Origine di Bologna

Vie, strade, vicoli, piazze, luoghi di Bologna.

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1221-1230

  • 1221
    (HB) Inizia la costruzione  della chiesa dei Domenicani.
    (HB) Il naviglio del canale di  Reno è stato scavato da porta  Lame fino a Corticella.
    (HB) E’ stato risistemato il  canale entro la città dove ci  sono i mulini.
    (HB) E’ morto S.Domenico  presso S.Niccolò. Ha partecipato  Ugolino cardinale e vescovo di  Ostia che sarebbe stato testimone  di un miracolo di S.Domenico  (resurrezione di un giovane a  Roma).
    (FB) Muore S.Domenico.
    (SB) Il comune ha acquisito le  aree necessarie per la piazza  del mercato.
    (SB) Inizia la costruzione di  S.Domenico.
    (SB) Muore a Bologna  S.Domenico.
    (41) Il 30 maggio (Pentecoste)  si tiene il secondo capitolo  generale dell’ordine dei  predicatori. Da ora in poi i capitoli  generali si terranno  alternativamente a Bologna e a Parigi,  creando un interscambio culturale  e religioso.
    (41) Domenico acquista da  Pietro di Lovello degli Andalò 3  pertiche di terreno (mq 6240)  adiacente a quello acquistato due  anni fa. Il contratto viene  firmato a capitolo concluso. Poi  parte per la marca trevigiana.
    (41) Alle compravvendite dei  terreni nei pressi di S.Nicolò  delle vigne è presente un muratore  Caxanemicus, il che fa pensare  che vi siano dei lavori in  corso.
    (41) Alla fine di luglio il  cinquantenne Domenico da Guzman  torna a Bologna stanco e debole.  Finisce le ultime cose e poi  crolla. E’ priore fra Ventura da  Verona e Domenico viene  portato a S.Maria del Monte affinchè  si ristabilisca. Sentendosi  ormai prossimo alla morte si fa  portare in S.Nicolò delle vigne  dove giunge il 6 agosto e viene  sistemato nella cella di fra  Moneta dove spira.
    (41) Il 13 gennaio viene  saldato con rogito il debito fatto  due anni fa dall’ordine dei  predicatori a Pietro di Lovello.
    (81) Diploma imperiale di  Federico II che definisce le terre  soggette al feudo dei Panico:  non c’è corrispondenza tra pieve  e contea.
    (13) Viene scavata una fossa  da porta Lame sino a Corticella  per rimediare all’interramento  del Navile.
    (C3) Compromesso riguardante  le decime stipulato tra i frati  di S.Barbaziano ed il Capitolo  di S.Pietro.
    (F4) L’impianto navigatorio,  che si arrestava al porto di  Corticella, viene prolungato con  un canale fino alla città. Il  canale parte da porta Lame e  convoglia le acque del Reno.
    (HE) Vengono acquistate case e  fondi nel bolognese da  abitanti della Sambuca, che l’anno  scorso ricevettero più di 1000 lire  bolognesi per questo.
    (HE) ? Dopo il 1220, Federico è  nel sud e ci rimarrà per un  periodo di tempo abbastanza lungo.  Il vescovo d’Imola,  Mainardino, cerca di distruggere il  castello d’Imola, boicottato in ciò  da Bologna e Faenza, che  sembrano difendere i diritti  imperiali.
    (HE) ? Mainardino vive a  Bologna presso il legato Corrado  vescovo di Metz. D’accordo con lui  stipula un patto segreto con  gli abitanti di Castello d’Imola.
    (HE) I Bolognesi replicano  agli accordi di Mainardino  saccheggiando i possedimenti del  vescovo imolese.
    (HE) Giugno: i Bolognesi  impongono agli abitanti del castello  d’Imola il giuramento di  provvedere all’incolumità della  rocca.
    (HE) 24 aprile: documento in  cui i cittadini di Imola  chiedono di fatto aiuto per la  questione del Castello d’Imola al  conte di Romagna Ugo da Parma.
    (HE) 31 maggio: Ugo da Parma è  citato come conte di Romagna e  podestà di Ravenna. Podestà di  Imola risulta Mainardino.
    (HE) Inizio giugno: Ugo da  Parma è ucciso a Ravenna.
    (HE) 13 giugno: Federico II  nomina un successore ad Ugo da  Parma: Goffredo da Biandrate.
    (HE) Il nuovo legato imperiale  tarda a venire. Di fatto è  Ugolino d’Ostia che ne fa le veci.  Pare che non avanzi  rivendicazioni da parte papale  sull’esarcato.
    (HE) Agosto: il cardinale  Ugolino d’Ostia si trattiene tutto  il mese a Bologna. Deve  raccogliere fondi per la crociata,  inoltre ha da seguire l’inumazione  delle spoglie di S.Domenico, a  cui egli è molto legato, ed  infine pensa di intervenire sulla  questione imolese.
    (HE) 10 luglio: Mainardino,  che intanto è podestà di Imola,  rinnova con parte dei castellani  di Castello d’Imola l’accordo  per il trasferimento a Imola.
    (HE) Tarda estate: Faenza paga  una forte ammenda poichè si è  opposta agli accordi di  Mainardino con i Castellani, contro la  volontà del legato. Subisce anche  un interdetto. Il legato non  tocca mai il destino del  castello d’Imola ed evita mosse che  danneggino i bolognesi, forse per  paura di perdere il favore dei  mercanti della città.
    (HE) La societas dei mercanti  di lana bisella ottiene banchi  per un determinato canone  d’affitto.
    (HE) (?) I mercatores  partecipano attivamente alla raccolta  di denaro per la crociata  indetta da Onorio III. In tale  maniera si spiega la permanenza lunga  del cardinale d’Ostia  incaricato a sopraintendere a tale  operazione. Una parte delle somme  raccolte viene depositata nelle  chiese locali. Mercanti di  Bologna e di Siena portano il  denaro a Roma ed anticipano  all’arcivescovo di Colonia la ventesima  parte.
    (HE) Nel Registro Grosso sono  documentati manentes che  ricevono terra in concessione dal  dominus e si obbligano a servizi  personali, a tributi in natura  ed in denaro.
    (HE) Il podestà eletto  quest’anno non lascia l’incarico a fine  anno.
    (HE) Viene menzionato il liber  comunis.
    (HE) (?) Viene fondata una  colonia agricola a Baratino (ad  est di S.Martino in Argine).
