Origine di Bologna

Vie, strade, vicoli, piazze, luoghi di Bologna.

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1231-1240

  • 1231
    (HB) Comincia la costruzione  del castello di Crevalcore.
    (HB) Privilegi del comune  rilasciati all’arte della seta e  della lana.
    (HB) Bologna vende il  territorio di Altedo e Minerbio per  20000 lire a 150 famiglie  lombarde, con la promessa di lasciarli  in pace.
    (SB) Viene ricostruito il  castello di Crevalcore, che cambia  nome e diventa Allegralcore.
    (41) Nell’agosto viene  acquistato il terreno presso la  costruenda chiesa dei predicatori di  S.Domenico destinato alla parte  anteriore della chiesa  destinata ai fedeli.
    (42) Le Clarisse di  S.Francesco risiedono in un convento  fuori porta S.Stefano.
    (92) ? Si forma l’arte della  lana (non ancora costituita come  società.
    (D1) Il comune concede ad  emigrati mantovani di stabilirsi  nel territorio di Minerbio. Forse  sono essi che erigeranno la  locale chiesa di S.Teodoro.
    (HE) Vengono ingrandite le  fortificazioni sui quattro lati di  Castelfranco.
    (HE) Vengono acquistati  terreni presso Crevalcore dove deve  essere eretta una nuova  fortificazione. L’abate di Nonantola si  lamenta ma pare senza  risultati.
    (HE) ? In questo periodo viene  costruito Castel Leone (sopra  Bombiana) e la fortezza di  Belvedere (Lizzano ?). Castel Leone  raccoglie abitanti di Rocca  Pitigliana e Gaggio Montano,  mentre Belvedere raccoglie abitanti  di Vidiciatico, Grecchia,  Gabba e Sasso. Questo è causa  probabile della divisione in due  della podesteria della Montagna.
    (HE) Estate: Federico indice a  Ravenna una nuova dieta.
    (HE) Federico si presenta alla  dieta senza esercito, fidando  nella capacità di arbitrato del  papa nei confronti della Lega.
    (HE) La Lega non ha affatto  intenzioni pacifiche.
    (HE) Fine ottobre: incontro a  Bologna in cui si decide di  concentrare truppe presso Bologna  e Faenza per ostacolare  avanzazte dell’imperatore verso ovest.
    (HE) Federico è costretto a non  muoversi da Ravenna.
    (HE) L’ingerenza  dell’arcivescovo di Magdeburgo nei confronti  di Imola si limita a poche  cose.
    (HE) Documentata infeudazione  di terre secundum consuetudinem  regni et civitatis bononiensis  o secundum capitula que de  feudis et vasallis sint  constituta. (ASB S.Stefano).
    (HE) Viene ancora nominata la  curia (che va perdendo di  importanza): partecipa ad una  stipulazione di un contratto.
    (HE) (?) Esistono 4 massarii  (uno per quartiere).
    (HE) 150 famiglie si  stabiliscono nel territorio boscoso di  Minerbio ed Altedo, pagando  subito 2000 lire ed impegnandosi a  pagare 300 lire ogni anno.
    (HE) Bologna conclude  contratti con tessitori veronesi e  fiorentini: si concedono loro  prestiti senza interessi di 50 lire  a scadenza 5 anni, si mettono a  loro disposizioni laboratori e  botteghe, senza pagamento di  affitto per i primi 8 anni, si  forniscono i telai ed i tenditoi. Vengono acquistate anche  alcune gualchiere che verranno in  futuro affittate. I tessitori  operano nella lana, taffetà,  porpora. I maestri ricevono la  cittadinanza bolognese e sono esenti  per i primi 15 anni da ogni  gravosità, escluso l’esercito. In  cambio devono esercitare l’arte  per almeno 20 anni. Sono così  arrivati circa 100 artigiani  forestieri. Anche se qualcuno  rompe il contratto, comunque  l’esperimento del comune riesce.
    (HE) Tarda estate: Enrico  della Fratta pone il bando a  Bologna e fugge a Reggio.
    (HE) Forse fine anno: il papa  ordina la soppressione  dell’Università.
    (W8) Il comune concede vasti  terreni de Altedo et Minervese a  150 famiglie mantovane per la  somma di lire 2000 ed un canone  annuo di lire 300. I mantovani  saranno esenti da ogni imposta  per i prossimi 30 anni. Le  famiglie si dovranno trovare sul  territorio a loro assegnato il 1  novembre (pena annullamento  del contratto). Ivi devono  fabbricare casa e risiedere. Tra i  confinanti vi sono Asinelli,  Scannabecchi, Perticoni, Dalla  Fratta, Accarisi.
  • 1232
    (HB) Amnistia con conseguente  rogo dei registri del  tribunale.
    (HB) Castelfranco viene munito  di mura in cotto.
    (SA) Forse quest’anno nasce in  via Santa Pier de’ Crescenzi.
    (41) In settembre i  predicatori di S.Domenico ottengono dai  benedettini di S.Procolo il  permesso di scavare un canale per  portare l’acqua necessaria alla  vita del convento e alla  coltivazione dell’orto.
    (HE) Castelfranco viene  rifornita di pietre.
    (HE) Federico trae nella sua  orbita le città guidate da  Cremona ed in particolare Ezzelino da  Romano e quindi Verona e la  strada dell’Adige.
    (HE) Reggio è di sentimenti  imperiali quest’anno.
    (HE) Inizio anno: Reggio,  Parma, Modena e Cremona non se la  sentono di prendere le armi a  sostegno dell’imperatore, visto  l’atteggiamento minaccioso della  Lega.
    (HE) Febbraio/marzo:  cominciano trattative tra Federico e  Lega.
    (HE) Mediatori delle  trattative sono alcuni cardinali che  sono causa del fallimento di tali  trattative. Si parla di  cardinali ‘faziosi’.
    (HE) Estate: Gregorio IX  riesce ad indurre sia la Lega, sia  l’imperatore ad accettare  l’accordo da lui proposto.
    (HE) I lombardi, che avevano  fatto intendere al papa che essi  aspiravano all’eliminazione  dei diritti imperiali, non  abbandonano il loro atteggiamento  ostile. Ciò fa pensare a Federico  che è necessario eliminare  completamente la Lega.
    (HE) 18 giugno: è documentato  Ottaviano della potente famiglia  toscana degli Ubaldini come  canonico del capitolo di  S.Pietro. Ottaviano gode dei favori di  Gregorio IX.
    (HE) Per la prima volta è  documentata la guardia civitatis,  periferia compresa entro 3 miglia  dalla città.
    (HE) Da uno scritto di  Gregorio IX capiamo che un nuovo  senato assiste il podestà: esso è  formato dagli anziani, dai consoli  dei mercatores e dei campsores,  dai ministrales artium et  armorum e dai ministrales  contratarum.
