Origine di Bologna

Vie, strade, vicoli, piazze, luoghi di Bologna.

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1241-1250

  • 1241
    (HB) Prime strade lastricate  da mattoni invece che da ciotoli  di fiume.
    (HB) Con l’aiuto dei  Bolognesi, Venezia espugna Ferrara.
    (HB) 8.000 (!) bolognesi sono  partiti per la crociata.
    (OT) Indulgenze concesse da  Ottaviano I Ubaldini per la  ricostruzione della chiesa di  Montovolo, distrutta da un incendio  avvenuto ex immissione  diabolica.
    (SB) Faenza, assediata da  Federico II, cade, malgrado l’aiuto  di Bologna. Federico farà  comunque fatica a sfruttare questa  caduta.
    (HE) Marzo: esiste la volontà  di liberare Faenza ed esiste la  proprosta della Lega di fornire  3000 uomini per questo mese a  Bologna.
    (HE) Primavera: il piano della  Lega di aiuti a Faenza  probabilmente fallisce a causa  dell’intervento di Enzo, figlio di  Federico.
    (HE) Medicina non è sotto il  dominio bolognese. Ciò accelera la  fine di Faenza.
    (HE) 14 aprile: Faenza si  arrende a Federico a causa della  fame e di alcuni tradimenti tra  cui documentato è quello del  conte di Cunio.
    (HE) I Bolognesi assaltano di  sorpresa Bazzano, ma l’attacco  ha scarsi risultati.
    (HE) Maggio: Bologna si  accorda con gli avversari occidentali  per lo scambio dei  prigionieri. Sono documentati tali scambi  con Parma.
    (HE) Quaresima: processo  contro il chierico Anselmo, accusato  di avere mandato missive a  Enzo e al comandante imperiale di  Imola Vitale.
    (HE) Corre voce che Ottaviano  degli Ubaldini, già allora  procurator della chiesa bolognese  sia stato proditor Faventiae.
    (HE) Federico si appresta  all’attacco di Bologna insediandosi  in Imola ed incaricando Enzo  di raccogliere truppe in  Toscana.
    (HE) Gli imperiali sconfiggono  la flotta genovese e catturano  i prelati in viaggio per il  concilio.
    (HE) Federico, avuto la  notizia della vittoria su Genova,  cambia i suoi piani e decide di  attaccare lo stato della Chiesa.
    (HE) 18 maggio: Federico è a  Faenza.
    (HE) Inizio giugno: Federico  inizia il viaggio verso sud, ma  tace al re d’Inghilterra lo  scopo di attaccare il papa.
    (HE) Corre voce che Federico  abbia rinunciato ad attaccare  Bologna dietro pagamento di un  riscatto, ma tale notizia non ha  molto credito.
    (HE) Enzo si trattiene per  tutto l’anno con l’esercito in  Romagna.
    (HE) Da giugno in poi: Bologna  conosce un po’ di tregua.
    (HE) La Romagna entra nel  sistema di regioni governate  autocraticamente secondo il modello  imposto dall’imperatore: ogni  città riceve castelli e  guarnigioni imperiali e devono consegnare  molti ostaggi; i signori  feudali riacquistano entro certi  limiti autonomia. A capo del  governo c’è Tommaso da Matera, che è  anche podestà di Ravenna, ed è  preposto ai podestà imperiali.  Collecta vengono versate ai  funzionari imperiali da cittadini e  istituzioni religiose. Viene  ostacolato con vari mezzi il  commercio con città nemiche.
    (HE) Bologna chiama a podestà  il famoso milanese Ottone da  Mandello.
    (HE) Fine anno: ai posti di  confine fortificati recentemente  ad est, sud ed ovest vengono  destinati comandanti e guardie.
    (HE) Viene ristabilito il  dominio imperiale sulla Romagna.  Mainardino non ha però alcun  ruolo.
    (HE) (?) Viene retto con un  sistema simile alla podesteria  della montagna il territorio di  Medicina.
    (HE) In un documento  dell’archivio Lambertini viene citato  uno iudex comunis ed un miles ad  discum sententiarum.
    (HE) Da adesso cala l’afflusso  degli studenti, a causa dello  scontro con l’imperatore. Da  adesso in poi si concede agli  scolari forenses gli stessi  diritti dei cives, per invogliarli a  rimanere, senza averne i  doveri.
    (HE) Si comincia a pavimentare  uniformemente le strade con  mattoni. Le spese sono sotenute  dai proprietari delle case.
    (W1) 25 aprile: i prelati si  imbarcano su 27 galee genovesi  per partecipare al concilio.  Federico fa salpare la sua flotta  e quella pisana.
    (W1) 3 maggio: violenta  battaglia navale alla Meloria, in cui  22 galee genovesi vengono  affondate. Forse Enzo è presente.
    (W1) Enzo è all’assedio ed alla  conquista di Ferrara.
  • 1242
    (HB) Viene costruito il  castello dell’Uccellino (Lusolino) in  mezzo alle paludi.
    (HB) Azzo del Frignano si  impadronisce del castello di  Roffeno: catturato viene giustiziato  nella piazza del mercato dopo  essere stato trascinato a coda  di cavallo.
    (HE) Gualtieri da Acquaviva è  podestà imperiale di Imola.
    (HE) Gennaio-marzo: Ottone da  Mandello rimane in carica anche  per i primi tre mesi di  quest’anno con il titolo di defensor  civitatis. (E’ documentato in  carica il 16 marzo).
    (HE) Podestà di Bologna è  Umberto Visconti (probabilmente solo  da aprile.
    (HE) Inizio anno: ai posti di  confine fortificati  recentemente ad est, sud ed ovest vengono  destinati comandanti e guardie.
    (HE) Viene eretta la torre  dell’Uccellino all’imbocco del  naviglio bolognese.
    (HE) La poltrona pontificia è  vacante.
    (HE) Ottone da Mandello  approffittà della latitanza papale per  occupare le enclaves  matildiche di Medicina e di Argelato,  fino ad ora papali.
    (HE) Viene istruito un   processo per una rissa tra Geremei e  Lambertazzi.
    (HE) La carica del massarius  viene riunita nelle mani di una  sola persona.
    (HE) Anche Modena si adegua  alla convenzione monetaria di  Bologna sulla parità lira bon.-  imperiale.
    (HE) E’ documentata l’attività  di Odofredo come consigliere  presso le autorità cittadine.
    (HE) E’ nominato il battistero  di S.Giovanni presso la  cattedrale: verrà demolito da mastro  ALberto e probabilmente fatto  ricostruire un po’ più lontano.
    (W1) Muore il papa Gregorio  IX.
    (W1) Enzo viene ferito  gravemente ad una coscia da una  freccia di balestra in Lombardia.  Ritorna a Cremona per svernare.
    (W1) L’inverno 1242/1243 è così  freddo che il Po è gelato e si  può attraversare a piedi.
  • 1243
    (HB) Costruito un fortilizio a  Roffeno.
    (HB) L’Aposa è straripato  passando sopra al ponte di Ferro  (S.Damiano).
    (SB) A Vercelli, podestà  Guglielmo da Soresina, vengono  liberati i rustici del contado da  ogni onere feudale nei confronti  dei padroni delle terre che essi  coltivavano.(HE) Enrico Testa da Arezzo è  podestà imperiale di Imola.
    (HE) Federico perde Cervia e  le sue saline, occupata dai  veneziani.
    (HE) ? Enzo manovra i  sostenitori di Federico a ovest di  Bologna: Modena, Reggio, Parma e  Cremona. Affida a Modena le  piccole operazioni di confine contro  Bologna e si serve di Cremona  come base per scorrerie contro  Milano e soprattutto contro  Piacenza.
    (HE) Aprile: il podestà di  Bologna riferisce al podestà di  Milano delle scorrerie fatte contro  S.Cesario, Savignano, Bazzano,  Panzano e Nonantola.
    (HE) Statuti dei fabri de  ferris grossis, che dipendono dalla  più grande società dei Fabbri.
    (HE) Sono documentati homines  maxenate nel trattato con  Ferrara. Si tratta del gradino  socialmente superiore ai servi,  dovendo pagare alcune imposte ed  essendo chiamati al giuramento  d’obbedienza alle autorità locali.
    (HE) Agosto: gravi disordini  causati da Geremei e  Lambertazzi. Il podestà interviene con  misure punitive ed allontana membri  di tutte e due le fazioni.
    (HE) Viene definita una lite  tra Altedo e la Chiesa bolognese  per le decime.
    (HE) Disposizione che esenta  gli scolari forenses  dall’esercito.
    (HE) (?) Il mercato dei  manoscritti universitari viene posto  sotto il controllo del comune.  Vengono emanate inoltre  disposizioni tendenti a migliorare la  sicurezza degli studenti. Per  contro si cerca ulteriormente di  legare gli studenti a Bologna  e si proibisce espressamente  agli scolari cives di sottoporsi  con giuramento ai rettori dei  forenses.
    (W6) Muore (?) il lettore  Roffredo Beneventano.
  • 1244
    (HB) Pace tra parecchie  famiglie nemiche tra loro:
    Delfini  – Malatacchi
    Torelli  – Andalò
    Griffoni – Andalò
    Artenisi – quelli di  Castel de’ Britti
    Galluzzi – Carbonesi
    Lambertini – Scannabecchi.
    Matrimoni incrociati per  saldare la pace fatta. Merito di ciò  fu del domenicano Giovanni da  Vicenza, tornato a Bologna.
    (C2) Viene assegnato il nome  alla chiesa di S.Alberto (di  Savena) essendovi sepolto il beato  Alberto Parisi, abate  bolognese dei vallombrosani. La notizia  è però dubbia ed è del Masini.
    (HE) Castelfranco viene usato  come deposito di vettovaglie.
    (HE) E’ documentato un  pagamento di una collecta da parte dei  canonici imolesi.
    (HE) Sono documentati scambi  di prigionieri tra Bologna e le  città imperiali (Modena).
    (HE) I castelli di confine  sono forniti di armi da lancio.  Tali castelli si susseguono a  nord da Sestola e da Rocca Corneta  fino a Crevalcore, mentre a  est, dove c’è minor pericolo si  pensa solo a Castel S.Pietro e  Castel S.Polo.
    (HE) ? Ottaviano Ubaldini  riesce ad avere ragione delle lotte  di fazione tra guelfi e  ghibellini ed ottiene la fiducia  della città.
    (HE) Maggio: Innocenzo IV  eleva Ottaviano Ubaldini a  cardinale diacono di S.Maria in via  Lata.
