Origine di Bologna

Vie, strade, vicoli, piazze, luoghi di Bologna.

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1181-1190

  • 1181
    (HB) Guido Buvalelli,  Bonacossa Asinelli, Rolandino Ubaldini  e Guido Accarisi sono mandati  come consoli al re.
    (C1) Il papa Gregorio III  concede un privilegio a S.Ilario in  Alfiano, citando S.Gregorio e  i privilegi precedenti (1061,  Alessandro II) concessi.
    (E1) Bolla del papa Lucio III  che cita Pons Ducis.
    (F6) Inizia il regno di Lucio  III.
    (HE) Regime consolare: sono  noti i nomi dei consoli.
    (HE) 31 luglio: Imola cessa la  resistenza, dopo che tutti i  vicini si sono uniti agli  avversari. Imola quindi riconosce la  sovranità di Bologna e Faenza e  deve permettere la  ricostruzione di S.Cassiano, dove poi  tornerà il vescovo di Imola.
    (HE) ? Nelle trattative di  Piacenza e Costanza tra Federico e  Lega, mentre l’imperatore è  disposto ad avvallare la  riconquistata autonomia ed il godimento  delle regalie dei comuni della  Lega, non c’è disponibilità a  rinunciare ai successi iniziali di  Cristiano di Magonza, e  nemmeno c’è volontà di avvallare la  rottura della tregua di Bologna e  Faenza. Bologna e Faenza,  malgradi i rettori della Lega  avessero chiesto il ritorno allo  status quo del 1153, sono costrette  a cedere e a lasciare Imola e  S.Cassiano (che nel frattempo sono state costrette ad entrare  nella Lega).
    (HE) Notizie documentarie di  possedimenti della chiesa di  Bologna a Fiesso.
    (W6) (?) Muore (??) il  decretista Rolando Bandinelli (poi  papa Alessandro III).
    (TO) Rolandino Galluzzi,  figlio di Pietro di Enrico, il primo  dei Galluzzi documentato, è  console.
  • 1182
    (S6) L’ingerenza del comune  bolognese sullo Studio è ora tale  da fare giurare i lettori di  non leggere fuori di Bologna.
    (E6) ? Nasce Accursio.
    (E6) Il Comune richiede ad un  dottore dello studio il  giuramento di non trasferire  l’università altrove (tale giuramento in  seguito sarà richiesto a tutti).
    (F6) Prima di quest’anno, i  possedimenti di S.Biagio di  Casagliola sono: S.Maria di Reno,  Sant’Andrea in Turricella, San  Donnino iuxta Bagnum, San  Salvatore, Santa Pressede in Roma, San  Giacomo di Casadio, il ponte  sul reno a Casalecchio.
    (HE) Non si hanno notizie sul  tipo di governo in Bologna.
    (HE) ? Nelle trattative di  Piacenza e Costanza tra Federico e  Lega, mentre l’imperatore è  disposto ad avvallare la  riconquistata autonomia ed il godimento  delle regalie dei comuni della  Lega, non c’è disponibilità a  rinunciare ai successi iniziali di  Cristiano di Magonza, e  nemmeno c’è volontà di avvallare la  rottura della tregua di Bologna e  Faenza. Bologna e Faenza,  malgradi i rettori della Lega  avessero chiesto il ritorno allo  status quo del 1153, sono costrette  a cedere e a lasciare Imola e  S.Cassiano (che nel frattempo sono state costrette ad entrare  nella Lega).
    (HE) Si emettono documenti  nella ecclesia S.Petri,  testimoniando che la ricostruzione è a  buon punto.
    (W6) (?) Nasce (?) o è attivo  (?) Accursio.
    (CA) Barunne, figlio di  Loteringo, de arce Vici, vende terre  alle Coste di Camugnano e  dichiara di seguire la legge romana.
