Origine di Bologna

Vie, strade, vicoli, piazze, luoghi di Bologna.

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Home / Bologna nei secoli / Secolo XIV / 1371-1380

1371-1380

  • 1371
    (FI) Viene ricordata la torre  dei Garisendini in via  Altabella.
    (HB) Vengono inviati  ambasciatori a Gregorio XI: Riccardo da  Saliceto, Ugolino Galluzzi,  Gaspare Calderini, Antoniolo  Bentivoglio (accompagnatore).
    (HB) Miracoli di un’immagine  della madonna nel muro  occidentale dell’orto di S.Domenico.  Cose simili ad un’immagine in  S.Pietro.
    (ST) Tre connestabili di  cavalleria tedeschi: Rainaldo di  Rovernich, Rainaldino Sassone e  Pietro Monco, a servizio di Nicolò  II, signore di Ferrara e  Modena ed alleato del papa, sono in  Marzo a Castel di Casio, in  marcia verso Lucca.
    (MG) Il cardinale Anglico  parla dal Castrum Garnaglonis. Il  castellano è Giovanni de Baro ed  ha 8 stipendiari.
    (S7) Un documento indica due  discipline strettamente mediche:  la medicina ordinaria o  teorica e la medicina pratica o  chirurgica.
    (SB) Bologna è sotto il governo  papale.
    (26) Vi sono filatoi in  Borgolocco, nella Castellata e  dintorni.
    (52) Il cardinale Anglico  rileva i seguenti fumanti:
    Capugnano………….47
    Belvedere………….57
    Lizzano……………16
    Granaglione………..52
    Gaggio…………….49
    Casio……………..60
    Rocca Corneta………33
    (14) Viene ricostruito il  ponte di Savignano da Giovanni di  Zaloto.
    (HE) Nel comitato bolognese vi  sono 11.000 fuochi. In città ve  ne sono 8.000.
    (W1) Il legato pontificio  Anglico Grimoard si lagna del  degrado che colpisce più della  Romagna il Bolognese, dove sono stati  effettuati in passato grandi  disboscamenti.
    (W8) Bologna ottiene la  sottomissione dei castelli di Monzuno  e Aligrano (località ora  scomparsa).
    (W8) I fumanti di Scanello  sono 48, Monzuno ha 43 fumanti,  Monghidoro ne ha 36, Pianoro 35,  Roncastaldo 32, Loiano 23,  Musiano 23, Cedrecchia 8,  Valgattara 7, Montorio 5. L’elenco non è  completo.
    (W8) Molinella è sotto il  vicariato di Budrio.
    (W8) Viene ricordata la torre  di Molinella, posta tra acque e  valli, difesa da palancato e  fosse, a guardia del passo per  via d’acqua che le barche devono  superare per andare ad  Argenta, Ferrara e verso la Romagna.
    (BS) Zena conta 23 famiglie.
    (PM) Pietro di Mattiolo viene  inviato dal padre presso le  scuole di Porta Nova. Pietro  ricorda di avere sentito dai maestri  e dai ripetitori profezie su  sinistri presagi per la città.
    (PM) Nella notte dell’ultimo  dell’anno viene la notizia della  morte di papa Urbano V. Il  cardinale Anglico, fratello del  papa, emette, la notte stessa, un  bando per cui nessuno a  Bologna potesse vestire d’oro o  d’argento il giorno successivo, 1  gennaio 1372.
    (CA) (?) Muore il conte Stazio  di Alberto degli Alberti,  marito della contessa Caterina,  figlia di Aghinolfo.
  • 1372
    (HB) Il cardinale burgense è  legato a Bologna.
    (HB) Bernabò, scomunicato dal  papa, privato dall’imperatore  del vicariato di Milano, viene  sconfitto dai Bolognesi presso  Bologna.
    (OT) Viene rifatto il ponte di  Savignano, danneggiato dalle  piene.
    (SB) Bologna è sotto il governo  papale.
    (D1) Viene creata S.Giovanni  Battista di Minerbio (attuale  parrocchia).
    (W8) Oltre a Molinella, anche  S. Giovanni in Triario, S.  Martino in Soverzano e Minerbio  sono sotto il vicariato di Budrio.  Altedo e Lovoleto sono sotto  il vicariato di S. Pietro in  Casale.
    (VO) Forse atti del capitanato  di Casio: si ricorda tale  Mignoco di Campegio, esercitante  arte medica.
    (PM) 4 gennaio: solenne  ufficio con grandi luminarie di ceri  in S. Domenico per le esequie  di papa Urbano V.
    (CA) I conti Alberto e Antonio  di Bruscolo fanno razzie nel  camugnanese, forse per dare una  mano alla sorella Caterina di  Mogona.
