Origine di Bologna

Vie, strade, vicoli, piazze, luoghi di Bologna.

  • Odonomastica storica
    • Dall’odonomastica popolare all’odonomastica ufficiale
    • La numerazione
    • Le lapidette napoleoniche
    • Denominazioni urbanistiche generiche tipiche in uso a Bologna
    • Odonomastica delle vie del centro storico
    • Odonomastica delle vie fuori porta
    • Odonomastica delle vie scomparse del centro storico
    • Fonti
  • Vie d’acqua
    • Fiumi e torrenti che alimentano le vie d’acqua di Bologna
    • Vie d’acqua derivate dal fiume Reno
    • Vie d’acque derivate dal torrente Savena
    • Rii e torrenti minori
    • Canali e canalette minori
  • Strade ed edifici nel 1800
    • Da Abbadia a Azzo Gardino
    • Da Bagarotti a Buttieri
    • Da Ca’ Selvatica a Cul di Ragno
    • Da Donzelle a Egitto
    • Da Facchini a Fusari
    • Da Gabella Vecchia a Guazzatoio
    • Da Imperiale a Inghilterra
    • Da Libertà a Luzzo
    • Da Maddalena a Mussolini
    • Da Napoli a Nosadella
    • Da Ocche a Otto Colonne
    • Da Paglia a Quartirolo
    • Da Ranocchi a Ruini
    • Da San Benedetto a Strazzacappe
    • Da Tagliapietre a Tuate
    • Da Uccelli a Usberti
    • Da Val D’Aposa a Zecca
  • Le torri
    • Da Abati a Azzoguidi
    • Da Baioli a Buvali
    • Da Calamatoni a Curialti
    • Da Dainesi a Frenari
    • Da Gabriozzi a Imola
    • Da Lamàri o Lamèri a Lodovisi
    • Da Maccagnani a Nappi
    • Da Odofredi a Principi
    • Da Radici o dalle Radici a Rusticelli o Rustighelli
    • Da Sabbadini a Storiliti
    • Da Tantidenari a Turchi
    • Da Ubaldini a Zovenzoni
    • Documenti
Home / Bologna nei secoli / Secolo XIII / 1251-1260

1251-1260

  • 1251
    (HB) Innocenzo IV a Bologna  consacra la chiesa di S.Domenico  e quella di S.Francesco.
    (E1) Viene comprata una casa  presso S.Bartolomeo di porta  Ravegnana in via Castel Tedaldo.
    (HE) E’ concesso ai guelfi  fiorentini, rifugiatisi a Bologna,  di rientrare in Firenze.
    (HE) Boso da Dovara e Marino  d’Eboli vengono rilasciati.
    (HE) Primavera: Innocenzo IV  può lasciare Lione e rientrare da  vincitore in Italia.
    (HE) Primavera: Innocenzo IV è  a Genova, dove si ferma per  qualche tempo, poi va a Milano.
    (HE) Estate: Bologna partecipa  alle lotte dei milanesi contro  Lodi, forse per volontà del  papa.
    (HE) Inizio ottobre: Innocenzo  IV è a Ferrara.
    (HE) 8 ottobre: Innocenzo IV è  a Bologna e vi si ferma due  settimane.
    (HE) Fine ottobre: Innocenzo  IV lascia Bologna per Perugia,  percorrendo la Romagna.
    (HE) Ottobre: il papa celebra  la cerimonia di consacrazione  dell’altare maggiore di  S.Francesco e per la ricostruzione di  S.Domenico.
    (HE) Su richiesta del papa  vengono scarcerati Boso da Dovara  e Marino d’Eboli.
    (HE) Ottobre: il papa chiede  la restituzione di Argelato e  Medicina, e del Frignano a  Modena, che ha chiesto a lui aiuto.
    (HE) La ragione del contrasto  con  il papa è probabilmente la  Romagna che il cardinale  Ubaldini vorrebbe ridurre a provincia  bolognese.
    (HE) 10 novembre: il papa  rinnova al cardinale Ottaviano  Ubaldini la nomina a legato per la  Lombardia e la Romagna.
    (HE) Dopo il 10 novembre (?):  il papa assegna all’arcivescovo  di Ravenna  il compito di  pacificare la diocesi e gli assegna  il permesso di annientare i  ghibellini, qualora divenisse  necessario. Ciò può creare contrasti  tra la politica dell’Ubaldini  e quella del papa.
    (HE) Il papa, cercando  appoggi, si rivolge a Venezia e non a  Bologna.
    (HE) Le pretese di Bologna su  Cervia vengono ignorate dal  papa.
    (HE) ? Riavvicinamento tra  papa e Bologna. I bolognesi però  nutrono diffidenza per le imprese  del cardinale Ubaldini in  Lombardia.
    (HE) (?) Corrado IV giunge in  Italia.
    (HE) Ottaviano Ubaldini  impiega tutte le sue forze per la  difesa di Parma contro il  Pallavicini, che è entrato in stretti  rapporti con Corrado IV.
    (HE) (?) Fine anno: il papa  proroga ad Ottaviano Ubaldini  l’ufficio di legato.
    (HE) I Roberti (guelfi  reggiani in esilio) si rivolgono a  Bologna per avere aiuto.
    (HE) Il partito ravennate in  esilio chiede aiuto a Bologna  per una riconciliazione invece  che al marchese d’Este, come è  stato suggerito.
    (HE) L’arcivescovo di Ravenna  Filippo opera in qualità di  incaricato del papa.
    (HE) E’ documentata una  discolpa per una mancata cavalcata.
    (HE) Esistono già gli statuti  dei corduanerii, società  indipendente dai calzolarii.
    (HE) ? Da adesso in poi i  giudici cercano di fare società  unendosi ai notai.
    (HE) Ora anche le comunità del  comitato con meno di 50  fumantes perdono il diritto elettorale  e vengono riunite in unità più  grandi di almeno 100 fumantes,  per le quali vengono eletti da  Bologna i podestà. Se la  disposizione viene seguita, le comunità  possono eleggere solo massarii  (tesorieri), i locali  suprastantes stratis et aquis ed i  saltuarii o guardie campestri.
    (HE) Il popolo progetta  un’altra riforma elettorale più ampia  di cui si realizza però solo  l’aumento degli electores a cinque  per quartiere.
    (HE) Da quest’anno le cause  per debiti di fiera vengono  seguite da una autorità particolare,  per cui viene anche costruito  un apposito padiglione sul campo  del mercato.
    (HE) Viene imposta una  collecta nel comitato bolognese e  imolese di 4.500 lire (6 sol. 2  dem. pro fumante).
    (HE) Collecta ai cives di 33  den. pro 100 lib. Estimi per  produrre 3000 lib.
    (HE) In un mese entrano nelle  casse del comune più di 6000  lire, mentre le uscite sono poco  di meno.
    (HE) Ottobuono Fieschi succede  all’Ubaldini nella carica di  arcidiacono. (Ottobuono è nipote  del papa).
    (HE) Ottaviano il giovane  (degli Ubaldini) è citato per la  prima volta come canonico di  S.Pietro.
    (HE) E’ documentato il  palatium maius del vescovo.
    (HE) Innocenzo IV, persente a  Bologna, può consacrare l’altare  maggiore di S.Francesco.
    (HE) Loderengo degli Andalò,  figlio di Andalò e zio di  Brancaleone, è podestà dei modenesi  Graisolfi.
    (HE) Agitazioni che causano la  morte di un anziano. Il podestà  decide di applicare pene  arbitrarie a chi assale funzionari  popolari e richiede alle  corporazioni di lasciare le attività  per essergli a fianco, affinchè la  pena sia eseguita.
    (HE) Alberto Caccianemici è  podestà a Todi.
    (G2) Massa Lombarda nasce in  località nota come Massa S.Paolo,  dove si stabiliscono, per  concessione del comune di Imola, un  centinaio di famiglie  marmirolesi, fuggite dal mantovano a  causa delle violenze di Ezzelino  da Romano. E’ a cinta quadrata  con lato di 450 metri.
    (W8) Un gruppo di famiglie di  Marmirolo, per rifugiarsi dalle  incursioni di Ezzelino da  Romano, chiede asilo al comune di  Imola. Si insediano nel luogo che  poi diventerà noto come Massa  Lombarda.
  • 1252
    (FI) Il comune emana leggi  severe sulle infrazioni commesse  da torri.
    (HB) Viene costruito il rosone  sulla facciata di S.Pietro.
    (IP) Vengono aggiornati i  confini tra quartieri. Alcune case  di porta Stiera passano a Porta  Piera. Il Quartirolo viene così  diviso in due parti.
    (SB) Il popolo romano chiede a  Bologna quale cittadino può  assumere la direzione del governo  della città: viene inviato  Brancaleone Andalò.
