Denominazione attuale: via Giuseppe Petroni.
Dalle “Cose Notabili …” di Giuseppe Guidicini.
Dal portico della spezieria di strada S. Vitale al portico della Piazza del Teatro Nuovo.
La via dei Pellacani comincia in strada S. Vitale a capo della Saliciata di strada Maggiore. e termina a strada S. Donato nella Piazza del Teatro della Comune.
La sua lunghezza è di pertiche 162. 02. 6, la sua superficie di pertiche 123. 08. 0.
La sua denominazione è tratta dal mestiere dei conciapelli detti pellacani, che pel comodo ivi dell’acque di Savena vi si erano in grande copia radunati, estendendosi anche alle vicine contrade. Gli edifizi ne’ quali si esercitava la pellacanaria, si dicevano Caselle da Pellacano.
Il nome di via dei Pellacani viene ricordato nel testamento di Tommasina moglie d’ Albertino di Nicolò Beccaro, e figlia di Alberto di Riosto, nel quale lascia la sua casa in via Pellacani alle suore di S. Francesco fuori porta S. Stefano, come da rogito di Martino di Gandulfino delli 9 febbraio 1277.
Nel 1438 si trova spesso nominato via della Fossa, non male a proposito perchè quivi coincidevano le fosse del secondo recinto.
Via dei Pellacani a destra entrandovi per strada S. Vitale.
- Si passa la Via dei Vinazzoli.
- Via Giuseppe Petroni 9 (N.3032) – Casa dei Facchini antichi, poi del 1584 dei Ghirardelli
- Via Giuseppe Petroni 9 (N.3033)
- Via Giuseppe Petroni 11 (N.3034)
- Via Giuseppe Petroni 13 (N.3035) – Residenza antica dell’ arte dei Pellacani
- Via Giuseppe Petroni 15 (N.3037)
- Via Giuseppe Petroni 21 (N.3041)
- Via Giuseppe Petroni 23 (N.3042)
- Via Giuseppe Petroni 23 (N.3043)
- Via Giuseppe Petroni 27 (N.3045)
- Via Giuseppe Petroni 33 (N.3048)
Via dei Pellacani a sinistra entrandovi per strada S. Vitale.
Li 6 giugno 1640 le monache di S. Vitale ottennero di poter fare il muro nei Pellacani, e di mettere il condotto nella parte interna della clausura.
Sul confine della clausura protratta fino al punto presente vi era un vicolo morto, che forse comunicava anticamente colla via del Paradiso chiusa dai PP. di S. Giacomo, (vedi convento di S. Giacomo).
Li 16 giugno 1698 fu concesso alle suore di S. Vitale e a Giorgio e fratelli Carlini, di chiudere il vicolo morto nella via dei Pellacani a condizione che serva al solito transito per espurgare l’ acquedotto detto il fosso dei Pellacani facendovi un arco di portico con pilastri di pietra, ed apponendovi l’arma di Bologna di macigno; più vi si faccia una porta alta piedi 3, once 11 con due chiavi una delle quali debba rimanere presso l’ ufficio dell’Ornato, con espresso divieto di fabbricarvi.
Li 18 novembre 1756 fu concesso alle confinanti suore di S. Vitale.
Aggiunte (notizie relative a stabili posti nella via dei Pellacani, ma non facilmente localizzabili)
- Nei Pellacani vi erano le case con torre dei Pegolotti, e dei Montighelli, e questi secondi ne avevano un altra nella via delle Campane.
- 1524 22 Dicembre. Comprava, Battista d’ altro Battista dal Gazzo da Parma pellacano, una casa nella via Pellacani in confine di Achille Littori, di Checca Baldini, di Annibale Corelli, per lire 1000 rogito Battista Buoi.
- 1659 24 Maggio. Bartolomeo Civetti aveva casa nei Pellacani, che passavano nei Vinazzi, che l’ebbe in permuta da Cesare Grati, rogito Lelio Roffeni.
- 1549 1 Febbraio. L’ ornato approvò la vendita di una casa fatta li 19 ottobre 1548 rogito Paolo Dosi da Sante e Giacomo Pellacani figli del fu Gabriele Gaggi a Sabadino di Pellegrino Sabadini, con casuccia sopra l’acquedotto dei Pellacani con certo terreno vacuo. E l’ approvazione si accorda quandanche il pubblico avesse qualche diritto.
- 1460 11 Dicembre. Comprarono Bartolomeo Berlingero e Floriano fratelli Gessi da Giacoma figlia, ed erede del fu Cambio del fu Floriano Bucaro, moglie di Gabione del fu nobil uomo Castellano del fu generoso soldato Nane Gozzadini una casa con certo terreno, o Guasto contiguo alla medesima largo piedi 14, e lungo sino al Fossato de’ Pellacani per seccare e conciare i corami, con il Gius e comodo dell’acqua che corre per detto Fossato; il tutto sotto S. Cecilia nella via dei Pellacani. Confinava cogli eredi di Bittino Pellacano, e dagli altri lati con maestro Andrea Bertolotti, per lire 200 rogito Tommaso Fagnani.