  • 1373
    (HB) Pace tra il papa e  Bernabò, che paga 20.000 fiorini e 16  ostaggi milanesi a Bologna.
    (SB) Bologna è sotto il governo  papale.
    (G6) Viene terminata una  cappella in S.Maria dei Servi in  onore di S.Giovanni Battista ed a  suffragio dell’anima di frate  Pietro dei Baciacomari.
    (PM) Grande mortalità di  uomini, donne e bambini nella città di  Bologna.
  • 1374
    (HB) Peste a Bologna per tutto  l’anno.
    (HB) Nuovo legato: Guglielmo,  cardinale di S.Angelo.
    (SB) Bologna è sotto il governo  papale.
    (G6) Da quest’anno padre  Andrea Manfredi da Faenza è il  generale dell’ordine dei serviti.
    (W1) Il maestro lignario  Giovanni da Baiso è artefice degli  stalli in S. Maria del Carrobbio (ora in S. Petronio, nella  cappella Bolognini).
  • 1375
    (FI) Viene ricordata una torre  Azzoguidi in via Cavaliera  (Ger.)
    (FI) Tale Crespellano acquista  una torre detta “Maltagliata”  posta in cappella S.Tecla de’  Lambertazzi (lato orientale  della scalinata di S.Petronio).
    (HB) Lotte tra Scacchesi e  Maltraversi: il legato riunisce il  consiglio per paura di perdere  il controllo. Si è deciso di  espellere o giustiziare gli  oppositori della chiesa.
    (HB) Bartolomeo da Saliceto e  Gaspare Calderini sono  ambasciatori ad Avignone dal papa.
    (AB) Gli estimi di quest’anno  consentono di definire che  Fontana Langobardorum, insieme al  rio che nasce dalla fontana, le  cui acque finiscono nel  torrente Aneva, segna il confine tra  Castel D’Aiano (bolognese solo  civilmente), Pietracolora,  Labante,e Sassomolare. Vicino a  Pietracolora è documentato un  ospitale.
    (S8) Francesco Ramponi (noto  legista) affitta al Mercato di  Mezzo un locale adibito a  sartoria all’inglese John.
    (S8) Odorico da Forlì, frate  domenicano, sostiene l’esame in  teologia. Dal verbale risulta  essere in commissione Richard di  Inghilterra, frate dell’ordine  dei Minori.
    (SB) Bologna è sotto il governo  papale.
    (SB) Generale rivolta (inverno  75-76) delle città sottoposte  al papa, stimolata abilmente dai  fiorentini, preoccupati dalla  potenza papale.
    (E4) L’Acuto con la sua  Compagnia Santa passa per il castello  di Caburazzo (Caburaccia)  lungo l’Idice.
    (CA) Nell’estimo di Vigo,  Verzuno e Vimignano (uniti) si  parla di una Rocchetta iusta flumen  Armentia di fronte al vecchio  castello di Savignano  Longareno, vicino al ponte sul Limentra (ponte che risale al Mille).
  • 1376
    (FI) Viene ricordata una torre  Garzoni (Lam.) in via dal  Luzzo.
    (FI) I Visconti vengono  scacciati. Viene distrutto il  castello del Pratello.
    (HB) I bolognesi cacciano il  legato Guglielmo, che governava  su Bologna e la Romagna, per  timore che la città venisse ceduta  al marchese di Ferrara. Le  entrate di Bologna erano di  200.000 ducati d’oro che andavano  quasi tutti al papa ad Avignone,  oltre alle spese per i  mercenari. Il legato aveva allora  ipotecato Lugo e poteva ipotecare  altri territori. Così il 19 marzo  Taddeo Azzoguidi ha riunito i  maggiorenti per strappare il  potere al legato.  Tutti, scacchesi  e Maltraversi, si sono recati  al quadrivio del Mercato di Mezzo, e hanno chiesto al legato  le chiavi della Rocca di  S.Felice. Il legato cede, visto che  aveva tutti contro, e un  Bentivoglio ed un Sabbadini hanno preso  possesso della rocca di  S.Felice per conto del comune. Poi si  chiedono le chiavi di tutta la  città, ma dato che il legato  temporeggia, tutti accorrono alla  porta della cittadella, che  era vicino alla casa dei Ramponi,  e dopo averla sfondata tutto  il popolo invade la piazza senza  che i soldati inglesi  oppongano resistenza. A forza vengono  strappate le chiavi dalle mani  del legato che viene salvato a  stento dai cittadini più  responsabili. Il suo palazzo è stato  saccheggiato dai contadini  chiamati dai conti di Bruscolo,  Loiano, Panico e Vizzano. Erano  penetrati in città attraverso il  cancello di legno che era tra porta  S.Mamolo e porta S.Stefano,  distrutto da complici che erano  in città. Mentre il legato viene  portato verso il convento di  S.Giacomo, è assalito dai  contadini e derubato di un anello e  ferito alla mano stessa. La  rivolta è stata condotta da Taddeo  Azzoguidi senza che nessuno muoia  ed inneggiando al comune.
