Origine di Bologna

Vie, strade, vicoli, piazze, luoghi di Bologna.

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Home / Bologna nei secoli / Secolo XIII / 1201-1210

1201-1210

  • 1201
    (AF) Crolla la torre Artenisi  rovinando sulla porta  Ravegnana. Gli Artenisi sono Geremei.
    (HB) Viene costruito il  palazzo del comune (amministrazione  della giustizia) mentre era  podestà Guglielmo Rangoni di Modena.
    (HB) La torre Alberghetti cade  sulle case degli Asinelli e la  porta Asinella con morte di  molte persone.
    (HE) Podestà bolognese a  Reggio.
    (HE) E’ podestà un modenese.
    (HE) Si arrende la fortezza  forlivese di Castiglione ai  faentini. Malgrado sia stato  promesso di risparmiare cose e  persone, i faentini incendiano tutto.  I faentini sono stati guidati  da un podestà bolognese.
    (HE) Il podestà bolognese che  ha guidato i faentini dichiara  che l’incendio della fortezza di  Castiglione viola i patti.  Disaccordo notevole tra Faenza e  Bologna che pensa addirittura di  allearsi con la parte avversa.
    (HE) Temporanea conquista di  Cervia da parte di Cesena.
    (W1) Crolla rovinosamente la  torre degli Alberighi, già degli  Artenisi, distruggendo le case  degli Asinelli ed uccidendo  Pietro Asinelli con la moglie  assieme ad altre 35 persone. Viene  distrutta anche la Porta  Asinella assieme ad altri edifici.
    (TO) Atti di compera con cui  il comune acquista case dei  Guidofredi.
    (TO) 7 maggio: crolla la torre  degli Alberici in porta  Ravegnana. Nel crollo, che forse  interessa la sola parte alta della  torre, vengono distrutte le  case degli Alberici, quelle  contigue degli Asinelli ed anche la  porta Asinella, che forse è una  porta secondaria sulle mura di  selenite. 37 morti ed enorme  impressione in città. Vengono  uccisi Pietro Asinelli con la  moglie, che erano a letto, e muore  anche la donna di Musarello e  Ziberto di Lucca e Guglielmo  marescalco, assieme a tanti altri.
    (TO) 7 maggio: Alberto  Oselletti, figlio di Oselletto, avendo  scelto la carriera  ecclesiastica, sale sulla cattedra  episcopale di Imola, dopo essere stato  consacrato dal vescovo Gerardo  IV Ariosti, che gli aveva già  conferito il diaconato ed il  sacerdozio “dentro i confini di un  sol digiuno”, contro i canoni.  Per questa ragione viene  intimato ad Alberto di rinunciare  alla diocesi imolese, ma invano.
  • 1202
    (SB) Il comune acquista le  aree necessarie per la nuova  piazza Maggiore ed il palazzo  comunale.
    (SB) Quarta crociata.
    (HE) Podestà bolognese a Reggio  (nemica di Modena per via dei  soliti beni matildici). Bologna  comunque non partecipa alle  lotte dei reggiani contro i  modenesi.
    (HE) Il podestà di Faenza anche  quest’anno è bolognese.
    (HE) I bolognesi si astengono  dagli scontri a cui prende  parte Faenza. Preferiscono  arbitrare dei contendenti piuttosto.
    (CA) 4 novembre: diploma di  Ottone IV che riconosce al conte  Alberto la turre Castriola que  fuit de curte de Casio.  Il  ponte di Castrola sembra però  essere di pertinenza dell’abbazia di  Montepiano, visto che sono  registrate in questo periodo ben 5  donazione a tale Gallico del  Ponte di Castrola, ora assieme  al monaco Umbertino, ora  all’abate Martino di S. M. di  Montepiano. Si potrebbe trattare di un  converso del monastero.
  • 1203
    (SB) Il Palazzo del Podestà è  finito.
    (HB) E’ costruito il castello  di Colombano (Piumazzo) forse  detto in antichità S.Colombano.
    (HE) E’ podestà il milanese  Guglielmo da Pusterla (definito  peritissimus laicorum dai  giuristi bolognesi).