    (13) Il comune decide  (statuti) che il lavoro cavamenti aque  Reni fiat taliter quod ipsa  aqua Reni conducatur in foveas  civitatis et quod ipsa clusa Reni  debeat fieri de lapidibus.  Viene riportato il progetto ed il  preventivo dei quattro magistri  incaricati: la chiusa sarà lunga  55 pertiche e spessa 24 piedi,  per il costo di lire 8000.  Viene previsto inoltre lo scavo di  un canale per raccordarsi al  vecchio ramo, della lunghezza di  400 pertiche, per un costo di  lire 6000, più 720 per il  terreno. Infine si prevede di  condurre l’acqua dalla Canonica fino  al serraglio di Saragozza per  farla giungere nella fossa della  penultima cerchia, con un  percorso di 1130 pertiche per una  spesa di lire 7900 di scavo e  lire 2000 per i terreni. Altre  2000 lire sono preventivate per i  ponti necessari, per cui il  totale del preventivo è di lire  26620. Dato che  l’opera durerà  parecchi anni, gli statuti dei  prossimi anni dovranno riportare  questa rubrica fino al  compimento dell’opera.
    (HE) 18 gennaio: compare in un  documento per l’ultima volta  Antolino dall’Andito.
    (HE) Inizio anno: Ottaviano  Ubaldini si impegna a riunire le  forze della lega contro il  Pallavicini ed Ezzelino da Romano.
    (HE) 8 marzo: accordi militari  presi a Brescia dalla Lega.  Bologna ed altri comuni avanzano  riserve.
    (HE) Dopo 8 marzo: non si  riesce ad attuare quanto deciso a  Brescia.
    (HE) (?) Controlega stretta  dal Pallavicini e da Ezzelino da  Romano e dalla Marca Veronese  in nome di re Corrado IV.
    (HE) Parma viene minacciata  dalla controlega.
    (HE) I fuoriusciti piacentini  si asserragliano nel castello  di Rivergato sul Trebbia.
    (HE) 25 ottobre: malgrado la  presenza nelle vicinanze di  Ottaviano Ubaldini con 1500  cavalieri bolognesi e romagnoli,  capitola Rivergato sul Trebbia.  Ottaviano non interviene.
    (HE) Il papa richiama irritato  Ottaviano Ubaldini. I  bolognesi non seguono piu’ il legato  con lo stesso zelo di una volta.
    (HE) Bologna è carica di debiti  dovuti alla guerra in  lombardia ed in romagna.
    (HE) Da ora in poi i bolognesi  si disinteressano di quanto  avviene oltre Modena (quindi si  disinteressano anche di Reggio).
    (HE) Estate: con l’intervento  di Bologna si conclude un patto  tra il partito interno e  quello esterno di Reggio, il che  implica, come a Modena, l’elezione  di 12 anziani. Bologna si  impegna a scarcerare i prigionieri  reggiani.
    (HE) Inizio anno: con la  mediazione dell’arcivescovo di  Ravenna Filippo si giunge ad una  riconciliazione a Bagnacavallo tra  il conte guelfo Azzo ed il  fuoriscito conte ghibellino  Ruggero, signore di Ravenna.
    (HE) 5 marzo: pace a Ravenna  grazie all’arcivescovo Filippo.  I guelfi tornano in città.  Filippo assume il governo di Ravenna  al posto del conte Ruggero.  Filippo sembra avvicinarsi al  piano di Ottaviano Ubaldini e dei  bolognesi, piuttosto che del  papa.
    (HE) Dopo 5 marzo: Alberto  Caccianemici riceve un cospicuo  risarcimento per i danni del  1249.
    (HE) Viene nominato podestà di  Cervia un sostenitore del papa.
    (HE) A Forlì vengono scacciati  i guelfi.
    (HE) Statuti dei Salaroli che  tengono presso il Po a Dugliolo  un loro rappresentante.
    (HE) Statuti dei mercanti di  pesce, che esportano fino in  Toscana.
    (HE) Frammenti degli statuti  dei Pellicciai Veteres e Novi:  essi comprano le pelli dai  mercatores, le fanno lavorare ai  laboratores a cui fissano i prezzi  e le vendono all’ingrosso e al  minuto.
    (HE) Viene rifiutato ai podestà  del comitato il compenso in  cereali per l’anno prossimo.
    (HE) Si decide la costruzione  di un nuovo canale dalla chiusa  di Reno a Porta Saragozza. I  canonici di S.Maria di Reno  protestano presso il papa.
    (HE) Documenti di rappresaglia  contro Faenza.
    (HE) Sono noti gli appalti di  riscossione per la bilancia  grande del comune.
    (HE) Quest’anno è documentata  la cessione  a imprenditori  privati della gestione della  dogana.
    (HE) Documento che accenna  alla Corte dei Galluzzi.
    (HE) Viene costruito da mastro  Alberto la facciata della  cattedrale, con il grande rosone.  Di questo periodo è pure il  campanile. Alberto è tenuto in grande  conto dal comune, che lo  interpella per ogni opera  ingegneristica che vi è da fare.
    (HE) Inviati del popolo romano  chiedono a Bologna una persona  adatta a reggere il governo.  Bologna indica Brancaleone degli  Andalò. In agosto accetta, ma  vuole in cambio la nomina a  senatore per tre anni (a Roma) e  pretende ostaggi da entrambi i  partiti aristocratici romani.
    (HE) Loderingo degli Andalò è  podestà dei ghibellini di Siena.
    (HE) Castellano, fratello di  Loderingo, è podestà dei  ghibellini in esilio di Rimini.
    (HE) Il cardinale Ubaldini si  ritira dalla scena politica  dell’Italia settentrionale.
    (HE) Alberto Caccianemici è  podestà a Milano.
    (VI) Muore Baruffaldino de’  Geremei, e con lui si estingue la  famiglia.
    (G8) Nella rubrica 93 degli  Statuti viene decretata la  distruzione degli estimi del 1250.
    (W6) Statuto degli scolari  legisti di Bologna, redatto da  Aprile arcidiacono di Salamanca  per gli  Ultramontani e dal  romano Pietro Colonna per i  citramontani nella chiesa di S.  Domenico, sede dell’università stessa.
    (W6) Rolando da Parma assiste  all’autopsia di un giovane  morto per una sassata al capo,  senza apparenti cause, essendo la  morte sopravvenuta il giorno  dopo l’incidente. L’autopsia  rivela un forte ematoma cranico.
    (TO) Laigone di Gandolfo da  Gesso riveste la carica di  capitano del popolo a Forlì, malgrado  sia pretore.
  • 1253
    (HB) Pietro Asinelli viene  espulso per avere liberato alcuni  prigionieri catturati assieme a  Re Enzo.
    (HB) Colpevole di avere ucciso  un nipote gettandolo in un  pozzo, un tale è stato giustiziato  rotolandolo in  una botte irta  di chiodi fino al luogo del  supplizio (decapitazione).
    (HB) E’ canonizzato il martire  S.Pietro di Verona (celebrato  specie dai domenicani).
    (16) Vi sono gli statuti  dell’ars piscatoria, formata dai  venditori di pesce. L’arte  dovrebbe però essere esistente da  parecchio tempo.
    (HE) Gli estimi modenesi si  estendono fino a Ravarino,  Nonantola, Gaggio, Panzano, S.Cesario  e Bazzano.
    (HE) Per estinguere i debiti  di guerra si decide di sottrarre  ai podestà del contado il loro  compenso annuo, normalmente  pagato in grano. Si pagano così  9000 corbe di frumento ad alcuni  creditori e 4000 lire bolognesi  ad altri.
    (HE) Ritarda l’esecuzione  degli accordi di Reggio a causa del  disinteresse di Bologna e per  l’autorità del Pallavicini.
    (HE) Inizio anno: il  Pallavicini diventa vicario generale di  Corrado IV per tutta la  Lombardia.
    (HE) I guelfi parmensi sono  costretti a concludere un accordo  con il Pallavicini e a fare  rientrare i fuoriusciti. A capo  del governo di Parma va Ghiberto  di Gente, abbastanza vicino ai  sostenitori di Corrado IV.
    (HE) Il papa inizialmente si  lascia ingannare in merito alle  tendenze ghibelline di Ghiberto  di Gente.
    (HE) Di fatto a Parma nasce  una signoria.
    (HE) Brancaleone degli Andalò è  senatore a Roma (ed è anche  amico del Pallavicini).
    (HE) Ottobre: Ghiberto di  Gente riappacifica Reggio con  l’intento di estendervi il proprio  potere. (Cosa che riesce).
    (HE) La politica di Bologna in  Romagna è tranquilla: aspetta  che siano i romagnoli a chiedere  aiuto per avere la pace. Non  ci sono altre città che possano  competere con Bologna per il  dominio della Romagna.
    (HE) Luglio: va in crisi la  riconciliazione di Bagnacavallo:  i guelfi chiedono aiuto ai  Manfredi di Faenza contro i nemici  comuni.
