Bologna non sarebbe Bologna, senza la Madonna di San Luca!
Essa unisce i Bolognesi, e non solo i Bolognesi, senza fare distinzione di età, ceto sociale, o credo politico.
La discesa dell’immagine dal Colle della Guardia alla Cattedrale in città, la sua settimana di permanenza, e la sua successiva risalita al Santuario, sono momenti di grande emozione che coinvolgono l’intera cittadinanza.
Spesso si scrive, o si dice, della miracolosa immagine della Beata Vergine di San Luca… Miracolosa! Ma a quali miracoli si fa riferimento?
Se andiamo la leggere tutto quanto è stato scritto sulla Madonna di San Luca, senza preoccuparci di distinguere tra storia e leggenda, sicuramente troviamo il famoso episodio del 5 luglio 1433, data in cui, con l’ingresso dell’Immagine in città, cessarono le piogge che ininterrottamente da aprile stavano flagellando Bologna. Altri episodi ? Uno relativo a mercanti venezianti che avrebbero trafugato l’immagine che miracolosamente sarebbe sparita dalla cassa in cui i ladri la trasportavano durante il ritorno a Venezia, per ricomparire al suo posto sul Monte della Guardia (citato da Leandro Alberti, senza alcun riferimento di date che possa definire storicamente questo episodio, che potrebbe essere collocato, senza offesa di alcuno, nell’ambito della leggenda). Altri miracoli, la maggior parte, del tipo “Per Grazia Ricevuta”, ma niente di eclatante.
Ma allora, è corretto parlare di immagine miracolosa? Come mai tanta devozione espressa da lunghissimo tempo dal popolo bolognese?
Forse proprio questo è il miracolo più grande. Così grande e nello stesso tempo così comune nella sua manifestazione che quasi non ce ne accorgiamo: il miracolo è proprio la moltitudine delle persone, senza distinzione di età, ceto sociale o credo politico, che si trova unito sotto il simbolo della Madonna di San Luca, Praesidium et Decus della città di Bologna.
Simbolo della maternità, altro grande miracolo quotidiano, la Madonna Odighitria indica la via, che è il Figlio di Dio, che, bambino, rappresenta il futuro e la speranza di tutta l’umanità