    (HE) Statuti dei Salaroli che  tengono presso il Po a Dugliolo  un loro rappresentante.
    (HE) Sono documentati homines  maxenate nel liber  juramentorum.
    (HE) Sono documentati gli  arimanni nel liber juramentorum. Si  tratta di persone che ricevono  un podere in cambio di  servitia, con un rapporto con il  dominus che però sembra potere essere  facilmente sciolto.
    (HE) Il podestà, con l’aiuto di  Ottaviano degli Ubaldini,  compone la pace tra gli avversari  Geremei e Lambertazzi, imponendo  anche matrimoni.
    (HE) Collecta ai cives di 33  den. pro 100 lib. estimi.
    (HE) Innocenzo IV rifiuta  entrambi i candidati del capitolo  di S.Pietro e nomina vescovo il  proprio vicecancelliere:  Giacomo dei Boncambio di Bologna  (domenicano).
    (HE) Si è già raggiunto un certo  assetto dell’universitas, che  da ora si divide in  universitates di ultramontani e di  citramontani, dirette da un rettore.  Le universitates riguardano gli  studenti forenses. Ogni nazione  partecipa all’elezione del  rettore e delega uno o più consiliari alle adunanze del consiglio  dell’università. Questa  organizzazione esclude gli scolares  cives ed il corpo insegnanti (di  Bologna o no).
    (HE) Fine anno: si acquistano  i terreni per il palazzo  ‘nuovo’ del comune.
    (W1) Il Palatium Novum Comunis  Bononie si affianca al  Palatium Vetus.
    (TO) Tommaso Carrari ottiene  la cattedra di diritto.
  • 1245
    (FI) Si costituisce  definitivanmente il comune Bolognese.
    (HB) Con le rendite dei mulini  si provvede a sostentare i  fuoriusciti di Brescia, scacciati  dall’imperatore e rifugiatisi a  Bologna.
    (HB) Portata a Bologna dalla  Francia (dal re di Francia) una  spina della corona di Gesù (dai  domenicani …).
    (ST) Gli estimi di Savignano  Longareno citano parecchi  Pisani, de Pisis, etc.
    (IP) Terminationes, ovvero  uniformazione all’interno e  all’esterno della seconda cerchia di  mura, con delimitazione del  suolo pubblico mediante picchetti  (termini).
    (FB) Si inizia il palazzo  detto novum.
    (OT) Già da quest’anno si  registrano pellegrinaggi a  Montovolo, nel mese di settembre.
    (OT) Negli estimi si parla di  Cantaglia.
    (OT) Negli estimi si parla di  Sterpolum (Gli Sterpi).
    (SA) Istituito il capitano del  popolo.
    (31) Gli estimi citano  “Scolcola” e vengono pure citati i  Lambardi.
    (23) Si costituisce  costituzionalmente il comune popolare  sulla base delle società delle arti  e delle armi.
    (16) Gli statuti di questo  periodo non danno regole precise  per la pesca, al contrario di  quanto avviene per la caccia. Si  trova solo che il pesce che  giunge ad portum (Maccagnano) non  deve essere venduto  all’ingrosso ai forestieri, ma solo ai  bolognesi, pena multa di lire 5.  Altre disposizioni vietano  l’acquisto per poi rivendere di  gamberi e cavedani. Ancora sui  gamberi, i pescivendoli non possono  separare i grandi dai piccoli  e devono venderli a non più di  un denaro ogni 20.
    (HE) Innocenzo IV conferma al  vescovo di Cervia i suoi  possedimenti e diritti.
    (HE) Trattative di pace con il  papa Innocenzo IV concluse con  il fallimento sul problema  lombardo.
    (HE) Innocenzo a trattative  concluse si reca a Lione per il  concilio.
    (HE) Federico torna nella  pianura Padana, per cui Bologna si  trova sostanzialmente  circondata.
    (HE) Federico assegna Medicina  ed Argelato al figlio di  Salinguerra.
    (HE) Tentativo di rivoluzione  a Parma, sedato dalla presenza  di Federico.
    (HE) Sommossa a Reggio: i  guelfi Roberti si allontanano e si  rifugiano in gran parte a  Bologna.
    (HE) Novembre: a Gorgonzola  Enzo combatte temerariamente.
    (HE) Nel Liber Censuum, nella  descrizione delle  fortificazioni della città, risulta che i  quartieri si congiungono nella  attuale Piazza Maggiore.
    (HE) (?) Dai primi statuti  noti si apprende che il miles non  ha privilegi nobiliari ma  piuttosto il significato militare  noto.
    (HE) (?) Dai primi statuti  noti, il comune impedisce a osti,  mugnai, fornai, burattatori e  brentatori di raccogliersi in  associazioni. Questo per  provvedere la popolazione della città di  sufficienti derrate  alimentari. Tali lavoratori quindi  vengono esclusi dalla vita pubblica e  vengono equiparati ai  laboratores salariati dipendenti dai  maestri delle arti. Vengono  esclusi persino dalla contio.
    (HE) Albertus Principi è consul  mercatorum.
    (HE) Si documenta un danno al  commercio bolognese (sul sale  ?) ad opera di Federico II.
    (HE) Viene istituito un  ufficio per la verifica delle  exempte, per evitare abusi. Vengono  respinte le esenzioni di Piderla  (vicino a Camugnano),  Monteliuzzo (Frignano), Anzola e  Savignano Longareno. Viene invece  accettata Baratino (presso  S.Martino in Argine) e Altedo.
    (HE) Troviamo a Medicina un  podestà con giudice e notaio.
    (HE) Subentra il consilium  parvum populi, in cui le  societates sono rappresentate in maniera  precisa dagli anziani e dai  consoli dei mercanti e dei  cambiatori, che divengono, assieme al  podestà, i capi della politica  comunale, prendendo parte  attiva anche in guerra.
    (HE) (?) Innocenzo IV apre il  concilio che decreta la  destituzione di Federico II.
    (HE) (?) Nel giuramento degli  statuti i popolari si impegnano  ad appoggiare il governo  contro tutti i nemici interni ed  esterni.
    (HE) (?) Si escludono i  ministrales contratarum (che possono  essere anche nobili) dal  consilium.
    (HE) Si deve ancora procedere  per il rumor causato dai  Lambertazzi.
    (HE) Gli inquisitores rationis  vengono aggregati agli altri  officiales comunis e rimangono  in carica persino un anno.
    (HE) E’ ancora ritenuto valido  il trattato concluso nel 1221  (o nel 1222) a Baratino.
    (HE) E’ ancora ritenuto valido  il trattato concluso nel 1231  per l’occupazione dei boschi di  Altedo e Minerbio.
    (HE) Il canale di Reno entra  in città tra il Pratello e  S.Felice.
    (HE) Per gli estimi di  quest’anno 5 persone di ogni comunità  affiancano i funzionari  bolognesi.
    (HE) Odofredo appartiene alla  commissione che deve esaminare  le validità delle esenzioni del  contado.
    (HE) Nel registro nuovo viene  descritta la circla.
    (VI) Riforma del comune: si dà  molta più importanza agli  anziani, che vengono a costituirsi in  magistratura. Tale riforma  avviene dopo almeno due anni di  scontri tra Lambertazzi e  Geremei.(W1) 7 luglio: durante il  Concilio di Lione il papa lancia  una nuova scomunica  all’imperatore.
    (W1) Dopo il 7 luglio:  l’imperatore convoca una dieta a  Verona e si prepara ad attaccare  Milano.
    (W1) 8 novembre: Enzo deve  attaccare i milanesi alle spalle,  e prosciuga un canale  artificiale a Cassano, che gli impedisce  il passaggio. La battaglia si  innesca a Gorgonzola, dove  viene anche catturato perchè  spintosi troopo solo in avanti, ma la  vittoria gli arride e viene  quindi liberato.
    (W1) Secondo alcuni, il  Palatium Bladii, già esistente  all’inizio del secolo, viene  ristrutturato e integrato nel palazzo  costruito attorno alla torre  degli Accursi, che da esso  trarrebbe il nome.
    (W1) Viene fatta una  ricognizione per le case all’interno  della cerchia dei Torresotti,  definendo i confini con dei  paletti, per delimitare il suolo  pubblico. Si torna a ribadire la  larghezza minima delle strade di  10 piedi all’esterno delle mura  e di 8 piedi all’interno.
    (W6) Muore Alessadnro di  Hales, che ha scritto la Summa  Theologiae.
    (W8) Dopo quest’anno e prima  del 1250 viene costruita la  strada che, in linea retta, si  stacca dalla via Emilia a Borgo  Panigale e raggiunge S. Giovanni  in Persiceto e Crevalcore.
    (CA) Prima del 13 aprile: gli  abitanti si Stagno rivendicano  presso Bologna privilegi (probabilmente  esenzione da tasse) anticamente avuti.
    (CA) 13 aprile: sotto il  podestà Filippo Ugoni vengono  rifiutate le richieste di Stagno perchè  non sufficientemente  documentate. Nella stessa situazione si  trovano Bargi e Le Mogne.(TO) Amadeo o Amideo  d’Alberico (forse nipote (e non figlio) di  Alberico legista) insegna  all’università medicina.(CA) Dall’estimo di Creda si  ha la sensazione che Le Mogne  sia tuttora governata dal  consorzio nobiliare di dieci anni fa.
  • 1246
    (HB) Si inizia a costruire il  castello di Scaricalasino ed il  palazzo comunale (?).
    (HB) La società dei toscani  (sede in S.Stefano) è diventata più  potente.
    (ST) Viene costruito un  castello a Scaricalasino.
    (HE) Spedizione dei bolognesi  contro Spilamberto con danni  arrecati a S.Cesario, Savignano e  Bazzano.
    (HE) Sono documentati scambi  di prigionieri tra Bologna e le  città imperiali (Modena).
    (HE) Firenze si sottomette  all’imperatore.
    (HE) Bologna, temendo minaccie  da sud, costruisce la fortezza  di Scaricalasino e viene  istituita una nuova podesteria della  montagna con sede proprio a  Scaricalasino.
    (HE) ? Si fanno sentire i  Lambertazzi. Il popolo però rimane  compatto.
    (HE) ? Federico esericita in  Romagna un’autorità di parte.
    (HE) Autunno: Enzo deve  portare con sè ostaggi di Modena per  assicurarsi l’obbedienza degli  Aigoni (rappresentanti del  partito papale).
    (HE) Documentata una indagine  sui mancati partecipanti ad una  cavalcata.
    (HE) Esiste la societas dei  notari con 8 consoli di cui uno  massarius ed un altro syndicus.