    (HE) (?) Esistono 4 massarii  (uno per quartiere).
    (HE) E’ documentata una torre  ed un posto di guardia a  Galliera.
    (HE) 6 luglio: si conclude un  accordo tra il vescovo  rimpatriato da Reggio e le autorità  cittadine. Il bando sullo Studio ha  avuto effetto.
    (HE) Fino a febbraio il  vescovo Enrico è sicuramente a Reggio.
    (HE) 20 ottobre: sembra che il  vescovo Enrico sia nuovamente  a Bologna.
    (HE) 31 maggio: il predicatore  Giovanni da Vicenza emette una  sentenza tra vescovo e comune,  abbastanza favorevole al  vescovo.
    (HE) 20 giugno: Giovanni da  Vicenza annulla la prcedente  sentenza con un’altra e stabilisce  che la giurisdizione penale  nelle terre del vescovo spetta al  comune, con eccezione per le  trasgressioni lievi fra abitanti  delle terre stesse; il vescovo  conserva la giurisdizione  civile, con poche eccezioni, a  S.Giovanni, Anzola, Castel del  Vescovo, Poggetto, Massumatico, e  Dugliolo, mentre nelle restanti  località anche tale giurisdizione  passa al comune. (Non sono  sicuri che questo sia avvenuto  quest’anno e non nel 1233).
    (HE) Sommosse contro gli  incettatori di grano.
    (HE) 11 giugno: documento  dell’eremo camaldolese presso  Bologna riguardante una confratria a  cui appartengono studenti di  Gallia, Fiandria, Poitou,  Spagna, Inghilterra e Normandia.
  • 1233
    (FI) Si rinnova il giuramento  che costituisce il comune  popolare.
    (HB) Punizione ai mugnai  (frustate sulle spalle nude) a causa  di ripetuti furti di grano e  farina.
    (HB) Invasione di cavallette e  danni ai raccolti.
    (HB) Visita del domenicano  Giovanni da Vicenza.
    (HB) il 23 maggio viene  traslato il corpo di S.Domenico,  appena canonizzato, e viene posto  in un’arca di marmo senza  figure, alla presenza di Giovanni.
    (HB) Giacomo Boncambi si è  convertito ascoltando Giovanni.
    (HB) Ulteriore assemblea dei  Domenicani.
    (HB) Giovanni parte per la  Lombardia.
    (HB) A seguito di prediche di  Giovanni, il popolo si scaglia  contro l’usuraio Landolfo  depredandolo di ogni cosa e  costringendolo alla fuga.
    (HB) S.Domenico viene  canonizzato da Gregorio IX.
    (ST) Si distribuiscono i  comuni del contado ai quartieri  della città. Musiano, sulla sinistra  del Savena, con parrocchia  dedicata a S.Stefano è assegnato a  porta Procola con gli altri  paesi compresi infra Renum et  Savinam supra stratam. Il  fioritissimo centro di S.Bartolomeo (di  Musiano) è sempre invece stato  sulla destra del Savena.
    (MG) E’ ancora aperta la  questione del 1219 sul castello di  Granaglione. Gli ambasciatori di  Pistoia chiedono a Bologna di  togliere dal bando Ubertino da  Stagno, consentendo loro di  riavere le loro terre in maniera  pacifica. Il podestà di  Granaglione risponde dicendo che non può  fare nulla per Ubertino,  essendo costretto dai giuramenti  degli statuti. Per il fatto di  Granaglione indagherà per vedere se  sono stati violati gli accordi  del 1219. Si ignora quale sia  il ‘fatto di Granaglione’.
    (SB) E’ finita S.Domenico.
    (SB) Fra Giovanni da Vicenza  (animatore dell'”Alleluja”) è  arbitro tra il comune di Bologna e  la S.Sede per le punizioni da  infliggere agli ecclesiastici.
    (21) La tomba marmorea di  S.Domenico, alla prima traslazione,  trova posto nella navata  meridionale della chiesa ancora in  costruzione.
    (41) I predicatori da gennaio  e fino all’inizio del prossimo  anno entrano in possesso di  tutti i terreni ortivi posti  nell’avvallamento dell’Aposa.
    (41) Il corpo di S.Domenico  viene posto in una tomba di marmo  dalla terra dove era.
    (HE) Il movimento  dell’Alleluja agita la Lombardia. il  principale esponente è Giovanni da  Vicenza.
    (HE) La Lega cerca di usare  Giovanni per recuperare alla sua  causa Ezzelino da Romano.
    (HE) Giovanni da Vicenza si  lega ad Ezzelino facendo fallire  i piani della Lega.
    (HE) ? Bologna, con altri  membri della Lega partecipa ad una  spedizione contro Verona.
    (HE) Giovanni da Vicenza è  scortato da truppe bolognesi, alle  quali affida il castello di  Ostiglia.
    (HE) Giovanni da Vicenza  chiede la restituzione di Ostiglia.  I Bolognesi che la occupano  rifiutano, ma dovranno finire per  cedere dopo poco.
    (HE) Il podestà di Cremona non è  bolognese.
    (HE) La Lega non è in grado di  tagliare, come nel 1226, il  collegamento con la Germania  all’imperatore.
    (HE) Reggio è di sentimenti  imperiali quest’anno.
    (HE) Esiste la matricola della  societas Brancarum de Strada  S.Stephani (per il quartiere di  porta Ravegnana).
    (HE) Rappresaglie richieste  dai mercatores contro il duca  d’Austria, l’arcivescovo di  Salisburgo ed il conte di Champagne.
    (AP) Sono documentati i primi  estimi.
    (HE) Sono documentati  laboreria dei comitatini: ad es.  laborerium rami novi Reni  nell’estimo.
    (HE) Sono documentati per la  prima volta i suprastantes  stratis et aquis, in numero di 2,  eletti come gli altri officiales  comunis. Si affiancano ai  suprastantes delle comunità locali ed  hanno anche una limitata  autorità penale.
    (HE) (?) Esistono 4 massarii  (uno per quartiere).
    (HE) E’ documentata una torre  ed un posto di guardia a  Galliera.
    (HE) Documenti di rappresaglia  contro Verona.
    (HE) Anche Reggio si adegua  alla convenzione monetaria di  Bologna sulla parità lira bon.-  imperiale.
    (HE) Il comune di Bologna e il  vescovo Enrico della Fratta si  attengono all’arbitrato (di  Giovanni da Vicenza ?).
    (HE) Forse Giordano di  Sassonia chiama il confratello  Giovanni da Vicenza. E’ a Giovanni che  si deve la solenne inumazione  di S.Domenico. (?) Gli viene  affidata la revisione degli  statuti comunali ed egli fa  includere una norma che vieta le  associazioni tra nobili.
