaglia e nel pomeriggio inoltrato del 26 maggio, Enzo viene catturato e portato forse a Castelfranco dove resta per 3 mesi.
(W1) 24 agosto: Enzo viene portato a Bologna, da Anzola, dove è rimasto pochi giorni.
(CA) Per la leva straordinaria vengono contati i fumanti delle terre del comitato. Seguono i dati di alcune terre del camugnanese:
Bargi 68
Burzanella 10
Camugnano 15
Carpineta 18
Piderla 11
Traserra 46
San Damiano 19
Verzuno 13
Stagno 72
Vigo 42
Alla battaglia della fossalta partecipano 30 uomini di Trasserra, 76 di Bargi, 14 di Verzuno, 17 di Costozza, 43 di Rocca delle Mogne.
(CA) I magistrati dell’ufficium fumantum ordinano di porre illos de Vigo tra i fumanti.
(VE) Estimo da cui si ricava che Liserna ha 21 fumanti, Cavriglia 18, Sanguineta 18, Prunarolo 20.
(TO) Tra i medici che si prendono cura di Enzo, c’è Amadeo (o Amideo) d’Alberico.
(TO) Alla battaglia di Fossalta partecipa anche Bartolomeo di Guido Zagno.
(CA) Testamento del conte Alberti degli Alberti, figlio di Alberto di Nottigiova, che lascia eredi universali Alessandro e Guglielmo, lasciando solo un decimo all’altro figlio Napoleone.
(CA) Le Mogne, Soccida, Granaglione, Pavana, Porretta, Monteacuto delle Alpi e Rocca Corneta per la prima volta sono iscritte tra i fumanti di Bologna. - 1250
(HB) E’ stata demolita la chiesa di S.Apollinare entro il cortile del comune di Bologna.
(ST) si parla di Strata unde veniunt Mulateri de Pisis et Pistorio et de Tuscia… ad civitate Bononia. Documentazione di strada toscana di Saragozza.
(ST) Nel Sacramentum potestatis montanee Caxi, Belvederis et Scaregalaxini et Medicine il podestà giura … item faciam aptari malos passus vie que sunt per viam montanee a latere sero Reni et in conspectu saxi pertuxii et alios malos passus cum lapidibus et lignamine ita quod comode equi omni tempore ire et transire possint … indicando una strada ad occidente del Reno, dovendo essere Sasso Pertuso vicino a Salvaro (negli estimi si parla di Comune Salvari et Saxi Pertusi. I riferimenti indicano una strada di fondo valle.
(ST) Nello stesso Sacramentum il capitano giura che avrebbe scelto ed incaricato due uomini che lavorassero ad vias euntes ad Pavanam et ad Stagnum et ubi opus fuerit per vallem Reni et ad viam que vadit ad Casi et ad Moscatham.
(ST) Negli statuti di Bologna c’è uno statuto apposito per la preparazione ed il mantenimento della fluitazione sul Reno: De Saxi Reni Rumpendis et Tollendis.
(ST) Si decide di ricostruire de bono et idoneo lignamine il ponte di Linari ,pons positus supra Armentia apud Savignanum.
(ST) Si parla di strata unde veniunt mulateri de Pisis et Pistorio et de Tuscia et mercata lignorum ad civitate Bononie versus pontem Casalicli a proposito della strada renana di Toscana.
(OT) Gli habitantes inter Renum et Sectam (Statuti) devono sostenere il podestà della montagna a laborari ad pontem de Savignanum qui est super renum, facendo fieri unam pirram lapidum in medio aquae.
(S9) Lambertazzi estromessi da Bologna e rifugiatisi a Faenza.
(SB) Il 13 dicembre muore Federico II.
(23) Gli statuti vietano la copertura delle case in paglia e melega entro la cerchia cittadina.
(72) Una rubrica degli statuti comunali offre agevolazioni a chi possiede terre ai confini del comune, soprattutto in caso di perdita delle terre per guerra (naturalmente ci vuole una visita del podestà per verificare la situazione).
