- 1151
(HB) Tale Graziano, forse monaco di S.Felice, viene fatto vescovo della nativa Chiusi da papa Eugenio III.
(IP) E’ documentata una Guaita Marchionis o Marchexana.
(E1) La Guaita Marchionis comprende la casa e la scuola del celebre Bulgaro. Il nome della guaita potrebbe essere riferito ad un Marchio che ha legato il suo nome ad una particolare opera di fortificazione o anche per averla distrutta. Il marchese potrebbe essere sia Berengario I, sia Ugo e Bonifacio.
(E6) Graziano, monaco benedettino, scrive il decreto, che è la base del diritto canonico.
(F6) Documento conservato a Fontana Taona e rogato a San Michele Arcangelo in Curte (maggio).
(HE) In un processo, i testimoni, parlando degli eventi degli ultimi trenta anni, accennano alla destructio castri de Brittis.
(HE) Eugenio III si schiera con il vescovo di Imola, confermandogli S.Cassiano, e sollecita la protezione dei bolognesi.
(HE) Viene eletto un podestà, in sostituzione dei consoli cittadini: Guido da Sasso, figlio del vassallo matildico Rainerio. Guido rimarrà in carica per cinque anni. Guido è il risultato del cambiamento istituzionale avvenuto in Bologna negli ultimi anni: egli è legato alle famiglie di recente immigrazione e che tentano di soppiantare le vecchie casate dominanti.
(HE) Guido da Sasso è menzionato il 3 marzo, il 20 maggio e l’11 agosto.
(HE) Quando il podestà deve rendere giustizia, accanto a lui troviamo i legisti Ugo e Jacopo.
(HE) Bulgaro presiede un processo l’8 luglio nella sua scola.
(HE) Si amplia il sobborgo orientale: arriva fino a Borgonuovo.
(W3) E’ documentata l’attività di Bulgaro, discepolo di Irnerio.
(W6) E’ documentata l’attività di Iacopo, discepolo di Irnerio.
(W6) E’ documentata l’attività di Ugo di porta Ravegnana, discepolo di Irnerio.
(TO) Ugo da porta Ravegnana, assieme a Jacopo da porta Ravegnana (non sono però parenti), assiste il podestà Guido da Sasso nei pubblici giudizi. - 1152
(HE) E’ podestà (o rettore) Guido da Sasso.
(W2) Rotta di Ficarolo, sul Po: variazione idraulica che forma il Po di Venezia.
(W3) E’ documentata l’attività di Bulgaro, discepolo di Irnerio. - 1153
(HB) Bologna espugna Imola spianando mura e fossati.
(11) Pradalbino è documentato come Pratum Albini.
(C1) La chiesa di S.Ilario di Badi dipende dalla badia di Val d’Agna.
(HE) Bologna conquista Imola. I vinti devono permettere agli abitanti di S.Cassiano e di castel d’Imola di rientrare nelle loro abitazioni, riconoscere la supremazia di Bologna e Faenza (vengono inviati due pallii), distruggere fortificazioni, ed infine accollarsi oneri militari ed altri.
(HE) ? I bolognesi si impossessano di Medicina.
(HE) Guido da Sasso è menzionato il 30 marzo ed il 18 luglio, come podestà o rettore.
(HE) Jacopo di porta Ravegnana, figlio di Ildebrandus Ugonis Boni, figura in un documento del 22 febbraio.
(HE) Il nuovo sobborgo ad oriente è protetto da mura.
(W3) E’ documentata l’attività di Bulgaro, discepolo di Irnerio. - 1154
(SB) Primi rapporti tra Bologna e Federico Barbarossa: vengono giudicati soddisfacenti. Federico apprezza i legisti bolognesi che studiano il diritto che giustifica il potere dell’imperatore.
(91) Trecenta è al centro di una controversia tra Imola ed alcuni privati che ne pretendono il possesso e la riscossione del ripatico. Si tratta di un porto di una certa importanza.
(HE) Guido da Sasso è menzionato il 24 marzo ed il 9 aprile, come podestà o rettore.
(HE) Quando il podestà deve rendere giustizia, accanto a lui troviamo i legisti Ugo, Jacopo, Bulgaro e Martino Gosia.
