Dalle “Cose Notabili …” di Giuseppe Guidicini.
Casa dei Bocchi, o Bucchi (1), che qualcuno ne fa due famiglie distinte, ma senza prove convincenti. I Bocchi si cominciano a conoscere da un Tommaso di Guido dottor in leggi, che fioriva nel 1300, dal quale derivarono vari rami tutti estinti. Quello che abitava in questo stabile finì in Paolo di Girolamo, morto nel 1677, il quale testò a favore di Camillo d’ Achille Palmieri, marito di Camilla di Giacomo, sua cugina.
L’ altro ramo, a cui appartiene il famoso poeta Achille di Giulio Bocchi, terminò in altra Camilla d’Achille, maritata in Francesco Maria Riccardi d’ Ortona.
Può essere che questa sia la casa di Vincenzo e fratelli, figli di Lodovico Bucchi, a cui sia riferibile il decreto del Senato delli 18 gennaio 1521, nel quale si dice che per esser bruciata negli andati giorni, gli si concede un sussidio di L. 1000.
1564, 9 giugno. Si concede a Gaspare Bocchio di chiudere e di occupare il portico della di lui casa nel lato destro del vicolo dalla parte della casa dei Parata, lungo piedi 39 e largo piedi 6, e di dirigere il muro di detta casa nel medesimo vicolo, e continuarlo con angolo curvo nel vicolo posteriore.
Passò dunque questa casa per eredità ai Palmieri. Nell’inventario legale dell’ eredità fu valutata L. 32000. I Palmieri l’ abitarono finchè Paolo e Carlo di Luigi la vendettero all’ avv. Regoli, e da questi passò a monsignor Camillo Ceronetti Pro-Vicario arcivescovile.
(1) Famiglia Bocchi