Antiporta xilografica del libro primo della deca seconda delle Historie di Bologna del frate Leandro degli Alberti. I primi undici libri (la prima deca ed il libro primo della seconda deca) furono stampati tra il 1541 ed il 1543 da Bartolomeo Bonardo e da Marco Antonio Grosso.
Giuseppe Maria Mitelli: la Fiera de’ Folicelli da Seta di Bologna, 1664.
Veduta del Pavaglione (attuale piazza Galvani) sede dell’importante mercato dei bozzoli (folicelli) dei bachi da seta.
Planimetrie di San Petronio
La prima planimetria è la pianta della chiesa di San Petronio con evidenza della meridiana del Cassini. Questa pianta fu pubblicata nel 1695 nell’opera di Giovanni Domenico Cassini La MERIDIANA del Tempio di S. PETRONIO Tirata, e preparata per le Osservazioni Astronomiche l’Anno 1655. Rivista, e restaurata l’Anno 1695 di Gio: Domenico Cassini Astronomo Primario dello Studio di Bologna Matematico Pontificio e dellAccademia Reggia delle Scienze.
La seconda planimetria è una delle quattordici tavole incise in rame contenute nella Guida del Forestiere per la città di Bologna e suoi sobborghi con XIV tavole in rame, stampata nel 1826 ed opera di Girolamo Bianconi.
Rappresenta come doveva essere la Chiesa di San Petronio, se il progetto fosse stato portato a compimento secondo l’idea originale.
Progetti del Palladio
Il problema di trovare il giusto compimento per la facciata di San Petronio fu affrontato anche da Andrea Palladio, di cui tre suoi progetti furono messi a stampa nel 1796.
Chiesa di San Salvatore
Queste incisioni sono tratte dall’opera di Giovanni Grisostomo Trombelli Memorie Istoriche Concernenti le due Canoniche di S. Maria di Reno, e di S. Salvatore insieme unite, pubblicata nel 1752. si tratta di
- Spaccato interno della chiesa di San Salvatore,
- Prospetto della facciata principale della chiesa di San Salvatore,
- Pianta Geometrica della chiesa di San Salvatore.
La chiesa di San Salvatore è tuttora esistente all’angolo tra via IV Novembre e via Cesare Battisti.
La Certosa
Pianta della Certosa di Bologna ridotta a Cimitero Comunale, allegato alla Collezione dei Monumenti Sepolcrali del Cimitero di Bologna, pubblicata da Giovanni Zecchi a Bologna nel 1827.
Queste otto vedutine sono contenute nella Collezione dei Monumenti Sepolcrali del Cimitero di Bologna, pubblicata da Giovanni Zecchi a Bologna nel 1827.
Guida di Bologna
Girolamo Bianconi pubblicò, nel 1826, con la stamperia di Riccardo Masi, la Guida del Forestiere per la città di Bologna e suoi sobborghi con XIV tavole in rame. Queste incisioni sono tratte da quella edizione, che comprendeva, tra le 14 incisioni, anche una planimetria della città ed una dei sobborghi ad occidente oltre a quella riportata sopra del progetto a croce latina (non realizzato) di San Petronio.
Pianta della chiesa del Santo Sepolcro, facente parte del complesso di Santo Stefano. Questa pianta è tratta dall’opera stampata nel 1772 di Giovanni Battista Bianconi Della Chiesa del S. Sepolcro riputata l’antico Battisterio di Bologna; ed in generale dei Battisterj. Discorso dedicato a Gesù Cristo e al suo amico e battezzatore Giovanni, pubblicata nel 1772.
Questa pianta è relativa alla chiesa della Madonna del Monte, quasi completamente demolita in epoca napoleonica per fare posto alla villa dell’avvocato Antonio Aldini. Parte di questa chiesa (la struttura cilindrica) fu inglobata nella villa. La pianta fu pubblicata nel 1814 inserita in un’operetta dal titolo Memorie storiche dell’antica Chiesa del Monte e delle Immagini da questa trasportate al Cimitero di Bologna di cui l’autore ha lasciato di sè le sole iniziali: D.L.A.S. .
Pianta dei locali di San Michele in Bosco, destinati all’Esposizione Emiliana del 1888, allegata alla Guida di Bologna di Corrado Ricci, edita da Nicola Zanichelli nel 1889.
Veduta della Dogana e Carceri di Bologna. Disegno di Pio Panfili, allegato al Diario Bolognese Ecclesiastico, e Civile per l’anno 1774 (pubblicato da Lelio dalla Volpe nel 1773). Da notare la scala di accesso al Torrone delle carceri, ora scomparso e noto come scaletto (oggi esiste nei pressi un locale che si chiama Scaletto). Da notare ancora l’altana della torre Ramponi ed il palazzo Campogrande, non più esistente, che restringe l’accesso al Mercato di Mezzo, oggi via Rizzoli.
Paesi del bolognese
Queste quattro vedute, di Castel Franco, San Giovanni in Persiceto, Crevalcore e Budrio sono tratte dall’Archivio patrio di antiche e moderne rimembranze felsinee desunte e compilate sopra autentici ed originali documenti dal dottore ingegnere Giuseppe Bosi. Opera interessante e poco nota, pubblicata a Bologna nel 1855 presso la tipografia di Antonio Chierici da S. Domenico.
San Luca
Il prospetto della basilica della Beata Vergine di San Luca e la vedutina di Bologna protetta dalla Madonna di San Luca circondata da nuvole ed angeli sono tratti dalla Istoria della miracolosa Immagine della Beata Vergine di San Luca, di autore anonimo, pubblicata a Bologna da Lelio dalla Volpe nel 1783.
Il famoso angelo scolpito da Michelangelo Buonarroti e facente parte dell’arca di San Domenico. Questa incisione è contenuta nell’Archivio patrio di antiche e moderne rimembranze felsinee desunte e compilate sopra autentici ed originali documenti dal dottore ingegnere Giuseppe Bosi. Opera pubblicata a Bologna nel 1855 presso la tipografia di Antonio Chierici da S. Domenico.
Anche queste sei vedute di edifici della città sono tratte dall’Archivio patrio di antiche e moderne rimembranze felsinee desunte e compilate sopra autentici ed originali documenti dal dottore ingegnere Giuseppe Bosi. Opera interessante e poco nota, pubblicata a Bologna nel 1855 presso la tipografia di Antonio Chierici da S. Domenico.