- 1131
(HB) (?) Nonantola si mette sotto la protezione del comune di Bologna.
(FB) Un incendio danneggia S.Pietro.
(IP) I Nonantolani si sottomettono a Bologna
(IP) Nel documento di sottomissione dei nonantolani si fa riferimento alle 4 porte di Bologna.
(S5) E’ riportato un anatomista Pietro Alberici.
(11) Pragatto è documentata come Pratum Gatuli. Dal longobardo gada, compagno, socio.
(HE) A causa della pressione di Modena, Nonantola accetta la protezione di Bologna. Nell’accordo tutto sommato l’abate di Nonantola gioca un ruolo secondario. L’accordo avviene in Dicembre. In cambio della protezione, Nonantola deve sottostare ai carichi fiscali di Bologna, pagare quattro denari lucchesi per ogni casa, formire armati, accettare i consoli bolognesi per risolvere qualsiasi controversia tra nonantolani e bolognesi ed inoltre l’abate lascia al vescovo di Bologna il diritto di esercitare il ministero episcopale sulle terre dipendenti dal monastero. La protezione di Bologna consiste solo nel concedere aiuto e nel promettere di non fare pace con Modena con l’esclusione di Nonantola.
(HE) I Milites di Oliveto e di altri castelli, forse perchè organizzati nella trattativa con Bologna sotto consoli e perchè uniti con i capitani del Frignano, ottengono una alleanza con Bologna con condizioni molto meno gravose di quelle di Nonantola.
(HE) Bologna si impegna a proteggere alcuni milites del Frignano da Modena, e ad alcuni di essi concede la cittadinanza.
(HE) Si rovescia il gioco delle alleanze in Romagna e Bologna si trova alleata di Ravenna contro il comune di Imola, che chiede aiuto ai faentini in cambio del riconoscimento della supremazia di Faenza.
(HE) Nonantola si impegna a dare a Bologna un seguito di armati fino a Cosina, cioè attraverso tutto il territorio faentino.
(HE) E’ documentato il regime consolare.
(W1) Solo dopo quest’anno, dopo l’incendio, il cantiere di S. Pietro assume un ruolo importante dal punto di vista della scultura.
(W3) Incendio in S. Pietro che ne causa la ricostruzione in forma migliore.
(TO) Viene documentato negli atti pubblici il giurista Ugo da porta Ravegnana. - 1132
(AP) Papa Innocenzo II conferma i beni posseduti dall’abbazia di Nonantola.
(11) Pradalbino è documentato come Pratum Albini.
(E4) Menzione di una Strata nella curte e nella curia di Paderno: … strata que pergit a civitate Bononia … .
(HE) Ottobre: il papa Innocenzo II soggiorna a Nonantola e rinnova al vescovo di Modena il divieto di menomare i diritti dell’abbazia.
(HE) Dicembre: il re Lotario III fa una lunga visita ai possedimenti matildici per farvi valere la sua autorità: il 12 è a Senesio (Semese nel Frignano ?), passa il natale a Medicina dopo essere passato per Zola Predosa. Bologna chiude le porte a Lotario, che è troppo debole militarmente per reagire contro la città ribelle e si limita ad osservare l’accoglienza al papa nei giorni dal 13 al 16 dicembre.
(HE) Il comune di Imola, aiutato dai faentini, riesce a distruggere la residenza vescovile di S.Cassiano.
(HE) Il 24 aprile il legista bolognese Valfredo è documentato come doktor legum.
(HE) Privilegio di Lotario III da cui non si capisce se la Chiesa bolognese abbia dei diritti su S.Giovanni in Persiceto.
(W8) Lotario III trascorre il Natale a Medicina.
(SG) Fondazione dell’ospedale di Roncisvalle.
(SG) (?) Un religioso francese di Poitiers, Aimery Picaud, redige la “Guida del pellegrino di Santiago”. - 1133
(MG) Si parla di una iudiciaria di S.Pietro di Sùccida, sottoposta in quanto al temporale all’autorità pistoiese.
(HE) Forse in gennaio, Lotario III concede a S.Giovanni in Persiceto un diploma. Tale concessione viene fatta per danneggiare Bologna, a cui non può opporsi militarmente. Bologna sta tentando di annettere l’antico ducato di Persiceta. Dopo la partenza del re, comunque, Persiceta viene annesso al territorio di Bologna.
