- 1701
“Paola Foschi: Le vie di accesso al santuario …”. Muore a Pieve di Cento don Genaroli, dove era stato trasferito come canonico. - 1704
“Mario Fanti: La leggenda etc”. 21 maggio. Carlo Antonio Baroni muore sotto la parrocchia di San Vitale e viene sepolto nella chiesa dei Servi.
“Paola Foschi: Le vie di accesso al santuario …”. Muore il Moretti che lascia un legato di 25.000 lira alla Fabbrica. - 1705
“Paola Foschi: Le vie di accesso al santuario …”. L’architetto Giovanni Antonio Monti segue i lavori degli otto archi compiuti quest’anno e seguirà i lavori degli anni successivi. Il Conti aveva proposto un tracciato, poi percorso, ripido, ma economico, a differenza di altro tracciato proposto da Giuseppe Torri ed altro ancora da anonimo architetto.
“Carlo De Angelis: Dal Sentiero al portico …”. Con parte del lascito del Moretti viene acquistato il terreno di proprietà Sartori, subito a monte del punto in cui il cantiere si era fermato. Alla ripresa dei lavori si segue il percorso ideato da Giovanni Antonio Conti, architetto della Mensa Arcivescovile, malgrado fosse stata scelta una soluzione proposta dal Marchese Francesco Monti Bendini. Vengono costuiti ulteriori otto archi (dal 328 al 335) - 1706
“Anna Maria Matteucci: Carlo Francesco Dotti … etc.”. Compare il nome di Carlo Francesco Dotti nelle carte della chiesa di San Luca.
“Paola Foschi: Le vie di accesso al santuario …”. Il Dotti, assieme al compagno Donato Fasana e ad altre squadre, costruiscono gli archi dal II al V mistero. 70 archi in tutto costruiti quest’anno.
“Carlo De Angelis: Dal Sentiero al portico …”: sono nominati tra i capomastri del cantiere Camillo Fasana e Carlo Francesco Dotti. Vengono fatto 70 archi e tre misteri.
“Carlo De Angelis: Dal Sentiero al portico …”: nelle memorie del padre domenicano Labat, è ricordato come alcuni, per contribuire alla costruzione del portico, non potendo fare altro, trasportavano dei mattoni lungo la salita per lasciarli ai muratori. - 1707
“Carlo Degli Esposti: Un lungo viaggio etc.”. I principi Rospigliosi, eredi del cardinale Pallavicini, devono verificare se le condizioni espresse nel testamento sono rispettate. Avevano già ricevuto richiesta di liquidazione dell’eredità avendo i fabbricieri incaricato i periti Giovanni Antonio Conti e Giovanni Battista Piacenti di stendere una relazione che fosse convincente sul fatto che la nuova chiesa era “cospicua”. L’avvocato dei Rospigliosi, Francesco Fares, consiglia di inviare a San Luca un perito non bolognese per valutare obiettivamente il costo dei lavori fatti. All’inizio di quest’anno i fabbiriceri presentano un conto gonfiato al massimo di 48.300 lire equivalenti a 9660 scudi romani (circa la stessa somma del lascito). In autunno viene inviato a San Luca l’architetto fiorentino Giovanni Antonio Ferri per fare un sopralluogo. I pareri inizialmente negativi vengono ammorbiditi dalle gentilezze del marchese Francesco Monti Bendini. Il Ferri allora propone alla fabbriceria di sfondare le dua cappelle di destra e di renderle simili a quelle di sinistra, su disegno dello stesso Ferri. Questo avrebbe dato il via libera al lascito.
“Paola Foschi: Le vie di accesso al santuario …”. Sono costruiti 58 archi con il V, VI e VII mistero.
“Alfeo Giacomelli: Valori simbolici …”. Le raccolte quaresimali in San Petronio vengono destinate alla fabbriceria del portico.
“Carlo De Angelis: Dal Sentiero al portico …”: 58 archi e 3 misteri. - 1708
“Carlo Degli Esposti: Un lungo viaggio etc.”. I capimastri della fabbriceria, Donato Fasana e Carlo Francesco Dotti ricevono il disegno dal Ferri e si mettono al lavoro. Il 25 agosto il marchese Monti fa attestare dal notaio Giovan Gaspare Arrighi che i lavori chiesti dal Ferri erano iniziati. Invia infine l’attestato ai Rospigliosi. Il Ferri fa una relazione favorevole.
“Paola Foschi: Le vie di accesso al santuario …”. Sono costruiti 19 archi e la cappella del VIII mistero. - 1709
“Oriano Tassinari Clò: I “viaggi” etc.”. 9 febbraio. Don Giuseppe Maria del fu Domenico Brighenti, assieme agli assunti della Fabbrica dei Portici, fonda una congregazione dei Devoti di Maria Vergine di S. Luca nella sua Chiesa sul Monte della Guardia.
“Mario Fanti: I pellegrinaggi etc.”. Conferma per don Giuseppe Maria Brighenti.
“Carlo Degli Esposti: Un lungo viaggio etc.”. 18 luglio. I Rospigliosi danno il via libera all’eredità, che viene prontamente versata presso il banchiere Stefano Piastri, membro della Confraternita della Morte.
“Carlo Degli Esposti: Un lungo viaggio etc.”. 13 ottobre. Torna Ferri a Bologna e viene ospitato a spese della fabbriceria. Dà il via a 4 anni di lavori al nuovo altare voluto dal Pallavicini.
“Paola Foschi: Le vie di accesso al santuario …”. Sono costruiti 14 archi e la cappella del IX mistero.
“Paola Foschi: Le vie di accesso al santuario …”. Nasce un figlio al Dotti. Padrino è il marchese Francesco Maria Monti Bendini ed il Dotti chiama il figlio Gian Giacomo, in onore dello zio del marchese.
“Carlo De Angelis: Dal Sentiero al portico …”. Il portico supera il punto più difficile con il ponte delle orfanelle e l’inversione dell’affaccio. - 1710
“Viaggio” del 1710: l’opuscolo stampato a cura dell’Arciconfraternita della Morte, per le visite in città della Madonna di San Luca in occasione delle Rogazioni Minori. Sono descritte, giorno per giorno, tappe e processioni dell’Immagine dal momento della discesa fino a quello della risalita.
“Oriano Tassinari Clò: I “viaggi” etc.”. La congregazione dei Devoti di Maria Vergine di S. Luca ha l’assistenza e la sopraintendenza del capitolo metropolitano.
“Paola Foschi: Le vie di accesso al santuario …”. Si sbanca il terreno dopo il IX mistero. - 1711
“Oriano Tassinari Clò: I “viaggi” etc.”. Approvati gli statuti della congregazione dei Devoti di Maria Vergine di S. Luca. I confratelli sono 1800.
“Paola Foschi: Le vie di accesso al santuario …”. Si sbanca il terreno dopo il IX mistero. - 1712
“Oriano Tassinari Clò: I “viaggi” etc.”. Clemente XI concede indulgenze perpetue per la congregazione dei Devoti di Maria Vergine di S. Luca.
“Carlo De Angelis: Dal Sentiero al portico …”. Si costruisce la cappella del mistero XI e le fondamenta del portico a salire. - 1713
“Cesare Monari: Storia di Bologna”. Per la prima volta la Madonna di San Luca viene portata nel dopo pranzo del Sabato (in precedenza avveniva di notte).