    (HE) Sotto la guida dell’abile  podestà Guglielmo da Pusterla,  Bologna stringe alleanza con  Reggio, nemica di Modena.  L’alleanza viene stipulata per 10  anni.
    (HE) Il Pusterla ottiene da  Ferrara la promessa di rigorosa  neutralità, temendo per gli  stretti rapporti Modena-Ferrara.
    (HE) Il Pusterla chiede aiuti  militari a Cremona e Parma, ma,  mentra la prima si rifiuta, la  seconda ammette di aiutare  Modena. Probabilmente per questo  non si arriva ad aperta ostilità.
    (HE) Viene costruito il  Castrum S.Columbani sul Muzza.
    (HE) Muore il conte Alberto di  Prato. Il castello di Capraia,  sua eredità, genera un grave  dissidio tra Firenze e Pistoia.
    (HE) 13 settembre: il  Pusterla, per Bologna, stipula un  accordo con Firenze per le  rappresaglie.
    (HE) 2 dicembre: vi è la  menzione circla Castri S.Petri.
    (HE) Il consilium credentie ha  meno di 100 membri.
    (HE) Sono documentati gli  statuti cittadini.
    (HE) E’ documentato il liber  contractuum (contratti privati  stipulati dal comune).
    (HE) Trattati commerciali con  Ferrara che compongono singole  vertenze, ma che non alterano  le tariffe doganali.
    (HE) Bologna ottiene da  Reggio, l’esenzione dalla dogana di  transito.
    (HE) Accordo tra Bologna e  Firenze sulle rappresaglie: in  caso di violenza si può pretendere  risarcimento da un concittadino  del violento. Accordo di tale  genere anche con Bergamo.
    (HE) Ad Anzola è attivo come  giudice Raimundinus vicecomes  Episcopi.
    (HE) E’ documentato Enrico  della Fratta come arcidiacono.
    (HE) Il comune ha finito di  acquistare i terreni per la  piazza Maggiore.
    (HE) 10 giugno: si tiene  consilium nel nuovo palazzo  comunale.
    (W1) Gli affari di governo  vengono trattati in palatio  comunis Bononie in pleno consilio per  campanam coadunato. Il palazzo  si presenta con una fronte di  quasi 80 metri (più della facciata  sovrappostole tre secoli più  tardi da Aristotele Fioravanti) e  il piano terra è coperto da un  soffitto a volte sul quale c’è  il piano superiore con la sede delle magistrature di governo e  da cui ci si affaccia alla  ringhiera (da cui si proclamano  statuti, disposizioni ed anche  sentenze capitali subito eseguite in  loco).
    (W6) (?) Muore il decretista  Stefano da Tornai.
    (TO) Atti di compera con cui  il comune acquista case dei  Guidofredi.
    (TO) Gerardo Ghisilieri è tra i  consoli.
    (TO) I Guidozagni sono  “priori” (sal Savioli detti anche  “delfini”) nei giuramenti di credenza.
    (TO) Marzo: solo ora Alberto  Oselletti lascia la diocesi di  Imola, dopo avere ricevuto  l’ambitissima nomina ad arcivescovo  di Ravenna.
  • 1204
    (ST) A Roncastaldo si  sottoscrive una alleanza politico  militare tra Bologna e Firenze  contro Pistoia.
    (MG) Firenze chiede aiuto a  Bologna contro i Pistoiesi, per  difendere Guido Guerra che era  stato dai pistoiesi spogliato  del castello di Montemurlo.  Bologna ne approffitta per cercare  di mettere le mani sul  territorio oltre Vergato fino a  Granaglione, e alle terre Stagnesi,  nelle mani dei Pistoiesi. Infatti  tra i patti c’è che Bologna può  occupare Badi, la Sambuca e le  terre Stagnesi.
    (MG) I signori di Stagno si  alleano ai Pistoiesi. Ubertino di  Bizzo è il nobile stagnese più  in vista. Gli uomini di Stagno  (56 in tutto) giurano di  resistere e di obbedire al loro  signore.
    (C4) Viene conquistata dai  crociati Costantinopoli.
    (E6) Per protesta gli studenti  vanno a Vicenza (per poi  tornare).
    (HE) E’ podestà Uberto Visconti  di Piacenza.
