Origine di Bologna

Vie, strade, vicoli, piazze, luoghi di Bologna.

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Home / Bologna nei secoli / Secolo XIII / 1261-1270

1261-1270

  • 1261
    (HB) E’ terminata la  costruzione del campanile di  S.Francesco.
    (IP) Si comincia a registrare  nei memoriali del comune tutti  gli atti notarili, almeno  eccedenti una certa somma.
    (S9) E’ istituito da frate  Ruffino da Piacenza la regola dei  frati Gaudenti, i “milites  beate Marie Virginis”.
    (SB) Nasce la congregazione  dei Devoti.
    (23) Il 25 marzo si riuniscono  in S.Domenico: Loderingo degli  Andalò, Gruamonte Caccianemici,  Ugolino Ramberti, Egidio da  Sesso (di Reggio), Scianca  Lazzari (di Reggio) e Raniero  Adelardi (di Modena). E’ la prima  adunanza riconosciuta dei futuri  frati gaudenti. Il 25 dicembre  ricevono la bolla Sol Ille Verus  da papa Urbano IV.
    (23) I componenti della  milizia dei frati gaudenti hanno  l’esenzione dai tributi, e devono  essere ricchi e nobili (!);  hanno l’esenzione dalla guerra e la  preminenza sugli altri nobili  laici.
    (52) I capugnanesi vengono  costretti a mantenere la fedeltà a  Bologna con minacce, in quanto  tendono a seguire Guido  Novello, vicario di Manfredi in  Toscana.
    (D2) ? Dopo questa data  (incentivati dai papi) nascono  compagnie laiche come la Compagnia  della Beata Vergine e la  Compagnia dei Crocesegnati che  combattono eretici e sodomiti. Anche i  frati gaudenti si inquadrano in  quest’ottica.
    (E6) Viene fondato il collegio  avignonese (che diventerà  operativo tra parecchi anni).
    (HE) Esiste il Liber  contractuum degli zavaterii.
    (HE) Negli statuti mancano  norme per l’elezione delle cariche  delle comunità rurali. Forse  l’elezione avviene nelle comunità  rurali stesse.
    (HE) Documentato il consilium  populi.
    (HE) Quest’anno è documentata  la cessione  a imprenditori  privati della gestione della  dogana.
    (HE) E’ documentato quest’anno  l’appalto la quota spettante a  Bologna sui profitti delle  saline di Cervia. Bologna affida  l’incarico di riscossione del  datium a 4 bolognesi e a 4  cerviesi. Cervia trattiene un quarto  del ricavato.
    (HE) Alberto Scolari diviene  vescovo di Volterra.
    (HE) E’ documentata una  disputa … tempore devotionis que  fiebat in civitate Bon. ob  reverentiam Jesu Christi et b. Marie  virginis, quando homines ibant  nudi per civitatem se batendo  … .
    (HE) (?) Nascono due  associazioni: la congregatio devotorum  da matrice popolare e i milites  b. Marie virginis, di matrice  magnatizia.
    (HE) E’ compiuto il campanile  di S.Francesco.
    (HE) Il cardinale Ubaldini  giunge a Bologna e scioglie la  città dall’interdetto papale.
    (HE) Assume la carica di  podestà Matteo da Correggio,  proveniente da Parma e di parte guelfa.
    (HE) Primi di gennaio: Matteo  da Correggio emana decreti atti  a soffocare tumulti e  brigantaggio in città e comitato.  Inoltre fa scegliere un corpo di  duemila uomini che in caso di rumor  dovrebbero accorrere a fianco  del podestà.
    (HE) L’arcivescovo di Ravenna  chiede un risarcimento a  Venezia a causa del divieto per le  navi mercantili di passare da  Marcamò. Ciò inibisce le entrate  doganali di Ravenna.
    (HE) Maggio: pace tra Ravenna  e Venezia, con la probabile  mediazione del conte Ruggero di  Bagnacavallo, in buoni rapporti  con Venezia. Viene concesso  Marcamò per 50 anni ai veneziani e  Ravenna si impegna ad appoggiare  ed eventuelmente difendere  tale castello. Inoltre Venezia  lascia un vicedominus ed una nave  da guerra con un presidio nel  porto di Ravenna. Viene  interdetto l’uso delle vie di  comunicazione (terrestri e d’acqua) per  il traffico dall’Adriatico  verso l’interno e soprattutto per  il trasporto di sale di Cervia.  Per compensare la mancata  esazione delle dogane Ravenna riceve  annualmente 4100 lire  veneziane.
    (HE) Bologna obbliga Ravenna a  saldare un debito.
    (HE) A causa della scarsità di  denaro, non viene pagata parte  delle stipendio degli  officiales comunis.
    (HE) Alberto Caccianemici è  podestà a Imola.
    (G6) Giungono a Bologna i  servi di Maria, dal convento di  Monte Senario a Firenze.  Inizialmente si stabiliranno nella  chiesa di S.Lucia per poi  trasferirsi nel borgo di S.Petronio.
    (W3) E’ ultimato il campanile di S. Francesco (il minore dei due, dotato di una  cuspide che verrà persa in  seguito).
    (W3) Giungono a Bologna i  Servi di Maria o Serviti presso il  borgo di S. Petronio.
    (W3) 15 febbraio: è documentata  a Bologna l’esistenza dei  Battuti o Flagellanti o  Disciplinati.
    (W8) Un nipote di Ottaviano  Ubaldini è vescovo di Bologna: si  tratta di Ottaviano II.
    (CA) Carpineta si costituisce  in comune e come tale presenta  il proprio estimo.
  • 1262
    (HB) Delinquenti uccidono e  rubano in S.Pietro: catturati e  giustiziati.
    (SB) Negli ultimi 3 anni i  notai sono aumentati di 600 unità.
    (62) Riformagioni degli  statuti dell’arte della lana, al  tempo dei gastaldi Giunta e  Filippo: si stabilisce che la  lavorazione della lana pura (tutalana)  o di mezza lana (meçalana,  mescolata con fibra di lino) deve  seguire gli standard di Verona.
    (13) Una rubrica degli statuti  (che forse però risale a due  anni fa) prevede lavori per  rendere navigabile il canale di Reno  da Corticella fino alla città,  con l’intenzione di fare  arrivare le imbarcazioni intra  circlam civitatis. Viene inoltre  definita la manutenzione degli  argini tra Ponte Poledrano e  Campedello, oltre Pegola,  manutenzione affidata agli abitanti del  distretto a nord della via  Emilia, tra Reno e Savena.
    (13) Si affitta a Gerardo,  figlio di Scoto, per 10 anni a 10  soldi l’anno, un’isoletta posta  sul Navile a Corticella …  supra pontem Curtixelle ubi  arivant naves… per costruirvi …  domos de pallea ad hospitandum  et albergandum navigatores et  alias personas quae vadunt et  veniunt.
    (D1) Alcune comunità (tra cui  Calcadonna) sono obbligate a  concorrere ai lavori di conduttura  delle acque di Aposa e Savena.
    (E1) Viene decisa la  costruzione di una chiavica per  convogliare la putritudine … que  descendit in castro Tedaldo de  sedilibus (cessi) androne … .
    (HE) ? La condizione economica  di Enzo si fa critica e da ora  in poi verrà mantenuto dal  comune.
    (HE) Statuti noti della grande  società dei Fabbri.
    (HE) Statuti della societas  armorum delle ‘Schise di  Saragozza’, per il quartiere di Porta  S.Procolo.
    (HE) Negli statuti mancano  norme per l’elezione delle cariche  delle comunità rurali. Forse  l’elezione avviene nelle comunità  rurali stesse.
    (HE) Documentato nel comitato  imolese l’obbligo di fornire a  Bologna cereali a prezzo  fissato.
    (HE) Fino a quest’anno è stata  rinnovato l’accordo di cessione  della zecca ai mercatores e  campsores.
