- 1221
(HB) Inizia la costruzione della chiesa dei Domenicani.
(HB) Il naviglio del canale di Reno è stato scavato da porta Lame fino a Corticella.
(HB) E’ stato risistemato il canale entro la città dove ci sono i mulini.
(HB) E’ morto S.Domenico presso S.Niccolò. Ha partecipato Ugolino cardinale e vescovo di Ostia che sarebbe stato testimone di un miracolo di S.Domenico (resurrezione di un giovane a Roma).
(FB) Muore S.Domenico.
(SB) Il comune ha acquisito le aree necessarie per la piazza del mercato.
(SB) Inizia la costruzione di S.Domenico.
(SB) Muore a Bologna S.Domenico.
(41) Il 30 maggio (Pentecoste) si tiene il secondo capitolo generale dell’ordine dei predicatori. Da ora in poi i capitoli generali si terranno alternativamente a Bologna e a Parigi, creando un interscambio culturale e religioso.
(41) Domenico acquista da Pietro di Lovello degli Andalò 3 pertiche di terreno (mq 6240) adiacente a quello acquistato due anni fa. Il contratto viene firmato a capitolo concluso. Poi parte per la marca trevigiana.
(41) Alle compravvendite dei terreni nei pressi di S.Nicolò delle vigne è presente un muratore Caxanemicus, il che fa pensare che vi siano dei lavori in corso.
(41) Alla fine di luglio il cinquantenne Domenico da Guzman torna a Bologna stanco e debole. Finisce le ultime cose e poi crolla. E’ priore fra Ventura da Verona e Domenico viene portato a S.Maria del Monte affinchè si ristabilisca. Sentendosi ormai prossimo alla morte si fa portare in S.Nicolò delle vigne dove giunge il 6 agosto e viene sistemato nella cella di fra Moneta dove spira.
(41) Il 13 gennaio viene saldato con rogito il debito fatto due anni fa dall’ordine dei predicatori a Pietro di Lovello.
(81) Diploma imperiale di Federico II che definisce le terre soggette al feudo dei Panico: non c’è corrispondenza tra pieve e contea.
(13) Viene scavata una fossa da porta Lame sino a Corticella per rimediare all’interramento del Navile.
(C3) Compromesso riguardante le decime stipulato tra i frati di S.Barbaziano ed il Capitolo di S.Pietro.
(F4) L’impianto navigatorio, che si arrestava al porto di Corticella, viene prolungato con un canale fino alla città. Il canale parte da porta Lame e convoglia le acque del Reno.
(HE) Vengono acquistate case e fondi nel bolognese da abitanti della Sambuca, che l’anno scorso ricevettero più di 1000 lire bolognesi per questo.
(HE) ? Dopo il 1220, Federico è nel sud e ci rimarrà per un periodo di tempo abbastanza lungo. Il vescovo d’Imola, Mainardino, cerca di distruggere il castello d’Imola, boicottato in ciò da Bologna e Faenza, che sembrano difendere i diritti imperiali.
(HE) ? Mainardino vive a Bologna presso il legato Corrado vescovo di Metz. D’accordo con lui stipula un patto segreto con gli abitanti di Castello d’Imola.
(HE) I Bolognesi replicano agli accordi di Mainardino saccheggiando i possedimenti del vescovo imolese.
(HE) Giugno: i Bolognesi impongono agli abitanti del castello d’Imola il giuramento di provvedere all’incolumità della rocca.
(HE) 24 aprile: documento in cui i cittadini di Imola chiedono di fatto aiuto per la questione del Castello d’Imola al conte di Romagna Ugo da Parma.
(HE) 31 maggio: Ugo da Parma è citato come conte di Romagna e podestà di Ravenna. Podestà di Imola risulta Mainardino.
(HE) Inizio giugno: Ugo da Parma è ucciso a Ravenna.
(HE) 13 giugno: Federico II nomina un successore ad Ugo da Parma: Goffredo da Biandrate.
(HE) Il nuovo legato imperiale tarda a venire. Di fatto è Ugolino d’Ostia che ne fa le veci. Pare che non avanzi rivendicazioni da parte papale sull’esarcato.
(HE) Agosto: il cardinale Ugolino d’Ostia si trattiene tutto il mese a Bologna. Deve raccogliere fondi per la crociata, inoltre ha da seguire l’inumazione delle spoglie di S.Domenico, a cui egli è molto legato, ed infine pensa di intervenire sulla questione imolese.
(HE) 10 luglio: Mainardino, che intanto è podestà di Imola, rinnova con parte dei castellani di Castello d’Imola l’accordo per il trasferimento a Imola.
(HE) Tarda estate: Faenza paga una forte ammenda poichè si è opposta agli accordi di Mainardino con i Castellani, contro la volontà del legato. Subisce anche un interdetto. Il legato non tocca mai il destino del castello d’Imola ed evita mosse che danneggino i bolognesi, forse per paura di perdere il favore dei mercanti della città.
(HE) La societas dei mercanti di lana bisella ottiene banchi per un determinato canone d’affitto.
(HE) (?) I mercatores partecipano attivamente alla raccolta di denaro per la crociata indetta da Onorio III. In tale maniera si spiega la permanenza lunga del cardinale d’Ostia incaricato a sopraintendere a tale operazione. Una parte delle somme raccolte viene depositata nelle chiese locali. Mercanti di Bologna e di Siena portano il denaro a Roma ed anticipano all’arcivescovo di Colonia la ventesima parte.
(HE) Nel Registro Grosso sono documentati manentes che ricevono terra in concessione dal dominus e si obbligano a servizi personali, a tributi in natura ed in denaro.
(HE) Il podestà eletto quest’anno non lascia l’incarico a fine anno.
(HE) Viene menzionato il liber comunis.
(HE) (?) Viene fondata una colonia agricola a Baratino (ad est di S.Martino in Argine).
(HE) Abbiamo notizie di ampi lavori sul canale Navile.
