L’arco del Meloncello come appariva prima dell’innalzamento dell’arco stesso, fatto per permettere il passaggio del treno a vapore che andava a Casalecchio di Reno (fotografia di Pietro Poppi)
Gruppo di 5 scalini che fanno salire dall’arco 307 all’inizio del ponte del Meloncello. Al centro si vede l’ingresso della Chiesa di Santa Sofia.
Casa Canuti, vista dal ponte del Meloncello.
DALLA COMPAGNIA DEI COMICI DI VENEZIA
DETTA DEL TEATRO A S.LUCA PER UNA
RECITA FATTA NEL TEATRO FORMAGLIARI
NELLA SERA DELLI UNDICI GIUGNO
ANNO MDCCLV
ESSENDO IMPRESARI
S.V. FRANCESCO MASI S.V. GIACOMO FRATI
S.V: SEBASTIANO GANDOLFI
S.V. BORTOLO CANASETI
D. O. M.
MINISTRI GABELLAE GROSSAE
ACQUISIVIERUNT
1743
sotto:
SANCTAE SOPHIAE DICATUM
D. O. M.
IN OBSEQUIUM B.M.V.
PIA UNIO SEXCENTORUM
SANCTI ANDREAE AVELLINI
SUB PROTECTIONE B.V. LAURETANAE
ER. IN ECCL. P.P. S. BARTHOLOMAEI
POSUIT XXIV MAII
MDCCXL
BERNARDO PINO
METROPOLITANAE BONONIEN: ECCLESIAE CANONICO
QUOD
ILLUSTRIS: FAMILIAE NOVISSIMA SOBOLES
IN PERPETUUM SUI
ERGA
DEIPARAM VIRGINEM
PATRIAE SERVATRICEM
OBSEQUI MONUMENTUM
HISCE PORTICIBUS
AB INIURIA TEMPORUM VINDICANDIS
AUREA CC ANNUA
DELEGAVERIT
CANONICI EIUSDEM METROPOLITANAE
HEREDES EX ASSE
P. CC.
ANNO REP: SAL: MDCCXXXVIII
“A Bernardo Pino canonico della chiesa metropolitana bolognese, perchè, ultimo discendente d’illustrissima famiglia, come perpetuo monumento del proprio ossequio verso la Vergine Deipara salvatrice della Patria, per riscattare questi portici dall’ingiuria del tempo, assegnò 200 aurei l’anno. I Canonici della stessa Metropolitana, eredi secondo l’asse testamentario, posero nell’anno della redenzione 1738.”
D. O. M.
IN OSSEQUIUM B.M.V.
PIA UNIO SEXCENTORUM
SANCTI ANDREAE AVELLINI
SUB PROTECTIONE B.V. LAURETANAE
ER. IN ECCL. P.P. S. BARTHOLOMAEI
POSUIT XXIV MAII
MDCCXL
PORTICUM
AB URBE AD TEMPLUM CONTINUAM
LUDOVICUS GENEROLI SAC.
CONSILIO ET ISTANTIA SUA
PECUNIA ET OPERIS BONONIENSIUM
SAEC XVII EXCITAVIT
EANDEM DUE FERE POST SAECULA
IOSEPHUS TUBERTINI SAC.
LAPIDE COSTERNENDAM SQUALENTEM INSTAURANDAM
PARI STUDIO CURAVIT
QUORUM NOMINA ET MERITA
NEOCORI LUCANI
AD PERPETUITATEM PATERE VOLUERUNT
ANNO MDCCCLXXXIX
Don Ludovico Generoli nel XVII secolo con la sua insistenza e col contributo dei bolognesi promosse questi portici che collegano la città al tempio. Dopo quasi due secoli don Giuseppe Tubertini ne curò la selciatura. La Fabbriceria nel 1889 volle tramandare i loro nomi e i loro meriti.
DIVAE ANGELORUM REGINAE
IN MONTANA ABEUNTI AD CUSTODIA; PATRIAE
VIAM
PORTICIBUS AUGUSTAM MISTERIS SACRAM
PRIMUS APERUIT CAROLUS MORETTUS
Alla Diva Regina degli Angeli, che va in luoghi montani per la custodia della Patria, Carlo Moretti aprì per primo la via, augusta per i portici e sacra per i misteri.
Particolari dell’arco del Meloncello.