(16) Tra la torre degli Asinelli e la chiesa di S.Bartolomeo c’è il mercato del pesce. Vi sono disposizioni che impongono ai pescivendoli di non intralciare il traffico tra la loro sede (‘Pescarìa’) e la strada S.Vitale, inoltre c’è il divieto di gettare gamberi e pesci marci nella piazza: i cambiatori, che hanno i loro banchi nella stessa zona, hanno l’obbligo di denunciare i trasgressori.
(A4) Bologna sta portando a termine la fortezza di Scaricalasino. Dentro a tale fortezza dovrà stare il podestà del luogo e la sua corte (un giudice, un notaio, un estimatore, due procuratori …). Bologna offre a chi si stabilirà nel castrum con la funzione di fare servizio militare terre a buon mercato (lire 100 a tornatura). Per le bestie sono state costruite capanne fuori le mura (ma non lontano). Viene scavato un pozzo per sfruttare le falde freatiche. Alla fine dell’anno si deve solo innalzare la torre di 12 ponti e montare la campana che avrà funzioni importantissime. 4 soldati devono controllare giorno e notte la porta e l’ordine del podestà di Bologna è che non vi devono essere altre porte più vicine di 3 pertiche (100 metri circa) alla porta principale. Ai lavoratori viene data la cospicua paga di 10 imperiali giornalieri (30 denari bolognesi). La paga viene dimezzata nei giorni di fermo di lavoro e non azzerata come al solito.
(C1) ? (Da un documento) Migliore, rettore dell’ospizio di Prato del Vescovo (S.Bartolomeo) enumera i servizi pubblici resi dalla sua istituzione: si parla di ‘casa edificata sulla via Francesca che conduce più rapidamente a Roma e a S.Giacomo di Campostella … si riaprano tutti i ponti che sono lungo la strada … e in particolare il grande ponte sul Reno’. Da questo ospitale dipende quello di S.Giovanni Battista di Casio e l’ospizio Sanctorum de Roncore nella località Ronchi di Corticella.
(D1) Il comune stabilisce la costruzione di un ponte presso Casaralta a spese dei comuni di S.Marino, Lovoleto, Saliceto, Altedo, Spisa, Coloreto, Castagnolo, Saletto, Calcadonna e Sabbiuno.
(E6) Da adesso e fino al 1267 gli statuti contemplano lo studio (suscitando comunque proteste degli studenti).
(E6) Da adesso gli studenti sono parificati ai cives, e gli statuti riconoscono l’universitas scholarium. C’è uno strano tipo di privilegio che riguarda le prostitute che possono subire qualsiasi tipo di oltraggio se vanno nelle case abitate da studenti. Inoltre gli studenti non hanno i doveri dei cives.
(HE) 18 marzo: a Tossignano si trova un iudex pro com. Bon. in comitatu Ymole supra stratam.
(HE) 21 giugno: Tommaso è documentato vescovo di Imola. E’ l’ex priore di S.Maria di Reno.
(HE) Nelle carceri bolognesi vi sono ancora 280 prigionieri della guerra contro Enzo (tra cui 60 tedeschi).
(HE) 4 marzo: due giuristi bolognesi , in base al trattato del 1249, sentenziano che Montese appartiene a Modena
(HE) Inizio anno: i Brizzi di Imola fanno rientrare i Mendoli e vengono prosciolti dalla scomunica.
(HE) Bologna non concede all’Ubaldini di guidare truppe contro i romagnoli in seguito dei bandi della fine dell’anno precedente. Causa gli eventi di Lombardia.
(HE) I sostenitori di Federico si raccolgono sotto Uberto Pallavicini, che avanza da Cremona, cercando di ottenere l’appoggio di Piacenza e minacciando Parma.
(HE) Giugno: i bolognesi, sollecitati dal cardinale Ottaviano Ubaldini, con aiuti di Modena, Ferrara, della Romagna e della Toscana, raggiungono Cavriago, ad ovest di Reggio e consegnano 3000 carri di grano a Parma, in difficoltà.
(HE) Giugno: durante la marcia per Cavriago, i bolognesi saccheggiano il territorio di Reggio, dove domina il partito imperiale.