    (HE) Abbiamo notizie di ampi  lavori sul canale Navile.
    (HE) Si acquistano i terreni  nei pressi di S.Bartolomeo di  Reno (via Riva di Reno) per  trasferire il mercato.
    (HE) Settembre: i crociati  perdono Damietta.
    (HE) Inizio anno (gennaio):  Federico II entra nel contenzioso  mai chiuso tra il comune ed il  vescovo, confermando al  vescovo tutti i diritti sui luoghi  contestati.
    (HE) 23 gennaio: il legato  imperiale, Corrado di Metz,  concede al vescovo Enrico della  Fratta la giurisdizione volontaria  nei suoi possedimenti. Ciò  probabilmente genera arrendevolezza  nel comune di Bologna che  ristabilisce gli antichi buoni  rapporti con il suo vescovo.
    (HE) I francescani iniziano la  costruzione della loro chiesa.
    (HE) 10 ottobre: Giordano di  Sassonia è citato come prior  provincie Lombardie per i  predicatori.
    (W1) Inizia la costruzione di  S. Domenico.
    (W3) S. Francesco visita  Bologna.
    (W3) 6 agosto: muore a Bologna  S. Domenico.
    (W6) Una rubrica degli statuti  affida a Ugo da Lucca e al  maestro Diotisalvi funzioni di  periti medici legali.
    (W8) Il papa Onorio III  concede la pieve di S.Pietro di  Montorio agli arcidiaconi del  capitolo di S.Pietro. Tale pieve ha  giurisdizione su parte della  Vald i Sambro e su vaste parti dei  territori di Monghidoro,  Grizzana, Castiglione.
    (W8) Viene fondata una colonia  agricola a Baratino (tra S.  Martino in Argine e Molinella.) con  esenzioni fiscali per i  coloni. Tale colonia ha poca fortuna  a causa delle inondazioni.
    (CA) Il papa Onorio III  rivendica le terre del camugnanese ad  altre attorno, per averle  ricevute dall’eredità matildica. Le  riconferma comunque in feudo  agli Alberti.
    (CA) Febbraio: bolla del papa  Onorio III che richiede ai  pistoiesi i castelli di Torri,  Treppio, Fossato, Badi, Monticelli, terre rivendicate dal papa come  eredità della contessa Matilde  di Canossa. da assegnare in  feudo ai conti di Mangona.
  • 1222
    (FI) Lega Lombarda.
    (HB) Le chiese di S.Silvestro  e S.Tecla (vicino al palazzo  della biada) sono state riunite  nell’unica chiesa dei SS.    Silvestro e Tecla.
    (HB) Nel corso della guerra  contro Imola sono stati catturati  1500 imolesi. Abbattute le  mura e riempiti i fossati. Le  porte di Imola sono state portate a  Bologna.
    (AB) Ricognizione da parte di  Modena sul confine ecclesastico  tra Bologna e Modena: nel  territorio tra Sassomolare e Prato  Baratti (Ca’ Bortolani) il  confine tocca:
    nella curia di Monteforte,
    Collina di Ronchidosio  (Ronchidos),
    Volticium (?),
    Ospedale di Bombiana (Guanella),
    (Osp. S.Biagio)
    nella curia di Montese,
    Ospedale di Bombiana (Guanella),
    Cavrile (Cavrullo ?),
    Stancatore (Stancadora),
    Castornium (?),
    Pozolum Rofegnanum (?),
    Colina Paulate (?),
    Silva Montesana (?),
    Fontana Lombardese (?),
    nella curia di Aiano,
    Fontana Lombardese (?),
    nella curia di Montetortore,
    Fontana Lombardese (?),
    Altare di S.Lucia (?),
    Croce di Tolè (?).
    (AB) I modenesi definiscono  Fontana Langobardorum come unica  località da tenere in  considerazione per la definizione dei  confini. Evidentemente si tratta  di luogo importante e ben  conosciuto. Fontana doveva essere a  oriente di Aiano.
    (AB) All’epoca non appare  distinzione tra Castel D’Aiano e  Villa d’Aiano.
    (S6) Forse scatta ora  l’interdetto di Onorio III al comune di  Bologna che non voleva  ritrattare gli statuti contra  libertatem scholarium in base alle  disposizione del papa stesso. E’ da  una migrazione in massa da  Bologna che nasce quest’anno  l’Università di Padova.
    (S8) Elias Anglicus per  quest’anno ed anche per il successivo  è lettore di diritto canonico.
    (SB) Viene istituito un centro  di studi a Padova.
    (22) Dalle confinazioni di  quest’anno si ricava che Fontana  Longobardorum è vicina a Castel  d’Aiano. Si parla inoltre di un  podium de Zimbrianum.
    (B1) Le acque del Savena  vengono meglio incanalate in città e  condotte al fossato di cinta  detto dei Pelacani. Viene anche  ristrutturata la chiusa.
    (E6) Nasce l’università di  Padova.
    (E6) Per protesta gli studenti  vanno a Padova  (per non  tornare).
    (HE) Modena fa verificare  tutto il confine diocesano che in  direzione di Bologna coincide  con il comitato.
    (HE) 3 gennaio: Mainardino fa  distruggere il Castello  d’Imola, approfittando del riserbo  bolognese.
    (HE) 15 gennaio: il nuovo  conte di Romagna Goffredo, che ha  trovato l’accordo con i  bolognesi, “ordina” a Bologna e Faenza  di procedere contro Imola in  nome dell’imperatore.
    (HE) 23 gennaio: il podestà di  Bologna chiede inutilmente al  conte di Romagna di sospendere  il bando contro Imola, ma forse è  tutta una commedia.
    (HE) Fine gennaio: Bologna e  Faenza intrapprendono una  spedizione nel territorio di Imola.
    (HE) Entra in azione Federico  II che anche lui ritiene che  Imola abbia fatto male a  distruggere il castello, e, ritenendo  che sia necessario suddividere  l’amministrazione del regno  d’Italia per meglio controllare  questi avvenimenti, incarica della  questione l’arcivescovo  Alberto di Magdeburgo, che diviene  legato solo per la Lombardia, la  Marca di Treviso e la Romagna.
    (HE) L’arcivescovo Alberto  prende le parti di Imola, mentre  il conte imperiale rimane a  fianco dei Bolognesi e dei  Faentini.
    (HE) Maggio: scorreria a largo  raggio dei bolognesi e  faentini nelle terre di Mainardino.
