- 1601
“Antonio di Paolo Masini: Bologna Perlustrata”. Il papa Clemente VII tolse le Domenicane da San Luca.
“Serafino Calindri: Dizionario Corografico etc.”. Per ordine di Roma le monache di San Luca devono riunirsi a quelle di San Mattia in città ed abbandonare il colle. Il Senato Bolognese però si schiera con le monache.
“Amedeo Benati: La chiesa del Monte etc.”. Qualcuno propone che l’Immagine della BV di San Luca possa essere custodita meglio e da altri. L’arcivescovo Alfonso Paleotti ordina che le suore di San Luca si riuniscano a quelle di San Mattia. Il Senato bolognese però interviene immediatamente con il papa ed è lo stesso Paleotti che rassicura il papa sulla possibilità di fare clausura sul colle della Guardia, dopo avere interpellato gli architetti Floriano Ambrosini, Tommaso Martelli e Francesco Terribilia.
“Mario Fanti: La leggenda etc”. Ascanio Persi scrive un libro sulla Madonna di San Luca.
“Oriano Tassinari Clò: I “viaggi” etc.”. Bando delle Rogazioni che descrive il percorso della Madonna di quest’anno.
“Carlo Degli Esposti: Un lungo viaggio etc.”. Il papa Clemente VII minaccia di togliere alle suore di San Luca la custodia dell’immagine. Il 18 novembre la vicaria Eleonora Castelli, da poco nell’incarico, ne muore di dolore. Viene sostituita da Clemenza Orsi (1601-05).
“Alfeo Giacomelli: Valori simbolici …”. Il senato e l’arciconfraternita della Morte fanno da mediatori per mantenere le monache di San Luca sul colle della Guardia. - 1602 “Antonio di Paolo Masini: Bologna Perlustrata”. Il papa istituisce la Clausura a San Luca e tornano le Domenicane.
“Carlo Degli Esposti: Un lungo viaggio etc.”. Rientra la minaccia pontificia per l’intervento del senato bolognese. - 1603
“Cesare Monari: Storia di Bologna”. 4 maggio: sul ponte della Carità viene incoronata la BV dal cardinale Alfonso Paleotti.
“Antonio di Paolo Masini: Bologna Perlustrata”, “Serafino Calindri: Dizionario Corografico etc.”.
Di domenica in San Felice viene coronata la BV dal cardinale Paleotti, con una corona del valore di 1500 lire.
“Mario Fanti: La leggenda etc”. Lucrezia Marinelli scrive sulla Madonna di San Luca e dà il nome al pellegrino: Eutimio.
Lucrezia Marinella: Rime Sacre della Molto illustre sig. Lucretia Marinella. Fra le quali è un poemetto, in cui si racconta l’historia della Madonna dipinta da San Luca, che è sul monte della Guardia nel teritorio di Bologna. Stampato a Venezia ad instanza del Colleoni nel 1603.
Alcuni sonetti della prima parte del libro di Lucrezia Marinella. Uno descrive le bellezze dell’Immagine della Madonna di San Luca. L’altro è dedicato al Pellegrino greco.
I versi, all’interno del Poemetto, in cui compare il nome Eutimio.
“Oriano Tassinari Clò: I “viaggi” etc.”. 4 maggio. Il cardinale Paleotti decide di incoronare la BV di San Luca. Cerimonia fatta in San Felice presenti tutte le autorità civilie e religiose. Pare che ispiratore del cardinale sia stato Giovanni Francesco Parenti da Bolsena, veggente di cui il Paleotti si fida e che afferma che l’immagine è vero ritratto della Madonna quando costei era in vita.
“Renzo Zagnoni: La venerazione”. Pala d’altare nella chiesa di Capugnano rappresentante la Madonna con il bambino.