(HE) Si acquistano i terreni nei pressi di S.Bartolomeo di Reno (via Riva di Reno) per trasferire il mercato.
(HE) Settembre: i crociati perdono Damietta.
(HE) Inizio anno (gennaio): Federico II entra nel contenzioso mai chiuso tra il comune ed il vescovo, confermando al vescovo tutti i diritti sui luoghi contestati.
(HE) 23 gennaio: il legato imperiale, Corrado di Metz, concede al vescovo Enrico della Fratta la giurisdizione volontaria nei suoi possedimenti. Ciò probabilmente genera arrendevolezza nel comune di Bologna che ristabilisce gli antichi buoni rapporti con il suo vescovo.
(HE) I francescani iniziano la costruzione della loro chiesa.
(HE) 10 ottobre: Giordano di Sassonia è citato come prior provincie Lombardie per i predicatori.
(W1) Inizia la costruzione di S. Domenico.
(W3) S. Francesco visita Bologna.
(W3) 6 agosto: muore a Bologna S. Domenico.
(W6) Una rubrica degli statuti affida a Ugo da Lucca e al maestro Diotisalvi funzioni di periti medici legali.
(W8) Il papa Onorio III concede la pieve di S.Pietro di Montorio agli arcidiaconi del capitolo di S.Pietro. Tale pieve ha giurisdizione su parte della Vald i Sambro e su vaste parti dei territori di Monghidoro, Grizzana, Castiglione.
(W8) Viene fondata una colonia agricola a Baratino (tra S. Martino in Argine e Molinella.) con esenzioni fiscali per i coloni. Tale colonia ha poca fortuna a causa delle inondazioni.
(CA) Il papa Onorio III rivendica le terre del camugnanese ad altre attorno, per averle ricevute dall’eredità matildica. Le riconferma comunque in feudo agli Alberti.
(CA) Febbraio: bolla del papa Onorio III che richiede ai pistoiesi i castelli di Torri, Treppio, Fossato, Badi, Monticelli, terre rivendicate dal papa come eredità della contessa Matilde di Canossa. da assegnare in feudo ai conti di Mangona. - 1222
(FI) Lega Lombarda.
(HB) Le chiese di S.Silvestro e S.Tecla (vicino al palazzo della biada) sono state riunite nell’unica chiesa dei SS. Silvestro e Tecla.
(HB) Nel corso della guerra contro Imola sono stati catturati 1500 imolesi. Abbattute le mura e riempiti i fossati. Le porte di Imola sono state portate a Bologna.
(AB) Ricognizione da parte di Modena sul confine ecclesastico tra Bologna e Modena: nel territorio tra Sassomolare e Prato Baratti (Ca’ Bortolani) il confine tocca:
nella curia di Monteforte,
Collina di Ronchidosio (Ronchidos),
Volticium (?),
Ospedale di Bombiana (Guanella),
(Osp. S.Biagio)
nella curia di Montese,
Ospedale di Bombiana (Guanella),
Cavrile (Cavrullo ?),
Stancatore (Stancadora),
Castornium (?),
Pozolum Rofegnanum (?),
Colina Paulate (?),
Silva Montesana (?),
Fontana Lombardese (?),
nella curia di Aiano,
Fontana Lombardese (?),
nella curia di Montetortore,
Fontana Lombardese (?),
Altare di S.Lucia (?),
Croce di Tolè (?).
(AB) I modenesi definiscono Fontana Langobardorum come unica località da tenere in considerazione per la definizione dei confini. Evidentemente si tratta di luogo importante e ben conosciuto. Fontana doveva essere a oriente di Aiano.
(AB) All’epoca non appare distinzione tra Castel D’Aiano e Villa d’Aiano.
(S6) Forse scatta ora l’interdetto di Onorio III al comune di Bologna che non voleva ritrattare gli statuti contra libertatem scholarium in base alle disposizione del papa stesso. E’ da una migrazione in massa da Bologna che nasce quest’anno l’Università di Padova.
(S8) Elias Anglicus per quest’anno ed anche per il successivo è lettore di diritto canonico.
(SB) Viene istituito un centro di studi a Padova.
(22) Dalle confinazioni di quest’anno si ricava che Fontana Longobardorum è vicina a Castel d’Aiano. Si parla inoltre di un podium de Zimbrianum.
(B1) Le acque del Savena vengono meglio incanalate in città e condotte al fossato di cinta detto dei Pelacani. Viene anche ristrutturata la chiusa.
(E6) Nasce l’università di Padova.
(E6) Per protesta gli studenti vanno a Padova (per non tornare).
(HE) Modena fa verificare tutto il confine diocesano che in direzione di Bologna coincide con il comitato.
(HE) 3 gennaio: Mainardino fa distruggere il Castello d’Imola, approfittando del riserbo bolognese.
(HE) 15 gennaio: il nuovo conte di Romagna Goffredo, che ha trovato l’accordo con i bolognesi, “ordina” a Bologna e Faenza di procedere contro Imola in nome dell’imperatore.
(HE) 23 gennaio: il podestà di Bologna chiede inutilmente al conte di Romagna di sospendere il bando contro Imola, ma forse è tutta una commedia.
(HE) Fine gennaio: Bologna e Faenza intrapprendono una spedizione nel territorio di Imola.
(HE) Entra in azione Federico II che anche lui ritiene che Imola abbia fatto male a distruggere il castello, e, ritenendo che sia necessario suddividere l’amministrazione del regno d’Italia per meglio controllare questi avvenimenti, incarica della questione l’arcivescovo Alberto di Magdeburgo, che diviene legato solo per la Lombardia, la Marca di Treviso e la Romagna.
(HE) L’arcivescovo Alberto prende le parti di Imola, mentre il conte imperiale rimane a fianco dei Bolognesi e dei Faentini.
(HE) Maggio: scorreria a largo raggio dei bolognesi e faentini nelle terre di Mainardino.
(HE) Bologna congeda bruscamente i messi del legato imperiale.
