Parco del Cavaticcio
Tra le vie Azzo Gardino, del Porto e Don Giovanni Minzoni.
Quartiere Porto.
Prima documentazione dell’odonimo: 1983 (Delib. Cons. 22 luglio).
Questo Parco, di recente creazione (1983), fu realizzato sfruttando il terreno sotto al quale corre, coperta, la diramazione del Canale di Reno nota come Cavaticcio, che ha dato il nome al Parco stesso.
Il canale Cavaticcio era caratterizzato da una differenza di livello notevole (circa 15 metri) tra il punto di diramazione sul Canale di Reno ed il punto in cui le acque formavano quello che era il Porto di Bologna.
Questa differenza di livello notevole generava un violento flusso di acque che fece dare nel 1353 il nome di Scavezzacollo o Fiaccacollo a questo canale. In entrambi i casi questi nomi si riferiscono alla velocità delle acque nel salto di livello (uno di questi odonimi fu usato anche per un tratto dell’attuale via Rialto, dove scorreva scoperto un ramo del Canale di Savena).
Il Guidicini (I,385,386) affermò che il canale prese anche il nome di Sega dell’Acqua dalle segherie (azionate dall’acqua) presenti lungo il suo percorso e ne documentò una nel 1347 fatta costruire da un Pepoli.
Sembra però che Sega dell’Acqua fosse nome da riferire alla segheria sul Canale di Reno all’altezza del boccaccio da cui il Cavaticcio veniva diramato, e che fosse proprio questa la segheria fatta costruire da un Pepoli.
Lo Zanti, il Banchieri e l’Aretusi usarono l’odonimo Cavadizzo (che diventa Cavadizz per il Banchieri), mentre per gli autori successivi fu Cavaticcio.
In merito al significato di Cavaticcio, il Guidicini se la cavò affermando che è derivato probabilmente dalla sua cavità e profondità.
Il nome comune cavaticcio (Vocabolario della lingua Italiana dell’Accademia della Crusca) si riferisce al terriccio o fango estratto da uno scavo. Si può pensare che il nostro Cavaticcio si chiami così perché è stato scavato, ma non vi sono certezze.
Da segnalare che in Emilia è esistito almeno un altro corso d’acqua (forse scavato) di nome Cavaticcio o Cavadiccio: nella Chronica parva ferrariensis di Ricobaldus de Ferraria è documentato un corso d’acqua che viene chiamato Cavadicium: Nam dextra conjungitur Gauro per fluentum, quod dicitur Cavadicium; sinistra facit fluentum, quod dicitur Silvus longus.
Fonti
Zanti: Nomi, et cognomi di tutte le strade, contrade, et borghi di Bologna, di Giovanni Zanti pubblicato nel 1583.
Banchieri: Origine Delle Porte, Strade, Borghi Contrade, Vie, Viazzoli, Piazzole, Salicate, Piazze, e Trebbi dell’Illustrissima Città di Bologna con i loro Nomi, Pronomi, e Cognomi, di Camillo Scaligeri della Fratta (pseudonimo di Adriano Banchieri), pubblicato da Clemente Ferroni nel 1635.
Aretusi: Origine di Bologna. Pianta di Bologna di Costantino Aretusi, pubblicata nel 1636.
Guidicini: Cose Notabili della Città di Bologna ossia Storia Cronologica de’ suoi stabili sacri, pubblici e privati, di Giuseppe Guidicini (scritto prima del 1837, ma pubblicato nel 1868).