  • 1183
    (SB) Pace di Costanza. (tra  lega e imperatore). Essa sancisce  tra le altre cose, che vengano  costruiti appositi edifici per  i governi cittadini. I  bolognesi, che si radunavano in  S.Ambrogio (vicolo Colombina) si  apprestano a costruire il palazzo  del Podestà.
    (IP) Pace di Costanza. Inizia  un periodo di crescita  demografico.
    (E1) L’ospedale di S.Biagio di  Casaiola, nel territorio di  Montecavalloro, è possesso dei  canonici di S.Maria di Reno e  S.Salvatore di Bologna.
    (E6) Federico Barbarossa è  costretto a riconoscere le libertà  comunali.
    (HE) Pace di Costanza: negli  atti di pace non figurano più  Imola e S.Cassiano.
    (HE) Bologna deve ottenere  dall’imperatore, in cambio dei  diritti imperiali in Romagna, la  non ingerenza per i confini con  Modena.
    (HE) Nella pace di Costanza  non si accenna a Monteveglio e  solo marginalmente comunque alle  terre matildiche: indizio che  l’imperatore ha perso la  speranza di controllarle.
    (HE) E’ podestà Antonino de  Andito di Piacenza.
    (HE) E’ documentato Gerado  Ariosti, canonico del capitolo di  S.Pietro.
    (HE) Si forma la zona  periferica di S.Giuseppe a nord.
    (W8) Enrico VI è a Medicina.
    (SG) Il maesto Mateo,  sovraintendente alla fabbrica della  cattedrale di Santiago, finisce il  portico de la Gloria, e vi  appone la firma.
    (TO) Guido di Alberico ricopre  nuovamente l’incarico di  console (già coperto nel 1164).
  • 1184
    (HB) Consacrazione della  chiesa di S.Pietro da parte di Lucio  III.
    (SB) La cattedrale è  ricostruita e viene consacrata. Vi sono  però altri lavori da fare per  completare l’opera.
    (HE) E’ podestà Ottolinus de  Mandello di Milano.
    (HE) Si forma il Pratello a  ovest.
    (HE) Il cantiere della nuova  cattedrale è così avanti che Lucio  III può consacrarla.
  • 1185
    (HB) Federico Barbarossa entra  in Bologna, accolto da  cerimonie festanti: la pace è stata  raggiunta.
    (42) S.Maria del Monte è  edificata dai benedettini cassinesi.  Questo ordine funziona come  centro motore della rinascita  economica ed urbanistica.
    (13) Prima notizia del canale  di Reno: in un testamento  redatto il 30 luglio, tale Uberto di  Ermanno lascia ai suoi eredi i  suoi diritti su tre mulini, e  di uno di questi si trova detto  … relinquo et unum stellonem  molendini quem tenet a nobis  Ugolinus Pelliciarii et Baccalarius in cappana de Formica cum  omne iure et accione quam per  predictum stellonem in ramo et  Reni corpore habeo … . La posta  Formiça è situata, secondo  elenchi del sec XIII, tra la città e  Beverara.
    (F6) Muore Lucio III.
    (F6) Bolla del 27 gennaio di  Urbano III inviata a Ugo, priore  i S.Maria di Reno. Il papa  prende sotto la sua protezione il  monastero con le sue pertinenze  tra cui c’è anche S.Biagio di  Casagliola.
    (HE) Temendo che Bologna e  Faenza vogliano ancora attaccare  Imola, Federico Barbarossa  affida al legato Bertoldo di  Hohkoenigsberg la città di Imola.
    (HE) Tra Bertoldo di  Hohkoenigsberg e Faenza nasce un cruento  conflitto, originato forse  dall’interesse di Bertoldo verso i  signori feudali che Faenza  cerca di sottomettere.
    (HE) Autunno: il conflitto tra  Bertoldo e Faenza viene  composto davanti all’imperatore e  probabilmente vince Bertoldo.
    (HE) Bertoldo conferma al  vescovo di Imola S.Cassiano.