(HE) 18 agosto: Parma viene sconfitta da Uberto Pallavicini gravemente.
(HE) Il cardinale Ottaviano Ubaldini con truppe bolognesi accorre in aiuto di Parma e ne impedisce la capitolazione.
(HE) Autunno: circolano voci di accordi tra Bologna e Federico II per il rilascio di Enzo in cambio di un figlio del marchese Bonifacio di Monferrato, che in passato era dalla parte dell’imperatore e che ora dovrebbe essere dalla parte del papa.
(HE) Autunno: la situazione non è facile per i guelfi e corrono voci di richieste di pace avanzate all’imperatore da Bologna.
(HE) 13 dicembre: muore Federico II.
(HE) Inizio anno (?): lotte nella marca anconitana a cui partecipano in qualche maniera i bolognesi. Egano mariscalcus et tunc dominus Marchie constitutus a Federico cattura e depreda al castello di Civitanova il iudex generalis del cardinale Pietro Capocci: Pietro da Medicina. Egano distrugge inoltre la fortezza di Castelfidardo, dove Pietro è podestà. Pietro ed altri vengono tenuti in prigione per piu’ di 6 mesi. Egano caccia inoltre il bolognese Galvano Accarisi, podestà di Civitanova.
(HE) 9 novembre: cade l’interdetto su Fano, perchè ivi è stato cacciato il podestà, il bolognese Aimerico q.Arpinelli.
(HE) 24 novembre: cade l’interdetto sulle città della marca anconitana per i fatti causati da Egano.
(HE) (?) Dagli statuti si desume che la città comprende civitas e burgi e forse anche la guardia civitatis.
(HE) (?) Dagli statuti apprendiamo che la città è divisa in 4 quartieri a loro volta divisi in vicinie o contrate (coincidenti con le parrocchie (capelle)).
(HE) (?) Probabilmente in città vi sono 11/12.000 fuochi.
(HE) (?) Dagli statuti si desume che gli abitanti delle contrate riuniti in corporazioni, decidono della costruzione, riparazione di strade, pozzi, fognature, etc. sostenendone collettivamente le spese.
(HE) (?) I ministrales contratarum sono a capo delle contrate o vicinie (capelle): sono eletti dai vicini in modo ad brevia (sistema indiretto di votazione: vi sono tante schede quanti sono i potenziali elettori. Solo un certo numero contiene l’annotazione elector per il tale ufficio. Ogni elettore estrae una scheda, ma ha diritto di votare solo chi estrae (a caso) un breve). I ministrales contratarum non sono officiales comunis, per cui non sono obbligati al giuramento d’ufficio. Il governo della città comunque li controlla e ne punisce le inadempienze; affida loro la compilazione delle viginticinquine ed anche alcune funzioni di polizia. Le vicinanze hanno anche dei saltuari civitatis (incaricati dai loro ministrales con il compito di vigilare sulle proprietà private). I saltuari devono denunciare ai domini maleficiorum i danni arrecati a tali proprietà private. (I saltuari si distinguono per civitas, burgi e guardia civitatis).
(HE) (?) Gli abitanti della città partecipanti alla vita pubblica sono cives, che devono prestare ogni anno il sacramentum sequimenti potestatis. Il più importante impegno del civis è la difesa della città. Dai 18 ai 70 anni i cives prestano obbligatoriamente il servizio militare. I vecchi sono esonerati e perdono pertanto la possibilità di ricoprire uffici pubblici. L’estimo determina il tipo di armamento: chi denuncia più di 200 lire deve avere armamento pesante. Chi in caso di guerra non può partecipare, deve presentare un sostituto e valida giustificazione. Il podestà fa redigere precise liste di cavalleria e fanteria. In ogni contrata i milites sono riuniti in gruppi di 10 ed i pedites in gruppi di 25, e ciascuno di questi reparti ha un capitano.