    (HE) Si vieta ai rustici di  trasferirsi in città ed ottenere  la cittadinanza (statuti).
    (HE) Si riduce ulteriormente  l’autonomia dei comuni del  contado (statuti in tale senso quasi  tutti di quest’anno): le  comunità con più di 50 fumantes  perdono il libero diritto di scelta  per i loro podestà ed officiales  comunis che vengono eletti a  Bologna. Le comunità più piccole  conservano il diritto elettorale  e possono scegliere tra regime  podestarile o consolare. La  retribuzione per tutti i podestà è  fissata in precise quantità di  cereali.
    (HE) Scaricalasino viene  fortificata contro Firenze  (imperiale) e diviene sede di una terza  podesteria, con competenza sul  territorio montano tra Sillaro  e Savena. I funzionari delle  tre podesterie sono eletti e  retribuiti come officiales comunis.  Tra le altre cose, devono  riscuotere le imposte ai  comitatini. Tengono inoltre le liste dei  banditi pro debito et  maleficio.
    (HE) Una legge dice che non si  possono fondare più nuove  società e che comunque nuove  associazioni non potrebbero fare parte  delle societates populi, che  detengono il potere.
    (HE) Viene imposta una  collecta nel comitato bolognese di  8000 lire.
    (HE) Collecta a nobiles ed  exempti di 3 sol. 6 den. pro 100  lib. estimi.
    (HE) Il palazzo ‘nuovo’ è già  finito.
    (W1) Enzo cerca di conquistare  Piacenza, ma la resistenza  incontrata lo fa desistere.
    (W6) Ha fine l’avventura  vercellese dei legisti dello Studio.
  • 1247
    (HB) I Bolognesi distruggono  il castello di Bazzano, passato  ai modenesi. In difesa di  Bazzano erano accorsi Enzo e  Azzolino da Romano, crudele tiranno.
    (73) Prima venticinquina  pervenutaci.
    (HE) 16 giugno: cade Parma a  causa del guelfismo interno. La  coalizione delle città imperiali  è in crisi.
    (HE) Federico si impegna  contro la città ribelle ed assedia  Parma.
    (HE) Enzo riceve dal padre  l’incarico di andare incontro  all’esercito accorso in soccorso di  Parma e guidato dal cardinale  Ottaviano Ubaldini. Tale  esercito viene dal Nord. Ottaviano  Ubaldini è legato papale.
    (HE) Fine ottobre: i  funzionari papali riescono a fare  arrivare agli assediati di Parma  approvvigionamenti.
    (HE) Metà dicembre: Ottaviano  degli Ubaldini rinuncia ad un  attacco contro Federico e congeda  il suo esercito. Dicerie in  Parma su un possibile tradimento  del cardinale. Nell’esercito di  Ottaviano sono presenti  contingenti bolognesi.
    (HE) Fine anno: Ottaviano  Ubaldini si affretta attraverso  Mantova a raggiungere Bologna per continuare la  lotta contro l’imperatore.
    (HE) Ottaviano Ubaldini ed i  bolognesi iniziano un piano per  attaccare Firenze, appoggiati  dai guelfi di quella città.
    (HE) Guglielmo d’Olanda è  eletto re dei romani in  contrapposizione a Corrado IV.
    (HE) Si emettono documenti  supra lobia pal. novi.
    (HE) E’ nominato il palatium  novum del vescovo, probabilmente  secondo palazzo vescovile  fatto costruire da mastro Alberto.
    (W1) Metà anno: una settantina  di fuoriusciti guelfi riesce,  in seguito a circostanze  fortunate, ad impadronirsi di Parma (importantissimo nodo  imperiale). Il popolo non reagisce o  addirittura collabora. Le  circostanze fortunate consistono in  questo: Bernardo de’ Rossi  comanda i fuoriusciti che entrano  con gli stendardi al vento;  fortuna vuole che sia in corso un  matrimonio di un personaggio  importante; a questa festa sono  presenti tutti i notabili,  compreso il famoso podestà e poeta  Arrigo Testa; l’allarme getta  scompiglio, anche per false  informazioni sull’entità degli  attaccanti.
    (W1) 2 luglio: Enzo e Federico  iniziano un memorabile assedio  a Parma e rinunciano ad un  attacco immediato. Federico raduna  un esercito di 37000 soldati  tra cui anche 600 cavalieri del  fedele Ezzelino. Enzo riceve il  compito di rendere agibile  agli imperiali il passo della Cisa  e di creare una testa di ponte  a Guastalla. Federico fa  costruire di fronte a Parma una città  di legno di nome Vittoria, che  dovrebbe sostituire Parma dopo  la sua distruzione. Federico  vi si stabilisce con la sua  corte.
    (W3) Gli Eremitani o  Agostiniani da quest’anno soggiornano  presso Bologna, ma fuori delle  mura.(TO) 13 novembre: Bartolomeo  di Guido Zagno interviene al  giuramento dei fuoriusciti  modenesi di custodire per Bologna il  castello di Savignano sul  Panaro.
  • 1248
    (HB) I Bolognesi accolgono gli  eserciti dei propri alleati  (Imola, Faenza, Forlì, Cesena e  Ravenna).
    (HB) Scaricalasino ha 71  fumanti e Roncastaldo ne ha 49.
    (SB) Quinta crociata.
    (SB) Parma è in mano agli  anti-imperiali e viene assediata da  Federico II. Bologna accorre in  aiuto ed in difesa di Parma.  L’assedio si conclude con una  clamorosa sconfitta di Federico.
    (92) Esiste sicuramente  un’arte dei bisilieri, esistendone  gli ordinamenti relativi.
    (B4) Lo statuto generale delle  società d’armi e d’arti si  legge:  … nisi sim in offitio  comunis Bononie, in cavalcatis et  exercitibus communis Bononie  portabo insigna societatis mee  … (è una parte del giuramento).
    (HE) ? Il figlio  dell’imperatore, Federico di Antiochia,  occupa Firenze e vanifica i piani  dei bolognesi. I guelfi di  Firenze sono costretti a rifuguarsi  a Bologna.
    (HE) In relazione al piano  bolognese di invasione della  toscana vi è il trattato del 16  febbraio del conte Napoleone di  Mangona, che si mette con i suoi  possedimenti sotto la protezione  di Bologna. I Conti rimangono  in possesso di Piano del Voglio,  Castiglione dei Gatti,  Baragazza e Bruscoli.
    (HE) Inizio anno: nuova  sconfitta delle truppe imperiali a  Vittoria.
    (HE) Tommaso da Matera,  vicario generale della Romagna, passa  alla parte papale.
    (HE) Metà maggio: Ottaviano  Ubaldini si dirige verso Imola con  500 cavalieri e i fanti di due  quartieri. La fanteria si  ferma, mentre Ottaviano aggira  Faenza e conquista senza difficoltà  Forlì, Cesena, Rimini e  Forlimpopoli.
    (HE) Dopo le conquiste  Ottaviano torna presso l’esercito e  Imola gli apre le porte.
    (HE) 8 giugno: i fuoriusciti  di Ravenna, guidati dal loro  arcivescovo, rientrano in città.
    (HE) Metà giugno: Faenza  richiede un assedio per essere  ripresa.
    (HE) Fine giugno: i conti di  Castrocaro ed il comune di  Bertinoro passano alla parte  bolognese: Bologna ora domina su tutta  la Romagna. Ovunque Ottaviano  insedia podestà bolognesi.
    (HE) Prima di dicembre:  deliberazione popolare mediante cui  Bologna si assicura vantaggi  derivanti dalle fortunate imprese  in Romagna.
    (HE) 12 agosto: il comune di  Cervia si impegna a fornire a  Bologna per i prossimi 10 anni  tutto il sale prodotto a prezzi  stabiliti. Bologna tiene a  Cervia 25 uomini a guardia del sale.
    (HE) Bologna occupa il  comitato imperiale di Imola, i cui  abitanti vengono equiparati ai  comitatini bolognesi e  regolamentati amministrativamente  prendendo a modello le podesterie della  montagna. Il territorio  conquistato viene diviso in due  parti: a nord della via Emilia con a  capo Lugo e a sud con  Tossignano. Sotto Lugo c’è: S.Giacomo di  Bagnarola, Trentola, Sesto  Imolese e l’importante porto di  Conselice. Sotto Tossignano c’è la  zona montana tra Senio e  Santerno e diversi castelli a  occidente, tra cui Dozza. L’annessione del comitato imperiale di  Imola avviene senza che se ne  parli nel trattato tra Bologna e  Imola: indizio che Imola non ha  alcun potere sul comitato.
    (HE) 6 settembre: trattato tra  Bologna e Imola, in cui  apparentemente Imola conserva la  propria indipendenza politica, ma  di fatto si trova in balia di  Bologna. Tra le altre cose Imola è  costretta ad accettare la  deposizione del vescovo Mainardino,  sostituito dal priore della  canonica di S.Maria di Reno di  Bologna. (Il trattato non parla  però di ciò).
    (HE) 30 marzo: Mainardino  risulta ancora vescovo di Imola.
    (HE) Giugno: imolesi  partrecipano all’assedio di Faenza.
    (HE) Fine anno: 60 milites  imolesi sono con Ottaviano  Ubaldini in Lombardia per Pavia.
    (HE) 22 aprile: fuggono gli  Aigoni che Enzo aveva portato con  sè in ostaggio. Con il loro  ritorno a Modena iniziano le  sommosse.
    (HE) In primavera Bologna  attacca Bazzano e dopo tre  settimane Bazzano viene conquistato:  gli abitanti vengono fatti  allontanare e tutto il paese viene  distrutto.
    (HE) Enzo accorre da Parma in  aiuto di Modena, ma non riesce  ad evitare la distruzione di  Bazzano.
    (HE) Altre fortezze vengono  conquistate da Bologna, tra cui  Savignano sul Panaro, che viene  data ai fuoriusciti modenesi.
    (HE) Enzo, vedendo di non  potere fare niente contro le  posizioni avversarie, torna indietro  presso suo padre.
    (HE) Ancora prima della  campagna di Romagna viene conquistato  Panzano (nord ovest di  Castelfranco).
    (HE) 1 ottobre: con l’appoggio  degli Aigoni viene conquistato  Nonantola ed affidato ai  guelfi modenesi.
    (HE) Anche S.Cesario viene  bruciata (in presenza di Ottaviano  degli Ubaldini).
    (HE) Novembre: Ottaviano  soggiorna a Faenza dove arruola  cavalieri romagnoli.