    (HE) 11 luglio: Bologna  ottiene finalmente metà del ricavato  delle imposte ravennati sul  sale. I due comuni si accordano nel  trattare i cittadini  dell’altro come propri, per quanto  riguarda il dazio. Inoltre Bologna  si fa garante della pace in  Ravenna (anche con l’invio di  truppe e aiuti per le fortificazioni  portuali, etc.).
    (HE) 30 luglio: Venezia invia  un incaricato per respingere  una sentenza arbitrale  dell’Arcivescovo di Ravenna (Filippo ?)  sui diritti su Cervia conferiti  a Tommaso da Fogliano.
    (HE) Viene chiamato podestà il  genovese Pietro Grillo.
    (HE) 11 marzo: Pietro Grillo è  documentato ancora in carica.
    (HE) Inizio primavera: muore  Pietro Grillo.
    (HE) Negli accordi con Ravenna  è previsto l’attacco a Cervia  già per quest’anno. Ma bisognerà  aspettare.
    (HE) Statuti di qui faciunt  coltellos, che dipendono dalla più  grande società dei Fabbri.
    (HE) Statuti dei fabri de  ferris grossis, che dipendono dalla  più grande società dei Fabbri.
    (HE) Matricola della societas  armorum dei ‘Castelli’, per il  quartiere di Porta S.Procolo.
    (HE) Vengono aggiunti iudices  alla familia potestatis con il  compito di occuparsi di  giurisdizione penale.
    (HE) Metà dei componenti della  commissione di 16 uomini (la  terza) che deve esaminare  l’operato del massarius deve essere  scelta tra mercatores e  campsores.
    (HE) Già da quest’anno il  guardasigilli è eletto come gli altri  officiales comunis.
    (HE) Una riunione della  societas dei Quartieri di Porta  S.Procolo si tiene nelle scole di  Odofredo, il cui fratello Onesto  fa parte di tale societas.
    (HE) L’accordo con Ravenna  viene stipulato anche con l’aiuto  di Odofredo.
    (HE) Imprese a Roma di  Brancaleone degli Andalò, che si  inimica il papa Innocenzo IV e  l’aristocrazia locale, non  nascondendo egli la sua ghibellinità.
    (G8) Nella rubrica 93 degli  Statuti viene decretata la  distruzione degli estimi del 1250.
    (W6) Il papa Innocenzo IV  conferma gli statuti dello Studio.
  • 1254
    (HB) Durante la costruzione di  S.Francesco, crollano alcune  volte, causando morti. La  costruzione non viene però sospesa.
    (HB) Lungo assedio a Cervia,  che cede.
    (SB) Fine quinta crociata.
    (C1) Domnisia, badessa di  S.Ilario di Alfiano (Fiesole) dona  il monastero di S.Gregorio agli  agostiniani di Martirano.
    (D2) Bolla del papa Innocenzo  IV che conferma la tendenza del  concilio del 1215 : Malitia  huius temporis.
    (HE) Disaccordo tra i due  podestà bolognesi di Modena che  rassegnano le dimissioni. Gli  anziani di Bologna nominano i  successori.
    (HE) Fine anno: Modena  sollecita la sentenza affidata già dal  1249 a Parma sulle sorti del  Frignano.
    (HE) Podestà, anzi signore, di  Parma è Ghiberto di Gente, non  bene disposto verso Bologna.
    (HE) Il consilium parvum  populi decide di sottrarre anche per  quest’anno il compenso ai  podestà del contado. Non si sa se  però tale disposizione sia stata  eseguita.
    (HE) Settembre: ci si appresta  all’attacco a Cervia. Vengono  reclutati per l’assedio 4000  uomini del contado. Le zone di  pianura forniscono i carri,  quelle di montagna i muli. Rinforzi  sono forniti da Ravenna,  Cesena, Imola e dal Frignano.
    (HE) Primi di ottobre: inizia  l’assedio di Cervia. Ne viene  bloccato il porto. Il podestà è al  seguito dell’esercito che ha  effettuato due accampamenti.
    (HE) 1 novembre: cade il  castello di Cervia. La resa è  incondizionata.
    (HE) Fine anno: Cervia non  viene restituita a Ravenna, come  promesso in primavera. Bologna  concede la libera vendita del  sale, in cambio di una imposta.  Veneziani che hanno partecipato  alla difesa di Cervia sono  lasciati partire (eccetto quanti  Cervia trattiene per il riscatto  degli ostaggi).
    (HE) Estate: Imola offre  l’occasione per un intervento. I  guelfi Brizzi hanno scacciato i  ghibellini Mendoli, ma il popolo  si ribella e chiede aiuto a  Bologna. Bologna fa tornare i  Mendoli, impone Bertolo de’  Balugani bolognese come capitano del  popolo ed impone la nomina degli  anziani. Viene imposto anche  un presidio armato.
    (HE) Rizzardo da Villa è podestà  a Forlì. Forse i ghibellini non  hanno piu’ il potere.
    (HE) Accordi tra corduanerii e  calzolarii de vacha e  callegarii.
    (HE) Statuti dei cartolarii.
    (HE) Mercanti fiorentini  risultano creditori nel comune di  Bologna.
    (HE) Elenchi di ordini di  pagamento da cui risulta come il  massarius agisca solo su  disposizione delle autorità comunali.
    (HE) Risulta conclusa la  costruzione del nuovo canale.
    (HE) Viene eliminato  completamente il passagium con Firenze.
    (HE) Bologna implementa gli  accordi con Firenze designando  arbitri per le rappresaglie.
    (HE) Collecta a nobiles ed  exempti di 9 den. pro 100 lib.  estimi.
    (HE) Quest’anno Odofredo è  ambasciatore prima a Roma e poi a  Modena.
    (HE) Ottaviano Ubaldini  favorisce gli Andalò, a capo dei quali  c’è Brancaleone. Un documento  di quest’anno indica che un  Ubaldini è nell’ambiente del  senatore Brancaleone.
    (HE) Imprese a Roma di  Brancaleone degli Andalò, che si  inimica il papa Innocenzo IV e  l’aristocrazia locale, non  nascondendo egli la sua ghibellinità.
    (HE) Giacomo Boncambio con 100  cavalieri prende parte alla  campagna di Puglia.
    (HE) I ghibellini vengono  scacciati da Imola, e causano  disordini che vengono comunque  subito soffocati. Ciò comunque genera  la nomina di un capitano del  popolo e la creazione di un  consilium populi.
    (HE) Disposizioni per Imola  secondo cui i podestà vengono  chiamati annualmente da Bologna.  Tali podestà si appoggiano alle  organizzazioni popolari per  fronteggiare i due partiti magnatizi  imolesi.
    (HE) Alberto Caccianemici è  podestà a Mantova.
    (W3) Il frate Andrea, “maestro  de la ghiexia” si frattura le  gambe a causa di un crollo  delle volte dell’abside di S.  Francesco, in costruzione.
    (SG) Privilegio reale (fuero  real) di Alfonso X il Dotto per  la libera circolazione dei  pellegrini.
    (TO) Ambasceria al papa  Innocenzo IV alla quale partecipa  almeno un Asinelli.
    (TO) Tommasino Ramponi, già  podestà di Medicina, è tra gli  arbitri bolognesi recatisi a  stabilire la pace con i fiorentini e  la libertà di commercio tra i due  territori.
  • 1255
    (HB) Ugolino Lambertini ha  ucciso la propria moglie.
    (72) Istituzione del Capitano  del Popolo.
    (92) ? Vengono scritti gli  statuti dell’arte della lana.
    (A2) Statuti delle società  delle armi (inglobano statuti degli  anni precedenti): si dice come  si devono armare i soci. Essi  debbono avere (senza  distinzione di fanti o di cavalieri) çubam  vel guayferiam (giubbone  imbottito o maglia ad anelli). La  società dei Lombardi aggiunge vel  lameriam. Pure appare una  coppia di correzioni in tale senso  per la società dell’aquila.
    (F6) Ventura di Zanello e la  moglie Isabella di  Montecavalloro donano i loro beni in  Montecavalloro e vengono definiti  conversis Hospitali predicti.
    (F6) 10 aprile: documento con  cui il rettore Michele,  canonico di Reno, (rettore di S.Biagio  di Casagliola), assieme ai  conversi di Casagliola, concede ad  Alberto, prete e canonico di  Reno l’usufrutto di un  castagneto nella curia di Castelnuovo,  in località Agiola.
    (HE) Il cardinale Ottaviano  Ubaldini ottiene per Pietramala e  Cavrenno la limitazione dei  loro servizi verso Bologna alla  sola boateria ed al servizio  militare.
    (HE) Rolandino Passeggeri  scrive il suo capolavoro: “Summa  artis Notariae”.