    (HE) Bologna congeda  bruscamente i messi del legato  imperiale.
    (HE) Il legato infligge 5000  marchi d’argento d’ammenda a  Bologna e 3000 a Faenza.
    (HE) Federico conferma la  sentenze di Alberto di Magdeburgo,  ma senza risultato alcuno.
    (HE) Prima di luglio:  l’arcivescovo Alberto di Magdeburgo si  reca a Ravenna e cerca di  coalizzare contro Bologna oltre alle  città della Romagna orientale  anche Modena e Cremona, ma  questo tentativo fallirà.
    (HE) Fine luglio: Bologna e  Faenza assediano Imola.
    (HE) Inizio settembre: Imola  cade e si sottomette alle solite  condizioni e deve essere  ricostruito Castel d’Imola. Tutto ciò  con l’approvazione del conte  imperiale di Romagna, il quale  fa addirittura comporre il suo  dissidio con Imola dai podestà di  Bologna e Faenza.
    (HE) Novembre (?) : Bologna  invia ambasciatori a Federico per  giustificare le azioni  intrapprese, rilascia gli ostaggi  imolesi, e concede a Imola di  scegliersi il podestà liberamente per  i prossimi due anni.
    (HE) Bartolomeus Principi è  miles justitiae.
    (HE) I mercatores di Bologna  non tralasciano Genova.
    (HE) 23 gennaio: nella contio  vengono convocati anche i  comitatini (probabilmente per lo  stato di guerra).
    (HE) Il podestà di quest’anno  (uomo valente) è lo stesso  dell’anno scorso.
    (HE) Il comune crea  differenziazioni tra gli iudices comunis  (ora riconosciuti  dall’im-peratore): esiste ora uno iudex ad  causas veteres.
    (HE) Giuseppe Toschi fa parte  dei sapientes bolognesi che  trattano la pace con Imola.
    (HE) Per la prima volta sono  documentati gli officiales del  comune, con il compito di  redigere e custodire gli elenchi dei  banditi.
    (HE) (?) Viene fondata una  colonia agricola a Baratino (ad  est di S.Martino in Argine).
    (HE) Viene citato il Navile  presso Pegola.
    (HE) Dal Registro Grosso  impariamo che il Navile da Pegola ha  un secondo braccio verso  Galliera ed un terzo ad est verso  Dugliolo.
    (HE) Esempio in cui Bologna si  rifà su per un risarcimento per  violenza, su di un  concittadino (di Firenze) del violento.
    (HE) Nasce l’università di  Padova.
    (HE) Un terremoto fa crollare  il tetto della cattedrale.
    (W3) Terremoto che causa danni  alla chiesa di S. Pietro. Al  laborerium sabcti Petri viene  chiamato mastro Alberto,  architetto del comune.
    (W3) S. Francesco visita  Bologna.
    (W8) Viene raso al suolo il  castello di  Imola (presso l’attuale  autodromo Dino e Enzo Ferrari).
    (TO) Guido Alberici è presente  all’incontro con i faentini per  decidere di alcune questioni  riguardanti Imola.
  • 1223
    (HB) S.Francesco predica a  Bologna e dichiara che senza  l’intercessione di Domenico Bologna  avrà dei guai.
    (HB) Quest’anno la città è stata  divisa per quartieri: porta  Nova, porta Stiera, porta  S.Cassiano (S.Pietro), Porta Procola e  porta Ravegnana: ogni  quartiere ha un capitano con tanto di  vessillo, che ha il comando  armato dei militi del quartiere.
    (HB) Il papa Onorio ha  confermato i frati e le suore Di  S.Trinità di Ronzano. Da documenti  rinvenuti in S.Maria Maddalena di  Valdipietra, fuori Saragozza  risulta che le monache sono  anche chiamate di S.Marco di  Mantova.
    (ST) Nella distribuzione dei  paesi del contado ai quartieri  della città si parla del borgo  sorto attorno all’abbazia di  S.Bartolomeo di Musiano come di  Burgus Abatie o come Comune Burgi  Abadie. Questo comune è detto  anche di Pian di Macina (‘…  homines burgi abatie vel planii de  masina’).
    (IP) Per la prima volta si  definiscono i quartieri per le  terre del contado.
    (MG) il 7 novembre gli  ambasciatori di Bologna denunciano a  Gererdo Rangoni, podestà di  Pistoia che gli uomini della Sambuca  hanno ditrutto alcune case  costruite dagli homines di  Granaglione, Sùccida e Capugnano: si  pensa siano case di albergo per  chi andava ai bagni della  Porretta.
    (SB) Il territorio della  pianura è suddiviso in quartieri.
    (SB) La porta dei Leoni è  terminata.
    (52) Attacco contro le nuove  costruzioni Capugnanesi e  Succidane da parte dei Sambucani e  degli Stagnensi (?).
    (52) L’intero territorio è  diviso in quartieri militari:  Capugnano è compreso nel territorio  di porta Piera.
    (E1) Bombiana non figura nella  suddivisione delle terre del  contado, mentre invece figura  Casio cum curte.
    (HE) Febbraio: Mainardino e il  legato Alberto raggiungono  Federico II a Capua.
    (HE) Febbraio: Federico  destituisce il conte di Romagna,  Goffredo di Biandrate ed assegna la  Romagna a vita all’arcivescovo  di Magdeburgo Alberto.
    (HE) L’arcivescovo Alberto,  una volta ottenuta la Romagna, si  fa subito rappresentare dal  visconte Giovanni da Worms.
    (HE) L’arcivescovo Alberto va  a Forlì e Imola.
    (HE) Agosto: Faenza invia  truppe da impiegare contro alcuni  castelli a sud di Rocca  S.Casciano. Il beneficiario è il legato  imperiale.
    (HE) Ottobre: l’arcivescovo  Alberto è a Bologna.
    (HE) Castel d’Imola non viene  ricostruito e nemmeno le mura  di Imola (distrutte l’anno  scorso).
    (HE) Pietramala e Cavrenna  vengono considerate nel comitato  bolognese.
    (HE) E’ documentato da ora che  i milites  non hanno carattere  di nobiltà, ma prestano  servizio militare di cavalleria. I  milites  hanno quindi il noto  significato tecnico militare.
    (HE) Per scopi militari si  divide il comitato in 4 parti,  aggregando ciascuna parte ad un  quartiere cittadino.