    (VI) Documenti provano la  partecipazione degli anziani,  imposti con la rivoluzione del 1228)  al consiglio generale.
    (VI) Si rinnova il giuramento  che costituisce il patto  solenne che riunisce dal 1228 in poi  gli uomini delle società delle  arti in una unica società  politica.
    (W1) E’ terminata la  costruzione di S. Domenico.
    (W3) E’ documentato un caso di  faslsificazione di bolognini.
    (W6) Muore il lettore Ugolino  de’ Presbiteri.
    (CA) Pistoia invia  ambasciatori a Bologna per intercedere a  favore dei figli di Ubertino da  Stagno, onde riabbiano  possedimenti e patria. Bologna risponde  che il bando contro Ubertino e  figli è stato inserito negli  statuti, ma che il consiglio dei  Savi se ne sarebbe occupato.
  • 1234
    (HB) I Bolognesi hanno  distrutto Castel Leone, in mano ai  modenesi.
    (HB) Per Natale gran freddo  con botti di vino che sono  scoppiate.
    (HB) I modenesi vendono  liberamente a Bologna il Frignano con  23 castelli.
    (HB) Parto di sorelle siamesi  in montagna: entrambe muoiono.
    (41) S.Domenico viene  canonizzato e ne aumenta il culto.
    (11) 5 novembre: viene donato  un eremitorio francescano sito  in Roncobonaldo. Bonaldo è nome  di origine germanica.
    (HE) Il movimento popolare a  Bologna è assestato ed ora la  città è in grado di intrapprendere  azioni militari.
    (HE) Contrasti tra Federico II  ed il figlio Enrico II, re di  Germania.
    (HE) Bologna e Modena si  accordano per attaccare le città  filoimperiali poste tra di loro.
    (HE) Luglio (inizio): Milano  attacca con ingenti truppe della  Lega il territorio Cremonese  devastandolo.
    (HE) Cremona reagisce  all’attacco affrontando in battaglia la  Lega, con l’aiuto di Pavia,  Parma, Modena e Reggio: la  conclusione della battaglia è un  armistizio.
    (HE) Bologna attacca i  modenesi alle spalle distruggendo e  incendiando S.Cesario.
    (HE) Federico II non è in grado  di intervenire a causa della  ribellione del figlio Enrico II.
    (HE) Modena protesta con il  papa, che però si limita ad  incaricare il vescovo di Reggio di  provvedere all’osservanza  dell’armistizio del 1229.
    (HE) Il papa probabilmente  spera ancora di fare accettare ai  Lombardi il suo compromesso.
    (HE) Novembre: la Lega avvia  contatti con Enrico II.
    (HE) 17 dicembre: alleanza  decennale tra la Lega ed Enrico  II.
    (HE) Bologna ottiene  nuovamente il controllo dei cattani del  Frignano.
    (HE) 12 novembre: accordo tra  Bologna ed i Montecuccoli del  Frignano. L’accordo comprende  anche i Gualandelli, avversari  dei Montecuccoli. L’accordo  prevede: abbandono dei castelli più  importanti a favore dei  bolognesi; annessione all’area doganale bolognese; limitata  giurisdizione penale e civile sugli  abitanti; imposta personale annua di  18 denari ed una boateria di  tre solidi agli abitanti del  Frignano. In cambio i cattani del  Frignano ottengono  indipendenza, otto seggi al consilium  speciale e la carica di un miles  justitie. I cattani dovranno  inoltre fornire prestazioni  militari.
    (HE) Bologna così preclude il  collegamento di Modena con  Pistoia.
    (HE) E’ già morto il conte di  Romagna Alberto di Magdeburgo:  gli succede Corrado di  Hohenlohe, che si fa rappresentare da  Giovanni da Worms.
    (HE) Le città romagnole fedeli  a Federico (Ravenna, Forlì,  Rimini, Forlimpopoli e Bertinoro)  si schierano contro i cesenati e  i faentini, appoggiati da  Bologna. Imola rimane neutrale,  conscia della propria inferiorità.
    (HE) 3 novembre: un processo  cita … hodia et malivolentiam  et inimicitias, que fuerunt et  adhuc sunt inter homine Bononie  et Comune Ymole.
    (HE) Ottobre: il comune di  Cervia, guidato dal suo vescovo,  fomentato da Bologna, Faenza e  Cesena, insorge contro Ravenna e  se ne libera del giogo.
    (HE) Ottobre: Bologna ottiene  una partecipazione agli utili  delle saline.
    (HE) Fine anno ? : Ravenna si  affida alla protezione di  Venezia. Tra le condizioni imposte  da Venezia vi è la richiesta di  non fornire direttamente più  viveri ai Bolognesi e ai Faentini.
    (HE) Il podestà di Ferrara è  bolognese.
    (HE) Una sentenza di bando  prova il rancore dei ministrales  societatis barberiorum contro i  popolari. Sparisce così  l’organizzazione dei barbieri.
    (HE) Bartolomeus Principi fa  parte del consilium communis.
    (HE) Sono documentati gli  affitti presso il Cambium di Porta  Ravegnana delle botteghe dei  campsores.
    (HE) Viene ancora nominata la  curia (che va perdendo di  importanza): partecipa al giuramento  del capitano del Frignano.
    (HE) Sono documentati  offciales prepositi officio bannitorum,  designati come milites  (iustitie).
    (HE) (?) Esistono 4 massarii  (uno per quartiere).
    (HE) L’administrator pontis di  Reno tiene un processo da cui  si intuisce che il comune non è  riuscito a fare valere le sue  pretese sul controllo del ponte  stesso.
    (HE) Documenti di rappresaglia  contro Faenza.
    (HE) Viene costruito il nuovo  canale di Savena e i ramisani  vengono quindi espropriati. Nel  processo si menziona ancora il  ramus vetus.
    (HE) E’ documentato fino a  quest’anno come arcidiacono  Tancredi. Morirà tra poco. Gli succede  Ottaviano Ubaldini.
    (HE) 18 aprile: documento  dell’eremo camaldolese presso  Bologna riguardante una confratria a  cui appartengono studenti di  Gallia, Fiandria, Poitou,  Spagna, Inghilterra e Normandia.
    (HE) E’ tra gli officiales  comunis Bonaccorso della famiglia  popolare dei Denari. Egli ha  preso parte alla conquista di  Damietta ed è padre di Odofredo.
    (HE) Viene completata la  ricostruzione del tetto della  cattedrale, danneggiata dal terremoto  del 1222.
    (CA) I figli di Ubertino da  Stagno rientrano nelle loro terre  passando dal Frignano, che si è  ceduto a Bologna.