(HE) Il legato infligge 5000 marchi d’argento d’ammenda a Bologna e 3000 a Faenza.
(HE) Federico conferma la sentenze di Alberto di Magdeburgo, ma senza risultato alcuno.
(HE) Prima di luglio: l’arcivescovo Alberto di Magdeburgo si reca a Ravenna e cerca di coalizzare contro Bologna oltre alle città della Romagna orientale anche Modena e Cremona, ma questo tentativo fallirà.
(HE) Fine luglio: Bologna e Faenza assediano Imola.
(HE) Inizio settembre: Imola cade e si sottomette alle solite condizioni e deve essere ricostruito Castel d’Imola. Tutto ciò con l’approvazione del conte imperiale di Romagna, il quale fa addirittura comporre il suo dissidio con Imola dai podestà di Bologna e Faenza.
(HE) Novembre (?) : Bologna invia ambasciatori a Federico per giustificare le azioni intrapprese, rilascia gli ostaggi imolesi, e concede a Imola di scegliersi il podestà liberamente per i prossimi due anni.
(HE) Bartolomeus Principi è miles justitiae.
(HE) I mercatores di Bologna non tralasciano Genova.
(HE) 23 gennaio: nella contio vengono convocati anche i comitatini (probabilmente per lo stato di guerra).
(HE) Il podestà di quest’anno (uomo valente) è lo stesso dell’anno scorso.
(HE) Il comune crea differenziazioni tra gli iudices comunis (ora riconosciuti dall’im-peratore): esiste ora uno iudex ad causas veteres.
(HE) Giuseppe Toschi fa parte dei sapientes bolognesi che trattano la pace con Imola.
(HE) Per la prima volta sono documentati gli officiales del comune, con il compito di redigere e custodire gli elenchi dei banditi.
(HE) (?) Viene fondata una colonia agricola a Baratino (ad est di S.Martino in Argine).
(HE) Viene citato il Navile presso Pegola.
(HE) Dal Registro Grosso impariamo che il Navile da Pegola ha un secondo braccio verso Galliera ed un terzo ad est verso Dugliolo.
(HE) Esempio in cui Bologna si rifà su per un risarcimento per violenza, su di un concittadino (di Firenze) del violento.
(HE) Nasce l’università di Padova.
(HE) Un terremoto fa crollare il tetto della cattedrale.
(W3) Terremoto che causa danni alla chiesa di S. Pietro. Al laborerium sabcti Petri viene chiamato mastro Alberto, architetto del comune.
(W3) S. Francesco visita Bologna.
(W8) Viene raso al suolo il castello di Imola (presso l’attuale autodromo Dino e Enzo Ferrari).
(TO) Guido Alberici è presente all’incontro con i faentini per decidere di alcune questioni riguardanti Imola. - 1223
(HB) S.Francesco predica a Bologna e dichiara che senza l’intercessione di Domenico Bologna avrà dei guai.
(HB) Quest’anno la città è stata divisa per quartieri: porta Nova, porta Stiera, porta S.Cassiano (S.Pietro), Porta Procola e porta Ravegnana: ogni quartiere ha un capitano con tanto di vessillo, che ha il comando armato dei militi del quartiere.
(HB) Il papa Onorio ha confermato i frati e le suore Di S.Trinità di Ronzano. Da documenti rinvenuti in S.Maria Maddalena di Valdipietra, fuori Saragozza risulta che le monache sono anche chiamate di S.Marco di Mantova.
(ST) Nella distribuzione dei paesi del contado ai quartieri della città si parla del borgo sorto attorno all’abbazia di S.Bartolomeo di Musiano come di Burgus Abatie o come Comune Burgi Abadie. Questo comune è detto anche di Pian di Macina (‘… homines burgi abatie vel planii de masina’).
(IP) Per la prima volta si definiscono i quartieri per le terre del contado.
(MG) il 7 novembre gli ambasciatori di Bologna denunciano a Gererdo Rangoni, podestà di Pistoia che gli uomini della Sambuca hanno ditrutto alcune case costruite dagli homines di Granaglione, Sùccida e Capugnano: si pensa siano case di albergo per chi andava ai bagni della Porretta.
(SB) Il territorio della pianura è suddiviso in quartieri.
(SB) La porta dei Leoni è terminata.
(52) Attacco contro le nuove costruzioni Capugnanesi e Succidane da parte dei Sambucani e degli Stagnensi (?).
(52) L’intero territorio è diviso in quartieri militari: Capugnano è compreso nel territorio di porta Piera.
(E1) Bombiana non figura nella suddivisione delle terre del contado, mentre invece figura Casio cum curte.
(HE) Febbraio: Mainardino e il legato Alberto raggiungono Federico II a Capua.
(HE) Febbraio: Federico destituisce il conte di Romagna, Goffredo di Biandrate ed assegna la Romagna a vita all’arcivescovo di Magdeburgo Alberto.
(HE) L’arcivescovo Alberto, una volta ottenuta la Romagna, si fa subito rappresentare dal visconte Giovanni da Worms.
(HE) L’arcivescovo Alberto va a Forlì e Imola.
(HE) Agosto: Faenza invia truppe da impiegare contro alcuni castelli a sud di Rocca S.Casciano. Il beneficiario è il legato imperiale.
(HE) Ottobre: l’arcivescovo Alberto è a Bologna.
(HE) Castel d’Imola non viene ricostruito e nemmeno le mura di Imola (distrutte l’anno scorso).
(HE) Pietramala e Cavrenna vengono considerate nel comitato bolognese.
(HE) E’ documentato da ora che i milites non hanno carattere di nobiltà, ma prestano servizio militare di cavalleria. I milites hanno quindi il noto significato tecnico militare.
(HE) Per scopi militari si divide il comitato in 4 parti, aggregando ciascuna parte ad un quartiere cittadino.
(HE) Si hanno notizie circa servi e schiavi, la cui distinzione è vaga e che comunque devono essere rari in città.