“Carlo Degli Esposti: Un lungo viaggio etc.”. Iniziano lavori di ampliamento della cappella maggiore della chiesa. - 1604
“Mario Fanti: La leggenda etc”. Il gesuato Tommaso Ferrari scrive Il divoto ossequio del popolo di Bologna, circa la sacra imagine della Beatissima Vergine del Monte della Guardia … - 1605
“Alfeo Giacomelli: Valori simbolici …”. Diventa papa Paolo V Borghese (1605-1621). Sotto di lui viene coniato un “carlino” con l’immagine della Madonna di San Luca e la scritta “Praesidium et Decus“. - 1607
“Mario Fanti: La leggenda etc”.Girolamo Menghi scrive un libro sulla Madonna di San Luca. - 1609
“Carlo Degli Esposti: Un lungo viaggio etc.”. I lavori di ampliamento della cappella maggiore sono finiti. Viene ricostruito il campanile, su cui vengono issate tre nuove campane fatte fondere da Lucrezia Guastavillani, già vicaria dal 1605 e il 1607. - 1613
“Renzo Zagnoni: La venerazione”. Da quest’anno si comincia a portare in processione la Madonna del Ponte dal sabato precedente l’ascensione, portandola nelle varie chiese di Porretta, per poi rientrare nel suo santuario il pomeriggio dell’Ascensione. - 1614
“Mario Fanti: La leggenda etc”. Seconda edizione del libro di Tommaso Ferrari in cui ripete il nome di Eutimio. - 1616
“Carlo Degli Esposti: Un lungo viaggio etc.”. Un fulmine si abbatte sul campanile mozandone la cuspide e danneggiando il convento, prontamente riassestato dalla vicaria Alfonsina Fantuzzi (1615-17). - 1617
“Mario Fanti: La leggenda etc”. Deodata Malvasia scrive un libro sulla Madonna di San Luca. - 1619
“Paola Foschi: Le vie di accesso al santuario …”. Inizia la costruzione del portico degli Alemanni (Carmelitani scalzi). - 1620
(Circa)
Primo ventennio del 1600: Carlino di Bologna (Papa Paolo V, 1605-1621): immagine della Madonna di San Luca, che sovrasta lo stemma del comune di Bologna, con la scritta “Praesidium et Decus”. Sul verso “Pont. Max. Paulus V” e lo stemma del Papa.
- 1623
“Antonio di Paolo Masini: Bologna Perlustrata”
Da quest’anno vengono scelti 12 fanciulli dalle scuole Pie che, vestiti da angeli, partecipano alle funzioni.
“Oriano Tassinari Clò: I “viaggi” etc.”. Il 12 putti sono istituiti da tal Giacomo Domenichini, cameriere di Gregorio XV.
“Carlo Degli Esposti: Un lungo viaggio etc.”. Vespasiano Grimaldi fa condurre a proprie spese lavori di decorazione della cappella maggiore, fa porre sull’altare, dove è già una Natività di Innocenzo da Imola, un ricco ciborio e procede con altre opere. - 1624
“Carlo Degli Esposti: Un lungo viaggio etc.”. Vespasiano Grimaldi fa rinnovare gli ornati attorno alla tavole della Madonna e commissione un nuovo frontale d’argento all’orafo Giovanni Jacobs da Bruxelles.
“Rosalba D’Amico: Spettacolarità…”. Viene costruito un nuovo frontale in legno, di cui fa parte una Adorazione dei Magi, lunetta su lastra d’argento e bronzo dorato. - 1625
“Mario Fanti: I pellegrinaggi etc.”. Nei registri delle monache si notano donazioni in denaro da parte delle compagnie.
“Rosalba D’Amico: Spettacolarità…” Vespasiano e Grimaldo Grimaldi, che hanno finanziato il primo frontale, ne commissionano uno nuovo interamente in argento all’argentiere fiammingo Jan Jacobs, amico di Guido Reni. - 1626
“Paola Foschi: Le vie di accesso al santuario …”. Gli Assunti dell’Ornato descrivono come impraticabile in più punti la strada per San Luca, dopo una visita fatta con periti pubblici.