(HE) (?) Ogni quartiere è guidato da un gonfalonerius per cavalleria ed uno per fanteria. Questi sono sempre affiancati da consiliarii e distringitores. Gli 8 gonfalonerii sono eletti come gli altri officiales comunis e come i presidentes carocio. Il Carroccio è sorvegliato da 1500 fanti scelti. In marcia due reparti di cavalleria precedono la fanteria e due la seguono. Le azioni belliche sono cavalcate (a cui partecipano anche i pedites) ed exercitus.
(HE) (?) I combattenti non sono pagati, ma, al più, vengono risarciti dei danni subiti. Fanno eccezioni quelli che prestano servizio di guardia ai castelli.
(HE) (?) I cives si dividono in aristocratici e popolo.
(HE) (?) Dure leggi del comune contro le consorterie costituite per le torri. L’effetto di tali leggi è dubbio.
(HE) (?) Statuti in cui si riconosce il rapporto feudale come esistente di diritto. Disposizioni per limitarne gli effetti dannosi nei confronti del comune. Disposizioni anche contro i detentori di armi e contro chi lancia proiettili dalle torri.
(HE) (?) Il potere legislativo all’interno delle societates artium è esercitato dal corpus.
(HE) (?) Nelle corporazioni il potere legislativo è esercitato dal corpus (assemblea di tutti i socii) che elegge i funzionari e fissa lo statuto (nonchè l’accettazione di nuovi membri). I ministrales (i funzionari di più elevato rango nella societas) spesso eleggono unconsilium più ristretto. Presso mercatores e campsores (e qualche volta anche presso qualche altra arte) i ministrales sono chiamati consules. Presso i lanaiuoli sono chiamati castaldi. Vengono tutti eletti ad brevia per 6 o 12 mesi. Presso mercatores, campsores e drappieri esistono anche procuratores. Esiste il massarius o tesoriere, che può anche essere uno dei ministrales. Esiste anche un nuntius ed un notaio (spesso eletti dai ministrales). Esistono pure gli inquisitores rationis (che controllano l’operato dei funzionari) e gli statutarii che redigono i nuovi statuti.
(HE) (?) Statuti dei Vari (societas armorum) del quartiere di porta S.Pietro.
(HE) (?) Statuti dei Balzani (societas armorum) per il quartiere di porta Ravennate.
(HE) (?) Statuti delle Chiavi (societas armorum) per il quertiere di porta Ravennate.
(HE) (?) Statuti e matricole della Branca di Castello (societas armorum) per il quartiere di Porta Stiera.
(HE) (?) I Toschi richiedono ai propri socii l’origine forestiera.
(HE) (?) La società della Stella è la più recente essendo composta da socii (forestieri ?) non accettati da Toschi e Lombardi.
(HE) (?) Le societates armorum sono ulteriormente divise con diverse denominazioni in rapporto con contrate e capelle.
(HE) (?) Ogni popolare fa parte di una societas armorum e di una societas artis. Ne sono esclusi salariari, servi e schiavi.
(HE) (?) Le societates armorum sono strutturate come le societates artis. Particolare è il Gonfalonerius, eletto ad brevia dal corpus della società. Il Gonfalonerius non ha autorità ministrales, ed è affiancato da consiliarii e distringitores, al cui consiglio è vincolato. I socii sono organizzati in pedites (gruppi di 25) e milites (forse gruppi di 10). Essi devono portare sulle loro armi le insegne della propria società.
(HE) (?) Pavanesi, Magarotti e Principi sono famiglie di mercatores.
(HE) (?) I notai non possono essere chierici. Possono essere nominati da sovrani tedeschi, da alti ufficiali imperiali o da autorità della chiesa. Il comune li nomina per mezzo del podestà, raramente, e con autorizzazione limitata al territorio bolognese (ulteriore forma di controllo).
(HE) (?) Gli abitanti della campagna devono giurare il sacramentum sequimenti rusticorum. I rustici devono prestare servizio militare come i cives. Inoltre i rustici devono fornire laboreria (costruzione e manutenzione di strade, canali e ponti), decisi a Bologna. Normalmente il laborerium viene affidato a quelle comunità di comitatini che ne traggono benefici.
(HE) (?) Ai rustici, oltre a speciali collecta, viene anche imposta la boateria, che invece non riguarda i cives. Esistono comunque exempte, ovvero comunità o persone singole a cui è concessa l’esenzione da tali imposte.