    (HE) 1 dicembre: Ottaviano  definisce il salario dei cavalieri  arruolati in Romagna.
    (HE) Prima della fine  dell’anno Ottaviano Ubaldini, con  cavalieri di Bologna e della  Romagna, si dirige verso Parma, dove  combatte con successo contro  reggiani e modenesi, guidati da  Enzo.
    (HE) Estate: Guglielmo  d’Olanda nomina rappresentante  dell’impero in romagna il conte  Rainaldo da Suppino, che però ha poca  autonomia e comunque non riesce  a farsi restituire Imola ed  anzi deve mantenere buoni  rapporti con Bologna.
    (HE) 31 dicembre: i due  partiti di Imola non si accordano per  il podestà da eleggere così che  Bologna nomina dei procuratori  ed intanto fece insediare da  tali procuratori un capitano.
    (HE) Statuti dei muratori.
    (HE) A Imola c’è un podestà con  giudice e notaio, ed i suoi  abitanti vengono parificati ai  comitatini bolognesi.
    (HE) Unica redazione  pervenutaci degli statuta populi.
    (HE) Accordo con Imola per  l’eliminazione del passagium per i  mercanti bolognesi (Bologna  osserva la reciprocità di tali  accordi).
    (HE) Accordo tra Bologna e  Imola sulle rappresaglie: in caso  di violenza si può pretendere  risarcimento da un concittadino  del violento. Viene definita  anche una apposita forma  giudiziaria per le controversie.
    (HE) E’ nominato il palatium  novum del vescovo, probabilmente  secondo palazzo vescovile  fatto costruire da mastro Alberto.
    (W1) 18 febbraio: Federico si è  assentato dall’assedio di  Parma per andare a cacciare con i  falchi, mentre Enzo è impegnato a  costruire con i suoi un ponte.  I parmensi fanno una sortita e  riescono a sorprendere gli  imperiali di Vittoria e rubano,  razziano, incendiano. Raggiungono  persino il tesoro imperiale e  tale sciancato di nome  Cortopasso ruba la corona  dell’imperatore. Alla fine si contano 1500  imperiali uccisi e più di 3000  fatti prigionieri. Federico  ritorna e riprende l’assedio.
    (W8) Guazzarello (odierna  Baricella) è una piccola comunità  di 20 famiglie.
    (VE) Da un computo generale di  uomini fatto quest’anno  risulta che Liserna ha 13 fumanti (c’è  anche un Aimus Calegaci, poi  cancellato perchè nobile e  registrato negli estimi dei nobili);  Castelnuovo 13, Montecavalloro  15, Rodiano 10, Cavriglia 5.  Liserna deve pagare 5 lire, 3  soldi e 2 danari.
    (TO) Gli Oselletti, assieme ad  alcuni dei Basacomare e degli  Asinelli si scontrano con altri  esponenti ghibellini rivali  delle stesse famiglie. Lo scontro  è feroce.
  • 1249
    (FI) 29 Maggio: Battaglia di  Fossalta.
    (HB) Il giorno di  S.Bartolomeo, vicino al ponte di  S.Ambrogio, alla Fossalta, viene  sconfitto l’esercito imperiale e viene  catturato Enzo, figlio di  Federico II e re di Sardegna. Rimase  prigioniero a Bologna per 23  anni, fino alla morte. Alla  morte fu seppellito come un re  nella chiesa dei domenicani  dirimpetto alla cappella dei SS.  Filippo e Giacomo.
    (HB) Dopo la vittoria i  Bolognesi, all’assedio di Modena,  hanno catapultato un asino dentro  alla città. Pare che tale asino  sia atterrato in una fontana,  detta da allora in poi fonte  dell’asino.
    (HB) Innocenzo IV concede  indulgenze a chi fa offerte al  monastero di Ronzano.
    (ST) Scaricalasino diviene  sede di podesteria.
    (FB) 26 maggio: cattura di Re  Enzo.
    (OT) Vimignano si trova su una  delle strade che portano in  Toscana.
    (CS) Ci sono 6 fumanti a  Savignano.
    (SB) Battaglia della Fossalta  e cattura di Re Enzo.
    (SB) Sottomissione di Modena a  Bologna. Egemonia di Bologna  nella Romagna.
    (SB) Il 25 maggio, tra la  Fossalta ed il ponte di S.Ambrogio  viene catturato Enzo, re di  Sardegna e vicario dell’imperatore  per l’Italia centro  settentrionale.
    (SB) Il 22 ottobre Modena,  dopo breve resistenza, capitola.  Accetta di demolire i castelli  costruiti a difesa contro i  bolognesi, ed accetta in città un  presidio bolognese e podestà  nominati dai bolognesi.
    (52) Provvedimenti del comune  a favore dei bagni di Porretta,  quando si ordina ai podestà di  Casio e Belvedere di riattarli.
    (52) In quest’anno, dagli  estimi si desume che la  ripartizione dei fumanti è la seguente:
    Capugnano 47
    Monteacuto 60
    Belvedere 5
    Maienzano 46
    Vidicciatico 33
    Lizzano 45
    Granaglione 130
    Pavana 41
    Casio 62
    Porreda 15
    (D1) Esiste una località  Calcadonna che viene censita per 3  fumanti e che in passato doveva  essere inclusa in Cadriano.
    (E6) Il corso di diritto costa  ad ogni scolaro 8 soldi. Gli  scolari più anziani, che possono  tenere lezioni, non vengono  nemmeno pagati.
    (HE) 1 giugno: Guezo succede a  Tommaso come priore di S.Maria  di Reno, segno che Tommaso  probabilmente è già vescovo di  Imola.
    (HE) 23 febbraio: processo a  Forlimpopoli dove un incaricato  della chiesa imolese afferma  che imolesi hanno preso parte  all’assedio di Faenza e che 60  milites imolesi sono andati con  Ottaviano Ubaldini in Lombardia  (Pavia, fine 1248). Si parla  anche della liberazione di Imola  dall’interdetto della chiesa.
    (HE) 22 febbraio: Ottaviano  paga il salario ai cavalieri  romagnoli con cui ha combattuto a  Parma.
    (HE) Marzo: Federico è in  Toscana e lascia comandante in capo  Enzo che si acquartiera a  Cremona.
    (HE) Maggio: Enzo fa una  scorreria nel parmense.
    (HE) Maggio: i due legati  Ottaviano degli Ubaldini e Gregorio  di Montelongo si incontrano  con inviati della Lega a Parma e  viene concordata una spedizione  di Mantova, Ferrara, Venezia e  Bologna in sostegno dei  fuoriuscirti reggiani.
    (HE) Fine maggio: l’esercito  bolognese rinforzato dagli  Aigoni di Modena è accampato sulla  via Emilia presso Castelfranco, e  si prepara a passare sulla  sponda sinistra del Panaro. Il  ponte di legno di S.Ambrogio è  probabilmente stato distrutto dai  modenesi, per cui gli abitanti  di Oliveto vengono inviati sulla  sponda occidentale per  procurarsi legna per la riparazione.  La cavalleria bolognese non è  nell’accampamento (ricognizione a  nord ?, rivista dei cavalli ?).
    (HE) Enzo, forse informato a  Cremona delle intenzioni dei  Bolognesi, decide di sorprenderli  con un attacco.
    (HE) Enzo accorre con  cavalieri tedeschi, truppe di Cremona,  Reggio, fuoriusciti di Ferrara  e Parma, raccoglie quanti  modenesi può e si dirige verso il  Panaro.
    (HE) 26 maggio, di pomeriggio:  Enzo incontra gli abitanti di  Oliveto che chidono aiuto ai  Bolognesi.
    (HE) 26 maggio: la fanteria  bolognese attraversa il ponte (?)  e accorre in aiuto di Oliveto.  Simultaneamente viene inviato  un messaggio alla cavalleria.
    (HE) La cavalleria è a nord, ed  informata dell’attacco  attraversa il Panaro a guado ed  accorre nella battaglia che intanto  infuria. La cavalleria sorprende  il fianco sinistro delle  truppe imperiali. Il guado è il  guadum de Ceresa presso Nonantola  dove era un ponte distrutto nel  1237.
    (HE) Lo stesso Enzo, durante  il combattimento, viene  catturato da Lambertino Lambertini,  Michele degli Orsi e Lambertolo  Buttrigari.
    (HE) Le truppe imperiali  fuggono verso Modena lungo la via  Emilia attraversando Fossalta e  S.Lazzaro.
    (HE) I bolognesi inseguono gli  avversari fin sotto le mura di  Modena e catturano 570  prigionieri tra cui 200 cremonesi.
    (HE) Il marchese Uberto  Pallavicini sostituisce nelle file  imperiali Enzo prigioniero.
    (HE) Federico pretende la  liberazione di tutti i prigionieri  e di Enzo, facendo  considerazioni filosofiche e minacce.
    (HE) La risposta di Bologna è  completamente negativa e si  conclude con citazioni  classichegianti e riferimenti biblici.  Forse la risposta è scritta da  Rolandino de’ Passeggeri.
    (HE) Tra i compagni di  prigionia di Enzo vi sono: Boso da  Dovara, Marino d’Eboli, Antolino  dall’Andito, ed il conte tedesco  Corrado.
    (HE) Prima del 5 agosto:  scontro a Solara tra Modena e  Bologna.
    (HE) Metà settembre: inizia  l’accerchiamento di Modena.
    (HE) Metà ottobre: Modena  capitola.
    (HE) Durante l’assedio viene  catapultato un asino dentro alla  città di Modena.
    (HE) 29 maggio: il cardinale  Ottaviano Ubaldini è a Parma.
    (HE) 14 giugno: il cardinale  Ottaviano Ubaldini è a Bologna.
    (HE) 16 agosto: il cardinale  Ottaviano Ubaldini è a Bologna.
    (HE) Agosto: i bolognesi  prendono parte ad una spedizione  organizzata dal legato Gregorio di  Montelongo per approvvigionare  Parma.
    (HE) In novembre si iniziano i  negoziati di pace presieduti  dal cardinale Ottaviano  Ubaldini.
    (HE) L’11 novembre gli Aigoni  nominano i plenipotenziari.
    (HE) Il 9 dicembre Modena  nomina i plenipotenziari.
    (HE) 15 dicembre: pace tra  Modena e Bologna. Modena ottiene i  suoi prigionieri ed ha la  restituzione delle terre ad est del  Panaro, secondo la sentenza  del 1204, ma non può ricostruire  le fortezze di frontiera a  destra del fiume ed anzi deve  demolire quelle rimaste in piedi.  Politicamente Modena deve seguire  le direttive di Ottaviano  Ubaldini e di Bologna. In caso di  minacce da parte imperiale deve  mandare ostaggi a Bologna ed  accettare truppe armate bolognesi  entro le sue mura come presidio  permanente.