“Carlo De Angelis: Dal Sentiero al portico …”: i pubblici periti Vincenzo Sassi e Vincenzo Porta dichiarano praticamente impraticabile il sentiero, già ciottolato nel 1589, che va a San Luca. - 1627
“Renzo Zagnoni: La venerazione”. Pala nella chiesa parrocchiale di Porretta. é una copia sommaria della tavola al Monte della Guardia che raffigura San Luca mentre ritrae la Madonne.
“Paola Foschi: Le vie di accesso al santuario …”. Il massaro di Casaglia chiede al senato, assieme a parecchi possidenti, di riavere da Cristoforo Giroldi la vecchia strada per San Luca. - 1628
“Antonio di Paolo Masini: Bologna Perlustrata”
Florio Macchi dipinge un quadro della storia della Madonna di San Luca in cui è raffigurato un pellegrino che trasporta l’immagine. - 1629
L’Arciconfraternita della Morte da quest’anno ha anche l’incarico del trasporto (e non solo dell’organizzazione) della Madonna di San Luca. - 1638
“Paola Foschi: Le vie di accesso al santuario …” La vicaria Arcangiola Mirandola (1637-1639) fa rifare la scalinata che permette di superare l’ultima salita. - 1631
“Paola Foschi: Le vie di accesso al santuario …”. Il portico degli Alemanni è finito. - 1639
“Oriano Tassinari Clò: I “viaggi” etc.”. Secondo Isidoro del Pino, quest’anno viene fatto il baldacchino in tela cerata detto “da campagna”.
“Angelo Raule: Il Santuario della B. Vergine di San Luca”. Si comincia a costruire le cappelle lungo la salita e si concluderà l’anno prossimo. - 1640
“Antonio di Paolo Masini: Bologna Perlustrata”
Viene iniziata la costruzione di cappellette rappresentanti i misteri del rosario, dal Meloncello alla Madonna di San Luca.
“Carlo Degli Esposti: Un lungo viaggio etc.”. La vicaria Olimpia Boccaferri (1639-1641) fa costruire lungo il sentiero che porta al colle 15 cappelle con i misteri del rosario.
“Carlo De Angelis: Dal Sentiero al portico …” il 28 giugno le monache ottengono il permesso di costruire 15 cappelline rappresentanti i misteri del Rosario lungo il sentiero che porta alla Chiesa. L’approvazione del senato non fa altro che ratificare ciò che suor Olimpia Boccaferri aveva già iniziato l’anno precedente. - 1641
“Mario Fanti: I pellegrinaggi etc.”. Nei registri delle monache si parla di “entrata di compagnie et comuni”.
“Renzo Zagnoni: La venerazione”. Data di quest’anno su un Oratorio costruito dalla famiglia Cassarini su un fondo agricolo dei Linari vicino a Castiglion dei Pepoli, oratorio dedicato alla BV di San Luca.
“Carlo Degli Esposti: Un lungo viaggio etc.”. 11 ottobre. Furto nella chiesa. Scompare un candeliere d’argento. L’8 novembre successivo, passando attraverso un foro fatto nella sagrestia, il ladro ruba gli altri candelieri d’argento uguali al primo, una lampada d’argento ed una pianeta di tela d’oro. Il ladro viene riconosciuto il 21 novembre (in chiesa) nella persona di Leonardo Macaruffi, vicentino e falso studente. Rinchiuso al Torrone, dopo avere confessato.
“Rosalba D’Amico: Spettacolarità…”. Calice d’argento firmato da Jan Jacobs. - 1642
“Antonio di Paolo Masini: Bologna Perlustrata”
12 settembre. Passa per il bolognese il dica Odoardo Farnse con 3000 cavalieri. I bolognesi organizzano un esercito di difesa le cui insegne presentavano il simbolo del comune e quello della Madonna di San Luca.
