Origine di Bologna

Vie, strade, vicoli, piazze, luoghi di Bologna.

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Santa (Via)

Via Santa
Da via Santo Stefano a via Borgonuovo.
Quartiere Santo Stefano.
Prima documentazione dell’odonimo: 1692 (Via Santa).


Tra questa via e via Gerusalemme avvenne uno scambio di nome, essenzialmente generato da un errore del Mitelli.
Infatti un rogito del 12901 pare indicare con il nome di via nova que vocatur Gerusalem proprio la nostra via Santa. Nella stessa maniera gli autori più antichi (Zanti, Alidosi, Banchieri e Aretusi) usarono gli odonimi Ierusalem e Gierusalem indicando il percorso della nostra via Santa. Viceversa l’attuale via Gerusalemme venne chiamata Via Santa dallo Zanti e dal Banchieri, mentre l’Alidosi e l’Aretusi usarono l’odonimo Bettania, che il Guidicini2 dichiarò essere (senza documentarlo) il vero nome antico di via Gerusalemme.
L’Alidosi aggiunse, accanto a Bettania, l’odonimo di Via Salaria).
Pare inoltre che la Via Nova indicata dall’Alidosi per via Borgonuovo3, sia in realtà da riferire alla nostra via Santa che, oltre ad essere chiamata via Nova que vocatur Gerusalem nel documento citato del 1290, in un altro documento, del 1293, venne chiamata via nova Sancti Stephani4. Il legame con via Borgnonuovo comunque c’è in quanto via Santa raggiunge via Borgonuovo, e quindi fu aperta dopo la via Borgonuovo stessa. Se quindi il Burgus era Novus quando fu aperto, a maggior ragione anche la nostra via, aperta successivamente, venne considerata Nova.
Ad ulteriore conferma dell’errore del Mitelli, anche il Taruffi (1738), il Salaroli (1743) e la Tontina Mista (1762) indicarono la nostra via come Gerusalemme. La pianta di Gregorio Monari e Antonio Laghi (1712), come di consueto, riportò quanto aveva indicato il Mitelli, ovvero Via Santa, che però venne corretto nella stampa del 1745 (l’incisione di Antonio Alessandro Scarselli della pianta di Gregorio Monari) in Gerusalem. Le lapidette, che, come si è già più volte sottolineato, si basarono sulle indicazioni della pianta di Gregorio Monari e Antonio Laghi, consacrarono l’errore e la nostra via divenne via Santa e tale è rimasta fino ad oggi.
Negli estimi del 1296/97 questa zona era indicata come Strata o Contrata Paradixum.
Per la spiegazione dell’odonimo Gerusalemme basta ricordare che il complesso di Santo Stefano era comunemente chiamato, nel medio evo, Sancta Ierusalem, essendo una riproduzione in Bologna dei luoghi della Terra Santa.
Via Santa è nome con cui spesso furono chiamate vie che, come in questo caso, portavano a luoghi consacrati.
Paradixum probabilmente ha lo stesso significato (si veda l’esistente via Paradiso, ma anche la Via Paradiso, soppressa, che da via San Vitale porta verso la chiesa e convento di San Giacomo e verso la chiesa – ora soppressa pure essa- di Santa Cecilia). Si ricorda anche quanto scrisse il Fanti5, secondo cui paradisus veniva utilizzato nel latino medievale per indicare un atrio antistante a una chiesa, anche con il significato di cimitero.


1 Si vedano le note su via Gerusalemme.
2 Giuseppe Guidicini: Cose Notabili …, Vol. II, pag. 231.
3 Giovanni Nicolò Pasquali Alidosi: Nomi delle strade …, pag. 14.
4 Giovanni Gozzadini: Delle Torri gentilizie …, docum. 194, pagg. 693.
5 Mario Fanti: Le Vie di Bologna…, pagg. 591 e 592.


Fonti citate

Zanti: Nomi, et cognomi di tutte le strade, contrade, et borghi di Bologna, di Giovanni Zanti pubblicato nel 1583.
Alidosi: Nomi delle strade, vie, borghi, et vicoli, che sono nella città di Bologna, di Giovanni Niccolò Pasquali Alidosi, pubblicato nel 1624).
Banchieri: Origine Delle Porte, Strade, Borghi Contrade, Vie, Viazzoli, Piazzole, Salicate, Piazze, e Trebbi dell’Illustrissima Città di Bologna con i loro Nomi, Pronomi, e Cognomi, di Camillo Scaligeri della Fratta (pseudonimo di Adriano Banchieri), pubblicato da Clemente Ferroni nel 1635.
Aretusi: Origine di Bologna. Pianta di Bologna di Costantino Aretusi, pubblicata nel 1636.
Mitelli: Bologna in pianta, città del Papa, famosa pianta di Agostino Mitelli, pubblicata nel 1692.
Monari-Laghi: Pianta della città di Bologna misurata e dissegnata d’ordine dell’Ill.mi S.S. Assonti d’Ornato dell’anno MDCCXI da noi Gregorio Monari e Antonio Laghi pubblici periti di detta città, disegno su carta, 1711/1712, conservato all’Archivio di Stato di Bologna.
Taruffi: Antica fondazione della città di Bologna degnissima madre di studj, di Gianandrea Taruffi, pubblicato nel 1738.
Salaroli: Origine di tutte le strade sotterranei e luoghi riguardevoli della città di Bologna di Ciro Lasarolla (pseudonimo/anagramma di Carlo Salaroli), pubblicato nel 1743.
Monari: Città di Bologna posta in pianta in esatta misura con la distinzione de portici che sono in essa, Pianta di Gregorio Monari, pubblicata nel 1745.
Tontina Mista: Tontina Mista ossia progetto per illuminare la città di Bologna, pubblicato a Bologna dal Sassi successore del Benacci, 1762
Guidicini: Cose Notabili della Città di Bologna ossia Storia Cronologica de’ suoi stabili sacri, pubblici e privati, di Giuseppe Guidicini (scritto prima del 1837, ma pubblicato nel 1868).
Estimi 1296/97: Atlante Storico delle città italiane. Emilia Romagna, 2 Bologna. A cura di Francesca Bocchi, pubblicato da Grafis, Bologna, 1995,1998 (contiene gli Estimi 1296/1297)
Fanti: Le Vie di Bologna. Saggio di Toponomastica Storica, di Mario Fanti, Istituto per la Storia di Bologna, 2000.

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