    (HE) dagli statuti delle  ‘schise di Saragozza’ (aggiunte):  nel consilium et massa populi  vengono inviati dalle societates i  consiliarii e quattro  sapientes masse (per ogni societas).  (Non conosciamo il numero dei  sapientes di mercatores e  campsores).
    (HE) Negli statuti non c’è il  giuramento degli inquisitores  rationis.
    (HE) Viene definita permanente  la figura dei syndici per gli  officiales comunis.
    (HE) Viene allargata la parte  superiore del Navile in maniera  da permettere il transito di  navi cariche fino entro le mura  della città.
    (HE) Il podestà Antonio Zeno di  Venezia toglie la gestione  della zecca a chi l’ha gestita  fino ad ora.
    (HE) Viene data a 12  forestieri la prerogativa di controllare  i fornai.
    (HE) Quest’anno è documentata  la cessione  a imprenditori  privati della gestione della  dogana.
    (HE) E’ documentato quest’anno  l’appalto la quota spettante a  Bologna sui profitti delle  saline di Cervia. Bologna affida  l’incarico di riscossione del  datium a 4 bolognesi e a 4  cerviesi. Cervia trattiene un quarto  del ricavato.
    (HE) Una legge impedisce al  podestà di prendere in  considerazione richieste delle comunità  rurali per una diminuzione dei  fumantes.
    (HE) Esiste un formulario di  Rainerio da Perugia ove si parla  di rinuncia al privilegium  scolasticum (vedi Federico I e  privilegi agli studenti).
    (HE) Succede a Matteo da  Correggio il veneziano Andrea Zeno  che ne completa l’opera  prestando attenzione alla situazione  finanziaria, resa precaria dalle  misure prese a causa della  penuria di generi alimentari.
    (HE) Andrea Zeno migliora la  moneta bolognese, riforma  l’istituzione dei syndici, degli  organi comunali di controllo ed  organizza una nuova contabilità per  l’ammortamento dei debiti del  comune.
    (HE) Bologna controlla da  adesso anche Bertinoro.
    (HE) Bologna impone a Imola,  Faenza e Bagnacavallo (non a  Forlì) le talie frumenti stabilendo  il numero di corbe ed il  prezzo per la fornitura a Bologna.
    (HE) Sono documentate  disposizioni di multe in caso di  ritardo di consegna delle corbe di  grano dei comuni romagnoli a  Bologna. Il trasporto è a carico del  fornitore.
    (HE) Da adesso spesso i podestà  di Ravenna sono Bolognesi.
    (HE) Bologna chiama il podestà  da Venezia.
    (HE) Alberto Caccianemici è  podestà a Modena.
    (W3) La cappella gentilizia  dei Geremei è documentata come  parrocchia con il nome di S.Cristoforo dei Geremei (si trovava nel  luogo ora occupato  dall’Archiginnasio).
    (W3) Il podestà Andrea Zeno da  Venezia propone  che Bologna conii moneta d’oro:  bolognini grossi d’oro che  valgano 20 bolognini grossi d’argento. Il progetto non va in porto e  dovranno passare altri 120 anni  prima che venga realizzato. A Venezia era noto e  diffuso il bimetalismo.
    (W3) E’ costituita la societas  Devotorum civitatis et  diocesis Bononie se super nudo  verberantibus: si tratta della  struttura confraternale dei Battuti.
  • 1263
    (HB) Una ruffiana è frustata in  pubblico sul sedere nudo …
    (SB) Loderingo degli Andalò e  Catalano di Guido d’Ostia  fondano l’ordine dei frati Gaudenti.
    (SB) E’ terminata S.Francesco.
    (A4) E’ vescovo di Bologna  Ottaviano il giovane degli  Ubaldini.
    (E6) Muore Accursio.
    (HE) Enzo viene liberato dalla  compagnia molesta del conte  Corrado.
    (HE) Negli statuti mancano  norme per l’elezione delle cariche  delle comunità rurali. Forse  l’elezione avviene nelle comunità  rurali stesse.
    (HE) Documentata la nomina di  uno iudex a vicario del potestà.
    (HE) Negli statuti non c’è il  giuramento degli inquisitores  rationis.
    (HE) Quest’anno è documentata  la cessione  a imprenditori  privati della gestione della  dogana.
    (HE) S.Francesco è  completamente terminata.
    (HE) Loderingo degli Andalò  svolge importante azione  pacificatrice. Anche a Imola.
    (HE) Scontri violenti a Imola  tra Brizzi (guelfi) e Mendoli  (ghibellini): Bologna è costretta  ad intervenire.
    (HE) Sono documentate  disposizioni di multe in caso di  ritardo di consegna delle corbe di  grano dei comuni romagnoli a  Bologna. Il trasporto è a carico del  fornitore.
    (W3) E’ ultimata la chiesa di  S. Francesco.
  • 1264
    (HB) Bologna sottomette Imola  demolendo la rocca imperiale  che si trovava ad oriente della  città e ponendo a podestà lo  stesso di Bologna. Inoltre impone il  pagamento annuo di 500 lire.
    (72) Obizzo d’Este diviene  signore di Ferrara.
    (HE) Statuti dei mercanti di  pesce, che esportano fino in  Toscana.
    (HE) Bartolomeus Principi è  capitaneus populi di Forlì.
    (HE) Ottobre: vengono  istituiti i sapientes nell’arte dei  mercatores. Cinque sapientes (da 8  o 10 previsti) eleggono due  domini che devono ricoprire la  loro carica fino al 1 gennaio  dell’anno successivo, e quindi per  altri 6 mesi.
    (HE) Arrivano parecchi guelfi  fiorentini in città, creando  danni ai mercanti.
    (HE) Ottobre: i mercanti  bolognesi incaricano commissioni  speciali per migliorare la loro  situazione. Si cerca di aumentare  la solvibilità dei socii e si  cerca di ostacolare ancora i  mercanti forestieri, impedendo il  rapporto commerciale diretto  tra forestieri (tranne che  durante le fiere).
    (HE) Negli statuti mancano  norme per l’elezione delle cariche  delle comunità rurali. Forse  l’elezione avviene nelle comunità  rurali stesse.
    (HE) Sono noti statuti,  matricole e rettori dei giudici.
    (HE) Gli anziani e consoli  hanno la loro antica funzione.  Sono documentati 49 sapientes come  loro commissione consultiva.
    (HE) La zecca non risulta più  controllata da campsores.
    (HE) Negli statuti non c’è il  giuramento degli inquisitores  rationis.
    (HE) Il podestà Antonio Zeno di  Venezia toglie la gestione  della zecca a chi l’ha gestita  fino ad ora. L’amministrazione  passa al comune, che introduce due  nuove monete: la ‘medagliola’  (metà di un denarius parvus) ed  una moneta d’oro,  corrispondente ad unalibra parva.
    (HE) Torna sotto bolognesi il  controllo del pane.
    (HE) Sono noti gli appalti di  riscossione per la bilancia  piccola del comune.
    (HE) Quest’anno è documentata  la cessione  a imprenditori  privati della gestione della  dogana.
    (HE) E’ documentato quest’anno  l’appalto la quota spettante a  Bologna sui profitti delle  saline di Cervia. Bologna affida  l’incarico di riscossione del  datium a 4 bolognesi e a 4  cerviesi. Cervia trattiene un quarto  del ricavato.
    (HE) Documentato Ruggeri degli  Ubaldini come arcidiacono.
    (HE) Andrea Zeno è nuovamente  podestà di Bologna e completa  l’opera intrappresa due anni fa.
    (HE) (?) Il nuovo papa Urbano  IV, molto più energico del  predecessore, cerca di fare valere i  suoi diritti e pretende le  antiche enclaves matildiche di  Medicina e Argelato e minaccia  l’interdetto. Il governo di  Bologna si mantiene però indipendente  e respinge le richieste del  papa.