    (HB) E’ stato assalito e  derubato anche il podestà della città  per avere male amministrato la  giustizia (derubato e ferito).
    (HB) Sono stati eletti 16  anziani, 4 per quartiere, e si sono  sistemati nella ex residenza  del legato. Il giorno dopo è  stato eletto il gonfaloniere di  giustizia, fatto anche podestà dal  consilio del popolo.
    (HB) Alleanza con Firenze  (Ugolino Scappi e Petruccio Bianchi  vanno a Firenze) che invia  aiuti, truppe e 4 consiglieri con  la possibilità di partecipare  alle sedute del consiglio.
    (HB) l’ex legato è stato  condotto da S.Giacomo a Ferrara a  spese del comune che lo ha anche  rivestito, dopo il saccheggio  subito.
    (HB) Sono state demolite le  porte della cittadella che  chiudevano la piazza ed è stata  distrutta la rocca di S.Felice fino  alle fondamenta.
    (HB) Malgrado Roberto da  Saliceto sia andato a Faenza per  concludere la pace, niente di  fatto.
    (HB) Il marchese di Ferrara si  impossessa di Lugo dicendo che  si tratta di un pegno per un  prestito concesso al legato. In  realtà si tratta di una vendita.
    (HB) Egano Lambertini e  Francesco Ramponi vanno da Bernabò che  li accoglie bene e accetta  Bologna nella lega che comprende  Milano e quasi tutta la Toscana  (Lucca esclusa).
    (HB) il 1 maggio vengono  ridotti gli anziani da 16 a 12 (3  per quartiere) e viene data la  bandiera del popolo al  gonfaloniere di giustizia.
    (HB) BOT all’8 per cento per  raccogliere fondi per lo  stipendio dell’esercito. Vengono  raccolti 200.000 ducati.
    (HB) Taddeo Azzoguidi propone  di fare rientrare i Pepoli, ma  Bentivoglio, Bianchi, Preti e  tutti i Maltraversi si rivoltano  e Taddeo corre un serio  pericolo.
    (HB) Le truppe inglesi fanno  razzia nel contado Bolognese,  dopo avere invaso Massalombarda  (erano stanziati a Faenza). Non  hanno fatto troppo perchè  c’erano ostaggi loro a Bologna.  Bernabò invia 100 lance in aiuto, in  seguito alla richiesta di  Roberto da Saliceto.
    (HB) Giovanni Mangiadori di  S.Miniato è capitano del popolo,  uomo famoso per la sua crudeltà:  si sistema nelle case  Bottrigari. Capitano dell’esercito è  invece Eustorgio Manfredi, figlio  di Giovanni, signore di Faenza.
    (HB) Vengono eletti 16  gonfalonieri che prendono in consegna  il vessillo della città. Ciò per  limitare il potere dei nobili.  Per porta Procola sono eletti:  Ugolino Galluzzi, Francesco  Foscherari, Pier Niccolò Albergati,  Tommaso Trentaquattro; per  porta Ravegnana: Pietro Bianchi,  Lippo Beccadelli, Giovanni  Leoni, Berto Basacomari, per porta  Stiera: Dinadano da Sala,  Mercadante Ghisilieri, Andrea  Usberti, Giacomo Preti (dottore); per  porta Piera: Andalò Bentivoglio,  Bartolomeo de Preti, Federico  Santi e Giovanni Garisendi. Gli  Scacchesi accettano di  malavoglia questa elezione.
    (HB) Ambasciatori ad Avignone  dal papa: Giovanni da Legnano,  Gerolamo di Andria,  l’arcidiacono di Bologna (nativo di  Napoli).
    (HB) Il papa invia in  lombardia dei mercenari bretoni, che,  venendo a Bologna, nel mese di  luglio, hanno fatto gravi danni.  I Milanesi li hanno lasciati  passare per liberarsene, mentre  sono stati accolti a Modena dal  marchese di Ferrara, inviso  dai bolognesi. Da Panzano sono  andati a S.Giovanni e da qui a  Borgo Panigale, dove si sono  accampati, sul greto del Reno. Qui  sono rimasti privi di  vettovaglie, poichè il marchese di  Ferrara non li aveva poi tanto  aiutati. Scontro tra Casalecchio e la  croce dei Servi: 300 morti tra  i Bolognesi (soprattutto tra  faentini che erano accorsi in  aiuto di Bologna) e poche perdite  tra gli altri.