    (HE) Fine dicembre: gli Aigoni  ed il vescovo modenese  rientrano in patria.
    (HE) Secondo il trattato, in  seguito sia la fazione  ghibellina, sia la guelfa dovrebbero  chiedere a Bologna un podestà  ciascuna oppure uno comune. Se una  delle due parti dovesse essere  ancora espulsa Bologna dovrebbe  cercare di farla rientrare.
    (HE) Il trattato limita il  diritto dell’Ubaldini di ingerirsi  della pacificazione e quindi  di fatto il destino di Modena è  nelle mani di Bologna.
    (HE) Podestà bolognesi sono  documentati a Modena per tutto il  prossimo decennio (due alla  volta). Accanto ai podestà vi sono  12 anziani, esponenti degli  organismi popolari. L’istituzioni  di anziani a Modena avviene  probabilmente su consiglio del  cardinale Ubaldini e di Bologna.
    (HE) 20 dicembre: arbitrato di  Parma sulle sorti del Frignano  tra Modena e Bologna. Dapprima  Bologna cerca di ottenere una  sentenza favorevole da Parma,  poi, poichè Bologna è senza basi  giuridiche, cerca di ostacolare  l’emissione della sentenza.
    (HE) 1 gennaio: Bologna fa  giurare pace ai due partiti di  Imola.
    (HE) Marzo: tumulti a Faenza.  Bologna fa confinare i  rappresentanti di entrambi i partiti a  Bologna stessa.
    (HE) Estate: i confinati di  Faenza a Bologna fuggono.
    (HE) In romagna qualcuno  (Pietro da Verona) pensa di potere  fare pace senza l’intervento di  Bologna.
    (HE) Bologna chiede a Ravenna  parte dei diritti di ancoraggio  e di sfruttare le acque  ravennati per il sale di Cervia, ma  ottiene risposta negativa.
    (HE) Autunno: a Imola, Faenza,  Bagnacavallo e forse anche a  Cesena e Rimini i ghibellini  vengono espulsi dai guelfi.
    (HE) Autunno: a Ravenna il  conte Ruggero da Bagnacavallo,  ghibellino, e sostenitore di  Federico, riesce ad impossessarsi  del potere e ad espellere i  guelfi tra cui lo stesso podestà  bolognese Alberto Caccianemici.
    (HE) Autunno: tutte le città  romagnole sono comunque unite  contro Bologna ed il suo  cardinale, che mirano a restaurare la  pace generale.
    (HE) 22 ottobre: Modena  capitola.
    (HE) Dopo il 22 ottobre:  Bologna e Ottaviano Ubaldini  promulgano leggi importanti per la  romagna. Chiedono che tutti gli  esiliati rientrino e riacquistino  le proprietà confiscate; nessun  comune o feudo avrebbe potuto  combattere sudditi ribelli o  accettare sudditi forestieri;  ogni accordo tra i comuni è  proibito; Ottaviano e Bologna (in  assenza di Ottaviano, solo Bologna)  devono fare rispettare le  disposizioni, anche con la forza.
    (HE) 1 novembre: Ottaviano ed  il podestà di Bologna vanno a  Ravenna e non ottengono il  rientro di Alberto Caccianemici e  degli esiliati guelfi.
    (HE) Dopo 1 novembre: Bologna,  come rappresentante dei  diritti imperiali e della chiesa,  dichiara il bando a Ravenna.  Ravenna avrebbe infatti offeso  Guglielmo d’Olanda e la Chiesa. Tale  bando non ha però seguito.
    (HE) 24 dicembre: bando contro  Imola perchè i guelfi Brizzi  hanno espulso i Mendoli.
    (HE) Autunno: il bando contro  le città romagnole in sostanza  non ha quasi mai effetto.
    (HE) Bologna libera Argelato e  Medicina dalla loro situazione  e ne parifica gli abitanti ai  propri comitatini.
    (HE) Guglielmo d’Olanda  conferisce a Tommaso da Fogliano,  nipote del papa, i diritti  d’Impero su Cervia (cosa poi  confermata dal papa).
    (HE) ? Tommaso da Fogliano  riesce effettivamente a occupare  città e castello di Cervia.
    (HE) Dagli estimi si apprende  che nel contado bolognese vi  sono circa 16/17.000 fuochi.
    (HE) Albertus Principi è consul  mercatorum.
    (HE) Sono documentati quasi  800 nobiles tra i comitatini:  hanno esenzione da boateria e  collecta. Per loro ci sono speciali  estimi e collecta, e sono  soggetti anch’essi a laboreria  (anche se il loro principale  utilizzo è militare). I nobiles del  contado sono rappresntati da solo  20 membri nel consilium  speciale e da 4 milites justitie nel  governo comunale.
    (HE) Estimi di Viadagola in  cui sono documentati servi.
    (HE) Nel consilium mancano i  ministrales contratarum (che  possono essere anche nobili).
    (HE) Sono documentati uno  iudex ed un miles extimorum per un  problema di estimo relativa ad  una unione di fondi.
    (HE) Il massarius viene  obbligato ad un resoconto mensile e  ad uno generale allo scadere  della carica. Viene esaminato da  un procurator, dallo iudex  potestatis ad colligendum denarios  comunis e da altri tre  commissioni particolari: la prima è  formata da 4 uomini con un  patrimonio di almeno 100 lire scelti nel  consilium per 6 mesi; la  seconda è formata da 4 uomini  nominati dagli officiales; la terza è  formata da 16 uomini (4 per  quartiere).
    (HE) Fino ad ora il ponte  sull’Idice è stato retto da una  confraternita di conversi.  Quest’anno però i loro beni sono stati  confiscati ed il ponte viene  amministrato direttamente dal  comune.
    (HE) Si concorda con Modena la  costruzione di un Canale dal  Panaro per Piumazzo verso  Castelfranco.
    (HE) Vengono compilate nuove  liste per il contado per gli  estimi da quattro presidentes  officio fumantium assieme ad uno  iudex potestatis e a quattro  giusperiti. Vengono fatte anche  nuove liste di exempti e nobiles.
    (HE) Da quest’anno il comune  si disinteressa del catasto  delle singole persone, ma si  preoccupa solo del numero delle  famiglie. Funzionari delle comunità  rurali stilano gli estimi.
    (HE) Odofredo collabora con  altri sapientes alla compilazione  degli estimi per i comitatini.
    (HE) Brancaleone degli Andalò  fa parte del consilium. E’  considerato un valente giurista.
    (HE) Alberto Caccianemici è  podestà a Ravenna.
    (W1) 25 maggio: battaglia di  Fossalta.
    (W1) 22 ottobre: Modena è  costretta ad accettare un podestà ed  un presidio bolognese.
    (W1) Gennaio: Enzo e Federico  sono insieme a Cremona.
    (W1) Febbraio, circa: Enzo  sposa in seconde nozze una nipote  di Ezzelino da Romano
    (W1) Maggio: Enzo è in sella  verso Modena, sul punto di essere  attaccata da Bologna. E’  accompagnato da un reparto di  cremonesi e dalla propria guardia del  corpo. E’ ingannato dalle voci  che parlano di semplici  scorrerie. Enzo raggiunge i modenesi  e si unisce a loro, poi si  lancia contro un gruppo di alleati  dei bolognesi e quindi contro  le avanguardie di fanteria  bolognese. All’improvviso,  l’intervento della cavalleria bolognese  ribalta le sorti della  battaglia e nel pomeriggio inoltrato  del 26 maggio, Enzo viene  catturato e portato forse a  Castelfranco dove resta per 3 mesi.
    (W1) 24 agosto: Enzo viene  portato a Bologna, da Anzola, dove  è rimasto pochi giorni.
    (CA) Per la leva straordinaria  vengono contati i fumanti  delle terre del comitato. Seguono i  dati di alcune terre del  camugnanese:
    Bargi 68
    Burzanella 10
    Camugnano 15
    Carpineta 18
    Piderla 11
    Traserra 46
    San Damiano 19
    Verzuno 13
    Stagno 72
    Vigo 42
    Alla battaglia della fossalta  partecipano 30 uomini di  Trasserra, 76 di Bargi, 14 di  Verzuno, 17 di Costozza, 43 di Rocca  delle Mogne.
    (CA) I magistrati  dell’ufficium fumantum ordinano di porre  illos de Vigo tra i fumanti.
    (VE) Estimo da cui si ricava  che Liserna ha 21 fumanti,  Cavriglia 18, Sanguineta 18,  Prunarolo 20.
    (TO) Tra i medici che si  prendono cura di Enzo, c’è Amadeo (o  Amideo) d’Alberico.
    (TO) Alla battaglia di  Fossalta partecipa anche Bartolomeo di  Guido Zagno.
    (CA) Testamento del conte  Alberti degli Alberti, figlio di  Alberto di Nottigiova, che lascia  eredi universali Alessandro e  Guglielmo, lasciando solo un  decimo all’altro figlio  Napoleone.
    (CA) Le Mogne, Soccida,  Granaglione, Pavana, Porretta,  Monteacuto delle Alpi e Rocca Corneta  per la prima volta sono  iscritte tra i fumanti di Bologna.
  • 1250
    (HB) E’ stata demolita la  chiesa di S.Apollinare entro il  cortile del comune di Bologna.
    (ST) si parla di Strata unde  veniunt Mulateri de Pisis et  Pistorio et de Tuscia… ad  civitate Bononia. Documentazione di  strada toscana di Saragozza.
    (ST) Nel Sacramentum  potestatis montanee Caxi, Belvederis et  Scaregalaxini et Medicine il  podestà giura … item faciam  aptari malos passus vie que sunt  per viam montanee a latere sero  Reni et in conspectu saxi  pertuxii et alios malos passus cum  lapidibus et lignamine ita quod  comode equi omni tempore ire et  transire possint … indicando  una strada ad occidente del  Reno, dovendo essere Sasso Pertuso  vicino a Salvaro (negli estimi  si parla di Comune Salvari et  Saxi Pertusi. I riferimenti  indicano una strada di fondo valle.
    (ST) Nello stesso Sacramentum  il capitano giura che avrebbe  scelto ed incaricato due uomini  che lavorassero ad vias euntes  ad Pavanam et ad Stagnum et ubi  opus fuerit per vallem Reni et  ad viam que vadit ad Casi et  ad Moscatham.