(HE) (?) Esistono gli ascripticii che sembrano avere con il dominus un rapporto del tutto simile ai manentes. Questi due gruppi, assieme agli arimanni, non sembra essere esente da tasse.
(HE) (?) Si facilità la concessione della cittadinanza ai soli manentes, ascripticii e arimanni.
(HE) (?) I comitatini possono inviare 40 rappresentanti nel consilium generale.
(HE) (?) Le terre comitatus sono composte da nobiles e rustici, che sostengono gli oneri pubblici. Esiste una contio generale e talvolta un consilium ristretto.
(HE) (?) Esiste negli statuti l’obbligo al giuramento di obbedienza al podestà bolognese ed agli statuti bolognesi per il podestà ed i massarii delle terre comitatus.
(HE) (?) Esistono due podesterie a Lugo e a Tossignano, con gli stessi poteri delle podetsrie della montagna.
(HE) (?) I componenti del consilium credentie sono circa 500.
(HE) (?) Il corpo legislativo del comune è il consilium speciale et generale. L’elezione per il consilium speciale avviene nelle ultime due settimane di ogni anno ad brevia nel consilium speciale et generale. Il consilium speciale è composto di 500 membri (125 per ogni quartiere). L’elezione del consiglio generale avviene entro tre giorni da quello speciale e si compie in modo analogo. E’ composto da 600 consiliarii che devono essere cittadini di Bologna, ivi dimoranti e proprietari di beni immobiliari.
(HE) (?) I salariati e coloro che non si possono riunire in corporazioni non possono essere eletti nel consilium comunis. (Disposizione proposta dai popolari). Inoltre l’estimo minimo dei membri deve essere di 50 lire. I magnati possono essere presenti.
(HE) (?) Il consilium speciale si può riunire da solo, ma il potere legisaltivo è nelle mani del conslium speciale et generale comunis, detto brevemente consilium comunis.
(HE) (?) Il podestà o il suo rappresentante presentano le proposte che, se accettate dal consilium comunis, vengono introdotte negli statuti comunali. Il consilium non ha diritto di proposta, che è prerogativa dei funzionari dirigenti.
(HE) (?) Gli officiales comunis fanno parte del consilium comunis, na hanno diritto di voto solo in caso di voti pari. Il consilium ha il diritto di eleggere i funzionari e di eleggere il nuovo consilium.
(HE) (?) Sopravvive accanto al consilium l’antica contio detta anche arengum.
(HE) (?) Il potere esecutivo è affidato a funzionari capeggiati dal podestà, nominato annualmente dal consilium, con una particolare elezione ad brevia.
(HE) (?) Il podestà di norma non viene scelto dalle regioni che in qualche modo interessano Bologna politicamente o economicamente. Si dà la precedenza ai lombardi, anche se non si disdegnano i toscani.
(HE) (?) Il podestà è il solo direttamente remunerato dal comune, ed egli deve provvedere di persona a mantenere la propria familia. Il compenso è di 2000 lire (crescerà a 3000). Vi sono anche alcune indennità. Il podestà è in guerra il capo supremo, in pace la massima autorità. Inoltre ha anche il potere giudiziario su città e distretto. Giura di obbedire agli statuti ed alla consuetudo. Gli verrà accordato il potere di applicare pene a proprio arbitrio. Allo scadere del mandato, il podestà deve rispondere del proprio operato a syndici appositamente scelti. Come eventuale punizione è prevista dagli statuti la sola somma in denaro.
(HE) (?) La familia potestatis comprende notai, berruerri, domicelli, scutiferi, milites (questi ultimi prima sono due, poi diventano quattro, poi sei), e iudices. Gli iudices possono, con il titolo di vicario rappresentare il potestà in varie incombenze.
(HE) (?) Uno degli iudices è dedicato a colligendum denarios comunis e come tale collabora con il massarius e lo controlla. Gli altri due dirigono processi civili il cui oggetto superi le 20 lire.