    (HE) Bologna cerca di impedire  la sentenza di Parma per il  Frignano minacciando Modena  pretendendo la demolizione di tutte  le rocche alla destra del  Panaro.
    (HE) 20 agosto: la sentenza di  Parma è favorevole a Modena: il  Frignano deve tornare a Modena  entro un mese.
    (HE) Bologna non accetta la  sentenza di Parma e tiene i  cattani del Frignano sotto  controllo. Modena non è in grado di  ottenere ciò che le spetta.
    (HE) Cade a Reggio l’influenza  di Ghiberto di Gente. A podestà  di Reggio è eletto un  ghibellino della famiglia dei Sessi.
    (HE) In questo periodo Bologna  non si ingerisce degli affari  di Reggio, e ricorre per le  controversie ad arbitri.
    (HE) Novembre: arbitro  bolognese documentato per Reggio.
    (HE) Novembre: arbitro  bolognese documentato per Reggio.
    (HE) 1 gennaio: Bologna compra  da Tommaso da Fogliano (che  deve essere stato allontanato dai  veneziani) i diritti sul  castello di Cervia e si appresta a  farli valere. Tommaso è già ora  conte di Romagna, essendo già  morto Rainaldo da Suppino.
    (HE) Bertolo de’ Balugani  assume la carica di podestà di  Imola.
    (HE) Aprile: Bertolo de’  Balugani ottiene la pacificazione  tra i due partiti di Imola. A  Imola è presente un presidio armato  bolognese.
    (HE) (?) fine anno: il conte  Ruggero da Bagnacavallo caccia  dalla città il conte Azzo ed i  guelfi.
    (HE) Fine anno: a Faenza i  ghibellini Accarisi scacciano i  Manfredi e si impossessano del  potere.
    (HE) Rizzardo da Villa è podestà  a Bologna.
    (HE) (?) Da ora nasce il  termine magnati, indicante gli  appartenenti ai ceti superiori, non  facenti parte delle  organizzazioni del popolo. Talvolta  erroneamente il termine magnati viene  confuso con milites.
    (HE) Matricola della societas  armorum delle ‘Traverse di  Barberia’ per il quartiere di  S.Procolo.
    (HE) Mercanti fiorentini  risultano creditori nel comune di  Bologna.
    (HE) Da adesso in poi vengono  sottoposti all’approvazione  delle massime autorità gli statuti  delle società, compresi i  mercatores ed i campsores, con  cadenza annuale.
    (HE) Gli aristocratici perdono  ogni potere legislativo. Sorge  un nuovo consilium populi.
    (HE) 8 giugno: documentato il  consilium populi. Si nomina un  capitaneus populi forestiero  per la direzione del nuovo  consiglio. Il primo si chiama  Jordanus de Lucino, già eletto in  marzo. Il capitano del popolo, come  il podestà, ha una propria  familia con uno o due iudices o  vicarii, uno o due milites, notai  ed altre persone. Come il podestà  egli alla fine del mandato  deve sottostare ai syndici.
    (HE) Il compenso del capitano  del popolo è di 1000 lire.
    (HE) Il capitano del popolo  non ha poteri militari mentre ha  potere giurisdizionale anche  sui non popolari.
    (HE) Elenchi di ordini di  pagamento da cui risulta come il  massarius agisca solo su  disposizione delle autorità comunali.
    (HE) Sono documentati 3  ministrales dei nuntii in Tesoreria,  Precepta massario.
    (HE) Si esegue un nuovo  sigillo da parte di un maestro  cremonese.
    (HE) Si forma una commissione  per vagliare le corrette forme  di rappresaglia, implementando  gli accordi precedenti con  Ferrara.
    (HE) Bologna implementa gli  accordi con Imola designando  arbitri per le rappresaglie.
    (HE) Bologna implementa gli  accordi con Forlì designando  arbitri per le rappresaglie.
    (HE) E’ documentata l’attività  di Odofredo come consigliere  presso le autorità cittadine.
    (HE) E’ documentata la  costruzione della lobia palatii medii  e la riparazione della campana  populi. Tale edificio, in  posizione intermedia tra il palazzo  vecchio e quello nuovo, si è  reso necessario per il consilium  populi.
    (HE) Autunno: il senatore  Brancaleone degli Andalò è deposto  dai nobili di Roma e dai  cardinali a loro vicini e viene  catturato assieme alla sua familia. Si  salva grazie agli ostaggi.  Malgrado il nuovo papa parteggi  per l’aristocrazia romana,  Bologna interviene a favore di  Brancaleone. (Poco prima era  intervenuta contro Siena nell’interesse  di Loderingo). Il papa è  Alessandro IV
    (HE) Novembre: Alessandro IV  proclama l’interdetto di  Bologna, avendo forse avuto risposta  negativa per la liberazione  degli ostaggi (per Brancaleone).
    (HE) 8 dicembre: monaci si  recano dal papa per conto di  Bologna.
    (HE) Alberto Caccianemici è  podestà a Modena.
    (VI) Si crea il capitano del  popolo: come il podestà  sovraintende alla società dei nobili, così  il capitano del popolo  sovraintende alla società del popolo.
    (AG) I bolognesi fanno  ritardare la sentenza dei parmensi sul  Frignano dal 16 giugno al 20  agosto.
    (W3) (?) Di questo periodo (non prima del 1250) è il sepolcro di  Accursio e del figlio  Francesco nei pressi della chiesa di S.  Francesco.
    (CA) Giuramento di collettori  di tasse per Bologna che si  impegnano a tassare le ville di  Carpineta, Camugnano e Vimignano,  secondo le quote pagate quando  si trovavano sotto il castello  di Vigo.
  • 1256
    (FI) Liber Paradisus:  liberazione dei servi della gleba.
    (FI) In quest’epoca vengono  costruite altre 36 torri.
    (HB) Gli inviati di romagna  giurano in Piazza Maggiore, sopra  al carroccio, di obbedire a  Bologna. Bologna sceglie anche i  podestà da inviare.
    (HB) I frati del “sacco” si  sono stabiliti fuori porta  S.Mamolo.
    (HB) A causa di una carestia  in toscana, i contadini di Lucca  si sono trasferiti nel  territorio bolognese.
    (HB) I bolognesi hanno venduto  (8 soldi la corba) grano ai  fiorentini.
    (HB) Crociata contro Ezzelino  da Romano, tiranno di Padova e  di altre città.
    (HB) Viene costruita la  Ringhiera (?) del palazzo del comune.
    (FB) Si riconosce il carattere  urbano a tutta l’area comresa  entro la circla.
    (S6) Sotto i podestà  Bonaccursio di Soresina e Manfredo  Grattacelli, Bologna, “que semper pro  libertate pugnavit”, in nome  della SS. Trinità, libera oltre  5800 servi, già soggetti a 403  padroni, pagando lire 10 per ogni  adulto e lire 8 per ogni  minore di 14 anni (parificando  maschi e femmine).
    (SB) Instaurazione del  Capitano del Popolo, forestiero  anch’egli, come il potestà.
    (SB) Liberazione dei servi  della gleba.
    (SB) Da ora iniziano le leggi  antimagnatizie, che vieteranno  ai magnati di portare armi, di  conseguire l’anzianato, che ne  determineranno l’espulsione  dalle società, etc.
    (SB) 26 giugno. Essendo  capitano del popolo Bonaccorso da  Soresina, gli anziani, i  ministrali delle arti e delle armi, i  consoli del cambio e dei  mercanti, i consigli minore e maggiore  decretano la liberazione di  tutti i servi che sarebbero stati  acquistati dal comune, che ne  avrebbe in seguito fissato il  prezzo.
    (62) Basandosi sul modello  veronese, si impostano i precetti  dell’ars lane gentilis, di cui  vengono approvati quest’anno  gli statuti. Agli immigrati gli  statuti del comune riconoscono  lo stato di cives, con  l’esenzione dei servizi pubblici,  escluso l’esercito. I dati su somme  concesse, debiti e debitori,  fideiussioni vengono registrati  per legge in due libri, uno  presso la sacristia Sancti Petri  l’altro presso la capsa comunis.  Gli iscarii, ufficiali di  polizia, hanno l’obbligo di vigilare  su questi denari e di segnalare  al podestà ed ai due  procuratori le anomalie.
    (62) L’arte della lana è  l’unica i cui ministrali si chiamano  gastaldi, termine di chiara  origine veronese.
    (92) Il Consiglio del popolo  legge ed approva gli statuti  dell’arte della lana.
    (92) Nella completio agli  statuti, i produttori di panni lana  vengono definiti dal notaio  Ambrogio come appartenenti alla  ars drapperia.
    (HE) Quest’anno a Modena c’è un  solo podestà.
    (HE) 6 gennaio: Bologna decide  di intervenire anche con la  forza per la questione di Faenza  e Bagnacavallo.
    (HE) Gennaio: i due partiti di  Bagnacavallo si sottomettono  immediatamente. Viene chiamato  come arbitro il capitano del  popolo di Bologna, Bonaccorso da  Soresina.