    (HB) Il cardinale invia molti  ambasciatore per avere Bologna  dalla propria parte.
    (HB) Il 15 luglio viene  saccheggiato Crespellano, così come  Oliveto, e gli abitanti vengono  fatti prigionieri.
    (HB) Cade Monteveglio, per il  tradimento di Bulgiante  Primatizzi, mentre il capitano (Berto  Balduini) fugge per la paura.  Cade anche Serravalle ed altri  castelli della val Samoggia, per  il tradimento di molti  rustici.
    (HB) Aiuti da Firenze: 800  cavalli e molti balestrieri.
    (HB) I Bretoni e il cardinale  saccheggiano tutto tra  S.Giorgio e Medicina. Il 1 agosto  assediano Varignana e Castello, ma  senza espugnarli. Nel frattempo  scorrerie in montagna.
    (HB) Si racconta della  cattiveria del cardinale. I Bretoni  passano per Imola.
    (HB) Bologna invia forze per  espugnare Crespellano. I  rinforzi bretoni vengono intercettati  e sconfitti sì che devono  rientrare in Imola.
    (HB) Si racconta delle  violenze dei Bretoni (ingravidate  tutte le donne sopra i 12 anni  …). I bimbi nati sono stati  cresciuti come normali cittadini.  Violenza ad una ragazza che  resistendo viene uccisa a  Serravalle.
    (HB) All’inizio di settembre i  bretoni assaltano Bologna  creando danni tra porta Maggiore e  porta S.Vitale. Alcuni  cittadini cercano di tradire Bologna  dandola al marchese di Ferrara,  ma vengono presi e decapitati.  Tra questi: Matteo Bianchi,  Gerolamo da Andria, Bornio da Sala.  Particolarmente odiato Matteo  Bianchi.
    (HB) Monzuno è presa dai  Bretoni che ripetono le solite  violenze.
    (HB) Sommossa in città perchè  Taddeo Azzoguidi, Ubaldino  Malavolti, Ugolino Balduini, Marsilio  Liazzari assieme al fratello  ed al partito scacchese vogliono  fare rientrare i Pepoli.
    (HB) I Pepoli sono talmente  invisi alla folla che i disordini  si calmano solo alla notizia  che Taddeo Azzoguidi è  prigioniero in Palazzo. In precedenza il  consiglio si è riunito, sotto la  spinta dei Bentivoglio, dei  Bianchi e dei Gozzadini, e si è  deciso di venire alle armi.
    (HB) Congiura e decapitazione  di Maso Sabbadini, Lippo  Beccadelli. Francesco Guastavillani è  stato solamente esiliato perchè  era il delatore.
    (HB) I bretoni si spostano da  Imola verso Faenza, Forlì,  Bertinoro e Cesena.
    (HB) Taddeo Azzoguidi viene  esiliato a Firenze, Ubaldino  Malavolti a Siena e Ugolino  Balduini a Perugia. Taddeo vuole  rientrare a Bologna e giunto a  Pianoro cerca l’aiuto dei nobili  della montagna. I Panico si  defilano dichiarando di avere già  avuto troppi guai dal comune di  Bologna.
    (SB) Ripristino dell’autonomia  cittadina.
    (SB) All’inizio dell’anno  viene espulso il legato papale, ad  opera delle famiglie potenti  cittadine. Il popolo comunque  insorge e determina un  rafforzamento del potere degli anziani e  del consiglio, rinnovando  l’antica organizzazione militare  cittadina.
    (SB) ? Gregorio IX invia in  Italia un nuovo legato, Roberto  di Ginevra, alla testa di un  esercito di mercenari bretoni e  francesi.
    (52) Capugnano, a seguito  della rivolta antipapale, viene  elevata al rango di vicariato, con  autorità sui comuni di  Belvedere, Lizzano, Granaglione,  Capanne, Gaggio, Bombiana, Badi,  Chiapporato.
    (82) Il libro VI degli statuti  è quasi completamente dedicato  alla tutela dello Studio.
    (15) Le società delle arti  legalmente riconosciute e ammesse a  partecipare al consiglio dei  massari sono 26: beccai,  pescatori, salaroli, speziali,  barbieri, muratori, falegnami, fabbri,  orefici, cambiatori, notai,  pellicciai, callegari, calzolai,  conciatori e curioni, cartolai,  quattro arti, mercanti di  panni, merciai, strazzaroli, sarti,  bombasari, bisilieri e  pannilini, seta, lana gentile, lana  bisella.