    (ST) Negli statuti di Bologna  c’è uno statuto apposito per la  preparazione ed il mantenimento  della fluitazione sul Reno: De  Saxi Reni Rumpendis et  Tollendis.
    (ST) Si decide di ricostruire  de bono et idoneo lignamine il  ponte di Linari ,pons positus  supra Armentia apud Savignanum.
    (ST) Si parla di strata unde  veniunt mulateri de Pisis et  Pistorio et de Tuscia et mercata  lignorum ad civitate Bononie  versus pontem Casalicli a  proposito della strada renana di  Toscana.
    (OT) Gli habitantes inter  Renum et Sectam (Statuti) devono  sostenere il podestà della  montagna a laborari ad pontem de  Savignanum qui est super renum,  facendo fieri unam pirram lapidum  in medio aquae.
    (S9) Lambertazzi estromessi da  Bologna e rifugiatisi a  Faenza.
    (SB) Il 13 dicembre muore  Federico II.
    (23) Gli statuti vietano la  copertura delle case in paglia e  melega entro la cerchia  cittadina.
    (72) Una rubrica degli statuti  comunali offre agevolazioni a  chi possiede terre ai confini  del comune, soprattutto in caso  di perdita delle terre per  guerra (naturalmente ci vuole una  visita del podestà per verificare  la situazione).
    (16) Tra la torre degli  Asinelli e la chiesa di S.Bartolomeo  c’è il mercato del pesce. Vi  sono disposizioni che impongono ai  pescivendoli di non  intralciare il traffico tra la loro sede  (‘Pescarìa’) e la strada  S.Vitale, inoltre c’è il divieto di  gettare gamberi e pesci marci nella piazza: i cambiatori, che  hanno i loro banchi nella stessa  zona, hanno l’obbligo di  denunciare i trasgressori.
    (A4) Bologna sta portando a  termine la fortezza di  Scaricalasino. Dentro a tale fortezza  dovrà stare il podestà del luogo e  la sua corte (un giudice, un  notaio, un estimatore, due  procuratori …). Bologna offre a chi  si stabilirà nel castrum con la  funzione di fare servizio  militare terre a buon mercato (lire  100 a tornatura). Per le bestie  sono state costruite capanne  fuori le mura (ma non lontano).  Viene scavato un pozzo per  sfruttare le falde freatiche. Alla  fine dell’anno si deve solo  innalzare la torre di 12 ponti e  montare la campana che avrà  funzioni importantissime. 4 soldati  devono controllare giorno e  notte la porta e l’ordine del  podestà di Bologna è che non vi  devono essere altre porte più vicine  di 3 pertiche (100 metri circa)  alla porta principale. Ai  lavoratori viene data la cospicua  paga di 10 imperiali giornalieri  (30 denari bolognesi). La paga  viene dimezzata nei giorni di  fermo di lavoro e non azzerata  come al solito.
    (C1) ? (Da un documento)  Migliore, rettore dell’ospizio di  Prato del Vescovo (S.Bartolomeo)  enumera i servizi pubblici resi  dalla sua istituzione: si  parla di ‘casa edificata sulla via  Francesca che conduce più  rapidamente a Roma e a S.Giacomo di  Campostella … si riaprano  tutti i ponti che sono lungo la  strada … e in particolare il  grande ponte sul Reno’. Da questo  ospitale dipende quello di  S.Giovanni Battista di Casio e  l’ospizio Sanctorum de Roncore  nella località Ronchi di Corticella.
    (D1) Il comune stabilisce la  costruzione di un ponte presso  Casaralta a spese dei comuni di  S.Marino, Lovoleto, Saliceto,  Altedo, Spisa, Coloreto,  Castagnolo, Saletto, Calcadonna e  Sabbiuno.
    (E6) Da adesso e fino al 1267  gli statuti contemplano lo  studio (suscitando comunque  proteste degli studenti).
    (E6) Da adesso gli studenti  sono parificati ai cives, e gli  statuti riconoscono  l’universitas scholarium. C’è uno strano  tipo di privilegio che riguarda le  prostitute che possono subire  qualsiasi tipo di oltraggio se  vanno nelle case abitate da  studenti. Inoltre gli studenti non  hanno i doveri dei cives.
    (HE) 18 marzo: a Tossignano si  trova un iudex pro com. Bon.  in comitatu Ymole supra stratam.
    (HE) 21 giugno: Tommaso è  documentato vescovo di Imola. E’  l’ex priore di S.Maria di Reno.
    (HE) Nelle carceri bolognesi  vi sono ancora 280 prigionieri  della guerra contro Enzo (tra  cui 60 tedeschi).
    (HE) 4 marzo: due giuristi  bolognesi , in base al trattato  del 1249, sentenziano che Montese  appartiene a Modena
    (HE) Inizio anno: i Brizzi di  Imola fanno rientrare i Mendoli  e vengono prosciolti dalla  scomunica.
    (HE) Bologna non concede  all’Ubaldini di guidare truppe  contro i romagnoli in seguito dei  bandi della fine dell’anno  precedente. Causa gli eventi di  Lombardia.
    (HE) I sostenitori di Federico  si raccolgono sotto Uberto  Pallavicini, che avanza da  Cremona, cercando di ottenere  l’appoggio di Piacenza e minacciando  Parma.
    (HE) Giugno: i bolognesi,  sollecitati dal cardinale Ottaviano  Ubaldini, con aiuti di Modena,  Ferrara, della Romagna e della  Toscana, raggiungono Cavriago,  ad ovest di Reggio e  consegnano 3000 carri di grano a Parma,  in difficoltà.
    (HE) Giugno: durante la marcia  per Cavriago, i bolognesi  saccheggiano il territorio di  Reggio, dove domina il partito  imperiale.
    (HE) 18 agosto: Parma viene  sconfitta da Uberto Pallavicini  gravemente.
    (HE) Il cardinale Ottaviano  Ubaldini con truppe bolognesi  accorre in aiuto di Parma e ne  impedisce la capitolazione.
    (HE) Autunno: circolano voci  di accordi tra Bologna e  Federico II per il rilascio di Enzo in  cambio di un figlio del  marchese Bonifacio di Monferrato, che  in passato era dalla parte  dell’imperatore e che ora dovrebbe  essere dalla parte del papa.
    (HE) Autunno: la situazione  non è facile per i guelfi e  corrono voci di richieste di pace  avanzate all’imperatore da  Bologna.
    (HE) 13 dicembre: muore  Federico II.
    (HE) Inizio anno (?): lotte  nella marca anconitana a cui  partecipano in qualche maniera i  bolognesi. Egano mariscalcus et  tunc dominus Marchie constitutus  a Federico cattura e depreda  al castello di Civitanova il  iudex generalis del cardinale  Pietro Capocci: Pietro da Medicina.  Egano distrugge inoltre la  fortezza di Castelfidardo, dove  Pietro è podestà. Pietro ed altri  vengono tenuti in prigione per  piu’ di 6 mesi. Egano caccia  inoltre il bolognese Galvano  Accarisi, podestà di Civitanova.
    (HE) 9 novembre: cade  l’interdetto su Fano, perchè ivi è stato  cacciato il podestà, il  bolognese Aimerico q.Arpinelli.
    (HE) 24 novembre: cade  l’interdetto sulle città della marca  anconitana per i fatti causati da  Egano.
    (HE) (?) Dagli statuti si  desume che la città comprende  civitas e burgi e forse anche la  guardia civitatis.
    (HE) (?) Dagli statuti  apprendiamo che la città è divisa in 4  quartieri a loro volta divisi in  vicinie o contrate  (coincidenti con le parrocchie (capelle)).
    (HE) (?) Probabilmente in città  vi sono 11/12.000 fuochi.
    (HE) (?) Dagli statuti si  desume che gli abitanti delle  contrate riuniti in corporazioni,  decidono della costruzione,  riparazione di strade, pozzi,  fognature, etc. sostenendone  collettivamente le spese.
    (HE) (?) I ministrales  contratarum sono a capo delle contrate  o vicinie (capelle): sono  eletti dai vicini in modo ad brevia  (sistema indiretto di  votazione: vi sono tante schede quanti  sono i potenziali elettori.  Solo un certo numero contiene  l’annotazione elector per il tale  ufficio. Ogni elettore estrae  una scheda, ma ha diritto di  votare solo chi estrae (a caso) un  breve). I ministrales  contratarum non sono officiales comunis,  per cui non sono obbligati al  giuramento d’ufficio. Il  governo della città comunque li  controlla e ne punisce le  inadempienze; affida loro la compilazione  delle viginticinquine ed anche  alcune funzioni di polizia. Le  vicinanze hanno anche dei  saltuari civitatis (incaricati dai  loro ministrales con il compito  di vigilare sulle proprietà  private). I saltuari devono denunciare ai domini maleficiorum i  danni arrecati a tali proprietà  private. (I saltuari si  distinguono per civitas, burgi e guardia  civitatis).
    (HE) (?) Gli abitanti della  città partecipanti alla vita  pubblica sono cives, che devono  prestare ogni anno il sacramentum  sequimenti potestatis. Il più  importante impegno del civis è la  difesa della città. Dai 18 ai 70  anni i cives prestano  obbligatoriamente il servizio militare.  I vecchi sono esonerati e  perdono pertanto la possibilità di  ricoprire uffici pubblici.  L’estimo determina il tipo di  armamento: chi denuncia più di 200 lire  deve avere armamento pesante.  Chi in caso di guerra non può  partecipare, deve presentare un sostituto e valida  giustificazione. Il podestà fa redigere  precise liste di cavalleria e  fanteria. In ogni contrata i milites  sono riuniti in gruppi di 10 ed  i pedites in gruppi di 25, e  ciascuno di questi reparti ha un  capitano.
    (HE) (?) Ogni quartiere è  guidato da un gonfalonerius per  cavalleria ed uno per fanteria.  Questi sono sempre affiancati da  consiliarii e distringitores.  Gli 8 gonfalonerii sono eletti  come gli altri officiales comunis  e come i presidentes carocio.  Il Carroccio è sorvegliato da  1500 fanti scelti. In marcia due  reparti di cavalleria precedono  la fanteria e due la seguono.  Le azioni belliche sono  cavalcate (a cui partecipano anche i  pedites) ed exercitus.
    (HE) (?) I combattenti non  sono pagati, ma, al più, vengono  risarciti dei danni subiti. Fanno  eccezioni quelli che prestano  servizio di guardia ai  castelli.
    (HE) (?) I cives si dividono  in aristocratici e popolo.