    (HE) Tarda estate: Bologna si  astiene dall’aiutare  apertamente i guelfi toscani oppressi e  quando i guelfi fuggono da Lucca  e raggiungono Bologna  attraverso l’appennino, ricevono una  fredda accoglienza. (E’ già stato  designato podestà per l’anno  prossimo il ghibellino Guglielmo  da Sesso di Reggio).  L’opposizione agli esuli viene soprattutto  dai mercanti.
    (HE) 11 dicembre: una legge  dispone che i toscani a Bologna  possono pretendere la  cittadinanza bolognese solo dopo dieci  anni di permanenza.
    (HE) Urbano IV appoggia i  possibili oppositori del re  Manfredi. Così si uniscono gli Aigoni  di Modena con i compagni di  partito di Reggio e Parma, il  giovane marchese Obizzo d’Este, i  Geremei, organizzati sotto un  capitano, ed i guelfi toscani.
    (HE) 14 dicembre: i ghibellini  sono espulsi da Modena, ma il  governo bolognese, in base ai  principi assunti con la fine  della lotta contro Federico II,  decide il rientro. I Geremei  avversano però tale decisione e  impongono Guidocherio Galluzzi come  podestà del partito interno  modenese (contro l’esplicito  divieto delle autorità bolognesi).
    (HE) Primavera: non cessano  gli scontri tra Mendoli e Brizzi  a Imola, per cui Bologna toglie  ogni parvenza di indipendenza  a Imola, affidando il governo  della città al podestà di Bologna,  il quale invia ivi un suo  vicario generale. Imola viene  definita membrum comunis Bon. .  Bologna approffitta anche del  dissidio tra il successore del  vescono Mainardino, il bolognese  Tommaso, e la città: appoggiando il  vescovo, giustifica la  limitazione di indipendenza di Imola.
    (HE) Sono documentate  disposizioni di multe in caso di  ritardo di consegna delle corbe di  grano dei comuni romagnoli a  Bologna. Il trasporto è a carico del  fornitore.
    (AG) Viene eletto signore di  Ferrara Obizzo II di Este.  Succede ad Azzo Novello,  sterminatore della casa Da Romano.
    (AG) 14 febbraio: funerali di  Azzo Novello di Ferrara. I  sostenitori di Obizzo prevalgono  sui Fontana e eleggono signore  Obizzo stesso.
    (AG) 14 dicembre: il partito  dei Grasolfi viene scacciato da  Modena.
    (AG) 15 dicembre: Obizzo  d’Este corre a Modena in aiuto dei  Rangoni e degli Aigoni e prende  parte con il conte di  S.Bonifacio e i Mantovani alla  distruzione del castello di Gorzano.
    (TO) Ambasceria al re di  Francia Carlo d’Angiò alla quale  partecipa almeno un Asinelli.
    (CA) Marzo: Bologna invia  alcuni procuratori per rendere  ragione di delitti di cui sono  incolpati alcuni nobili delle  Mogne, che si rifiutano di  comparire. I procuratori acceperunt  tenutam et corporalem possessionem  de bonis di tutti i nobili del  paese: i dominiGiacobino  cavallero, Michelipto, Silliceto,  Vannuccio e Enrico. Tra i beni  incamerati da Bologna c’è una casa  extra Rocham ed una in Rocha.
  • 1265
    (FI) Nasce Dante. Loderingo  degli Andalo’ e Catalano Catalani  promuovono leggi e statuti che  tra le altre cose sanciscono  regole per le torri.
    (HB) Riforma del governo di  Bologna affidata a Loderingo  degli Andalò, Lambertino Ramponi e  Catalano di Guidone. Sono  riusciti a riappacificare Asinelli e  Scannabecchi.
    (HB) Il nobile Pier Paolo  Ramponi è fatto cavaliere aurato dal  re di Francia e va a Padova in  qualità di pretore.
    (HB) Con i proventi da  elemosine, è scolpita l’arca di  S.Domenico.
    (HB) I Lambertini hanno ucciso  Scannabecco degli Scannabecchi  e per punizione la casa di  Guglielmo e Brandeligi Lambertini è  stata demolita.
    (HB) E’ morto Odofredo  Odofredi, che è stato sepolto in  S.Francesco.
    (OT) Bernardo Bottoni di Parma  è rettore di Montovolo. Viene  molestato dal canonico Giacomo  di Maghinardo di Panico il quale  con uno stuolo di armati  assale la chiesa, la spoglia e  pretende di esserne il rettore. Il  16 ottobre ne nasce una causa in  cui il Capitolo tiene le parti  di Bernardo.
    (MG) Viene istituito il  capitanato della Montagna.
    (MG) Granaglione fa parte del  capitanato di Castel Leone  (Bombiana).
    (S5) Comincia ad insegnare a  Bologna Taddeo di Alderotto (e  insegnerà per 30 anni). Fu il  primo ‘artista’ (era medico) ad  ottenere a Bologna il titolo  dottorale.
    (S8) Due bolognesi  garantiscono per Egidio, studente di  diritto canonico, indebitato.
    (SB) Fino ad ora si è evitata  ogni crisi grazie  all’applicazione dei provvedimenti di  emergenza adottati da Loderingo degli  Andalò e da Catalano di Guido  d’Ostia.
    (23) Stesura dei nuovi statuti  da parte di Loderingo degli  Andalò.
    (73) Ci sono pervenute le  ‘venticinquine’ di questo periodo.  L’esercito cittadino è così  composto: la divisione della città è  per quartieri e nell’ambito dei  quartieri è per cappelle. Per  ogni cappella o parrocchia si  distinguono milites e pedites: i  milites sono coloro che hanno la  possibilità di avere e  mantenere un cavallo; i pedites, meno  abbienti, sono … a piedi. I  milites si raggruppano in decene,  mentre i pedites si  raggruppano in vigintiquinquine. Ogni  cives tra i 18 ed i 70 anni è  obbligato ad iscriversi nell’ambito  della propria cappella  nell’elenco delle rispettive decene o  vigintiquinquine. Tale  organizzazione è tipica della prima metà  del secolo. Ora hanno più il  significato di elenchi anagrafici.  Nell’ambito di questi poi  vengono redatti gli elenchi di  coloro veramente atti alle armi.  Forse la venticinquina, essendo  composta da un capitano e da 24  fanti, aveva la sua ragione  d’essere nel rappresentare un turno  completo di guardia con  relativo cambio (12×2=24). Gli  ultrasettantenni, per essere esclusi  dagli elenchi dovevano giurare  e produrre due testimoni  affidabili. Gli esclusi dalle  venticinquine sono esclusi anche dalla  vita pubblica. Idem anche per  i minori di 18 anni. Sono  esclusi dalle venticinquine i  lettori dello studio (‘domini legum’  e magistri gramatice, dialetice  et fisice); sono inseriti, ma dispensati dall’esercito gli  scolari.
    (92) Dagli statuti dell’ars  drapperia appare chiaro che gli  appartenenti a quest’arte  vendono al minuto pannos incisos vel  bixellos.
    (F3) Viene ricordato Magister  Petrus de abacho.
    (HE) Statuti dei merciarii.
    (HE) Negli statuti mancano  norme per l’elezione delle cariche  delle comunità rurali. Forse  l’elezione avviene nelle comunità  rurali stesse.
    (HE) Documentato nel comitato  bolognese l’obbligo di fornire  a Bologna cereali a prezzo  fissato.
    (HE) Si sono avute più di 2700  iscrizioni all’arte dei notai.
    (HE) Documentato il consilium  populi.
    (HE) Gli anziani e consoli  hanno la loro antica funzione.  Sono documentati 49 sapientes come  loro commissione consultiva.
    (HE) Da adesso gli iudices  della familia potestatis aumentano  a 6.
    (HE) Viene soppresso lo iudex  potestatis ad maleficia (in  compenso il potestà si porta un  giudice da fuori).