    (HE) I Modenesi accettano  l’arbitrato di Uberto Visconti per  quanto riguarda i confini, non  bene definiti dal trattato del  1156.
    (HE) 9 maggio: sentenza di  Uberto Visconti estremamente  parziale, in quanto assegna a  Bologna tutti i luoghi contestati  della montagna e della pianura  (meno uno). Viene lasciato ai  modenesi Coccinum.
    (HE) In questo periodo c’è  contrasto a Modena tra il vescovo  ed il comune.
    (HE) 18 maggio e segg.:  Bologna fa eleggere consoli a Learre  e S.Martino del Secco (vicini a  Crevalcore), a Santa Maria di  Porto (forse vicina a  Guazzaloca in quel di Cento), a Folium  (tra Camposanto e Crevalcore), a  S.Andrea di Cornilliano (a  nord-est di Savignano), a Mandria  (presso Savignano), a  Parvillianim e a Serla (presso  S.Apollinare, a est di Castello di  Serravalle), a Golzanum (vicino a  Monteveglio), a Montelungo  (presso S.Apollinare) e a Cassolanum  (?).
    (HE) Agosto: alleanza  decennale tra Bologna e Firenze contro  Pistoia (giurato a  Roncastaldo). Bologna in tale patto afferma  di volersi estendere fino al  confine diocesano e di occupare  perfino la Sambuca. (La curtis  Pavana con il castello di  Sambuca appartengono comunque al  vescovo di Pistoia).
    (HE) I Pistoiesi si attestano  a Badi e Stagno.
    (HE) Documentata infeudazione  di terre secundum consuetudinem  regni et civitatis bononiensis  o secundum capitula que de  feudis et vasallis sint  constituta. (ASB Dem. S.Salvatore).
    (HE) Il podestà eletto  quest’anno non lascia l’incarico a fine  anno.
    (HE) Sono documentati gli  statuti cittadini.
    (HE) Si ha notizia di un  secondo ponte sul Reno costruito da  poco. Si affianca all’altro  controllato dai canonici di  S.Maria di Reno.
    (HE) Mercatores e campsores  fanno costruire una chiesa di S.  Bartolomeo in insula fori Reni.
    (HE) Il comune minaccia di  gravi sanzioni chi facilita  l’emigrazione degli studenti verso  altre città.
    (HE) I canonici di Bologna  vanno in processione a S.Stefano  per la festa di S.Petronio. In  questo periodo pare documentato  (?) un burgus ed una contrata  S.Petronii. Probabilmente  S.Petronio è tra le feste ufficiali  del comune.
    (W6) Fuga di legisti dello  Studio verso Vicenza.
    (CA) Il podestà della montagna,  Piero Lorello dei Carbonesi,  con un forte nerbo di soldati,  muove verso i confini pistoiesi  e contro terre ribelli (Sùccida,  Badi, Sambuca, che si  arrendono, e Stagno, che resiste).
    (CA) Si riaccende la guerra  tra Bologna (alleata di Firenze)  e Pistoia (alleata di Stagno).  I bolognesi sono guidati dal  podestà della montagna Piero di  Lorello de’ Carbonesi, che occupa  Badi e Sambuca, ma non Stagno  che resiste avendo ricevuto aiuti da Pistoia. Stagno ha giurato  fedeltà nella casa di uno dei  domini, tale Bonaccursio, a  Pistoia prima di ricevere aiuti. Il  giuramento a Pistoia lascia  intravvedere una forma di  democratizzazione, nel senso che la  conduzione politica avviene  consilio dominorum ibidem  exsistentium et totius populi.
  • 1205
    (OT) ? Viene insediata la  podesteria della montagna a Vigo.
    (MG) I Bolognesi approntano la  spedizione contro i Pistoiesi.  Si accampano nella Selva di  Madognana, sopra Porretta.  Donzivalle e Bernardino, consoli di  Sùccida, forse per paura, giurano  fedeltà al podestà bolognese.  Sono presenti anche Ubertino di  Stagno ed il conte Ugolino di  Panico. Stagno invece resiste. Il  6 settembre Arrigo, figlio di  Ubertino e Melano, figlio di  Grimaldo, giurano di difendere le  proprie terre e quelle dei  Pistoiesi. Finiranno per cedere.