“Carlo Degli Esposti: Un lungo viaggio etc.”. Viene scoperto il nuovo altare, con soddisfazione del priore della Compagnia della Morte Paris Maria Grassi, del suo vice, il marchese Francesco Monti Bendini (che dona alla chiesa 6 candelieri, 6 vasi e altri oggetti, tutti in argento), del sagrestano marchese Luigi Albergati e del sottosegretario conte Alamanno Zanchini.
“Paola Foschi: Le vie di accesso al santuario …”. Si costruiscono gli archi dal XI fino al voltone del XIII mistero, mentre dall’alto si scende fino al XIII mistero.
“Alfeo Giacomelli: Valori simbolici …” Viene incaricato l’architetto servita Giampaolo Sacchi per un progetto della nuova Chiesa di San Luca (1713-1717).
“Carlo De Angelis: Dal Sentiero al portico …” Si procede a costruire il portico tra la cappella XI e la XIII (con l’esclusione di quest’ultima cappella stessa). Dall’alto si arriva al punto in cui la strada attraversa il portico. - 1714
“Carlo Degli Esposti: Un lungo viaggio etc.”. Giungono al Santuario due quadri dipinti dal pittore Giovan Domenico Pestrini, due statue (23 settembre) rappresentanti San Luca e San Marco, opera dello scultore Bernardino Cametti. Invece nascono problemi tra i fabbricieri e l’argentiere romano Lodovico Barca a cui era stato commissionato un ricchissimo ornato in bronzo dorato da porsi attorno alla nicchia della Madonna. L’argentiere chiede 4000 scudi al posto dei 2100 pattuiti. Otto anni di lite.
“Anna Maria Matteucci: Carlo Francesco Dotti … etc.”. Progetto di C.F. Dotti per l’arco del Meloncello.
“Paola Foschi: Le vie di accesso al santuario …”. manca il voltone del XIII mistero e il tratto dal X al XI mistero. Muore Francesco Albergati.
“Renato Roli: La pittura e la scultura nel santuario”. Pitture del pistoiese Giovanni Maria Piastrini (o Pestrini) nella sagrestia. Si tratta del pellegrino Teocle Kmnia che riceve l’icona alla chiesa di S. Sofia in Costantinopoli e i mercanti (e ladri) veneziani che si accorgono che l’immagine della Madonna è sparita dopo che l’avevano trafugata.
“Carlo De Angelis: Dal Sentiero al portico …”: manca ancora il Mistero XIII e il tratto tra il X e l’XI. - 1715
“Paola Foschi: Le vie di accesso al santuario …”. Si ritiene compiuta l’opera del portico e viene coniata una medaglia.
“Paola Foschi: Le vie di accesso al santuario …”. Lotteria popolare per la raccolta di fondi per la fabbriceria del portico.
“Alfeo Giacomelli: Valori simbolici …” 9 archi eretti dai “Cavalieri della Braveria”, i nobili che avevano il loro ridotto sotto il portico della Morte. - 1716
“Mario Fanti: La leggenda etc”. L’Azzoguidi, nel suo De Origine et vetustate Bononiae, riporta il falso del 1160.
“Paola Foschi: Le vie di accesso al santuario …”. Muore il canonico Bernardo Pini e lascia un cospicuo legato alla fabbriceria. VIene utilizzato per i muretti laterali del portico ed i fittoni.
“Paola Foschi: Le vie di accesso al santuario …”. Lotteria popolare per la raccolta di fondi per la fabbriceria del portico.
“Alfeo Giacomelli: Valori simbolici …”. Viene restaurato l’arco Bonaccorsi, a cura dei nipoti del Bonaccorsi stesso.
“Renato Roli: La pittura e la scultura nel santuario”. Bernardino Cametti (1682-1733 ca) scolpisce le due statue di San Luca e San Marco, ora sulla facciata. Inizialmente vengono messe ai lati del frontale della Cappella della Vergine.
“Carlo De Angelis: Dal Sentiero al portico …”: visita di Conti che descrive il tratto iniziale fino al mistero III come archi “legnamati” come quelli di pianura. Quelli successivi fino al XIV vengono descritti come “tavolati”, mentre il tratto finale dal XIV al XV mistero come “legnamati e lambrechiati”. In tale visita viene anche rilevato come alcuni archi (24) siano malandati.
“Carlo De Angelis: Dal Sentiero al portico …”. Muore Bernardo Pini che lascia duemila scudi d’oro per opere di manutenzione da eseguire per 89 anni (la durata della sua vita) e 3000 lire una tantum (vedi memoria all’inizio del Meloncello). - 1717
“Paola Foschi: Le vie di accesso al santuario …”. Per la prima volta la Madonna scende sotto ai portici.
“Paola Foschi: Le vie di accesso al santuario …”. Lotteria popolare per la raccolta di fondi per la fabbriceria del portico.
“Angelo Raule: Il Santuario della B. Vergine di San Luca”. Il padre servita Giampaolo Sacchi presenta il suo progetto per la nuova chiesa.
“Carlo De Angelis: Dal Sentiero al portico …”. Viene coniata una medaglia commemorativa, per il compimento del portico, opera di Giambattista Fanelli.“Viaggio” del 1717: l’opuscolo stampato a cura dell’Arciconfraternita della Morte, per le visite in città della Madonna di San Luca in occasione delle Rogazioni Minori. Sono descritte, giorno per giorno, tappe e processioni dell’Immagine dal momento della discesa fino a quello della risalita.
- 1718
“Oriano Tassinari Clò: I “viaggi” etc.”. Essendo Alamanno Zanchini, priore dell’Arciconfraternita della Morte, il cardinale arcivescovo Giacomo Boncompagni stabilisce che l’immagine dovrà essere prelevata il Sabato, nel dopo pranzo, e non più alla domenica all’alba.
“Anna Maria Matteucci: Carlo Francesco Dotti … etc.”. Viene finalmente approvato dal senato il progetto del Dotti per il Meloncello.
“Paola Foschi: Le vie di accesso al santuario …”. Si inizia a coprire con portico la scalinata finale.
“Paola Foschi: Le vie di accesso al santuario …”. Lotteria popolare per la raccolta di fondi per la fabbriceria del portico. - 1719
“Cesare Monari: Storia di Bologna”. Piogge frequenti per cui la Madonna viene portata in città il 14 dicembre ed esposta per tre giorni in San Petronio.
“Carlo De Angelis: Dal Sentiero al portico …”: viene conferito al Dotti il compito dell’attraversamento del Meloncello.“Viaggio” del 1719: l’opuscolo stampato a cura dell’Arciconfraternita della Morte, per le visite in città della Madonna di San Luca in occasione delle Rogazioni Minori. Sono descritte, giorno per giorno, tappe e processioni dell’Immagine dal momento della discesa fino a quello della risalita.
- 1720
“Rosalba D’Amico: Spettacolarità…”. Viene realizzato un pregevole manto per la Madonna.“Viaggio” del 1720: l’opuscolo stampato a cura dell’Arciconfraternita della Morte, per le visite in città della Madonna di San Luca in occasione delle Rogazioni Minori. Sono descritte, giorno per giorno, tappe e processioni dell’Immagine dal momento della discesa fino a quello della risalita.