(HE) Il 1 ottobre Bulgaro è teste in un documento scritto a S.Maria in Duno.
(HE) Notizie documentarie di possedimenti della chiesa di Bologna a Ozzano.
(W1) Viene costruita la torre Prendiparte.
(W3) E’ documentata l’attività di Bulgaro, discepolo di Irnerio.
(W6) E’ documentata l’attività di Martino Gosia, discepolo di Irnerio.
(W8) Esiste una chiesa di S.Maria a Granarolo, possesso dell’abbazia di Pomposa.
(TO) E’ ricordata la famiglia Prendiparte (forse la famiglia trae origine dai Pico) tra quelle nobili e di rilievo. Due esponenti della famiglia Prendiparte ottengono il consolato durante questo secolo, mentre addirittura tredici sono i podestà di questa famiglia chiamati nel secolo tredicesimo nelle varie città italiane.
(TO) Ugo da porta Ravegnana, assieme ad altri giuristi, assiste il podestà Guido da Sasso nei pubblici giudizi.
(TO) 9 aprile: sentenza in cui Ugo da porta Ravegnana è ricordato come doctor legum assieme a Bulgaro, Jacopo e Martino. - 1155
(S6) Dieta di Roncaglia.
(71) Concessione di Gerardo, vescovo di Bologna, a Monteveglio.
(81) Viene ricordata una fossetula Ungarotium come confine meridionale di Medicina.
(E1) Un diploma di Federico Barbarossa al comune di Medicina ne conferma i diritti. Si parla di … fossa definitionis Vallis Ducis usque ad medium Fundum Cavagli … .
(E1) Il vescovo di Bologna Gerardo Grassi conferma a Monteveglio diritti e beni e concede il diritto delle decime in Calcara, S.Marco, Bazzano, Parategna, Granarolo, Crespellano, piscina de Lavaclo, Oliveto, Maliano, etc. La piscina (che potrebbere essere quella detta in seguito de Marchise) indica un luogo dove si allevano pesci.
(E6) Inizio degli editti di Federico Barbarossa a favore degli studenti. Si tenta di svincolarli dal comune.
(HE) Si parla a Modena di un vicario papale al posto del vescovo.
(HE) Il giorno di Pentecoste Federico I Barbarossa si accampa nella insula Reni, presso il porto sul Reno, e riceve benevolmente i reppresentanti del comune e dello Studio. E’ presente anche il podestà Guido da Sasso. Federico concede a Medicina di potersi ricostruire il castello, diffidando chiunque (rivolto ai bolognsi) di molestarli (l’obbiettivo è rinsaldare l’impero). Per non inimicarsi troppo il partito dominante in Bologna, si disinteressa comunque di Imola.
(HE) 11 maggio: alla presenza di Conradus nuncius regis viene messo in evidenza: … salva tamen reverencia iuramenti quo (Imolenses) tenebantur Bon. et Fav. .
(HE) Il vescovo di Bologna Gerardo, filoimperiale, partecipa alla dieta di Roncaglia.
(HE) Pare che anche quest’anno Guido da Sasso ricopra la carica di podestà.
(HE) Il Barbarossa si accampa presso il porto sul Reno dove è il mercato.
(HE) Gli studenti si fanno rappresentare da un doctor legum presso il Barbarossa.
(HE) Il Barbarossa protegge tutti coloro che studiorum causa peregrinantur e proibisce l’uso di rappresaglie nei loro confronti. Inoltre concede agli studenti il diritto di essere giudicati dai loro maestri o dal vescovo della città. Questa disposizione riguarda solo gli studenti che vengono da fuori.
(W3) E’ documentata l’attività di Bulgaro, discepolo di Irnerio.
(W6) Gli studenti si lamentano con Federico per l’uso delle rappresaglie nei loro confronti in Bologna. Ciò causa l’emissione della Habita. Per altro gli studenti rassicurano il Barbarossa sulle loro condizioni di vita in città.
(W6) (?) Legge Habita.
(W8) Calende di gennaio: decreto di Gerardo, vescovo di Bologna, in cui si nomina Monte S. Pietro, parlando delle ecclesias che vi sono.
(W8) Federico I Barbarossa stabilisce con diploma imperiale confini, privilegi e autonomia di Medicina.