    (S8) E’ annotata a Bologna la  morte dell’arcivescovo di  Canterbury, Hubert Walter, in data  12 giugno.
    (SB) Fine quarta crociata.
    (52) Giuramento di Madognana  (con la prima esplicita  citazione dei bagni) mediante il quale  i consoli di Sùccida ed i  principali esponenti Stagnensi  (presenti i Panico) giurano fedeltà al  comune di Bologna.
    (HE) Il Frignano, istigato da  Bologna e in rivolta nei  confronti di Modena, viene ridotto  all’obbedienza dal podestà di  Modena, il ferrarese Salinguerra.
    (HE) Luglio: solo ora Bologna  si assicura il possesso di  Sùccida.
    (HE) ? In questo periodo il  conte Guido Guerra, appoggiato  sia da Firenze, sia da Faenza,  guerreggia con Pistoia e conclude  una pace vantaggiosa.
    (HE) Nel trattato di  quest’anno per l’occupazione di Sùccida  viene nominata per la prima  volta la podesteria della montagna.
    (HE) Estate: Uberto Visconti,  podestà di Bologna, media la  pace tra Cesena e Rimini.
    (HE) A Rimini è podestà Maio de’  Carbonesi (che morirà, (?)).
    (14) ? All’inizio del secolo  l’abbazia di Montepiano  costruisce a Greglio l’ospedale di  S.Antonio.
    (HE) Esistono già i potestates  montanee, in relazione con la  guerra contro Pistoia. La zona  affidata al podestà della  montagna è tutta la zona tra il Savena  a sud ed il confine con Modena  a nord e la linea Loiano –  Monzuno – Carviano. Il podestà  risiede a Vigo ed ha un proprio  iudex ed un proprio notaio.
    (HE) Il podestà di quest’anno  (uomo valente) è lo stesso  dell’anno scorso.
    (HE) Sono documentati a  Vicenza scolari forenses, ed anche  insegnanti bolognesi.
    (W6) Nasce Teodorico, figlio  del medico chirurgo di Lucca Ugo  Borgognoni.
  • 1206
    (FI) Il podestà Isacco da  Dovara fa scavare una fossa e opera  steccati in difesa dei borghi  della città. Viene ingrandita la  città.
    (HB) Si comincia a costruire  le mura sui fossati di strada  maggiore (circla).
    (IP) Forse si termina la  cerchia dei torresotti, cha ha avuto  forti rallentamenti dovuti a  ritrovata tranquillità.
    (HE) Modena rinnova l’alleanza  con Mantova contro Reggio.
    (HE) (?) Confraternita di  S.Maria Maior (o 1207 ?).
    (HE) Il podestà eletto  quest’anno non lascia l’incarico a fine  anno.
    (HE) Viene innalzata una cinta  sul lato occidentale mentre il  burgus orientale è già compreso.
    (MP) Fati fuerunt mura  civitatis Bononie super foveas in  Strata Majori et in porte Sterii  (Villola).
    (W3) Bologna si “consorzia”  con Ferrara per le monete. Seguirà  Parma e Reggio. in modo che in  entrambe le vittà le leghe  abbiano le stesse percentuali e le  monete lo stesso peso.
  • 1207
    (FI) Viene costruita la torre  dei Bulgari, nella via della  Scimmia. I Bulgari sono di parte  geremea.
    (HE) 16 agosto: per la prima  volta è menzionato come vescovo  di Imola Mainardino degli  Aldigeri di Ferrara.
    (HE) Il podestà di quest’anno  (uomo valente) è lo stesso  dell’anno scorso.
    (HE) Vengono nominati i  compositores statutorum.
    (HE) Trattati commerciali con  Ferrara che compongono singole  vertenze, ma che non alterano  le tariffe doganali.
    (W6) (?) Muore il lettore  Pillio da Medicina.
    (TO) E’ citata la parrocchia  di S. Maria dei Carrari. Era dove  oggi è il moderno voltone  neogotico nei pressi della torre dei  Carrari., sotto al cui portico  si danno convegno Boncambio  Carrari e un membro della famiglia  Passipoveri (proprietario di  casa e torre nelle vicinanze)  per stilare un rogito.
