Via Santa Croce
Da via del Pratello a via della Grada.
Quartiere Saragozza.
Prima documentazione dell’odonimo: 1296 (Burgo Crucis).
L’antico Burgo Crucis degli estimi del 1296/97 fu chiamato da tutti gli autori Santa Croce. Qualcuno (Banchieri e Salaroli) usarono l’odonimo Santa Croce del Pratello (evidentemente per distinguerlo dal vicolo Santa Croce che esisteva tra via de’ Pignattari e via d’Azeglio, dove oggi c’è la galleria dei Notai).
Per l’origine di questo nome il Fanti (II, 701) descrisse come una planimetria del 1677 riveli che qui erano possedimenti della chiesa di Santa Croce (parte della commenda bolognese dei Cavalieri di Malta), ma prima ancora (nel 1624) fu l’Alidosi (pag. 25, 26) ad affermare che era detta così per esservi molti beni della Chiesa di S. Croce, unita alla Masone. La chiesa di Santa Maria del Tempio, detta la Masone, era la sede dei cavalieri Templari a Bologna. Il ruolo dei cavalieri Templari, dopo la disgrazia di questi, fu preso dai Cavalieri di San Giovanni, che, scacciati dai turchi si stabilirono a Malta divenendo i Cavalieri di Malta.
Fonti
Alidosi: Nomi delle strade, vie, borghi, et vicoli, che sono nella città di Bologna, di Giovanni Niccolò Pasquali Alidosi, pubblicato nel 1624).
Banchieri: Origine Delle Porte, Strade, Borghi Contrade, Vie, Viazzoli, Piazzole, Salicate, Piazze, e Trebbi dell’Illustrissima Città di Bologna con i loro Nomi, Pronomi, e Cognomi, di Camillo Scaligeri della Fratta (pseudonimo di Adriano Banchieri), pubblicato da Clemente Ferroni nel 1635.
Salaroli: Origine di tutte le strade sotterranei e luoghi riguardevoli della città di Bologna di Ciro Lasarolla (Pseudonimo di Carlo Salaroli), pubblicato nel 1743.
Estimi 1296/97: Atlante Storico delle città italiane. Emilia Romagna, 2 Bologna. A cura di Francesca Bocchi, pubblicato da Grafis, Bologna, 1995,1998 (contiene gli Estimi 1296/1297).
Fanti: Le Vie di Bologna. Saggio di Toponomastica Storica, di Mario Fanti, Istituto per la Storia di Bologna, 2000.