Via Marsala
Da via dell’Indipendenza a via Zamboni.
Quartiere San Vitale.
Prima documentazione dell’odonimo: 1878.
Con la riforma toponomastica del 1873-78, l’antica Via di Mezzo di San Martino, che andava da via Galliera a via Zamboni, fu divisa in due vie dai nomi distinti: via Volturno da via Malcontenti a via Galliera, e via Marsala da via Malcontenti a via Zamboni. In seguito fu creata via dell’Indipendenza sulla quale si spostò il confine tra le due vie: via Volturno fu ridefinita da via dell’Indipendenza a via Galliera, e via Marsala da via dell’Indipendenza a via Zamboni.
Per gli autori più antichi (Zanti, Alidosi, Banchieri, Aretusi) questa era semplicemente la Via di Mezzo. In seguito, con le piante del Mitelli e del Monari fu aggiunto “di San Martino“.
Come spesso avvenne, le lapidette del 1801 ufficializzarono l’odonomastica della pianta del Monari, così questa via divenne Via di Mezzo di San Martino.
Va detto che l’odonimo Via di Mezzo è antichissimo, essendo già documentato nel 12501 come Via Medii, ma il suo tracciato, nel tratto tra via Galliera e via Guglielmo Oberdan è ancora più antico, ricalcando un decumano della città romana.
La scelta del nuovo nome (via Marsala), negli anni 70 del XIX secolo, fu tutt’altro che immediata. Si veda su questo punto la precisa descrizione del Fanti2 che qui tralasciamo perché esula dagli obiettivi di queste note.
La via di Mezzo era via importante, che tagliava la città da ovest a est, dal mezzo di via Galliera, al mezzo di via Zamboni, entrambe vie importanti, o, come si diceva nei secoli andati, strade maestre, in quanto conducevano a porte della città.
Questa spiegazione (che è sostanzialmente quella fornita dal Banchieri) è la più semplice e più probabile.
La chiesa di San Martino Maggiore, il cui fianco è sulla nostra via, generò la specificazione di San Martino.
Fonti