    (TO) Giovanni, fratello di  Tommasino, figlio di Bertolotto,  fa parte della terna di consoli  chiamati a governare la  città (di  Bologna ?? Potrebbe essere  anche Modena, dal testo di Roversi).
  • 1235
    (AF) Viene costruito il  monastero di S.Giovanni Battista dei  Celestini.
    (HB) Il freddo ha causato  l’assenza del vino perchè le vigne  si sono seccate.
    (ST) Gli estimi di Savignano  Longareno citano parecchi  Pisani, de Pisis, etc.
    (ST) Gli estimi di Arvigliano  parlano dell’ospitale de Curtis  ed anche de Curtis iuxta  plebem de Pitiliano riferendosi  all’ospedale di S.Michele Arcangelo  di Bombiana. Forse l’Ospedale è  nell’attuale località di Pian  di Casale.
    (OT) Il ponte di Riola è  documentato come ponte di Savignano.
    (OT) Negli estimi di  quest’anno si parla sia di Vimignano,  sia di Arviliano.
    (OT) Si parla negli estimi di  Scolcola (La Scola).
    (OT) Si parla negli estimi del  comune di Arviliano e di  Verzone.
    (OT) Vimignano, Vigo e Verzone  fanno comune a sè, negli estimi  di quest’anno.
    (OT) Negli estimi è nominato  parecchie volte Guidone, usuraio  di Montacuto.
    (OT) Negli estimi è nominato un  notaio Bernardino quondam  Carlaxarii de Arviliano.
    (OT) Si nomina negli estimi un  presbitero Rainerio de  Arviliano e un presbitero Recouro de  Monte Sancte Marie.
    (OT) L’Archetta viene chiamata  Remundetum. In seguito  diventerà la Rocchetta. Forse a difesa  della pedagna sulla Limentra.
    (OT) Campolum (Campolo) negli  estimi.
    (OT) Campum Zagnum  (Campozagno) negli estimi.
    (OT) Cantalia (Cantaglia)  negli estimi.
    (OT) Cerredolum (Cerreta, la)  negli estimi.
    (OT) Romitorium (La Costa)  negli estimi.
    (OT) Maxeretum (Massè) negli  estimi.
    (OT) Mons de Forca  (Monteforco) negli estimi.
    (OT) Montiune (Montione) negli  estimi.
    (OT) Aurelia (Orelia) negli  estimi.
    (OT) Podium (Poggio) negli  estimi.
    (OT) Rivum (Rio) negli estimi.
    (OT) Scolcola (La Scola) negli  estimi.
    (OT) Verzone (Verzuno) negli  estimi.
    (OT) Si nomina un presbitero  Tebaldo di Vigo.
    (OT) Veminiano (Vimignano)  negli estimi.
    (S6) Quest’anno il celebre  grammatico Boncompagno, nella sua  ‘Rethorica Novissima’ indica  come devono essere costruite le  scuole.
    (S8) L’inglese Hugh accusa di  furto con scasso lo scozzese  Simone che viene perciò espulso da  Bologna.
    (31) Gli estimi di quest’anno  sono in realtà da riferire al  1245.
    (41) Una bolla di indulgenza  si riferisce alla chiesa ed al  convento di S.Domenico in  costruzione. La chiesa è detta  esplicitamente di S.Domenico e non più  di S.Nicolò.
    (72) Istituzione degli estimi  in città e nel contado. La loro  creazione è conseguenza  dell’affermarsi del ‘Popolo’, ovvero  del ceto artigianale-mercantile  nei confronti della classe  aristocratico fondiaria, che viene  così colpita.
    (92) Il Comune ha importato  circa 150 factores pannorum lane.
    (A4) ? Scaricalasino ha 71  fumanti, S.Ruffillo 30 e  Roncastaldo 49.
    (C2) Muore il beato Alberto  vallombrosano che qualcuno disse  dei Parisi.
    (E1) Negli estimi di Arviliano  si legge hospitale de Curtis  iuxta plebem de Pidiliano  riferito all’ospitale di Bombiana.
    (E4) Ricorre negli estimi di  Castel dell’Alpi tre volte il  toponimo Runco de Quarto nella  curia di Cedrecchia.
    (E6) Boncompagno da Siena,  valente docente dello studio,  pubblica la suo opera in 13 libri  ‘Retorica novissima’.
    (F3) Dagli estimi nel contado  si rileva che l’insegnamento  elementare è in mano ai preti, che  hanno l’impegno (a pagamento)  di tenere presso di sè i  fanciulli per istruirli. Ad esmpio  Zunta, sacerdote di S.Cristoforo  di Sivizano tiene presso di sè il  figlio di tal Bencivene  Alpisani di Castel dell’Alpe.  Bencivene denuncia un debito di 5  corbe di frumento e 53 soldi nei  confronti del prete. Bertino di  Guicciardino di Suviana lamenta  ben 7 lire di debito verso il  prete di Custozza e verso il  prete di Stagno.
    (HE) I modenesi distruggono  Castel Monzone nel Frignano ed  ottengono la sottomissione di  Raynerius de Frignano.
    (HE) 11 ottobre: perizia di  una commissione nominata da  Cervia sui diritti del vescovo  cervese: si stabiliscono jura et  rationes spettanti ab antiquo al  vescovo con riferimento forse ad  un documento di Urbano III.  L’importo dei dazi e dei ripatici  è in moneta lucchese.
    (HE) Giugno: Bologna e Faenza  assediano Forlì, dove si trova  il visconte imperiale Giovanni  da Worms.
    (HE) Giugno: Modena e Cremona  prendono la rocca di  Crevalcore, e fanno scorrerie da Finale  sul Panaro attraverso le valli:  Pegola e Poggio Renatico sono  distrutte, mentre Galliera è  danneggiata.
    (HE) 6 giugno: a causa  dell’attacco modenese, viene levato  l’assedio a Forlì.
    (HE) Gennaio: Faenza inizia le  ostilità.
    (HE) Maggio: Modena e alleati  irrompono da Bazzano nel  bolognese e tagliano gli argini del  Panaro per devastare  Castelfranco, ma poi indietreggiano  davanti alle truppe di Bologna e  Faenza. Nel frattempo Milano e  Brescia attaccano alle spalle i  modenesi.
    (HE) Tarda estate e autunno:  Faenza e Cesena sono ancora  impegnate contro le città imperiali.
    (HE) ? Trattative di pace a  Viterbo davanti a Gregorio IX con  le città imperiali (romagnole e  non) che si presentano  compatte. Federico può contare su di  una antilega.
    (HE) Il papa rimane a fianco  di Federico, forse per  l’atteggiamento inflessibile della Lega.
    (HE) Primavera: Federico torna  in Germania e soffoca la  ribellione del figlio senza colpo  ferire.