    (HE) (?) Dure leggi del comune  contro le consorterie  costituite per le torri. L’effetto di  tali leggi è dubbio.
    (HE) (?) Statuti in cui si  riconosce il rapporto feudale come  esistente di diritto.  Disposizioni per limitarne gli effetti  dannosi nei confronti del  comune. Disposizioni anche contro i  detentori di armi e contro chi  lancia proiettili dalle torri.
    (HE) (?) Il potere legislativo  all’interno delle societates  artium è esercitato dal corpus.
    (HE) (?) Nelle corporazioni il  potere legislativo è esercitato  dal corpus (assemblea di tutti  i socii) che elegge i  funzionari e fissa lo statuto (nonchè  l’accettazione di nuovi membri).  I ministrales (i funzionari di  più elevato rango nella  societas) spesso eleggono unconsilium  più ristretto. Presso mercatores  e campsores (e qualche volta  anche presso qualche altra arte)  i ministrales sono chiamati  consules. Presso i lanaiuoli sono  chiamati castaldi. Vengono  tutti eletti ad brevia per 6 o 12  mesi. Presso mercatores,  campsores e drappieri esistono anche  procuratores. Esiste il  massarius o tesoriere, che può anche  essere uno dei ministrales.  Esiste anche un nuntius ed un notaio  (spesso eletti dai  ministrales). Esistono pure gli  inquisitores rationis (che controllano  l’operato dei funzionari) e gli  statutarii che redigono i nuovi  statuti.
    (HE) (?) Statuti dei Vari  (societas armorum) del quartiere di  porta S.Pietro.
    (HE) (?) Statuti dei Balzani  (societas armorum) per il  quartiere di porta Ravennate.
    (HE) (?) Statuti delle Chiavi  (societas armorum) per il  quertiere di porta Ravennate.
    (HE) (?) Statuti e matricole  della Branca di Castello  (societas armorum) per il quartiere di  Porta Stiera.
    (HE) (?) I Toschi richiedono  ai propri socii l’origine  forestiera.
    (HE) (?) La società della  Stella è la più recente essendo  composta da socii (forestieri ?) non  accettati da Toschi e Lombardi.
    (HE) (?) Le societates armorum  sono ulteriormente divise con  diverse denominazioni in  rapporto con contrate e capelle.
    (HE) (?) Ogni popolare fa  parte di una societas armorum e di  una societas artis. Ne sono  esclusi salariari, servi e  schiavi.
    (HE) (?) Le societates armorum  sono strutturate come le  societates artis. Particolare è il  Gonfalonerius, eletto ad brevia  dal corpus della società. Il  Gonfalonerius non ha autorità  ministrales, ed è affiancato da  consiliarii e distringitores, al cui  consiglio è vincolato. I socii  sono organizzati in pedites  (gruppi di 25) e milites (forse  gruppi di 10). Essi devono portare  sulle loro armi le insegne  della propria società.
    (HE) (?) Pavanesi, Magarotti e  Principi sono famiglie di  mercatores.
    (HE) (?) I notai non possono  essere chierici. Possono essere  nominati da sovrani tedeschi,  da alti ufficiali imperiali o da  autorità della chiesa. Il  comune li nomina per mezzo del  podestà, raramente, e con  autorizzazione limitata al territorio  bolognese (ulteriore forma di  controllo).
    (HE) (?) Gli abitanti della  campagna devono giurare il  sacramentum sequimenti rusticorum. I  rustici devono prestare  servizio militare come i cives.  Inoltre i rustici devono fornire  laboreria (costruzione e  manutenzione di strade, canali e ponti),  decisi a Bologna. Normalmente  il laborerium viene affidato a  quelle comunità di comitatini che  ne traggono benefici.
    (HE) (?) Ai rustici, oltre a  speciali collecta, viene anche  imposta la boateria, che invece  non riguarda i cives. Esistono  comunque exempte, ovvero  comunità o persone singole a cui è  concessa l’esenzione da tali  imposte.
    (HE) (?) Esistono gli  ascripticii che sembrano avere con il  dominus un rapporto del tutto  simile ai manentes. Questi due  gruppi, assieme agli arimanni,  non sembra essere esente da  tasse.
    (HE) (?) Si facilità la  concessione della cittadinanza ai soli  manentes, ascripticii e  arimanni.
    (HE) (?) I comitatini possono  inviare 40 rappresentanti nel  consilium generale.
    (HE) (?) Le terre comitatus  sono composte da nobiles e  rustici, che sostengono gli oneri  pubblici. Esiste una contio  generale e talvolta un consilium  ristretto.
    (HE) (?) Esiste negli statuti  l’obbligo al giuramento di  obbedienza al podestà bolognese ed  agli statuti bolognesi per il  podestà ed i massarii delle terre  comitatus.
    (HE) (?) Esistono due  podesterie a Lugo e a Tossignano, con  gli stessi poteri delle  podetsrie della montagna.
    (HE) (?) I componenti del  consilium credentie sono circa 500.
    (HE) (?) Il corpo legislativo  del comune è il consilium  speciale et generale. L’elezione per  il consilium speciale avviene  nelle ultime due settimane di  ogni anno ad brevia nel consilium  speciale et generale. Il  consilium speciale è composto di 500  membri (125 per ogni  quartiere). L’elezione del consiglio  generale avviene entro tre giorni  da quello speciale e si compie  in modo analogo. E’ composto da  600 consiliarii che devono  essere cittadini di Bologna, ivi  dimoranti e proprietari di beni  immobiliari.
    (HE) (?) I salariati e coloro  che non si possono riunire in  corporazioni non possono essere  eletti nel consilium comunis.  (Disposizione proposta dai  popolari). Inoltre l’estimo minimo  dei membri deve essere di 50  lire. I magnati possono essere  presenti.
    (HE) (?) Il consilium speciale  si può riunire da solo, ma il  potere legisaltivo è nelle mani  del conslium speciale et  generale comunis, detto brevemente  consilium comunis.
    (HE) (?) Il podestà o il suo  rappresentante presentano le  proposte che, se accettate dal  consilium comunis, vengono  introdotte negli statuti comunali. Il  consilium non ha diritto di  proposta, che è prerogativa dei  funzionari dirigenti.
    (HE) (?) Gli officiales  comunis fanno parte del consilium  comunis, na hanno diritto di voto  solo in caso di voti pari. Il  consilium ha il diritto di  eleggere i funzionari e di eleggere  il nuovo consilium.
    (HE) (?) Sopravvive accanto al  consilium l’antica contio  detta anche arengum.
    (HE) (?) Il potere esecutivo è  affidato a funzionari  capeggiati dal podestà, nominato  annualmente dal consilium, con una  particolare elezione ad brevia.
    (HE) (?) Il podestà di norma  non viene scelto dalle regioni  che in qualche modo interessano  Bologna politicamente o  economicamente. Si dà la precedenza ai  lombardi, anche se non si  disdegnano i toscani.
    (HE) (?) Il podestà è il solo  direttamente remunerato dal  comune, ed egli deve provvedere di  persona a mantenere la propria  familia. Il compenso è di 2000  lire (crescerà a 3000). Vi sono  anche alcune indennità. Il podestà è  in guerra il capo supremo, in  pace la massima autorità.  Inoltre ha anche il potere  giudiziario su città e distretto. Giura di  obbedire agli statuti ed alla  consuetudo. Gli verrà accordato  il potere di applicare pene a  proprio arbitrio. Allo scadere  del mandato, il podestà deve  rispondere del proprio operato a syndici appositamente scelti.  Come eventuale punizione è prevista  dagli statuti la sola somma in  denaro.
    (HE) (?) La familia potestatis  comprende notai, berruerri,  domicelli, scutiferi, milites  (questi ultimi prima sono due, poi  diventano quattro, poi sei), e  iudices. Gli iudices possono,  con il titolo di vicario  rappresentare il potestà in varie  incombenze.
    (HE) (?) Uno degli iudices è  dedicato a colligendum denarios  comunis e come tale collabora  con il massarius e lo controlla.  Gli altri due dirigono processi  civili il cui oggetto superi  le 20 lire.
    (HE) (?) Gli officiales  ordinarii comuinis devono essere  cives ad avere un patrimonio di  almeno 200 lire o fornire garanti.  Vengono rinnovati ogni 6 mesi  (il 1 giugni ed il 1 luglio) e  vengono eletti con votazione  unica nel consilium comunis  (‘electio generalis officialium’).  Non possone essere rieletti  (almeno per un po’ di tempo) gli  officiales uscenti. Vengono  pagati ina maniera precisa (come  precisi sono i loro diritti) e  devono prestare oltre al  giuramento di carattere generale anche  un giuramento relativo alla loro attività. Eventuali mancanze  vengono punite con multe  e con  la privazione del diritto di  voto passivo.
    (HE) (?) Esistono anche  officiales extraordinarii che vengono  eletti dal consilium comunis  se i compensi superano la lira.  Tali sono gli ambaxatores e i  supraguardie noctis.
    (HE) (?) I milites iustitie  esistono ancora ma hanno poca  importanza. Hanno per lo più  compiti speciali. Anche gli iudices  comunis perdono la loro  caratteristica ed avviene che vengono  affidate cariche cittadine a  milites e iudices. Tra le cariche  distinguiamo quelle dei  funzionari giudiziari e di polizia,  espletate da iudices comunis con  almeno 5 anni di studio alle  spalle. Vi sono gli executores  sententiarum e speciali giudici  civili che forse si occupano di  cause al di sotto delle 20 lire  (a differenza degli iudices potestatis). Forse sono aboliti  gli iudices causarum veterum,  mentre rimangono gli iudices  causarum novarum. Per i domini  maleficiorum non siamo in grado di  distinguere cause nove da cause  veteres, nè di conoscere le  competenze in confronto allo iudex potestatis ad maleficia. A  questi funzionari si affiancano  gli officiales con il compito  della redazione e custodia degli  elenchi dei banditi. I loro  libri bannitorum si dividono in pro  debito e pro maleficio, e si  distinguono per cives e per  forenses, tra i quali vengono considerati anche i comitatini.  Esistono poi gli extimatores.  Esistono infine gli yscarii, sorta  di polizia industriale e  sanitaria. Essi reggono l’ufficio dei  pesi e delle misure e  controllano mercanti, produttori di  generi alimentari, strade, canali e  fonti. La loro competenza è  solo sulla guardia della città, ma  gli yscarii districtus  dipendono da loro.