(HE) Viene impostato, sotto Ranieri di Perugia, il Registro Grosso, che raccoglie documenti in ordine cronologico.
(HE) Cento non è nominato nelle terre del comitato. Però è di possesso della chiesa vescovile di Bologna.
(HE) S.Francesco predica a Bologna (è la seconda sua visita: la prima ha coinciso con i disaccordi tra il fondatore ed il suo ordine).
(HE) Diana degli Andalò, figlia di Andalò e nipote di Pietro di Lovello, dopo avere facilitato la cessione delle terre a Domenico di Guzman, fonda il convento di S.Agnese, contro la volontà della propria famiglia. Diana ottiene la benevolenza del cardinale Ugolino d’Ostia e il secondo priore generale dell’ordine dei domenicani, Giordano di Sassonia le è come un padre.
(HE) Privilegio di Onorio III che riguarda la ‘fabbrica’ della cattedrale che dipende dal capitolo di S.Pietro.
(HE) Viene finita la ‘porta dei Leoni’ nella cattedrale. I lavori sono stati presieduti da mastro Ventura.
(G3) 30 novembre: troviamo la pieve di S.Martino in Argine come dipendente dal quartiere di porta Ravegnana, nella divisione del contado in quattro quartieri.
(G4) Brento appare nel quartiere di porta Procola.
(W1) La Porta dei Leoni in S.Pietro è finita.
(W8) Quarto di Sotto, Cadriano, Viadagola, Granarolo, Lovoleto, Triario e S. Giovanni in Triario, Minerbio, S. Martino in Soverzano e Pegola vengono assegnate al quesrtiere di porta S. Cassiano. S. Martino in Argine viene assegnato al quartiere di porta Ravennate.
(W8) Castenaso e Fiesso appartengono al quartiere di porta Ravennate, Marano, Verduro e Villanova al quartiere di porta S. Cassiano.
(TO) Ugolino ALberici si reca ambasciatore a Pistoia per portare le lamentele dei bolognesi contro le scorribande degli abitanti di Sambuca nella montagna bolognese e per chiedere il rispetto dei patti di pace.
(TO) Lambertino Clarissimi e Matteo Lolli viene messo a capo della tribù di porta S. Procolo.
(CA) 30 novembre: nella divisione del contado in quartieri, Carpineta e Camugnano vengono assegnate al quartiere di porta S. Cassiano (poi detto di porta Piera). - 1224
(HB) E’ stato costruito il canale di Savena, deviando parte del fiume fino a P.ta Castiglione, con il contributo (2 soldi) delle famiglie (tutte ??).
(HB) Grandinata con distruzione dei raccolti.
(OT) Petrus presbiter de Arviliano è testimone in un atto di donazione.
(OT) Donazione di beni alla chiesa di Montovolo da parte di Giovanni da Grizzana (5 giugno).
(OT) Donazione di beni alla chiesa di Montovolo da parte di Giovanni q. Albertino da Grizzana (26 giugno). E’ presente Petrus presbiter de Arviliano.
(S6) Gli scholari sono equiparati ai cives in quanto a diritti.
(S7) Federico II, in un momento di grande tensione, cerca di sostituire lo studio bolognese con quello appena istituito di Napoli.
(SB) Viene fondato da Federico II lo studio di Napoli.
(E6) Nasce l’università di Napoli.
(HE) L’arcivescovo Alberto di Magdeburgo si trattiene più volte in Romagna orientale.
(HE) Autunno: Alberto di Magdeburgo torna in Germania.
(HE) Novembre: Bologna ottiene da Imola il rilascio degli abitanti di Castello d’Imola, che però non viene ricostruito.
(HE) L’influenza di Bologna sulla Romagna è aumentata notevolmente, così come la debolezza di Faenza nei confronti di Bologna.
(HE) Reggio rinnova l’offerta di alleanza con Bologna, che però rifiuta. Reggio si avvicina così al partito filoimperiale.
(HE) E’ documentato il canale di Savena che sfocia nell’Aposa (Villola).
(HE) Collecta di 2 sol. pro ostio.
(HE) Autunno: l’arcidiacono Magister Gratia diviene vescovo di Parma. Vescovo e capitolo non si accordano per il suo successore per cui il papa nomina il successore nel bolognese Tancredi, già canonico della cattedrale e dottore di diritto ecclesiastico.
(HE) Disposizioni di Federico II per la nuova università di Napoli.
(HE) Andalò degli Andalò è podestà a Genova.
(HE) Brancaleone di Andalò degli Andalò è podestà a Lucca.
(W1) Ars notaria (conclusa probabilmente nel 1226) di Ranieri da Perugia. si parla di pacta turrium.
(W6) Il comune decide di occupare le località di Medicina ed Argelato perchè infestate da delinquenti che spesso assalgono viandanti e soprattutto scolari. - 1225
(FI) La torre dei da Baragazza viene abbassata (sono Lambertazzi e la torre è in strada maggiore).
(HB) Federico II tenta di portare via lo studio da Bologna.
(HE) Il podestà di Modena è di Cremona.
(HE) A Modena sono segnalati disordini interni.
(HE) Da quest’anno domina a Ferrara Salinguerra.
(HE) E’ menzionato il palazzo vescovile (diocesi di Bologna) a S.Giovanni in Persiceto.
(HE) Brancaleone degli Andalò è podestà a Genova, succedendo al padre. Muore però in guerra (quest’anno ?).
(W6) Nasce Francesco d’Accorso.