    (HE) Il massarius è un frate.
    (HE) Negli statuti non c’è il  giuramento degli inquisitores  rationis.
    (HE) Il sigillo del comune è  tenuto dai 4 notai dei memoriali.
    (HE) I memoriali vengono  tenuti da quest’anno, su iniziativa  dei frati gaudenti. Per ogni  quartiere il consilium elegge un  notaio per semestre, ciascuno  dei quali tiene un libro  memoriale, con la raccolta di  contratti privati e disposizioni  testamentarie.
    (HE) Quest’anno è documentata  la cessione a imprenditori  privati della gestione della dogana.
    (HE) E’ documentato quest’anno  l’appalto la quota spettante a  Bologna sui profitti delle  saline di Cervia. Bologna affida  l’incarico di riscossione del  datium a 4 bolognesi e a 4  cerviesi. Cervia trattiene un quarto  del ricavato.
    (HE) (?) In questo periodo  (dal 60 al 70) i frati della  penitenza (originati dai  francescani) sono ben più di cinquanta.
    (HE) Muore Odofredo. I suoi  possedimenti erano: campagne  presso Medicina e Arcoveggio, case  in città in Val d’Aposa, nella  Platea Maior e nella curia di  S.Ambrogio, dove sono le sue  scole.
    (HE) Viene realizzata l’opera  della nuova arca di S.Domenico,  forse da fra’ Guglielmo  d’Agnolo, allievo di Nicola Pisano,  che scolpisce momenti della vita  dei santi Domenico e  Reginaldo.
    (HE) E’ podestà Guglielmo da  Sesso di Reggio.
    (HE) E’ istituita la boateria  nei paesi di montagna.
    (HE) A Reggio i ghibellini  vengono cacciati. Si estendono le  lotte tra guelfi e ghibellini.
    (HE) I Geremei chiedono la  destituzione del podestà ghibellino  Guglielmo da Sesso. Nascono  disordini: Loderingo degli Andalò  viene incaricato di  ripristinare l’ordine. Per evitare ogni  parzialità gli viene affiancato il  guelfo Catalano di Guido  d’Ostia. I due frati gaudenti  prendono disposizioni sul tipo di  quelle già prese da Matteo da  Correggio, con la variante  importante che l’organizzazione creata  per mantenere l’ordine viene  capeggiata direttamente  dall’ordine dei frati gaudenti. Essa è  formata da 1200 popolari armati, a piedi e a cavallo, a cui si  uniscono le societates. Questa  organizzazione viene divisa in  otto distretti, con un capitano  ognuno, per controllare anche i  comitati bolognese e imolese.
    (HE) Carlo d’Angiò chiede il  passaggio a Bologna per marciare  contro Manfredi. Il passaggio  di Toscana non è consigliabile,  essendo là antifrancesi.
    (HE) Estate: i geremei  riescono ad allontanare il podestà a  loro inviso. Ciò facilita le cose  a Carlo d’Angiò.
    (HE) 23 luglio: Guglielmo da  Sesso è ancora podestà.
    (HE) 30 luglio: Guglielmo da  Sesso ha già fatto posto al  successore.
    (HE) Settembre: pare che i  messi inviati da Carlo d’Angiò a  Bologna per prendere accordi non  raggiungano lo scopo.
    (HE) Goffredo di Bellamonte,  legato di Clemente IV, predica  la crociata contro Manfredi a  nord degli appennini. Questo  facilita le cose per il partito  guelfo che prende il sopravvento a  Bologna. Bolognesi si uniscono  alle truppe che il legato  guida in rinforzo degli angioini da  Mantova. Forse Antonio  Galluzzi ed altri Geremei si uniscono  alle truppe di Carlo d’Angiò  quando questi passa da Bologna.
    (HE) Sono documentate  disposizioni di multe in caso di  ritardo di consegna delle corbe di  grano dei comuni romagnoli a  Bologna. Il trasporto è a carico del  fornitore.
    (AG) Obizzo d’Este appoggia  Carlo D’Angiò (mentre all’interno  si appoggia ugualmente a guelfi  e ghibellini) e stringe con  lui un patto difensivo ed  offensivo. Per cui aiuta il passaggio  degli angioini ostacolando  invece Corradino. In cambio riceve  giuramento di aiuto contro il  Pelavicino e Buoso da Dovara,  capi ghibellini del nord Italia.
    (AG) Obizzo II d’Este ottiene  per concessione di Florio,  vescovo di Adria, tutti i feudi  spettanti alla sua Chiesa in  Adria, Rovigo e nel contado di  Rovigo.
    (G8) Aldrevandino di Egidio  Pritone vende la propria parte di  torre a Ugolino dei Codigelli.  Si tratta di una torre in via  Castiglione sotto la cappella  di S.Maria di porta Ravennate:  D. Aldrevandinus f.q.d. Egidii  Pritonis dixit vendidisse  Ugolino f.q.d … de Codegellis  sextam partem turris Codicellorum  positam in strata Castillionis  pro precio ducentarum lib. bon.
    (W6) Muore Accursio, autore  della Magna Glossa o Glossa  ordinaria.
    (W6) Gli statuti prevedono che  in caso di omicidio, i  famigliari devono denunciare il fatto  al podestà o al giudice e che  questi invii un notaio a  registrare il numero delle ferite sul  corpo e le parti del corpo  colpite.
    (CA) Castel di Casio è sede del  capitanato della Montagna.
    (TO) Bartolomeo Guidozagni è  podestà a Modena, dove il potere è  in mano ai guelfi Aigoni.
    (TO) Pietro Paolo, già creato  cavaliere aurato dal re di  Francia, va podestà a Padova.
    (TO) Lambertino Ramponi,  Loderingo degli Andalò e Catalano de’  Malavolti si impegnano per  riportare ordine nella città,  lacerata dalle lotte tra Asinelli e  Basacomare.
  • 1266
    (HB) Loderingo e Catalano,  frati gaudenti, sono podestà di  Firenze per ordine di papa  Clemente.
    (ST) Giacomo Panzachia di  Roncastaldo è mediatore nella  vendita dei castelli ubaldineschi di  Loiano e di Bisano.
    (OT) Muore il rettore di  Montovolo Bernardo Bottoni e viene  sostituito da Bernardo da  Querceto che ne porta a termine la  causa (26 novembre).
    (HE) Matricola dei Falegnami.
    (HE) Bartolomeus Principi è  podestà a Siena.
    (HE) Negli statuti mancano  norme per l’elezione delle cariche  delle comunità rurali. Forse  l’elezione avviene nelle comunità  rurali stesse.
    (HE) Documentato nel comitato  bolognese l’obbligo di fornire  a Bologna cereali a prezzo  fissato.
    (HE) Il massarius è un frate.
    (HE) Negli statuti non c’è il  giuramento degli inquisitores  rationis.
    (HE) Viene arso come falsario  il coniatore chiamato dal  podestà di due anni fa, il veneziano  Antonio Zeno. Pure il coniatore  è di Venezia. Fallisce la  ‘medagliola’ la moneta d’oro.
    (HE) Viene imposta una  collecta di importo superiore alle  2.300 lire.
    (HE) Documentata l’estensione  delle lotte tra Aigoni e  Graisolfi nelle montagne.
    (HE) 26 febbraio: Manfredi  muore in battaglia presso  Benevento.
    (HE) Dopo febbraio: quasi  tutta la marca anconitana passa ai  guelfi.
    (HE) Dopo febbraio: a Firenze  crolla il regime ghibellino, e  a nord l’Este ed alleati di  Carlo d’Angiò si legano ai partiti  in esilio di Cremona e Piacenza  e ai comuni di Reggio e  Modena. Il governo bolognese riflette  e pensa bene di non fare altre  concessioni ai Geremei.
    (HE) Bologna prende parte alle  trattative di alleanza dei  lombardi, ma assume solo una  posizione di neutralità sostanziale.