    (HE) 28 febbraio: giunge da  Faenza la preghiera di salvare la  città dalla rovina. I mittenti  sono: Nicola Bazallieri, podestà  di Imola, bolognese, Guglielmo  Gosio, podestà degli Accarisi  in carica a Faenza, bolognese, e  Rainerio de Liazari,  capitaneus populi di Faenza, pure egli  bolognese.
    (HE) Marzo: nuove lotte a  Faenza: prevalgono questa volta i  Manfredi.
    (HE) Inizio aprile:  conciliazione a Faenza (con l’intervento  anche del marchese d’Este).  Viene chiamato come arbitro il  capitano del popolo di Bologna,  Bonaccorso da Soresina.
    (HE) 6 aprile: Rogerius  Guerra, conte di Tuscia, podestà di  Faenza, si impegna con Bonaccorso  da Soresina nella contesa tra  i Manfredi e gli Accarisi esuli  ed il loro ex podestà,  Guglielmo Gosio.
    (HE) Bonaccorso da Soresina fa  spianare il fossato di Faenza,  allontana il podestà faentino  ed assume egli stesso il  comando, se pure per breve tempo.
    (HE) 24 maggio: Bonaccorso  nomina il parente Corrado da  Soresina podestà di Faenza.  Oggi  giura fedeltà ai bolognesi sul  carroccio.
    (HE) Maggio: Guglielmo Gosio  riceve un risarcimento.
    (HE) 24 maggio: il podestà di  Forlì, che è anche podestà di  Forlimpopoli, giura sul carroccio  fedeltà a Bologna.
    (HE) 10 settembre: vengono  emanate le disposizioni per Forlì  (e forse anche per  Forlimpopoli). Forlì conserva il diritto di  eleggere il podestà, che però deve  essere bolognese. Forlì deve  accettare la moneta bolognese;  lasciare transitare liberamente i  mercanti bolognesi; fornire  aiuti militari a Bologna; non  intrapprendere guerre senza il  consenso di Bologna.
    (HE) (?) Brancaleone degli  Andalò viene coinvolto in un aspro  conflitto con la nobiltà romana  e la curia papale. Bologna  interviene in suo aiuto. Per la  prima volta protegge un esponente  di una famiglia importante …
    (HE) (?) In A.S.B., libro  delle Accusationes (Podestà) sono  documentate condanne a  ministrales per omessa denuncia.
    (HE) Esistono già gli statuti  dei calzolarii de vacha che  dipendono dai calzolai.
    (HE) (?) Gli statuti della  calzolaria vetus non sono  approvati dai magistrati del popolo.
    (HE) Dagli Estimi,  Extimationum diminutionem di Galliera si  apprendono notizie sui mercanti  di pesce e sulle loro  esportazioni (fino in Toscana).
    (HE) Esistono da tempo gli  statuti dei drappieri, che si  occupano del commercio locale della  stoffa.
    (HE) (?) Da questi anni in poi  si tende ad escludere le  famiglie aristocratiche dalle  societates.
    (HE) Albertus Principi è consul  mercatorum.
    (HE) (?) Corbellana Principi  ha due schiavi (Liber  Paradisus).
    (HE) (?) Si accentua il  distacco tra giudici e popolo.
    (HE) Abolizione della servitù.  Per manentes, ascripticii e  arimanni basta proibire la  contrazione di tali rapporti, mentre è  necessario riscattare la libertà  di servi e homines maxenate  (pagando 10 lire per i naggiori  di 14 anni, e 8 per gli altri).  I servi liberati devono restituire all’ex padrone il peculium  (i beni personali riconosciuti)  e vengono aggiunti alle liste  degli estimi. Forse per loro  sono costituite le potesterie de  sacco (sotto la guida di cives  bolognesi).
    (HE) Secondo la cronaca  Villola, arrivano a Bologna i frati  de sacchi.
    (HE) Il numero degli anziani  da 12 sale a 17, 8 pro armis e 9  pro artibus. Viene regolata  l’elezione all’interno delle  società e la loro carica passa da 3  a 2 mesi. Anche i ministrales  vengono uniformati e non possono  essere più di 8. Rimangono in  carica circa 6 mesi. Infine  nella commissione degli statuterii  populi c’è un rappresentante per  ogni societas ed altri otto  pro cambio et mercadandia.
    (HE) 26 giugno: documentato il  consilium populi.
    (HE) Si dispone che ogni  societas designi due consiliarii per  il consilium populi scelti ad  brevia nel corpus di ogni  singola associazione. Durano in  carica 6 mesi. I grandi mercanti  inviano 25 membri. I banchieri  altrettanto. Il consilium populi  assume il potere legislativo  del comune. Il consilium speciale  et generale non viene abolito  ma si limita a ratificare le  decisioni del consilium populi.
    (HE) Primi mesi: è ancora il  carica il capitano del popolo  Jordanus de Lucino.
    (HE) E’ proprio il capitaneus  populi che dà cattiva prova di sè  in seguito a disordini e la  carica verrà temporaneamente  soppressa. Il capitano quest’anno è  Bonacursus de Surisina.
    (HE) (?) Il consilium comunis  conferma formalmente le  reformationes del consilium populi.
    (HE) I popolari sono  costituiti dalle 20 societates armorum  più le società dei Toschi,  Lombardi e Stella.  Ora vi sono anche  i beccarii, elevati al rango di  societas armorum. Ora uno dei  nove anciani pro artibus è  sempre eletto tra i beccarii. Poi vi  sono le 19 corporazioni, con  la societas maior dei fabri  unica a rappresentare l’industria  dei metalli e con i lanaioli  completamente assenti.
    (HE) Mercatores e campsores,  pur mantenendo la predominanza,  sono in declino. Infatti  aumenta il numero degli anciani,  mentre rimane invariato il numero  dei consoli di mercatores e  campsores.
    (HE) E’ documentata una torre  ed un posto di guardia a  Galliera.
    (HE) (?) Accordi reciproci di  esenzione di passagium con Forlì  e Faenza.
    (HE) Si cerca di imporre la  moneta bolognese, che già era  entrata a Imola, in tutta la  Romagna.
    (HE) Viene imposta una  collecta nel comitato bolognese e  imolese.
    (HE) Viene trascritto nel  Registro Nuovo il privilegio  teodosiano.
    (HE) Viene costruita la  ringhiera sul lato sud del palazzo  comunale.
    (HE) (?) vengono aggiunti a  nord del palazzo comunale la  massaria e le prigioni.
    (HE) E’ documentata la  costruzione del palatium capitanei,  presso la massaria.
    (HE) Brancaleone degli Andalò è  ricchissimo: ha 92 servi.
    (HE) Primavera: Bologna viene  prosciolta (forse)  dall’interdetto papale dopo la liberazione  di Brancaleone e degli ostaggi  in mano ai bolognesi. Il  rilascio di Brancaleone avviene prima  del 25 settembre. In aprile ci  sono agitazioni a Roma: forse  viene liberato Brancaleone in  quel momento.
    (HE) Maggio: crociata contro  Ezzelino, a cui partecipa anche  Bologna, che quindi dovrebbe  essere già fuori dell’interdetto.
    (HE) Si rifà vivo Giovanni da  Vicenza, che predica la crociata  contro Ezzelino.
    (HE) Dopo la presa di Padova,  Giovanni porta da Bologna fanti  e cavalieri per la crociata,  preparando l’attacco a Vicenza  (inizio estate ?).
    (HE) Inizio agosto: la  spedizione fallisce per colpa dei  bolognesi che si ritirano su Padova  e ritornano indietro.
    (HE) Fine agosto: forse i  bolognesi partecipano alla difesa  di Padova. In questo periodo  avviene la liberazione dei servi,  e la conseguente inimicizia tra  magnati e popolo.
    (HE) Primavera: Banaccorso da  Soresina  ottiene  brillantemente la resa delle città romagnole.
    (HE) Bonaccorso da Soresina,  che appoggia i Geremei, viene  rieletto podestà in modo illegale.  (Agosto ?).
    (HE) Scontri tra i due  principali partiti, che causa la  spaccatura del popolo. I beccai  energicamente ristabiliscono  l’ordine. (Metà agosto).
    (HE) Una commissione di 42  sapientes scelti nelle societates  effettua la riorganizzazione  del popolo, chiudendo ai magnati.  Il capitano del popolo viene  però abolito, in seguito alla  cattiva esperienza avuta con il  Soresina.
    (W1) 26 giugno: il comune  decide la liberazione di tutti i  servi di cui si pagherebbe il  riscatto agli antichi padroni.  5855 servi appartenenti a 379  proprietari vengono riscattati a 8  lire per i minori di 14 anni  (2768 in tutto) e a 10 lire per i  maggiori (2987).
