Origine di Bologna

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Home / Bologna nei secoli / Secolo XII / 1131-1140

1131-1140

  • 1131
    (HB) (?) Nonantola si mette  sotto la protezione del comune di  Bologna.
    (FB) Un incendio danneggia  S.Pietro.
    (IP) I Nonantolani si  sottomettono a Bologna
    (IP) Nel documento di  sottomissione dei nonantolani si fa  riferimento alle 4 porte di  Bologna.
    (S5) E’ riportato un  anatomista Pietro Alberici.
    (11) Pragatto è documentata  come Pratum Gatuli. Dal longobardo  gada, compagno, socio.
    (HE) A causa della pressione  di Modena, Nonantola accetta la  protezione di Bologna.  Nell’accordo tutto sommato l’abate di  Nonantola gioca un ruolo  secondario. L’accordo avviene in  Dicembre. In cambio della  protezione, Nonantola deve sottostare ai  carichi fiscali di Bologna,  pagare quattro denari lucchesi per  ogni casa, formire armati,  accettare i consoli bolognesi per  risolvere qualsiasi  controversia tra nonantolani e bolognesi  ed inoltre l’abate lascia al  vescovo di Bologna il diritto di  esercitare il ministero  episcopale sulle terre dipendenti dal  monastero. La protezione di  Bologna consiste solo nel concedere  aiuto e nel promettere di non  fare pace con Modena con  l’esclusione di Nonantola.
    (HE) I Milites di Oliveto e di  altri castelli, forse perchè  organizzati nella trattativa con  Bologna sotto consoli e perchè  uniti con i capitani del  Frignano, ottengono una alleanza con  Bologna con condizioni molto  meno gravose di quelle di  Nonantola.
    (HE) Bologna si impegna a  proteggere alcuni milites del  Frignano da Modena, e ad alcuni di  essi concede la cittadinanza.
    (HE) Si rovescia il gioco  delle alleanze in Romagna e Bologna  si trova alleata di Ravenna  contro il comune di Imola, che  chiede aiuto ai faentini in  cambio del riconoscimento della  supremazia di Faenza.
    (HE) Nonantola si impegna a  dare a Bologna un seguito di  armati fino a Cosina, cioè  attraverso tutto il territorio faentino.
    (HE) E’ documentato il regime  consolare.
    (W1) Solo dopo quest’anno,  dopo l’incendio, il cantiere di S.  Pietro assume un ruolo  importante dal punto di vista della  scultura.
    (W3) Incendio in S. Pietro che  ne causa la ricostruzione in  forma migliore.
    (TO) Viene documentato negli  atti pubblici il giurista Ugo da  porta Ravegnana.
  • 1132
    (AP) Papa Innocenzo II  conferma i beni posseduti dall’abbazia  di Nonantola.
    (11) Pradalbino è documentato  come Pratum Albini.
    (E4) Menzione di una Strata  nella curte e nella curia di  Paderno: … strata que pergit a  civitate Bononia … .
    (HE) Ottobre: il papa  Innocenzo II soggiorna a Nonantola e  rinnova al vescovo di Modena il  divieto di menomare i diritti  dell’abbazia.
    (HE) Dicembre: il re Lotario  III fa una lunga visita ai  possedimenti matildici per farvi  valere la sua autorità: il 12 è a  Senesio (Semese nel Frignano ?),  passa il natale a Medicina dopo  essere passato per Zola  Predosa. Bologna chiude le porte a  Lotario, che è troppo debole  militarmente per reagire contro la  città ribelle e si limita ad  osservare l’accoglienza al papa nei  giorni dal 13 al 16 dicembre.
    (HE) Il comune di Imola,  aiutato dai faentini, riesce a  distruggere la residenza vescovile  di S.Cassiano.
    (HE) Il 24 aprile il legista  bolognese Valfredo è documentato  come doktor legum.
    (HE) Privilegio di Lotario III  da cui non si capisce se la  Chiesa bolognese abbia dei  diritti su S.Giovanni in Persiceto.
    (W8) Lotario III trascorre il  Natale a Medicina.
    (SG) Fondazione dell’ospedale  di Roncisvalle.
    (SG) (?) Un religioso francese  di Poitiers, Aimery Picaud,  redige la “Guida del pellegrino  di Santiago”.
  • 1133
    (MG) Si parla di una  iudiciaria di S.Pietro di Sùccida,  sottoposta in quanto al temporale  all’autorità pistoiese.
    (HE) Forse in gennaio, Lotario  III concede a S.Giovanni in  Persiceto un diploma. Tale  concessione viene fatta per  danneggiare Bologna, a cui non può  opporsi militarmente. Bologna sta  tentando di annettere l’antico  ducato di Persiceta. Dopo la  partenza del re, comunque, Persiceta  viene annesso al territorio di  Bologna.