    (HE) Sono documentate  disposizioni di multe in caso di  ritardo di consegna delle corbe di  grano dei comuni romagnoli a  Bologna. Il trasporto è a carico del  fornitore.
    (HE) Alberto Caccianemici è  podestà a Modena.
    (G8) Un documenta parla di una  torre posta in via S.Vitale,  all’angolo con l’attuale via  Benedetto XIV, di proprietà di  Useppe e Petrizzolo di Pietrobono e  di Anfelisia dei Corforati.
    (W8) Ubaldino di Ottoclerio da  Loiano vende per 4500  bolognini i castelli di Loiano e Bisano  a Bologna e si sottomette al  governo dittadino.
    (CA) 7 agosto: tramite un  procuratore, i domini stagnensi  Bonaccursius e Jacobinus (con un  fratello) si sottomettono a  Bologna, dopo una ennesima  ribellione.
    (BS) I conti da Loiano (ramo  degli Ubaldini) vendono al  comune di Bologna il loro feudo tra  Savena e Zena, comprendente  Anconella.
    (TO) Albertino, figlio di  Tommaso Carrari, risulta già nei   rotuli  dei lettori  dell’università.
  • 1267
    (FI) Viene demolita la torre  dei Guidozagni (Ger.) in  S.Donato.
    (FI) Lotta tra Lambertini e  Scannabecchi, le cui case furono  distrutte (via Caprarie).
    (HB) Traslazione di S.Domenico  nella nuova arca. Alla  cerimonia sono presenti: Giovanni da  Vercelli (padre generale  dell’ordine), Filippo arcivescovo di  Ravenna, Ottaviano Ubaldini  vescovo di Bologna, Tommaso  Ubaldini, vescovo di Imola,  Bartolomeo, vescovo di Vicenza (che ha  fatto il sermone).
    (FB) Si trasferiscono gli  agostiniani presso il serraglio di  Stra’ S.Donato, dando origine a  S.Giacomo maggiore.
    (SB) Inizia la costruzione di  S.Giacomo.
    (21) L’arca di S.Domenico è  scolpita da Nicola Pisano.
    (25) Il 25 aprile viene posta  la prima pietra di S.Giacomo  Maggiore.
    (41) Il corpo di S.Domenico  viene posto nel nuovo sarcofago  scolpito da Nicola Pisano.
    (HE) Nei libri collectarum  (Podestà, disco dell’Orso, Ufficio  del giudice del disco) sono  documentati 16/17.000 fuochi nel  comitato bolognese.
    (HE) Matricola della società  dei Fabbri.
    (HE) Sorge una societas  generalis cordoaneriorum con funzioni  proprie.
    (HE) Statuti e matricole della  societas armorum delle Sbarre  per il quartiere di Porta  S.Pietro.
    (HE) Statuti della societas  armorum dei Cervi per il  quartiere di Porta Ravennate.
    (HE) Negli statuti mancano  norme per l’elezione delle cariche  delle comunità rurali. Forse  l’elezione avviene nelle comunità  rurali stesse.
    (HE) Vengono nuovamente  nominato regolarmente i capitani del  popolo. Il primo è Guidesto di  Pontecarali (estate).
    (HE) Il massarius è un frate.
    (HE) Negli statuti non c’è il  giuramento degli inquisitores  rationis.
    (HE) Viene data a mercanti e  banchieri la gestione per cinque  anni della dogana.
    (HE) Viene imposta una  collecta nei comitati bolognese e  imolese di 15.000 lire (nel  bolognese di 13 sol. 6 den. pro  fumante, nell’imolese di 34 sol.10,5  den. pro fumante).
    (HE) E’ podestà il veneziano  Giovanni Dandolo anche per  quest’anno.
    (HE) Bologna prende parte alle  trattative di alleanza dei  lombardi, ma assume solo una  posizione di neutralità sostanziale.  Ispiratore di questa posizione è  il Dandolo.
    (HE) Marzo: i Geremei irritati  provocano scontri per le  strade con i Lambertazzi addirittura  cercando di coinvolgere i  comuni vicini. Il podestà e gli  anziani intervengono prontamente ed  esiliano i ghibellini  Scannabecchi e i guelfi Lambertini.
    (HE) 14 marzo: viene affidato  ai frati gaudenti Loderingo e  Catalano il compito di  ristabilire la pace imponendo matrimoni  incrociati. Oggi il podestà  ordina ai Lambertini fuoriusciti di  rientrare in Bologna.
    (HE) (?) Primavera: su  incarico del papa Loderingo e Catalano  cercano di riportare la  normalità a Firenze.
    (HE) Principio di Maggio:  Bologna, nella sua politica di  neutralità, è completamente assente  dalle trattative lombarde.
    (HE) Maggio: i Geremei  approfittano di alcune disposizioni  impopolari del Dandolo che si  attira lo sfavore del popolo. I  Geremei riescono a farlo  destituire.
    (HE) Fine maggio: succede al  Dandolo il guelfo milanese  Erecco della Torre.
    (HE) 1 giugno: sono menzionati  due iudices di Erecco della  Torre.
    (HE) 3 maggio: è menzionato uno  iudex di Giavanni Dandolo.
    (HE) Viene ripristinato il  capitaneus populi ed il primo è il  bresciano Guidesto da  Pontecarale, sostenitore della Chiesa.
    (HE) Bologna cambia politica  (dopo maggio): invia aiuti agli  assedianti di Poggibonsi  (assedio condotto dallo stesso Carlo  d’Angiò) e ai guelfi lombardi  che attaccano la fortezza di Boso  da Dovara sull’Oglio.
    (HE) (?) Corradino attraversa  audacemente l’Italia ed i  Lambertazzi provano qualche attacco  a cavalieri francesi, ma  Bologna ormai è dalla parte dell’Angiò  ed invia probabilmente aiuti di  cavalleria.
    (HE) (?) Dopo la disfatta  degli svevi, Bologna accoglie  benevolmente la sposa di Carlo  d’Angiò e Roberto di Fiandra.
    (HE) Sono documentate  disposizioni di multe in caso di  ritardo di consegna delle corbe di  grano dei comuni romagnoli a  Bologna. Il trasporto è a carico del  fornitore.
    (HE) Bologna chiama il podestà  da Venezia.
    (HE) Settembre: Bologna  riconosce in un trattato con Ravenna  le condizioni di 6 anni prima:  … excepto quod aliquis de  civitate Bon. vel eius districtu  non portet aliquas mercandarias  per civitate Ravene portus vel  aquas eius, cum comune Ravene  propter concordiam Venetum non  habeat possibilitatem portuum  nec aquarum suarum.
    (HE) C’è tale scarsità di denaro  che le entrate cittadine  devono essere date in appalto per  due anni.
    (MP) Viene ripetuta la  disposizione di coprire le porte e si  dice anche che le porte devono  essere orlate.
    (G8) I frati Agostinani sono  da qust’anno proprietari di case  e casamenti presso la strada  S. Donato (ove sorgerà  S.Giacomo).
    (W1) Viene inaugurata l’arca  di S. Domenico, opera di Nicola  Pisano, di Arnolfo di Cambio,  di Lapo, di fra’ Guglielmo e di un ignoto, indicato  convenzionalmente “Quinto Maestro”.
    (W3) Nicola Pisano scolpisce  l’arca che contiene il corpo di  S. Domenico.
    (W3) Gli Eremitani o  Agostiniani hanno il permesso di  trasferirsi in città.
    (W3) 25 aprile: viene posta la  prima pietra della chiesa di  S. Giacomo. L’operazione avrà l’appoggio del  comune contro l’avversione del  clero locale.