    (HE) Si hanno notizie circa  servi e schiavi, la cui  distinzione è vaga e che comunque devono  essere rari in città.
    (HE) Viene impostato, sotto  Ranieri di Perugia, il Registro  Grosso, che raccoglie documenti  in ordine cronologico.
    (HE) Cento non è nominato nelle  terre del comitato. Però è di  possesso della chiesa vescovile  di Bologna.
    (HE) S.Francesco predica a  Bologna (è la seconda sua visita:  la prima ha coinciso con i  disaccordi tra il fondatore ed il  suo ordine).
    (HE) Diana degli Andalò, figlia  di Andalò e nipote di Pietro di  Lovello, dopo avere facilitato  la cessione delle terre a  Domenico di Guzman, fonda il  convento di S.Agnese, contro la  volontà della propria famiglia. Diana  ottiene la benevolenza del  cardinale Ugolino d’Ostia e il  secondo priore generale  dell’ordine dei domenicani, Giordano di  Sassonia le è come un padre.
    (HE) Privilegio di Onorio III  che riguarda la ‘fabbrica’  della cattedrale che dipende dal  capitolo di S.Pietro.
    (HE) Viene finita la ‘porta  dei Leoni’ nella cattedrale. I  lavori sono stati presieduti da  mastro Ventura.
    (G3) 30 novembre: troviamo la  pieve di S.Martino in Argine  come dipendente dal quartiere di  porta Ravegnana, nella  divisione del contado in quattro  quartieri.
    (G4) Brento appare nel  quartiere di porta Procola.
    (W1) La Porta dei Leoni in  S.Pietro è finita.
    (W8) Quarto di Sotto,  Cadriano, Viadagola, Granarolo,  Lovoleto, Triario e S. Giovanni in  Triario, Minerbio, S. Martino in  Soverzano e Pegola vengono  assegnate al quesrtiere di porta S.  Cassiano. S. Martino in Argine  viene assegnato al quartiere di  porta Ravennate.
    (W8) Castenaso e Fiesso  appartengono al quartiere di porta  Ravennate, Marano, Verduro e  Villanova al quartiere di porta S.  Cassiano.
    (TO) Ugolino ALberici si reca  ambasciatore a Pistoia per  portare le lamentele dei bolognesi  contro le scorribande degli  abitanti di Sambuca nella montagna  bolognese e per chiedere il  rispetto dei patti di pace.
    (TO) Lambertino Clarissimi e  Matteo Lolli viene messo a capo  della tribù di porta S. Procolo.
    (CA) 30 novembre: nella  divisione del contado in quartieri,  Carpineta e Camugnano vengono  assegnate al quartiere di porta  S. Cassiano (poi detto di porta  Piera).
  • 1224
    (HB) E’ stato costruito il  canale di Savena, deviando parte  del fiume fino a P.ta  Castiglione, con il contributo (2 soldi)  delle famiglie (tutte ??).
    (HB) Grandinata con  distruzione dei raccolti.
    (OT) Petrus presbiter de  Arviliano è testimone in un atto di  donazione.
    (OT) Donazione di beni alla  chiesa di Montovolo da parte di  Giovanni da Grizzana (5 giugno).
    (OT) Donazione di beni alla  chiesa di Montovolo da parte di  Giovanni q. Albertino da  Grizzana (26 giugno). E’ presente  Petrus presbiter de Arviliano.
    (S6) Gli scholari sono  equiparati ai cives in quanto a  diritti.
    (S7) Federico II, in un  momento di grande tensione, cerca di  sostituire lo studio bolognese  con quello appena istituito di  Napoli.
    (SB) Viene fondato da Federico  II lo studio di Napoli.
    (E6) Nasce l’università di  Napoli.
    (HE) L’arcivescovo Alberto di  Magdeburgo si trattiene più  volte in Romagna orientale.
    (HE) Autunno: Alberto di  Magdeburgo torna in Germania.
    (HE) Novembre: Bologna ottiene  da Imola il rilascio degli  abitanti di Castello d’Imola, che  però non viene ricostruito.
    (HE) L’influenza di Bologna  sulla Romagna è aumentata  notevolmente, così come la debolezza di  Faenza nei confronti di  Bologna.
    (HE) Reggio rinnova l’offerta  di alleanza con Bologna, che  però rifiuta. Reggio si avvicina  così al partito filoimperiale.
    (HE) E’ documentato il canale  di Savena che sfocia nell’Aposa  (Villola).
    (HE) Collecta di 2 sol. pro  ostio.
    (HE) Autunno: l’arcidiacono  Magister Gratia diviene vescovo  di Parma. Vescovo e capitolo non  si accordano per il suo  successore per cui il papa nomina il  successore nel bolognese  Tancredi, già canonico della  cattedrale e dottore di diritto  ecclesiastico.
    (HE) Disposizioni di Federico  II per la nuova università di  Napoli.
    (HE) Andalò degli Andalò è podestà  a Genova.
    (HE) Brancaleone di Andalò  degli Andalò è podestà a Lucca.
    (W1) Ars notaria (conclusa  probabilmente nel 1226) di Ranieri  da Perugia. si parla di pacta  turrium.
    (W6) Il comune decide di  occupare le località di Medicina ed  Argelato perchè infestate da  delinquenti che spesso assalgono  viandanti e soprattutto scolari.
  • 1225
    (FI) La torre dei da Baragazza  viene abbassata (sono  Lambertazzi e la torre è in strada  maggiore).
    (HB) Federico II tenta di  portare via lo studio da Bologna.
    (HE) Il podestà di Modena è di  Cremona.
    (HE) A Modena sono segnalati  disordini interni.
    (HE) Da quest’anno domina a  Ferrara Salinguerra.
    (HE) E’ menzionato il palazzo  vescovile (diocesi di Bologna)  a S.Giovanni in Persiceto.
    (HE) Brancaleone degli Andalò è  podestà a Genova, succedendo al  padre. Muore però in guerra  (quest’anno ?).
    (W6) Nasce Francesco  d’Accorso.
    (CA) Aprile: si arbitra a  Casio che Torri, Treppio, Fossato,  Badi, Monticelli e Moscacchia  rimangano nel distretto di  Pistoia, che Bologna assolva  Gislimero e Ubertino di Stagno e  seguaci rendendo loro tutte le terre  che avevano prima delle  guerre, e che Pistoia reintegri quei  valvassori che si ribellarono  in favore di Bologna. Pistoia  non potrà fortificarsi nel proprio  terreno e così pure Bologna da  Gaggio alla Sambuca, da Torri a  Casio, e così ancora Gislimero  e Ubertino in Sùccida e in  Granaglione. Bologna avrà libero accesso e mercato immune da  aggravio da Moscacchia a Colle di  Prato e Pistoia godrà degli stessi  diritti da Casio a Moscacchia,  etc.