    (TO) 22 agosto: muore  l’arcivescovo di Ravenna Alberto  Oselletti.
  • 1208
    (AF) L’Aposa in città viene  coperta.
    (HB) E’ stato modificato il  corso del canale di Reno entro la  città. Sono pure stati  costruiti argini all’Aposa che  straripava in via Galliera.
    (HB) Si amplia la città verso  la collina. La spesa per le mura  vengono divise tra le  parrocchie in ragione dell’entità  (riparto ?) della parrocchia stessa.
    (MG) I Bolognesi, come da  accordi precedenti, danno facoltà ai  fiorentini di trattare la pace  con i pistoiesi. Altrettanto  fanno i fiorentini con i  bolognesi. Forse si è giunti ad un  accordo, che comunque durerà poco.
    (62) Costruzione del canale  Navile.
    (13) Accordo tra la società  privata dei Ramisani ed il comune  secondo cui i Ramisani … pro  se et […] omnibus illis qui  partem habent vel habuerint in  ramo Reni concedono al comune di  poter … accipere aquam Reni  in corpore Reni ad clusam eorum  […] et conducere ipsam aquam  per navigium sive ramum  Communis Bononie factum et de cetero  faciendum ad civitatem Bononie  vel iusta Bononiam et deinde  usque ad valles … a condizione  di non interrompere l’attività  dei loro mulini e che venga loro  riconosciuta una funzione di  controllo sui futuri mulini e  gualchiere utilizzanti l’acqua  così ricavata.
    (13) Dopo quest’anno, ma non  esistono documenti per provarlo,  il comune avrebbe costruito  una nuova chiusa a Casalecchio e  reincanalato le acque  attraversa la Grada.
    (E4) Menzione della strata  Flaminga presso Castel de’ Britti.
    (HE) Modena fa controllare i  confini presso Ciano (est di  Guiglia).
    (HE) Bologna e Firenze  decidono di concludere la guerra con  Pistoia, senza accordo di nessun  tipo forse per la calata di  Ottone IV.
    (HE) Ottone IV entra in Italia  e va a Roma.
    (HE) Vengono nominati i  compositores statutorum.
    (HE) Inizia la costruzione del  canale naviglio.
    (HE) Una commissione è  incaricata della riscossione dei  caposoldi, ovvero del 5% del debito  che il debitore bandito versare  al creditore per riscattarsi.
    (HE) Le mura si avvicinano  alle colline a sud.
    (HE) Si parla di una piazza  fuori del serraglio di  Castiglione.
    (AG) Sorge la signoria  (estense) a Ferrara.
    (CA) Prima del 26 aprile:  Bologna conquista Stagno.
    (CA) 26 aprile: Bologna  procede alla pace con Pistoia, previa   parabolam et licentiam  di  Firenze. La licenza viene  accordata solennemente nel palazzo del  comune di Firenze ad sonum  campane.
    (TO) Aldobrandino Prendiparte  giura per i bolognesi al  parlamento della lega lombarda  radunato in Milano.
    (TO) Gerardo Ghisilieri è  chiamato podestà a Perugia.
  • 1209
    (HB) Viene costruito il  monastero di Ronzano da Rimondina  Piatesi (con la chiesa della  SS.Trinità).
    (CS) Ottone IV conferma agli  Alberti di Prato e Mangona il  castello di Savignano.
    (E1) Una vendita viene fatta  da tale Guido de arce Pidiliani  a tal Rainaldino, converso di  Fontana Taona quod manet in  Casali.
    (E5) Un diploma di Ottone IV  assegna Burzanella agli Alberti  di Prato e Mangona, ma in realtà  si tratta di terra libera  sotto Bologna.
    (HE) Reggio rispetta la  scadenza prevista e rinnova  l’alleanza con Bologna.
    (HE) Il patriarca di Aquileia  precede l’imperatore come  legato e, ignorando qualsiasi  aspirazione del papa, si rifà alla  situazione esistente al tempo di  Enrico VI.
    (HE) Maggio: il patriarca di  Aquileia arriva a Bologna ed  ottiene in restituzione tutti i  possedimenti imperiali usurpati:  Argelato, Medicina ed il  comitato di Imola.