- 1721
“Oriano Tassinari Clò: I “viaggi” etc.”. 3 giugno. Nasce la confraternita degli Anni di Maria Vergine a S.Maria del Tempio, formata da 63 uomini e 63 donne.
“Oriano Tassinari Clò: I “viaggi” etc.”. La congregazione nel nome di Maria e di S. Michele Arcangelo entra nella chiesa dell’Arciconfraternita di Santa Maria della Neve detta del Gonfalone.
“Paola Foschi: Le vie di accesso al santuario …”. I lavori per la copertura della scalinata finale durano fino a quest’anno. SI è dovuto modificare l’attacco del portico al mistero XV.
“Carlo De Angelis: Dal Sentiero al portico …”. Il Dotti ha completato il ponte del Meloncello fino ai parapetti e l’attigua rimessa per le carrozze. Viene terminato quest’anno anche la parte terminale del portico a coprire la scalinata. - 1722
“Renzo Zagnoni: La venerazione”. La comunità di Castelluccio costruisce il proprio santuario del Faggio.
“Carlo Degli Esposti: Un lungo viaggio etc.”. 21 settembre. Composta la lite tra i fabbricieri e l’argentiere romano Lodovico Barca, che si accontenta di 3000 scudi.
“Anna Maria Matteucci: Carlo Francesco Dotti … etc.”. Viene affidato al Dotti il progetto del servita Andrea Sacchi
“Anna Maria Matteucci: Carlo Francesco Dotti … etc.”. Compromesso da un incendio il monastero.
“Angelo Raule: Il Santuario della B. Vergine di San Luca”. Viene dato l’incarico dell’esecuzione del progetto (del Sacchi) a Carlo Francesco Dotti, che apporta alcune varianti.Carlino (Innocenzo XIII, 1721-1724)
- 1723
“Cesare Monari: Storia di Bologna”, “Serafino Calindri: Dizionario Corografico etc.”
26 luglio – Si inizia la costruzione della basilica sul Colle della Guardia (Francesco Dotti). Benedizione della fondamenta da parte di Bernardino Marescotti, Arciprete della Metropolitana e Vicario Generale delle Monache.
“Oriano Tassinari Clò: I “viaggi” etc.”. Alla sezione maschile della congregazione nel nome di Maria e di S. Michele Arcangelo si aggiunge la sezione femminile.
“Carlo Degli Esposti: Un lungo viaggio etc.”. 29 luglio. Giungono a Bologna i colli contenenti i bronzi dell’argentiere Barca, ma vengono depositati al primo piano del palazzo Monti in via Barberia, perché pochi giorni prima è iniziato il cantiere del nuovo Santuario. - 1725
“Cesare Monari: Storia di Bologna”. 2 giugno – viene inaugurato il nuovo Ospedale della Vita e gli infermi vengono spostati ivi dal vecchio. In tale occasione per la prima volta viene recata lì la BV di San Luca. - 1726
“Anna Maria Matteucci: Carlo Francesco Dotti … etc.”. Viene completato il giro delle fondamenta e vengono posizionati grossi massi dove andranno le colonne.
“Rosalba D’Amico: Spettacolarità…” Vengono prodotte le belle lampade a sospensione. - 1728
“Viaggio” del 1728: l’opuscolo stampato a cura dell’Arciconfraternita della Morte, per le visite in città della Madonna di San Luca in occasione delle Rogazioni Minori. Sono descritte, giorno per giorno, tappe e processioni dell’Immagine dal momento della discesa fino a quello della risalita.
- 1729
“Alfeo Giacomelli: Valori simbolici …”. Cessa il raduno della braveria nobiliare sotto al portico della Morte. - 1730
“Serafino Calindri: Dizionario Corografico etc.”. Sono completati gli archi del portico fino al settimo arco passato il cappellone della Incoronazione, per un totale di 328 archi dal Meloncello in poi.
“Oriano Tassinari Clò: I “viaggi” etc.”. Clemente XII concede indulgenze perpetue per la congregazione dei Devoti di Maria Vergine di S. Luca.
Avviso prestampato ad uso dell’Arciconfraternita di Santa Maria della Morte relativo alla processione con l’immagine di Maria Vergine Coronata del Carmine. - 1731
“Serafino Calindri: Dizionario Corografico etc.”. Viene terminato il ponte del Meloncello.
“Oriano Tassinari Clò: I “viaggi” etc.”. La congregazione nel nome di Maria e di S. Michele Arcangelo approda in San Procolo (e vi rimarrà fino alla soppressione).
“Anna Maria Matteucci: Carlo Francesco Dotti … etc.”. Muore Donato Fasani e C.F. Dotti è capomastro unico del cantiere.
“Carlo De Angelis: Dal Sentiero al portico …”. Viene completato il Meloncello. - 1732
“Renzo Zagnoni: La venerazione”. La visita pastorale di ques’anno rileva due oratori dedicati alla BV si San Luca nel territorio di Sant’Agata.
“Anna Maria Matteucci: Carlo Francesco Dotti … etc.”. Terminata la fabbrica del Meloncello.
“Anna Maria Matteucci: Carlo Francesco Dotti … etc.”. Viene raggiunto il livello del cornicione.
“Angelo Raule: Il Santuario della B. Vergine di San Luca”. Costruito il Meloncello su progetto di Gian Francesco Dotti che probabilmente ha modificato un precedente progetto del Bibiena. - 1735
“Renzo Zagnoni: La venerazione”. E’ ricordato un oratorio in località Lirone, dedicato alla BV di San Luca. All’interno c’è una tavola con la BV portata dagli angeli che sarebbe stata dipinta da Ercole Rivani (attivo tra il 1676 e il 1689).
“Anna Maria Matteucci: Carlo Francesco Dotti … etc.”. Vengono costruite 5 colonne e le scale a lumaca della parte sinistra. - 1736
“Mario Fanti: I pellegrinaggi etc.”. 26 luglio. Le “ortolane di S. Silverio” (San Silverio di Chiesa Nuova, fuori S. Stefano), il giorno di S. Anna (26 luglio) portano al Monte della Guardia 64 torce. - 1737
“Carlo Degli Esposti: Un lungo viaggio etc.”. Si tagliano due tratti di muro della chiesa vecchia per permettere l’innalzamento di due colonne.
“Anna Maria Matteucci: Carlo Francesco Dotti … etc.”. Si associa al cantiere Giangiacomo, figlio di Carlo Francesco Dotti. In questo periodo probabilmente si costuiscono gli archi che dovranno sostenere la cupola. - 1738
“Serafino Calindri: Dizionario Corografico etc.”. Lite tra le monache di San Mattia e i Fabricieri, composta dal cardinale Lambertini (editti e notificazioni, Vol 4 22 marzo lettera circolare a arcipreti etc.).Lettera circolare di Prospero Lambertini, vescovo di Bologna ai curati della diocesi in merito alle offerte a S. Luca.
Gianandrea Taruffi: Antica Fondazione della Città di Bologna Degnissima Madre de’ Studj. In Bologna, nella Stamperia di Bartolomeo Borghi negli Orefici all’Angelo Custode, 1738
- 1739
“Serafino Calindri: Dizionario Corografico etc.”. Più o meno quest’anno vengono terminati i portici.