  • 1226
    (HB) Muore a Bologna la regina  Giovanna da Gerusalemme dopo  mesi di malattia trascorsi a  Bologna. E’ stata sepolta in  S.Pietro.
    (HB) Sono scavati i fossati  della città.
    (AB) Diploma di Federico II a  favore di Modena che fissa il  confine tra Modena e Bologna  (nella zona compresa tra  Sassomolare e Ca’ Bortolani (Prato  Baratti)): Voltitium (?),  Senecellium (Seneveglio), Podium de  Castornio (?), Podiolum Rofegnanum  (?), Canevatie (Canevaccia),   (c’era un ospitale) Paulecte o  Paulate (?), Fontana Lombardese  (?) Ospedale del presbitero  Passuti (?), Lama di Azone nel  Frignano (?), Silva Montesana,  Canola Rofregnana (Canola o  Canolle), Santa Lucia (?).
    (SB) Seconda lega lombarda.
    (SB) Rinnovamento con Milano  della seconda lega lombarda.
    (SB) Ora Federico è anche re di  Sicilia e come tale domina  nell’Italia meridionale e su parte  dell’Italia centrale.
    (22) Dalle confinazioni di  quest’anno si ricava che Fontana  Longobardorum è vicina a Castel  d’Aiano. Si parla di un luogo  detto Zibriano.
    (22) Sentenza di Federico II  sui confini tra Modena e  Bologna: … a summo Alpis Magnae ubi  dicitur ad Scalas a cornu  orientali ipsius Alpis, et inde per  Vallem Guffonariam descendendo  et veniendo per montes et  colles restos usque in Zibriano per  medium Zibrianum… . Cimbriano  dovrebbe essere l’attuale  monte Belvedere e la valle  Guffonaria può essere l’attuale val  Dardagna.
    (E6) Viene diffuso il testo  Boncompagnus dal docente  Boncompagno da Siena, maestro di  retorica. L’opera è in 6 parti.
    (HE) Federico II restituisce a  Modena i luoghi assegnati ai  bolognesi nel 1204 ed altre  terre che nel controllo del 1222  fatto da Modena stessa erano  state definite bolognesi.
    (HE) ? Federico non è in grado  di stare al di sopra delle  parti e nella questione tra Milano  e Cremona si schiera  apertamente con Cremona.
    (HE) Pasqua: viene convocata  una dieta, in risposta alla  quale si ricostituisce la lega  lombarda. Milano, Bologna, Brescia,  Mantova, Padova, Vicenza,  Treviso, Faenza, Vercelli,  Alessandria, Lodi, Piacenza e Verona si  uniscono.
    (HE) Nelle prime riunioni  della lega ci si mette solo  d’accordo per quanto riguarda la  tutela dei diritti acquisiti con la  pace di Costanza.
    (HE) Bologna, come altre città,  migliora gli apparati  difensivi.
    (HE) Inizio aprile: Federico  giunge a Ravenna, dove decide di  passare la pasqua invece di  Cremona, come preventivato. Con  lui (da marzo) c’è Mainardino,  vescovo di Imola.§
    (HE) Federico rinnova a  Mainardino i privilegi, facendo  presenti i suoi diritti sul comitato  imolese.
    (HE) Federico attraversa Imola  ed incita la ricostruziune  delle due fortificazioni.
    (HE) 9 maggio: dopo essere  passato per Faenza, Federico è a  Imola. Poi si ferma un giorno a  Medicina, da dove tratta con i  bolognesi.
    (HE) 13 maggio: Federico si  mette in marcia prima della  conclusione delle trattative con i  bolognesi. A causa del maltempo è  diviso dal suo esercito. A  sera arriva a S.Giovanni in  Persiceto, mentre le sue truppe  marciano fino a Bologna dove vengono  alloggiate per la notte.
    (HE) 14 maggio: alla mattina  vi sono dei disordini a Bologna  e le truppe di Federico sono  costrette alla fuga.
    (HE) 15 maggio: Federico  giunge a Modena. Probabilmente  accompagnato fin da S.Giovanni in  Persiceto dagli alleati di  Cremona, Parma. etc. a cui i  bolognesi hanno vietato il passaggio  attraverso la Romagna.
    (HE) Quest’anno il podestà di  Bologna è modenese.
    (HE) A Modena il podestà è  parmigiano.
    (HE) Modena intrattiene buoni  rapporti con Cremona e Parma,  mentre con Bologna vi sono buoni  rapporti formali.
    (HE) A Modena sono segnalati  disordini interni.
    (HE) Anche a Reggio, il cui  vescovo Nicola è sostenitore  dell’imperatore, vi sono disordini.  Reggio passa alle città  filoimperiali.
    (HE) Modena e Reggio si  separano completamente da Bologna e  si uniscono alle città guidate da  Cremona.
    (HE) Fine maggio: le città  della lega si riuniscono a Mantova.  Le risoluzioni sono molto più  dure di quelle del mese scorso:  si chiedono misure dure contro  il partito cremonese; si  prendono risoluzioni militari per  ostacolare la congiunzione  dell’imperatore (che sta presso i suoi  alleati) ed il re Enrico, in  procinto di calare dalla  Germania.
    (HE) 27 maggio: Bologna invia  50 milites e 50 balesterii;  Faenza invia il proprio podestà con  50 milites. Per ostacolare il  congiungimento tra Federico ed  Enrico.
    (HE) Le trattative tra Lega e  imperatore vanno male: le  richieste della Lega sono  inaccettabili e l’imperatore si dimostra  intransigente, fidando sui  vescovi filoimperiali, e continua a  favorire Cremona ed i suoi  alleati.
    (HE) 11 luglio: Federico mette  al bando la Lega e colpisce  particolarmente Bologna ordinando  l’abolizione dello Studio.
    (HE) Estate: Ferrara non  appartiene ancora alla Lega.
    (HE) Inizia la lotta tra  Federico e la Lega. Il vescovo di  Bologna Enrico della Fratta è uno  dei pochi che non si schierano  con l’imperatore.