    (HE) (?) Esistono degli  ufficiali finanziari tra cui il  procurator ed il massarius. I  procuratores amministrano il  patrimonio, concludono i contratti in  nome del comune, assegnano e  controllano i lavori pubblici e si  occupano della manutenzione  degli edifici pubblici.  Esercitano controllo sugli altri  officiales, in ispecial modo sul  massarius.
    (HE) (?) Il massarius agisce  sempre su incarico del podestà o  di altra autorità.
    (HE) (?) Gli inquisitores  rationis esercitano il controllo su  tutto (appropriamenti  indebiti, corruzioni, etc.) quanto  riguarda gli altri officiales.  Sottostanno al loro controllo anche  le comunità della campagna.
    (HE) (?) Tra gli impiegati  comunali subalterni troviamo  notarii e nuntii. I notai sono in  rapido aumento (per l’aumento  della pratiche da loro sbrigate) e  la loro carica si accorcia.  Hanno anche precisi poteri. I  nuntii sono 200 e formano una  particolare organizzazione (non  sono officiales) con propri  ministrales.
    (HE) (?) Esistono i  compositores statutorum che si occupano  della stesura degli statuti  comunali, il cui contenuto è deciso  dal consilium. Si tratta di una  commissione formata da un  mercator, un campsor, due de  minutis artibus, due iudices e due  milites.
    (HE) (?) Mercanti e cambiatori  obbediscono agli statuta  populi, partecipano alla congregatio  populi. I loro consoli (4 pro  cambio e 4 pro mercadandia) si  accordano con gli anziani per  mantenere condotta unitaria nel  consilium.
    (HE) (?) I socii delle  societates non devono essere di parte  nobile nè devono avere rapporti  di tipo feudale. Gli anziani  sono 12 (3 per quartiere) e  vengono eletti nel corpus ad brevia  dalle societates (a turno) che  li pagano anche. Si esige che  il candidato eserciti veramente  l’arte. Gli anziani devono  presentare nel consilium proposte  per le deliberazioni del popolo.  Inoltre appianano le liti tra  soci e possono decidere le  pene. Alla fine del mandato vengono  sottoposti a 4 inquisitores  rationis, eletti dai ministrales. L’organizzazione popolare  prevede 3 assemblee consultive: la  congragatio  (tutti i  componenti (probabilmente) delle  societates), l’assemblea dei  ministrales artium et armorum (che forma  l’assemblea consultiva degli  anziani) ed infine il consilium,  per il quale i ministrales  eleggono un sapiente per ogni  associazione.
    (HE) Gli anziani ed i consoli  creano una nuova figura: il  ‘guardasigilli’.
    (HE) (?) Gli yscarii comunis  dispongono per i carrettieri e  mugnai per i mulini. Carrettieri  e mugnai non possono unirsi in  società, così come i fornai, la  cui attività e controllata  direttamente dal comune. Ogni  settimana si stabilisce quali  pistores per ogni quartiere potevano  fare il pane destinato alla  vendita.
    (HE) (?) Probabilmente la  gestione della dogana è affidata a  campsores.
    (HE) (?) La boateria ammonta a  3 soldi per ogni proprietario  di bovini, e a 18 denari per  chi non ne possiede. Pagano i  comitatini e ne sono esenti cives  e nobiles.
    (HE) (?) Disposizioni che  fissano l’interesse massimo dei  prestiti al 20%.
    (HE) E’ documentata l’attività  di Odofredo come consigliere  presso le autorità cittadine.
    (HE) Viene richiesto il  consiglio di Odofredo per la  questione del bando da togliere a  Imola.
    (HE) Viene demolita la chiesa  di S.Apollinare nei pressi del  palazzo del comune (disturbava  l’accesso alla curia).
    (HE) Alberto Caccianemici è  podestà a Todi.
    (MP) Gli statuti stabiliscono  che all’interno della circla si  apra una strada larga dieci  piedi (3,80 metri) per la difesa  e sorveglianza e si decide di  proteggere la porta della strada  di S.Vitale con una copertura  come per le altre porte della  circla civitatis.
    (G8) Viene ordinato un altro  estimo.
    (W6) (?) Teodorico, figlio di  Ugo Borgognoni, divulga le  conoscenze apprese dal padre nella  Chirurgia. Ugo in realtà aveva  fatto giurare ai figli di non  rivelare i segreti dell’arte.
    (W6) (?) Si stabilisce a  Bologna una famiglia toscana che darà  i natali a Mondino de’ Liuzzi.  Tale famiglia apre una  spezieria.
    (W6) (?) Rolandino Passeggeri  comincia a tenere la cattedra  di arte notarile allo Studio.
    (W8) Viene disciplinato il  comune rurale con un massaro o  console eletto dai capifamiglia,  con un cancelliere che redige le  decisioni prese nell’arengo  riguardanti gli estimi,  ripartizioni di contributi e prestazioni  per la manutenzione di strade,  etc.
    (W8) Monte S.Pietro, assieme  ad altri comuni, viene chiamato  a contribuire alla costruzione  di una strada (la “strada dei  vini”).
    (W8) Prima di quest’anno e  dopo il 1245 viene costruita la  strada che, in linea retta, si  stacca dalla via Emilia a Borgo  Panigale e raggiunge S. Giovanni  in Persiceto e Crevalcore.
    (W8) Il comune fa fare  indagini per verificare se gli uomini  di Altedo hanno agito contro i  patti stipulati in merito  all’immigrazione del 1231.
    (W8) Il comune ordina che per  due anni non venga rimossa la  “stellata”  (palizzata) nel porto  di Pegola, concedendo però alla  comunità locale di avervi un  portello da cui passare con  “sandali” (barche a fondo piatto).
    (CA) Gli statuti accordano  libertà a quanti, entrati in città  da almeno sei anni, vengono  iscritti ad una società delle arti o  della armi.
    (CA) Statuti: per quanto  riguarda le prestazioni militari dei  comitatini, chi possiede  almeno 200 lire in beni deve  provvedersi a proprie spese della  corazza (hosbergum), se meno di 200  ma più di 100, deve provvedersi  di una panceriam. In tempo di  guerra rispettivamente di  devono provvedere di  gamberie de  plactis vel de maglis e di  gamberia de panno vel de ferro. Il  servizio militare normalmente è  prestato in loco.
    (CA) (?) Dagli statuti si  apprende che la difesa dei castelli  nel contado è a carico di  cittadini bolognesi iscritti alle  società delle armi e con almeno 60  lire in bonis et rebus  immobilibus. Là devono rimanere sotto  il comando di un capitano di  norma per sei mesi montando la  guardia alla porta giorno e notte,  due di Bologna ed uno del  posto. L’età dei difensori va da 14  a 60 anni. Nel cassero deve  rimanere sempre almeno metà  guarnigione. Alla custodia del castrum  vel fortilicium sono obbligati  tutti gli abitanti delle terre interessate, anche se  cittadini di Bologna o ivi censiti.
    (CA) Il castello di Bargi ha  una guarnigione di 10 uomini.
    (CA) Castel di Casio è sede di  podesteria della montagna. (forse  anche da prima di quest’anno).
    (CA) Il governo comunale di  Bologna ordina che a Castel di  Casio si costruisca una casa per  il podestà e la sua familia e  una fornace per costruire  laterizi (mattoni e coppi) per fornire  copertura adeguata per tutte  le case (per togliere ove  possibile il legno).
    (CA) Il comune ordina di  salligare le via que est inter domun  illorum de Vigo et Bonagracia  Ungarelli.
    (CA) Il comune ordina di  aprire la via que vadit per domos  comitis Alberti a curia Bulgari.
    (CA) (?) Un Rambertino, podestà  della montagna, intervenne  nella lite tra gli eredi di Barone  quondam Loteringo e l’abate di  Montepiano negli anni della  lite già ricordata.
    (VE) (?) Negli statuti (compresi  tra il 1245 e il 1267) ve ne è  uno De saxis Reni rumpendis et  tollendis: ad hoc ut maior  copia lignaminis sit in civitate  Bononia … statuimus … quod  sassa que sunt in Reno inter  Varegatum et plebem Calvençani  rumpantur et tollantur cum consilio  magistri Alberti de laborerio  sancti petri vel alterius  ingegnerij ita quod lignamen et  maderie veniant per dictam aquam  Reni.
    (VE) Giuramento del podestà  della montagna di Casio che dice:  …faciam laborare ad pontem de  Savignano facendo fieri unam  pizzam lapidum … et eligam  duos homines qui faciant laborare  ad vias euntes ad Pavanam et ad  Stagnum et ubi opus fuerit per  vallem Reni et ad viam que  vadit ad Casi et ad Moscatham,  item faciam aptari malos passus  vie que sunt per viam montanee a  latere sero Reni et in cospectu  Saxi Pertuxii ita quod comode  equi omni tempore ire et  transire possint et quod de Balneo  Porrecte aptando ut in statuto  servabo … .
    (TO) (?) Dagli statuti  (sacramentum sequimenti): si vieta  lanciare proiettili dalle torri  cum mangano vel predaria val arcu  vel balista vel caçafusto.
    (TO) Ugolino, figlio assieme a  Rodolfo di Agresto, è ricordato  negli statuti: fra i luoghi  designati per la lettura dei  bandi è indicato il trivo vie nove  ante domum Ugolini Agresti. Dovrebbe corrispondere all’angolo  tra le vie Portanova e Gargiolari  (oggi piazza Galileo).
    (TO) (?) Una rubrica degli  statuti impone la selciatura della  via qui est ab angulo a domo Ugolini Agresti e la rimozione  di colonne, scale e detriti che  la intralciavano.
    (TO) (?) Una rubrica degli  statuti intima la sistemazione di  una strada a partire a domo Ugolini Agresti de Porta sancti  Proculi.
    (TO) (?) Una rubrica degli  statuti ordina la lastricatura  della via diretta alla chiesa di  S. Margherita cominciando  a  salligata que est ante domum  Ugolini Agresti.
    (TO) 28 febbraio: Gabriele di  Ubertino Alberici è tra quelli  che sottoscrivono l’assoluzione  dal bando degli imolesi di  parte brizia.
    (TO) I Guidozagni custodiscono  in un loro carcere, ricavato  presso le loro case nel  quartiere di porta Ravegnana, ancora 4  prigionieri della battaglia di  Fossalta. Sunt pauperes e due  sono tedeschi: Gualtiero di  Asburgo e Saurino di Rostan.
    (TO) Bartolomeo Guidozagni  sostiene una dura contesa con i  Fava e con i Faffi, violando una  tregua da poco giurata. Non si sa  però chi per primo violò la  tregua.
    (CA) Bargi ha 59 fumanti.
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