Denominazione attuale: via Farini. che comprende anche le antiche Via dei Libri, Borgo Salamo e Ponte di Ferro. Il tratto chiamato Miola va da via Castiglione alla confluenza con via Santo Stefano.
Dalle “Cose Notabili …” di Giuseppe Guidicini.
La via di Miola comincia in strada Castiglione, e termina a strada S. Stefano.
È lunga Pert. 41. 09. 0, e di superficie Pert. 74 P. 74. 5.
Che Miola si dicesse Guaita di S. Vito, come da un Rog. dì Raniero della Crovara non è ben certo, ma può essere probabile. Nel Secolo XIV si chiamò Via della Croce, poi Via del Miolo, Migliola anche dopo il 1527, finalmente si disse Miola.
Nel 1824 all’occasione dello scavo di fondamenta per colonne si trovò alla profondità di 4 in 5 piedi il selciato in sassi dell’antica strada. Questa strada presentamente ha subito una maravigliosa trasformazione da non lasciare di lei quasi più traccia veruna, dell’ epoca in cui fu compilato questo compendio istorico, però non desisteremo dal rispettare l’ordine, che l’autore volle dare all’ Opera.
Miola a destra cominciando da strada Castiglione.
La parte scoperta al principio di Miola, era il fianco della casa N. 380 di strada Castiglione. Un R. d’Ascanio Navi, o dalla Nave delli 17 Giugno 1516 descrive questo stabile situato sotto la parrochia di S. Giovanni in Monte come una stanza a terreno con colonne di legno circondato da murelli di pietra detta la Loggia dei Pepoli confinante di strada da due parti, e con Boncompagno dalla Zecca , o dalla Cecca. Questa loggia si estendeva per piedi 19 sul vicino numero 1063 ; e dicesi che servisse per quartiere alla guardia di Tadeo, quando essendo Conservatore di Bologna abitava nelle sue Case in Miola.
Li 13 gennaio 1629 Filippo del fu Francesco Ballattini comprò alla subasta a pregiudizio degli eredi del conte Pepoli, e ad istanza del conte Sigismondo Malvasia una casa ad uso di forno in strada Castiglione nell’angolo di Miola per lire 4000 rogito Giovanni Felina.
Via Miola a sinistra entrandovi per strada Castiglione.