    (TO) 8 maggio: Alberghetto di  Ugo Alberici giudice interviene  alla firma del compromesso fra  Bologna e Faenza.
    (TO) Laigone, figlio di  Ugolino da Gesso, è tra gli anziani.
  • 1257
    (AF) Sarebbe stata abbattuta  la Porta Galeria assieme ad  altre quattro della cerchia dei  Torresotti (tra cui porta S.Felice  e porta Barbaria).
    (FI) La città vecchia si unisce  alla nuova.
    (FI) Viene costruita la torre  de’Galluzzi, in corte Galluzzi.  I Galluzzi sono Geremei.
    (FI) La famiglia Lambertini è  documentata con 153 servi.
    (HB) Per decreto del comune e  con denaro pubblico, è avvenuta  la liberazione di tutti gli  schiavi e schiave di Bologna. 10  lire per i maggiori di 14 anni,  8 lire per i minori. Costoro  sono molte migliaia di ambo i  sessi. Tutto è scritto negli  archivi di Bologna.
    (HB) Rappresaglia di Bologna  contro Cunio che non lasciava  passare il grano per Bologna.
    (HB) E’ molto famoso il  giurista Accursio.
    (HB) Sono stati distrutti i  serragli della città antica di  porta Stiera, di Barberia, di  Stra’ Maggiore, S.Stefano e del  borgo di Galliera.
    (ST) E’ documentato il ponte  di S.Ruffillo.
    (SB) Prosegue il processo di  liberazione dei servi.
    (SB) Il 3 giugno il Consiglio  decreta che tutti coloro che  abitano in città e nel territorio  devono essere ritenuti liberi,  vietando a laici e ad  ecclesiastici di rivendicare alcuno come  proprio servo. Pene  particolarmente severe agli enti e le  persone ecclesiastiche.
    (SB) Vengono così riscattati  5855 servi, appartenenti a 379  proprietari: vi sono 2768 minori  di 14 anni, riscattati a lire 8  l’uno e 3087 maggiori di 14  anni, riscattati a lire 10 l’uno.  L’operazione costa così 53.014  lire, da pagare in 3 rate  annuali entro il 1259.
    (SB) Il potestà, per mantenere  sè ed il suo seguito (almeno 25  persone) guadagna 300 lire al  mese.
    (SB) Un muratore gudagna una  lira lavorando 5 giorni d’estate  o 7 giorni d’inverno.
    (SB) Viene ordinato ai rustici  che si sono trasferiti in città  negli ultimi 5 anni di  ritornare nel contado, iscrivendosi  nelle liste dei fumanti.
    (E6) Nasce lo studio della  Sorbona (R. Sorbon).
    (HE) E’ podestà Bonaccorso da  Soresina.
    (HE) 17 febbraio: solo oggi  Bonaccorso da Soresina emette la  sentenza per Faenza. Faenza  rimane città aperta e sottomessa a  Bologna. Deve accettare podestà  o, se richiesti, capitani del  popolo nominati da Bologna.  Viene compresa nel territorio  doganale di Bologna e si obbliga a  prestazioni militari. Accetta  inoltre la moneta bolognese.
    (HE) 6 marzo: sentenza per  Bagnacavallo sostanzialmente  uguale a quella emessa per Faenza.
    (HE) In A.S.B., libro delle  Accusationes (Podestà), si  documentano accusationes dei  ministrales per delitti avvenuti nella  loro capella.
    (HE) Esistono già da tempo gli  statuti dei cunzatores.
    (HE) Esistono da tempo gli  statuti dei beccarii.
    (HE) Statuti dei mercanti di  lana bisella che accolgono anche  i fabbricanti.
    (HE) Albertus Principi è fa  parte della commissione degli  statutari del popolo.
    (HE) Il capitano del popolo  Gregorius Frigidus è presente nei  documenti per tutto l’anno.
    (HE) Si crea la figura del  syndicus, con un ulteriore  funzione di controllo sugli officiales  comunis (portando ad un  declino della figura di inquisitor  rationis). Quest’anno ne viene  nominato uno per controllare  tutti gli officiales.
    (HE) Viene creato il Registro  Nuovo in cui i documenti sono  classificati per oggetto.
    (HE) Finalmente il comune  prende possesso del ponte sul Reno.
    (HE) (?) Accordi reciproci di  esenzione di passagium con Forlì  e Faenza.
    (HE) Odofredo viene scelto  come arbitro per le rappresaglie  tra Bologna e Ravenna.
    (HE) Vengono demoliti 5  serragli.
    (HE) Autunno: una commissione  di 24 persone prende ulteriori  provvedimenti e si appresta a  mettere la legislazione in mano  al popolo (operazione che dura  3 anni).
    (HE) Lambertazzi e Geremei  partecipano ai dissidi di Faenza  tra Manfredi e Accarisi. Viene  tentata una pace imponendo  matrimoni incrociati (esiste a tal  riguardo una sentenza  riguardante gli Arienti e loro  avversari).
    (HE) I 24 sapientes  disapprovano lo spirito da Crociata della  spedizione contro Ezzelino e  fanno dipendere per l’avvenire  qualsiasi decisione di guerra  alla maggioranza delle  societates.
    (HE) I Lambertazzi guadagnano  il favore del popolo e ne  approfitta Brancaleone degli Andalò  che ridiventa senatore del  popolo romano.
    (HE) 19 ottobre: Brancaleone  degli Andalò impegna in  Campidoglio il mantovano Alberto Greco  (eletto podestà di Bologna per  l’anno prossimo) a favorire gli  interessi della sua famiglie e  della sua parte in Bologna.
    (HE) Brancaleone riprende la  sua politica antiaristocratica e  viene minacciato di scomunica  dal papa Alessando IV che si  ritira a Viterbo.
    (HE) In base agli accordi con  Bologna dello scorso anno e di  quest’anno Faenza si fa inviare  annualmente i podestà da  Bologna. Da adesso, tranne qualche  scaramuccia iniziale, la vita  procede tranquilla a Faenza.
    (HE) Anche Bagnacavallo viene  trattata come Faenza, ed anche  ivi la tranquillità regna. Col  tempo viene anche data più  democrazia (anciani et consules) e più  autonomia.
    (HE) Forlì, dopo gli accordi  dell’anno scorso è sostanzialmente  indipendente da Bologna, anche  se i podestà vengono chiamati  da Bologna.
    (HE) 2 agosto: Bologna propone  un trattato che gli consente  di impadronirsi del porto di  Ravenna, ma riceve un rifiuto  dalla città romagnola.
    (HE) Ottobre: perdurano le  trattative con Ravenna per il suo  porto.
    (HE) A Ravenna c’è un podestà  bolognese.
    (HE) Alberto Caccianemici è  podestà a Imola.
    (MP) I borghi esterni vengono  considerati parte integrante  della città.
    (G8) Arimondo dei Codigelli,  con i fratelli Gerardo e  Bonaccursio possiede 10 servi.
    (G8) Bilinasia, moglie di  Aimerico Codigelli possiede 4  servi.
    (W1) Di quest’anno è la  costruzione della torre dei Galluzzi  nell’omonima corte. I muri sono  spessi alla base 3,10 metri. In  quest’epoca sono già in vigore  le disposizioni comunali che  limitano l’altezza della torri a  30 ponti (circa 40 metri). Lo  spessore dei muri è in contrasto  con il limite sull’altezza.  Indizi però come il dilavamento dei  mattoni nella parte sommitale  fanno pensare che la torre sia  rimasta a lungo incompiuta e  senza adeguata protezione.
    (CA) Sono documentati servi e  ancille liberati dalle famiglie  signorili dei Baruffaldi della  Rocca di Vigo.
    (TO) Dei 5855 servi liberati,  10 sono della famiglia  Asinelli.
    (TO) 39 (non 71, come asserisce  il Gozzadini) sono i servi e  ancelle inscritti alla famiglia  Alberici: 22 sono posseduti  dagli eredi di Arpinello di Gerardo  Alberici, 16 al servizio di  Soriana, moglie di Zaccaria di  Gerardo Alberici, ed uno soltanto  alle dipendenze di Richeldina,  moglie di Guascone di Gerardino Alberici.
    (TO) I Carrari risultano avere  solo un servo: l’ancella di  Guisla, moglie di Vittore  Carrari.
    (TO) Arimondo Codigelli (lo  stesso già ricordato tra il 1214 ed  il 1218), con i fratelli  Gerardo e Bonaccursio possiede 19  servi e 4 ne possiede Balinasia,  moglie di Aimerico Codigelli. L’ultimo dei Codigelli documentato sarà Galvano, ministrale.
    (TO) Guido di Odone Ghisilieri  ha 12 serve (di cui 6  ancelle), mentre sotto il nome di  Oseletto Ghisilieri ne figurano 13,  dei quali 6 minorenni, infine  sotto il nome di Ugolino  Ghisilieri vi sono solo 5 servi.