    (16) I gamberi possono essere  venduti solo nella piazza del  comune iuxta crucem al prezzo  (aumentato) di 12 denari per 100  gamberi piccoli e 2 soldi per i  gamberi grossi. I banchi  devono essere chiusi all’ora nona (3  pm) nei mesi estivi ed al  vespro nei mesi invernali.  L’invenduto doveva avere il giorno  seguente la coda mozzata in maniera  tale che i clienti ne fossero  coscienti. Le frodi prevedono 5  lire di multa per ogni pesce  ed il sequestro della merce. Le  pulizie devono essere fatte di  sabato e due volte la settimana in tempo di quaresima.
    (E6) Viene creata una apposita  magistratura detta dei  ‘Riformatori dello Studio’, per meglio  controllare il funzionamento  dello Studio.
    (14) 6 dicembre: un documento  attesta la presa di Monzuno da  parte dei bolognesi. E’ stato  importante l’aiuto del Conte  Turdino del quondam Maghinardo da  Panico. Turdino è fratello del  genero della contessa Caterina  di Mogone.
    (G7) Ribellione della  montagna. Dopo questa data sorge la  magistratura del capitanato della  montagna con residenza  quadrimestrale alternata a Cutigliano,  S.Marcello e Lizzano.
    (W1) Viene costruito il  collegio di Spagna dall’architetto  umbro Matteo Gattaponi.
    (W1) Norma che cerca di  prevenire le “malizie” dei contadini  nei confronti dei proprietari  terrieri.
    (W1) Inizia il periodo di  governo del Popolo e delle Arti.
    (W1) Marzo: ribellione al  cardinale legato.
    (W8) La costituzione popolare  di quest’anno porta i vicariati  a 21. I principali della  montagna sono Monzuno, Bruscoli,  Caprara sopra Panico, Casio,  Capugnano, Rocca Pitigliana,  Savigno, Serravalle, Monteveglio,  Montecavaloro, Scaricalasino.
    (W8) Viene istituito il  vicariato di Altedo che comprende  Lovoleto, S. Giovanni in Triario,  Pegola, Minerbio e S. Martino  in Soverzano.
    (W8) Viene istituito il  vicariato di Bagnarola, sotto la cui  giursidizione ricadono, tra  altre località, S. Martino in  Argine, Granarolo e Cadriano.
    (W8) Sotto il vicariato di  Budrio vi sono anche Durazzo,  Baratino ed una parte di S. Martino  in Argine.
    (TO) Taddeo Azzoguidi, pur  essendo acceso scacchese, è tra  coloro che convincono la fazione  maltraversa a ribellarsi al  legato. E’ anche colui che sottrae  al conte di Bruscolo il legato  stesso e lo fa fuggire da  Bologna.
    (PM) 20 marzo: messer  Guglielmo del titolo del Santo Angelo è  cardinale legato a Bologna.  Viene cacciato dal popolo.
    (CA) Il conte Turdino da  Panico, fratello di Ugolino (genero  della contessa Caterina di  Mogone) e figlio di Maghinardo il  grande, offre il suo servizio a  Bologna, durante la guerra  contro Monzuno per 29 giorni cum  quinquaginta famulis et tribus  equis.
    (TO) Nicolò Laigoni (assieme a  Dino Laigoni in questo secolo  ricopre la carica di  anziano)  entra a far parte del consiglio  dei 500 per il quartiere di  porta Stiera.
    (TO) Giovanni Lapi fa parte  del consiglio dei 500 in  rappresentanza di porta Piera.
    (CG) Nel consiglio dei 500,  Giovanni Parisi è rapresentante  per Porta S. Pietro, mentre  Emanuele Parisi è rappresentante per  porta Stiera.
  • 1377
    (FI) Viene affittata la torre  dei Foscarari in via  Marchesana.
    (FI) Si costruiscono 11 archi  di mura tra le porte S.Pietro e  Galliera.
    (HB) Il numero degli anziani  viene ridotto ad 8.
    (HB) Decapitato Bartolomeo di  Paolo Liazzari che aveva  tentato di tradire la torre di  Mogliano. Gli altri sono stati  impiccati.
    (HB) I cesenati si ribellano  alle soperchierie dei bretoni e  del loro cardinale e uccidono  più di 300 di loro. Per  rappresaglia viene ordinato al conte di  Barbiano di fare strage. E così è  stato.
    (HB) Rivolta del popolino al  grido “viva il popolo e le  arti”. Si impadronisce della piazza  facendo prigionieri i membri  del governo cittadino, tra cui  Salvuzzo Bentivoglio (quasi  padrone della città), Leonardo  Bentivoglio, il dottore Roberto da  Saliceto, Antonio Torelli,  Giovannino Malvezzi e Petruccio,  Rinaldo e Alberto Bianchi. Sono  imprigionati anche alcuni  scacchesi che avevano promosso la  cacciata di Taddeo Azzoguidi, ma  quasi nessun maltraverso.