    (HE) Federico dichiara  soppressa l’università di Bologna, e  minaccia severe sanzioni per  docenti e scolari che rimangano.  Tale disposizione dura però pochi  mesi. In compenso si  riappacifica il comune con gli studenti:  la pace è apparentemente  favorevole al comune in quanto vengono  mantenute vive parecchie delle  disposizioni del 1217. Ci si  limita però a chiedere il  giuramento ai soli rettori.
    (HE) Forse la soppressione  dell’università di Bologna genera  il falso teodosiano. Nel falso  non si parla del Frignano  (sottomesso nel 1234) come di terra  bolognese.
    (HE) Inizia la costruzione  della circla (palizzata).
    (HE) Esempio di miniature con  littera antiqua e littera nova.
    (W1) Il freddo è così intenso  che il Po gela e si può  attraversarlo con i carri. Gelano le viti  e dai vigneti non si ricaverà  nulla. Ghiaccia persino il vino  nelle botti (cronaca del ‘300).
    (W8) Federico II muove verso  Bologna dal castello fortificato  di Medicina.
    (CA) 20 marzo: gli Alberti  insistono presso il papa per  avere, oltre a Bargi, anche Casio et  quedam alia castra cum  pertinentiis suis. Il papa, per non  compromettersi eccessivamente,  rimette la questione  all’arbitrato del venerabili fratri nostro  archiepiscopo florentino.
    (TO) Almeno un Asinelli  partecipa al parlamento della Lega  Lombarda.
    (TO) Scannabecco, figlio di  Armando di Rolando Ramponi, è uno  dei rettori del parlamento  della Lega Lombarda, riunito a  Bologna.
  • 1227
    (HB) Grave carestia a Bologna:  tumulti con poveri che  chiedono pane: 24 morti schiacciati
    (MG) Diventa papa con il nome  di Gregorio IX, Ugolino dei  conti di Segni, che fu già legato  papale per l’italia  settentrionale.
    (SB) Viene costruito  Castelfranco.
    (SB) Viene fondato il castello  di Serravalle.
    (SB) Viene rifondato il  castello di S.Colombano con il nome  di Piumazzo.
    (HE) Primavera: Onorio III ed  il suo successore Gregorio IX  mediano il compromesso tra i  Lombardi e Federico che dovrà  perdonare tutte le punizioni  inflitte alla lega.
    (HE) ? Federico mantiene viva  la lotta tra Cremona e Milano.
    (HE) ? Federico fomenta  inimicizie tra Modena e Bologna  invalidando tutti i confini definiti  nel 1204 e assegnando ai  modenesi tutti i territori allora  sottratti, compresa Rocca  Corneta.
    (HE) ? Federico risolve in  proprio favore il contrasto tra il  vescovo ed il comune di  Modena, confermando la propria  sovranità sul comitato di Modena.
    (HE) Autunno: iniziano le  ostilità tra Bologna e Modena.
    (HE) Federico viene colpito da  scomunica papale.
    (HE) Ottobre: trattative di  pace tra Modena e Bologna che  falliscono. La lotta continua.
    (HE) Bologna si avvicina ai  cattani del Frignano e causa la  rivolta dei Montecuccoli.
    (HE) Modena e Bologna  fortificano i confini: Modena  costruisce Castel Leone ad est del  Panaro sulla via Emilia.
    (HE) Modena e Bologna  fortificano i confini: Bologna  costruisce Castelfranco.
    (HE) Inizio anno: Ferrara  parteggia per la Lega.
    (HE) Ferrara stipula accordi  con Modena e Ravenna.
    (HE) Gennaio: l’imperatore  esorta con pochi risultati alla  ricostruzione delle  fortificazioni di Imola: sostanzialmente  fallisce la difesa dei piccoli  comuni da Bologna e Faenza.  Probabilmente anzi Bologna occupa  nuovamente Imola.
    (HE) I Gozzadini, Manfredi,  Papazzoni, Buvalelli e  Tantidenari risultano vassalli dei  Lambertini (Archivio Lambertini di  Poggio Renatico). I Lambertini  hanno dato loro in feudo anche  case e torri in città.
    (HE) Trattato commerciale con  Venezia. Viene definita anche  una apposita forma giudiziaria  per le controversie.
    (W8) Nasce il castello di  Serravalle come borgo franco di  grande importanza: castrum  Seravalis, proprietà dell’abbazia di  Nonantola.
    (TO) Viene costituito  Castelfranco.
  • 1228
    (FI) I bolognesi contano 43  società d’armi.
    (HB) Battaglia di un giorno  intero tra Bologna e Modena in  località (?) S.Maria in Strada.
    (SB) Rivolta e instaurazione  del regime popolare.
    (SB) Assalto al palazzo  comunale, con distruzione degli  statuti del passato regime.
    (21) Costruzione della chiesa  di S.Domenico.
    (41) Il 12 settembre  Giuffredo, cardinale di S.Marco e Legato  pubblica una lettera di  indulgenze a favore della costruzione  della chiesa e del chiostro di  S.Nicolò delle vigne. Forse  adesso viene abbattuta la vecchia  chiesa.
    (62) Novembre: approffittando  dello scontento causato dalle  sconfitte inflitte da Modena,  Giuseppe Toschi, console dei  mercatores, a capo dei popolari,  occupa il palazzo del comune e  impone la convocazione di un  consiglio generale. Nel gruppo che  occupa il comune vi sono  parecchi rectores artium.
    (72) Tumulto capeggiato dal  mercator Giuseppe Toschi, che  ottiene ed impone la convocazione  di un Consiglio Generale in cui  facessero parte, oltre agli  aristocratici, anche i popolani.
    (E6) Odofredo ottiene la  licenza nello studio.
    (HE) Giugno: vi sono notizie  sulla disposizione del fossato e  sulla disposizione dei fondi  di Castelfranco.
    (HE) Autunno: Bologna inizia  una importante azione militare.  La Romagna, la Marca di Ancona  e la Toscana forniscono  contingenti di truppe, mentre Milano  quasi simultaneamente attacca il  territorio cremonese.
    (HE) Estate: Gregorio IX  stringe una sorta di alleanza con i  lombardi. Contro i lombardi vi  sono Modena, Parma e Cremona.  (Reggio si mantiene neutrale).
    (HE) L’imperatore non è in  grado di dare alcun aiuto alle città  a lui fedeli.
    (HE) 4 ottobre: Bologna inizia  l’assedio a Bazzano sul  Samoggia.