    (HE) Prima dell’autunno: il  patriarca di Aquileia va a Faenza  ed ottiene cose simili a  quanto ottenuto a Bologna. In  romagna viene nominato un conte  imperiale.
    (HE) Autunno: Ottone IV  attraversa il territorio bolognese  diretto a Roma.
    (HE) Imola attacca Castello  d’Imola, facente parte del  comitato di Imola, e punto di forza  dei bolognesi e faentini. Il  vescovo di Imola appoggia il  proprio comune. Il vescovo è il  ferrarese Mainardino degli Aldigeri  (che sarà biografo di Federico  II).
    (HE) Mainardino degli  Aldigeri, dopo essere stato al seguito  di Ottone e del patriarca di  Aquileia, viene eletto podestà di  Imola.
    (HE) Il conte di Romagna  appoggia il vescovo di Imola e  parecchi attacchi si susseguono al  Castello d’Imola.
    (HE) 4 ottobre: Ottone IV è  incoronato imperatore.
    (HE) Ottone, una volta eletto  imperatore, concede al conte di  Prato proprio quelle terre che  Bologna ha conteso a Pistoia.
    (HE) ? Ottone concede un  privilegio a Pistoia, che però non  contiene niente contro Bologna.
    (HE) ? In questi tempi a  Ferrara c’è divisione tra i Torelli e  i Marchesi d’Este (eredi dei  Marcheselli). Ottone si mantiene  neutrale.
    (HE) Documentata infeudazione  di terre secundum consuetudinem  regni et civitatis bononiensis  o secundum capitula que de  feudis et vasallis sint  constituta. (ASB Dem. S.Salvatore).
    (HE) Esiste da quest’anno una  legge sfavorevole alla  abolizione della schiavitù.
    (HE) Il consilium credentie ha  meno di 100 membri.
    (HE) Probabilmente Ottone IV  si accampa presso il mercato  vicino al Reno.
    (HE) Parma si adegua alla  convenzione monetaria di Ferrara e  Bologna.
    (HE) Sul ramus Reni c’è una  associazione di circa 40 ramisani  che concludono un trattato con  il comune, ottenendo  l’assicurazione che nessun altro mulino  verrà costruito dal comune.
    (G8) E’ documentato un giudice  Uberto dei Codigelli.
    (W3) Documentato il giuramento  dei resposabili della zecca.  Esiste un Sovrastante con il  compito di approvvigionare argento  e poi anche oro per il conio  recuperandolo da cittadini e  forestieri (con condizioni  migliori ovviamente per i cittadini).  Per legge e tradizione sono  fissate le percentuali  dell’aligamentum, ovvero delle leghe di  metalli per le quali presiede il  sovrastante. Sempre del  sovrastante è il compito che le verghe  ottenute in tale maniera  corrispondano alla quantità di metallo  usato. In appositi registri o libri di zecca vengono annotati  i dati di peso prima e dopo,  con gli inevitabili cali, la  lavorazione. L’ultima operazione è  l’estrazione di zecca, con la  quale il sovrastante consegna le  monete a chi le ha  commissionate, scaricandole dai libri  contabili. All’estrazione sono  presenti i rappresentanti della  città.
    (W6) Finisce la fuga di  legisti a Vicenza.
    (W8) 18 gennaio: un rogito fa  riferimento ad un lago presso Monte S.  Giovanni. Di  tale lago oggi non rimane traccia.
    (CA) Reinfeudazione di Ottone  IV nei confronti degli Alberti  di Prato e Mangona.
    (CA) Bargi è tra i possedimenti  concessi agli Alberti  dall’imperatore.
    (TO) 7 giugno: tale Agresto stipula un contratto di locazione  con i canonici Renani della  chiesa di S. Salvatore. Si  suppone che in questo periodo  venga construita la torre degli  Agresti, in piazza Galileo.
    (TO) E’ documentato un Uberto  Codigelli giudice.
  • 1210
    (AF) Secondo il Finelli viene  disegnata la seconda cerchia.
    (FI) Viene costruita la torre  dei Brancucci, di parte  geremea, in S.Vitale.
    (FI) Incendio presso  S.Bartolomeo in porta Ravegnana: gravi  distruzioni.