    (HB) Vengono presidiate le  case dei prigionieri più importanti  per evitare ruberie. Malgrado  ciò viene incendiata (e subito  spenta) la casa di Roberto da  Saliceto, che era in piazza e 3  sciacalli sono stati subito  impiccati sul posto. Per altri 3  giorni si sono avute esecuzioni  di ladri dediti allo  sciacallaggio.
    (HB) Si tratta la pace con il  cardinale, attualmente a  Ferrara.
    (HB) Il governo è costituito  dai massari, dai gonfalonieri e  dagli anziani. I Bentivoglio  (raspanti, cioè rubanti) sono stati  allonatanati da tutte le  cariche.
    (HB) Le milizie cittadine  assediano Pianoro: Taddeo Azzoguidi  si arrende. Tutti esiliati  eccetto i meno compromessi che  sono potuti rientrare in città.  Anche Guglielmo da Loiano, custode  di Pianoro e di Cavrenno,  viene esiliato.
    (HB) Il 26 agosto vengono  allontanati parecchi raspanti ed  anche degli scacchesi.
    (HB) Vengono riscattati:  Crespellano, Oliveto, Torre Priora,  e Monte Marvo per 23.000  ducati. Massalombarda per 7.000  monete d’oro.
    (HB) Per risparmiare sulle  spese (ed anche perchè erano  ribelli…) sono demolite le fortezze  di Pianoro, Loiano, Zappolino  e Monte Marvo.
    (HB) Per cercare di concludere  la pace vanno dal legato a  Ferrara: il dottore Sante Dainesi  e il farmacista Andrea Regazza.
    (HB) Per la pace vanno a Roma:  Ugolino Galluzzi, il dottore  Giovanni da Legnano, Sante  Dainesi, il banchiere Francesco  Foscherari. Dopo avere concluso la  pace con Gregorio sono tornati  alla fine di settembre. Le  trattative erano iniziate in  maggio.
    (HB) Giovanni da Legnano è  nominato suo esecutore dal papa e  fa giurare fedeltà a Bologna.  Inoltre è imposto il tributo di  10.000 ducati d’oro all’anno e la  disponibilità di 300 lance per  aiutare eventualmente il papa in  lombardia. La votazione in  consiglio ha avuto solo 7 voti  contrari.
    (HB) Bologna compera da  Ugolino di Savignano i castelli di  Serravalle e Monte Budello, persi  durante la guerra contro i  bretoni.
    (HB) Vanno dal papa per  notificargli l’accettazione delle  condizioni Paolo da Castel  S.Pietro, il cavaliere Alberto  Galluzzi, il dottore Andrea Bovi ed il  mercante Giovanni Leoni.
    (FB) Modifica dei rapporti tra  città e chiesa: la città ottiene  nuovamente l’autogoverno ed il  vicario papale non ha più  poteri assoluti.
    (SB) Il 4 luglio 1377 avviene  un accordo tra il governo  bolognese e la S.Sede che riconosce  l’autonomia dei bolognesi e  nomina come vicario di Bologna  Giovanni da Legnano, dottore dello  studio e canonista di fama  europea.
    (21) I frati di S.Domenico  iniziano a costruire la cappella  gotica del Santo, cappella che  sarà finita tra circa 40 anni.
    (AP) Viene distrutto dai  bolognesi il castello di Pianoro.
    (MP) Vengono erette cancelle  tra porta Galliera e porta  Mascarella riciclando materiali  derivati dalla demolizione della  fortezza del Pratello.
    (G7) Sorge il palazzo dei  capitani della montagna a  Cutigliano.
    (VO) L’ospitale di Castel di  Casio, ubicato fuori delle mura  del castello, dipendente dal  monastero di Pratum Episcopi che  ne elegge il rettore, è  ricordato nell’elenco delle chiese  della diocesi di Bologna.
    (TO) Giovanni Lapi (o De  Lapis),  giureconsulto di grande  fama, diventa docente  all’università (e lo rimarrà fino al 1396).
  • 1378
    (FI) Viene iniziata una nuova  porta di Castiglione accanto  alla vecchia.
    (HB) Il vescovo di Venezia,  assieme ad un altro vescovo,  viene a Bologna per prenderne  possesso per conto del papa. Di  giorno risiedono nel palazzo del  podestà, di notte in S.Domenico.  Dopo 2 mesi se ne vanno.
    (HB) Muore Gregorio XI ed è  papa Urbano VI. Vanno a Roma  ambasciatori a rendere omaggio e tra  questi: Gerardo Conforti,  Egano Lamberti, Bartolomeo da  Saliceto, Dino Ostesani.