Viene compito il portico fino all’arco Benelli
“Rosalba D’Amico: Spettacolarità…”. Viene realizzato un pregevole manto per la Madonna. - 1740
Raccolta di alcune Notificazioni, Editti, ed Istruzioni dell’ Eminentissimo, e Reverendissimo Signor Cardinale Prospero Lambertini Arcivescovo di Bologna, ora Sommo Pontefice Benedetto XIV. Stampato a Venezia presso Francesco Pitteri, 1740.Notificazione III sulle Rogazioni Minori e Maggiori e sull’origine della immagine della Madonna di San Luca
Notificazione prima sulla processione con l’immagine della Madonna di San Luca il giorno dell’Ascensione e la domenica precedente
Notificazione XI sulle elemosine da raccogliere per le Suore di San Luca.
- 1741
“Oriano Tassinari Clò: I “viaggi” etc.”. Il numero degli svizzeri al seguito dell’immagine viene portato a 20.
“Oriano Tassinari Clò: I “viaggi” etc.”. 2 aprile. Nasce la confraternita della Beata Vergine di San Luca.
“Oriano Tassinari Clò: I “viaggi” etc.”. La confraternita dei sabatini prende posto a S. Maria dell’Ispirazione.
“Oriano Tassinari Clò: I “viaggi” etc.”. Don Pellegrino Martini, parroco della Ceriola, fa nascere una Compagnia della Beata Vergine di San Luca.
“Anna Maria Matteucci: Carlo Francesco Dotti … etc.”. Terminata la copertura della nuova chiesa, si inizia la cupola.
“Renato Roli: La pittura e la scultura nel santuario”. Donato Creti riceve l’acconto per due pale d’altare nel transetto del santuario. - 1742
“Cesare Monari: Storia di Bologna”. Dopo la morte di Carlo VI di Germania, Bologna diventa passaggio di truppe straniere con Francia e Sapgan che avversano il passaggio dello scettro a Maria Teresa. Per tale circostanza il 20 settembre viene introdotta in città la BV di San Luca per porta Saragozzza. Portata in San Mattia, poi trasferita in San Petronio dove rimane fino al 23 per ritornare a San Mattia e da qui tornare al Colle.
“Oriano Tassinari Clò: I “viaggi” etc.”. Il legato Giulio Alberoni fa scendere la Madonna dal 21 al 23 per scongiurare i pericoli.
“Carlo Degli Esposti: Un lungo viaggio etc.”. A fine anno viene completata la cupola e costruita la lanterna.
“Anna Maria Matteucci: Carlo Francesco Dotti … etc.”. 30 luglio. Si compie la cupola. Le spese della cupola sono sostenute dalla Università dei Servitori.
“Alfeo Giacomelli: Valori simbolici …” Una lapide ricorda la “Compagnia della Natività della Vergine” per l’impegno nella raccolta dei fondi. - 1743
“Serafino Calindri: Dizionario Corografico etc.”: fino a quest’anno rimane operativa la vecchia chiesa dentro alla nuova.
“Carlo Degli Esposti: Un lungo viaggio etc.”. 14 gennaio.I contadini di Casaglia con il supporto del parroco don Luca Masi, iniziano la demolizione della vecchia chiesa.
“Carlo Degli Esposti: Un lungo viaggio etc.”. 16 marzo. Finiscono i lavori di demolizione. La parrocchia di Casaglia ha come ricompensa la cantoria della chiesa vecchie che viene addattata alla chiesa di Casaglia.
“Angelo Raule: Il Santuario della B. Vergine di San Luca”. Il corpo della nuova chiesa è finito. - 1744
“Carlo Degli Esposti: Un lungo viaggio etc.”. Vengono tolti i ponteggi principali e si iniziano le decorazioni.
“Renato Roli: La pittura e la scultura nel santuario”. Contratto per gli ornamenti con gli stuccatori Borelli e Calegari.
“Renato Roli: La pittura e la scultura nel santuario”. Donato Creti riceve il saldo per le due pale d’altare, anche se in una di queste è riportata l’età del Creti (settanta quattro anni) che porterebbe al 1745 il completamento della pala. - 1745
“Renzo Zagnoni: La venerazione”. Visita pastorale all’oratorio costruito dalla famiglia Cassarini su un fondo agricolo dei Linari vicino a Castiglion dei Pepoli, oratorio dedicato alla BV di San Luca. - 1746
Valerio Azzoguidi: De Origine et vetustate civitatis Bononiae. Typis Julii Rossi, & Socc. ad Vexillum Rose, 1746.Il falso del 1160 riportato all’interno del libro dell’Azzoguidi.
“Oriano Tassinari Clò: I “viaggi” etc.”. 14 maggio. Francesco Cottogni ordina che le processioni non vengano disturbati da Ciambellari, Acquavitari, Mistuchinari, Fruttaioli etc.
“Renato Roli: La pittura e la scultura nel santuario”. Probabilmente quest’anno Angelo Piò comincia a lavorare sul Santuario. - 1748
“Cesare Monari: Storia di Bologna”. 9 agosto – Epidemia di peste Bovina per cui viene fatta entrare in città l’Immagine. Prima in San Mattia, poi fino al 12 in San Petronio. Il 12 dopo pranzo fu portata sotto alla ringhiera degli anziani e da qui, da un apposito palco, grande benedizione alla folla. Poi nuovamente in San Mattia e da qui rientro al Colle.
“Oriano Tassinari Clò: I “viaggi” etc.”. Da quest’anno il trasporto nelle varie chiese è curato da organizzazioni (congregazioni etc.) che vanno a gara.
“Mario Fanti: I pellegrinaggi etc.”. 14 settembre, di sabato mattina, la comunità di S. Marino va a piedi scalzi ed in cappa in visita alla B.V. di San Luca per fare cessare la peste bovina. In seguito, nello stesso settembre altre comunità vanno in pellegrinaggio per la stessa ragione.
“Carlo Degli Esposti: Un lungo viaggio etc.”. Vengono completate le decorazioni nel nuovo santuario. - 1749
“Serafino Calindri: Dizionario Corografico etc.”: 30 giugno. Si dà inizio alle fondamente della cappella della B.V.
“Carlo Degli Esposti: Un lungo viaggio etc.”. 30 giugno. Si scavano le fondamenta della nuova cappella.
“Angelo Raule: Il Santuario della B. Vergine di San Luca”. Si rifà la cappella della B.V. - 1750
“Oriano Tassinari Clò: I “viaggi” etc.”. 22 agosto. Francesco Cottogni erige canonicamente la Compagnia della Beata Vergine di San Luca.
“Carlo Degli Esposti: Un lungo viaggio etc.”. Maggio. Si inizia ad abbattere la vecchia cappella recuperandone gli elementi di valore (marmi, ornati).
“Rosalba D’Amico: Spettacolarità…”. Viene costruito un confessionale, donato dagli orefici. - 1752
“Serafino Calindri: Dizionario Corografico etc.”: 21 ottobre. La cappella della B.V. è finita.Giovanni Grisostomo Trombelli: Memorie Istoriche concernenti le due Canoniche di S. Maria di Reno, e di S. Salvatore insieme unite. Bologna, per Girolamo Corciolani, ed Eredi Colli a S. Tommaso d’Aquino, 1752.