    (HE) In questo periodo Bologna  si schiera contro Lotario,  mentre Faenza si schiera a favore.
    (HE) Probabilmente quest’anno  Lotario si è fermato tre mesi  nel territorio canossiano.
    (HE) Il vescovo Enrico si  trattiene al sinodo provinciale di  Ravenna. Il papa Lucio II non  gli rinnova il privilegio di  Pasquale II.
    (SG) (?) Un religioso francese  di Poitiers, Aimery Picaud,  redige la “Guida del pellegrino  di Santiago”.
  • 1134
    (31) Citata la progenies  Stagnensis dei Lambardi.
    (C1) Innocenzo IV papa  conferma all’abate Rodolfo di  S.Michele di Marturi le donazioni del  marchese Ugo.
    (HE) In questo periodo Bologna  si schiera contro Lotario,  mentre Faenza si schiera a favore.
    (W8) Documentato Althito (Altedo): si tratta di una  cella (deposito di derrate alimentari) appartenente a religiosi.
    (SG) (?) Un religioso francese  di Poitiers, Aimery Picaud,  redige la “Guida del pellegrino  di Santiago”.
    (TO) Documentato il Mercatus  maior.
  • 1135
    (AP) Concessione di Scanello a  Ubaldo Malavolta, che succede  in tale possesso a Matilde.
    (HE) Modena deve rinunciare  solennemente ad ogni pretesa su  Nonantola e deve accettare la  funzione vescovile nell’abbazia  del vescovo di Bologna.
    (14) Atto rogato in plebe de  Aguziano in curiam comitis  Tancredis vocatus Noteiova filius  quondam Alberti comitis, qui  professus sum lege longobardorum  nec non sue coniugis comitisse  Cecilie … .
    (W6) Vengono scritte da  anonimo le bolognesi Rationes  dictandi.
    (SG) (?) Un religioso francese  di Poitiers, Aimery Picaud,  redige la “Guida del pellegrino  di Santiago”.
  • 1136
    (91) ? Bologna riesce ad  ottenere qualche garanzia di  sicurezza per i propri commerci nel  porto di Cavalli. Cavalli dipende  da Ravenna e quindi si tratta  di un successo della politica  Bolognese bei confronti di  Ravenna. Successo facilitato dalla  presenza della pieve di Buda,  che contrasta la struttura  pievana e commerciale di Argenta.
    (C1) L’abate di S.Bartolomeo  di Musiano dà a livello alla  chiesa di S.Maria de Palagrina (non  si sa nulla a proposito) i  redditi del fundo Canito. Canitum è  oggi il Poggetto di S.Pietro  in Casale.
    (C1) L’imperatore Lotario  conferma a S.Salvatore di Fontana  Taona i possedimanti ceduti dal  vescovo di Bologna, e cita  anche … hospicium sancti  Michaelis iuxta Renum positum … .
    (HE) Ricompare l’imperatore a  sud delle Alpi, questa volta  con un grosso esercito.
    (HE) Il duca ravennate Pietro  guida i suoi concittadini  contro Faenza.
    (W1) Gli Ubaldini, conti di Loiano,  possiedono anche la quarta parte  del castello di Scanello. Dagli Ubaldini discenderanno i Malavolta ed i Catalani.
    (SG) Si scatena la rivolta  popolare contro il vescovo di  Santiago di Compostella, Diego  Gelmìrez.
  • 1137
    (AF) Un rogito ricorda le mura  della città antica presso via  de’ Toschi.
    (AF) Lotario Carolingio  avrebbe espugnato Bologna e distrutto  le mura, ma non è certo.
    (31) Enrico, vescovo di  Bologna, conferma a Fontana Taona le  decime concesse dal suo  predecessore.
    (E1) Documento su Bombiana:  … hospitio sancti Michaelis  resistentem prope Reno in loco ubi  dicitur Curti …
    (E4) Lotario III si porta  nella Plana Moselle (Mugello)  evitando un’imboscata delle  popolazioni locali, indi si dirige  verso Bologna, volendo evitare  Firenze che l’avrebbe costretto a  nuovi combattimenti.
    (F6) Pergamena di Fontana  Taona rogata a San Michele  Arcangelo in Corte (16 luglio).