“Carlo Degli Esposti: Un lungo viaggio etc.”. 17 aprile. Leonardo Macaruffi muore tentando di fuggire dal Torrone e cadendo da oltre 15 metri. - 1643
“Renzo Zagnoni: La venerazione”. Targa devozionale della BV datata 1643, tra le nuvole e tre santi, conservata al museo Davia Bargellini. - 1644
“Mario Fanti: I pellegrinaggi etc.”. 22 maggio. Gli uomini di S. Pietro in Casale si recano sul Monte della Guardia portando una pianeta di damasco rosso e bianco fornita d’oro del prezzo di 20 scudi, per il voto dell’anno prima per i pericoli di guerra. - 1646
“Paola Foschi: Le vie di accesso al santuario …”: Documenti e disegni di Camillo Sacenti datati quest’anno nelle carte dello zio Martinelli, sulla strada per San Luca e le cappelline che sarebbero poi dovute essere collegate dal portico. - 1647
“Mario Fanti: La leggenda etc”. 22 settembre. Nasce a Bologna Carlo Antonio Baroni. - 1649
“Antonio di Paolo Masini: Bologna Perlustrata”
Muore Cristina Calancari, di anni 66, vìssuta in santità. Ogni sabato andava alla Madonna di San Luca per lo più a piedi nudi. - 1655
“Oriano Tassinari Clò: I “viaggi” etc.”. Nasce la congregazione nel nome di Maria e di S. Michele Arcangelo, presso i SS. Naborre e Felice per opera dei fratelli Alessandro e Cesare di Paolo Zagnoni. Gli statuti prevedono almeno una visita all’anno alla Beata Vergine di San Luca.
“Carlo Degli Esposti: Un lungo viaggio etc.”. Primo progetto del portico. E’ gonfaloniere Innocenzo Facchinetti.
“Paola Foschi: Le vie di accesso al santuario …”. Essendo legato il cardinale Lomellini, devoto della BV di San Luca, vengono chiamati il perito del senato Camillo Sacenti (nipote del Martinelli) e l’architetto del senato Ercole Fichi per preparare un progetto per il portico.
“Paola Foschi: Le vie di accesso al santuario …”. Il progetto del Sacenti è datato 15 luglio. Quello di Ercole Fichi arriva con un po’ di ritardo (26 agosto) e con le scuse motivate dall’avanzata età (65 anni). Il progetto del Sacenti prevedeva un percorso sul lato meridionale della via e colonne semplici.
“Carlo De Angelis: Dal Sentiero al portico …”: nasce l’idea, probabilmente ad opera del cardinale legato Giovanni Girolamo Lomellini e dei confratelli della Morte, del portico. - 1656
“Oriano Tassinari Clò: I “viaggi” etc.”. La congregazione nel nome di Maria e di S. Michele Arcangelo passa all’oratorio dello Spirito Santo in via Gombruti. - 1657
“Oriano Tassinari Clò: I “viaggi” etc.”. Iniziano i Viaggi a stampa. - 1658
“Cesare Monari: Storia di Bologna”. Viene deciso che l’Immagine visiti durante le Rogazioni Minori 3 chiese della città ben distanti tra di loro.
“Mario Fanti: I pellegrinaggi etc.”. Pubblicato un sonetto in occasione di pellegrinaggio organizzato dalle comagnie del SS. Sacramento e del SS. Rosario di Molinella.
“Paola Foschi: Le vie di accesso al santuario …”. Il cardinale Lomellini lascia l’incarico ed il progetto del portico viene accantonato. - 1660
“Renato Roli: La pittura e la scultura nel santuario”. All’incirca in questo periodo Giovanni Maria Viani dipinge il Miracolo di S. Pio V. - 1665
“Paola Foschi: Le vie di accesso al santuario …”. Viene costruito il portico di Sant’Orsola. - 1666
“Cesare Monari: Storia di Bologna”. Il papa Clemente IX sopprime i padre Gesuati che stavano fuori San Mamolo alla chiesa detta delle Acque. I Gesuati avevano fino ad allora il compito del trasporto della Madonna di San Luca.