(BS) Viene riedificata la Pieve di Roffeno, come una lapide ricorda, nell’abside romanico. - 1156
(IP) E’ documentato il burgus novus strate maioris.
(HE) Settembre: pace tra Modena e Bologna, che si rendono conto che i pericoli (Barbarossa) sono più importanti delle divergenze. Modena lascia via libera ai bolognesi su Nonantola (qualora non avesse pagato i tributi o non avesse fornito armati come dagli accordi precedenti), e ritira la propria diocesi alla Muzza, promettendo di non immischiarsi di ciò che avviene ad est della Muzza. Bologna riprende quindi le terre che aveva perduto nei secoli passati. Le condizioni offerte da Modena permettono a Modena di riottenere (v. 1157) il vescovado. Bologna probabilmente lascia via libera a Modena verso sud, non immischiandosi dei fatti del Frignano; infatti Modena riesce a sottomettere i Corvuli (in lotta con altri cattani del Frignano, i Gualandelli) e altri capitani della montagna.
(HE) 21 agosto: Bologna promette agli abitanti di Oliveto, sudditi di Nonantola, di proteggerli come cittadini bolognesi, in cambio della loro sottomissione.
(HE) Bologna rafforza la sua posizione sottomettendo Mordano sul Santerno.
(HE) Si torna al regime consolare ed i quattro glossatori, consiglieri di Guido da Sasso, vengono sostituiti.
(HE) Le famiglie avverse all’imperatore hanno il sopravvento. Si crea un consiglio ristretto detto consilium che si affianca all’asssemblea dei cives, assemblea che ora si chiama contio. Accanto ai consoli vengono posti i treuguani, che probabilmente fanno parte delle autorità al governo. Esistono pure gli iudices comunis (da 3 a 4 contemporaneamente) per i processi civili.
(HE) E’ documentato il notarius comunis del podestà Guido da Sasso.
(HE) Anche dopo ques’anno i consoli rappresentano la più alta autorità del comune. Essi cambiano ogni anno e ricevono giuramento d’obbedienza dal comune. Hanno potere esecutivo ed esercitano l’alta giurisdizione.
(W3) E’ documentata l’attività di Bulgaro, discepolo di Irnerio.
(TO) Rinnovato patto di pace tra Bologna e Modena. Consoli di Bologna vengono prescelti Auxillitto (che probabilmente dà origine alla stirpe degli Oselletti) e Ugo Ariosti.
(TO) 21 agosto: Oselletto o Auxillitto sanziona presenziando la concessione dei diritti civici per gli uomini di Oliveto, entrati nell’orbita di Bologna. - 1157
(AP) I cattanei di Monteveglio dichiarano fedeltà a Bologna.
(AF) E’ documentato un monastero di S.Margherita di cui si accenna ad una porta di legno (presso P.za Maggiore).
(11) Alberto, abate di Nonantola, concede in precaria a Rolando di Alfredo de Montebellio terre poste infra montem bellii usque ad flumen Volvolo, atque inter duo flumina que nominantur Volvolus et Samodia. Tra questi vi sono terreni situati in curte Rodengi. I terreni dati in precaria confinano a mane Lavino, a meridie collina de Sillano, et de Beraldisco sicut pergit viam per mercatum, et de monte januario usque ad rium de Lebrosetum.
(HE) A Modena è nuovamente insediato un vescovo.
(HE) Maggio: Monteveglio passa sotto la sovranità di Bologna. All’accordo sono presenti i conti di Amola.
(HE) Un formulario accenna a Martino Gosia.
(HE) E’ menzionato il legista Jacopo di porta Ravegnana.
(HE) Si nomina Ildebrando … filius Gualfredi dei gratia iudicis imperatoris Lotarii.
(HE) Si torna al regime consolare ed i quattro glossatori, consiglieri di Guido da Sasso, vengono sostituiti. Segno che il potere sta tornando agli antiimperiali.
(HE) E’ documentato un notarius populi et consulum.
(HE) E’ citato il quartiere di porta Stiera facendo riferimento alla civitas antiqua rupta (Dem. S.Francesco).
(W3) E’ documentata l’attività di Bulgaro, discepolo di Irnerio.