    (HE) Gli ambasciatori lombardi  che sono andati in Germania  per incontrare Enrico vengono  catturati da Federico che se ne  serve come arma per giustificare  la sua campagna contro i  lombardi ed ottenere il consenso dei  principi tedeschi.
    (14) Dall’estimo di Arvigliano  si ricava che la chiesa di  S.Maria di Montovolo ha un prete  che si chiama Recouro e numerosi  conversi.
    (14) Estimo di Suviana: tale  Vivano di Suviana deve dare  all’ospedale di S.Spirito di  Pistoia 10 soldi per testamento della  sorella che vi era morta.
    (14) Estimo di Suviana: tale  Bertrandino Ciani deve dare  all’ospedale di Pistoia supra  Brainam 20 soldi per testamento di  una sorella.
    (14) Estimo di Camugnano: tale  Albertino di Mucone residente  a Camugnano ha debiti con uno  di Montepiano per due libre  d’olio e per un paio di  substellari.
    (14) Estimo di Bargi: tale  Paganello abita presso le mura di  Bargi in una casa chiamata de  porcolis.
    (14) Estimo di Camugnano: tale  do(min)us Lanfrancus di Vigo è  uno degli ex dominatores de  vico che quest’anno riscuote  crediti forse di natura feudale.
    (HE) (?) Il comune fa arrivare  da fuori i tessitori di panni,  che ricevono presto  organizzazione autonoma: producono stoffe  di mezzalana. La corporazione  ha propri extimatores e sensali  e asazatores per il controllo  della merce. I lanaioli danno  lavoro a parecchi gruppi di  salariati e anche ai tintori. La  maggior parte dei factores  pannorum lane vengono da Verona. Da  Verona si importa anche la  struttura della corporazione e  parecchi termini tecnici.
    (AP) Negli estimi di Montorio  si ricorda il borgo del  castello di Montorio.
    (AP) Il castello di Savignano  Longareno è residenza di un  piccolo feudatario dei nobili  Bonrecouri, forse discendente di  Lanfranco, vassallo di Matilde.  Assieme ai Bonrecouri abita il  castello un’altra famiglia  nobile: i Rodolfinelli. Le case dei  Bonrecouri sono stimate 9 lire  bolognesi contro le 4-5 lire  delle case del ceto medio.  All’interno del castello c’è la torre  del comune che serve per  comunicazioni. La rocca è al di fuori  del recinto murato ed esiste un  collegamento coperto e protetto  tra rocca e recinto murato.
    (AP) Guido Arduini, nobile di  Suviana, denuncia possidenze a  Castel Leone e ad Castrum  Montis Lochi (Montiloco, presso  Gaggio). E’ nominato un bosco ad  pedem castri et iuxta ruinam.
    (AP) Negli estimi è ricordato a  Montorio il castello, il borgo  e la torre, questa forse  separata e lontana dal castello.
    (HE) Negli estimi di Bargi,  miles è sinonimo di nobile.
    (HE) Negli estimi di  S.Giovanni in Triario sono documentati  servi.
    (HE) Si usa la divisione del  comitato in 4 quartieri per la  redazione degli estimi. in vista  dell’imposizione delle  collecta.
    (HE) Negli estimi di  S.Giovanni in Triario abbiamo  informazioni su servi, che non hanno nè  diritti, nè doveri nei confronti  del comune, ma ne sono  sottoposti all’autorità giudiziaria.
    (HE) Probabilmente i fumantes  che detraggono dalle somme  denunciate in attivo ciò che essi  devono rendere in redditus e  servitia ai domini ecclesiastici e  laici per il podere ricevuto  sono manentes, ascripticii e  arimanni.
    (HE) Viene ancora nominata la  curia (che va perdendo di  importanza): partecipa al giuramento  del capitano del Frignano. Da  ora in poi ha solo funzioni  consultive per il podestà. Poi  sparirà del tutto.
    (HE) Gli iudices della familia  potestatis passano da 2 a 3.
    (HE) Sono documentati  offciales prepositi officio bannitorum,  designati come milites  (iustitie).
    (HE) (?) Esistono 4 massarii  (uno per quartiere).
    (HE) Dagli estimi di Galliera  risulta che esso è collegato al  Po da un braccio d’acqua.  Sappiamo anche che ha fossato e  palizzate.
    (HE) L’estimo dei comitatini  del quartiere di porta S.Pietro  ammonta a 103.551 lire, i loro  debiti ammontano a lire 12.296.  Per i nobiles e gli exempti  l’attivo è di lire 22.386, il  passivo è di lire 2.860.  L’accertamento degli estimi è stato  condotto da 4 funzionari eletti a  Bologna. I debita si distinguono in  momentanei e periodici.
    (HE) Le contrate servono come  divisioni locali per la  registrazione degli estimi.
    (HE) Bartolomeus Naxinture è  antianus societatis Lombardie.
    (HE) (?) Collecta a nobiles ed  exempti di 12 denari.
    (HE) Collecta a nobiles ed  exempti di 6 den. pro 100 lib.  estimi.
    (G8) Istituzione degli estimi.
    (W3) Inizia la costruzione  della chiesa di S. Francesco, su  terreno concesso dal comune.
    (W6) Boncompagno da Signa  termina la sua Rethorica Novissima.
    (W6) (?) Muore il lettore  Iacopo Baldovini.
    (W8) Serravalle è sicuramente  bolognese: un bassorilievo  riporta: anno domini MCCXXXV ind  viii hec est domus comunis quam  fecit fieri dominus jacobinus de  sancto laurentio in colina  capitaneus serravallis.
    (CA) Tale Paganello, che abita  a ridosso delle mura del  castello di Bargi, e detto de porcolis. Esiste anche una località ad  porcolos presso Bargi.
    (CA) A Stagno gli antichi  domini abitano un Palacium che ha  un estimo assai più elevato delle  case degli altri abitanti.
    (CA) Vengono documentati negli  estimi i domini di  Vigo (sono  probabilmente gli ex dominatores), tra cui donus Jacobuse donus  Albertinus quondam domini  Vargalalpe e donus Lanfrancus  quondam Jacobi, che denunciano  crediti in denaro e opere nomine  pensionis (residui di diritti  feudali).
    (CA) Uno statuto del comune  obbliga i collettori delle tasse  nel contado di gravare i paesi  di Camugnano, Carpineta,  Vimignano e Verzuno delle stesse  quote che versavano quando si  trovavano sotto il  castrum Vigi.
    (CA) Estimo di S. Damiano: una  casa è indicata iuxta  mollendinum de spilaca (pressa d’acqua  sul mulino ?).