(HE) (?) Gli officiales ordinarii comuinis devono essere cives ad avere un patrimonio di almeno 200 lire o fornire garanti. Vengono rinnovati ogni 6 mesi (il 1 giugni ed il 1 luglio) e vengono eletti con votazione unica nel consilium comunis (‘electio generalis officialium’). Non possone essere rieletti (almeno per un po’ di tempo) gli officiales uscenti. Vengono pagati ina maniera precisa (come precisi sono i loro diritti) e devono prestare oltre al giuramento di carattere generale anche un giuramento relativo alla loro attività. Eventuali mancanze vengono punite con multe e con la privazione del diritto di voto passivo.
(HE) (?) Esistono anche officiales extraordinarii che vengono eletti dal consilium comunis se i compensi superano la lira. Tali sono gli ambaxatores e i supraguardie noctis.
(HE) (?) I milites iustitie esistono ancora ma hanno poca importanza. Hanno per lo più compiti speciali. Anche gli iudices comunis perdono la loro caratteristica ed avviene che vengono affidate cariche cittadine a milites e iudices. Tra le cariche distinguiamo quelle dei funzionari giudiziari e di polizia, espletate da iudices comunis con almeno 5 anni di studio alle spalle. Vi sono gli executores sententiarum e speciali giudici civili che forse si occupano di cause al di sotto delle 20 lire (a differenza degli iudices potestatis). Forse sono aboliti gli iudices causarum veterum, mentre rimangono gli iudices causarum novarum. Per i domini maleficiorum non siamo in grado di distinguere cause nove da cause veteres, nè di conoscere le competenze in confronto allo iudex potestatis ad maleficia. A questi funzionari si affiancano gli officiales con il compito della redazione e custodia degli elenchi dei banditi. I loro libri bannitorum si dividono in pro debito e pro maleficio, e si distinguono per cives e per forenses, tra i quali vengono considerati anche i comitatini. Esistono poi gli extimatores. Esistono infine gli yscarii, sorta di polizia industriale e sanitaria. Essi reggono l’ufficio dei pesi e delle misure e controllano mercanti, produttori di generi alimentari, strade, canali e fonti. La loro competenza è solo sulla guardia della città, ma gli yscarii districtus dipendono da loro.
(HE) (?) Esistono degli ufficiali finanziari tra cui il procurator ed il massarius. I procuratores amministrano il patrimonio, concludono i contratti in nome del comune, assegnano e controllano i lavori pubblici e si occupano della manutenzione degli edifici pubblici. Esercitano controllo sugli altri officiales, in ispecial modo sul massarius.
(HE) (?) Il massarius agisce sempre su incarico del podestà o di altra autorità.
(HE) (?) Gli inquisitores rationis esercitano il controllo su tutto (appropriamenti indebiti, corruzioni, etc.) quanto riguarda gli altri officiales. Sottostanno al loro controllo anche le comunità della campagna.
(HE) (?) Tra gli impiegati comunali subalterni troviamo notarii e nuntii. I notai sono in rapido aumento (per l’aumento della pratiche da loro sbrigate) e la loro carica si accorcia. Hanno anche precisi poteri. I nuntii sono 200 e formano una particolare organizzazione (non sono officiales) con propri ministrales.
(HE) (?) Esistono i compositores statutorum che si occupano della stesura degli statuti comunali, il cui contenuto è deciso dal consilium. Si tratta di una commissione formata da un mercator, un campsor, due de minutis artibus, due iudices e due milites.
(HE) (?) Mercanti e cambiatori obbediscono agli statuta populi, partecipano alla congregatio populi. I loro consoli (4 pro cambio e 4 pro mercadandia) si accordano con gli anziani per mantenere condotta unitaria nel consilium.
(HE) (?) I socii delle societates non devono essere di parte nobile nè devono avere rapporti di tipo feudale. Gli anziani sono 12 (3 per quartiere) e vengono eletti nel corpus ad brevia dalle societates (a turno) che li pagano anche. Si esige che il candidato eserciti veramente l’arte. Gli anziani devono presentare nel consilium proposte per le deliberazioni del popolo. Inoltre appianano le liti tra soci e possono decidere le pene. Alla fine del mandato vengono sottoposti a 4 inquisitores rationis, eletti dai ministrales. L’organizzazione popolare prevede 3 assemblee consultive: la congragatio (tutti i componenti (probabilmente) delle societates), l’assemblea dei ministrales artium et armorum (che forma l’assemblea consultiva degli anziani) ed infine il consilium, per il quale i ministrales eleggono un sapiente per ogni associazione.