(W6) E’ attivo il decretista Rufino. - 1158
(SB) Dieta di Roncaglia, con la partecipazione di giuristi Bolognesi, Martino, Bulgaro, Ugo e Jacopo, che definiscono le regalie dell’imperatore. Martino, Bulgaro e Ugo saranno sepolti in S. Procolo.
(SB) Federico Barbarossa emette la “Authentica Habita” a favore degli scolari e dei dottori.
(FI) Federico riconoscerebbe lo studio di Bologna.
(S6) Autentica Habita di Federico I.
(E6) Ultimi editti di Federico Barbarossa in favore degli studenti.
(HE) Il giorno 13 aprile viene redatto un documento che accenna alla casa di Martino Gosia.
(HE) Federico Barbarossa torna in Italia in primavera, preceduto da messi: Bologna si mostra arrendevole, come Modena ed altre città della Romagna. Infatti promettono al cancelliere Rainaldo di Dassel la restituzione delle regalie, danno aiuto all’imperatore per l’assedio di Milano, dopo la cui caduta si mostrano disposti a giurare fedeltà ai messi imperiali, a dare ostaggi e denari.
(HE) Rainaldo di Dassel, che influenza notevolmente la politica imperiale, si preoccupa di precedere l’imperatore di città in città per rivendicare regalie e quant’altro.
(HE) Novembre: dieta di Roncaglia in cui partecipano i quattro dottori bolognesi, ma che vengono consultati solo alla fine per la definizione delle regalie. Tale discussione coinvolse 28 iudices lombardi presieduti dai quattro bolognesi.
(HE) Gerardo, vescovo di Bologna, data un documento (dopo l’assedio di Milano.
(W3) E’ documentata l’attività di Bulgaro, discepolo di Irnerio.
(W6) E’ documentata l’attività del lettore Rogerio.
(W8) Docuemtato Cadriano.
(TO) Ugo, uno dei giuristi ricordato assieme a Bulgaro, Martino e Jacopo, è della famiglia degli Alberici. Anche Alberico da porta Ravegnana è della stessa famiglia. - 1159
(IP) Viene lottizzato il vivaro di S.Stefano e trasformato in area edificabile.
(61) Federico Barbarossa concede al comune Forocorneliense (Imola) un privilegio che concede la protezione dell’imperatore (togliendo quindi Imola dall’influenza di Bologna e Faenza). Il vescovo Rodolfo restituisce ai canonici di S.Lorenzo quanto l’episcopio aveva ricevuto nel 1114.
(B5) Viene sostituita la croce a Porta Ravegnana: evidentemente la vecchia (ricordata in un documento del 1041) era consunta. Autori della nuova croce sono Pietro Alberici ed il padre di costui. Forse una lapide sulla croce minaccia di scomunica chiunque cerchi di superare le mura di Bologna con intenzioni ostili (c’è il pericolo Barbarossa).
(E3) Viene sostituita la croce a Porta Ravegnana: evidentemente la vecchia (ricordata in un documento del 1041) era consunta. Autori della nuova croce sono Pietro Alberici ed il padre di costui. Forse una lapide sulla croce minaccia di scomunica chiunque cerchi di superare le mura di Bologna con intenzioni ostili (c’è il pericolo Barbarossa). La croce è in marmo bianco di Carrara.
(HE) l’8 ottobre Bulgaro compone una lite tra i canonici di S.Vittore e presone private.
(HE) Ugo di porta Ravegnana è citato in un documento del 18 luglio.
(HE) Con l’insediamento di podestà imperiali nelle città di Bologna, Faenza e Imola, l’imperatore raggiunge lo scopo di liberare Imola dalle due città vicine e di sottometterle tutte e tre. A Bologna è destinato Guido da Canossa, capitano matildico, che dovrebbe avere il favore delle famiglie filoimperiali. Per Imola invece l’imperatore si comporta senza troppi riguardi.
(HE) Faenza ha già perso il suo migliore alleato: Guido Guerra.
(HE) Dal febbraio Federico acquartiera le sue truppe nel territorio bolognese.
(HE) Metà marzo: l’imperatore è a Bologna.
(HE) 12 aprile (Pasqua): Federico è a Modena.