    (TO) I Guidozagni risultano  avere pochi servi, in condominio  fra Giacomo di Zagno e altri  due proprietari, ed un’unica  ancella, al servizio di Bartolomea,  moglie di Guglielmo di Guido  Zagno.
    (TO) Laigone di Gandolfo da  Gesso, padre di Boninsegna, ha 58  tra servi e ancelle.
    (TO) Gandolfo e Tommasino di  Ranieri da Gesso hanno 93 servi.
    (TO) Gli Oselletti hanno 27  servi, di cui 24, tra cui 10  ancelle, posseduti da Rambertino di  Oselletto Oselletti; 3 di cui  2 minorenni sono al servizio di  Uguccione e Ugo Oselletti.  Tutti questi Oselletti  appartengono al quartiere di porta  Ravegnana.
  • 1258
    (FI) Il podestà Greco Alberto  ordina il rinnovo dello steccato  che viene ripristinato da  Cornacchione di Ghino, per lire  900.
    (HB) Viene decapitato lo  scolaro Raimondino per avere ferito  il gonfaloniere Nicolò di Pietro  Leoni.
    (HB) Lamberto Ramponi risolve  pacificamente le discordie  sorte quest’anno tra Carbonesi e  Galluzzi, tra Artenisi e quelli  di Castel de’ Britti, e tra  Lambertini e Scannabecchi.
    (HB) Pioggia dall’autunno a  Natale: non si è potuto seminare.
    (HB) La città di Faenza (che  non ha mantenuto le promesse a  Bologna) è stata attaccata e i  suoi fossati sono stati riempiti  (pare non avessa mura!).
    (HB) Anche Forlì è attaccata e  sconfitta.
    (HE) Da quest’anno (e fino al  1264) sono documentati scambi  di corrispondenza tra Enzo ed il  suo vecchio compagno di  prigionia Boso da Dovara a Cremona:  si parla di ostaggi bolognesi a  Cremona e di consizioni per il  loro rilascio.
    (HE) Statuti dei muratori.
    (HE) Frammenti degli statuti  dei Pallicciai Veteres e Novi:  essi comprano le pelli dai  mercatores, le fanno lavorare ai  laboratores a cui fissano i prezzi  e le vendono all’ingrosso e al  minuto.
    (HE) Rappresaglie consentite  contro l’arcivescovo di Colonia  ed il re di Boemia (richieste  da mercatores).
    (HE) Sulle monete: … nomine  pensionis unum bisantium aureum  vel 20 sol. bon. parv. .
    (HE) Uno studente genovese  ferisce un funzionario comunale.  Dopo il processo viene  giustiziato. Nasce tensione tra comune e  università.
    (HE) Si affida ad un  carpentiere il restauro della circla.
    (HE) Estate: Brancaleone degli  Andalò, con il cugino  Bonifacio, che regge il comune di Siena,  e con lo zio Loderingo, podestà  di Reggio, partecipa  all’attacco contro Firenze guelfa su  istigazione di Manfredi.
    (HE) Novembre: in Inghilterra  giunge la notizia della morte  di Brancaleone degli Andalò  presso Corneto. Gli succede  Castellano.
    (HE) Pasqua: scontro tra i  Lambertazzi ed i Geremei guidati  dai Galluzzi.
    (HE) Dopo la morte di  Brancaleone degli Andalò, i Geremei  riescono a fare eleggere podestà per  l’anno prossimo il guelfo  modenese Giacobino Rangoni.
    (HE) Castellano degli Andalò,  fino ad ora podestà di Fermo,  viene nominato senatore dai  romani. E’ stato fino ad ora  sostenitore dei Manfredi.
    (HE) Si deve essere giunti ad  un accordo sulla questione del  Frignano nel contenzioso tra  Modena e Bologna. Tale accordo  prevede la rinuncia di Modena a  tutte le pretese sul Frignano in  cambio del condono di una  parte rilevante di sottomissione.
    (HE) Venezia costruisce il  castello di Marcamò su un’isola nel  punto in cui il Po di Primaro  ed il ramo fluviale di  Cavodorzo si dividono. Lo scopo di tale  castello è il controllo del  traffico navale dal Po di Primaro  al mare e a Ravenna
    (HE) 1 agosto: negli statuti  della societas dei Castelli si  esprime l’intenzione di una  attacco a Cervia, istigata alla  ribellione da Venezia.
    (HE) (?) Bologna affida ad una  commissione il compito della  riorganizzazione di Cervia: si  decide l’elezione a Bologna  delle autorità locali e degli  officiales comunis.
    (HE) Il Villola documenta  scarsità di raccolti in questo  periodo.
    (HE) A Ravenna c’è un podestà  bolognese.
    (HE) Alberto Caccianemici è  podestà a Imola.
    (MP) Il comune incarica mastro  Cornacchione di S.Felice per  il riattamento del palancato. Il  contratto d’appalto prevede  lavori di restauro e di  rifacimento dei tratti caduti o  distrutti. Si prevede anche una  garanzia di cinque anni. Il compenso  viene pattuito in 900 lire, poi  ridotte a 750 poichè si scopre  che il Cornacchione è  responsabile del ferimento di tal Pasitto  di Valesano. Nel contratto si  parla di palancato, terafitule,  bragherii, ligue, palanche,  mesuli.
    (W1) Esiste la compagnia di S.  Eustachio presso la chiesa di  S. Cristoforo di Saragozza o  delle Muratelle. Di quest’anno si  possiedono gli statuti,  secondo i quali vi sono otto  ministrali, di cui quattro per la zona  al di qua (ad occidente)  dell’Aposa e quattro per la zona al  di là (ad oriente) dell’Aposa.  Anche se vi è una componente  devozionale, essa non è l’unica.
    (TO) Dramma tra Galluzzi e  Carbonesi causato da un matrimonio  clandestino tra un Carbonesi  ed una Galluzzi. Tutto si  conclude con un assedio alle case dei  Carbonesi, durante il quale  muore il giovane Carbonesi, e con  il suicidio (o omicidio ?)  della Galluzzi.
    (TO) Lambertino Ramponi,  “cavaliero di molta autorità” si  impegna per fare cessare le lotte  feroci tra Galluzzi e Carbonesi,  e fra Scannabecchi e  Lambertini.
  • 1259
    (HB) La torre Galluzzi è  arrivata a 26 ponti.
    (HB) Gravi scontri tra  Galluzzi e Carbonesi con morti e  feriti: i responsabili hanno pagato  grosse multe.
    (IP) Il termine de hora viene  sostituito da de contrata negli  statuti.
    (SB) Aumenta il prestigio dei  notai.
    (73) I fratres de penitentia  sono iscritti nelle  venticinquine, ma possono essere sostituiti  in caso di mobilitazione.
    (13) Non compare più la rubrica  sui lavori da fare per il  canale di Reno per cui si può  pensare che quest’anno siano finiti.
    (13) 5 giugno: appalto di  lavori che tendono a migliorare la  navigazione sul Navile e a  protrarla verso la città: viene  fatto il contratto con tale  Nascimbene Restani.
    (16) Gravissima carestia.
    (F6) 6 aprile: Dominus  Gerardus presbiter rector hospitalis  de Casagliola protesta contro  l’arciprete di Roffeno Aygo perchè  dictum mollendinum non  molletur continue ut facere consuevit  …, poichè a quanto pare Aygo  toglieva l’acqua al canale del  mulino stesso.
    (HE) Si documenta la  partecipazione dei mercatores al  trasporto ed alla vendita del sale di  Cervia.
    (HE) L’unione tra notai e  giudici deve essere già fallita  perchè troviamo i giudici riuniti in  una speciale associazione, con  propri statuti, matricola e  rettori.
    (HE) Negli statuti mancano  norme per l’elezione delle cariche  delle comunità rurali. Forse  l’elezione avviene nelle comunità  rurali stesse.
    (HE) I podestà della montagna  acquistano maggiore autonomia  nelle funzioni giudiziarie e  penali.
    (HE) La tensione tra università  e comune sfocia in una  soluzione non favorevole al governo  cittadino: Alessandro IV spinge  gli studenti ad emigrare (anche  a causa dell’aiuto di Bologna a  Castellano degli Andalò contro  Roma). Probabilmente una parte  emigra a Padova e così Bologna  cede alle richieste degli  studenti. Si stabilisce che nessuno  scolaro possa essere condannato  senza la difesa del proprio  maestro. Simultaneamente viene  tolto l’obbligo di giurare per gli  scolari cives nei confronti  dei rectores forensium (disposizione emessa negli anni 40).  Cessa la protezione verso gli  insegnanti, che così devono obbedire  ai rettori.
    (HE) Primavera: Castellano  degli Andalò viene deposto dai suoi  avversari, la sua familia  incarcerata ed egli si rifugia in  Castel S.Angelo. Si salva grazie  agli ostaggi a Bologna (come  quattro anni fa Brancaleone).
