Via Giuseppe Petroni
Da via San Vitale a piazza Giuseppe Verdi.
Quartiere San Vitale.
Prima documentazione dell’odonimo: 1889.
Il percorso di via Giuseppe Petroni, così come quello delle vicine via de’ Castagnoli e piazza Aldrovandi, fu originato nel XII secolo dalla strada che circondava esternamente il fossato della seconda cerchia di mura, quella nota come cerchia dei Torresotti o del Mille.
Il nome attuale fu attribuito in epoca relativamente recente (delib. cons. 30 dicembre 1889).
Precedentemente la via era nota come Pelacani o Pellacani, dall’attività dei conciatori di pelle (pellacani, appunto), che sfruttavano la presenza del corso d’acqua del Canale di Savena che percorreva la via dal lato interno (verso il centro della città).
Un rogito del 9 febbraio 1277 ricorda una casa in Via Pellacani, testimoniando l’esistenza dell’odonimo in epoca molto antica1.
Nella metà del XIII secolo vi era una società dei Pellacani vecchi ed una dei Pellacani nuovi (Pellipariorum Veterum e Pellipariorum Novorum)2 legata probabilmente al fatto che i Pellacani in antichità svolgevano la loro attività in via Vinazzetti e via dei Bibiena e solo successivamente la loro attività si estese alla nostra via. L’insieme di via dei Bibiena e via Vinazzetti venne descritta dallo Zanti come Pelacani Vecchi.
Anche il Salaroli descrisse l’insieme delle vie dei Bibiena e Vinazzetti come Pellacani Vecchi, spiegando che in questa via esercitavano i pellacani, ma che poi l’abbandonarono per trasferire le attività nella nostra via.
Gli estimi del 1296/97 confermano l’antichità dell’odonimo, citando una Strata Pelacanorum.
Il Guidicini3 documentò che nel 1438 questa via era chiamata Via della Fossa, odonimo di facile spiegazione essendo qui le fosse del secondo recinto.
Pellacani/Pelacani resistette anche alla riforma toponomastica del 1873/78, divenendo Via Pelacani ma cedette nel 1889 alla nuova intitolazione.
Fonti