(CA) Aprile: si arbitra a Casio che Torri, Treppio, Fossato, Badi, Monticelli e Moscacchia rimangano nel distretto di Pistoia, che Bologna assolva Gislimero e Ubertino di Stagno e seguaci rendendo loro tutte le terre che avevano prima delle guerre, e che Pistoia reintegri quei valvassori che si ribellarono in favore di Bologna. Pistoia non potrà fortificarsi nel proprio terreno e così pure Bologna da Gaggio alla Sambuca, da Torri a Casio, e così ancora Gislimero e Ubertino in Sùccida e in Granaglione. Bologna avrà libero accesso e mercato immune da aggravio da Moscacchia a Colle di Prato e Pistoia godrà degli stessi diritti da Casio a Moscacchia, etc. - 1226
(HB) Muore a Bologna la regina Giovanna da Gerusalemme dopo mesi di malattia trascorsi a Bologna. E’ stata sepolta in S.Pietro.
(HB) Sono scavati i fossati della città.
(AB) Diploma di Federico II a favore di Modena che fissa il confine tra Modena e Bologna (nella zona compresa tra Sassomolare e Ca’ Bortolani (Prato Baratti)): Voltitium (?), Senecellium (Seneveglio), Podium de Castornio (?), Podiolum Rofegnanum (?), Canevatie (Canevaccia), (c’era un ospitale) Paulecte o Paulate (?), Fontana Lombardese (?) Ospedale del presbitero Passuti (?), Lama di Azone nel Frignano (?), Silva Montesana, Canola Rofregnana (Canola o Canolle), Santa Lucia (?).
(SB) Seconda lega lombarda.
(SB) Rinnovamento con Milano della seconda lega lombarda.
(SB) Ora Federico è anche re di Sicilia e come tale domina nell’Italia meridionale e su parte dell’Italia centrale.
(22) Dalle confinazioni di quest’anno si ricava che Fontana Longobardorum è vicina a Castel d’Aiano. Si parla di un luogo detto Zibriano.
(22) Sentenza di Federico II sui confini tra Modena e Bologna: … a summo Alpis Magnae ubi dicitur ad Scalas a cornu orientali ipsius Alpis, et inde per Vallem Guffonariam descendendo et veniendo per montes et colles restos usque in Zibriano per medium Zibrianum… . Cimbriano dovrebbe essere l’attuale monte Belvedere e la valle Guffonaria può essere l’attuale val Dardagna.
(E6) Viene diffuso il testo Boncompagnus dal docente Boncompagno da Siena, maestro di retorica. L’opera è in 6 parti.
(HE) Federico II restituisce a Modena i luoghi assegnati ai bolognesi nel 1204 ed altre terre che nel controllo del 1222 fatto da Modena stessa erano state definite bolognesi.
(HE) ? Federico non è in grado di stare al di sopra delle parti e nella questione tra Milano e Cremona si schiera apertamente con Cremona.
(HE) Pasqua: viene convocata una dieta, in risposta alla quale si ricostituisce la lega lombarda. Milano, Bologna, Brescia, Mantova, Padova, Vicenza, Treviso, Faenza, Vercelli, Alessandria, Lodi, Piacenza e Verona si uniscono.
(HE) Nelle prime riunioni della lega ci si mette solo d’accordo per quanto riguarda la tutela dei diritti acquisiti con la pace di Costanza.
(HE) Bologna, come altre città, migliora gli apparati difensivi.
(HE) Inizio aprile: Federico giunge a Ravenna, dove decide di passare la pasqua invece di Cremona, come preventivato. Con lui (da marzo) c’è Mainardino, vescovo di Imola.§
(HE) Federico rinnova a Mainardino i privilegi, facendo presenti i suoi diritti sul comitato imolese.
(HE) Federico attraversa Imola ed incita la ricostruziune delle due fortificazioni.
(HE) 9 maggio: dopo essere passato per Faenza, Federico è a Imola. Poi si ferma un giorno a Medicina, da dove tratta con i bolognesi.
(HE) 13 maggio: Federico si mette in marcia prima della conclusione delle trattative con i bolognesi. A causa del maltempo è diviso dal suo esercito. A sera arriva a S.Giovanni in Persiceto, mentre le sue truppe marciano fino a Bologna dove vengono alloggiate per la notte.
(HE) 14 maggio: alla mattina vi sono dei disordini a Bologna e le truppe di Federico sono costrette alla fuga.
(HE) 15 maggio: Federico giunge a Modena. Probabilmente accompagnato fin da S.Giovanni in Persiceto dagli alleati di Cremona, Parma. etc. a cui i bolognesi hanno vietato il passaggio attraverso la Romagna.
(HE) Quest’anno il podestà di Bologna è modenese.
(HE) A Modena il podestà è parmigiano.
(HE) Modena intrattiene buoni rapporti con Cremona e Parma, mentre con Bologna vi sono buoni rapporti formali.
(HE) A Modena sono segnalati disordini interni.
(HE) Anche a Reggio, il cui vescovo Nicola è sostenitore dell’imperatore, vi sono disordini. Reggio passa alle città filoimperiali.
(HE) Modena e Reggio si separano completamente da Bologna e si uniscono alle città guidate da Cremona.
(HE) Fine maggio: le città della lega si riuniscono a Mantova. Le risoluzioni sono molto più dure di quelle del mese scorso: si chiedono misure dure contro il partito cremonese; si prendono risoluzioni militari per ostacolare la congiunzione dell’imperatore (che sta presso i suoi alleati) ed il re Enrico, in procinto di calare dalla Germania.
(HE) 27 maggio: Bologna invia 50 milites e 50 balesterii; Faenza invia il proprio podestà con 50 milites. Per ostacolare il congiungimento tra Federico ed Enrico.
(HE) Le trattative tra Lega e imperatore vanno male: le richieste della Lega sono inaccettabili e l’imperatore si dimostra intransigente, fidando sui vescovi filoimperiali, e continua a favorire Cremona ed i suoi alleati.
(HE) 11 luglio: Federico mette al bando la Lega e colpisce particolarmente Bologna ordinando l’abolizione dello Studio.
(HE) Estate: Ferrara non appartiene ancora alla Lega.
(HE) Inizia la lotta tra Federico e la Lega. Il vescovo di Bologna Enrico della Fratta è uno dei pochi che non si schierano con l’imperatore.