“Carlo Degli Esposti: Un lungo viaggio etc.”. 21 ottobre. La nuova cappella è terminata al grezzo.
- 1753
“Renzo Zagnoni: La venerazione”. Lattanzio Felice Sega, visitatore della diocesi per conto di Benedetto XIV, ordina la soppressione dell’Oratorio di Liano, a causa dello stato di decadimento in cui si trova.
“Renato Roli: La pittura e la scultura nel santuario”. Pagamenti a Nicola Bertuzzi per alcune opere (spiccano i profeti David e Geremia nella prima cappella di sinistra. Il Bertuzzi ha da poco finito decorazioni in S. Mattia.Riforma de’ capitoli, e statuti della congregazione di San Vitale detta l’Università dei servitori in Bologna. Bologna, stamperia del Longhi, 1753.
- 1754
“Renzo Zagnoni: La venerazione”. Visita pastorale all’oratorio costruito dalla famiglia Cassarini su un fondo agricolo dei Linari vicino a Castiglion dei Pepoli, oratorio dedicato alla BV di San Luca.
“Rosalba D’Amico: Spettacolarità…”. Viene costruito un secondo confessionale. - 1755
“Cesare Monari: Storia di Bologna”. Il cardinale Vincenzo Malvezzi dispose che la Madonna non venisse più portata sul Colle della Guardia alle prime ore del mattino dell’Ascensione, ma bensì alle prime ore del pomeriggio, per fare in maniera tale che i veri devoti ascoltassero messa. - 1756
“Oriano Tassinari Clò: I “viaggi” etc.”. Diversi devoti regalano un baldacchino di damasco rosso.
“Oriano Tassinari Clò: I “viaggi” etc.”. 27 maggio. Per la prima volta viene data la benedizione dall’alto di un palco in piazza Malpighi (Salegata di San Francesco).
“Renzo Zagnoni: La venerazione”. Da quest’anno si porta processionalmente la Madonna del Faggio di Castelluccio nella parrocchiale.
“Carlo De Angelis: I Portici di San Luca… etc.”. Sono documentate abitazioni e bottege sul portico di San Luca (alcune nei pressi del Ravone).
“Renato Roli: La pittura e la scultura nel santuario”. Viene completata la facciata e ivi poste le statue del Cametti di San Luca e San Marco.
“Rosalba D’Amico: Spettacolarità…”. Viene costruito un terzo confessionale.
“Angelo Raule: Il Santuario della B. Vergine di San Luca”. 28 febbraio: iniziata la facciata su disegno di Carlo Francesco Dotti e finanziata da Benedetto XIV. - 1757
“Serafino Calindri: Dizionario Corografico etc.”. 28 febbraio. Vengono gettate le fondamenta della facciata del Santuario.
“Cesare Monari: Storia di Bologna”. 2 maggio. Il cardinale Vincenzo Campeggi fa sapere alla madre vicaria del convento di San Luca la volontà del papa di togliere il velo bianco che copriva l’immagine (velo che era sempre stato usato fino ad allora). Il cardinale personalmente presiede il trasporto per le Rogazioni il 14 maggio.
23 ottobre: viene completata la facciata.
30 settembre. Vengono comprati dal conte Luigi Muzzarelli velluti cremisi da porre attorno alla nicchia della BV. I bronzi del Barca finalmente vengono collocati. Vengono collocati i marmi del Ranghieri ed anche l’altare.
“Alfeo Giacomelli: Valori simbolici …”. La facciata del Santuario è completata a spese di Benedetto XIV.Ercola Maria Zanotti: Vita del B. Niccolò Albergati monaco del Sacro Ordine Cartusiano, Vescovo di Bologna, e Cardinale di Santa Chiesa.Girolamo Corciolani ed Eredi Colli a S. Tommaso d’Aquino, Bologna, 1757. - 1759
“Anna Maria Matteucci: Carlo Francesco Dotti … etc.”. Muore C.F. Dotti. Devono ancora essere completate la facciata e le tribune.
“Renato Roli: La pittura e la scultura nel santuario”. La decorazione della cappella (Vittorio Maria Bigari) è terminata. - 1764
“Cesare Monari: Storia di Bologna”, “Serafino Calindri: Dizionario Corografico etc.”
Viene compiuta la basilica sul Colle della Guardia.
“Rosalba D’Amico: Spettacolarità…”. Viene costruito un quarto confessionale. - 1765
“Cesare Monari: Storia di Bologna”. 12 gennaio – a causa di grandi inondazioni viene portata in città la Madonna di San Luca.
25 marzo (annunciazione) – il cardinale VIncenzo Malvezzi consacra la chiesa di San Luca assieme a due canonici di San Pietro.
“Oriano Tassinari Clò: I “viaggi” etc.”. 30 marzo. La Compagnia della Beata Vergine di San Luca si trasferisce a San Michele dei Leprosetti e vi rimane fino alla soppressione. - 1767
“Rosalba D’Amico: Spettacolarità…”. Viene costruita la cancellata absidale, commissionata da Gaetano Scarani, tesoriere della fabbriceria ed eseguita da Pietro Fontana su disegno di Pietro Loraschi. - 1768
28 febbraio: aperto il testamento del canonico Luigi Montieri che lascia un legato annuo al lavoratore pro tempore del podere S. Antonio presso il Meloncello, con il compito di pulire il portico da ragnatele e immondizie da 3 a 6 giorni prime le Rogazioni. - 1770
“Cesare Monari: Storia di Bologna”. Si rinnova la corona della BV di San Luca pesante once 48.
“Carlo De Angelis: Dal Sentiero al portico …”. Gian Giacomo Dotti rileva il pessimo stato degli archi dal 584 in poi (cosa già rilevata nel 1716 dal Conti). - 1774
“Anna Maria Matteucci: Carlo Francesco Dotti … etc.”. Il santuario può dirsi completato, con la facciata ed il collegamento al portico. - 1775
“Angelo Raule: Il Santuario della B. Vergine di San Luca”. Completato facciata, loggiato e tribune. - 1776
Gioanfrancesco Erri: Bologna Felice sotto gli auspici di Maria Vergine venerata nella miracolosa immagine detta di S. Luca. Canzone anacreontica di Gioanfrancesco Canonico Erri. Bologna, Lelio dalla Volpe, 1776
Luigi Crispi: Dissertazione Anti-Critica nella quale si esaminano alcuni argomenti prodotti in due lezioni contro il sentimento di chi crede che S.Luca evangelista fosse pittore. Faenza, Stamperia Benedetti. 1776
- 1779
“Cesare Monari: Storia di Bologna”. 5 giugno, sabato – A causa di terremoti viene portata in città l’immagine, accolta dal legato Boncompagno Lodovisi ed esposta in San Petronio per tre giorni, infine riportata il mercoledì 9 in San Luca. Senonchè una forte scossa avenuta il giorno 10, la popolazione si portò sul colle della Guardia per riportare la Madonna in città. Qui, in San Petronio, fu celebrato un solenne triduo i giorni 14, 15 e 16. La sera del 16 fu portata in San Mattia ed infine il 17 con straordinario concorso di folla, riportata sul Colle.