(HE) Gli anziani ed i consoli creano una nuova figura: il ‘guardasigilli’.
(HE) (?) Gli yscarii comunis dispongono per i carrettieri e mugnai per i mulini. Carrettieri e mugnai non possono unirsi in società, così come i fornai, la cui attività e controllata direttamente dal comune. Ogni settimana si stabilisce quali pistores per ogni quartiere potevano fare il pane destinato alla vendita.
(HE) (?) Probabilmente la gestione della dogana è affidata a campsores.
(HE) (?) La boateria ammonta a 3 soldi per ogni proprietario di bovini, e a 18 denari per chi non ne possiede. Pagano i comitatini e ne sono esenti cives e nobiles.
(HE) (?) Disposizioni che fissano l’interesse massimo dei prestiti al 20%.
(HE) E’ documentata l’attività di Odofredo come consigliere presso le autorità cittadine.
(HE) Viene richiesto il consiglio di Odofredo per la questione del bando da togliere a Imola.
(HE) Viene demolita la chiesa di S.Apollinare nei pressi del palazzo del comune (disturbava l’accesso alla curia).
(HE) Alberto Caccianemici è podestà a Todi.
(MP) Gli statuti stabiliscono che all’interno della circla si apra una strada larga dieci piedi (3,80 metri) per la difesa e sorveglianza e si decide di proteggere la porta della strada di S.Vitale con una copertura come per le altre porte della circla civitatis.
(G8) Viene ordinato un altro estimo.
(W6) (?) Teodorico, figlio di Ugo Borgognoni, divulga le conoscenze apprese dal padre nella Chirurgia. Ugo in realtà aveva fatto giurare ai figli di non rivelare i segreti dell’arte.
(W6) (?) Si stabilisce a Bologna una famiglia toscana che darà i natali a Mondino de’ Liuzzi. Tale famiglia apre una spezieria.
(W6) (?) Rolandino Passeggeri comincia a tenere la cattedra di arte notarile allo Studio.
(W8) Viene disciplinato il comune rurale con un massaro o console eletto dai capifamiglia, con un cancelliere che redige le decisioni prese nell’arengo riguardanti gli estimi, ripartizioni di contributi e prestazioni per la manutenzione di strade, etc.
(W8) Monte S.Pietro, assieme ad altri comuni, viene chiamato a contribuire alla costruzione di una strada (la “strada dei vini”).
(W8) Prima di quest’anno e dopo il 1245 viene costruita la strada che, in linea retta, si stacca dalla via Emilia a Borgo Panigale e raggiunge S. Giovanni in Persiceto e Crevalcore.
(W8) Il comune fa fare indagini per verificare se gli uomini di Altedo hanno agito contro i patti stipulati in merito all’immigrazione del 1231.
(W8) Il comune ordina che per due anni non venga rimossa la “stellata” (palizzata) nel porto di Pegola, concedendo però alla comunità locale di avervi un portello da cui passare con “sandali” (barche a fondo piatto).
(CA) Gli statuti accordano libertà a quanti, entrati in città da almeno sei anni, vengono iscritti ad una società delle arti o della armi.
(CA) Statuti: per quanto riguarda le prestazioni militari dei comitatini, chi possiede almeno 200 lire in beni deve provvedersi a proprie spese della corazza (hosbergum), se meno di 200 ma più di 100, deve provvedersi di una panceriam. In tempo di guerra rispettivamente di devono provvedere di gamberie de plactis vel de maglis e di gamberia de panno vel de ferro. Il servizio militare normalmente è prestato in loco.
