Via Calzolerie
Da via Rizzoli a via degli Orefici.
Quartiere Santo Stefano.
Prima documentazione dell’odonimo: 1583 (Calzolarie).
Il nome di questa via ebbe origine dalla sede dell’Arte dei Calzolari e dalle botteghe da calzolaio presenti qui in antichità. La sede dell’Arte dei Calzolari era sul lato di ponente, circa a metà della via, all’antico numero 1267.
Tutti gli autori furono concordi su questa ovvia origine e differirono tra di loro solo per la scrittura, che per taluni era Calzolarie (Zanti, Aretusi, Mitelli, Salaroli, Monari, Guidicini), mentre per altri (comprese le lapidette) era Calzolerie (Itinerario, Origine, Indicatore, Lipparini). Fanno storia a sè il Banchieri che usò come solito una forma in lingua bolognese (Calzularie). e l’Alidosi che usò la forma Calciolerie.
La riforma toponomastica del 1873/78 fissò il nome in via Calzolarie, successivamente modificato in via Calzolerie.
Via Calzolerie fu l’unica a sopravvivere agli sventramenti degli isolati che erano tra la via Rizzoli stessa e via degli Orefici, sventramenti che mutarono grandemente l’aspetto di questa via che ha origini remotissime, essendo il suo percorso ricavato da quello di un antico cardine della Bononia romana.
Scomparvero le vie:
– Spaderie,
– Tosapecore (Vicolo),
– Stallatico del Sole (Vicolo),
– Pellizzerie,
– Cimarie,
– Il Vicolo Brusa Pecore o Busa dei Mandelli,
– Sanmartini o Zibonarie.
Per Spaderie si vedano le note su piazza Re Enzo.
Per Tosapecore (vicolo) si vedano le note su via degli Artieri.
Per lo Stallatico del Sole (Vicolo) si vedano le note su via degli Artieri.
Per Pellizzerie si vedano le note su via degli Artieri.
Per Cimarie si vedano le note su via degli Artieri.
Vicolo Brusa Pecore o Busa dei Mandelli.
Si trattava di un vicolo vicinale, come scrisse il Guidicini1, che da circa metà di via Calzolerie si dirigeva a levante ed era senza sbocco.
Fu chiamato Busa dei Mandelli dallo Zanti, Brusa Pecore o Busa de Mandelli dall’Alidosi e dall’Aretusi, Busa o Buca de Mandelli o Brusapecore dal Salaroli, Buca dei Mandelli o Tosapecore dal Guidicini, è raffigurato nel Catasto Gregoriano senza nome, poi non è più ricordato da alcuno.
I Mandelli avevano qui la loro bottega.
Sanmartini o Zibonarie.
Anticamente era chiamato solo Zibonarie o Giupponerie, ed era nome antichissimo documentato già nel 12562, dovuto alla presenza di fabbricanti di abiti da uomo (giubbe).
L’Alidosi chiamò questa via Giuponerie o Androna de Gibunari o Androna di Zampari, informazioni ripetute dal Salaroli che aggiunse che quest’ultimo odonimo era il nome di un mercante (Zampari) che vi aveva la bottega.
Sanmartini era cognome di famiglia che sembra essere stato assegnato a questa via abbastanza tardi, perché non viene ricordato prima del Guidicini.
L’Itinerario riporta una divertente (quanto erronea) via dei Santi Martini come odonimo alternativo a Zibonarie.
La riforma toponomastica del 1873/78 non alterò sostanzialmente questo odonimo che rimase via Zibonarie, per sparire con le demolizioni tra il 1918 ed il 1919, assieme alle torri Artenisi, Riccadonna e Guidozagni.
Fonti