Dalle “Cose Notabili …” di Giuseppe Guidicini.
Bocchi, o Bucchi. Ebbero sepoltura in S. Domenico. Il celebre Achille lasciò di lui la tanto riputata opera “Symbolicarum quaestionum de universo genere quas serio ludebat, lib. V, Bononiae in aed. nove academiae bocchianae 1555” piccolo in Vlll, fregiato di figure di Giulio Bonasone. Nel 1622 istituì l’accademia Bocchiana. Avevano Beni a Calamosco, a Piumazzo, a S. Giorgio di Piano.
L’eredità Bocchi passò ai Palmieri nel 1644, e nel 1698 ai Piella, ed un’ altra eredità, che sembra del 1612, pervenne all’Opera dei Vergognosi, alle putte di Santa Marta, all’ospitale degli Esposti, e S. Giobbe.
Nel 1431 questa famiglia esercitava la mercatura. Alcuni erano nel 1680 della parrocchia di S. Lorenzo di Porta Stiera. La casa del celebre Achille Bocchi, ove fu la residenza dell’accademia Bocchiana, tanto rinomata, che chiamavasi pur anco Hermathena, ultimamente appartenne alla famiglia Piella.
Francesco d’ Achille Bocchi, ultimo maschio della casa Bocchi, nel suo testamento, aperto li 20 giugno 1698, instituì erede il dott. Paolo Piella, per cui ebbe il palazzo Bocchi, e casa annessa.
Nel 1516 erano della parrocchia di S. Nicolò degli Albari, perchè possedevano la casa che fu già dei Parata.
Il ramo Bocchi, di cui fu erede il canonico Riccardi, aveva casa alla Porta di Strada Maggiore, dove in progresso di tempo fu poi edificato il convento dei Padri Sportini, loro venduta nel 1629.
L’ Accademia Bocchiana fu istituita nel 1546.