    (HB) E’ stata fusa la campana  maggiore di S.Pietro.
    (HB) L’imperatore Ottone IV  piomba su Bologna ed incendia  stra’ S.Stefano, Maggiore,  S.Vitale e S.Donato.
    (ST) ? Viene costruito un  ospitale a Greglio, vicino a Vigo,  dall’abate di S.Maria di  Montepiano. L’ospitale rimase sotto  il controllo e la cura  dell’abbazia di Montepiano.
    (OT) Martino, abate di  Montepiano, erige casa ed oratorio a  Greglio.
    (HE) I modenesi fortificano  Spilamberto, sul Panaro, di  fronte a S. Colombano.
    (HE) 11 agosto: è documentato  il successore a Mainardino degli  Aldigeri nella carica di  podestà di Imola.
    (HE) Inizio anno e 16-19  gennaio: i castellani di Castello  d’Imola promettono di trasferirsi  a Imola se l’imperatore lo  permette. Bologna e Faenza non  protestano e quindi la probabile  distruzione di Castello d’Imola è  frutto della volontà imperiale.
    (HE) Primavera: l’imperatore  si trattiene in Romagna e fa  valere i suoi diritti senza però  mai toccare l’argomento del  Castello d’Imola.
    (HE) 29 giugno: Ottone emette  a Bologna un importante  diploma.
    (HE) Inizio giugno: Ottone è a  Vercelli con Uberto Visconti,  dove forse inizia la stesura del  diploma.
    (HE) 3 luglio (?) : forse  Ottone è a Fornovo.
    (HE) Settembre: Ottone emette  atti per il comune di Imola,  senza però nominare mai il  castello.
    (HE) Autunno: conflitto tra  papa e imperatore. A Bologna e a  Faenza vi sono due fedeli  imperiali: il Pusterla ed il suo  conterraneo Alberto da Mandello.  Il Pusterla procede contro Imola  giustificandosi dicendo di  difendere gli interessi  dell’impero violati da Imola contro il  Castello d’Imola.
    (HE) 22 novembre: Castello  d’Imola è occupato dai bolognesi in  nome dell’imperatore e gli  abitanti si impegnano a non  trasferirsi a Imola.
    (HE) Marzo: Ottone nomina un  podestà a Ferrara ed ottiene una  pacificazione tra Torelli e  Marchesi d’Este.
    (HE) Privilegio concesso da  Ottone IV. L’imperatore conferma  la competenza giudiziaria e  civile a Bologna per quanto  riguarda città e comitato (cosa che di  fatto Bologna possedeva già);  non viene concesso niente di più  di quanto stabilito a Costanza.
    (HE) Il comune crea  differenziazioni tra gli iudices comunis  (ora riconosciuti  dall’imperatore): esistono ora gli  executores sententiarum.
    (HE) Il trattato di Costanza  prevede che per le cause  superiori alle 25 lire debba  intervenire un giudice imperiale. Questo  causerà il troncamento  dell’evoluzione per i giudici  d’appello.
    (HE) Privilegio di Ottone IV  che favorisce gli sforzi di  Bologna nei confronti del vescovo  Gerardo Ariosti, eletto mediante  subdole manovre, ed osteggiato  dal papa Innocenzo III.
    (HE) Viene costruita  quest’anno la campana della cattedrale.
    (W1) Incendio presso S.  Bartolomeo a Porta Ravegnana.  L’incendio si propaga nelle vicine  strade S. Donato, S. Vitale, S.  Stefano, Mercato di Mezzo e S.  Martino (via Oberdan).
    (W6) (?) E’ documentata  l’attività del lettore Iacopo  Baldovini.
    (W6) Muore il grande  decretalista Uguccione da Pisa.
    (W6) (?) Nasce Guglielmo da  Saliceto, che sarà famoso chirurgo.
    (CA) (?) Viene costruito  l’ospitale di S. Antonio di Greglio,  a seguito della donazione  fatta da Barone nel 1196. Tanti  anni sono passati a causa della  diatriba tra Martino, il  costruttore, abate del Monastero di S.  Maria di Montepiano, che non  voleva riconoscere diritti certi  della vedova di Barone, Diana,  contro la quale furono  addirittura falsificati documenti.
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