Lo scolo Canalazzo si forma a monte della via Bazzanese, si dirige a nord per raggiungere, nei pressi del confine del comune di Bologna, la via Casteldebole, che segue sul lato meridionale fino a gruppo di case note un tempo come il Morazzo (via Casteldebole 54). Da qui si separa da via Casteldebole e, continuando in direzione nord-est, passa sotto alla Tangenziale, sotto alla ferrovia, sotto a viale Gaetano Salvemini ed infine sfocia nel fiume Reno presso i campi da baseball.
Nel XVIII secolo lo scolo Canalazzo aveva un percorso molto più lungo, sfociando sempre nel Reno ma molto più a valle, presso Lippo di Calderara, dopo avere raccolto, a sinistra, lo scolo Biancana.
All’inizio del XIX secolo lo scolo Canalazzo fu fatto sfociare nel Reno più a monte, presso via Renato Fava, assieme alle acque dello scolo Biancana. L’alveo inutilizzato rimasto fu indicato come Canalazzo Abbandonato.
Nella seconda parte del XIX secolo venne abbandonato anche il tratto tra l’attuale foce nel Reno e lo scolo Biancana, fissando il suo corso a quello attivo ancora oggi.
Fonti
Chiesa (1740): Benedetto XIV (dedicatario); Giuseppe Benedetti (inc.); Andrea Chiesa (dis.), Carta del bolognese per quanto esso si estende seguitamente dalle radici della collina sino al Modonese, Ferrarese, ed alla Romagna, 1732-1738. Stampata a Bologna nel 1740.
Facchini: Carta topografica della provincia di Bologna, seconda metà sec. XIX, disegnata e incisa da Lodovico Facchini. Dalla Cartografia Storica Bolognese della Biblioteca Digitale dell’Archiginnasio di Bologna.
SIT: Sistemi Informativi Territoriali del Comune di Bologna.