    (HB) Il governo di Bologna è  composto da 8 anziani, 1  gonfaloniere di giustizia e 16 massari  e gonfalonieri delle arti.
    (HB) Una legge impedisce nuovi  dazi a chi volesse impiantare  stabilimenti per la produzione  e lavorazione della lana.
    (HB) Supposta congiura, ma il  beccaio Francesco Bentivoglio  muore sotto tortura senza  rivelare nulla.
    (HB) 29 cardinali ordinati da  papa Urbano VI tra cui il  bolognese Bartolomeo Mezzavacca.
    (HB) Dopo una rivolta, vengono  riconquistati i castelli di  Cento e di Pieve di Cento. Viene  costruito un fortilizio per  evitare dispiaceri con i vicini di  Ferrara. Hanno partecipato  alla spedizione Pietro Canetoli e  Biagio Mezzavacca.
    (HB) Pietro Canetoli e Nicolò  di Ligo Lodovisi sono eletti  cavalieri del comune di Bologna.
    (HB) Il nuovo vescovo è Filippo  Carafa di Napoli.
    (OT) Si parla della chiesa di  S.Lorenzo de Arviliano, in quel  di Verzuno.
    (OT) Sappiamo che Vigo è  parrocchia.
    (SN) La chiesa di S.Niccolò di  Granaglione compare nel  campione delle decime vescovili.
    (S6) Entra negli statuti dei  vari collegi la consuetudine di  riunirsi in S.Pietro, così come  per l’esame di laurea, sempre  fatto in S.Pietro o  nell’Arcivescovado.
    (D1) E’ documentata la chiesa  di S.Teodoro (che comunque  esiste già dalla fine del 13ø secolo,  vedi anche 1300) presso  Minerbio.
    (D1) Esistono i decimari.
    (F6) Viene ricordato negli  elenchi ecclesiastici l’ospitale  di S.Michele Arcangelo nel  plebanato di Pitigliano, mentre la  chiesa parrocchiale di S.Giacomo  di Bombiana (Castel Leone) si  trova nel plebanato di Sùccida.
    (F6) Viene anche ricordata,  nel plebanato di Sùccida, una  ecclesia Sancti Iacobi de Corvella,  forse dipendente dalla comunità  di Capugnano.
    (F6) Viene ricordato negli  elenchi ecclesiastici l’ospitale  di S.Giovanni Battista di Casio,  sia la chiesa, sia lo  xenodochio annesso.
    (MP) Leonardo Giovanni Casari  paga la costruzione tra la  porta di S.Mamolo e la porta di  Castiglione, col solo compenso di  una lapide a memoria, una serie  di contrafforti e di arcate a  rinforzo del muro ed in  sostituzione del vecchio cammino di  ronda in legno.
    (MP) Vengono costruite 17  cancelle tra porta Maggiore e porta  S.Stefano. La spesa è sostenuta  dalla parrocchia di S.Maria  degli Alemanni. Una lapide del 7  giugno lo ricorda.
    (MP) Giovanni Casali paga la  costruzione di tre cancelle (ed  una lapide lo ricorda).
    (MP) La porta di Castiglione  viene privata del dongione  superiore.
    (G4) La chiesa di Pieve del  Pino viene chiamata S.Ausiani.
    (G4) Nel decimario si legge  S.Ausiani o S.Auxiani, tra le  altre informazioni.
    (G4) La chiesa del castello di  Brento è intitolata a S.Zeno o  Zenone.
    (CA) Il catalogo delle chiese  rivela a Bargi due chiese con  santi titolari Giacomo e  Crtistoforo (con distinte tassazioni) (dai primi anni della seconda  metà del secolo successivo,  risulta un’unica chiesa dedicata ad  entrambi i santi).
    (VO) Nella pieve di Pitigliano (oggi Affrico) esiste un terzo  ospitale, oltre a quelli di  S.Michele e S.Biagio, definito  hospitale Sancte Rayne de Sassana  de Rocha Pidigliani (situato dove  oggi esiste l’oratorio delle  Sassane).
    (VO) Gli elenchi delle chiese  della diocesi di Bologna  includono un ospitale nel pievanato  di Sùccida detto ecclesia Sancti  Jacobi de Corvela.
    (VO) Da quest’anno è  obbligatorio un esame di addottoramento  per l’esercizio dell’arte  medica, per i soli phisici, per  togliere scandala et graviora  pericula, que actenus sunt secuta et  cotidie de novo emergere  videmus.
    (PM) Pietro di Mattiolo viene  eletto parroco di S. Michele  del Mercato di Mezzo.
  • 1379
    (HB) Il nobile Alberto  Galluzzi è eletto comandante  dell’esercito cittadino.