    (CA) Bargi risulta (negli  estimi) costituito in comune sotto  amministrazione congiunta di  domini e popolani. Vi sono i  milites Giacomo q. Romeo, i  fratelli Petricino e Pellegrino q.  Bonaccorso ed il nobilis Lombardo di  Ugolino (forse si tratta di  discendenti di Ciottolo da Bargi). I milites ed il nobilis  bargesi abitani in castro in case del valore di 40 lire (circa dieci volte il valore di un bue) quella di Giacomo e di valore simile per gli  altri. Vi sono popolani agiati  con persone a servizio (ad  feudum). Esiste un console dei  nobili nella persona del donus  Giacomo, in collaborazione con  il massaro Brunetto delquondam  Angelerio, a capo del gruppo  popolare. Le extimationes sono  state lette in plena concione,  more solito ad sonum campane il  14 marzo davanti alla chiesa di  S. Cristoforo, alla presenza  del console e del massaro. I  nobili riscuotono varie spalle di  maiale (prosciutti) del valore  di 4-5 lire cadauna (una casa di  paglia vale 3-4 lire ed una  lira è 12 soldi. I nobili ricveono  inoltre decime di pane (una  corba o una corba e mezzo di  frumento e blava e mixtura,  valutate 2 lire), decime di vino,  decime bestiarum minutarum(polli,  conigli), castagne verdi,  pensioni indenaro, opre (prestazioni  di giornate lavorative),  albergaria (alloggio) presso i  popolani quotiescumque illuc  accederet … . Un bue vale 4 lire ed è  pari a 5 capre. Parecchi  bargesi hanno bestiame grosso, se  pure in soccida. Non è presente  nell’estimo nessun cavallo, ma al  più qualche asino.
    (CA) Il territorio delle Mogne  è governato da un consorzio  nobiliare composto dai domini  Ugone (o Uguccione), Mediolambardo,  Parisino e Bernardino.  Riscuotono il feudo di terre nel  territorio di S. Damiano, da tempo  sotto Bologna. Il governo  comprende parte del territorio  castiglionese e spesso negli estimi  si trova ‘… in curia  Casalionis feudi dictorum dominorum de  Lemonio …’.
  • 1236
    (FI) Viene coniata a Bologna  la moneta grossa d’argento senza  il nome dell’imperatore.
    (HB) A seguito del permesso  del 1191, si è cominciato a  battere moneta grossa d’argento a  Bologna (il Bolognino grosso).
    (FB) Si inizia la chiesa di  S.Francesco.
    (SB) Guerra aperta tra le città  della lega e l’imperatore.
    (62) Riforma monetaria: viene  introdotta la moneta grossa,  che si adegua meglio alle  necessità commerciali.
    (HE) 16 agosto: Federico entra  a Verona.
    (HE) Agosto: un esercito della  Lega al quale sono stati  forniti reparti di cavalleria anche  da Bologna e Faenza muove  contro all’imperatore, ma evitando  la battaglia in campo aperto.
    (HE) Federico II guadagna  Bergamo.
    (HE) Federico II espugna  Vicenza.
    (HE) Autunno: Federico II  ottiene l’alleanza di Salinguerra,  signore di Ferrara.
    (HE) Fine di novembre:  Federico II lascia ancora l’Italia.
    (HE) Corre voce che Federico  intenda attaccare Bologna.
    (HE) Primavera: Faenza con  l’aiuto di Cesena e, meno, di  Bologna combatte con successo  contro le città guidate da Giovanni  di Worms e Forlì e Forlimpopoli  sono costrette a concludere la  pace.
    (HE) Autunno: dopo l’entrata  in Italia di Federico Forlì  riprende le armi accanto agli  avversari di Faenza.
    (HE) Ottaviano Ubaldini,  protetto da Gregorio IX è arcidiacono  (così appare in un documento).
    (HE) Sono documentati  offciales prepositi officio bannitorum,  designati come milites  (iustitie).
    (HE) (?) Esistono 4 massarii  (uno per quartiere).
    (HE) Solo ora i bolognesi si  decidono a coniare la moneta  grossa. Corrisponde a 12 parvi, o  a un soldus parvus.
    (HE) Da adesso Odofredo  risulta documentato come doctor  legum.
    (HE) Si iniziano i lavori per  la chiesa di S.Francesco, su  terreno donato dal comune, che  dapprima contribuisce con lire  500 annue, che diverranno alla  fine 1000. Sicuramente vengono  chiamate maestranze straniere per  la sua costruzione.
    (W1) Primi scontri tra lega e  imperatore.
    (W3) Viene introdotta la  “moneta grossa”, d’argento. Si  identifica così il “Bolognino”  piccolo e “Bolognino” grosso. Nel  bolognino continua ad essere  indicato il nome dell’imperatore  Enrico.
  • 1237
    (FI) Prima di quest’anno vi  era, dove ora è la chiesa di  S.Francesco, la chiesa  dell’Annunziata di Porta Stiera.
    (HB) Secondo alcuni Castel  Leone è stato distrutto quest’anno.
    (HB) Muore Azzo in S.Stefano.  Pare che lapidi e dipinti  indichino anche troppo che si tratta  di Azzo, grande predicatore.
    (SB) 27 novembre: vittoria  dell’imperatore a Cortenuova sulla  lega. I bolognesi non sono  presenti, impegnati a difendere i  confini modenesi e romagnoli.
    (HE) Primi mesi: tutta la  Marca veronese passa a Federico II,  cosa questa mai avvenuta prima  d’ora.
    (HE) Inizio settembre:  Federico II torna in Italia.
    (HE) Inizio settembre:  battaglia campale a Cortenuova in cui  Federico ottiene schiacciante  vittoria.
    (HE) Settembre: Bologna, che  forse non ha partecipato alla  battaglia di Cortenuova, invade i  territori confinanti a ovest.
    (HE) Fine novembre o inizio  dicembre: Bologna distrugge  Castel Leone, rocca modenese sulla  via Emilia.
    (HE) I negoziati con Milano,  dopo la battaglia di Cortenuova,  vanno a monte.
    (HE) Cesena passa alla parte  imperiale.
    (HE) Estate: Bologna e Faenza  assediano Ravenna e possono  contare sull’aiuto di parte della  popolazione interna.
    (HE) Il conte Simone di  Chieti, con truppe imperiali, va in  aiuto degli assediati di  Ravenna.
    (HE) Agosto: i Saraceni da sud  si avvicinano in aiuto di  Federico, per cui l’assedio a  Ravenna viene tolto.
    (HE) Simone da Chieti affida a  Tommaso di Matera la carica di  podestà di Ravenna e vicario  della Romagna.
    (HE) Viene distrutto presso  Nonantola dai bolognesi il ponte  sul Panaro. (Sulla strada che  congiunge Modena a Nonantola).