(HE) Federico dichiara soppressa l’università di Bologna, e minaccia severe sanzioni per docenti e scolari che rimangano. Tale disposizione dura però pochi mesi. In compenso si riappacifica il comune con gli studenti: la pace è apparentemente favorevole al comune in quanto vengono mantenute vive parecchie delle disposizioni del 1217. Ci si limita però a chiedere il giuramento ai soli rettori.
(HE) Forse la soppressione dell’università di Bologna genera il falso teodosiano. Nel falso non si parla del Frignano (sottomesso nel 1234) come di terra bolognese.
(HE) Inizia la costruzione della circla (palizzata).
(HE) Esempio di miniature con littera antiqua e littera nova.
(W1) Il freddo è così intenso che il Po gela e si può attraversarlo con i carri. Gelano le viti e dai vigneti non si ricaverà nulla. Ghiaccia persino il vino nelle botti (cronaca del ‘300).
(W8) Federico II muove verso Bologna dal castello fortificato di Medicina.
(CA) 20 marzo: gli Alberti insistono presso il papa per avere, oltre a Bargi, anche Casio et quedam alia castra cum pertinentiis suis. Il papa, per non compromettersi eccessivamente, rimette la questione all’arbitrato del venerabili fratri nostro archiepiscopo florentino.
(TO) Almeno un Asinelli partecipa al parlamento della Lega Lombarda.
(TO) Scannabecco, figlio di Armando di Rolando Ramponi, è uno dei rettori del parlamento della Lega Lombarda, riunito a Bologna. - 1227
(HB) Grave carestia a Bologna: tumulti con poveri che chiedono pane: 24 morti schiacciati
(MG) Diventa papa con il nome di Gregorio IX, Ugolino dei conti di Segni, che fu già legato papale per l’italia settentrionale.
(SB) Viene costruito Castelfranco.
(SB) Viene fondato il castello di Serravalle.
(SB) Viene rifondato il castello di S.Colombano con il nome di Piumazzo.
(HE) Primavera: Onorio III ed il suo successore Gregorio IX mediano il compromesso tra i Lombardi e Federico che dovrà perdonare tutte le punizioni inflitte alla lega.
(HE) ? Federico mantiene viva la lotta tra Cremona e Milano.
(HE) ? Federico fomenta inimicizie tra Modena e Bologna invalidando tutti i confini definiti nel 1204 e assegnando ai modenesi tutti i territori allora sottratti, compresa Rocca Corneta.
(HE) ? Federico risolve in proprio favore il contrasto tra il vescovo ed il comune di Modena, confermando la propria sovranità sul comitato di Modena.
(HE) Autunno: iniziano le ostilità tra Bologna e Modena.
(HE) Federico viene colpito da scomunica papale.
(HE) Ottobre: trattative di pace tra Modena e Bologna che falliscono. La lotta continua.
(HE) Bologna si avvicina ai cattani del Frignano e causa la rivolta dei Montecuccoli.
(HE) Modena e Bologna fortificano i confini: Modena costruisce Castel Leone ad est del Panaro sulla via Emilia.
(HE) Modena e Bologna fortificano i confini: Bologna costruisce Castelfranco.
(HE) Inizio anno: Ferrara parteggia per la Lega.
(HE) Ferrara stipula accordi con Modena e Ravenna.
(HE) Gennaio: l’imperatore esorta con pochi risultati alla ricostruzione delle fortificazioni di Imola: sostanzialmente fallisce la difesa dei piccoli comuni da Bologna e Faenza. Probabilmente anzi Bologna occupa nuovamente Imola.
(HE) I Gozzadini, Manfredi, Papazzoni, Buvalelli e Tantidenari risultano vassalli dei Lambertini (Archivio Lambertini di Poggio Renatico). I Lambertini hanno dato loro in feudo anche case e torri in città.
(HE) Trattato commerciale con Venezia. Viene definita anche una apposita forma giudiziaria per le controversie.
(W8) Nasce il castello di Serravalle come borgo franco di grande importanza: castrum Seravalis, proprietà dell’abbazia di Nonantola.
(TO) Viene costituito Castelfranco. - 1228
(FI) I bolognesi contano 43 società d’armi.
(HB) Battaglia di un giorno intero tra Bologna e Modena in località (?) S.Maria in Strada.
(SB) Rivolta e instaurazione del regime popolare.
(SB) Assalto al palazzo comunale, con distruzione degli statuti del passato regime.
(21) Costruzione della chiesa di S.Domenico.
(41) Il 12 settembre Giuffredo, cardinale di S.Marco e Legato pubblica una lettera di indulgenze a favore della costruzione della chiesa e del chiostro di S.Nicolò delle vigne. Forse adesso viene abbattuta la vecchia chiesa.
(62) Novembre: approffittando dello scontento causato dalle sconfitte inflitte da Modena, Giuseppe Toschi, console dei mercatores, a capo dei popolari, occupa il palazzo del comune e impone la convocazione di un consiglio generale. Nel gruppo che occupa il comune vi sono parecchi rectores artium.
(72) Tumulto capeggiato dal mercator Giuseppe Toschi, che ottiene ed impone la convocazione di un Consiglio Generale in cui facessero parte, oltre agli aristocratici, anche i popolani.
(E6) Odofredo ottiene la licenza nello studio.
(HE) Giugno: vi sono notizie sulla disposizione del fossato e sulla disposizione dei fondi di Castelfranco.
(HE) Autunno: Bologna inizia una importante azione militare. La Romagna, la Marca di Ancona e la Toscana forniscono contingenti di truppe, mentre Milano quasi simultaneamente attacca il territorio cremonese.
(HE) Estate: Gregorio IX stringe una sorta di alleanza con i lombardi. Contro i lombardi vi sono Modena, Parma e Cremona. (Reggio si mantiene neutrale).
(HE) L’imperatore non è in grado di dare alcun aiuto alle città a lui fedeli.
(HE) 4 ottobre: Bologna inizia l’assedio a Bazzano sul Samoggia.