    (HE) Al convegno di Piacenza  della Lega, Bologna si allinea  con la Lega, e acconsente al  giuramento della pace con  l’imperatore. Si accolla inoltre una  parte della somma che i lombardi  devono pagare all’imperatore.  La Lega mira ad una stretta  collaborazione con Federico in  favore di Milano e ai danni di  Cremona.
    (HE) Bologna fornisce aiuti al  legato Bertoldo contro Faenza,  fino a poco tempo fa alleata,  non reagendo ai nuovi  ordinamenti di Enrico VI. Forse 200  bolognesi sono catturati (capti  sunt) dai faentini.
    (HE) Maggio: i bolognesi  contribuiscono con l’imperatore alla  ricostruzione di Crema.
    (HE) I Bolognesi prendono  parte ai festeggiamenti per il  matrimonio di Enrico VI con  Costanza.
    (HE) Federico I visita Modena  e Bologna attraversando le  canossiane Carpineto e  Castellarano.
    (HE) E’ podestà Prendiparte  bolognese, già in passato console.
    (HE) Jacobus Alberti de Urso è  testimone in un documento del  vescovo Giovanni.
    (HE) E’ podestà un bolognese.
    (HE) E’ citato il Ramus Reni  che parte da una chiusa a  Casalecchio. La chiusa è accanto  all’antica comunità dei canonici di  S.Maria di Reno.
    (HE) Sono documentati i mulini  sul canale di Reno.
    (HE) Il vescovo sottrae ai  persicetani la facoltà  giurisdizionale che essi hanno fino ad ora  avuto su Cento in suo nome.
    (HE) (?) In questo periodo  abbiamo testimoninze di maestri  che criticano la tendenza degli  studenti a formare associazioni.
    (TO) Quest’anno si parla di una torre degli Asinelli. Le parti in legno della torre  vengono incendiate (scale, solai  e ballatoi) da una fazione  nemica. E’ la prima volta che se ne nomina la famiglia, il cui capofamiglia è Alberto, figlio di Munsarello.
    (TO) Lo stesso Prendiparte che  era console nel 1162, ora è  podestà di Bologna e, come tale,  partecipa al parlamento della  lega lombarda a Piacenza.
    (TO) Moroso Galluzzi è tra i  nove consoli che reggono la città.
  • 1186
    (HB) 8 metri di neve !!!
    (IP) Probabile divisione della  città in 4 quartieri.
    (S6) Azzone di Soldano Porti  (“Fons Legum”) legge in piazza  per la moltitudine degli  scolari.
    (HE) Giunge in Romagna il  giovane re Enrico VI. Ogli ottiene  che i conti di Bagnacavallo,  Cunio e Donigaglia, oltre ai  conti dell’Arbore, divengano  cittadini imolesi.
    (HE) 25 ottobre: Bertoldo è a  Cesena con Enrico VI. In questi  giorni l’arcivescovo di Ravenna  respinge, a favore  dell’impero, le rivendicazioni del vescovo  di Imola sul comitato imolese.
    (HE) Enrico VI ottiene che il  vescovo di Imola lasci  S.Cassiano e si stabilisca (per sempre)  a Imola. S.Cassiano  nell’arbitrato dell’arcivescovo di  Ravenna non appare più di appartenenza  del vescovo di Imola.
    (HE) ? Bertoldo nomina un  podestà (sono presenti anche consoli  ed un nuntius imperatoris.  Tutta l’area tra il Po e  l’Appennino viene compresa in una  regione amministrativa di cui forse  anche Bologna fa parte. Bologna  però, è da ricordare, è città  privilegiata assieme a Faenza, dopo  la pace di Costanza.  L’ispiratore di questa manovra è  probabilmente Enrico VI. Oltre Bologna e  Faenza, anche Ravenna, che nel  1162 ha ottenuto un privilegio  imperiale, forse viene  trattata diversamente.