    (HE) Sono documentati  offciales prepositi officio bannitorum,  designati come milites  (iustitie).
    (HE) (?) Esistono 4 massarii  (uno per quartiere).
    (W1) L’imperatore sconfigge  l’esercito della Lega a  Cortenuova.
    (TO) Armando di Rolando  Ramponi presiede alla riforma degli  estimi del contado.
  • 1238
    (FI) Uno steccato segna la  nuova cinta di mura e rinforza il  fossato preesistente.
    (HB) Federico II occupa  Piumazzo e Crevalcore, dopo lungo  assedio.
    (HB) I Bolognesi hanno  catturato il conte Aghinolfo di  Modigliana.
    (HB) Sui terrapieni che  circondavano la città sono state  costruite delle palizzate, per paura  delle truppe imperiali.
    (HB) Viene eletto generale  dell’ordine dei domenicani  Raimondo Catalano (quello dei  Decretali e della Summa Teologica  chiamata anche Rimondina).
    (21) Completamento della  chiesa di S.Domenico.
    (41) Una bolla di indulgenza  si riferisce al solo chiostro di  S.Domenico in costruzione.
    (A4) Firenze diventa  ghibellina.
    (HE) Primi mesi dell’anno:  Federico ha di fronte ora solo  Alessandria, Piacenza, Milano,  Brescia, Bologna e Faenza.
    (HE) Luglio: Federico II  assedia Brescia.
    (HE) 9 ottobre: Federico  desiste dall’assedio di Brescia.
    (HE) A causa dell’insuccesso  di Brescia, Federico deve  rinunciare all’attacco progettato  contro Bologna per quest’anno.
    (HE) Bologna si è fortificata  quest’anno prevedendo l’attacco  dell’imperatore.
    (HE) Giugno e luglio: truppe  imperiali vengono impiegate in  Toscana per preparare l’attacco  a Bologna.
    (HE) Settembre: Bologna  irrompe nel modenese e prende Ciano,  ad est di Guiglia.
    (HE) Esito negativo  dell’attacco di Federico II contro  Faenza.
    (HE) Disordini a Faenza,  provocati da Federico, nell’ambito  del progetto per attaccare  Bologna.
    (HE) Inizio luglio: vengono  cacciati i guelfi Manfredi da  Faenza.
    (HE) Agosto: i Manfredi  rientrano in Faenza e imprigionano i  loro avversari Accarisi.
    (HE) Paolo dei Traversari,  capopartito ravennate che finora  ha apppoggiato i Manfredi, passa  all’imperatore e gli consegna  gli Accarisi prgionieri. Faenza  è di nuovo in pericolo.
    (HE) Fine anno: Bologna  interviene nella crisi faentina  occupando militarmente la città.
    (HE) Fine novembre: il papa si  sbilancia a favore della Lega  e avvia rapporti con Genova e  Venezia.
    (HE) Erroneamente Mezzocolle a  sud ovest di Imola viene  chiamato Manzolinum.
    (HE) Documentata infeudazione  di terre secundum consuetudinem  regni et civitatis bononiensis  o secundum capitula que de  feudis et vasallis sint  constituta. (ASB S.Stefano).
    (HE) (?) Esistono 4 massarii  (uno per quartiere).
    (HE) La circla è terminata (si  tratta di una palizzata).
    (HE) Menzionato per la prima  volta Alberto, successore di  Ventura nella conduzione della  ‘fabbrica’ della cattedrale.
    (HE) E’ documentata la chiesa  di S.Domenico.
    (MP) Matteo de’ Griffoni  (cronista del ‘400) dice che la  circla palificata fuit.
    (W1) Ottobre: Enzo, figlio di  Federico II, sposa in Sardegna  Adelasia di Gallura, vedova del  nobile pisano Ubaldo Visconti,  e diviene Rex Turrium et  Gallurae. Adelasia si era sposata  nel 1219 con Ubaldo Visconti.
  • 1239
    (HB) Sconfitta a Vignola da  parte dei Modenesi, dopo danni  inflitti da Bologna a Modena.
    (HE) Fine marzo: Faenza,  occupata dai bolognesi, respinge  l’attacco del conte Aginolfo dei  Guidi, a capo dei comitatini  faentini e di contingenti  romagnoli filoimperiali.
    (HE) Marzo: il papa si schiera  con la Lega e rinnova la  scomunica contro l’imperatore. Cerca  inoltre di guadagnare Genova e  Venezia alla causa  antiimperiale.
    (HE) La prima vittima di  Bologna e Venezia, ora unite, è  naturalmente Ravenna.
    (HE) 22 giugno: il cardinale  Sinibaldo fa cadere Paolo dei  Traversari a Ravenna. Gli  approvvigionamenti imperiali a Ravenna  cadono nelle mani delle truppe  papali.
    (HE) Anche Rimini lascia la  parte dell’imperatore.
    (HE) Federico decide l’attacco  a Bologna che non è stato fatto  l’anno scorso. tale decisione è  forzata dalla situazione in  peggioramento.
    (HE) 28 giugno: Federico II,  con cavalieri tedeschi e milizie  provenienti da Modena, Reggio,  Parma, Toscana e Puglia  assedia Piumazzo, ricostruita dopo la  distruzione del 1228.
    (HE) Luglio: viene bruciata la  fortezza di Piumazzo dalle  truppe imperiali e la sua  guarnigione è fatta prigioniera.
    (HE) 14 agosto: anche  Crevalcore viene distrutta e la sua  guarnigione fatta prigioniera.  Crevalcore era stata rinforzata di  recente.
    (HE) Estate: rappresaglia di  Bologna contro Modena. Vengono  invasi territori modenesi ed  addirittura incendiati suoi  sobborghi.
    (HE) Durante l’assedio di  Piumazzo i bolognesi incendiano  Castrum Malgrati (Magreta ? presso  il Secchia).
    (HE) 12 agosto: Bologna con i  cattani del Frignano espugna  Montetortore.
    (HE) Fine estate: Federico  sposta la sua attenzione su  Milano.
    (HE) Fine estate: Bologna  coglie l’occasione per attaccare  Vignola sul Panaro.
    (HE) 2 ottobre: Bologna ha la  peggio durante uno scontro con  le truppe di Modena, Parma e  Ferrara. La sconfitta determina  la legislazione relativa ai  milites comitatus.
    (HE) Fine anno: Federico  scende attraverso la Toscana nel  Meridione.
    (HE) 4 maggio: è vicario  generale in Romagna per l’imperatore  Gualtiero da Manupello (non si  sa da quanto tempo).  Probabilmente Gualtiero è podestà di Imola  (eletto dall’imperatore quando  Faenza era imperiale).
    (HE) Diviene vicario generale  in Romagna Enzo, figlio di  Federico.