Masini
Scrive in quell’anno che il sabato dopo la quarta domenica di Pasqua l’Arciconfraternita della Morte ed i Padri Gesuati vanno a prelevare di notte la Madonna di San Luca per farla entrare la mattina dopo. La quinta domenica dopo Pasqua, detta delle Rogazioni, La Madonna entra in città e viene accolta dai Domenicani e dalle Confraternite e dalle autorità (legato, vicelegato, gonfaloniere, anziani, podestà con le loro famiglie, guardie etc, dopo di che viene portata solennemente al monastero di San Mattia. Gli anziani offrono alla Madonna ceri e fino a quest’anno sono documentati 12 fanciulli delle scuole Pie vestiti da angeli che partecipano alle funzioni.
Il lunedì delle Rogazioni Clero, frati mendicanti, confraternite temporali e spirituali vanno a prelevare l’Immagine da San Mattia, per portarla ad una chiesa, ed infine alla sera viene portata presso Santa Maria della Morte.
Il martedì delle Rogazioni, Clero etc. vanno a prelevare l’Immagine da Santa Maria della Morte per portarla ad un’altra chiesa per rientrare ancora alla sera alla chiesa di Santa Maria della Morte.
Il mercoledì delle Rogazioni, giorno prima dell’Ascensione, l’Immagine viene nuovamente prelevata per essere portata ad un’altra chiesa. Alla sera viene nuovamente portata in Santa Maria della Morte, dove, dopo il vespro, viene nuovamente prelevata alla presenza di tutte le autorità e portata alla chiesa del monastero di San Mattia. Nel passare davanti a San Petronio, dalla scalinata viene impartita benedizione a tutta la città.
Il Giovedì, giorno dell’Ascensione, l’Immagine viene prelevata dai Gesuati e con l’Arcicofraternita della Morte, risale al Colle.
Copia della Madonna di San Luca è presso Santa Maria della Morte, San Pietro ne’ Confessi, e nella chiesa dei Gesuati fuori delle mura.
Altra immagine della Madonna di San Luca è presso la chiesa dei SS. Giacomo e Filippo, nelle Lame.
Alle Monache Convertite vi è un quadro della traslazione dell’immagine della Madonna di San Luca, nel primo altare a destra.
1 luglio: sagra della chiesa di San Luca sul Colle della Guardia.
Dalla Chiesa del Meloncello, fuori porta Saragozza, vi sono 15 cappellette fino ad arrivare alla Madonna di San Luca, rappresentanti i misteri del Rosario.
La prima domenica di Luglio corrigari e facchini della Fiera Grande del Pavaglione portano un cero enorme alla Madonna di San Luca. - 1667
Carlino di Bologna (Papa Alessandro VII): immagine della Madonna di San Luca con la scritta “Praesidium et Decus”. Sul verso, stemma del comune di Bologna con la data (1667) e la scritta “Bononia Docet”.
“Paola Foschi: Le vie di accesso al santuario …”. Viene costruito il portico del Ricovero o di S. Gregorio dei Mendicanti. - 1668
“Oriano Tassinari Clò: I “viaggi” etc.”. I Gesuati trasportano la Madonna di San Luca per l’ultima volta. - 1669
-L’Ordine dei Gesuati è soppresso dal papa Clemente IX. L’incarico del trasporto passa ai canonici lateranensi di San Giovanni in Monte. - 1670
“Carlo Degli Esposti: Un lungo viaggio etc.”. Circa in questo periodo viene eretto un secondo altare sul fianco destro della chiesa, questo dedicato a S. Rocco. - 1671
“Cesare Monari: Storia di Bologna”. Il Cardinale Lazzaro Pallavicini lascia nel suo testamento 10.000 scudi per la costruzione della Cappella della Madonna di San Luca - 1672
“Cesare Monari: Storia di Bologna”. Prima presentazione da parte del sacerdote di Pieve di Cento Don Lodovico Zeneroli del progetto di un porticato che congiungesse la sommità del Colle della Guardia con la città, progetto accolto freddamente dal Comune. - 1673
Carlino di Bologna (papa Clemente X); immagine della Madonna di San Luca con la scritta “Praesidium et Decus”. Sul verso, stemma del comune di Bologna con la data (1673) e la scritta “Bononia Docet”.