    (HE) ? La Romagna è retta da un  funzionario che riunisce i  poteri di legato imperiale, ed ha  gli stessi obblighi del conte  imperiale di Imola. Non si sa  granchè, ma appare che Imola si  deve essere svincolata da tale  funzionario, rendendosi autonomo  come comune con un piccolo  territorio, staccandosi dal resto  del comitato di Imola.
    (HE) Primavera: i bolognesi  inviano un contingente di  cavalieri a Federico che muove contro  Cremona.
    (HE) 2 giugno: et hoc anno et  eo mense erat Fredericus cum  suo exercitu cum Mediolanensibus  et Lombardis et Bononienses in  territorio Cremone supra  Cremone, et Herico suo filio cum suo  exercitu per Tuscia cum domina  regina uxore sua.
    (HE) 8 ottobre: Federico I è a  Medicina (ex terra matildica).
    (HE) Notizie di tumulti in  città.
    (HE) E’ podestà Ildebrando,  bolognese e figlio del giurista  Valfredo.
    (HE) ? Forse quest’anno  avviene la separazione di fatto tra  Imola ed il suo comitato.
    (HE) E’ podestà un bolognese.
    (HE) Si forma S.Isaia a ovest.
    (W8) 2 novembre: il podestà  ordina agli uomini di S. Martino  di Lovoleto di riconsegnare a  Bologna la silvam qui vocatur  minervese sotto pena di 100 lire  imperiali.
  • 1187
    (HB) Papa Gregorio consacra  S.Maria Maggiore.
    (AP) Urbano III papa  riconferma i possedimenti dei canonici  bolognesi.
    (F6) Clemente III con una  bolla del 17 marzo menziona  l’istituzione dell’ospedale di  S.Biagio di Casagliola.
    (HE) La città è retta da  consoli.
    (HE) Il nuovo vescovo è Gerardo  Gisla (da circa 15 anni membro  del capitolo della  cattedrale).
    (HE) Urbano III cita il  vescovo Gerardo Gisla nel suo  documento del 2 luglio.
    (HE) 25 maggio: bolla papale  al vescovo di cui non si nomina  il nome (ma deve essere Gerardo  Gisla).
    (HE) 13 gennaio: muore il  vescovo Giovanni. Gli succede  Gerardo Gisla.
    (HE) E’ documentato Gerado  Ariosti, arcidiacono.
    (W8) 16 novembre: breve di  Gregorio VIII a Ferrara, dove si  accenna a Monte S. Pietro.
    (TO) Uguccione di Auxillittus  ricopre il consolato.
  • 1188
    (HB) 2000 bolognesi partono  per la crociata: i più notabili  sono:    Orso Caccianemici,     Fazio Galluzzi,    Scappa  Garisendi,    Guido Ramponi,    Pietro  Asinelli,    Gualtierotto  Maccagnani,    Parte Prendiparte,     Sandonato Malavolti,     Perticone da Castello,   Bazalerio  Bazilieri,    Torello Torelli,     Ubertino Ghisilieri, tutti  cavalieri aurati.    Non  cavalieri erano:    Bartolomeo  Carbonesi,    Artenisio Artenisi,     Mino Galluzzi,    Alberto  Bianchetti,    Guglielmo Magarotti,     Testa Gozzadini,    Nicolò  Rodoaldi e   Alberto Tencarari.   Tutti sarebbero morti in  crociata e grave lutto sarebbe stato  in Bologna.
    (11) Pragatto è documentata  come Pragatulo.
    (HE) Prima dell’estate:  accordi tra Modena, Reggio e Parma.
    (HE) Bologna occupa Pragatto e  Crespellano. Ulteriori  progressi possono incrinare i rapporti  con l’alleata Modena.
    (HE) E’ podestà Guglielmo  dell’Osa di Milano.
    (HE) Tarda estate: Bologna  prende parte con Modena e Reggio  alla dieta di Piacenza, ma i tre  comuni si staccano dal partito  dei milanesi.