    (TO) Bartolomeo Guidozagni  muore sul campo durante i violenti  scontri con i Paintavigne, i Principi e gli Orsi, che  lasciano un lungo strascico di odio e di rappresaglie reciproche. Bartolomeo viene seppellito nella chiesa di S. Giacomo di Savena, prima dimora degli  eremiti di S. Agostino e situata appena fuori dalle mura,  tra le porte S. Vitale e S.  Donato.
    (TO) 24 aprile: gli  agostiniani chiedono un terreno su cui  costruire la loro nuova chiesa ai  Guidozagni, che non hanno  difficoltà a privarsi di case e  torri poste in via S. Donato,  presso l’androna dei Bagnaroli. Il  contratto viene stipulato da  Guido e Guglielmo Guidozagni,  figli di Bartolomeo, morto per mano  lambertazza circa due mesi fa.
  • 1268
    (FI) Viene ricordata la torre  dei Senzarasone (Ger.) in via  Pignattari.
    (FI) Viene ricordata la torre  dei Rodoaldi, alta 54.7 m. in  via dal Luzzo.
    (FI) Viene ricordata la torre  dei Toschi (Ger.) in via de’  Toschi.
    (FI) Viene ricordata la torre  dei Turchi in via Porta Nova.
    (FI) Viene ricordata la torre  dei Galluzzi (Ger.) in Corte  Galluzzi.
    (FI) Viene ricordata la torre  dei Galluzzi (Ger.) in P.za  Maggiore Antica.
    (FI) Viene ricordata la torre  dei Catalani (Ger.) in P.za  Maggiore Antica.
    (FI) Viene affittata la torre  dei Poeti (Ger.) in strà  Maggiore.
    (HB) Il nobile Guido  Caccianemici viene decapitato.
    (S8) Un gruppo di studenti  inglesi interviene per fare  scarcerare un loro collega,  imprigionato per debiti.
    (S8) due studenti inglesi  alloggiano presso l’arciprete  Sinigardo, dottore in medicina, che  ha un hospitium presso S.Maria  dei Bulgari.
    (E1) E’ documentata l’androna  di Castel Tedaldo.
    (HE) 11 dicembre: Johannes  quondam Petri qui fuit de Sardinia  et moratur Bononie cum familia  d. regis Henrici stipula un  contratto di matrimonio. E’ una  testimonianza della servitu’ a  disposizione di Enzo.
    (HE) Documento  presso ASB  Istrumenti privati di un  Lambertazzi in cui si elencano beni e  possedimenti notevoli.
    (HE) Il Conte Roberto di  Fiandra risulta debitore presso  alcuni mercatores.
    (HE) Risulta che i mercatores  bolognesi visitano le fiere  della Champagne e  dell’Inghilterra.
    (HE) Viene completamente  proibito ai forestieri ogni  commercio al minuto (tranne che durante  le fiere).
    (HE) E’ ancora documentato il  capitaneus populi Guidesto de  Pontecarali.
    (HE) Il massarius è un frate.
    (HE) Il sigillo di quest’anno  raffigura una porta e tre torri  ed ha la dicitura Sigillum  civitatis Bononie.
    (HE) Dal liber contractuum si  ha notizia di un appalto per  speciali tributi riscossi da  Bologna sulle barche in transito  sul Navile.
    (HE) Da adesso il podestà  bolognese regge anche la podesteria  del Frignano.
    (HE) Documentata l’estensione  delle lotte tra Aigoni e  Graisolfi nelle montagne.
    (HE) (?) Corradino attraversa  audacemente l’Italia ed i  Lambertazzi provano qualche attacco  a cavalieri francesi, ma  Bologna ormai è dalla parte dell’Angiò  ed invia probabilmente aiuti di  cavalleria.
    (HE) (?) Dopo la disfatta  degli svevi, Bologna accoglie  benevolmente la sposa di Carlo  d’Angiò e Roberto di Fiandra.
    (HE) Sono documentate  disposizioni di multe in caso di  ritardo di consegna delle corbe di  grano dei comuni romagnoli a  Bologna. Il trasporto è a carico del  fornitore.
    (G8) La torre dei Rodaldi è  divisa in 20 proprietà ed una di  esse, assieme ad una casa, è  venduta da Bolognetto di Rodaldo  Paltrone dei Rodaldi a Benricevuto  del fu Aimerito Rodaldi, frate  di penitenza.
    (TO) Ricordata le case e la  turris Guarinorum poste sotto la  parrocchia di S.Lorenzo dei  Guarini.
    (TO) Documentata come ancora  esistente una torre vecchia dei  Galluzzi, presso piazza  Maggiore (più vicino alla piazza  dell’altra torre, costruita nel  1257).
    (TO) Muore Tommaso Carrari, già  dal 1244 docente di diritto  all’università.
  • 1269
    (FI) Viene venduta la torre  dei Baioli (Lam.) a porta Stiera.
    (FI) Viene ricordata la torre  dei Griffoni (Ger.) in  V.d’Aposa che crolla.
    (FI) Viene ricordata la torre  Riccadonna (Ger.) in Via  Castiglione.
    (FI) Viene ricordata la torre  Romanzi (Ger.) in Via U.Bassi.
    (FI) Viene ricordata la torre  Rolandi in Via Rizzoli.
    (FI) Viene ricordata la torre  dei Gualenghi(Ger.) in via  Stradellaccio.
    (FI) Viene ricordata la torre  degli Storliti (Ger.) in via  Battisasso.
    (FI) Viene venduta la torre  Oseletti (Ger.) in via Marconi.
    (FI) Viene venduta la torre  Zovenzoni (Ger.) in strada  Maggiore.
    (FI) Viene affittata la torre  Orsi (Ger.) in via Rizzoli.
    (HB) I Bolognesi accolgono la  figlia del duca di Borgogna e  sposa di re Carlo di passaggio a  Bologna.
    (HB) Il Reno ha avuto una  grande piena, creando danni a  Cento, Argelato e Massumatico. A  Bologna ha distrutto due arcate  del ponte.
    (HB) Muore a Bologna Erardo  de’ Preti a seguito di numerose  ferite ricevute.
    (HB) Muore Lambertino Ramponi.
    (HB) Solenni nozze tra  Scannabecco Ramponi e la figlia di  Scappa Scappi; tale Bartolomeo  Beccadelli viene ferito in faccia  da Gorone da Sala a causa di  indecenti proposte fatte ad una  ragazza. Deve intervenire il  podestà per risovere la cosa.
    (IP) Da una lottizzazione  effettuata dal monastero di  S.Procolo risulta il termine contrata  equivalente a quello di  ‘strada’.
    (23) Si cita il frate gaudente  Ostesano Piantavigne  (Alidosi).
    (13) 19 agosto: appalto a tale  Ubertino Fantaluzzi per lavori  riguardanti la nuova chiusa  sul Reno ed il canale che si  riallaccia al vecchio: devono  essere eseguiti lavori di  miglioramento (allargamento e  consolidamento). Il percorso di 430  pertiche viene così diviso: 1) dalla  chiusa nuova … ab angulo domus  cluse usque ad pontem domus  pontis de Casaliclo… per 70  pertiche; 2) … latere superiori  pontis domus pontis de  Casalcollo (sic!) usque ad pontem  dusilis aque que vadit ad Renum …  per 72 pertiche; 3) … a dicto  ponte duxilis a latere  superiori veniendo versus Canonicham  iusta costam … per 31  pertiche; 4) … a dicta costa veniendo  versus Canonicham usque ad  domum Ugolini de Casaliclo … per  20 pertiche; 5) … a domo  dicti Ugolini usque ad medale  Ançelini … per 32 pertiche; 6) …  a dicto medale silicet a  latere superiori usque ad rivale  canonicorum … per 46 pertiche;  7) … a dicto rivale  canonicorum usque ad ortum canonicorum  … per 18 pertiche; 8) … a  dicto orto usque ad tagiatam …  per 14 pertiche; 9) … a dicto  loco taliate quod est octo  pertice de replena …; 10) … a  dicta replena capiendo totum  pontem canonicorum … per 24  pertiche; 11) … a dicto ponte  usque ad navilium vetus … per 68  pertiche.