(HE) L’esercito nemico porta rinforzi agli assediati di Bazzano e riesce a distruggere ed incendiare la fortezza di S. Colombano (Piumazzo) e ad arrivare fino al Reno sulla via Emilia. Al ritorno hanno la strada sbarrata al Samoggia, ma riescono ad aprirsi un varco a Spilamberto.
(HE) 13 novembre: fallisce un assalto a Bazzano e le truppe bolognesi si ritirano anche a causa dei disordini interni.
(HE) 22 novembre: il capitano di S.Colombano viene accusato di tradimento e viene ucciso davanti al palazzo comunale durante un tumulto di popolo.
(HE) Novembre (?): i signori di S.Marco (vicino a Piumazzo) sono messi al bando ed i loro beni confiscati.
(HE) 20 dicembre: puntata offensiva dei bolognesi che però vengono sconfitti a Castelvetro (nord ovest di Vignola).
(HE) Ferrara presta aiuto militare a Bologna.
(HE) Il podestà di Ferrara è bolognese.
(HE) Il conte di Romagna (non si sa chi è) acquista Mezzocolle, a sud ovest di Imola.
(HE) Imola e tutte le città della Romagna prestano aiuti militari a Bologna contro Modena.
(HE) Cade il governo arsitocratico. Fino ad ora le notizie sulla divisione tra aristocratici e popolo sono scarse.
(HE) Un certo gruppo di societates artium sono entrate a fare parte del governo cittadino. Ora si oppongono alla formazione di nuove società (es. i barbieri).
(HE) Probabilmente i notai non prendono parte alla sollevazione popolare.
(HE) Le societates si sollevano e pretendono dal podestà la convocazione di un consilium generale. La notte successiva, al rifiuto del podestà, viene preso d’assalto il palazzo comunale e vengono bruciati gli statuti ed i registri dei banditi. La rivolta è capeggiata da Giuseppe Toschi, figlio dello iudex Tommaso, di origine toscana, forse morto in seguito ai disordini che portarono alla caduta il vescovo Gerardo.
(HE) Esiste un consilium generale che detiene il potere legislativo. In esso prendono parte i mercatores ed un certo numero di artigiani (e meno aristocratici). Non si parla più di consilium credentie.
(HE) Gli aristocratici devono dividere con il popolo il potere legislativo. Accanto al consilium parvum probabilmente c’è un consilium magnum.
(HE) Fino ad adesso il miles iustitie rappresenta forse il più importante tra gli officiales comunis.
(HE) Ferrara emana gli ordinamenta ripe e l’entità della dogana per Bologna risulta ancora invariata (v. 1203-1207).
(HE) (?) Giuseppe Toschi di è impegnato per l’introduzione dell’industria dei tessuti.
(VI) Con la rivoluzione di Giuseppe Toschi si impone con forza la riforma del comune: 24 uomini delle società popolari (6 per quartiere) sono assunti con qualche ingerenza nella gestione del comune con il nome di ‘anziani’.
(W6) Fuga di legsisti dello Studio a Vercelli.
(TO) Per la prima volta sono documentati gli Azzoguidi, tra i nobili geremei.
(TO) I Guidozagni militano in campo guelfo nella classe dei nobili. - 1229
(HB) Tregua di 10 anni tra Bologna e Modena, grazie all’aiuto del vescovo di Reggio e del domenicano Guala da Brescia.
(SB) Vengono costruiti i castelli di Belvedere e Castel Leone.
(41) Dall’agosto e fino al gennaio dell’anno prossimo vengono comperati dai frati predicatori terreni intorno a S.Nicolò delle vigne. Agli atti assistono due carpentieri, segno che esiste un cantiere.
(HE) Gennaio: i Montecuccoli del Frignano si dichiarano neutrali.
(HE) Aprile: i fiorentini concludono una pace separata con Modena ed i suoi alleati.
(HE) Fine giugno: riprendono le ostilità tra Bologna e Modena.
(HE) 26 giugno: Gregorio IX comunica ai lombardi il ritorno dall’oriente dell’imperatore.
(HE) Fine giugno (?): breve armistizio tra Modena e Bologna, forse causato dalla notizia del rientro dell’imperatore che suggerisce atteggiamento di attesa.
(HE) Prima della metà di agosto: Bologna riprende i combattimenti.
(HE) La lega lombarda e la Romagna concedono a Bologna i più ampi aiuti, come l’anno scorso.
(HE) Metà agosto: assedio al castello di S. Cesario, sulla sponda destra del Panaro che viene difeso dalle truppe di Modena, Padova e Cremona.
(HE) 4 settembre: il castello di S.Cesario cade.
(HE) 5 settembre, pomeriggio: i bolognesi vengono assaliti e gravemente sconfitti dal nemico, mentre si apprestano a rientrare. La battaglia si prolunga fino a mezzanotte ed i bolognesi sono costretti a fuggire e salvano a stento il carroccio.
(HE) 13 ottobre: Federico incarica il vescovo di Reggio di ristabilire un armistizio tra Modena e Bologna di lunga durata.
(HE) Novembre: trattative tra Bologna ed il papa.
(HE) Novembre: tregua di otto anni tra Bologna e Modena sulla base dello status quo.
(HE) Il processo iniziato nove anni fa tra Cervia e l’arcivescovo di Ravenna si chiude a favore di quest’ultimo.
(HE) Imola e tutte le città della Romagna prestano aiuti militari a Bologna contro Modena. L’imperatore può contare solo sulla fedeltà delle alte gerarchie ecclesiastiche (es. Mainardino da Imola).
(HE) Guido, figlio di Ugolinus Ubaldini, è membro del consiglio bolognese.
(HE) Bartolomeus Principi fa parte del consilium communis.
(HE) Albertus Principi fa parte del consilium communis.
(HE) Esiste un consilium generale che detiene il potere legislativo. In esso prendono parte i mercatores ed un certo numero di artigiani (e meno aristocratici). Non si parla più di consilium credentie.