    (HE) L’esercito nemico porta  rinforzi agli assediati di  Bazzano e riesce a distruggere ed  incendiare la fortezza di S.  Colombano (Piumazzo) e ad arrivare  fino al Reno sulla via Emilia.  Al ritorno hanno la strada  sbarrata al Samoggia, ma riescono  ad aprirsi un varco a  Spilamberto.
    (HE) 13 novembre: fallisce un  assalto a Bazzano e le truppe  bolognesi si ritirano anche a  causa dei disordini interni.
    (HE) 22 novembre: il capitano  di S.Colombano viene accusato  di tradimento e viene ucciso  davanti al palazzo comunale  durante un tumulto di popolo.
    (HE) Novembre (?): i signori  di S.Marco (vicino a Piumazzo)  sono messi al bando ed i loro  beni confiscati.
    (HE) 20 dicembre: puntata  offensiva dei bolognesi che però  vengono sconfitti a Castelvetro  (nord ovest di Vignola).
    (HE) Ferrara presta aiuto  militare a Bologna.
    (HE) Il podestà di Ferrara è  bolognese.
    (HE) Il conte di Romagna (non  si sa chi è) acquista  Mezzocolle, a sud ovest di Imola.
    (HE) Imola e tutte le città  della Romagna prestano aiuti  militari a Bologna contro Modena.
    (HE) Cade il governo  arsitocratico. Fino ad ora le notizie  sulla divisione tra aristocratici  e popolo sono scarse.
    (HE) Un certo gruppo di  societates artium sono entrate a fare  parte del governo cittadino.  Ora si oppongono alla formazione  di nuove società (es. i  barbieri).
    (HE) Probabilmente i notai non  prendono parte alla  sollevazione popolare.
    (HE) Le societates si  sollevano e pretendono dal podestà la  convocazione di un consilium  generale. La notte successiva, al  rifiuto del podestà, viene preso  d’assalto il palazzo comunale e  vengono bruciati gli statuti  ed i registri dei banditi. La  rivolta è capeggiata da Giuseppe  Toschi, figlio dello iudex  Tommaso, di origine toscana, forse  morto in seguito ai disordini  che portarono alla caduta il  vescovo Gerardo.
    (HE) Esiste un consilium  generale che detiene il potere  legislativo. In esso prendono parte  i mercatores ed un certo numero  di artigiani (e meno  aristocratici). Non si parla più di  consilium credentie.
    (HE) Gli aristocratici devono  dividere con il popolo il  potere legislativo. Accanto al  consilium parvum probabilmente c’è un  consilium magnum.
    (HE) Fino ad adesso il miles  iustitie rappresenta forse il più  importante tra gli officiales  comunis.
    (HE) Ferrara emana gli  ordinamenta ripe e l’entità della  dogana per Bologna risulta ancora  invariata (v. 1203-1207).
    (HE) (?) Giuseppe Toschi di è  impegnato per l’introduzione  dell’industria dei tessuti.
    (VI) Con la rivoluzione di  Giuseppe Toschi si impone con  forza la riforma del comune: 24  uomini delle società popolari (6  per quartiere) sono assunti con  qualche ingerenza nella gestione  del comune con il nome di  ‘anziani’.
    (W6) Fuga di legsisti dello  Studio a Vercelli.
    (TO) Per la prima volta sono  documentati gli Azzoguidi, tra i  nobili geremei.
    (TO) I Guidozagni militano in  campo guelfo nella classe dei  nobili.
  • 1229
    (HB) Tregua di 10 anni tra  Bologna e Modena, grazie all’aiuto  del vescovo di Reggio e del  domenicano Guala da Brescia.
    (SB) Vengono costruiti i  castelli di Belvedere e Castel  Leone.
    (41) Dall’agosto e fino al  gennaio dell’anno prossimo vengono  comperati dai frati  predicatori terreni intorno a S.Nicolò  delle vigne. Agli atti assistono  due carpentieri, segno che  esiste un cantiere.
    (HE) Gennaio: i Montecuccoli  del Frignano si dichiarano  neutrali.
    (HE) Aprile: i fiorentini  concludono una pace separata con  Modena ed i suoi alleati.
    (HE) Fine giugno: riprendono  le ostilità tra Bologna e Modena.
    (HE) 26 giugno: Gregorio IX  comunica ai lombardi il ritorno  dall’oriente dell’imperatore.
    (HE) Fine giugno (?): breve  armistizio tra Modena e Bologna,  forse causato dalla notizia del  rientro dell’imperatore che  suggerisce atteggiamento di  attesa.
    (HE) Prima della metà di  agosto: Bologna riprende i  combattimenti.
    (HE) La lega lombarda e la  Romagna concedono a Bologna i più  ampi aiuti, come l’anno scorso.
    (HE) Metà agosto: assedio al  castello di S. Cesario, sulla  sponda destra del Panaro che viene  difeso dalle truppe di Modena,  Padova e Cremona.
    (HE) 4 settembre: il castello  di S.Cesario cade.
    (HE) 5 settembre, pomeriggio:  i bolognesi vengono assaliti e  gravemente sconfitti dal  nemico, mentre si apprestano a  rientrare. La battaglia si prolunga  fino a mezzanotte ed i bolognesi  sono costretti a fuggire e  salvano a stento il carroccio.
    (HE) 13 ottobre: Federico  incarica il vescovo di Reggio di  ristabilire un armistizio tra  Modena e Bologna di lunga durata.
    (HE) Novembre: trattative tra  Bologna ed il papa.
    (HE) Novembre: tregua di otto  anni tra Bologna e Modena sulla  base dello status quo.
    (HE) Il processo iniziato nove  anni fa tra Cervia e  l’arcivescovo di Ravenna si chiude a  favore di quest’ultimo.
    (HE) Imola e tutte le città  della Romagna prestano aiuti  militari a Bologna contro Modena.  L’imperatore può contare solo  sulla fedeltà delle alte gerarchie  ecclesiastiche (es. Mainardino  da Imola).
    (HE) Guido, figlio di Ugolinus  Ubaldini, è membro del  consiglio bolognese.
    (HE) Bartolomeus Principi fa  parte del consilium communis.
    (HE) Albertus Principi fa  parte del consilium communis.
    (HE) Esiste un consilium  generale che detiene il potere  legislativo. In esso prendono parte  i mercatores ed un certo numero  di artigiani (e meno  aristocratici). Non si parla più di  consilium credentie.