    (E6) Il legista Odofredo  ottiene lire 400 per il corso  annuale di diritto. Odofredo però si  lamenta degli scolari  accusandoli di essere cattivi pagatori.
    (F3) Il maestro Urso de  Pavanensibus accusa tal Pillio di  Tiberio Boccaccio di Firenze del  furto di tres Prixianos minores  et unum Prixianum maiorem et  tres atres veteres loice.
    (HE) Solo quest’anno, forse,  viene riedificato Bazzano (dal  1248).
    (HE) Statuti dei fornitores  spadarum, che dipendono dalla più  grande società dei Fabbri.
    (HE) Statuti della societas  armorum della ‘Aquila’ per il  quartiere di Porta Stiera.
    (HE) Agosto 19: è documentato  che i mercatores controllano i  tintori, a cui affidano stoffe  da tingere e ne lasciano  eleggere ministrales, impedendone però  decisioni dirette contro i  mercanti.
    (HE) Si documenta la  partecipazione dei mercatores al  trasporto ed alla vendita del sale di  Cervia.
    (HE) Documentato nel comitato  imolese l’obbligo di fornire a  Bologna cereali a prezzo  fissato.
    (HE) Il compenso del capitano  del popolo è ora di 1500 lire.
    (HE) Il capitano del popolo si  dimette prima della fine  dell’anno. Da ora in poi la nomina  del capitano passa dal 1 gennaio  ad un giorno (imprecisato) di  novembre.
    (HE) Viene nominato il  consilium populi (senza il termine  massa).
    (HE) Viene soppresso l’  officium caposoldorum. Da adesso ad  ogni iudex causarum si  accompagna ancora un miles.
    (HE) Il massarius è un frate.
    (HE) Bologna e Ferrara fissano  le tariffe per il trasporto di  persone e cose sul Navile.  Inoltre si impedisce la formazione  di una corporazione dei  barcaioli.
    (HE) Dal liber contractuum si  ha notizia di un appalto per  speciali tributi riscossi da  Bologna sulle barche in transito  sul Navile.
    (HE) Sulle monete: 100 lib.  Turon. = 912 lib. 10 sol. bon. .
    (HE) Viene revocata la  commissione per i caposoldi.
    (HE) Subentra un cambiamento  nella gestione delle saline di  Cervia: i proprietari delle  saline devono vendere a Bologna a  prezzi fissati tutto il sale  prodotto. Il trasporto a Bologna  viene affidato a privati e  mediante l’aiuto delle comunità del  contado.
    (HE) 30 giugno: contratto sul  sale a Cervia attestante il  mutamento della gestione delle  saline stesse.
    (HE) 19 agosto: contratto sul  sale a Cervia attestante il  mutamento della gestione delle  saline stesse.
    (HE) 10 ottobre: contratto sul  sale a Cervia attestante il  mutamento della gestione delle  saline stesse.
    (HE) 21 maggio: documentato  (ASB) Guido Guinizzelli, iudex,  figlio di Giuniciello Magnani,  pure lui iudex.
    (HE) Gli scontri tra Aigoni e  Graisolfi arrivano anche nel  Frignano, governato dai  bolognesi. Bolognesi Lambertazzi  accorrono in appoggio ai ghibellini  Montecuccoli. Un Maghinardo da  Panico è tra questi.
    (HE) I Geremei sono di fatto  padroni di Bologna e causano  tumulti per ogni decisione a loro  avversa.
    (HE) 8 ottobre: sono  documentati tumulti causati dai Geremei.
    (HE) Nel trattato commerciale  con Ferrara, le sue condizioni  vengono estese al comitato di  Imola, ma non al comune di  Imola.
    (HE) Bologna occupa  l’importante porto di Conselice ed altri  possedimenti della Chiesa,  malgrado le proteste del vescovo di  Imola (Tommaso ?).
    (HE) Bologna incarica due  persone di esigere i diritti di  passaggio a Conselice.
    (HE) Sono documentate  disposizioni di multe in caso di  ritardo di consegna delle corbe di  grano dei comuni romagnoli a  Bologna. Il trasporto è a carico del  fornitore.
    (HE) Primavera: Venezia  ottiene l’esenzione dalla dogana per  i territori di Bologna e Forlì e  concede alle due città  l’esenzione dal ‘quarantesimo’ e a  Bologna in particolare l’esenzione  da un’altra imposta.
    (HE) Fine anno: forse i  Lambertazzi impongono la condanna del  podestà uscente.
    (AG) I Grasolfi, dal Frignano  dove si erano rifugiati,  entrano in Bologna reclamando aiuto  in base ai trattati.
    (AG) Trattato di commercio con  Ferrara per agevolare lo  scambio delle merci e togliere  controversie.
    (W1) Contratto per la  costruzione di un solarium o balchionem  in una domo et turi in Strada  Maggiore, inmodo da risultare  alla stessa altezza di quello già  esistente in una casa vicina.
    (TO) Crolla la torre dei  Griffoni in Val d’Aposa travolgendo  le vicine case dei Palmiroli e  dei Torelli, ed uccidendo un  carrettiere di S.Giovanni in  Persiceto che transitava con i suoi  buoi.
    (TO) I Ghisilieri si scontrano  con i Toschi.
    (TO) Guidozagno Guidozagni,  terzo figlio di Bartolomeo, viene  scelto come podestà a S.  Giovanni in Persiceto.
    (TO) 26 febbraio: tra i  testimoni di una divisione  testamentaria vi è un Lapo filio magistri  Lapi.
    (TO) Vendita di casa turrita  per 380 lire. Il venditore è tale  Nicolò di Guido e la  compratrice è Bonafiglia, madre di Amore,  forse dei Diolaiti.
    (TO) Muore Lambertino Ramponi,  con dolore di tutti i  cittadini.
    (TO) Lambertino di Tommasino  Ramponi si laurea e diviene professore di diritto civile in giovane età. Ebbe Cino da Pistoia tra  gli allievi.
  • 1270
    (FI) I bolognesi, a capo della  Romagna Guelfa, inviano un  esercito di 40000 uomini contro i  veneziani alle foci del Po.
    (FI) Viene divisa la torre  degli Abati (lam.).
    (FI) Viene venduta la Torre  de’ Carbonesi in S.Mamolo (Lam.).
    (FI) Viene venduta la torre  dei Luzzi (Lam.) in via dal  Luzzo.
    (FI) Viene ricordata la torre  Stancari (Lam.) in Androna  degli Stancari: ne viene venduto il  piede.
    (FI) Viene venduta la torre  dei Tantidenari in via Valdaposa  (Ger.)
    (FI) Viene donata la torre dei  Teni (Ger.) in Strà S.Donato.
    (FI) Viene ricordata la torre  dei Bocca di Forno in via  Castiglione.
    (FI) Viene ricordata la torre  dei Fratta (Lam.) in via  V.D’Aposa.
    (FI) Viene costruita la torre  del Podestà.
    (HB) Scarsità di grano: 150  cittadini sono incaricati di  portare 30.000 lire del comune di  Bologna per acquistare il grano  altrove.
    (HB) E’ iniziata la  costruzione della torre del comune.
    (HB) Sul mare, presso Primaro,  viene costruita una fortezza  contro i Veneziani.
    (S6) Dopo quest’anno  incomincia la crisi dello Studio  bolognese indebolito anche dalle lotte  di fazione. Inizia anche un  indebolimento della politica  esterna.
    (S8) Due studenti inglesi  pagano un debito di 50 lire del  collega Adam di Ordonia.
    (S8) Lorenzo di Fiesco,  rettore di una chiesa in Inghilterra,  si sostituisce, quale debitore  di 160 lire ad uno dei  fratelli Pizzicotto mercanti di  Pistoia, affinchè lo studente  Guglielmo Muruti possa rimpatriare.