“Paola Foschi: Le vie di accesso al santuario …”. Viene costituito un comitato promotore (maggio) per raccogliere fondi per il portico, mentre è legato Lazzaro Pallavicini. Comitato di privati cittadini guidato dal sacerdote modenese Don Lodovico Generoli, cappellano dell’ospedale di S. Biagio per i pellegrini. Uno dei governanti dell’ospedale è il marchese Girolamo Albergati, confratello della Morte. Doamnda presentata in agosto. In ottobre, con il nuovo legato Bonaccorso Bonaccorsi, arriva l’approvazione, con alcune condizioni: che il portico non gravi sui costi di pubblico o privati, che la strada restasse libera per le carrozze, che non fosse impdito lo scolo delle acque e che infine la sovritendenza fosse affidata agli assunti della strada di San Luca.
- 1674
“Cesare Monari: Storia di Bologna”, “Serafino Calindri: Dizionario Corografico etc.”.
28 giugno – con la posa della prima pietra fra i numeri 130 e 131 inizia la costruzione del portico. La cerimonia era stata programmata per il 26 ma un furioso temporale causò il ritardo. Nello stesso anno vengono completati verso la città 57 archi e verso il Meloncello altri 162 archi.
Calindri.
L’arco 130 è poco dopo passato l’osteria del Moro che è dall’altra parte della strada, quasi di fronte. Con la posa della prima pietra viene cementata una medaglia in bronzo con l’effigie di Clemente X su un lato e lo stemma di Bologna dall’altro.
“Paola Foschi: Le vie di accesso al santuario …”. 28 aprile. Viene concesso il suolo pubblico dal Senato, secondo il progetto del Sacenti. I promotori si accorgono però che è meglio un percorso a valle e chiedono il permesso di cambiare il percorso. Gli assunti esaminano la richiesta e riferiscono al senato, allegando il parere favorevole del legato (23 giugno). 25 giugno arriva l’approvazione.
“Paola Foschi: Le vie di accesso al santuario …” Posta la prima pietra il 28 giugno all’arco 130-131 (ora 132), dietro specifica richiesta della compagnia di San Giobbe. Poi si riprese dall’arco trionfale di inizio, costruito a spese del cardinale legato Bonaccorsio Bonaccorsi.
“Paola Foschi: Le vie di accesso al santuario …”. Viene costruita la cappella del XV mistero.
“Carlo De Angelis: Dal Sentiero al portico …”. Il 28 giugno il capomastro Cassani mise i primi mattoni e don generoli posò una medaglia commemorativa assieme a varie reliquie. L’opera inizia il 22 agosto con il capomastro Girolamo Torri, mentre Nicolò Pulega affiancò il Sacenti nel tirare le linee. Il progetto del Sacenti, secondo Breventani, fu migliorato dall’architetto Gian Giacomo Monti, architetto del Marchese Girolamo Albergati.
Viene eretto l’arco Bonaccorsi. - 1675
“Cesare Monari: Storia di Bologna”. Viene costruito l’arco Bonaccorsi (Legato Bonaccorso Bonaccorsi, disegno Giacomo Monti).
“Paola Foschi: Le vie di accesso al santuario …” Il cantiere completa dall’arco iniziale (130-131) al Meloncello.