    (HE) Viene ancora nominata la  curia (che va perdendo di  importanza): nomina un delegato.
    (HE) Vengono per la prima  volta citati gli anziani, a capo di  un unico organismo formato  dalle societates armorum e dalle  corporazioni minori. Gli anziani  e i consoli dei campsores e  dei mercatores hanno la suprema  direzione del popolo.
    (W8) Serravalle ora è sotto la  Judiciaria di Monteveglio.
    (TO) Tra i bolognesi che  giurano la tregua con i modenesi c’è  Amideo di Ugo Alberici.
    (TO) Tommasino, figlio di  Bertolotto (capostipite della  famiglia dei Bertolotti o Di  Bertolotto), è uno dei procuratori  bolognesi presenti al giuramento di  pace con i modenesi.
    (TO) Fine novembre: Guido di  Zagno è tra i procuratori che si  impegnano solennemente con i  modenesi di osservare la tregua e  i patti di pace sottoscritti  dalle due città.
  • 1230
    (FI) Si ricorda uno statuto  della società dei Falegnami, che  avrebbe residenza in via  Cimarie.
    (SB) Introduzione dell’arte  della lana ad opera di lanaiuoli  veronesi.
    (62) Le società delle armi  cominciano ad assumere una precisa  connotazione giuridica con il  riconoscimento dei loro statuti  e delle loro matricole.
    (62) ? In questo periodo è  documentata (da alcuni anni per la  verità) la lavorazione della  lana. E’ interessanrte notare che  i ramisani ovvero i proprietari  di mulini sul canale di Reno  sono tra le famiglie più in  vista: Principi, Rodaldi,  Prendiparte, Tebaldi.
    (62) Vengono negoziati alcuni  contratti con un numero  limitato di artigiani della lana  forestieri, favorendo una  immigrazione: ciò porta l’ingresso a  Bologna di circa 500/600 persone  provenienti da Verona, Mantova,  Milano, Firenze, Prato, Lucca,  etc. La maggiornaza degli  immigrati è comunque veronese.
    (92) ? Si formano le società  delle armi. Le società delle arti  contrastano la formazione di  nuove società e ne ostacolano  l’ammissione alle societates  populi.
    (92) ? Si forma l’arte della  lana (non ancora costituita come  società.
    (92) Il Comune inizia  un’operazione di importazione di  artigiani factores pannorum lane.
    (A5) 11 gennaio: Petricino di  Carbone si fa converso e  rinuncia a tutte le sue proprietà in  favore dei vallombrosani di S.  Cecilia di Croara. Tra i suoi  beni vi sono terre nei pressi di  S.Lazzaro di Savena (località  Pontebuco).
    (C1) ? S.Adalberto in Pereo  viene unito al monastero di  S.Giacomo di Cella Volana  (Comacchio), ma ogni possedimento e  giurisdizione nella corte di Buda e  Medicina vengono assegnate al  monastero di suore domenicane di  S.Agnese in Bologna.
    (E6) ? Nasce l’università di  Cambridge.
    (HE) Bologna approffitta della  tregua e amplia Castelfranco.  In quest’anno viene eretto il  castello di Samoggia nella valle  superiore del Samoggia.
    (HE) Maggio: dopo le sconfitte  subite da Bologna due  rappresentanti imperiali iniziano ad  organizzare la resistenza in  Romagna.
    (HE) Ravenna, Forlì, Rimini e  Bertinoro concludono una  alleanza a tutela degli interessi  dell’imperatore.
    (HE) Il podestà di Ravenna è di  Cremona.
    (HE) Uno dei due  rappresentanti imperiali si chiama Corrado  da Fallirone (non ha niente a  che vedere con Corrado di  Hohenlohe che ha rapporti non chiariti  con l’arcivescovo di  Magdeburgo).
    (HE) Corrado di Hohenlohe è  designato provvisoriamente conte  di Romagna.
    (HE) ? Guido, figlio di  Ugolinus Ubaldini, è iudex communis.
    (HE) (?) Dopo questa data  compaiono le società delle armi  (societates armorum): sono 5 per  quartiere più le compagnie dei  ‘Toschi’, dei ‘Lombardi’ e della  ‘Stella’, i cui componenti sono  sparsi per tutta la città.
    (HE) (?) ‘Toschi’ e ‘Lombardi’  sono societates  armorum  costituite dalla trasformazione di  due precedenti fraternitates (il  termine fraternitas è nominato  negli statuti di entrambe).
    (HE) Rappresaglie richieste  dai mercatores contro il duca  d’Austria, l’arcivescovo di  Salisburgo ed il conte di Champagne.
    (HE) Si costruiscono contro  Modena le fortezze di Castel  Leone e di Belvedere. Si spacca in  due la podesteria della  montagna: una orientale con sede a  Casio ed una occidentale con sede  in entrambe le nuove località.
    (HE) Si riunisce nuovamente il  consilium credentie detto ora  speciale, sempre assieme al  generale. Insieme formano il corpo  legislativo.
    (HE) (?) Esistono 4 massarii  (uno per quartiere).
    (HE) (?) Gli inquisitores  rationis dovrebbero stare in carica  solo 50 giorni.
    (HE) Bologna conclude  contratti con tessitori veronesi e  fiorentini: si concedono loro  prestiti senza interessi di 50 lire  a scadenza 5 anni, si mettono a  loro disposizioni laboratori e  botteghe, senza pagamento di  affitto per i primi 8 anni, si  forniscono i telai ed i tenditoi. Vengono acquistate anche  alcune gualchiere che verranno in  futuro affittate. I tessitori  operano nella lana, taffetà,  porpora. I maestri ricevono la  cittadinanza bolognese e sono esenti  per i primi 15 anni da ogni  gravosità, escluso l’esercito. In  cambio devono esercitare l’arte  per almeno 20 anni.
    (HE) Finiscono i buoni  rapporti tra Bologna ed il suo vescovo  Enrico della Fratta. Il papa  Gregorio IX, dopo la pace di  S.Germano con l’imperatore, si  dimostra più duro con i bolognesi,  che per contro ostacolano il  proprio vescovo nelle sue facoltà  giurisdizionali e cercano di  nominare propri funzionari nelle  terre del vescovo.
    (HE) Vengono emessi documenti  nella ecclesia S. Nic. fratr.  predic. noviter facta.
    (W6) (?) Muore Azone.
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