    (HE) 21 gennaio: Lotario  giunge nel territorio di Modena,  procedendo verso est sulla via  Emilia. I bolognesi assumono  nuovamente atteggiamento ostile, in  quanto Lotario vuole  rivendicare nuovamente i diritti  matildici, come al tempo della prima  spedizione romana. Forse  privilegiando Modena a danno di  Bologna, dopo un primo attacco andato  a vuoto, Lotario assedia  Bologna e dopo due settimane si ha la  resa (prima del 2 febbraio).  Il duca Enrico il Superbo,  considerato l’erede dei Canossa, fa  da intermediario. Bologna si  risolleverà presto. Nell’assedio i  bolognesi furono scoraggiati  forse dalla caduta di un  castello nei dintorni (Castel de’  Britti ?).
    (HE) In febbraio, dopo la  vittoria su Bologna, Lotario entra  senza incontrare resistenze in  Romagna. Si stabilisce in  S.Cassiano, dove c’è il vescovo di  Imola e vi riceve il duca  ravennate Pietro.
    (HE) ? Lotario viene ricevuto  solennemente in Ravenna, e,  dopo un soggiorno forse troppo  lungo, si dirige verso sud lungo  la via adriatica. Forse fino ad  adesso i faentini si sono  schierati con Lotario. Infatti  partecipano alla distruzione del  castello di Pergola. Pergola aveva  attaccato le truppe imperiali  in transito. Può darsi che  Lotario abbia indotto i faentini a  togliere le mani da Imola,  facilitando il riavvicinamento tra  Bologna e Faenza, che, prima  della fine dell’anno, sono  nuovamente unite contro Imola e  Ravenna.
    (HE) ? Lotario lascia l’Italia  e passa da Bologna senza  alcuna voglia di immischiarsi delle  cose di Romagna. Intanto  Ravenna conduce una guerra contro  Venezia, e assume la protezione  della città di Imola, dei conti di  Cunio e di altre casate  feudali. Conclude un trattato con  Forlì, riferentesi soprattutto alla  difesa di Castiglione vicino  al Montone. A capo degli  avversari di Ravenna c’è Faenza, con a  capo l’omonimo figlio del conte  Guido Guerra (che ottiene in  cambio appoggio contro i  fiorentini). Bologna sta sulle sue, aiutando poco Faenza.
    (HE) E’ citato il quartiere di  porta Nova facendo riferimento  alla civitas antiqua rupta  (Dem. S.Salvatore).
    (W6) Muore Lotario III.
  • 1138
    (HB) Si parla della morte di  tal Giovanni de’ Tempi che si  diceva soldato di Carlo Magno.  Avrebbe avutio 361 anni (!).
    (CA) 11 aprile (Instrumentum  Donationis) : Gerardo quondam  Ligoli e Manfredo quondam  Raineiro donano se stessi e tutti i  beni che possiedono in curia  Vercioni alla chiesa di S. Maria di  Montepiano, con l’espilicita  dichiarazione che i propri eredi  non potranno fare alcuna  obiezione su come tali beni verranno  amministrati.
  • 1139
    (HB) Enrico succede al defunto  Vittore come vescovo di  Bologna.
    (HE) 10 luglio: Ugo comes  filius Uberti comiti è testimone in  un atto di locazione steso in  burgo (Bologna ?) Sancti  Apolenaris.
    (C1) Il vescovo di Bologna  Enrico dona a S.Benedetto in  Padolirone la ecclesiam in civitate  Bononia que est edificata in  honorem S.Marie in loco que  vocatur Claveca.
    (HE) Innocenzo III interviene  ancora in favore di Nonantola  contro Modena.
    (HE) Notizie documentarie di  possedimenti della chiesa di  Bologna a Fiesso.
    (W1) Il Concilio Laterano II  mette al bando la balestra  (eccetto che contro gli infedeli).
    (CA) Charta Offertionis da cui  si evince che la rocca di Vigo  è di dimensioni rispettabili,  essendovi case poste al suo  interno.
    (CA) Una charta venditionis  pone Vigo in comitatu bononiense.
  • 1140
    (FI) La torre dei Bianchini,  di fazione ignota, viene  innalzata in via Marchesana.
    (61) Atto pubblico a Imola  rogato in cimiterio sancti  Laurencii in cui un gruppo di  feudatari del contado cede la selva di  Bagnarola ai consoli di Imola.
    (A3) I crociati in terrasanta  fanno lavori a Gerusalemme  conglobando in una sola chiesa i  sacri ricordi dell’Anastasis.
    (HE) 5 agosto: in presentia  Archiepiscopi Cuniensi comitis i  consoli di Imola acquistano il  bosco presso Bagnara di Romagna  dai Filgiradi e consorti che  sono descritti come nemici di  Faenza.
    (W6) Dopo quest’anno, e prima  del 1150, Graziano con il suo  Decretum (Concordia  discordiantium canonum) dà inizio alla  scuola canonista.
    (W6) E’ attivo il decretista  Paucapalea.
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