    (HB) Il comune compera da  Nicolò Pepoli l’edificio che sarà  della Gabella Grossa.
    (E5) Don Giovanni, parroco di  Burzanella, denuncia al  capitano di Casio i propri  parrocchiani per rivendicare robe e soldi.  Segue una lite che gli costa  parecchio.
    (MP) Viene iniziata la  ristrutturazione della porta di  Castiglione, che verrà però ultimata  solo nel 1403.
    (W2) Biagio Pelacani da Parma,  filosofo, matematico,  astrologo, indegna logica, filosofia e  astrologia e commenta brani di  Albumazar di cui accetta la  dottrina relativa all’oroscopo,  dottrina ritenuta sacrilega per  la Chiesa.
    (W8) E’ ultimata la  ristrutturazione delle mura di Budrio,  ristrutturazione iniziata nel  1363.
    (CA) 24 maggio, capitanato  della montagna: è documentato il  forno come di proprietà privata (mentre per tutto il Duecento  tutti i forni risultano essere di  proprietà comunale).
    (CA) 26 febbraio (rogito di  Francesco Petrucio): in Castel di  Casio il capitano della  montagna ordina al massaro, ai  consigleri e agli uomini adunati in  generali consilio nella chiesa  del borgo di sostituire la  copertura in legno delle case con  altra in laterizio onde ne propter earum causa, ignis in dicto  castro possit acendi.
    (CA) Aprile: in Castel di  Casio, entro il castrum et intra  ipsius fortilicii esistono ben 20  (venti) domus palleis vel  canella copertas, di cui il  capitano comanda la ricopertura in  laterizio o in lastre.
    (CA) Maggio: il comune di  Bologna fa dire al capitano della  montagna dal massaro di Castel  di Casio che detto capitano non  molesti più predictos domus  copertas paleis vel canellas  habitantes, il tutto a causa di una  protesta degli abitanti di  Castel di Casio.
  • 1380
    (FI) Viene abbassata la torre  dei Brancucci in via S.Vitale  (Ger.).
    (HB) Un conte di Bruscolo  vende il castello a Bologna,  esautorando gli altri fratelli.
    (HB) Viene costruito il  castello d’Argile con un mulino.
    (S8) ? L’inglese Henry è  rettore degli studenti di legge.
    (SB) Inizia a Bologna la  coniazione di monete d’oro, secondo  la lega del ducato veneziano,  ovvero in oro purissimo. La  prima emissione fu di 30.600 pezzi  da gr. 3.55 l’uno con la  scritta “Bononia Docet”.
    (53) Guidinello degli Alberti  si impadronisce di Castiglione  dei Gatti.
    (E6) La norma relativa al  pagamento ai docenti viene estesa a  tutta la classe docente.
    (14) 6 giugno: il castello di  Bruscolo viene venduto  onerosamente a Bologna da un conte  Alberti.
    (MP) Altri archi tra porta  Galliera e porta Mascarella  vengono costruiti a spese degli  abitanti della zona.
    (W3) E’ papa Urbano VI:  Bologna emette la prima moneta d’oro (in seguito sulla moneta d’oro S.  Petronio spodesterà S. Pietro e  comparirà la scritta Bononia  docet sul bolognino d’oro, mentre  su quello d’argento c’è la  scritta Bononia mater studiorum).
    (CA) La contessa Caterina dei  conti Alberti, presso la  residenza di Mogone, rivendica  diritti feudali da coloro che ella  chiama ancora suoi fideles di  Camugnano (e quindi cittadini  bolognesi). Bologna, cede, per  paura di una generale insurrezione  dei ghibellini della montagna,  ed ordina al proprio capitano  in Casio di non contrastarla.
    (CA) Monstra (Ispezione per  verificare armamento della  guarnigione, stato dei fortilizi e  delle munitiones) a Stagno fatta  dal capitano della montagna che  rileva un discreto armamento, ma  anche la necessità di riparare  una parte delle mura e del muro  palacii superioris sede degli  ex nobiles stagnensi. Le  riparazioni vengono affidate ad un  mastro muratore del posto, tale  alberto Guidotti. Vengono  registrati 11 uomini con tutti i  dati, compresa paternità e maternità (cosa questa assolutamente eccezionale), oltre ai connotati  fisici. La manutenzione della rocca  di Stagno è a carico di tutti i  comuni soggetti al capitanato  di Casio.
    (TO) Gualengo Ghisilieri muore  guidando l’esercito bolognese  alla conquista di Pieve di  Cento.
    (TO) Ugolino Ghisilieri,  durante la guerra tra Genova e  Venezia, combatte per quest’ultima  ed è a capo di una squadra di  chioggiotti.
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