Particolare generosità nelle offerte verso la Madonna di San Luca. Si raccolsero 18.000 lire. I mercanti uniti offersero 500 lire per le quali ebbero la proprietà degli archi dal 519 al 526 (Mercatores Cives Aliquii MDCCLXXIX)
“Oriano Tassinari Clò: I “viaggi” etc.” Terremoto e permanenza della Madonna dal 5 al 16 giugno.
“Alfeo Giacomelli: Valori simbolici …”. Gli archi dal 530 al 545 furono ricostruiti dai mercanti, dopo il terremoto.
“Rosalba D’Amico: Spettacolarità…”. Sono commissionati i candelieri pasquali (tutt’ora esistenti). - 1780
Jacopo Taruffi: La Montagnola di Bologna. Bologna, San Tommaso d’Aquino, 1780
Note nel poema in cui si parla del Monte della Guardia e dell’Immagine della B.V. di San Luca.
Note interessantissime sul Monte della Guardia, sulla Madonna e sul suo coinvolgimento per i terremoti
- 1781
“Oriano Tassinari Clò: I “viaggi” etc.”. Il Gonfaloniere di Giustiza marchese Giuseppe Angelelli decide che la Madonna, durante gli spostamenti notturni, deve essere accompagnata da quattro Donzelli di palazzo, con tabarri e torce accese.Mezza lira (Pio VI). Sul recto: B.V. di San Luca con la scritta “PAESID.ET.DECUS.BONON”. Sul verso “PIUS.VI P.M.1781”. Moneta forata per utilizzo come pendant di una collana o catena.
“Rosalba D’Amico: Spettacolarità…” Primi pagamenti a Camillo Vezzani per la realizzazione di damaschi che dovranno coprire strutture della chiesa. - 1782
“Cesare Monari: Storia di Bologna”, “Serafino Calindri: Dizionario Corografico etc.”.
22 maggio – Il papa Pio VI, di ritorno da Vienne dove aveva incontrato l’imperatore, si ferma a Bologna. Il 24 dice messa a San Luca davanti all’immagine della Madonna e a mezzanotte riparte verso Roma.
Serafino Calindri: Dizionario Corografico, Georgico, Orittologico, Storico, etc. etc. etc. della Italia. Parte Terza. Bologna, S. Tommaso d’Acquino, 1782
- 1783
Autore anonimo: Istoria della miracolosa immagine della Beata Vergine di S. Luca e serie cronologica di tutte le volte, che dal Monte della Guardia ella è stata trasferita in Bologna; e delle chiese nelle quali è stata esposta. Stampato da Lelio dalla Volpe nel 1783.
- 1784
“Cesare Monari: Storia di Bologna”. Dono alla BV di San Luca di colomba d’argento con occhi di diamanti da parte del bargello Martini prima della sua partenza, consegnata dal Martini stesso nelle mani dell’Arcivescovo Andrea Gioannetti. Il Gioannetti si recò al Colle della Guardia il mercoledì avanti le Rogazioni e là fece collocare la Colomba sopra la bella corona d’oro. - 1787
“Cesare Monari: Storia di Bologna”. 14 maggio – Primo giorno delle Rogazioni. Durante il trasporto alla chiesa di San Gregorio da parte dei canonici di San Giovanni in Monte, e posata l’immagine sull’altar Maggiore, la macchina si ruppe all’improvviso e l’immagine cadde a terra riportando danni. Rimessa immediatamente sull’altare, il giorno dopo, dopo la messa, il priore di Santa Maria della Morte, Vincenzo Sangiorgi espresse all’Arcivescovo la paura che tale evento si ripetesse e chiese che l’Immagine venisse portata o in San Mattia o presso l’Arciconfraternita della Morte. L’Arcivescovo accondiscese e l’immagine fu portata in San Mattia. - 1788
Synodus Diocesana Bononiensis ab Eminentissimo et Reverendissimo Domino D. Andrea Joannetto S.R.E. Cardinali et Bononiensis Ecclesiae Archiepiscopo celebrata diebus II, III, et IV september ann. MDCCLXXXVIII. Pubblicato a Bologna, presso Longhi, nel 1788.
- 1789
Appio Anneo de Faba Cromaziano: Ritratti Poetici, Storici, e Critici di varj moderni uomini di lettere. Tomo II. Fratelli Terres, Napoli, 1789.
- 1791
“Paola Foschi: Le vie di accesso al santuario …”. Durante la visita annuale di quest’anno il pubblico architetto si accorge che in località Sant’Alò diversi archi dal 217 al 229 strapiombano gravemente e presentano diverse crepe. Con parte di ciò che rimane del legato Pini si rinforzano gli archi con barbacani e speroni dalla parte della campagna e si svellono gli alberi vicini, le cui radici possono essere tra le cause del problema. - 1792
“Cesare Monari: Storia di Bologna”. A causa degli orrori della Rivoluzione Francese, il cardinale Gioannetti ordinò un giubileo di 15 giorni con processioni al Monte della Guardia dal 22 ottobre al 5 novembre.
“Mario Fanti: I pellegrinaggi etc.”. Conferma i pellegrinaggi per la rivoluzione francese.
“Rosalba D’Amico: Spettacolarità…”. Sono ultimati i damaschi per venti colonne. Altri ne arriveranno il secolo prossimo. - 1796
“Oriano Tassinari Clò: I “viaggi” etc.”. 17 settembre. La Madonna scende in città per l’invasione straniera e la moria dei bovini. - 1797
“Giuseppe Guidicini: Diario Bolognese …”. 12 maggio. Notificazione sugli ordini da osservarsi in occasione delle rogazioni e delle processioni della Madonna di San Luca
“Giuseppe Guidicini: Diario Bolognese …”. 21 maggio. Parecchi elementi della truppa polacca vollero portare il baldacchino della Madonna di San Luca. Uno di essi si levò di dosso una piccola reliquia di San Francesco d’Assisi, che volle posta sul frontale dell’immagine.
“Giuseppe Guidicini: Diario Bolognese …”. 24 maggio. Mercoledì. La guardia civica si distingue nelle celebrazioni per la Madonna di San Luca, a cui partecipa con più di mille uomini divisi in 48 plotoni, lo stato maggiore, la banda musicale, due capi di battaglione, due aiutanti a cavallo, per la prima volta due bandiere bianco rosso e verde con le iniziali L.E. (Libertà, Eguaglianza). Alla messa vengono esplosi botti. Evoluzioni nella seliciata di San Francesco, ripetute nel pomeriggio, quando l’immagine viene portata in San Mattia.
“Giuseppe Guidicini: Diario Bolognese …”. 25 maggio.
“Giuseppe Guidicini: Diario Bolognese …”. 6 giugno. Vengono cancellate tutte le armi dipinte nei portici di San Luca, degli Scalzi e dei Mendicanti.5 Paoli (mezzo scudo) del Comune di Bologna. Sul Recto immagine della Madonna di San Luca sulla città murata di Bologna con la scritta “Praesidium et Decus” mentre sul verso stemma del Comune di Bologna con il valore della moneta (P.5), l’anno (1797) e la scritta “Populus et Senatus Bonon.”