    (HE) 25 luglio: Enzo viene  nominato anche legato generale  d’Italia, mantenendo   probabilmente anche la carica di Romagna.  Ha il compito di attaccare  Bologna e di riconquistare Ravenna.
    (HE) Fine anno: Enzo  sottomette la Marca di Ancona.
    (HE) Le truppe papali  attaccano Ferrara. Venezia aiuta  volentieri il papa. Parte dei  ferraresi appoggia il papa e tra  questi il loro vescovo ed il  marchese Azzo Novello. Anche Mantova  appoggia il papa (più per  antipatia verso Ferrara che altro). A  Ferrara ha dominato fino ad ora  Salinguerra.
    (HE) Bologna, essendo nella  Lega, offre aiuti militari e lo  fa volentieri vedendo la  possibilità di eliminare pericoli a  nord e di liberarsi della  soggezione commerciale fino ad ora  subita.
    (HE) 20 dicembre: la Lega si  riunisce a Bologna in presenza  di Azzo d’Este (con i suoi  partigiani) e con gli inviati di  Venezia, per prendere i necessari  accordi.
    (HE) Prima di fine anno:  Mantova passa alla Lega.
    (HE) (?) Esistono 4 massarii  (uno per quartiere).
    (HE) Il sigillum comunis è  custodito da un notarius  potestatis.
    (HE) Si crea un nuovo catasto.
    (VI) Documenti provano la  partecipazione degli anziani,  imposti con la rivoluzione del 1228)  al consiglio generale.
    (G8) Viene ordinato un altro  estimo.
    (W1) Luglio: Enzo è a capo di  un esercito in alta Italia. E’  finito il rapporto di coppia con  la moglie, che dovrebbe partorire una bimba che sposerà Guelfo della  Gherardesca, figlio del  dantesco conte Ugolino).
    (W1) Luglio: Enzo è nominato  legato del Sacro Romano Impero  per l’alta Italia.
  • 1240
    (HB) Enrico della Fratta  rinuncia alla carica di Vescovo ed  al suo posto è eletto Ottaviano  Ubaldini.
    (SB) Bologna partecipa  attivamente alle operazioni militari  che strappano Ferrara al partito  filo-imperiale.
    (92) Forse quest’anno viene  costituita l’arte della lana.
    (94) Dopo questa data viene  scritta la leggenda (in prosa)  del martire Procolo.
    (D2) ? Poco dopo quest’anno  viene scritto forse in S.Domenico  il trattato Adversus catharos  et valdenses.
    (E3) ? La croce di Barberia è  fra la chiesa di S.Barbaziano e  le suore di S.Agostino. La  pietra è di arenaria.
    (HE) Inizio anno: Enzo  sottomette la Marca di Ancona.
    (HE) Il veneziano  Rainerio  Zeno è podestà di Bologna.
    (HE) Inizio di febbraio: il  legato papale Gregorio da  Montelongo con le truppe della Lega,  il doge di Venezia con la  flotta, il podestà Zeno con l’esercito  di Bologna, Azzo d’Este e i  suoi partigiani iniziano  l’accerchiamento di Ferrara.
    (HE) Salinguerra ha a  disposizione solo pochi cavalieri  tedeschi e truppe nemmeno tanto  fidate delle città filoimperiali.
    (HE) 2 giugno: congiura contro  Salinguerra che sta ancora  resistendo all’assedio.  Salinguerra viene costretto ad accettare  la resa.
    (HE) Salinguerra viene  condotto prigioniero a Venezia (contro  gli accordi della resa).
    (HE) Venezia ottiene i  maggiori vantaggi, ponendo fine al  monopolio commerciale di Ferrara  sul Po. Pare inoltre che assuma  la amministrazione di Ferrara  per i prossimi due anni.
    (HE) 2 luglio: accordo a  Ferrara che dimostra il successo di  Bologna: Ferrara si pronuncia a  favore dei lombardi e mette al  bando le città imperiali.  Inoltre Bologna ottiene finalmente  l’esenzione dal dazio di tutte  le merci (escluso il sale) nel  territorio ferrarese.
    (HE) Agosto : Federico si  avvicina alla Romagna lungo la  costa contro Bologna. Federico può  contare sulla Marca anconitana e  sulla Toscana e sugli Accarisi  di Faenza.
    (HE) Agosto (?): Imola si  libera del giogo bolognese  all’arrivare dell’imperatore.
    (HE) 10 agosto: muore Paolo  dei Traversari proprio mentre i  bolognesi si apprestano a  rinforzare Ravenna.
    (HE) 22 agosto: Federico  prende senza difficoltà Ravenna.
    (HE) 24 o 26 agosto: Federico  si dirige verso Faenza. Ha con  lui truppe Tedesche, della  Marca Trevigiana, di Toscana, di  Puglia, di Lodi, di Vercelli, di  Novara e di Imola, nonchè molti  romagnoli.
    (HE) E’ podestà a Faenza il  veneziano Michele Morosini.
    (HE) Agosto: La difesa di  Faenza è organizzata dal podestà e  dal conte Guido Guerra.
    (HE) Agosto/settembre: Bologna  e Venezia inviano migliaia di  fanti in aiuto di Faenza.
    (HE) 25 settembre: i burgi di  Faenza sono incendiati.
    (HE) Autunno: frati  francescani e domenicani incitano i  faentini alla resistenza.
    (HE) Ottobre: i faentini si  ritirano in quartieri d’inverno  fortificati.
    (HE) Marzo: i modenesi si  accordano con i Gualandelli del  Frignano.
    (HE) Ottaviano Ubaldini è  eletto successore del vescovo Enrico  della Fratta ancora prima di  avere l’età prescritta. Essendo  Ottaviano di origine nobile, si  dice che possa avere tradito.
    (HE) Bologna si accorda con  Ferrara per l’eliminazione, salvo  poche eccezioni, del  passagium.
    (HE) Accordo tra Bologna e  Ferrara sulle rappresaglie: in  caso di violenza si può pretendere  risarcimento da un concittadino  del violento.
    (HE) Abdica per motivi  sconosciuti il vescovo Enrico, a cui  succede il favorito di Gregorio  IX: Ottaviano Ubaldini.
    (HE) In um memoriale si ha la  più antica descrizione della  circla.
    (HE) Un documento indica  Brancaleone figlio del defunto  Brancaleone degli Andalò.
    (AG) Bologna ha gran parte  nella presa di Ferrara da parte di  Azzo Novello e nella sconfitta  di Salinguerra.
    (W1) Il papa Gregorio IX  indice per la Pasqua dell’anno  prossimo un concilio. Federico cerca  di boicottarlo ed allestisce  un esercito al cui comando c’è  Enzo.
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