    (SB) La guerra non va bene con  Venezia.
    (SB) Vi sono 64 botteghe di  mercanti.
    (23) ? Nasce Dondiego  Piantavigne.
    (A2) Vengono approvati gli  statuti della società del Cervo, in  cui si dice che i soci devono  portare guayferiam sive çubam  vel lameria vel curatia.
    (HE) Statuti dei falegnami.
    (HE) Matricole dei sartores.
    (HE) Matricola della lana  bisella che accoglie oltre ai  fabbricanti, anche i tessitori.
    (HE) Statuti della societas  armorum delle Spade per il  quartiere di porta S.Pietro.
    (HE) Matricola della societas  armorum dei Quartieri per il  quartiere di Porta S.Procolo.
    (HE) Il comune di Imola è  debitore nei confronti di mercatores  Bolognesi.
    (HE) (?) I mercanti fiorentini  in Bologna si riuniscono in  una societas.
    (HE) (?) In questi anni uno  iudex viene cancellato dalla  società dei ‘Leoni’ in base alle  leggi antimagnatizie.
    (HE) Sono documentate le  potesterie de sacco, nel liber  forensium bannitorum.
    (HE) Conosciamo il podestà di  Bologna per la comunità Liserna –  Rodiano – Sanguineta –  Prunarolo – Carviano, con poco più di  100 fumanti.
    (HE) Viene nominato il  consilium populi (senza il termine  massa).
    (HE) dagli statuti dei fabri:  nel consilium et massa populi  vengono inviati dalle societates  i consiliarii e quattro  sapientes masse (per ogni  ‘societas’).
    (HE) Il massarius è un frate.
    (HE) Accordo tra Bologna e  Ravenna sulle rappresaglie: in  caso di violenza si può pretendere  risarcimento da un concittadino  del violento.
    (HE) Sulle monete: 1500 lib.  lucens. = 1950 lib. bon. .
    (HE) Liber contractuum: tutto  il sale ricavato dalle saline  di Cervia viene venduto a prezzi  prefissati a Bologna.
    (HE) ‘Archivio comunale’:  documentato l’aiuto delle comunità  del contado per il trasporto del  sale a Bologna.
    (HE) Fino a quest’anno sono  state fatte correzioni sulle  liste dei fumanti del 1249.
    (HE) Fine anno: negli ultimi 6  mesi le entrate sono state  72.347 lire, le uscite 72.032.
    (HE) 3 marzo: Bologna pone il  bando ai Montecuccoli, su  richiesta dei Serafinelli.
    (HE) Da adesso Bologna dà in  appalto il dazio di Conselice,  dal quale sono però esentati i  bolognesi e gli imolesi.
    (HE) Sono documentate  disposizioni di multe in caso di  ritardo di consegna delle corbe di  grano dei comuni romagnoli a  Bologna. Il trasporto è a carico del  fornitore.
    (HE) Primavera: Bologna  stringe accordi commerciali con  Obizzo d’Este.
    (HE) Fine maggio: si  intrapprendono nuove fortificazioni a  Cervia.
    (HE) Giugno/agosto: pagamento  dei premi per i prestiti per  l’acquisto di generi alimentari.
    (HE) Venezia taglia a Bologna  gli approvvigionamenti dal  mare.
    (HE) 19 maggio: Bologna  accoglie i Fontana fuggiaschi da  Ferrara, mentre Venezia appoggia  gli Este. Vi sono dissidi tra i  Fontana, successori di  Salinguerra e gli Este.
    (HE) Piena estate: Bologna  ottiene l’appoggio di Ravenna per  un’azione comune contro  Venezia. Ravenna caccia il vicedominus  veneziano ed offre ai  bolognesi ogni mezzo di trasporto.
    (HE) 1 luglio: diventa podestà  Filippo Asinelli. Era prima  podestà a Modena.
    (HE) Tarda estate: scoppia la  guerra con Venezia.
    (HE) Autunno: Bologna insedia  una commissione per la  fornitura del grano a causa della  scarsità di questo.
    (HE) Viene coinvolta anche  Ferrara nella guerra con Venezia.
    (HE) Inizio settembre: Bologna  ricorre ad un prestito per  finanziare una spedizione verso il  Po di Primaro. Anche Imola si  fa prestare denaro per ciò.
    (HE) Ottobre: l’esercito  bolognese, con truppe ausiliarie  provenienti da tutta la romagna,  avanza nel ravennate per erigere  un castello a sud della foce  del Po di Primaro. Il dominio  del porto di Primaro potrebbe  tagliare fuori Marcamò, situato più  a monte sul fiume. Venezia  invia navi nel primaro e sbarca  rinforzi a nord.
    (HE) 1 novembre: La fortezza  dei bolgnesi sul Primaro è  terminata.
    (HE) Il governo si fa prestare  5000 lire per l’acquisto di  viveri.
    (HE) 13 giugno: vengono messi  al bando i ghibellini toscani  che si trovano a Bologna.  L’operazione avviene su proposta di  Guido Novello: non hanno  prestato aiuto nella difesa di Pian di  Mezzo, conquistato dai guelfi.
    (HE) Alberto Caccianemici è  podestà a Pistoia.
    (AG) Obizzo II d’Este ottiene  l’isola di Pomposa per  concessione dell’abate Ventura.
    (AG) I Fontana sono rifugiati  a Bologna.
    (W3) (?) In questo periodo (non  prima del 1265) viene edificato  il sepolcro di Odofredo, nei  pressi della chiesa di S.  Francesco.
    (W3) Due coniugi appartenenti  all’ordine degli Umiliati fanno  una donazione che permette la  prima esperienza ospedaliera (bisognerà attendere però il 1287 per  la creazione vera e propria  dell’Ospedale. dei Battuti).
    (W6) (?) Nasce Mondino de’  Liuzzi da famiglia di origine  toscana che ha aperto una  spezieria.
    (TO) Ricordata le case e la  turris Guarinorum poste sotto la  parrocchia di S.Lorenzo dei  Guarini. In un documento compare  Uguccione Guarini.
    (TO) 15 gennaio: Zaperinus di  Giovanni Bertolotti concede in  locazione per tre anni a  Petrizzolo Tettalasina domus suas cum  turre poste sotto la cappella  di S. Damiano all’angolo con  due strade. Il canone d’affitto  viene fissato per 20 lire per il  primo anno e per 22 per i due  successivi. Restano escluse dal  contratto la casa contigua,  dove dimorano i figli del defunto  Bonomo e la torre adiacente,  detenuta dai figli di Bonomo  stesso, in virtù di una locazione  stipulata con Giovanni  Bertolotti, padre di Zaperinus, nonchè la parte di casa ove quest’ultimo  abita e la camera che sta nel  tratto superiore della torre.
    (TO) Guido Guidozagni, fu  Bartolomeo, presso la chiesa dei  Crociali fa assalire, malmenare e  spogliare dei suoi beni da tre  scherani , l’ambasciatore di  Cesena Guido Tomba di ritorno da  una missione a Bologna. Il  tutto per ritorsione per torti  subiti dalla sua famiglia nella  città romagnola. Malgrado il  diritto di rappresaglia sia  legittimo in questo caso (essendo stato  emesso un provvedimento in  proposito circa dieci anni fa), il  podestà non gradisce e fa  catturare a Castenaso i tre sgherri  e  fecit amputari eius unum pedem pro quolibet eorum.
    (TO) Due torri, nei pressi  della Mercanzia, appartengono pro  indiviso ai fratelli Guido e  Guglielmo Guidozagni.
    (TO) Documentato Lapo di  Firenze, celebre maestro di  filosofia, che si accorda con i frati  di penitenza, detti anche frati  del sacco, per l’insegnamento  ad essi di rudimenti filosofici  per vitto e 30 lire annue. In  questa maniera Lapo viene  aggregato all’università.
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