(HE) 16 aprile: Federico è ancora a Bologna, da dove decreta il bando contro i milanesi.
(HE) 17 aprile: Federico è ancora nella diocesi bolognese, a Castiglione, dove redige un documento.
(HE) 20 aprile: Federico è a Lodi, dopo di che torna a Bologna.
(HE) Inizio di maggio (6 maggio): Federico è presso la piana di Roncaglia.
(HE) All’inizio di giugno Federico è a Lodi e così pure alla fine del mese, per cui può darsi che a metà giugno sia stato a Imola.
(HE) Fine di giugno: Federico rende pubbliche le sue decisioni: libera Imola dalla soggezione ai bolognesi e ai faentini, ma non accontenta gli imolesi che volevano trasferire la residenza del loro vescovo da S.Cassiano in città. Permette però a chiunque lo voglia (e quindi anche agli abitanti di S.Cassiano e di Castel d’Imola) di stabilirsi in città.
(HE) In qualche maniera l’imperatore recupera i beni matildici usurpati da Bologna e da Modena.
(HE) ? Federico incomincia a delegare dei nuovi giudici, ovvero dei vicari imperiali, con il risultato di rafforzare il potere imperiale.
(HE) Bezo è documentato come giudice imperiale.
(HE) 18 luglio: Bezo è presente ad un atto di affittanza di Ugo di Porta Ravegnana.
(HE) Federico consulta i 4 giuristi prima di mettere al bando Milano. I giuristi però non hanno più alcuna funzione politica in Bologna.
(W1) Il lapicida Pietro ed il padre Alberico sottoscrivono la croce di Piazza di Porta Ravegnana. Non si sa se c’è parentela con gli Alberici del legista Alberico citato da Odofredo.
(W3) E’ documentata l’attività di Bulgaro, discepolo di Irnerio.
(W6) Rolando Bandinelli diventa papa con il nome di Alessandro III. Di lui è attestato l’insegnamento delle leges con il nome di Alexandro in theologia.
(W6) E’ attivo il decretista Rolando Bandinelli che sarà papa con il nome di Alessandro III.
(W6) Lo Studio ed il comune di Bologna sono in crisi con l’impero.
(W8) 25 giugno: diploma di Federico Barbarossa in favore di Imola (ne viene riconosciuta l’indipendenza) premiano la lotta di Imola contro i Guelfi.
(TO) Guiberto, abate di S.Stefano, dà in concessione enfiteutica terreni e casamenti presso il fossato Vivaro al glossatore Ugo di porta Ravegnana. - 1160
(S8) Pietro di Blois è lettore di diritto civile.
(HE) All’inizio dell’anno Federico Barbarossa intrapprende la riorganizzazione della Romagna orientale restituendo all’arcivescovo di Ravenna i comitati perduti. Incarica un missus imperiale residente in Ravenna dell’amministrazione dei redditi spettanti all’impero e affida l’arcivescovado a uomini a lui devoti.
(HE) 26 giugno: Guido da Canossa compare senza il titolo di podestà in castrum Sisaclum, con testimoni Alberto da Sala e Lambertino bononiens. .
(HE) In Imola è documentata una confraternita in cui i socii hanno molte delle funzioni delle societates artium del prossimo secolo.
(HE) (?) Con la reazione imperiale troviamo due nuovi notai: Guido ed Alberto (notarii regis o imperatoris) che rimarranno al loro posto dopo l’ingresso di Bologna nella Lega lombarda.
(HE) Due figlie di Rambertino Guezzi, che pochissimi anni fa hanno fondato un eremo sul colle della guardia, ottengono dal vescovo Gerardo la custodia di una madonna fatta venire da Costantinopoli, ritenuta dipinta da S.Luca.
(W6) (?) Il teologo inglese Radulphus Niger studia a Parigi presso la scuola di Gerardo la Pucelle, canonista e in utroque iure peritus (probabile scolaro a Bologna).
(W6) Guido da Bologna scrive l’Ars dictandi.
(W6) E’ documentata l’attività del lettore Piacentino, iniziatore dello studio romanistico di Montpellier.
(W6) E’ documentata l’attività del lettore Giovanni Bassiano.
(W6) E’ documentato Lotario di Segni.