(HE) Viene ancora nominata la curia (che va perdendo di importanza): nomina un delegato.
(HE) Vengono per la prima volta citati gli anziani, a capo di un unico organismo formato dalle societates armorum e dalle corporazioni minori. Gli anziani e i consoli dei campsores e dei mercatores hanno la suprema direzione del popolo.
(W8) Serravalle ora è sotto la Judiciaria di Monteveglio.
(TO) Tra i bolognesi che giurano la tregua con i modenesi c’è Amideo di Ugo Alberici.
(TO) Tommasino, figlio di Bertolotto (capostipite della famiglia dei Bertolotti o Di Bertolotto), è uno dei procuratori bolognesi presenti al giuramento di pace con i modenesi.
(TO) Fine novembre: Guido di Zagno è tra i procuratori che si impegnano solennemente con i modenesi di osservare la tregua e i patti di pace sottoscritti dalle due città. - 1230
(FI) Si ricorda uno statuto della società dei Falegnami, che avrebbe residenza in via Cimarie.
(SB) Introduzione dell’arte della lana ad opera di lanaiuoli veronesi.
(62) Le società delle armi cominciano ad assumere una precisa connotazione giuridica con il riconoscimento dei loro statuti e delle loro matricole.
(62) ? In questo periodo è documentata (da alcuni anni per la verità) la lavorazione della lana. E’ interessanrte notare che i ramisani ovvero i proprietari di mulini sul canale di Reno sono tra le famiglie più in vista: Principi, Rodaldi, Prendiparte, Tebaldi.
(62) Vengono negoziati alcuni contratti con un numero limitato di artigiani della lana forestieri, favorendo una immigrazione: ciò porta l’ingresso a Bologna di circa 500/600 persone provenienti da Verona, Mantova, Milano, Firenze, Prato, Lucca, etc. La maggiornaza degli immigrati è comunque veronese.
(92) ? Si formano le società delle armi. Le società delle arti contrastano la formazione di nuove società e ne ostacolano l’ammissione alle societates populi.
(92) ? Si forma l’arte della lana (non ancora costituita come società.
(92) Il Comune inizia un’operazione di importazione di artigiani factores pannorum lane.
(A5) 11 gennaio: Petricino di Carbone si fa converso e rinuncia a tutte le sue proprietà in favore dei vallombrosani di S. Cecilia di Croara. Tra i suoi beni vi sono terre nei pressi di S.Lazzaro di Savena (località Pontebuco).
(C1) ? S.Adalberto in Pereo viene unito al monastero di S.Giacomo di Cella Volana (Comacchio), ma ogni possedimento e giurisdizione nella corte di Buda e Medicina vengono assegnate al monastero di suore domenicane di S.Agnese in Bologna.
(E6) ? Nasce l’università di Cambridge.
(HE) Bologna approffitta della tregua e amplia Castelfranco. In quest’anno viene eretto il castello di Samoggia nella valle superiore del Samoggia.
(HE) Maggio: dopo le sconfitte subite da Bologna due rappresentanti imperiali iniziano ad organizzare la resistenza in Romagna.
(HE) Ravenna, Forlì, Rimini e Bertinoro concludono una alleanza a tutela degli interessi dell’imperatore.
(HE) Il podestà di Ravenna è di Cremona.
(HE) Uno dei due rappresentanti imperiali si chiama Corrado da Fallirone (non ha niente a che vedere con Corrado di Hohenlohe che ha rapporti non chiariti con l’arcivescovo di Magdeburgo).
(HE) Corrado di Hohenlohe è designato provvisoriamente conte di Romagna.
(HE) ? Guido, figlio di Ugolinus Ubaldini, è iudex communis.
(HE) (?) Dopo questa data compaiono le società delle armi (societates armorum): sono 5 per quartiere più le compagnie dei ‘Toschi’, dei ‘Lombardi’ e della ‘Stella’, i cui componenti sono sparsi per tutta la città.
(HE) (?) ‘Toschi’ e ‘Lombardi’ sono societates armorum costituite dalla trasformazione di due precedenti fraternitates (il termine fraternitas è nominato negli statuti di entrambe).
(HE) Rappresaglie richieste dai mercatores contro il duca d’Austria, l’arcivescovo di Salisburgo ed il conte di Champagne.
(HE) Si costruiscono contro Modena le fortezze di Castel Leone e di Belvedere. Si spacca in due la podesteria della montagna: una orientale con sede a Casio ed una occidentale con sede in entrambe le nuove località.
(HE) Si riunisce nuovamente il consilium credentie detto ora speciale, sempre assieme al generale. Insieme formano il corpo legislativo.
(HE) (?) Esistono 4 massarii (uno per quartiere).
(HE) (?) Gli inquisitores rationis dovrebbero stare in carica solo 50 giorni.
(HE) Bologna conclude contratti con tessitori veronesi e fiorentini: si concedono loro prestiti senza interessi di 50 lire a scadenza 5 anni, si mettono a loro disposizioni laboratori e botteghe, senza pagamento di affitto per i primi 8 anni, si forniscono i telai ed i tenditoi. Vengono acquistate anche alcune gualchiere che verranno in futuro affittate. I tessitori operano nella lana, taffetà, porpora. I maestri ricevono la cittadinanza bolognese e sono esenti per i primi 15 anni da ogni gravosità, escluso l’esercito. In cambio devono esercitare l’arte per almeno 20 anni.
(HE) Finiscono i buoni rapporti tra Bologna ed il suo vescovo Enrico della Fratta. Il papa Gregorio IX, dopo la pace di S.Germano con l’imperatore, si dimostra più duro con i bolognesi, che per contro ostacolano il proprio vescovo nelle sue facoltà giurisdizionali e cercano di nominare propri funzionari nelle terre del vescovo.
(HE) Vengono emessi documenti nella ecclesia S. Nic. fratr. predic. noviter facta.
(W6) (?) Muore Azone.