(HE) In questo periodo Bologna si schiera contro Lotario, mentre Faenza si schiera a favore.
(HE) Probabilmente quest’anno Lotario si è fermato tre mesi nel territorio canossiano.
(HE) Il vescovo Enrico si trattiene al sinodo provinciale di Ravenna. Il papa Lucio II non gli rinnova il privilegio di Pasquale II.
(SG) (?) Un religioso francese di Poitiers, Aimery Picaud, redige la “Guida del pellegrino di Santiago”. - 1134
(31) Citata la progenies Stagnensis dei Lambardi.
(C1) Innocenzo IV papa conferma all’abate Rodolfo di S.Michele di Marturi le donazioni del marchese Ugo.
(HE) In questo periodo Bologna si schiera contro Lotario, mentre Faenza si schiera a favore.
(W8) Documentato Althito (Altedo): si tratta di una cella (deposito di derrate alimentari) appartenente a religiosi.
(SG) (?) Un religioso francese di Poitiers, Aimery Picaud, redige la “Guida del pellegrino di Santiago”.
(TO) Documentato il Mercatus maior. - 1135
(AP) Concessione di Scanello a Ubaldo Malavolta, che succede in tale possesso a Matilde.
(HE) Modena deve rinunciare solennemente ad ogni pretesa su Nonantola e deve accettare la funzione vescovile nell’abbazia del vescovo di Bologna.
(14) Atto rogato in plebe de Aguziano in curiam comitis Tancredis vocatus Noteiova filius quondam Alberti comitis, qui professus sum lege longobardorum nec non sue coniugis comitisse Cecilie … .
(W6) Vengono scritte da anonimo le bolognesi Rationes dictandi.
(SG) (?) Un religioso francese di Poitiers, Aimery Picaud, redige la “Guida del pellegrino di Santiago”. - 1136
(91) ? Bologna riesce ad ottenere qualche garanzia di sicurezza per i propri commerci nel porto di Cavalli. Cavalli dipende da Ravenna e quindi si tratta di un successo della politica Bolognese bei confronti di Ravenna. Successo facilitato dalla presenza della pieve di Buda, che contrasta la struttura pievana e commerciale di Argenta.
(C1) L’abate di S.Bartolomeo di Musiano dà a livello alla chiesa di S.Maria de Palagrina (non si sa nulla a proposito) i redditi del fundo Canito. Canitum è oggi il Poggetto di S.Pietro in Casale.
(C1) L’imperatore Lotario conferma a S.Salvatore di Fontana Taona i possedimanti ceduti dal vescovo di Bologna, e cita anche … hospicium sancti Michaelis iuxta Renum positum … .
(HE) Ricompare l’imperatore a sud delle Alpi, questa volta con un grosso esercito.
(HE) Il duca ravennate Pietro guida i suoi concittadini contro Faenza.
(W1) Gli Ubaldini, conti di Loiano, possiedono anche la quarta parte del castello di Scanello. Dagli Ubaldini discenderanno i Malavolta ed i Catalani.
(SG) Si scatena la rivolta popolare contro il vescovo di Santiago di Compostella, Diego Gelmìrez. - 1137
(AF) Un rogito ricorda le mura della città antica presso via de’ Toschi.
(AF) Lotario Carolingio avrebbe espugnato Bologna e distrutto le mura, ma non è certo.
(31) Enrico, vescovo di Bologna, conferma a Fontana Taona le decime concesse dal suo predecessore.
(E1) Documento su Bombiana: … hospitio sancti Michaelis resistentem prope Reno in loco ubi dicitur Curti …
(E4) Lotario III si porta nella Plana Moselle (Mugello) evitando un’imboscata delle popolazioni locali, indi si dirige verso Bologna, volendo evitare Firenze che l’avrebbe costretto a nuovi combattimenti.
(F6) Pergamena di Fontana Taona rogata a San Michele Arcangelo in Corte (16 luglio).