10 Paoli (scudo) del Comune di Bologna. Sul Recto immagine della Madonna di San Luca sulla città murata di Bologna con la scritta “Praesidium et Decus” mentre sul verso stemma del Comune di Bologna con il valore della moneta (P.10), l’anno (1797) e la scritta “Populus et Senatus Bonon.”
“Oriano Tassinari Clò: I “viaggi” etc.”. I canonici renani di S. Salvatore sono incaricati del trasporto della Madonna di San Luca, dopo la soppressione dei canonici di S. Giovanni in Monte che avevano l’incarico in precedenza. - 1798.
“Oriano Tassinari Clò: I “viaggi” etc.”. I canonici renani di S. Salvatore sono soppressi. Il trasporto della Madonna viene passato a 40 sacerdoti in cotta e stola che il 12 maggio provvedono al trasporto della Madonna.
“Giuseppe Guidicini: Diario Bolognese …”. 18 marzo. Celebrazioni in tono minore per la Madonna della Pioggia. Niente compagnie (le cappe sono proibite). Niente campane a festa.
“Giuseppe Guidicini: Diario Bolognese …”. 25 marzo. Domenica di Passione. Non viene fatta la solita processione alla Beata Vergine Addolorata da parte dei serviti.
“Giuseppe Guidicini: Diario Bolognese …”. 22 aprile. Seconda Domenica di Pasqua di Resurrezione. La Madonna del Soccorso, di solito portata processionalmente in San Rocco, quest’anno non viene mossa dalla sua chiesa, in cui si è fatto un triduo.
“Giuseppe Guidicini: Diario Bolognese …”. 25 aprile. Si fa la consueta processione detta “la prima delle rogazioni”. Viene però interdetto alle compagnie di recarsi alla sera alle quattro Croci, pratica in voga già da molti anni.
“Giuseppe Guidicini: Diario Bolognese …”. 12 maggio. Sabato. Quest’anno la processione della Madonna di San Luca si svolge in modo molto ridotto. Le compagnie non possono prenderne parte. La compagnia della Morte non ha alcun ruolo. Gli apparatori avevano ottenuto un rescritto dal Direttorio di Milano per potere fare comunque le rogazioni. Una deputazione viene nominata per fare eseguire le funzioni. Il cardinale arcivescovo attende la Madonna di San Luca a porta Saragozza, senza tamburi nè trombe. La processione va per via Frassinago direttamente alla chiesa di San Mattia. Il baldacchino viene portato da devoti vestiti alla francese. L’immagine viene consegnata alle monache di San Mattia affinchè ne prendano cura come al solito. Il ruolo del priore della Morte, assente, nel reggere la Madonna, viene preso dal curato e dal sotto-curato di San Pietro. Il percorso della Madonna avrebbe dovuto toccare le tre chiese, come al solito, per cui si erano formate tre gruppi di devoti, uno di barbieri e parrucchieri, uno di vedove e altre donne ed il terzo di monache, ma essendo ciò stato proibito dalle autorità, la decisione presa fu che tutte le raccolte delle tre unioni venissero consolidate in una sola borsa e con questa pagati tutti gli apparati. Il priore della Morte è Francesco Pepoli.
“Giuseppe Guidicini: Diario Bolognese …”. 13 maggio. Per tutto questo giorno la Madonna di San Luca rimane in San Mattia.
“Giuseppe Guidicini: Diario Bolognese …”. 14 maggio. L’Immagine viene portata in San Pietro, magnificamente apparata, accompagnata dall’unione dei barbieri e parrucchieri con torcia.
“Giuseppe Guidicini: Diario Bolognese …”. 15 maggio.La Madonna rimane in San Pietro. Intanto il Direttorio è autorizzato a sopprimere, concentrare e traslocare le corporazioni religiose, sia regolari si secolari, confraternite, etc. con requisizione dei beni.
“Giuseppe Guidicini: Diario Bolognese …”. 17 maggio. Giovedì dell’Ascensione. La Madonna di San Luca viene riportata in San Mattia, accomapagnata da molti devoti con torce. In San Mattia l’immagine viene spogliata dalle monache e qui viene data una benedizione. Un’altra benedizione al Meloncello prima di iniziare la salita. In tutto sono state date 6 benedizioni.
“Giuseppe Guidicini: Diario Bolognese …”. 21 maggio. Celebrazione della traslazione del capo di San Petronio. La sera prima però la testa non fu portata, come era solito ad una delle quattro croci ne si è data la benedizione dalla scalinata, ma dai piedi dell’altar maggiore.
“Giuseppe Guidicini: Diario Bolognese …”. 6 giugno. Soppressione di molti ordini religiosi (ordine del Direttorio ed esecuzione da parte del commissario Caprara): i capitoli di San Pietro, di San Petronio e di Santa Maria Maggiore, ossia di San Bartolomeo, il capitolo dei canonici di San GIovanni in Persiceto, quello di Cento e quello della Pieve. Viene tolto il baldacchino dalla Cattedrale di San PIetro. Vengono soppressi i conventi degli Olivetani di San Michele in Bosco, dei Domenicani, dei Conventuali di San Francesco, degli Agostiniani di San Giacomo, dei Renani di San Salvatore.
“Giuseppe Guidicini: Diario Bolognese …”. 25 giugno. Soppressione delle monache di San Lorenzo a Budrio, di Santa Teresa a Medicina, di Sant’Antonio Abate a Loiano, di Santa Margherita, di San Pietro martire, dei Santi Ludovico e Alessio, dei Santi Gervasio e Protasio, di Santa Maria Maddalena, di Gesù e Maria, di Santa Ctrina di Strada Maggiore. Le monache vengono accorpate in altri monasteri con la possibilità di tornare al secolo ottenendo una pensione.
“Giuseppe Guidicini: Diario Bolognese …”. 27 giugno. Tutti i beni delle confraternite sono confiscati dallo stato e le opere di pubblica beneficenza devono essere amministrate dalla municipalità.
“Giuseppe Guidicini: Diario Bolognese …”. 12 agosto. Per migliorare la circolazione, viene deciso di atterrare: le Croci di San Paolo, de’ Casali, di Porta e di San Sebastiano (le quattro Croci), la chiesa di Santa Tecla e la chiesa detta la Valle di Josaphat poco lontana da Santa Tecla, la cappella di fronte dalla chiesa parrocchiale delle suore di San VItale, la chiesa parrocchiale di San Sebastiano e la colonna in Saragozza nota come la croce degli Albergati.
“Giuseppe Guidicini: Diario Bolognese …”. 28 settembre. Le quattro croci, le cui chiese sono state demolite, vengono trasportate in San Petronio.
“Giuseppe Guidicini: Diario Bolognese …”. 8 dicembre. Sono stati fatti nei giorni passati diversi tridui alla Beata Vergine, al Beato Leonardo e a San Gaetano e ad altri santi per avere aiuto nelle attuali cirscostanze della città.