    (HE) Per la prima volta  abbiamo notizia del massarius o  tesoriere del comune.
    (HE) Assieme al podestà  forestiero troviamo dei consules  iusitie tra cui Petrus Vituperati.
    (HE) I crociati partono per  riconquistare S.Giovanni d’Acri.
    (W6) Muore il papa Gregorio  VIII, che fu decretale con il  nome secolare di Alberto  Beneventano.
    (SG) Santa Ildegonda parte in  pellegrinaggio per Gerusalemme,  travestita in abiti maschili  (pericolo prostituzione).
    (TO) Pietro Asinelli parte  crociato.
    (TO) Schiappa Garisendi,  pontefice Clemente III, parte  crociato.
    (TO) Ugolino Ghisilieri parte crociato (non esistono però documenti che lo comprovino).
  • 1189
    (SB) Terza crociata.
    (IP) E’ documentata la Guaita  Sancti Dalmacii (Via  Pescherie).
    (14) Tale Taviano dona terre  al monastero di S.Maria di  Montepiano. viene descritto il  poggio di Castrola come un posto  fortificato, cinto da fossato e  palizzate, a guardia di un  sottostante ponte. A capo di quel  ponte c’è una casa abitata da tale  Gallico, forse converso di  Montepiano. Castrola dovrebbe  appartenere ai conti Alberti, ai  quali era riconosciuta  esplicitamente dal diploma di Ottone IV.  La donazione di Taviano è datata  3 gennaio.
    (14) 3 gennaio: altra  donazione a Montepiano di tale Pavione  di Verzuno.
    (E6) Il comune pretende dai  docenti l’impegno a non insegnare  diritto fuori di Bologna.
    (HE) La città è retta da  consoli.
    (HE) Jacobus Alberti de Urso è  console.
    (HE) Viene avvicendato il  successore dei notaio Guido.
    (HE) E’ documentato il console  Cazanimicus.
    (CA) Donazioni all’abbazia di  Montepiano per tenere  efficiente il ponte di Castrola.
  • 1190
    (ST) ? E’ documentato un ponte  sul Brasimone a Le Mogne.
    (HE) La città è retta da  consoli.
    (HE) Già da questi anni i  mercanti bolognesi risalgono il Po  per raggiungere la Francia,  visitando le fiere dello Champagne.
    (HE) (?) In Romagna si  comincia ad assimilare il sistema di  notarii regis o sacri palatii,  mentre nel resto dell’Italia  settentrionale fino ad ora è  sopravissuto il primitivo istituto  romano dei tabelliones.
    (HE) Viene avvicendato il  successore dei notaio Alberto.
    (HE) E’ documentato il console  Prendiparte.
    (HE) E’ documentato il console  Petrus Vituperati.
    (HE) (?) Il consilium adotta  il nome di consilium credentie,  con numero di membri limitato.  Tra di essi vi sono gli  officiales comunis, aristocratici,  doctores legum, iudices, notai e  pochi mercatores. Mancano  piccoli mercanti e artigiani.  Spravvive la contio che però perde di  importanza (viene convocata per  rendere note questioni  importanti o per prestare giuramenti su  trattati, etc.).
    (W1) Muore Federico  Barbarossa. Gli succede il figlio Enrico  (VI) che ottiene dalla moglie  Costanza anche la Sicilia.
    (W3) E’ documentato un Tommaso causidicus nella Guaita Marchisana (l’attuale via Foscherari).
    (W8) La chiesa di S. Eutropio  in Altedo viene unita alla  canonica regolare di S. Vittore  presso Bologna.
    (TO) Innalzata in Val d’Aposa  la torre dei Griffoni.
    (CA) Donazioni all’abbazia di  Montepiano per tenere  efficiente il ponte di Castrola.
    (TO) Uguccione di Auxillittus  ricopre il consolato.
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