    (HE) Alessandro IV chiede la  liberazione degli ostaggi a  Bologna. Bologna, forse influenzati  dagli svevi, popolari in  Lombardia, rifiutano.
    (HE) Alessandro IV lancia  l’interdetto su Bologna e chiede  agli studenti di lasciare la  città. I Geremei soffiano sulla  brace.
    (HE) Castellano degli Andalò  ottiene la libertà grazie al  movimento dei flagellanti.
    (HE) Uberto Pallavicini  abbandona il partito di Ezzelino da  Romano ed anzi lo annienta con  l’intervento di Milano ed altre  città. Bologna rimane neutrale.
    (HE) Luglio: a causa della  scarsità dei raccolti, viene  rinforzata la commissione preposta  alle forniture di grano con  membri delle societates (la vecchia  commissione era di 8 membri ?).  Tale organo inaspisce le  disposizioni vigenti in materia di approvvigionamento ed incetta di  grano. Crea un premio per il  grano importato dall’esterno e  sospende le rappresaglie contro  i produttori di grano (Romagna,  Marca anconetana, Spoleto,  Puglie, oltre a Venezia e Ferrara)  a condizione della  contropartita: il permesso di importare  viveri a Bologna. Il comune  ottiene dal consilium un prestito  forzoso per l’acquisto di cereali  e si sospendono per un anno le  rappresaglie contro Toscana e  Lombardia per ottenere crediti  dai banchieri di quelle  regioni. Tutti i comuni romagnoli  accettano le richieste di Bologna,  con l’eccezione di Ravenna, che  ha bisogno di una minaccia di  guerra per adeguarsi.
    (HE) Podestà di Ravenna è il  conte guelfo Azzo di Bagnacavallo.
    (HE) (?) Tommaso da Fogliano  assume a Ravenna il comando del  partito dei Traversari e si  comporta come se sia il conte  imperiale di Romagna.
    (VI) Muore Fabro de’  Lambertazzi. Gli succede nel primato  della parte Castellano degli  Andalò.
    (AG) I modenesi incominciano a  trasgredire i patti della  pace.
    (W1) Statuti sui portici:  viene ribadito il divieto di  occupare con il portico suolo  pubblico; si richiede che i portici  vengano mantenuti sempre sgombri  e che non si faccia nulla per  diminuirne l’altezza che è  fissata in, almeno, 7 piedi (m. 2.66).
    (W3) E’ documentata la  cappella gentilizia dei Bulgari. Si  trovava nel luogo ora occupato  dall’Archiginnasio come parrocchia  con il nome di S. Maria dei  Bulgari.
    (W8) Viene scavato il canale  Navile dalla Beverara alla  Pegola.
    (TO) Guiduccio Ramponi viene  chiamato podestà a Siena.
  • 1260
    (HB) S.Alberto Magno  (Domenicano) passa per Bologna ed è  ricevuto dalla cultura cittadina:  era di ritorno da Roma dopo avere  fatto bruciare il libro  eretico “Vangelo Eterno”.
    (HB) Sarebbe morto quest’anno  Accursio, sepolto in S.Franceso  in un sepolcro a piramide.  Lascia 2 figli dottori.
    (HB) Si stabilisce  nell’ospedale della Vita la compagnia dei  battuti: ci sono state  processioni di autoflagellanti da Imola  a Bologna e da Bologna a  Modena. La compagnia origina da  Perugia.
    (HB) Viene fatto vescovo di  Bologna Ottaviano Ubaldini, dopo  la morte di Giacomo Boncambi.
    (SB) Il movimento dei  flagellanti raggiunge Bologna (da  Roma).
    (23) Risorta devozione  dell’Alleluja che probabilmente causerà  la nascita dei frati gaudenti.
    (16) A seguito della carestia  dell’anno scorso, la multa in  caso di pesce venduto  all’ingrosso a forestieri passa da lire 5  a lire 10.
    (HE) (?) Prima di quest’anno  vi erano divieti per i mercanti  forestieri che ne limitavano  l’operatività al di fuori di  fiere. Tali provvedimenti erano  contro i fiorentini.
    (HE) Negli statuti mancano  norme per l’elezione delle cariche  delle comunità rurali. Forse  l’elezione avviene nelle comunità  rurali stesse.
    (HE) In questo periodo, i  mercanti bolognesi non devono  pagare passagium nè a Modena, nè in  Romagna da Imola a Cervia, e  nemmeno a Venezia.
    (HE) Sono documentate  falsificazioni di monete.
    (HE) Quest’anno è documentata  la cessione  a imprenditori  privati della gestione della  dogana.
    (HE) Bologna si riserva ogni  diritto sulle saline di Cervia.
    (HE) Alberto Scolari, nipote  di Ottaviano Ubaldini, diviene  arcidiacono. Alberto è entrato  nel capitolo grazie ad Ottaviano,  assieme agli altri nipoti  Ubaldino, Ruggeri e Ottaviano.
    (HE) Ottaviano Ubaldini (il  giovane) è citato per l’ultima  volta come canonico di S.Pietro.  Diviene Vescovo alla morte di  Giacomo Boncambio.
    (HE) Entrano dalla Romagna i  flagellanti (che si  diffonderanno lungo la via Emilia).
    (HE) E’ documentata  l’assemblea del consilium populi nel  palatium com. de medio. (?) Viene  anche sostituita la vecchia  cappella comunis con una nuova.
    (HE) (?) Guido Ghisilieri,  Fabruzzo Lambertazzi, Paolo Zoppo  da Castello e Ranieri  Samaritani sono seguaci dei poeti  raccolti da Federico II attorno a sè e  si servono dell’idioma  volgare.
    (HE) La legislazione è in mano  al popolo.
    (HE) Gennaio: disposizioni  legislative cercano di prevenire  disordini.
    (HE) Pasqua: lotte violenti  tra gli Andalò ed i loro  sostenitori ed i guelfi guidati dai  Galluzzi. Il podestà interviene con  forti multe ed esponenti di  entrambi i partiti vengono  allontanati.
    (HE) Una ambasceria bolognese  al papa testimonia la perdita  di potere dei Lambertazzi.
    (HE) Autunno: battaglia di  Montaperti, in cui i sostenitori  toscani di Manfredi sconfiggono  i guelfi fiorentini al cui  fianco combattono amici bolognesi  ed estendono il loro dominio sul  crinale appenninico,  preoccupando il governo bolognese ed  avvicinandolo quindi ai Geremei.
    (HE) Autunno: Bologna è  raggiunta dal movimento dei  flagellanti che inneggiano alla pace  contro Manfredi ed i suoi  sostenitori ghibellini.
    (HE) Castellano degli Andalò,  tornato a Bologna, si ritira a  vita privata.
    (HE) Bologna chiama il podestà  da Genova: Lanfrancus  Ususmaris. Forse si appresta ad azioni  contro Venezia, ma la situazione  interna glielo impedisce.
    (HE) Il comune si è talmente  impoverito a causa delle misure  per i cereali che sospende lo  stipendio agli officiales.
    (HE) Estate: Venezia organizza  un attacco contro Ravenna (fa  un trattato con Rimini). Non ci  sono notizie precise sulle  azioni belliche.
    (MP) Esiste entro porta  Mascarella il convento delle monache  di S.Guglielmo (entro la porta  sulla destra uscendo).
    (W3) Ha origine dal movimento  dei Disciplinati la  confraternita di S. Maria della Vita.
    (W3) Nasce a Perugia il  movimento dei Disciplinati o  Flagellanti o Battuti, ad opera di un  laico datosi alla vita  religiosa: Raniero Fasani.
    (VO) Sorge la compagnia dei  battutiad opera del frate Ranieri  Barcobini Fasani.
    (TO) Il beato Bonaparte  Ghisilieri, seguace di  Raniero  Fasani da Perugia, aiuta  quest’ultimo ad  introdurre la compagnia  dei battuti a Bologna, ma potrebbe anche essere leggenda.
    (TO) Ramberto Ghisilieri,  podestà a Padova, viene cacciato a  furor di popolo, forse  ingiustamente. Infatti alla figlia  Drusiana viene concesso (non si sa se  quest’anno o negli anni  successivi) il diritto di rappresaglia  di 3000 lire contro il comune  patavino per i danni subiti dal  padre.
    (TO) Muore il cavaliere e  letterato Nanne Guidozagni, che,  dopo un funerale pomposo, viene  tumulato in S. Giacomo di  Savena.
  • Fino all'VIII secolo
  • Secolo IX
  • Secolo X
  • Secolo XI
  • Secolo XII
  • Secolo XIII
  • Secolo XIV
  • Secolo XV
  • Indice bibliografico

Contatti

  • contact.originebologna@gmail.com

  • Cookies e informativa privacy
Comune di Bologna
Collaborare è Bologna