“Giuseppe Guidicini: Diario Bolognese …”. 31 dicembre. Vengono soppressi i rimanenti conventi con l’eccezione dei Barnabiti di Santa Lucia perchè si occupano di educazione (in Santa Lucia e nel collegio di San Luigi). Sono pure conservati i Barnabiti Penitenziari in Sant’Andrea dei Piatesi. Soppressi sono: i Francescani del terz’ordine detti della Carità, i Serviti, i Carmelitani di San Martino, i Crociferi di San Gregorio, ministri degli infermi, i Signori della Missione, i preti della Madonna di Galliera. Dopo il 6 giugno passato sono anche stati soppressi i conventi dei Benedettini Neri di San Procolo, i Celestini di San GIovanni Battista, i Camaldolesi di San Damiano, i Lateranensi di San GIovanni in Monte, i Minii di san Francesco di Paola detti Galanotti, i Teatini di San Bartolomeo di Porta Ravegnana. - 1799
“Cesare Monari: Storia di Bologna”. 10 novembre – Viene portata l’immagine della Madonna di San Luca in San Petronio e vi rimane
fino al 24.
“Amedeo Benati: La chiesa del Monte etc.”. 1 gennaio. Le monache di San Luca e di San Mattia vengono espulse dalle rispettive sedi. Mentre il monastero di San Mattia viene profanato, la chiesa di San Luca viene rispettata, ma a metà febbraio le monache sono costrette a lasciare il colle.
“Oriano Tassinari Clò: I “viaggi” etc.”. 10-12 novembre. La Madonna scende in città per le continue pioggie.
“Giuseppe Guidicini: Diario Bolognese …”. 7 febbraio. Vengono soppresse le domenicane di San Mattia assieme a parecchie altri conventi ed i loro beni sono confiscati dalla nazione.
“Giuseppe Guidicini: Diario Bolognese …”. 27 aprile. Discesa della Madonna di San Luca. Entra per Saragozza, percorre Frassinago, Sant’Isaia, Borgo di San Francesco, Pratello, piazza San Gervasio, piazza San Gregorio, portico della Gabella fino ad arrivare a San Pietro, dove rimane fino all’ascensione, giovedì 2 maggio. Rimane in San Pietro anche fino a domenica 5 maggio. Ad istanza di molti devoti, l’amministrazione centrale permette che la Beata Vergine di San Luca rimanga in Bologna fino a nuovo ordine.
“Giuseppe Guidicini: Diario Bolognese …”. 13 maggio. La Madonna di San Luca è ancora in San Pietro, per cui la cresima viene fatta nella chiesa della Madonna di Galliera.
“Giuseppe Guidicini: Diario Bolognese …”. 15 maggio. Alle tre del mattino viene tolta la Madonna di San Luca da San Pietro ed accompagnata dai soliti lampioni e da 40 torce senza baldacchino, esce da porta San Felice e percorre le mura di Sant’Isaia e raggiunge la strada di Saragozza da cui risale al monte della Guardia.
“Giuseppe Guidicini: Diario Bolognese …”. 20 ottobre. Molti devoti assistono in San Petronio alla messa davanti alla testa del santo, Dopo vanno in processione alla Beata Vergine di San Luca. Ritornati in San Petronio fanno l’adorazione al Santissimo esposto sull’altare maggiore. Il popolo accorso è immenso e riceve alla sera la benedizione. Sotto al pulpito è esposto il ritratto dell’imperatore austriaco.
“Giuseppe Guidicini: Diario Bolognese …”. 10 novembre. Domenica. La Beata Vergine di San Luca è trasportata in San Petronio. La processione è formata da molti preti secolari, dai frati dell’Annunziata, Cappuccini e dell’Ossevanza. La Madonna è entrata dalla porta San Felice, magnificamente addobbata così come tutta San Felice fino a San Lorenzo di porta Stiera. Entra in Santa Maria della Carità dove viene data benedizione. Sulla scala esterna di San Petronio viene data altra benedizione, poi viene posta sull’altare maggiore. Tutto questo è stato organizzato dal parroco di San Lorenzo per riparare quanto avvenuto durante le ultime rogazioni in cui la Madonna è stata fatta risalire di notte furtivamente per evitare sacrilegi ed insulti.
“Giuseppe Guidicini: Diario Bolognese …”. 15 novembre. Nella mattina in San Petronio si celebra messa solenne essendo esposta la Madonna di San Luca.
“Giuseppe Guidicini: Diario Bolognese …”. 17 novembre. Benedizione con la Beata Vergine di San Luca dalla scalinata di San Petronio.
“Giuseppe Guidicini: Diario Bolognese …”. 23 novembre. La Madonna di San Luca “visita” i due ospedali della VIta e della Morte, unitamente ad altri conventi di monache.
“Giuseppe Guidicini: Diario Bolognese …”. 24 novembre. Alle due del pomeriggio la Madonna viene tolta da San Petronio e dopo avere dato le benedizione dentro e fuori della chiesa, viene portata per via delle Asse, seliciata di San Francesco, via Sant’Isaia, via Frassinago e per porta Saragozza rientra al monte della Guardia. - 1800
“Cesare Monari: Storia di Bologna”. 6 marzo – viene portata in S. Petronio l’Immagine per le continue piogge e vi rimane fino al 23.
“Oriano Tassinari Clò: I “viaggi” etc.”. La Madonna scende in città il 6 marzo per le continue piogge.
“Carlo De Angelis: I Portici di San Luca… etc.”. La commissione dipartimentale di Sanità del Reno, presieduta dal dott. Luigi Pistorini, decide di utilizzare come cimitero comunale il soppresso monastero della Certosa.
“Giuseppe Guidicini: Diario Bolognese …”. 6 marzo. La Madonna di San Luca viene portata in San Petronio per fermare le piogge, Entra per Saragozza, poi segue Nosadella, Seliciata di San Francesco, Porta Nuova, via delle Asse fino a San Petronio. Viena accolta da due capitoli e dai curati con la stola. Vengono ripristinati i padri di San Giacomo, di San Domenico, di San Francesco, dei Servi, di San Michele in Bosco e di San Salvatore (a patto che resti dei beni invenduti quanto basta per la loro sussistenza).
“Giuseppe Guidicini: Diario Bolognese …”. 23 marzo. Viene ritardata ad oggi la risalita della Beata Vergine di San Luca, inizialmente prevista per il 19, a causa dell’elezione del nuovo papa, in modo da renderle grazia in occasione di questo avvenimento. Dopo la benedizione, percorre via San Mamolo, via Urbana e via Saragozza. Viene coniata una medaglia d’argento con la data di quest’epoca, da offrire alla Beata Vergine.
“Giuseppe Guidicini: Diario Bolognese …”. 17 maggio. Pubblicazione a stampa del viaggio di quest’anno.
“Giuseppe Guidicini: Diario Bolognese …”. 19 maggio. Si canta messa in San Pietro a spese della guardia urbana in onore della Madonna di San Luca.
“Giuseppe Guidicini: Diario Bolognese …”. 12 giugno. Processione durante la mattina per il Corpus Domini per via Malcontenti, via Galliera, via dei padri dell’Oratorio e piazza San Pietro. Partecipano le confraternite di Santa Sofia detta dei Domenichini, del Baraccano, di San Rocco, del Borgo di San Pietro e della Morte, con cappe e stendardi; assieme ai frati Cappuccini, gli Osservanti, quelli dell’Annunziata, i capitoli di San Pietro e di San Petronio, i curati, il collegio de’ notai, dei dottori e dei giudici. Interviene anche la reggenza ed il comandante di Piazza.