(CA) (?) Dagli statuti si apprende che la difesa dei castelli nel contado è a carico di cittadini bolognesi iscritti alle società delle armi e con almeno 60 lire in bonis et rebus immobilibus. Là devono rimanere sotto il comando di un capitano di norma per sei mesi montando la guardia alla porta giorno e notte, due di Bologna ed uno del posto. L’età dei difensori va da 14 a 60 anni. Nel cassero deve rimanere sempre almeno metà guarnigione. Alla custodia del castrum vel fortilicium sono obbligati tutti gli abitanti delle terre interessate, anche se cittadini di Bologna o ivi censiti.
(CA) Il castello di Bargi ha una guarnigione di 10 uomini.
(CA) Castel di Casio è sede di podesteria della montagna. (forse anche da prima di quest’anno).
(CA) Il governo comunale di Bologna ordina che a Castel di Casio si costruisca una casa per il podestà e la sua familia e una fornace per costruire laterizi (mattoni e coppi) per fornire copertura adeguata per tutte le case (per togliere ove possibile il legno).
(CA) Il comune ordina di salligare le via que est inter domun illorum de Vigo et Bonagracia Ungarelli.
(CA) Il comune ordina di aprire la via que vadit per domos comitis Alberti a curia Bulgari.
(CA) (?) Un Rambertino, podestà della montagna, intervenne nella lite tra gli eredi di Barone quondam Loteringo e l’abate di Montepiano negli anni della lite già ricordata.
(VE) (?) Negli statuti (compresi tra il 1245 e il 1267) ve ne è uno De saxis Reni rumpendis et tollendis: ad hoc ut maior copia lignaminis sit in civitate Bononia … statuimus … quod sassa que sunt in Reno inter Varegatum et plebem Calvençani rumpantur et tollantur cum consilio magistri Alberti de laborerio sancti petri vel alterius ingegnerij ita quod lignamen et maderie veniant per dictam aquam Reni.
(VE) Giuramento del podestà della montagna di Casio che dice: …faciam laborare ad pontem de Savignano facendo fieri unam pizzam lapidum … et eligam duos homines qui faciant laborare ad vias euntes ad Pavanam et ad Stagnum et ubi opus fuerit per vallem Reni et ad viam que vadit ad Casi et ad Moscatham, item faciam aptari malos passus vie que sunt per viam montanee a latere sero Reni et in cospectu Saxi Pertuxii ita quod comode equi omni tempore ire et transire possint et quod de Balneo Porrecte aptando ut in statuto servabo … .
(TO) (?) Dagli statuti (sacramentum sequimenti): si vieta lanciare proiettili dalle torri cum mangano vel predaria val arcu vel balista vel caçafusto.
(TO) Ugolino, figlio assieme a Rodolfo di Agresto, è ricordato negli statuti: fra i luoghi designati per la lettura dei bandi è indicato il trivo vie nove ante domum Ugolini Agresti. Dovrebbe corrispondere all’angolo tra le vie Portanova e Gargiolari (oggi piazza Galileo).
(TO) (?) Una rubrica degli statuti impone la selciatura della via qui est ab angulo a domo Ugolini Agresti e la rimozione di colonne, scale e detriti che la intralciavano.
(TO) (?) Una rubrica degli statuti intima la sistemazione di una strada a partire a domo Ugolini Agresti de Porta sancti Proculi.
(TO) (?) Una rubrica degli statuti ordina la lastricatura della via diretta alla chiesa di S. Margherita cominciando a salligata que est ante domum Ugolini Agresti.
(TO) 28 febbraio: Gabriele di Ubertino Alberici è tra quelli che sottoscrivono l’assoluzione dal bando degli imolesi di parte brizia.
(TO) I Guidozagni custodiscono in un loro carcere, ricavato presso le loro case nel quartiere di porta Ravegnana, ancora 4 prigionieri della battaglia di Fossalta. Sunt pauperes e due sono tedeschi: Gualtiero di Asburgo e Saurino di Rostan.
(TO) Bartolomeo Guidozagni sostiene una dura contesa con i Fava e con i Faffi, violando una tregua da poco giurata. Non si sa però chi per primo violò la tregua.
(CA) Bargi ha 59 fumanti.