“Carlo De Angelis: Dal Sentiero al portico …”. Mentre si lavora alacremente in pianure, vengono costruiti otto archi alla cima del Monte nel terreno del canonico Bernardo Pini (anche egli confratello della Morte). Questi archi interessarono un tratto tra il XIV e il XV mistero. Il primo tratto in collina si arrestò nei pressi del mistero XIII dove c’era un terreno malagevole ed una grande curva che doveva essere modificato. - 1676
“Cesare Monari: Storia di Bologna”. Sono completati i 303 archi dalla città fino al Meloncello.
“Carlo De Angelis: Dal Sentiero al portico …”. Secondo il Masini sono completati 300 archi da Porta Saragozza alla Salita al Monte e ne devono ancora essere costruiti 400 per arrivare in vetta. - 1677
“Carlo De Angelis: Dal Sentiero al portico …”: 17 ottobre “passamano” organizzato dai filatoglieri (cronaca di Francesco Galliani). - 1678
“Carlo Degli Esposti: Un lungo viaggio etc.”. 17 aprile. Furto in chiesa. Vengono rubati vari oggetti d’argento (il ladro rimane impunito, la merce non recuperata e sostituita). - 1679
“Carlo Degli Esposti: Un lungo viaggio etc.”. 13 novembre. Il cardinale Lazzaro Pallavicini (legato a Bologna dal 1670 al 1673), sentendosi in prossimità di morire, detta il proprio testamento. Lascia 10.000 scudi romani per la costruzione di un nuovo altare per la Madonna di San Luca, nel caso in cui venga riedificata la chiesa da fondamenti cospicua.
“Carlo De Angelis: Dal Sentiero al portico …”: Il canonico Pini acquista dalla famiglia Pastarini un terreno a monte del Meloncello, utile per la costruzione dell’attacco del portico in collina. - 1680
“Carlo Degli Esposti: Un lungo viaggio etc.”. 20 aprile. Viene aperto il testamento del cardinale Lazzaro Pallavicini (che è morto).
“Carlo Degli Esposti: Un lungo viaggio etc.”. 24 aprile. Giunge notizia del lascito testamentario di 10.000 scudi romani dal cardinale Lazzaro Pallavicini. Bisogna rispettare le volontà che parlano di ricostruzione della chiesa dalle fondamenta e “cospicua”. - 1685
“Mario Fanti: La leggenda etc”. Carlo Antonio Baroni è archivista presso San Mattia.
“Paola Foschi: Le vie di accesso al santuario …”. Muore Ferdinando Monti. - 1687
“Mario Fanti: La leggenda etc”. Carlo Antonio Baroni fa parte del consorzio maggiore di San Pietro. - 1689
“Mario Fanti: La leggenda etc”. Circa quest’anno Carlo Antonio Baroni crea il documento falso del 1160 con il nome del pellegrino Teocle Kmnia, presentandolo al notaio Giovanni Masini. Ne vengono fatte due copie. Una va all’archivio pubblico della città. La seconda va nella sua raccolta, mentre il preteso originale torna in San Mattia. Nella Bologna perlustrata del Masini si fa riferimento al documento del 1160. - 1690
“Carlo Degli Esposti: Un lungo viaggio etc.”. Viene inviato legato a Bologna Benedetto Panfili, romano ma imparentato con il marchese Girolamo Albergati, influente ed attivo fabbriciere di San Luca, e con il marchese Innocenzo Facchinetti, già gonfaloniere nel 1655 (epoca del primo progetto del portico). - 1691
“Renzo Zagnoni: La venerazione”. Documentato (visita pastorale) un oratorio dedicato alla BV di San Luca a Liano, nei pressi di Castel San Pietro, località Case Bruciate. Costruito da Antonio Conti, di proprietà dei nobili Gessi e curato da Antonio Zanardi. - 1692
“Renzo Zagnoni: La venerazione”. A Monte Moscoso, nella parrocchia di Merlano (Savigno) è ricordato un oratorio dedicato alla BV di San Luca. Sorto in occasione di una pestilenza. In origine appartenne ai conti Landini.