(HE) 21 gennaio: Lotario giunge nel territorio di Modena, procedendo verso est sulla via Emilia. I bolognesi assumono nuovamente atteggiamento ostile, in quanto Lotario vuole rivendicare nuovamente i diritti matildici, come al tempo della prima spedizione romana. Forse privilegiando Modena a danno di Bologna, dopo un primo attacco andato a vuoto, Lotario assedia Bologna e dopo due settimane si ha la resa (prima del 2 febbraio). Il duca Enrico il Superbo, considerato l’erede dei Canossa, fa da intermediario. Bologna si risolleverà presto. Nell’assedio i bolognesi furono scoraggiati forse dalla caduta di un castello nei dintorni (Castel de’ Britti ?).
(HE) In febbraio, dopo la vittoria su Bologna, Lotario entra senza incontrare resistenze in Romagna. Si stabilisce in S.Cassiano, dove c’è il vescovo di Imola e vi riceve il duca ravennate Pietro.
(HE) ? Lotario viene ricevuto solennemente in Ravenna, e, dopo un soggiorno forse troppo lungo, si dirige verso sud lungo la via adriatica. Forse fino ad adesso i faentini si sono schierati con Lotario. Infatti partecipano alla distruzione del castello di Pergola. Pergola aveva attaccato le truppe imperiali in transito. Può darsi che Lotario abbia indotto i faentini a togliere le mani da Imola, facilitando il riavvicinamento tra Bologna e Faenza, che, prima della fine dell’anno, sono nuovamente unite contro Imola e Ravenna.
(HE) ? Lotario lascia l’Italia e passa da Bologna senza alcuna voglia di immischiarsi delle cose di Romagna. Intanto Ravenna conduce una guerra contro Venezia, e assume la protezione della città di Imola, dei conti di Cunio e di altre casate feudali. Conclude un trattato con Forlì, riferentesi soprattutto alla difesa di Castiglione vicino al Montone. A capo degli avversari di Ravenna c’è Faenza, con a capo l’omonimo figlio del conte Guido Guerra (che ottiene in cambio appoggio contro i fiorentini). Bologna sta sulle sue, aiutando poco Faenza.
(HE) E’ citato il quartiere di porta Nova facendo riferimento alla civitas antiqua rupta (Dem. S.Salvatore).
(W6) Muore Lotario III. - 1138
(HB) Si parla della morte di tal Giovanni de’ Tempi che si diceva soldato di Carlo Magno. Avrebbe avutio 361 anni (!).
(CA) 11 aprile (Instrumentum Donationis) : Gerardo quondam Ligoli e Manfredo quondam Raineiro donano se stessi e tutti i beni che possiedono in curia Vercioni alla chiesa di S. Maria di Montepiano, con l’espilicita dichiarazione che i propri eredi non potranno fare alcuna obiezione su come tali beni verranno amministrati. - 1139
(HB) Enrico succede al defunto Vittore come vescovo di Bologna.
(HE) 10 luglio: Ugo comes filius Uberti comiti è testimone in un atto di locazione steso in burgo (Bologna ?) Sancti Apolenaris.
(C1) Il vescovo di Bologna Enrico dona a S.Benedetto in Padolirone la ecclesiam in civitate Bononia que est edificata in honorem S.Marie in loco que vocatur Claveca.
(HE) Innocenzo III interviene ancora in favore di Nonantola contro Modena.
(HE) Notizie documentarie di possedimenti della chiesa di Bologna a Fiesso.
(W1) Il Concilio Laterano II mette al bando la balestra (eccetto che contro gli infedeli).
(CA) Charta Offertionis da cui si evince che la rocca di Vigo è di dimensioni rispettabili, essendovi case poste al suo interno.
(CA) Una charta venditionis pone Vigo in comitatu bononiense. - 1140
(FI) La torre dei Bianchini, di fazione ignota, viene innalzata in via Marchesana.
(61) Atto pubblico a Imola rogato in cimiterio sancti Laurencii in cui un gruppo di feudatari del contado cede la selva di Bagnarola ai consoli di Imola.
(A3) I crociati in terrasanta fanno lavori a Gerusalemme conglobando in una sola chiesa i sacri ricordi dell’Anastasis.
(HE) 5 agosto: in presentia Archiepiscopi Cuniensi comitis i consoli di Imola acquistano il bosco presso Bagnara di Romagna dai Filgiradi e consorti che sono descritti come nemici di Faenza.
(W6) Dopo quest’anno, e prima del 1150, Graziano con il suo Decretum (Concordia discordiantium canonum) dà inizio alla scuola canonista.
(W6) E’ attivo il decretista Paucapalea.