“Paola Foschi: Le vie di accesso al santuario …”. Muore Gian Giacomo Monti.
“Carlo De Angelis: Dal Sentiero al portico …”. Non è ancora costruito il primo mistero (arco di attacco). - 1693
“Oriano Tassinari Clò: I “viaggi” etc.”. Per la prima volta quest’anno, la Madonna viene trasportata priva della copertura di un velo bianco, che fino all’anno prima veniva usato.
“Carlo Degli Esposti: Un lungo viaggio etc.”. 26 novembre. Il cardinale Benedetto Panfili lascia l’incarico di legato, rimpianto dalla popolazione. Assegna una somma di 10.000 lire per la costruzione della nuova chiesa. - 1694
“Oriano Tassinari Clò: I “viaggi” etc.”. Anche quest’anno la Madonna viene trasportata senza velo. - 1695
“Oriano Tassinari Clò: I “viaggi” etc.”. Riprendono le discese con la Madonna coperta dal velo bianco.
“Paola Foschi: Le vie di accesso al santuario …”. Si costruisce la cappella del 1° mistero o dell’Annunciazione, offerta del sarto romano di origine bolognese Carlo Moretti, che pagò anche i 6 archi seguenti.
“Carlo De Angelis: Dal Sentiero al portico …”. Il primo tratto del portico si discosta molto dal tracciato del sentiero per ritornarvi solo dopo nove arcate.“Viaggio” del 1695: l’opuscolo stampato a cura dell’Arciconfraternita della Morte, per le visite in città della Madonna di San Luca in occasione delle Rogazioni Minori. Sono descritte, giorno per giorno, tappe e processioni dell’Immagine dal momento della discesa fino a quello della risalita.
- 1696
“Mario Fanti: La leggenda etc”. Carlo Antonio Baroni è cappellano consorziale in San Pietro, celebra in Santa Maria Maggiore ed abita sotto Ss. Gregorio e Siro.
“Carlo Degli Esposti: Un lungo viaggio etc.”. 5 giugno. Iniziano i lavori di ricostruzione della chiesa di San Luca (nota della vicaria Claudia Cesarea Sforza sul libro delle entrate).
“Carlo Degli Esposti: Un lungo viaggio etc.”.15 ottobre. L’arcivescovo cardinal Boncompagni benedice la nuova chiesa e vi ricolloca l’Immagine.
“Carlo Degli Esposti: Un lungo viaggio etc.”.Vigilia di Natale. I lavori sulla nuova chiesa sono finiti. - 1697
“Carlo De Angelis: Dal Sentiero al portico …”: vengono costruite due ulteriori arcate, dopo quelle del Moretti, a cura degli Anziani III Bimestre. - 1698
“Paola Foschi: Le vie di accesso al santuario …”. Muore il marchese Girolamo Albergati. - 1699
“Renzo Zagnoni: La venerazione”. Visita pastorale del Boncompagni che documenta un oratorio dedicato alla BV si San Luca nel territorio di Sant’Agata, sorto per opera della confraternita del SS. Sacramento. - 1700
“Renzo Zagnoni: La venerazione”. Oratorio dedicato alla BV di San Luca davanti alla chiesa di Longara di Calderara di Reno, di proprietà Polini e poi passato agli Zani ed infine ai Donini.
“Paola Foschi: Le vie di accesso al santuario …”. Del portico, oltre al tratto di pianura, sono completati il primo misteri e gli undici archi seguenti, e quarantanove arcate dal XIII mistero fino alla salinata finale.
“Carlo De Angelis: Dal Sentiero al portico …”: la cappella del mistero XIV appare molto più elaborata delle altre che furono costruite dopo.